Radicali Italiani
Telefonata di Papa Francesco a Pannella
Da alcune note d'agenzia lette su Radio Radicale:
Anni fa sarebbe stato impensabile: un Papa chiama Marco Pannella e questi gli dà retta. Invece è tutto vero: preoccupato dalle notizie sulla salute del leader radicale (protagonista in passato in battaglie come il divorzio, la liberalizzazione delle droghe leggere e l'aborto, viste come il fumo negli occhi dalla Chiesa cattolica), Papa Francesco ha preso il telefono e usato con lui lo stesso metodo adottato con decine e decine di altre persone: lo ha chiamato e si è presentato.
Una chiacchierata di venti minuti all'incirca. Fruttuosa, si direbbe: al termine Pannella ha annunciato lo stop allo sciopero della sete, che certo non gli facilitava il recupero dai postumi dell'intervento di alcuni giorni fa.
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Emma Bonino conferma la sospensione dello sciopero della sete da parte di Marco Pannella, a seguito della telefonata che il leader radicale ha avuto con Papa Francesco.
"Ho parlato con il Santo Padre per informarlo delle condizioni di Pannella", spiega all'Adnkronos la Bonino. Successivamente a questa telefonata, il Papa ha poi deciso di chiamare direttamente Pannella, ma, spiega ancora l'ex ministro degli Esteri, "cosa si siano detti precisamente non lo so".
L'anziano leader radicale, che "fortunatamente" ha interrotto lo sciopero della sete, dice ancora Bonino, "avrà probabilmente bisogno di alcune trasfusioni".
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Il sigaro di Pannella, la conoscenza negata e il fumo che indica la presenza dell’arrosto.
"Verdana","sans-serif"">Di Maurizio Bolognetti, Direzione Radicali Italiani e Segretario Radicali Lucani
Hanno raccontato del sigaro, ci hanno parlato della malattia e qualcuno, diciamocelo, inconsciamente non vedeva l’ora di poter utilizzare il “coccodrillo” conservato nel cassetto. The show must go on e, ancora una volta, abbiamo assistito al killeraggio del diritto a poter conoscere per deliberare.
Marco Pannella sta indicando la strada maestra per interrompere un’ultra trentennale violazione dei Diritti Umani. Pannella parla di Stato di diritto, della Costituzione vilipesa e oltraggiata, di uno “Stato canaglia” che non riesce a rispettare la sua propria legalità. E la notizia qual è? Il sigaro!!!
Che giornalismo è? Che Paese siamo?
Forse dovremmo ripartire da Voltaire e da Beccaria. Verrebbe da dire da quell’educazione civica, che pure un tempo si insegnava nelle scuole. E magari è giunto il momento di interrogarsi su cosa resta della “Costituzione più bella del mondo”, in un Paese sempre più soffocato dai miasmi di una democrazia in decomposizione che si fa “democrazia reale”.
Vogliamo parlarne? Vogliamo parlare di uno Stato che non riesce ad onorare le “solenni promesse celebrate nelle sue leggi"?
Vogliamo parlare di vittime e imputati, che in questa situazione di bancarotta non avranno giustizia?
Vogliamo parlare di una bancarotta dell’amministrazione della giustizia che avanza e si aggrava ed è zavorra per la vita economica e sociale del nostro Paese?
Vogliamo parlare delle vite spezzate da questo sfascio, che avete scelto di non vedere e di cui non volete parlare?
Vogliamo parlare delle morti in carcere che non fanno notizia, così come si perdevano nel nulla i desaparecidos nell'Argentina di Videla?
Nei segnali di fumo del sigaro di Pannella c'è l'arrosto che manca a una politica incapace di fornire risposte adeguate alle questioni che testardamente e, onorando l'ernestorossiano “NON MOLLARE”, Marco e i Radicali continuano a porre.
Dal policlinico Gemelli, Pannella ci ha parlato di DIRITTO, GIUSTIZIA, LIBERTA' E DEMOCRAZIA.
Noi, con lui, continuiamo a ripetere che occorre una Amnistia per questa nostra Repubblica.
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Elezioni regionali Piemonte/Viale: Berlusconi incandidabile in Forza italia in Piemonte
A sottolinearlo, con un po' di inevitabile ironia, è il radicale Silvio Viale, consigliere comunale del PD a Torino, dopo che Forza Italia ha deciso di non candidare gli "indagati" alle prossime elezioni regionali in Piemonte. Silvio Viale ha dichiarato:
"È pacifico che, se lo stesso criterio del Piemonte fosse adottato da Forza Italia nazionale, Silvio Berlusconi non sarebbe candidabile nelle liste di Forza Italia per qualunque tipo di elezione, come non potrebbe stare nelle liste di Forza Italia in Piemonte. E come lui tanti altri.
Prendo atto che sia Forza Italia a risolvere in questo modo il nodo della incandidabilità di Silvio Berlusconi".
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Regionali Piemonte/Collegamenti gruppi-liste: Presidente Cattaneo risponde ai radicali. Boni e Manfredi: risposta tempestiva ma non soddisfacente. Un conto è salvaguardare gli atti pregressi, un altro produrre effetti giuridici anche per il futuro
Igor Boni, candidato radicale alle elezioni regionali nella Lista del PD, e Giulio Manfredi, membro di Direzione di Radicali Italiani:
L’11 aprile avevo scritto al Presidente del Consiglio Regionale per richiedere il suo autorevole parere sulla legittimità dei collegamenti – previsti dalla legge regionale n. 21/2009 – fra gruppi consiliari e liste provinciali per le elezioni regionali (evitando così l’obbligo di raccolta delle firme dei cittadini), stante il fatto che le note sentenze della magistratura avevano annullato le elezioni regionali del 2010 con efficacia ex tunc, dall’inizio, con effetto retroattivo.
Ieri ho ricevuto la risposta degli uffici del Consiglio Regionale, in particolare della Dr. ssa Silvia Bertini (segretaria generale) e del Dr. Domenico Tomatis (capo di gabinetto). La risposta è tempestiva ma non soddisfacente. Vi si legge che il principio di “continuità funzionale” consente ai gruppi consiliari di continuare a svolgere “talune” (sic) funzioni fino alle nuove elezioni ma il problema vero è che, grazie al collegamento, il gruppo consiliare produce effetti giuridici (per non parlare di quelli politici ed economici) che vanno ben oltre la data delle elezioni, ipotecando tutta la nuova legislatura. Gruppi consiliari comunque menomati dalle sentenze di annullamento delle elezioni non possono produrre tali effetti.
Per evitare nuovi ricorsi ai tribunali, le liste che intendono presentarsi alle elezioni del 25 maggio hanno la possibilità di avvalersi della parte della legge n. 21/2009 che non chiama in causa i gruppi consiliari (liste con eletti al Parlamento nazionale o europeo) oppure hanno ancora due giorni di tempo (il termine per la presentazione scade a mezzogiorno di sabato) per raccogliere le firme in calce alle liste… con l’autenticatore presente, mi raccomando!
N. B. Di seguito si pubblica la lettera di risposta degli uffici regionali. In allegato la missiva di Igor Boni dell’11/04/2014.
Illustre Presidente,
in riscontro ai quesiti posti dal Dottor Igor Boni si osserva quanto segue.
Con sentenza n. 392 del 6 marzo 2014 il Tribunale amministrativo regionale del Piemonte, pronunciandosi in sede di ottemperanza, ai sensi dell’articolo 112 cpa per l’esecuzione della sentenza TAR Piemonte n. 66 del 15 gennaio 2014, confermata in sede di Consiglio di Stato, con cui sono stati annullati l’atto di proclamazione degli eletti e gli ulteriori atti presupposti relativi alle elezioni regionali del 28 e 29 marzo 2010, ha affermato che il principio di “continuità funzionale” degli organi elettivi implicito nella natura di ente costituzionale necessario dell’ente regionale salvaguarda sia l’attività pregressa svolta dagli organi elettivi dall’atto del proprio insediamento fino alla pronuncia di annullamento sia consente ai medesimi durante il periodo intercorrente tra l’annullamento e le nuove elezioni di continuare a svolgere talune funzioni.
A quanto affermato dal giudice amministrativo si aggiunge, poi, che lo Statuto all’articolo 24 sancisce: “tutti i Consiglieri regionali devono appartenere ad un Gruppo consiliare, secondo le norme del Regolamento”. Pertanto al Consigliere regionale è funzionalmente e imprescindibilmente anche legata l’esistenza del gruppo consiliare quale articolazione necessaria del Consiglio regionale.
I migliori saluti.
Silvia Bertini (segretario generale Consiglio Regionale)
Domenico Tomatis (capo di gabinetto Presidenza Consiglio Regionale)
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AttachmentSize Lettera a Cattaneo di Igor Boni su leggittimità gruppi consiliari.pdf131.75 KBFiat, Fenice, Snowstorm: continua "l'operazione verità" di Bolognetti sulla carte nascoste ai cittadini
Fonte Nuova del Sud, 23 aprile 2014
POTENZA- Prima la Sata, poi la Snowstorm. Ma “l’operazione verità” portata avanti dal segretario dei Radicali lucani, Maurizio Bolognetti, non si ferma. Ed ecco spuntare una nuova documentazione riguardante l’ennesima denuncia sull’inquinamento delle falde acquifere nell’area industriale di San Nicola di Melfi. E’ infatti il 20 settembre dello scorso anno quando la Provincia di Potenza invia una nota al Comune di Melfi e alla Regione Basilicata avente per oggetto la contaminazione dell’area occupata dalla Sistemi Sospensioni Spa (Magneti Marelli). Dalla lettura si apprende che, in data 1 agosto 2013, la suddetta azienda aveva notificato alla stessa Provincia, ai sensi dell’art.245 del Codice del’Ambiente, una potenziale contaminazione delle acque di falda.
Approfondimenti
Comunicazione della Sistemi Sospensioni SPA(Magneti Marelli)
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Eutanasia: Cappato, il Governo intervenga per garantire la trattazione delle leggi di iniziativa popolare
Eutanasia: Cappato, il Governo intervenga per garantire la trattazione delle leggi di iniziativa popolare
Si è tenuto oggi davanti a Montecitorio per la sesta settimana consecutiva il presidio per chiedere al Parlamento una risposta ai firmatari della proposta di legge di iniziativa popolare per l'eutanasia legale. Marco Cappato, promotore della campagna e presente oggi insieme a Marco Perduca e Matteo Mainardi, ha tra l'altro dichiarato: "chiediamo al Presidente del Consiglio Renzi e al Sottosegretario per i rapporti con il Parlamento, Ivan Scalfarotto, di intervenire come Governo affinché sia garantita nell'agenda del Parlamento la trattazione graduale delle 28 proposte di legge di iniziativa popolare che attendono anche da anni di essere discusse. L'intervento del Governo sarebbe infatti determinante per ridare centralità al Parlamento, e in particolare all'iniziativa popolare finora completamente annullata dalla priorità data da leggi e decreti governativi.© 2014 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati
2° bollettino medico di Marco Pannella
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Michele Governatori interviene su SkyTG24
Su SkyTG24 il 18 aprile 2014 è andato in onda uno speciale focus sulla manovra economica presentata dal premier Matteo Renzi con il Documento di economia e finanza.
Ad intervenire in collegamento video con lo studio del tg, il radicale Michele Governatori, membro della direzione di Radicali Italiani.
Riproponiamo di seguito il video integrale dell'intervento.
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Segreto Stato: Perduca (Radicali) Renzi inizi col declassificare documenti sul ruolo dell'Italia nella preparazione della guerra in Iraq
Dichiarazione di Marco Perduca, senatore nella XVI legislatura e rappresentante dall'Onu del Partito Radicale: "Se il Presidente Renzi è veramente intenzionato ad aprire gli armadi che contengono migliaia di documenti secretati, occorre da subito si includano nella lista di ciò che è necessario far conoscere agli italiani (e non solo) anche le informazioni relative ai primi tre mesi del 2003 quando la "coalizione dei volenterosi" lanciò l'attacco a Baghdad. Secondo un decennale costante lavoro di documentazione e denuncia del Partito Radicale, coordinato e pubblicato sul sito www.iraq.radicali.it da Matteo Angioli, l'Italia avrebbe giocato un ruolo di mediatore tra Bush e Blair e Gheddafi nella pianificazione e boicottaggio dell'esilio di Saddam Hussein ormai prossimo ad esser accettato e annunciato dallo stesso dittatore iracheno. In particolare segnalo a Matteo Renzi l'esistenza di un memorandum consegnato intorno alla metà di febbraio del 2003 da Berlusconi a Gheddafi, attraverso il ministro degli esteri Shalgam, e il cui contenuto resta a oggi sconosciuto. Se secondo ricostruzioni di stampa pubblicate da varie agenzie il 17 febbraio di quell'anno (vedi sotto) avrebbe dovuto favorire l'esilio di Saddam. A seguito di quel contatto però, l'ex rais libico, attaccando in diretta tv la delegazione saudita, si rese protagonista della distruzione del consenso che all'interno del summit della Lega araba di Sharm el Sheik dei primi di marzo stava emergendo per invitare Saddam a lasciare il proprio paese. Sono ormai 10 anni che Marco Pannella e il Partito Radicale chiedono, e non solo all'Italia, che venga fatta chiarezza su quelle settimane che precedettero l'attacco all'Iraq perché far emergere quei fatti, quelle verità e quelle responsabilità, equamente distribuite dai qua e di là dall'Atlantico, può contribuire al recupero della reputazione occidentale nel mondo arabo e mediorientale e, ancor di più, al recupero della necessità di una politica internazionale fondata sul rispetto degli obblighi derivanti dall'esser membri delle Nazioni unite e quindi dall'esser legati dal proposito di promuovere la pace internazionale attraverso l'affermazione dello Stato di Diritto e dei diritti umani. Su questi "segreti" occorre che Matteo Renzi non faccia come il suo idolo Tony Blair, maestro della "ragion di stato" che da anni tiene bloccati i lavori della commissione d'inchiesta sulla guerra in Iraq creata nel 2009 dal governo di Gordon Brown e guidata da Sir John Chilcot per paura che venga conosciuto il contenuto di alcune sue conversazioni dirette con George W. Bush... collazione di agenzie del 17 febbraio del 2003: "Igor Man scrive: «il Premier [Berlusconi], ci rivela essere in corso una grossa operazione diplomatica: Berlusconi ha chiesto a Gheddafi, sì ad al Qaid, la Guida, insomma al Colonnello dalle sette vite e dalle settecento uniformi, se fosse disposto a far da “intermediario”. In verità si tratterebbe di far pressioni su Saddam Hussein affinché il dittatore si rassegni all'esilio (dorato) così salvando l'innocente popolo iracheno ch'egli, il raiss, giura (sul Corano, ovviamente) di amare più di se stesso (e qualcuno magari gli crede). Gheddafi si sarebbe detto “disponibile”, tanto da spedire il suo ministro degli Esteri (il diplomatico-poeta che fu già graditissimo ambasciatore a Roma) a via del Plebiscito, sede operativa del Premier. All'ottimo Shalgam che gli portava un «appunto» di Gheddafi il nostro presidente del Consiglio avrebbe affidato una sorta di memorandum da consegnare urgentemente al Colonnello. Non si poteva fare tutto per fax o e-mail o col cifrato? No: l'elettronica è oramai un libro aperto, meglio tornare al bocca-orecchio, come ai tempi di Lawrence d'Arabia. Va qui detto che l'iniziativa è partita da Gheddafi. Ad Addis Abeba per quel vertice africano, il Colonnello, a precisa domanda della immancabile Cnn ha risposto d'esser pronto a far da mediatore. “Mi piacerebbe salvare la pace internazionale” , ha detto. E il nostro Premier ha colto al volo la disponibilità di al Qaid col quale, del resto, aveva diciamo così simpatizzato durante la recente visita di Stato del Nostro a Tripoli. [...] Ammuina anche il palazzo fatto costruire da Gheddafi a Tripoli per ospitare Saddam, se all'ultimo secondo decidesse di andare in esilio? Lo sapremo presto». Berlusconi ha trasmesso a Tripoli un memorandum riservato «con le indicazioni della soluzione che potrebbe essere accettata da Saddam Hussein». Si parla di una località blindata, in Libia dove il Raiss potrebbe trovare rifugio. Gheddafi ha preso l'impegno di discutere con il diretto interessato anche se finora non è arrivata risposta. Difatti nel caso in cui da Tripoli non giungesse risposta, ha in animo di fare opera di convincimento su un interlocutore ancor più diretto: Tareq Aziz."
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Fenice-EDF: fermi all’anno zero!
Comitato Diritto alla Salute: "Messa in sicurezza del sito non funziona"
line-height:115%;font-family:"Verdana","sans-serif"">Ancora una volta grazie a Maurizio Bolognetti apprendiamo nuove angoscianti notizie circa l’inquinamento provocato dall’inceneritore Fenice-EDF. Fiat-Sata e Snowstorm hanno condotto autonomamente indagini nei loro siti confermando quanto stiamo ripetendo da anni: la messa in sicurezza del sito Fenice-Edf non funziona! Notizia niente affatto scontata. Il ritrovamento nella falda acquifera delle stesse sostanze rilasciate sotto l’inceneritore alle quali si aggiungono altre, come ad esempio il Cromo esavalente - stranamente non più presente delle analisi fatte da Arpab presso Fenice-EDF -, non fanno altro che confermare l’assoluto stato confusionale nel quale ci troviamo e la totale perdita di controllo della situazione. Alla luce di questi nuovi elementi bisogna immediatamente invalidare tutta la procedura messa in atto a partire da marzo 2009 dove, in sede di conferenza di servizi, sono stati approvati il Piano di Caratterizzazione, l’Analisi di Rischio e per giunta stava per essere approvato un piano di bonifica definito “carente” dall’ISPRA. Questi nuovi elementi rimettono tutto in discussione, non solo la definizione dell’area oggetto dell’inquinamento, ma anche e soprattutto il complesso di elementi chimici inquinanti oggetto di indagine e successiva bonifica. Mentre la SATA “pretende” giustamente che venga ripristinata la situazione ambientale da chi l’ha provocata o in subordine da Regione e Comune di Melfi, il sindaco Valvano si dichiara “soddisfatto” per il rilascio dell’AIA. Il sindaco sembra non tener conto del fatto che tutte le prescrizioni che si intendono imporre a Fenice-EDF richiederanno tempi lunghi di progettazione e di attuazione, per alcune delle quali si parla di almeno 3 anni. Nel frattempo chi gestisce l’inceneritore farà l’ennesimo ricorso al TAR e continuerà la propria attività inquinante. Ma il problema non è solo nelle falde acquifere, sulla qualità dell’aria siamo molto carenti e l’unico studio fatto nel 2011 dal dipartimento agricoltura dell’Università di Basilicata con l’uso di licheni in zona Gravetta a Lavello, rileva quantità di metalli pesanti al di sopra della norma. Un inquinamento dell’ambiente fuori controllo, con problemi di sicurezza interna all’inceneritore denunciati dagli stessi lavoratori dell’impianto, l’assenza di un piano di emergenza ed evacuazione, l’assenza di uno studio epidemiologico e l’assenza di un protocollo sanitario per i medici di famiglia. Nonostante tutto la Giunta Regionale, assente il presidente Pittella, decide per il rilascio dell’AIA! E’ una situazione intollerabile per tutti i cittadini della zona che chiedono, ancora una volta, alle Autorità e agli Enti competenti responsabilità e dovere. Ogni giorno in più non fa che aggravare la già martoriata situazione. Non è più il momento di giocare con i tatticismi “burocratico-amministrativi” ma di prendere le uniche decisioni sensate: bloccare l’attività dell’inceneritore e garantire l’occupazione dei lavoratori con la riconversione.
line-height:115%;font-family:"Verdana","sans-serif"">Nicola Abbiuso, Comitato "Diritto alla Salute" Lavello
Approfondimenti
Via Pretoria, 22 aprile(inserto Nuova del Sud)
"Abbiuso di Potere" da Via Pretoria, 22 aprile
line-height:115%;font-family:"Verdana","sans-serif"">
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Cannabis, Gallo: in Commissione Affari Sociali alla Camera siano auditi tutti gli esperti
Dichiarazione Filomena Gallo, segretario Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica Dopo l’emanazione del decreto Lorenzin dello scorso 20 marzo recante “Disposizioni urgenti in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza”, con il quale sono state modificate le tabelle delle sostanze psicotrope, sono in corso le audizioni alla Camera presso la XII commissione prima del passaggio in Aula per la conversione in legge del provvedimento. L’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica aveva inviato richiesta di audizione già il 2 aprile u.s.e come richiesto aveva anche indicato gli esperti da audire: Piergiorgio Zuccaro, già direttore Osservatorio Fumo Alcol e Droga (ISS),Valerio Spigarelli, Presidente unione Camere Penali Italiane, Vidmer Scaioli, medico specialista, Carla Rossi, Rappresentante del Parlamento Europeo nel Consiglio di Amministrazione dell’Osservatorio di Lisbona sulle droghe (EMCDDA). A oggi nessuna risposta, mentre sono stati auditi tutti coloro che sostengono il DL 36/2014 (http://www.sanita.ilsole24ore.com/pdf2010/Sanita2/_Oggetti_Correlati/Documenti/In-Parlamento/CAMERA_31_5aprile.pdf?uuid=3612ef9e-b69c-11e3-bbc5-0f735aaa6caf). Filomena Gallo, Segretaria dell’Associazione Luca Coscioni, ha dichiarato: «la Commissione finora ha potuto ascoltare solo i pareri di associazioni e di addetti ai lavori, come il dott. Serpelloni, che hanno portato avanti delle politiche antidroga di cui non possiamo più permetterci di scontare i fallimenti, per cui ci sembrava necessaria un’integrazione. Quello che noi cercheremo di rappresentare, infatti, riguarda piuttosto le criticità difronte alle quali l’elaborazione delle nuove tabelle ci pone, soprattutto per quanto riguarda la cannabis. Come per esempio il fatto che sebbene la cannabis e i suoi derivati siano state inserite in una tabella creata ad hoc, la tabella II, il thc, ovvero il principale principio attivo della cannabis si trovi ancora tra le droghe pesanti, in tabella I. Oppure ancora, il fatto che nonostante formalmente la cannabis sia stata separata dalle droghe pesanti, nei fatti sia ancora equiparata a queste per quanto riguarda i divieti e le sanzioni». Da tempo l’Associazione Luca Coscioni si batte per l’affermazione del diritto di cura con terapie a base di farmaci cannabinoidi, che sebbene riconosciute in Italia dal 2007, ad oggi risultano inaccessibili per migliaia di pazienti, costretti a ricorrere al mercato illegale. «Il persistere nell’equiparare ancora di fatto la cannabis alle droghe pesanti – conclude Filomena Gallo – rappresenta un ostacolo all’affermazione di questa cura su cui gravano solo dei pregiudizi culturali, purtroppo a danno dei malati».
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Elezioni europee: durante "Presi per il web", Radio Radicale organizza micro-dibattiti su Agenda digitale le domeniche sere dal 27 aprile
Dal 27 aprile fino alla fine della campagna elettorale per il Parlamento europeo, la trasmisisone domenicale "Presi per Il web", in onda su Radi Radicale dalle 1930 alle 2030 e condotta da Marco Perduca, Fulvio Sarzana di Sant'Ippolito, Marco Scialdone e Marco Ciaffone, colla collaborazione di Sara Sbaffi, ospiterà dei micro-dibattiti dal titolo "l'Europa presa per il web" dove ai candidati per l'europarlamento verranno poste questioni sull'agenda digitale e questioni relative alle libertà di e nella Rete. Le richieste di partecipazione possono essere inviate direttamente a @presiperilweb su twitter e facebook o per email a presiperilweb@gmail.com. Visto l'incarico che i partecipanti potrebbero andare a ricoprire al Parlamento europeo, i conduttori non escludono domande ad hoc in alcune delle lingue ufficiali del PE.
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Iran. Nessuno Tocchi Caino e Partito Radicale condannano violenze su detenuti politici nel carcere di Evin
Nessuno tocchi Caino e il Partito Radicale condannano l’attacco del 17 aprile al carcere iraniano di Evin da parte di agenti del Ministero dell’Intelligence che, insieme a circa cento guardie del penitenziario, hanno infierito sui prigionieri della sezione 350. Almeno 30 di loro hanno riportato gravi ferite durante il pestaggio e 32 sono stati violentemente trasferiti in isolamento. Fra questi, l’avvocato Abdolfattah Soltani; Sa’id Metinpour, attivista per i diritti della minoranza azera; il sindacalista Behnam Ebrahimzadeh e gli oppositori politici Behzad Arabgol e Hootan Dolati. Molti dei detenuti sottoposti ad atti di violenza appartengono all’Organizzazione dei Mojahedin del Popolo dell’Iran (OMPI). Dal 18 aprile nel carcere di Evin è in corso uno sciopero della fame. Sergio d’Elia, segretario di Nessuno tocchi Caino e Marco Perduca, Rappresentante all'Onu del Partito Radicale hanno dichiarato: “Negli otto mesi di Presidenza di Ruaounai, l’Iran si è distinto non solo per un record di esecuzioni ma anche per una politica criminale nei confronti dei prigionieri politici ed in particolare contro i componenti l’Organizzazione dei Mojahedin del Popolo dell’Iran.” I due esponenti radicali hanno continuato: “La Comunità internazionale apra gli occhi nei confronti di un Presidente salutato da tutti i Governi, in particolare quelli occidentali, come una speranza di cambiamento perché un autentico cambio di regime può esserci solo se si riforma radicalmente il sistema istituzionale basato sul dominio assoluto di una teocrazia anacronistica ed oscurantista che vede ancora nella guida spirituale suprema il fulcro intoccabile ed indiscutibile di un potere assoluto. Occorre sempre più aiutare e sostenere le opposizioni democratiche che in Iran e fuori dall’Iran da decenni lottano per questo autentico cambiamento di regime”. "L'Italia può fare la sua parte confermando la propria disponibilità ad ospitare un centinaio di mujaidin al momento detenuti nel campo "Liberty" in Iraq", hanno concluso i Radicali "anche a dimostrazione del sostegno della resistenza, non armata, alle angherie subite malgrado il loro status internazionale di rifugiati."
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Nota su condizioni cliniche dell’on. Marco Pannella
Roma, 22 aprile 2014 - L'on. Marco Pannella è stato operato di urgenza nella notte al Policlinico “A. Gemelli” per un aneurisma dell'aorta addominale, con rottura della branca iliaca sinistra; ha subito un intervento di ri-protesizzazione aortica e by pass femoro-femorale, eseguito dall’equipe di Chirurgia vascolare del Gemelli, coordinata dal prof. Francesco Snider.
14.0pt;">Dopo l'intervento è stato trasferito nel reparto di rianimazione e terapia intensiva, diretto dal prof. Massimo Antonelli. Le condizioni cardiocircolatorie e respiratorie sono stabili con buon equilibrio emodinamico. 14.0pt;"> 14.0pt;">Il prossimo bollettino medico verrà diramato nelle successive 24 ore.© 2014 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati
Comunicato stampa sulle condizioni di salute di Marco Pannella
Marco Pannella ha avuto un malore ieri sera e stamattina all'alba è stato operato. L'intervento di riparazione di endoprotesi vascolare aortica è andato bene. Marco sarà degente per qualche ora in terapia intensiva. Si rinvia a successivo bollettino medico.
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Bolognetti: No, il cavallo di Valvano non è bianco
line-height:115%;font-family:"Verdana","sans-serif"">Di Maurizio Bolognetti, Direzione Radicali Italiani e Consigliere dell’Associazione Coscioni
justify">Dopo un bombardamento durato giorni e la divulgazione di documenti, gelosamente custoditi nei cassetti dagli attori di una vicenda a tratti surreale, il sindaco di Melfi si è deciso finalmente a dar corso ad una semi-trasparenza pelosa. justify">In nome del diritto alla verità inteso come diritto alla conoscenza, mi sono fatto carico di divulgare atti che chi ci rappresenta, o meglio dice di rappresentarci, aveva “secretato”. justify">Atti noti al Sindaco di Melfi, che oltre a non divulgarli è arrivato al punto di accusarmi di vilipendio, quando gli ho chiesto di dividere con i cittadini e i comitati il pane e il vino della conoscenza. justify">Intanto, il gioco delle parti continua e il primo cittadino della città Federiciana prova a darsi un po’ di buona coscienza a buon mercato e a ritagliarsi la parte del “buono” tra tanti “cattivi” justify">Peccato che anche il cavallo di Valvano non sia quello bianco che caratterizzava gli eroi nei film western. justify">Peccato che in questa sporca vicenda dell’ “Affaire Fenice” in troppi abbiano contribuito a portarci al punto in cui siamo, giocando con la salute dei cittadini del Vulture. justify">Uomini di potere che vivono per il potere e per i quali il potere non è un mezzo ma un fine, e la conoscenza stessa delle cose diventa strumento di potere.© 2014 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati
Marco Pannella con #Sbanchiamoli
Il leader radicale Marco Pannella sostiene la campagna "#Sbanchiamoli" di Radicali Italiani e sottoscrive la petizione parlamentare contenente la proposta di legge che chiede che le fondazioni bancarie escano dal capitale azionario delle Banche.
Fuori i partiti dalle banche! L’obiettivo è quello di porre fine all'influenza illegittima dei Partiti nella destinazione del credito e nel governo delle Banche, influenza possibile attraverso le Fondazioni bancarie e il rapporo proprietario che queste hanno con le principali banche del Paese.
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Europee: Pannella, il Regime cerca di far prendere ad Alfano il 4%
"Osservando il complesso del trattamento mediatico riservato ad AngelinoAlfano, è evidente che da parte del regime c'è la scelta di far prendere il 4% al Nuovo Centrodestra alle prossime elezioni europee. Sulla base dello studio del Centro d'Ascolto Radiotelevisivo sappiamo quale sia il rapporto fra ascolti consentiti e risultati elettorali. A queste elezioni dopo oltre 20 anni di questo regime , regime come metodo, connotato della comunicazione nel nostro Paese, si sta cercando di far stravincere Renzi, e si sta cercando di far raggiungere al Nuovo Centrodestra di Alfano la soglia del 4%". Lo ha detto Marco Pannella nel corso della conversazione settimanale a Radio Radicale con Massimo Bordin.
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Europee: Pannella, da Cassazione sui Verdi decisione alla Ingroia...
"Posso dire con un po' di ironia che quella della Cassazione sui Verdi e' una sentenza alla Ingroia". Lo ha dichiarato Marco Pannella nel corso della conversazione settimanale a Radio Radicale con Massimo Bordin, commenando la decisione diriammissione delle liste Verdi alle elezioni europee da parte della suprema Corte.
"Ci sarebbe da fare dell'ironia- ha spiegato Pannnella- e' una sorta di riparazione, perche' l'anno scorso Bonelli si mise con Ingroia e non venne eletto. Ora la Cassazione ha preso una decisione alla Ingroia , da parte dello stesso ufficio che pochi mesi fa non ha riconosciuto le firme per i nostri referendum, e dispiace perché e' presieduto da quel Corrado Carnevale verso il quale come e' noto abbiamo un atteggiamento diverso da quello dei suoi detrattori storici".
"Noi abbiamo deciso- ha proseguito Pannella con riferimento al fatto che non sono state depositate liste radicali- che non vogliamo essere assenti quando ci sono elezioni truffaldine come le prossime, espressioni gravissime dell'antidemocrazia. Ma non facciamo come i Verdi, e mi fa piacere per loro, che vanno a elezioni senza raccogliere le firme. Ripeto, e' lo stesso ufficio della Corte di Cassazione che mesi fa non ha riconosciuto le firme che abbiamo depositato sui referendum. Quella sui Verdi e' una clamorosa decisione che vuole che il fatto che il partito sia europeo debba costituire in modo petente la superfluita' della raccolta delle firme come clausola di prudenza verso il rischio che chiunque si candidi".
"Il compagno Bonelli si era candidato nelle liste Ingroia e non ha avuto eletti- ha concluso Pannella- adesso non ci sono le liste Ingroia,ma quest'anno una sentenza culturalmente ingroiana consente di sperare forse che Bonelli sia eletto. Per noi invece e' più importante raccogliere e dare informazioni scientifiche sul corpo malato dello stato senza aspettarne,come per esempio col nazismo , l'autopsia. Non mi pare di aver sentito delle grandi battaglie dei compagni Verdi, per esempio su Basilicata e Abruzzo o Taranto città , i Verdi non se ne erano accorti, noi si', come sul Vesuvio o la sismicità legata alle attività estrattive. Sul Vesuvio avremo grazie a noi Radicali giudizi da parte della giurisdizione europea. Presentarsi a niente e' illusorio. Per Bonelli o Ingroia lo stimolo maggiore e' la speranza di entrare in organismi parlamentari, ma servono? Pochi eletti radicali restano nella storia degli organi che li vedono eletti, altri no".
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Carceri: Radicali a vescovi Basilicata, a Pasqua ricordate emergenza
Potenza, 19 apr. - (Adnkronos) - "Mi rivolgo con fiducia alla Conferenza Episcopale di Basilicata, chiedendo innanzitutto a monsignor Agostino Superbo di ricordare, nel corso delle funzioni religiose celebrate per la Santa Pasqua, una situazione ormai andata oltre il punto di rottura sulla situazione delle carceri. Che sia una Pasqua di resurrezione del diritto e dei diritti negati. Una Pasqua vissuta in nome della vita del diritto e del diritto alla vita". E' l'appello del segretario dei Radicali Lucani, Maurizio Bolognetti, che per la Pasqua ricorda l'emergenza dei detenuti ribadendo la richiesta del mondo radicale di un'amnistia. "Occorre che la situazione di bancarotta dell'amministrazione della giustizia -aggiunge Bolognetti- che grava sulla vita economica e sociale del nostro Paese, venga sanata. Occorre, ripetiamo, un provvedimento di amnistia e indulto che e' innanzitutto di amnistia per la Repubblica. Sono troppe le vite spezzate da questa situazione di illegalita' e ciascuno di noi dovrebbe avvertire il dovere di fare qualcosa". Bolognetti cita positivamente i casi dei Comuni di Episcopia, Missanello e Latronico, in provincia di Potenza, che hanno approvato delle delibere di sostegno all'appello promosso dal Partito radicale denominato 'Abbiamo contato gli anni, ora contiamo i giorni'. Per questo Bolognetti auspica che dalla Basilicata arrivi "un segnale forte sul fronte di una lotta che ci vede da tempo mobilitati per ripristinare il rispetto dei diritti umani e dello Stato di diritto".
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