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Radicali Italiani - Primi Piani e comunicati
Aggiornato: 3 anni 8 mesi fa

Scomparsa Bianca Guidetti Serra/Manfredi: Le sue lotte hanno intersecato per quarant'anni quelle radicali. Una lezione di vita e di stile

Ven, 06/27/2014 - 12:44
26/06/14

Giulio Manfredi, segretario dell'Associazione radicale Adelaide Aglietta e membro di Direzione di Radicali Italiani, ha partecipato oggi pomeriggio all'estremo saluto della città di Torino a Bianca Guidetti Serra, al Tempio crematorio del Cimitero Monumentale.

Dichiarazione di Giulio Manfredi:

“Come peraltro già fatto da Silvio Viale in Consiglio Comunale, ho voluto testimoniare la vicinanza del movimento radicale alla famiglia di Bianca Guidetti Serra e la riconoscenza (intesa nel senso letterale del “ri-conoscersi”) dei radicali torinesi nei confronti di quanto l'avvocato Guidetti Serra ha fatto nel corso della sua lunga vita, spesa sempre nella difesa dei più deboli, dagli operai e sindacalisti perseguitati e schedati dalla Fiat, agli obiettori di coscienza, ai carcerati, alle donne, alle lotte per la legalizzazione del divorzio e dell'aborto. Lotte che hanno intersecato quelle radicali, fino ai giorni nostri: Bianca sottoscrisse le nostre proposte al Consiglio Comunale su anagrafe degli eletti, unioni civili e narcosale.

Ma di Bianca Guidetti Serra ricorderemo soprattutto la capacità di fare tutte queste cose senza perdere mai il suo sorriso, il suo stile, la sua capacità di interlocuzione anche con i più diversi da sé, unita sempre a una ferma intransigenza sui valori e sui principi. Una lezione di vita per i politici di ieri, di oggi e di domani.”

 

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Droga, Radicali: oggi giornata mondiale ma nessuno ne parla e il Governo non si attiva

Gio, 06/26/2014 - 16:58
26/06/14

 

Per decenni l’approccio globale al tema droghe è stato oltremodo duro e repressivo e ha ottenuto solo piccolissimi risultati sul fronte della riduzione del giro d’affari illecito, a fronte dei danni collaterali che ha prodotto e che non possono più essere ignorati. Si stima che ogni anno vengano spesi 100 miliardi di dollari nell’esecuzione delle leggi antidroga, a discapito di possibili investimenti nell’area della sanità e dello sviluppo. Questo approccio ha condotto all’incarcerazione in massa di persone responsabili di piccoli fatti di droga, alla creazione di un multimiliardario mercato sommerso e ad una crisi sanitaria globale. L’assenza di accessi a servizi di riduzione del danno – come ad esempio programmi di “scambia-siringhe” – ha portato ad epidemie che hanno contagiato con l’epatite C oltre due terzi delle 16 milioni di persone che si somministrano sostanze attraverso iniezione. Sono invece 3 milioni le persone che adesso vivono con il virus dell’HIV. La campagna “Support. Don’t punish” chiede di porre fine alla costosa e controproducente Guerra alla Droga e propone delle soluzioni più efficaci che guardino contemporaneamente alla sanità pubblica e ai diritti umani. Un primo impatto considerevole si otterrebbe dirottando anche solo una piccola parte degli stanziamenti destinati alle leggi antidroga verso nuovi servizi sanitari. Il nostro appello non è volto allo stanziamento di nuove somme di denaro, ma ad un più ragionato meccanismo di spesa pubblica. In Italia la guerra alla droga ha consegnato quello che dovrebbe essere un problema socio-sanitario al diritto penale, facendolo diventare una questione di ordine pubblico e, in certi casi, di sicurezza nazionale.

Nel Mondo ben 33 paesi prevedono addirittura la pena di morte per reati connessi alle droghe. Solo in Iran nel 2013 sono state 328 le persone giustiziate per questo, mentre nel mondo “democratico” un detenuto su quattro è in carcere per reati legati alle sostanze stupefacenti. Reati che non fanno vittime.
La proibizione sulle piante e le sostanze psicoattive derivate ha anche imposto enormi limitazioni alle ricerca scientifica pura e a quella applicata allo sviluppo di nuove terapie per decine di malattie, bloccando il progresso della scienza con danni gravissimi per la salute di milioni di persone.

Per questo come Partito radicale e Associazione Luca Coscioni ci appelliamo al governo, al parlamento e ai media affinché parlino di droghe. Chiediamo che il tema venga affrontato in modo non ideologico, con dati ufficiali ed evidenze scientifiche. Con le esperienze positive in atto in altri paesi e includendo le analisi di politici, economisti, giuristi ed esperti nazionali e internazionali che denunciano il fallimento del proibizionismo e propongono possibili alternative radicali.
Gli attivisti scesi in campo a Londra, Mosca, Kuala Lumpur, Città del Messico, Parigi, Bogotà, Harare, Nairobi, New York, Budapest e Dakar hanno dato vita alle più varie forme di protesta come marce, performance artistiche, danze, concerti e campagne sui social network.  L’Associazione Luca Coscioni e il Partito Radicale hanno animato il dibattito sulla rete lanciando una mobilitazione nell'ambito della campagna mondiale della Global Commission on Drug Policy "Hey, We Need To Talk About Drugs" (E’ ora di parlare di droghe) e dell'Open Society Foundations a sostegno della campagna.    Marco Perduca, coordinatore dell’iniziativa dichiara: “Tra i temi in agenda del semestre di presidenza italiana dell'UE ci sarà anche la preparazione della Commissione Onu sulle Droghe; l'Italia da anni blocca il consenso su questioni ampiamente consolidate in Europa e nel mondo come la definizione di "riduzione del danno". Occorre che il Governo Renzi manifesti discontinuità con la gestione Giovanardi e anzi favorisca una non più rinviabile valutazione delle politiche anti-droga. I fallimenti del proibizionismo son patenti e hanno costi altissimi in termini di Stato di Diritto e implicazioni economiche. Se Renzi non vuol ascoltare i Radicali almeno ascolti le personalità della Global Commission on Drug Policies e la lora richiesta di “aiutare, i tossicomani, e non punirli" (Support Don't Punish)”    

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La Corte di Cassazione annulla condanna a Pannella a pagare 250.000 Euro alla sig.ra Giuseppina Torrielli

Gio, 06/26/2014 - 13:38
26/06/14

Dichiarazione dell’avv. Giuseppe Rossodivita, difensore di Marco Pannella:

   

Nel dicembre del 2013 gran parte della stampa nazionale si occupò della vicenda della “segretaria di Pannella pagata in nero” e della condanna della Corte d’Appello di Roma che riconosceva alla sig.ra Giuseppina Torrielli, tra sorte (circa 70.000 euro) interessi e rivalutazione monetaria la somma di circa 250.000 Euro per la quale la sig.ra Torrielli aveva detto di voler dare il via ai pignoramenti contro Pannella.

All’epoca furono dette e scritte molte cose inesatte, tra le quali quella per cui Pannella avrebbe per anni pagato in nero la sua segretaria, o che non le avrebbe pagato i contributi, o ancora che la sentenza era definitiva.

Per le molte amenità – la Torrielli non era la segretaria di Pannella, ma una delle diverse collaboratrici del Gruppo Parlamentare Radicale presieduto nel corso degli anni anche da Francesco Rutelli e Peppino Calderisi, la domanda giudiziale della Torrielli mirava semplicemente ad ottenere un diverso inquadramento giuridico del rapporto di lavoro, non vi sono mai stati pagamenti né rapporti di lavoro in nero, la Corte non aveva condannato Pannella al pagamento dei contributi sempre regolarmente corrisposti - Pannella ha proposto querela, tra gli altri, contro sei testate giornalistiche e i procedimenti penali sono pendenti in fase di indagine.

Nel frattempo, grazie al lavoro del collega giuslavorista Avv. Giudo Conti, la Corte di Cassazione, con sentenza n. 12817/14 del 13 marzo 2014, comunicata in data di ieri, ha annullato la sentenza della Corte d’Appello, rinviando ad altra sezione della Corte d’Appello di Roma per nuovo esame.

Deontologia professionale e onestà intellettuale vorrebbero che tutta quella stampa che all’epoca accorse in massa, pur di infangare il nome e l’immagine di Pannella, a sentire la versione veicolata dalla Torrielli, confezionando titoli scandalistici e scandalizzati basati su notizie in gran parte non vere e non verificate, seppur facilmente verificabili, rendesse noto oggi ai lettori che quella condanna era sbagliata ed ingiusta, che quella condanna non c’è più, è stata annullata dalla Corte di Cassazione.

Vedremo, anche se sappiamo che deontologia professionale e onestà intellettuale son merce rara nel panorama editoriale italiano.

 

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Arsenico nell’acqua, Radicali: “La Commissione europea ha avviato un’indagine, probabile apertura di una procedura di infrazione”

Gio, 06/26/2014 - 13:11
26/06/14

Dichiarazione di Massimiliano Iervolino e Paolo Izzo, rispettivamente membro della Direzione nazionale di Radicali Italiani e segretario dell’Associazione Radicali Roma:

“La Commissione europea, nella giornata di ieri, ha risposto alla denuncia dell’Associazione Radicali Roma in merito alla elevata presenza di arsenico nell’acqua di alcuni comuni del Lazio. Come Radicali ci siamo assunti la responsabilità politica di esporre, attraverso dati certi, il superamento dei limiti di arsenico previsti dalla Direttiva 98/83/CE, questo perché - nonostante Bruxelles abbia concesso negli anni due deroghe - l’Italia continua a non ottemperare agli obblighi previsti dalla citata direttiva. Apprendiamo con soddisfazione, quindi, quanto c’è stato comunicato dalla Commissione e cioè l’avvio di una procedura di indagine (EU PILOT 5909/13/ENVI). Le autorità italiane hanno replicato a tale inchiesta il 24 febbraio 2014, sicché qualora le risposte del Governo non venissero ritenute soddisfacenti, l’Europa potrebbe immediatamente aprire l’ennesima procedura di infrazione che andrebbe ad aggiungersi alle 117 già in essere. Come Radicali continueremo a seguire passo dopo passo questa annosa vicenda, nella speranza che Bruxelles - dando seguito a quanto scrive - voglia essere determinata a garantire la protezione della salute umana.

V’è da aggiungere, infine, come nel silenzio generale, la Regione Lazio si trovi al centro di vari procedimenti aperti in sede europea. Alcuni di questi sono finiti da tempo dinnanzi alla Corte di giustizia dell’UE, per esempio la causa (C-323/13) relativa ad alcune discariche del Lazio dove sarebbero stati smaltiti rifiuti non trattati, oppure la causa (C-196/13) concernente 218 discariche illegali di rifiuti tra le quali 32 dislocate nel Lazio, e per finire la causa (C-85/13) riguardante alcuni agglomerati urbani ubicati anche nel nostro territorio dove si continuano a scaricare le acque reflue urbane in aree sensibili, senza rispettare le prescrizioni fissate dalla Direttiva 91/271/CEE.

Per alcune di queste istanze siamo già al secondo deferimento, pertanto semmai ci dovesse essere una nuova condanna saremmo chiamati a pagare multe salatissime. A dispetto di questo pericolo imminente - dovuto finanche a nuove indagini o a recenti procedure aperte da Bruxelles - quasi tutti fanno finta di niente. La Regione Lazio, intanto, sui temi legati all’ambiente, continua a essere parte in causa nelle accuse che l’Europa indirizza all’Italia. Fino a quando?”.

N.B. In allegato, la risposta della Commissione europea

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Droghe, Ass. Coscioni: premi Nobel e economisti denunciano fallimento proibizionismo con i Radicali

Gio, 06/26/2014 - 11:55
26/06/14

 

Giornata mondiale per la Lotta alla Droga. Premi Nobel, economisti e politici di tutto il mondo ne denunciano il fallimento con i Radicali. Renzi ne faccia tesoro per la presidenza UE e in vista della sessione speciale ONU 2016.

  Comunicato stampa dell’Associazione Luca Coscioni   Oggi, in occasione della Giornata mondiale per la lotta alla droga,  la Global Commission on Drug Policy di Richard Branson, Kofi Annan, Javier Solana e altre personalità di tutto il mondo, e l'Open Society Foundations di George Soros, hanno scelto il Partito Radicale Transnazionale e l'Associazione Luca Coscioni per promuovere in Italia la campagna mondiale di Support. Don't Punish "Hey, We Need To Talk About Drugs" (#parliamodidroghe).   Due gli obiettivi: da un lato stimolare un dibattito serio sulle droghe, sulla base dei dati scientifici e dei risultati realmente ottenuti e analizzando costi e  benefici; dall’altro contribuire alla posizione dell'Italia alla sessione speciale dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite sugli stupefacenti anticipata di 2 anni al 2016 su pressante richiesta dei presidenti di Messico, Colombia e Guatemala.   I media, il governo e il parlamento dovrebbero insomma analizzare "Gli stupefacenti effetti della guerra alla droga" senza ideologie, perché oggi premi Nobel, economisti, politici, giuristi di tutto il mondo sostengono che:    "La guerra alla droga ha fallito. Dopo oltre 50 anni di proibizionismo, gli stupefacenti sono diventati la terza "industria" più redditizia al mondo, dopo il cibo e il petrolio, interamente controllata da organizzazioni criminali. Solo in Italia le mafie incassano 25 miliardi di euro l'anno. Le droghe sono più diffuse ed economiche che mai, solo il 10% della droga riesce ad essere intercettata e sequestrata, anno dopo anno aumentano gli spacciatori, i consumatori hanno superato l'incredibile cifra di 300 milioni. Il 40% dei detenuti sono in carcere per reati di droga. La corruzione e la violenza, in particolare nei Paesi produttori e di transito ma non solo, minano le democrazie. Solo in Messico dal 2006 sono oltre 80.000 i morti per la Guerra alla Droga. Più di 1000 bambini. Anche l'Afghanistan non può uscire dal conflitto coi talebani fino a quando il suo oppio non sarà legalizzato e sottratto ai terroristi, magari offrendolo come cure palliative a quel 90% di  malati che oggi, nei Paesi in via di sviluppo, soffre in silenzio. Ogni anno decine di migliaia di persone muoiono per questa guerra senza nessun beneficio per le società."   Per informare i cittadini, i media e la politica è stata creata una pagina Facebook che solo in una settimana ha raccolto quasi 10.000 fan, citando premi Nobel, economisti, politici e scienziati, e proponendo video e materiali con cifre impressionanti:  "È ora di parlare di droghe".   ******************************************** La campagna creativa [IN  promossa su Facebook è stata realizzata da Flavio Avy Candeli e Giovanni di Modica, già autori del video La legalizzazione illustrata agli adulti che ha superato i 400mila click solo su Youtube

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Testamento biologico, Riccardo Magi: con seduta di oggi ristabilita legalità del Consiglio comunale grazie a intervento Prefetto. Vittoria non solo simbolica.

Mer, 06/25/2014 - 19:56
25/06/14   I romani potranno disporre di un servizio garantito già a 9 milioni e mezzo di italiani. Grazie a strumenti di democrazia diretta temi rimossi entrano in Consiglio.   Dichiarazione di Riccardo Magi, consigliere Capitolino Radicale eletto nella Lista civica Marino
L'approvazione della delibera di iniziativa che istituisce a Roma il registro comunale dei testamenti biologici è un traguardo importante per i romani e anche per le istituzioni capitoline. Il voto di oggi, infatti, ristabilisce la legalità dell'Assemblea capitolina rispetto allo Statuto di Roma Capitale che prevedeva la calendarizzazione della delibera entro 6 mesi dal deposito, un ritardo che ha disatteso la volontà di 8000 cittadini che nel 2009 hanno sottoscritto quel testo.  Un voto quello di oggi ottenuto dopo l'autoconvocazione dell'aula e l'intervento del Prefetto di Roma per il semplice rientro nella legalità statutaria.  Ma l'istituzione del registro è anche una conquista di civiltà tutt'altro che simbolica per la Capitale, perché permette al comune di attestare l'autenticità delle dichiarazioni anticipate di trattamento dei cittadini, tutelando la loro volontà. Viene così riconosciuto un diritto che non interferisce in alcun modo con le competenze dello Stato in materia di fine vita.
Oggi Roma colma anche il ritardo rispetto alle grandi città, come Napoli e Milano, e ai tanti altri comuni dove il registro è già in vigore. I romani potranno disporre di un servizio garantito già a 9 milioni e mezzo di italiani.
Ancora una volta gli strumenti dell'iniziativa popolare si confermano fondamentali per portare in aula temi altrimenti rimossi dall'agenda della politica ufficiale. Anche le Unioni Civili (con delibera popolare depositata nel 2012 a prima firma Riccardo Magi) sono arrivate oggi in aula con un testo che è la base di quello consiliare che speriamo arrivi presto al voto. Essenziale dunque l'iniziativa che come Radicali, con l'Associazione Coscioni, a portato a questa delibera di cui è prima firmataria Mina Welby e che venne depositata nel 2009 dalla stessa Mina insieme a Beppino Englaro, Carlo Lizzani, Marco Pannella, Mario Staderini, Emma Bonino. 

 

   

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Testamento biologico, Welby, Gallo, Cappato: l'approvazione nostra delibera a Roma va estesa a tutta Italia

Mer, 06/25/2014 - 18:43
25/06/14 color:#222222">Dichiarazione di Mina Welby, Filomena Gallo e Marco Cappato, rispettivamente Co-presidente, Segretario e Tesoriere dell'Associazione Luca Coscioni   L'approvazione di questo pomeriggio della delibera di iniziativa popolare relativa all'istituzione di un registro comunale per le disposizioni anticipate di trattamento presso il Comune di Roma è una importante risultato della decennale campagna dei radicali e dell'Associazione Luca Coscioni per il rispetto delle volontà individuali in materia di fine-vita. Era il 2009 quando con Beppino Englaro, Carlo Lizzani, Emma Bonino, Marco Pannella e Mario Staderini, consegnammo 8200 firme di cittadini romani, raccolte in soli due mesi, che chiedevano un registro dei testamenti biologici: ci sono voluti ben 5 anni per arrivare all'approvazione, a causa della violazione del Regolamento comunale.
 
L'approvazione del registro nella Capitale ha un grande valore politico. Ringraziamo il Consigliere Radicale Riccardo Magi per aver ottenuto la calendarizzazione della delibera popolare, sottolineamo come il voto favorevole sia stato trasversale, raccogliendo consensi significativi anche tra i banchi del Centrodestra, del Movimento 5 Stelle e dal Partito democratico. Solo 4 astenuti e 4 contrari.

E' ora tempo che il Parlamento italiano segua l'esempio dei Comuni (anche a Milano si è ottenuto grazie a una iniziativa popolare da noi promossa!) e calendarizzi immediatamente la Proposta di Legge d'iniziativa popolare per la legalizzazione dell'eutanasia e del testamento biologico che 70 mila cittadini hanno sottoscritto e che giace ignorata da oltre 9 mesi presso le Commissioni XII e II in attesa di calendarizzazione. L'esempio di Roma capitale servirà ora agli altri Comuni d'Italia che vogliano istituire il registro. Al momento sono circa 200 quelli che lo hanno fatto.       

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Energia e geopolitica/Radicali: Inizio esportazioni petrolio USA è prima seria contromisura a guerre di aggressione dello zar Putin

Mer, 06/25/2014 - 18:22
25/06/14

Giulio Manfredi, membro di Direzione di Radicali Italiani, e Igor Boni, presidente Associazione radicale Adelaide Aglietta:

In Italia pochi se ne sono ancora resi conto, impegnati nelle discussioni su Balotelli o tutt’al più sulle immunità dei futuri senatori, ma quanto accaduto ieri a Washington è destinato a modificare gli assetti geopolitici futuri, a partire dal centro di crisi ucraino. Con un semplice atto amministrativo, l’Ufficio per la Sicurezza e l’Industria del dipartimento al Commercio Americano ha autorizzato due piccole compagnie petrolifere USA a vendere petrolio greggio ultraleggero all'estero. E’la prima volta che accade negli ultimi 40 anni.

L’affacciarsi sulla scena energetica mondiale di un nuovo esportatore di petrolio della stazza degli Stati Uniti porterà a un drastico ridimensionamento della Russia dello zar Putin, che negli ultimi 15 anni ha avuto praticamente campo libero in Cecenia, Georgia, Crimea e Ucraina orientale grazie al ricatto energetico: o mi lasciate fare o non rifornisco più l’Occidente di gas e petrolio.

E’ del tutto lecito affermare che la “piccola” decisione presa a Washington rappresenta la prima seria risposta occidentale alla minaccia russa. Oltre a rappresentare in prospettiva una linfa vitale per il rilancio del trasporto tramite petroliere e quindi, indirettamente, anche per il potenziamento dei porti e delle infrastrutture in Europa, in Italia.

La buona notizia che arriva da oltre Atlantico deve spronare ulteriormente l’Unione Europea a definire al più presto una politica energetica comune. Anche in questo settore, Matteo Renzi, nel semestre di guida italiana che inizia fra un settimana, dovrà dimostrare la sua capacità di leadership, ponendo definitivamente fine all’era Berlusconi/Scaroni, tutta sbilanciata verso Mosca.

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Giorgio Pagano riprende lo sciopero della fame per la lingua italiana rivolto ai media

Mer, 06/25/2014 - 17:46
25/06/14

Comunicato di Giorgio Pagano, segretario dell'ERA:

In attesa d’incontrare il ministro Giannini il 2 luglio alle 12, dalla mezzanotte di oggi 24 giugno, Giorgio Pagano, dopo i 41 giorni occorsi per strappare l’incontro ministeriale, riprende lo sciopero della fame per la lingua italiana rivolto questa volta ai media, colpevoli di non aver detto o scritto una sola parola sul genocidio linguistico italiano in atto, anzitutto nel MIUR e nelle Università italiane, a cominciare dal Politecnico di Milano dove, malgrado la sentenza del TAR Lombardia, sono ormai solo 4 i corsi di laurea in italiano su 32.

«Il silenzio dei media in tutti questi 41 giorni di digiuno in auto davanti al MIUR - sostiene il Segretario dell’Associazione Radicale Esperanto - non vorrei suonassero come un avallo al colonialismo linguistico inglese perpetrato nell’istruzione italiana e, ad ogni modo, specie dopo la lettera aperta del Prof. Gobo dell’Università di Milano, che denuncia censure persino in ambito pubblicistico universitario, è il caso che ciascuno si prenda, di fronte alla storia, le proprie responsabilità sulla perdita di sovranità linguistica degli italiani: i Direttori delle testate come i conduttori delle trasmissioni di approfondimento politico e d’attualità».

Ogni giorno di sciopero della fame sarà quindi “dedicato” ad un paio di quotidiani e di agenzie di stampa, un paio di testate radio-televisive e di programmi d’approfondimento.

Quelli del 24 giugno, 42esimo giorno di diguno per la lingua italiana, sono: Il Corriere della Sera e Quotidiano Nazionale - il Giorno; ANSA e TMnews; RAI 1 e Canale 5; Radio Rai - Radio 1 e Popolare network; Agorà di RAI 3 condotta da Gerardo Greco e Matrix condotta da Luca Telese; Un giorno da pecora di Radio2 e La zanzara di Radio24.

 

Qui la lettera del prof. Gobo

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Droga, radicali: il proibizionismo è un crimine. Renzi aiuti i tossicomani e non li punisca

Mer, 06/25/2014 - 17:35
25/06/14

 

 

Si è tenuta stamane una conferenza stampa del Partito radicale per presentare, in occasione del 26 giugno - Giornata internazionale della lotta alla droga, per presentare alcune proposte di riforma relative alle politiche sulle sostanze stupefacenti rivolte a Governo e Parlamento nonché un'analisi sui dati della "guerra alla droga" in Italia.    L'Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica, insieme al Partito radicale, hanno lanciato una mobilitazione nell'ambito della campagna mondiale della Global Commission on Drug Policy "Hey, We Need To Talk About Drugs" (E’ ora di parlare di droghe) e dell'Open Society Foundations a sostegno della campagna "Support. Don't Punish", già avviata in 50 Paesi del mondo.    La campagna vuole mettere in discussione le fallimentari politiche proibizioniste in vista della Giornata mondiale per la lotta alle droghe del 26 giugno prossimo.   L'appello (che si può sottoscrivere cliccando questo QUI) si rivolge al Governo, al Parlamento e ai media perché sia affrontato il tema degli stupefacenti senza approcci ideologici, basandosi su evidenze scientifiche e dati certi.   Sono intervenuti: Prof Carla Rossi, Consiglio Scienze Sociali, membro dell'Osservatorio Europeo sulle droghe di Lisbona;  Rita Bernardini, Segretaria di Radicali Italiani;  Filomena Gallo, Segretaria dell’Associazione Luca Coscioni; Sergio D’Elia, Segretario di Nessuno Tocchi Caino;  Marco Perduca,  rappresentante Onu del Partito Radicale; Marco Pannella, Presidente del Senato del Partito Radicale.   La conferenza è riascoltabile cliccando qui (registrazione audio-video di Radio radicale)   Vi riproponiamo gli estratti delle dichiarazioni fatte in conferenza stampa da Marco Perduca e Filomena Gallo, insieme ai materiali distribuiti ai giornalisti presenti.   Dichiarazione di Marco Perduca, rappresentante all'Onu del Partito radicale: "Tra i temi in agenda del semestre di presidenza italiana dell'UE ci sarà anche la preparazione della Commissione Onu sulle Droghe; l'Italia da anni blocca il consenso su questioni ampiamente consolidate in Europa e nel mondo come la definizione di "riduzione del danno". Occorre che il Governo Renzi manifesti discontinuità con la gestione Giovanardi e anzi favorisca una non più rinviabile valutazione delle politiche anti-droga. I fallimenti del proibizionismo son patenti e hanno costi altissimi in termini di Stato di Diritto e implicazioni economiche. Se Renzi non vuol ascoltare i Radicali almeno ascolti le personalità della Global Commission on Drug Policies e la loro richiesta di "aiutare, i tossicomani, e non punirli" (Support Don't Punish)".   Dichiarazione di Filomena Gallo, Segretario dell'Associazione Luca Coscioni: "dire che “il proibizionismo è un crimine” non è né un’affermazione estrema né  retorica, tanto meno eccessiva se considerata nel contesto della possibilità di cura con i medicinali a base di cannabis. In Italia l’accesso a questa terapia è, di fatto, negato. E negata è la possibilità di alleviare i propri dolori, e di avere una qualità della vita migliore per migliaia di pazienti. Accade, infatti, che – sebbene in Italia ci sia una legge che dal 2007 consente l’uso in terapia del thc (il principale principio attivo della cannabis) e, sebbene nel 2013 il ministro Balduzzi abbia specificato con un ulteriore decreto che la riconosciuta efficacia dell’utilizzo farmacologico si applica a tutta la pianta della cannabis – ostacoli di varia natura si accumulino fino a costituire una barriera insormontabile per quelle persone che vogliano essere ammesse a questa cura. I dati forniti dal Ministero della Salute, che sono in distribuzione, del resto parlano chiaro: durante lo scorso anno appena 40 pazienti sono riusciti ad ottenere cannabis medicinale".    MATERIALI:  baseline;outline:0px"> inherit;font-weight:inherit;line-height:inherit"> 10.0pt;Verdana","sans-serif";
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, Segretaria di Radicali Italiani [ font-weight:inherit;line-height:inherit"> none windowtext 1.0pt;padding:0cm">PROPOSTE AL GOVERNO] baseline;outline:0px"> inherit;font-weight:inherit;line-height:inherit"> 10.0pt;Verdana","sans-serif";
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padding:0cm">Filomena Gallo
, Segretaria dell’Associazione Luca Coscioni [ font-weight:inherit;line-height:inherit"> none windowtext 1.0pt;padding:0cm">TABELLA CANNABIS] [ font-weight:inherit;line-height:inherit"> none windowtext 1.0pt;padding:0cm">INTERVENTO] baseline;outline:0px"> inherit;font-weight:inherit;line-height:inherit"> 10.0pt;Verdana","sans-serif";
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padding:0cm">Sergio D’Elia
, Segretario di Nessuno Tocchi Caino [ font-weight:inherit;line-height:inherit"> none windowtext 1.0pt;padding:0cm">RAPPORTO]  

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Milano, Marco Cappato: un documento programmatico della maggioranza c'è già: la delibera dei referendum. C'è solo da attuarla.

Mer, 06/25/2014 - 17:30
25/06/14

 

Dichiarazione di Marco Cappato, Presidente del Gruppo Radicale - federalista europeo   Milano, 25 giugno 2014   Rispetto all'idea che circola -riportata nei retroscena degli organi di stampa- che sia redatto un documento programmatico della maggioranza per gli ultimi due anni di amministrazione Pisapia, voglio sottolineare che un documento programmatico esiste già, ed è già formalmente approvato dal Consiglio comunale e dalla Giunta stessa.

Il 23 marzo 2012, infatti, la Giunta Pisapia deliberò di approvare i contenuti dei 5 referendum di Milanosìmuove, già fatti propri dal Consiglio comunale, "in quanto linee di indirizzo relative a programmi e azioni progressivamente attuative del risultato referendario" e di "assumere gli orientamenti espressi con i referendum dello scorso giugno 2011 come impegni programmatici". Da allora l'attuazione dei referendum si è quasi bloccata, in particolare per quanto riguarda la creazione di un'area esterna ad Area C, la riattivazione del sistema dei Navigli e le conservazione di un grande parco per il dopo Expo. Prima di prendere impegni per il futuro, credo che sia bene rispettare gli impegni già formalmente presi con i milanesi.

 


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Comune, Testamento Biologico e Unioni Civili oggi in aula Giulio Cesare. Grande occasione per due conquiste, maggioranza sia presente numericamente e politicamente

Mer, 06/25/2014 - 12:31
25/06/14

Dichiarazione di Riccardo Magi, consigliere Capitolino Radicale eletto nella Lista civica Marino

  Con la calendarizzazione delle delibere di iniziativa popolare l'Assemblea Capitolina finalmente è chiamata oggi a discutere e votare tra l'altro sull'istituzione di un Registro dei testamenti biologici e sulle Unioni civili. Due questioni centrali per la libertà di scelta dei cittadini e su cui la Capitale è in netto ritardo rispetto agli altri comuni italiani. In aula Giulio Cesare ci sarà anche Miina Welby, prima firmataria della delibera popolare sul biotestamento. Chiedo alla maggioranza di cogliere questa occasione e di essere presente numericamente e politicamente per dare la risposta che la stragrande maggioranza dei romani attendono.  

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Droga, Radicali: 25 giugno ore 10:45 conferenza stampa su proposte di riforme e dati in esclusiva sulla lotta al narcotraffico

Mar, 06/24/2014 - 15:20
24/06/14

Mercoledì 25 giugno, in occasione del 26 giugno - Giornata internazionale della lotta alla droga – alle ore 10:45 si terrà una conferenza stampa del Partito radicale, in via di Torre argentina 76, 00186 Roma, per presentare alcune proposte di riforma relative alle politiche sulle sostanze stupefacenti rivolte a Governo e Parlamento nonché un'analisi sui dati della "guerra alla droga" in Italia.

  Nella conferenza stampa verranno presentati in esclusiva i dati relativi alle dimensioni del fenomeno in Italia diviso per sostanze stupefacenti; droghe e violazioni dei diritti umani; droga e pena di morte; droghe e ricerca scientifica.   Secondo uno studio della London School of Economics il giro d'affari delle droghe si aggira intorno a mille miliardi di dollari, solo in Italia le stime parlano di 25 miliardi di euro. Anche l'Africa inizia a esser colpita dal narcotraffico, specie di cocaina, per un valore di oltre 1 miliardo di dollari.   Da un paio d'anni l'ex segretario delle Nazioni Unite Kofi Annan, l'ex commissario europeo Javier Solana, gli ex presidenti della Colombia, César Gaviria, del Messico, Ernesto Zedillo, del Brasile, Fernando Henrique Cardoso, del Cile, Ricardo Lagos, del Portogallo, Jorge Sampaio e della Svizzera, Ruth Dreifuss con la loro Global Commission chiedono al mondo un dibattito non-ideologico sulle “droghe”.   La conferenza stampa fa parte della mobilitazione mondiale “Support Don't Punish”.   Nei giorni scorsi i Radicali hanno chiesto a tutti i parlamentari che la Camera ed il Senato discutano ufficialmente della "guerra mondiale alla droga", in occasione del 26 giugno, cosa mai accaduta dal 1987 quando la giornata mondiale contro le droghe fu istituita, anche in vista della sessione speciale dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite sugli stupefacenti prevista per l'estate del 2016.   Partecipano :   Prof Carla Rossi, Consiglio Scienze Sociali, membro dell'Osservatorio Europeo sulle droghe di Lisbona;  Rita Bernardini, Segretaria di Radicali Italiani;  Filomena Gallo, Segretaria dell’Associazione Luca Coscioni; Sergio D’Elia, Segretario di Nessuno Tocchi Caino;  Marco Perduca,  rappresentante Onu del Partito Radicale; Marco Pannella, Presidente del Senato del Partito radicale.  

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Città metropolitane, Marco Cappato: fanno finta che io non sia stato eletto nel centrosinistra. Ritoccheranno con photoshop le foto del 2011?

Mar, 06/24/2014 - 14:07
24/06/14

 

Dichiarazione di Marco Cappato, Presidente del Gruppo Radicale - federalista europeo MIlano, 24 giugno 2014 E' convocata per questa sera la grande "Assemblea dei Sindaci e Consiglieri eletti nel centrosinistra nei 134 Comuni dell'are metropolitana". Introduce la "Segretaria metropolitana del PD", poi i Sindaci da Pisapia in giù. Concludono i "Segretari Metropolitani" di SEL, PRC, Movimento Milano Civica e PD.
Secondo copione, purtroppo ovvio e scontato, i Radicali non sono stati informati.   Certamente, i rapporti tra Radicali e Centrosinistra lombardo sono questione a loro scomoda. Da quando Penati difendeva Formigoni sulle nostre denunce per il limite dei tre mandati e le firme false, per arrivare alle affissioni abusive a Milano, passando per la decadenza di Consiglieri regionali ineleggibili e la scelta da parte di Ambrosoli di rifiutare il collegamento con il nostro simbolo...certamente non si può dire vi sia sintonia politica, né da una parte né dall'altra.

Il fatto, però, che io sia stato eletto nel 2011 con una lista -la Lista Bonino-Pannella- collegata al Sindaco Pisapia è, appunto, un fatto, e come tale va rispettato. Ferma restando la libertà di riunirsi come e con chi credono -e non mancano certo le ragioni politiche per preferire, loro e noi, la nostra assenza- decidere nel 2014 chi è stato eletto con chi nel... 2011 è un'operazione maldestra, alla quale si aggiunge un tocco di cafonaggine nell'assenza di comunicazioni. Rimane da vedere se qualcuno vorrà usare photoshop per ritoccare qualche foto dell'epoca, come da tradizione degli antenati politici di alcuni degli eletti centrosinistra "doc".

 

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Roma/testamento biologico, Welby e Mainardi: bene calendarizzazione ma si mantenga impegno

Lun, 06/23/2014 - 18:35
23/06/14

Dichiarazione di Mina Welby, copresidente Associazione Luca Coscioni, e Matteo Mainardi, giunta Associazione Luca Coscioni:

Apprendiamo che, dopo cinque anni dal deposito delle firme di oltre 8 mila cittadini, l'illegalità statutaria sulla proposta di delibera popolare riguardante il testamento biologico e promossa dall'Associazione Luca Coscioni, potrebbe finalmente concludersi. Questo grazie all'iniziativa del consigliere Radicale Riccardo Magi che ha sollecitato il Prefetto di Roma ad intervenire per garantire la calendarizzazione delle delibere popolari giacenti.

Confidiamo che la calendarizzazione prevista per domani, 24 giugno 2014, non sia un semplice atto formale ma che possa sfociare in una discussione e successiva votazione. L'orario e l'ordine di calendarizzazione preoccupa ma speriamo nella presenza del numero legale e nella futura non interposizione di altre proposte. Se invece ciò si dovesse verificare, significherebbe negare il diritto dei cittadini all'attivazione dell'iniziativa popolare.

 

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Decentramento/Milano, Radicali: i Consigli di Zona costano 5 volte quanto erogano: Bilancio fallimentare

Lun, 06/23/2014 - 18:29
23/06/14

I Radicali Marco Cappato, Yuri Guaiana e Valerio Federico hanno reso noti e pubblicati sul sito http://www.milanoradicale.it/ i dati, ottenuti tramite procedura di accesso agli atti, relativi ai 9 Consigli di Zona milanesi.

Mediamente ciascun Consiglio di Zona nel 2013 ècostato 525 mila euro circa (4,6 milioni in totale per tutti i Consigli) e ha erogato finanziamenti per 105 mila euro (0,95 milioni in totale). L’ammontare dei costi del decentramento per il 2013 è invece stato di 12,8 milioni di euro. Di questi 4,6 circa riguardano il funzionamento degli organi politici e il loro supporto amministrativo. 

Yuri Guaiana ha ricordato che “da 17 anni il regolamento del Decentramento non viene rispettato e i CdZ attendono ancora funzioni effettive. I dati raccolti mostrano come l’attuale bilancio tra economia e democrazia del decentramento a Milano, cioè l’effettivo vantaggio democratico che i costi del decentramento portano ai cittadini milanesi, sia largamente negativo. Appare dunque prioritaria una riforma del decentramento che vada nella direzione di dare autonomia amministrativa, finanziaria e gestionale alle Zone, in una parola nella direzione delle municipalità, magari guardando anche a modelli d’Oltralpe come Londra e Berlino.

Valerio Federico ha segnalato che “potenzialmente i Consigli di Zona potrebbero garantire alla città servizi utili ed efficienti vista la loro conoscenza delle esigenze del territorio ma per i poteri decisionali nulli che hanno, “grazie”alle amministrazioni che si sono susseguite dal 1997, e alle risorse che possono erogare annualmente –meno di un stipendio medio di un dirigente –costituiscono un’articolazione comunale essenzialmente inutile e costosa. La gran parte del tempo viene dedicato dai consiglieri per discutere di patrocini, spesso gratuiti, e pareri non vincolanti affidati alla decisione di Giunta e Consiglio comunale”.

Conclude Marco Cappato: "il bilancio dei Consigli di Zona è fallimentare, e non per colpa delle zone. Spendendo 5 volte i soldi che sono chiamati a gestire, i Consigli di Zona sono ridotti ad istituzioni prive di credibilità. Il Comune deve intervenire d'urgenza per far rispettare il regolamento, cogliendo l'occasione della creazione della città metropolitana per trasformare le Zone in Municipalità."

Cappato, Guaiana e Federico hanno infine richiesto che d'ora in avanti i dati sulle zone siano pubblicati direttamente sul sito del Comune.

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I Radicali aderiscono e partecipano alla veglia di solidarietà con i tre ragazzi ebrei rapiti. Il Comune di Roma esponga, come in altre occasioni, i loro ritratti.

Lun, 06/23/2014 - 11:49
23/06/14

Un invito ai consiglieri comunali e regionali e ai parlamentari iscritti al Partito Radicale e/o a Radicali Italiani

 

Dichiarazione congiunta di Marco Pannella (Partito Radicale), Valter Vecellio, (Direzione nazionale di Radicali italiani), Rita Bernardini (Segretaria di Radicali italiani).

"Una decina di giorni fa tre studenti di una scuola rabbinica d'Israele, Eyal Yifrah di 19 anni, Naftau Yaakov Frenkel e Gil-Ad Shayer, entrambi di 16 anni, venivano rapiti mentre facevano l'autostop vicino all'insediamento di Gush Etzion, presumibilmente da terroristi di Hamas. Quale che sia il giudizio che si da' della politica del governo e dello Stato d'Israele, e sulla situazione in Medio Oriente, è certo che quei tre ragazzi non sono colpevoli di nulla. Il loro rapimento e  detenzione, è qualcosa di intollerabile e odioso, che va condannato con forza; alle famiglie dei tre ragazzi va espressa, anche visivamente, la più incondizionata e totale solidarietà e vicinanza". E' quanto dichiarano Marco Pannella, Presidente del Senato del Partito Radicale, Valter Vecellio, della Direzione nazionale di Radicali italiani e Rita Bernardini, Segretaria nazionale di Radicali italiani. “Aderiamo e partecipiamo alla veglia di solidarietà promossa dalla comunità ebraica romana, veglia che si terrà stasera, a partire dalle ore 20.15, al Portico d’Ottavia. Chiediamo al comune di Roma e al suo sindaco Ignazio Marino di esporre i ritratti dei tre ragazzi rapiti, come già fatto in altre simili occasioni.   Chiediamo ai consiglieri comunali e regionali e ai parlamentari iscritti al Partito Radicale e/o a Radicali italiani di predisporre e presentare atti da sottoporre all'attenzione dei rispettivi organismi istituzionali e a farli votare. Chiediamo ai direttori dei mezzi di comunicazione, e in particolare ai direttori dei telegiornali di non dimenticare questa vicenda e di ricordare all'opinione pubblica che tre ragazzi sono stati rapiti, colpevoli solo di solo di essere ebrei".   ------------------------- L'appuntamento è in via del Portico d'Ottavia dove dalle 20.15 si raduneranno le persone e indosseranno delle t-shirt con il volto dei tre giovani rapiti. Alle ore 20.45 ci saranno gli interventi dei rappresentanti del:
- Ambasciata d'Israele in Italia
- Keren Kayemeth LeIsrael
- Keren Hayesod
- Presidente Comunità Ebraica di Roma Al termine ci sarà un collegamento video con i familiari dei ragazzi rapiti, che avverrà grazie a un proiettore posto nell'area pedonale di via del Portico d'Ottavia (probabilmente un collegamento sarà solo telefonico e non video, con l'audio che sarà diffuso nella piazza). Finito il collegamento, la piazza si sposterà all'interno del Tempio Maggiore dove il Rabbino Capo, Riccardo Di Segni, condurrà una preghiera speciale.  

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Riforme. Cappato: "300.000 firme senza certezza di discussione: la fine delle leggi popolari"

Sab, 06/21/2014 - 17:08
21/06/14

Dichiarazione di Marco Cappato, Radicale, a nome del Comitato promotore della legge popolare per l'"Eutanasia legale"

Facendo salire dalle attuali 50 mila a 300 mila le firme necessarie per presentare proposte di legge di inziativa popolare, senza nemmeno garantire tempi certi per la calendarizzazione, l'emendamento dei relatori al ddl di riforma costituzionale assesta un colpo definitivamente mortale al già moribondo istituito delle leggi di iniziativa popolare. Accade oggi, infatti, che leggi popolari come la nostra per l'eutanasia legale restino mesi o anni in attesa di essere calendarizzate.

La fissazione di un termine preciso entro il quale una delle Camere -auditi i promotori- sia obbligata ad esprimersi con dibattito pubblico e voto palese è la condizione per qualsiasi modifica del numero di firme necessario. Altrimenti, ogni riforma sul tema avrà gli effetti di una  controriforma, realizzata per negare alla radice il diritto dei cittadini ad attivare l'iniziativa legislativa, pur previsto dall'articolo 71 della Costituzione.

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Ostia - Lungomuro: dopo esposto a Procura chiederemo ritiro concessione per chi viola regole. Domani convegno con comitati cittadini e Marco Pannella

Ven, 06/20/2014 - 19:48
20/06/14

Dichiarazione di Riccardo Magi, consigliere comunale Radicale, e Paolo Izzo, segretario Radicali Roma

  E' grave che le varie Associazioni di categoria dei concessionari balneari continuino a negare l'evidenza di una situazione di illegalità diffusa, di negazione della fruibilità e visibilità del mare per i cittadini, situazione che ben conoscono e di cui sono responsabili insieme alle istituzioni che ai vari livelli hanno omesso di intervenire per anni e ora si stanno svegliando a seguito del nostro esposto che ha visto attivarsi la Procura di Roma. I dirigenti di queste associazioni si affannano a ripetere che a ostia ogni accesso alla spiaggia è libero è gratuito. Forse rappresentano i concessionari di altre località balneari..!! La realtà di Ostia è un'altra ed è ben conosciuta dai romani. Da quello che dovrebbe essere il lungomare della Capitale è stato di fatto cancellato il mare e tutt'ora si chiede il biglietto in molti stabilimenti per il semplice accesso, in violazione della legge e dell'ordinanza del Sindaco che quest'anno prescrive l'affissione all'ingresso della cartellonistica in italiano e inglese, di dimensioni minime 40x50 cm, con la dicitura "L'accesso e il transito sugli arenili sono liberi e gratuiti per il raggiungimento della battigia e della fascia di arenile dei 5 mt destinati al libero transito anche ai fini della balneazione". Chiedo a questi rappresentanti di categoria come mai quasi nessuno espone questo avviso? E' evidente che non basta "non farsi fregare dai furbetti" bisogna iniziare a far rispettare le norme che prevedono anche il ritiro delle concessioni per chi non garantisce l'accesso libero e gratuito al mare. E' quello che faremo per proseguire la nostra battaglia di legalità chiedendo al contempo alle istituzioni di interrompere la catena di omissioni che ci hanno portato a questo degrado.
Rispetto all'apertura dei due varchi presso il pontile di Ostia, sui quali verteva il nostro esposto dell'ottobre scorso, a chi ci dice di aspettare il nuovo Pua rispondiamo che forse è il caso di iniziare ad attuare qualcosa del vecchio, per rendere un po' più credibile questa nuova promessa. 
L'abbattimento del lungomuro che per km impedisce accesso e visuale del mare, le denunce che da anni abbiamo presentato come Radicali, le iniziative intraprese e quelle che porteremo avanti per ripristinare la legalità saranno al centro del convegno "La breccia di Ostia" promosso dall'associazione Radicali Roma insieme ai comitati cittadini, che terremo domani a Ostia (dalle 15 alle 19, presso il Circolo “La Pinetina”, v.le R. Grimaldi Casta n. 3) e che vedrà anche l'importante partecipazione di Marco Pannella. Di seguito il programma LA BRECCIA DI OSTIA!
Il mare è di tutti i cittadini. Nessuno deve chiuderlo.
Il “lungomuro” deve essere abbattuto! IL CONVEGNO Per proseguire il nostro impegno Radicale sul litorale laziale e per portare avanti le iniziative elencate di seguito, abbiamo organizzato, in coordinamento con i comitati cittadini di Ostia, un dibattito pubblico che si terrà domani 21 giugno, dalle 15 alle 19, presso il Circolo “La Pinetina”, v.le R. Grimaldi Casta n. 3 - Ostia (Roma). Oltre ai temi e agli interventi elencati, è prevista la partecipazione di esponenti del giornalismo e della politica, tra cui Marco Pannella. Introduce e modera: Paolo Izzo, Segretario dell’Associazione Radicali Roma Interviene Rita Bernardini, Segretaria di Radicali italiani TEMI E INTERVENTI - L’accessibilità e tutte le altre regole che ogni concessionario di spiaggia deve rispettare secondo direttive comunali, leggi nazionali e normative europee.
Riccardo Magi, Consigliere comunale Radicale a Roma - Ostia tra sanatorie paesaggistiche e sanatorie edilizie
Mauro Veronesi, responsabile Territorio di Legambiente Lazio - Il nuovo Piano Utilizzo Arenili in preparazione in Campidoglio
Stefano Arista, architetto - Il diritto di partecipazione e informazione dei cittadini
Amedeo Barletta, avvocato e consulente in diritto penale europeo e transnazionale Cause e possibili rimedi all’erosione
Ing. Andrea Schiavone, Presidente di Labur - A seguire dibattito e ulteriori proposte di cittadini e comitati. - Proiezione del cortometraggio, edito da Liberi.tv, sulle diverse iniziativedell'associazione Radicali Roma per abbattere il lungomuro a Ostia. Distribuzione della prima cartolina realizzata da Andrea Benedetto Herling per il progettoLA BRECCIA DI OSTIA Veduta del mare che adesso non esiste

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Carceri: Bernardini, non all’”ammuina” partitocratica,sì al rispetto dei diritti umani fondamentali

Ven, 06/20/2014 - 18:51
20/06/14

 

  Dichiarazione di Rita Bernardini, Segretaria Nazionale di Radicali italiani   In merito al decreto legge sui risarcimenti ai detenuti, l’“ammuina” partitocratica italiana prevede da una parte la gazzarra fascio/leghista (con urli e strepiti di SAPPE, LEGA e compagnia bella)  e, dall’altra, la fiacchezza democratica di un Governo che, piuttosto che seguire la strada obbligata dell’amnistia e dell’indulto per far cessare la tortura nelle carceri, stabilisce il prezzo dei “trattamenti inumani e degradanti” con cifre da “saldo”: 8 euro al giorno per ogni giorno di umiliazione e disumanità subite oppure, per chi sta ancora in carcere, un giorno di sconto di prigionia ogni 10 giorni.   Lo spettacolo trito e ritrito non riesce però a spossare l’iniziativa radicale che, forte delle sue ragioni a sostegno dei diritti umani fondamentali, si rivolge sempre di più alle giurisdizioni internazionali (non solo europee) affinché i principi scritti in Costituzioni, Convenzioni e Carte siano -nella concretezza- rispettati e fatti vivere.

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