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Radicali Italiani - Primi Piani e comunicati
Aggiornato: 3 anni 8 mesi fa

Documenti, analisi e proposte radicali: "Caos Rifiuti. Il caso Lazio e Campania" di Massimiliano Iervolino

Gio, 08/07/2014 - 15:41
05/08/14

Proponiamo di seguito il documento, in versione pdf, redatto da Massimiliano Iervolino, Membro della Direzione di Radicali Italiani e autore di libri quali "Default Lazio", "Il rifiuto del sud", "Roma la Guerra dei rifiuti" e “Con le mani nella monnezza”.

In esso la sintesi dell'analisi radicale degli eclatanti casi di due regioni italiane, Lazio e Campania, per ciò che concerne la gestione/malagestione dei rifiuti e del loro smaltimento, anche in violazione agli obblighi comunitari.

Radicali Italiani continua la battaglia affinché anche in Italia vengano rispettate le leggi e le Direttive europee in materia di rifiuti. Tant’è che prosegue l’attività di denuncia alla Commissione europea per la violazione sistematica di svariate norme. Inoltre, sono già diversi gli esposti presentati alla Corte dei Conti contro quei comuni che non hanno raggiunto le percentuali di raccolta differenziata previste per legge. V’è da segnalare, infine, l’iniziativa sull’anagrafe pubblica dei rifiuti, strumento che permetterebbe ai cittadini di conoscere e valutare l’intero ciclo dei rifiuti solidi urbani.

Caos Rifiuti. I casi Lazio e Campania

 

Iniziative in tema rifiuti dell’Associazione Radicali Roma e del Consigliere Radicale Riccardo Magi:

Video

Comunicati

Le iniziative radicali in tema di rifiuti intraprese durante il periodo di presenza radicale nel Consiglio regionale del Lazio:

 Interrogazioni parlamentari presentate da Elisabetta Zamparutti durante la XV legislatura:

Comunicati

 

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Ostia, Magi: Roma Capitale garantisca accesso al mare per i disabili

Mer, 08/06/2014 - 18:47
06/08/14

 

Dichiarazione di Riccardo Magi, consigliere capitolino Radicale, Gruppo Lista Civica Marino.

  La lettera con cui il co-Presidente dell’Associazione Luca Coscioni, Gustavo Fraticelli, si è rivolto al Sindaco Marino - insieme ai responsabili dell’associazione Filomena Gallo e Marco Cappato - in merito all’accesso al mare per i disabili nel litorale romano trova il mio pieno sostegno.   Infatti ad oggi, gli sforzi fatti da questa amministrazione, per adeguare i servizi messi a disposizione dai concessionari, risultano parzialmente adeguati. La parte inadeguata sta nel non aver previsto - nell’ordinanza 65 del 23 aprile 2014 - che un disabile una volta raggiunta la spiaggia possa raggiungere anche la riva del mare.   Le passerelle previste dall’ordinanza di Roma Capitale, infatti, prevedono l’approdo alla spiaggia, e basta.   Basterebbe, per risolvere il problema, stabilire che ciascun concessionario si dotasse di una sedia a rotelle specifica, tale da superare facilmente il bagnasciuga e consentire ai disabili di raggiungere la riva.   Un costo minimo per un diritto inestimabile, quello a non essere discriminati per essere impossibiliti ad accedere al mare in quanto disabili. Per questo, associandomi alla lettera aperta di Gustavo Fraticelli, del 30 luglio scorso, mi rivolgo alla giunta e al Sindaco Marino perché possano in breve tempo porre rimedio a questa discriminazione.      

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Fecondazione, Gallo: no al decreto legge, lavoriamo insieme per le coppie

Mer, 08/06/2014 - 16:32
06/08/14

Dichiarazione Filomena Gallo, Segretario dell’Associazione Luca Coscioni, Soggetto costituente il Partito radicale

 

Chiedo al Ministro Beatrice Lorenzin di non portare al Consiglio dei Ministri di domani il Decreto Legge annunciato sull'eterologa, ma di ascoltare le eccezioni formulate dagli esperti, dai giuristi, dalle società scientifiche, dalle associazioni di pazienti.

Cerchiamo di lavorare insieme affinché in piena garanzia legale, sanitaria, nel rispetto della sentenza della Corte Costituzionale, che ha cancellato il divieto di eterologa, sia applicata la donazione con gameti esterni alla coppia.

Non è il tempo delle spaccature tra i fronti, che possono provocare solo conseguenze negative sulle coppie che vogliono un figlio: è il momento di guardare al futuro per andare incontro alle coppie e non disincentivare l’accesso alla tecnica.

 

Sui punti sollevati oggi dal Ministro in audizione al Senato precisiamo che:

  • Il decreto legge serve a colmare vuoto normativo: la cancellazione del divieto da parte della Consulta non fa venir meno nessuna tutela per i soggetti coinvolti: coppie, nati e donatori anonimi. Ancor più con questa ultima decisione ha affermato che il sistema normativo italiano è idoneo al ripristino della tecnica e ha affermato il principio di non discriminazione tra cittadini nell’ accesso alle cure e il rispetto delle libertà individuali, diritti questi costituzionalmente rilevanti.  nella sentenza 162 del 2014 la Corte Costituzionale è chiara nelle motivazioni della sentenza come lo fu già nel 2005: nell’ammettere il quesito referendario per l’abrogazione del divieto di eterologa, affermò che non si creava vuoto normativo.
  • inserimento dell’eterologa nei livelli essenziali di assistenza: prima di inserire la PMA nei Lea occorre aggiornare i Livelli Essenziali di Assistenza fermi al 2001.
  • costituzione del Registro nazionale dei donatori presso il Cnt:  avevamo proposto come Associazione Luca Coscioni insieme ai Parlamentari radicali nella scorsa legislatura un progetto di legge che prevedeva la possibilità del  sistema del doppio binario, quindi donatori anonimi e non, sistema che trova le sue ragioni in una serie di considerazioni. La prima: il problema del segreto è stato risolto in vari Paesi con modalità differenti, tenendo talora conto del diritto del nato a conoscere le proprie origini genetiche, talora consentendo solo il diritto all’ informazione generica, talora stabilendo regole per l’incontro con il genitore biologico; in molti altri casi, invece, accettando il principio del diritto dei genitori di decidere sull’ opportunità di queste informazioni, di mantenere il segreto. La seconda: poiché la maggioranza delle indagini eseguite in molti Paesi europei ha stabilito che tra coloro che si accingono a chiedere una donazione di gameti e embrioni sono presenti tutte e tre le intenzioni sopra presentate, si ritiene opportuno che la norma che regola la donazione di gameti e embrioni debba facilitare sia l’opzione del segreto che quella della trasparenza ma in ogni caso questa è una norma ulteriore per ampliare diritti;  e non è propedeutica all'applicazione della tecnica che già ora con l'anonimato deve essere applicata.
  • recepimento della normativa europea 7 gratuità della donazione e previsione di rimborsi per i donatori: per effetto del recepimento della direttiva madre 2004/23/CE e direttive applicative successive 2006/17/12/CE; 2006/86/CE i centri di fecondazione medicalmente assistita posseggono tutti i requisiti tecnico scientifici necessari per poter immediatamente applicare tecniche con gameti donati dovranno riaprire le loro porte ai pazienti. L’Italia infatti ha recepito le Direttive comunitarie su conservazione, donazione, lavorazione, tracciabilità e sicurezza (Direttive 2004/23/CE;) con i decreti legislativi 191/07-16/10-85/12 e del 10 ottobre 2012. Tali norme in vigore hanno trasformato i centri di fecondazione in Istituti dei tessuti, obbligati ad attenersi a tutte le prescrizioni e regole che sono previste a livello comunitario, tra cui il divieto di commercializzazione di gameti e embrioni, consentendo solo un rimborso spese, screening precisi sia per donazione omologa che eterologa (191/07 -16/10-85/12)che di fatto coincidono con gli esami previsti, e conservazione dei dati per 30 anni dall’utilizzo dei gameti.
  • Compatibilità donatore: nell'applicazione delle tecniche con donazione di gameti, secondo gli esperti, i medici dovranno necessariamente rispettare il principio della "compatibilità" che attiene le caratteristiche somatiche e il  gruppo sanguigno il più compatibili possibili con quelle della coppia ricevente. Tutto ciò viene attuato a livello internazionale ed è necessario nell'interesse dello sviluppo psico-emotivo sereno ed equilibrato dei bambini che nasceranno. Non si tratta di una pratica eugenetica o razzista ma è una scelta ragionevole volta non a selezionare il 'miglior' bambino ma a rendere più facile la sua esistenza. Se il Ministro Lorenzin vuole vietare tutto ciò interviene nella sfera di competenza del medico e la Corte Costituzionale ha già chiaramente precisato che in questa materia deve essere il medico e non il legislatore a decidere come procedere.
 

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Riforma Senato. Turco e Testa: si rottama tutto ma l'autodichia non si tocca

Mar, 08/05/2014 - 11:31
05/08/14

Dichiarazione di Irene Testa coautrice insieme ad Alessandro Gerardi del libro Parlamento zona franca, e di Maurizio Turco, già parlamentare Radicale e membro della Commissione Affari Costituzionali della Camera

    Il Governo, che vuole le riforme costituzionali per modernizzare il Paese, ha respinto la proposta di abrogare l'autodichia. Un reperto ottocentesco, che la stessa Corte costituzionale ha riconosciuto oramai unico al mondo, è stato ritenuto dalla relatrice Finocchiaro e dal sottosegretario Pizzetti così indispensabile alla nuova Italia, da indurli ad esprimere parere contrario all'emendamento Buemi che intendeva abrogarlo, provocandone il ritiro. Anche il premier rottamatore ha paura di rimuovere i vincoli che impediscono alla legge di 'entrare' nella vita amministrativa degli organi costituzionali; la richiesta di sottoporre contratti di lavoro e di appalto al giudice esterno è evidentemente contraria agli interessi di maggioranza ed opposizione, uniti nell'opporsi alla richiesta, che riprendeva un disegno di legge di Rita Bernardini. Che il famoso codicillo segreto del patto del Nazareno debba cercarsi tra gli affitti immobiliari delle Camere, che recentemente hanno ricevuto attenzioni bipartisan? O forse si vuole mantenere il potere politico assoluto, sull'incremento o decremento del trattamento stipendiale delle rispettive burocrazie? O non è invece il controllo della Corte dei conti proposto dall'emendamento 6.13,che si intendeva fermare?La risposta compete ad una stampa libera, che illumini le aree opache della gestione amministrativa degli organi costituzionali. Ai radicali, invece, non resta che rilevare come si sia sprecata un'altra occasione per affermare lo Stato di diritto nel nostro Paese.

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Expo. Cappato: Comune, Regione e Expo realizzino subito il progetto open expo per la tracciabilità degli appalti, altrimenti sono solo parole

Lun, 08/04/2014 - 18:19
04/08/14

Dichiarazione di Marco Cappato, Presidente del Gruppo radicale - federalsita europeo:

La relazione del Comitato antimafia ha confermato l'importanza di un punto che ho sollevato dall'inizio della Consiliatura, e sulla quale anche il Presidente Cantone si era espresso prima di assumere il proprio incarico: la questione della trasparenza delle procedure d'appalto e supabbalto

La realzione dedica molto spazio al tema. È scritto a pagina 15: "...una strategia sicuramente utile sarebbe quella di incrementare la trasparenza delle procedure di spesa della società Expo 2015 SpA che andrebbe aumentata in modo direttamente proporzionale alla prassi di affidare i lavori mediante bandi con procedure chiuse"; a pag. 16: "le informazioni pubblicate nella sezione “Amministrazione trasparente” del sito di Expo 2015 SpA non sembrano essere sufficienti a soddisfare tale domanda"(di visibilità ndr).

Il rapporto poi chiede di sviluppare il progetto di Open Expo e gli open data.

La creazione di una vera e propria anagrafe pubblica degli appalti dove sia contenuto ogni elemento utile alla tracciabilità delle procedure e dei soggetti coinvolti, in un formato facilmente leggibile per i giornalisti e i cittadini, è un obiettivo molto chiaro e semplice da definire, ma che necessita, per essere realizzato, dell'impegno concreto da parte degli azionisti Maroni e Pisapia e della Società stessa. È questo l'impegno che chiediamo oggi, altrimenti le parole scontatamente condivisibili a favore della trasparenza e contro l'illegalità rischiano di rimanere parole vuote.

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FRAMMENTI DI MEMORIA - I PETROLIERI HANNO COMPRATO LE LEGGI

Dom, 08/03/2014 - 17:54
03/08/14

"Vado avanti e sfoglio alcuni appunti redatti dal dott. Gaia, ex funzionario Shell in pensione, utilizzato dall'UPI per la riscossione delle quote-tangenti dalle varie compagnie petrolifere. L'incarico era così delicato, che l'improvvisato esattore scrive giorno per giorno i risultati del suo non gratificante lavoro. Mentre li leggo, ho la sensazione di aprire il coperchio di un vaso senza fondo, dal quale proviene un puzzo nausente. Sì, perchè non si trattava di un mercato qualsiasi: era il mercato delle leggi e dietro al banco, a vendere, c'erano i rappresentanti del popolo, gli autori di quelle leggi che applicavo nel mio lavoro pronunciando sentenze in nome del popolo italiano".

da Petrolio e Politica

P.S.

Segnalo queste pagine al Presidente dell'Unione Petrolifera Italiana Alessandro Gilotti. Le legga Presidente, vedrà che dopo averle lette la smetterà di parlare dei sussidi di Stato che l'Asia sta dando ai petrolieri. Di "sussidi" l'Upi ne ha dati e ricevuti tanti.

 

Maurizio Bolognetti, Segretario Radicali Lucani

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Riforma elettorale. Cappato: i collegi uninominali sono l'alternativa democratica a liste bloccate e sbarramenti. Se non cambia, Renzi sarà responsabile di una controriforma

Dom, 08/03/2014 - 11:34
03/08/14

Dichiarazione di Marco Cappato, Radicale

 

La trattativa in corso sulle legge elettorale si limita a considerare il ritorno alle preferenze come alternativa alle liste bloccate. In realtà, la storia italiana insegna come le preferenze siano uno strumento perfetto per il controllo mafioso e clientelare del voto.

L'unico strumento in grado di spazzare via il potere dei Capipartito nel nominare gli eletti in liste bloccate senza ritornare alle preferenze corrisponde all'unico modello che -non a caso- è totalmente espulso del dibattito parlamentare e televisivo: il modello basato sui collegi uninominali, preferito dagli italiani nei referendum degli anni '90 e nei sondaggi.

I collegi uninominali sono anche l'unica alternativa al mercato delle vacche della soglia di sbarramento, utilizzata sin dai tempi degli accordi Veltroni-Berlusconi per ricattare i partiti piccoli senza riformare i partiti stessi.

Se il Presidente del Consiglio Renzi non sarà costretto da qualcuno a modificare profondamente l'impianto della legge elettorale -ma, in assenza di un dibattito che coinvolga l'opinione pubblica, questo non può accadere- sarà responsabile di una controriforma che aumenta il potere dei Capipartito a discapito della rappresentatività dei candidati.

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Cannabis terapeutica, Ass. Coscioni: lettera e video appello a tutti i medici per la prescrizione dei cannabinoidi

Ven, 08/01/2014 - 14:02
01/08/14

  Di seguito la lettera aperta attraverso cui l'Associazione Luca Coscioni chiede a tutti i medici italiani di prescrivere i farmaci cannabinoidi. La legge lo permette e molti malati ne hanno bisogno.

 

CLICCANDO QUI IL VIDEO APPELLO REALIZZATO DAL DOTTOR LUIGI MONTEVECCHI

  "Carissimi ci rivolgiamo a voi  sul tema della cannabis terapeutica. Il nostro contributo come medici per migliorare l'effettivo accesso dei pazienti alla terapie può essere importante. Dal 2007, in Italia una legge consente l’uso in terapia del Thc, il principale principio attivo della cannabis, e nel 2013 un ulteriore decreto ha riconosciuto l’efficacia farmacologica dell’intera pianta della cannabis. Negli ultimi anni i consigli regionali di Puglia, Liguria, Veneto, Toscana, Friuli, Marche, Abruzzo, Umbria, Sicilia, Basilicata ed Emilia Romagna  hanno approvato delle leggi per garantire l’erogazione gratuita dei farmaci cannabinoidi ai propri assistiti. Alcuni di questi provvedimenti prevedono anche la realizzazione di iniziative volte ad informare il personale sanitario. Iniziative che però non sono state messe in atto né dalle regioni, tantomeno dal Ministero. Così la disinformazione dei medici resta ancora un ostacolo imponente nell’accesso a questa cura. I dati forniti dal Ministero della Salute, infatti, parlano chiaro: nel 2013 solo 40 pazienti hanno avuto accesso a questa terapia. Troppi ancora sono coloro che, non trovando medici disposti a prescrivere cannabinoidi, o a causa della burocrazia o dei costi elevati, si trovano costretti a ricorrere al mercato nero. Si tratta principalmente di persone affette da malattie con forti spasticità e rigidità, come la sclerosi multipla, la Sla, la fibromialgia, la neuropatia, il glaucoma, e di pazienti affetti da HIV o con dolori oncologici. Tutti i medici italiani, anche quelli di base, possono prescrivere quei farmaci, potenzialmente per qualsiasi indicazione terapeutica. Alcuni non lo fanno per motivi ideologici altri perché non lo sanno. Questa disinformazione interessa anche i farmacisti che talvolta si rifiutano di ricevere le ricette. In Italia quindi, anche per quanto riguarda il diritto alla salute, tocca affidarsi al mercato nero, con tutti i rischi che acquistare in strada sostanze non controllate può comportare. Occorre affrontare questo problema strutturale. Come medici dobbiamo fare quanto in nostro potere per  ridurre i danni che la mancanza d'informazione può generare. Per questo chiediamo a voi di rendere nota, attraverso l’associazione Luca Coscioni, la vostra disponibilità a prescrivere cannabinoidi e ad aiutarci a informare i vostri colleghi, scrivendo all’ordine dei medici delle vostre regioni o alle associazioni”.   Primi firmatari: Filomena Gallo, Segretario dell’Associazione Luca Coscioni Marco Cappato, tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni Silvio Viale, ginecologo, dirigente dell’Associazione Luca Coscioni Mirella Parachini, ginecologa, dirigente dell’Associazione Luca Coscioni, vice presidente della Fiapac Luigi Montevecchi, Medico - Chirurgo Specialista in Ostetricia e Ginecologia, consigliere generale dell’Associazione Luca Coscioni"

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Basilicata –Taranto: coast to coast - Intervista a Maurizio Bolognetti su CosmoPolis

Ven, 08/01/2014 - 12:28
01/08/14

 

Fonte Cosmopolis, 31 luglio 2014

Intervista a Maurizio Bolognetti, giornalista di Radio Radicale, da sempre in prima linea nel denunciare l’inquinamento ambientale e gli intrecci tra politica e grande industria in terra lucana. “Taranto e la Basilicata sono unite nella sventura. Con il progetto ‘Tempa Rossa’ si vuole infliggere un colpo durissimo ad una città che era e resta bellissima”

di Cosimo Giuliano

 

Libertario, Liberale, Antiproibizionista e Radicale. Maurizio Bolognetti, giornalista, segretario dell'Associazione Radicali Lucani e membro della Giunta nazionale di Radicali Italiani, si batte da sempre nella sua Basilicata per denunciare i danni all’ambiente e all’ecosistema provocati dalle grande industria, svelandone gli intrecci con la politica e il malaffare. Autore dei libri/inchiesta “La Peste Italiana. Il caso Basilicata” e “Le mani nel Petrolio” si occupa da anni dell’ inquinamento provocato dal progetto Tempa Rossa dell’Eni in terra lucana. Multinazionale del petrolio che, anche a Taranto, è intenzionata a costruire due nuovi impianti di stoccaggio, da 180 mila metri cubi ciascuno, per convogliarvi, appunto, quanto estratto in Basilicata. Nel porto jonico, così, arriverebbe il greggio da caricare su navi cisterne per poi essere trasportato in Francia dove gli impianti della Total provvederebbero alla raffinazione. CosmoPolis intende svelare gli eventuali rischi del Piano. Il Tribunale di Potenza, l’11 giugno scorso, ha assolto Bolognetti dall’accusa di divulgazione di segreto d'ufficio per aver reso pubbliche analisi dell'Agenzia regionale dell'ambiente mai rese note e da lui commissionate alla Biosan di Vasto sull'inquinamento delle acque invasate nella diga del Pertusillo.

QUI per leggere l'intervista: Basilicata-Taranto:coast to coast

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PRIP, Magi: riforma epocale, peccato per deroga sostanziale a principio gara

Mer, 07/30/2014 - 20:44
30/07/14

 

Dichiarazione di Riccardo Magi, consigliere capitolino Radicale eletto nella Lista civica Marino   Finalmente dopo venti anni di attesa grazie all'approvazione di oggi, al lavoro dell'assessore Leonori e al contributo delle associazioni e dei comitati di cittadini come Vas e Bastacartelloni, la Capitale si è dotata di uno strumento normativo fondamentale e atteso da venti anni. Il Piano regolatore degli impianti pubblicitari rappresenta una vera e propria riforma in un settore dominato per anni dalla illegalità e dall'incertezza, dal degrado e dalla mancanza di sicurezza per i cittadini. La pecca, non di poco conto, è rappresentata dalla modifica al Regolamento che "in sede di prima applicazione dei Piani di localizzazione" riserva una priorità nella concessione degli impianti di proprietà di Roma Capitale alle imprese che avevano partecipato al riordino previsto degli anni scorsi. 

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Carceri: Dieci Consiglieri Regionali aderiscono al Satyagraha radicale per diritto alle cure in carcere

Mer, 07/30/2014 - 18:46
30/07/14

Nella mattinata del 30 luglio 2014, i radicali dell'Associazione "Andrea Tamburi" hanno manifestato fuori dal palazzo della Regione Toscana per chiedere la garanzia del diritto alle cure in carcere, oggetto di un'iniziativa nonviolenta che ha visto impegnati centinaia di cittadini.

La manifestazione ha visto la presenza della Segretaria di Radicali Italiani, Rita Bernardini, giunta al 30º giorno di sciopero della fame.

Mentre all'esterno si scandivano slogan per l'approvazione dell'amnistia, dentro palazzo Panciatichi 10 consiglieri regionali di forze politiche trasversali hanno sottoscritto l'appello (Marco Taradash-NCD, Rudi Russo-CD, Monica Sgherri-RC, Pieraldo Ciucchi-Gruppo Misto, Mauro Romanelli-SEL, Stefania Fuscagni, Tommaso Villa e Nicola Nascosti di FI, Severino Saccardi e Vanessa Boretti del PD).

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Radicali Italiani e Legambiente: "Sussidi all'auto? Anti-concorrenziali e a favore di chi consuma l'ambiente"

Mer, 07/30/2014 - 16:18
30/07/14

Dichiarazione di Michele Governatori, Direzione nazionale di Radicali Italiani e di Edoardo Zanchini, Vicepresidente nazionale di Legambiente

"Leggiamo che il ministro Lupi è possibilista circa una riedizione degli incentivi fiscali all'acquisto di automobili. Gli ricordiamo che quello dell'auto tradizionale è un settore con eccesso di capacità produttiva, e che l'Italia ha un elevato numero di auto pro-capite in circolazione in particolare nei centri urbani, valore che fa il paio con il sottosviluppo della mobilità pubblica locale e con l'illegalità ambientale.

Dare mance (coi soldi dei contribuenti) al settore auto significa da un lato ritardare il suo inevitabile processo di consolidamento e innovazione, dall'altro aggiungere l'ennesima voce alla lista dei sussidi all'economia delle energie fossili, a meno di non riservare gli aiuti alle auto elettriche di produzione straniera, che dubitiamo sia ciò che si ipotizza. I sussidi ai settori maturi sono nemici dell'innovazione e della concorrenza.

Molti di questi aiuti, inoltre, danneggiano l'ambiente e sono illegittimi, come Radicali Italiani e Legambiente dimostrano nel manifesto della campagna #menoinquinomenopago, che quantifica alcuni dei sussidi dannosi all'ambiente e lancia proposte per eliminarli e restituirne il costo ai cittadini sotto forma di minori tasse."

 

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Città Metropolitana: Pisapia e Podestà intervengano contro elezioni truffa

Mer, 07/30/2014 - 14:29
30/07/14

Dichiarazione di Marco Cappato, Presidente del Gruppo radicale - federalista europeo al Comune di Milano

    Le elezioni per il Consiglio della città metropolitana si avviano ad essere vere e proprie elezioni truffa riservate ai ras dei partiti e delle loro correnti. Basti pensare che la platea dei Consiglieri comunali aventi diritto al voto sarà nota 10 giorni prima del termine per presentare le liste, e che ad oggi non esiste alcun canale ufficiale di comunicazione per i Consiglieri comunali. E' evidente che soltanto le strutture di due o tre principali partiti, in queste condizioni, saranno in grado di presentare liste. Chiedo al Presidente della Provincia di Milano e al Sindaco di Milano di intervenire congiuntamente per ridurre i danni che questo sistema ha già prodotto. Pur non essendo richiesto dalla legge, Podestà e Pisapia, agendo di concerto, potrebbero emanare un provvedimento per favorire la partecipazione dei Consiglieri comunali già nella fase di formazione delle liste, e poi per la successiva campagna elettorale. Comune e Provincia assieme possono recuperare le email di tutti i Consiglieri comunali, creare una lista di distribuzione elettronica riservata ai Consiglieri comunali, approntare degli spazi pubblici di informazione sulle regole, di forum e discussione telematica -per i consiglieri e per i cittadini- sulle diverse proposte politiche, anche nello spirito di coinvolgimento degli stessi cittadini.
In assenza di un intervento immediato -prima dell'interruzione ferragostana- da parte di Pisapia e Podestà, il connotato partitocratico di queste elezioni getterà nel discredito la nuova istituzione prima ancora che sia venuta alla luce.    

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Fecondazione, Gallo: non si ravvede urgenza per decreto legislativo. Si a nuove linee guida

Mar, 07/29/2014 - 17:03
29/07/14

 

  Dichiarazione di Filomena Gallo, Segretario dell’Associazione Luca Coscioni, Soggetto costituente il Partito radicale   Prima di entrare nel merito dei punti discussi dal Ministro Lorenzin in Commissione Affari Sociali, è bene fare una precisazione sul metodo: non si capisce infatti l’esigenza di un decreto legislativo, che di per sé ha il carattere dell’urgenza ma in questo caso di urgente non c’è nulla perché la Corte Costituzionale nella sentenza 162 che ha cancellato il divieto di fecondazione eterologa ha specificato che non esiste vuoto normativo. Dunque, tutte le questioni tecniche sollevate dal Ministro possono benissimo essere inserite nella nuove Linee Guida che non vengono più aggiornate dal 2008 mentre la stessa Legge 40 prevede un aggiornamento periodico o almeno ogni 3 anni. Va sicuramente evidenziato l’aspetto positivo di inserire la PMA nei Lea, che permetterà ai centri pubblici di lavorare nelle stesse condizioni dei privati anche sull'eterologa, quindi in linea con la legge 40 a differenza di quanto accadeva prima della legge stessa,  ma anche in questo caso non occorre decreto legislativo bensì l’aggiornamento dei Lea, fermo al 2001. In ultimo, siamo soddisfatti che con gli esperti il Ministro Lorenzin abbia individuato l'identificazione del numero di donazioni per ogni donatore con criteri specifici sul modello Francese e UK, ma i Giudici della Corte indicano lo strumento che può disciplinare nelle linee guida e non nel Decreto Legge.   

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Bernardini e Lensi: La legge Delrio sulle città metropolitane, province, unioni e fusioni di comuni. l’ennesimo scempio di democrazia

Mar, 07/29/2014 - 16:46
29/07/14

Dichiarazione congiunta di Rita Bernardini (Segretaria di Radicali italiani) e di Massimo Lensi (radicali storico, già consigliere provinciale a Firenze)

La legge 56/2014, cosiddetta legge Delrio, sulle Città metropolitane, province, unioni e fusioni di comuni, apre uno scenario nuovo sulle forme di governo del territorio nel nostro Paese. Nuovo, ma tristemente in sintonia con la progressiva riduzione dei diritti politici e civili dei cittadini pericolosamente in via di perfezionamento. L’abolizione dei consigli elettivi di Province e l’attuazione delle Città metropolitane come ente di secondo livello, va, infatti, di pari passo con le ipotesi di abolizione del Senato elettivo e di riduzione del numero dei deputati (escludendo così ogni possibilità di riforma elettorale maggioritaria uninominale con piccoli collegi), così come con il già operato taglio di un terzo del numero dei consiglieri comunali. Noi Radicali sosteniamo da sempre che non è tagliando i posti della politica che si risolvono i gravi problemi del nostro Paese. Al contrario, riteniamo che occorra rispondere alle richieste dell’antipolitica e al malgoverno ripristinando la pienezza della politica. Anche nel campo amministrativo, l’evoluzione delle aree vaste ha necessità di politiche chiare e trasparenti nell’allocazione delle competenze tra enti  con il fine di snellire e ridurre al minimo i problemi per i cittadini nell’erogazione dei servizi pubblici essenziali: acqua, rifiuti, strade, scuole. La legge 56, invece, segna una svolta peggiorativa nell’evoluzione del sistema delle autonomie e bene fanno tutti coloro che tentano di modificare l’assetto elettivo delle nuove province e delle città metropolitane chiedendo di tornare a un sistema di elezione diretta dei consiglieri da parte dei cittadini. E’ bene sapere, però, che  le modifiche in tal senso sono in mano al solo potere legislativo.  Infatti, stante la ratio della legge 56, non possono esserci più di due enti sovrapposti direttamente eletti nel territorio delle grandi aree. La possibilità di prevedere nello statuto della città metropolitana l’elezione diretta degli organi rimanda altresì alla necessaria suddivisione del comune capoluogo in una pluralità di comuni e nel caso delle sedi di città metropolitane superiori a tre milioni di abitanti (Milano, Roma e Napoli) la legge prevede la costituzione, d’intesa con la Regione, di zone omogenee e che, in coerenza con lo statuto, il comune capoluogo stesso abbia effettivamente realizzato la ripartizione del territorio in zone dotate di autonomia amministrativa. In sostanza e chiaramente, la legge 56 decreta l’impossibilità di prevedere l’elezione diretta delle città metropolitane. In attesa del definitivo D.P.C.M. attuativo della legge 56 e dell’accordo in Conferenza unificata per l’individuazione definitiva delle funzioni che dalle vecchie province dovrebbero passare ad altri enti, non possiamo altro che constatare come la legge Delrio sia una pessima legge con tratti palesi di incostituzionalità, una delle peggiori del nostro ordinamento, e annunciare che stiamo esplorando tutte le possibilità per ricorrere, anche di fronte alle corti internazionali, contro l’ennesimo scempio democratico in corso nel nostro Paese.  

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Il consigliere regionale abruzzese, Luciano Monticelli a sostegno del Satyagraha dei Radicali sulla situazione delle carceri. Sua risposta alla lettera-ap​pello di "Amnistia Giustizia Libertà"

Mar, 07/29/2014 - 16:11
29/07/14

Con vero piacere abbiamo ricevuto la notizia dell’adesione alla lotta nonviolenta, al satyagraha radicale in corso del Consigliere regionale abruzzese, Luciano Monticelli, presidente della IV commissione (politiche europee, internazionali, programmi della Commissione europea, partecipazione ai processi normativi dell'U.E.) il quale, giova ricordare, da Sindaco di Pineto, la scorsa estate firmò i 12 referendum e dichiarò interesse per l'iscrizione radicale.

Evidenziamo il tratto conclusivo della lettera di Luciano Monticelli:   text-align:justify;text-indent:35.4pt">“Pertanto  ritengo doveroso condividere con voi questo momento di confronto serrato con le Istituzioni Parlamentari e di Governo Nazionale affinché venga adottato un provvedimento di amnistia  ispirato al rispetto dei Diritti umani fondamentali. text-align:justify">         text-align:justify">         “Tale provvedimento è stato, oltretutto, espressamente richiesto dalla Regione Abruzzo con specifica risoluzione e oggi, che mi onoro di ricoprire un ruolo rilevante in seno, all’Istituzione Regionale, sento ancora più forte il dovere di intervenire e far sentire la mia voce affinché quella risoluzione abbia seguito e non rimanga lettera morta. text-align:justify">  text-align:justify">         “Assicuro sin d’ora  il mio massimo impegno in questo senso ed esprimo il più vivo compiacimento per questa battaglia che state combattendo e che combatteremo insieme in nome e nel rispetto dei valori sanciti nella nostra  Carta Costituzionale. text-align:justify">  text-align:justify">         “Nel preannunciare una mia visita al Penitenziario di Teramo, vi auguro buon lavoro e colgo  l ‘occasione per porgere i migliori saluti.”   Satyagraha - ribadiamo - centrato proprio sulla mancanza di cure in carcere, che vede in lotta oltre 300 cittadini, fra i quali 79 detenuti e in prima linea la segretaria di Radicali Italiani, Rita Bernardini in sciopero della fame da 29 giorni. Dalla mezzanotte di oggi riprenderà lo sciopero della fame Ariberto Grifoni.   Di seguito la lettera appello AGL Abruzzo e la lettera di risposta di Luciano Monticelli.  Teramo, 18 luglio 2014     Egregi Presidenti, Egregi Consiglieri e Assessori,   sentiamo il dovere di sollecitare la vostra attenzione sulla perdurante inadempienza delle nostre Istituzioni nei confronti dei cittadini detenuti, argomento non nuovo per la Regione Abruzzo che approvò all’unanimità, all’ultima seduta del precedente Consiglio la risoluzione che riportiamo di seguito.    Come Radicali siamo certi che provvedimenti combinati di amnistia ed indulto siano allo stato attuale di urgente necessità, proprio perché propedeutici ad una riforma strutturale della giustizia atta a riportare il nostro Paese nell’alveo della propria legalità costituzionale e del diritto internazionale.   Necessità e urgenza rilevate con chiarezza anche dal nostro Presidente, Giorgio Napolitano, nel messaggio alle Camere dello scorso 8 ottobre, e pochi giorni fa anche dalle Nazioni Unite.    Particolarmente intollerabile è poi il fatto che nelle carceri italiane sia negato il diritto alla salute.   Oltre il 60% dei detenuti soffre, infatti, di patologie cui le strutture penitenziarie non sono in grado di garantire prevenzione né tantomeno cura. Patologie che, oltretutto, sono non di rado generate dalla stessa carcerazione, o con essa incompatibili.   Paradigmatico in questo senso è il caso di Bernardo Provenzano, incapace di intendere e di volere, incapace di attività autonoma e sottoposto a nutrizione parenterale, ma comunque costretto alla tortura del carcere duro come prescritto dal 41-bis (nonostante la richiesta di revoca delle procure di Palermo, Caltanissetta e Firenze).   Queste motivazioni hanno indotto Marco Pannella, Rita Bernardini e molti di noi a intraprendere un nuovo Satyagraha, nella forma dello sciopero della fame, con la richiesta di un intervento urgente del nostro Governo e del nostro Parlamento per porre immediatamente fine a questo intollerabile stato di cose.   Vi chiediamo di aderire a questa lotta, nelle forme e con le modalità che riterrete opportune, e, nel vostro ruolo, di portarne parola e azione nonviolenta nelle Istituzioni.   Vi chiediamo, altresì, di considerare l’utilità per ciascuno di voi d’iscrivervi al Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito per dare concreto sostegno alle numerose attività dispiegate da ciascuna associazione di quest’universo politico, in ogni angolo del mondo.     I referenti abruzzesi di Amnistia Giustizia Libertà     Ariberto Grifoni e Vincenzo di Nanna     Risoluzione urgente (sostegno al Satyagraha di Marco Pannella per l’amnistia) Premesso che nei giorni scorsi la cittadinanza abruzzese, come l’intera comunità nazionale, ha seguito con preoccupazione le notizie relative alla salute di Marco Pannella impegnato con i metodi della lotta nonviolenta  in un Satyagraha per ottenere, attraverso l’amnistia, il rientro nella legalità dello Stato italiano entro il 28 maggio, data in cui scadrà il termine fissato dalla Corte Europea dei Diritti dell’uomo relativamente alla “sentenza Torreggiani”;   l’amnistia e l’indulto, così come individuati dal Presidente della Repubblica nel suo messaggio alle Camere dell’8 ottobre 2013, costituiscono una misura indispensabile che, “senza perdere nemmeno un giorno”, consentirebbe al nostro Paese di rientrare nella legalità costituzionale sia italiana che europea;   non si può tacere di fronte alla mancata adesione e risposta da parte dell’Italia alla “sentenza pilota” adottata dalla Corte di Strasburgo l’8 gennaio 2013, relativa alla sistemica violazione dell’articolo 3 della Convenzione Europea sui Diritti Umani;    il Satyagraha “abbiamo contato gli anni, ora contiamo i giorni” è iniziato il 28 febbraio per scandire quotidianamente il tempo concesso dalla Corte EDU allo Stato italiano affinché si ponga fine ai trattamenti inumani e degradanti che ormai da anni contraddistinguono l’esecuzione della pena e la custodia cautelare nei 205 penitenziari italiani ;   “l’obiettivo del Satyagraha è lineare e semplice: chiediamo che le nostre istituzioni mettano in atto tutti quei provvedimenti legislativi volti ad eseguire quanto richiesto dalla Corte di Strasburgo con la sentenza Torreggiani e cioè a rimuovere le cause strutturali e sistemiche del sovraffollamento carcerario che generano i trattamenti disumani e degradanti nelle nostre carceri (violazione dell’art. 3 della Convenzione – TORTURA)”,   Nel suo messaggio al Parlamento dell’8 ottobre 2013 il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha voluto richiamare la sentenza della Corte Costituzionale (n. 210 del 2013) con la quale essa ha stabilito che, in caso di pronunce della Corte europea dei diritti dell'uomo che accertano la violazione da parte di uno Stato delle norme della Convenzione, "è fatto obbligo per i poteri dello Stato, ciascuno nel rigoroso rispetto delle proprie attribuzioni, di adoperarsi affinché gli effetti normativi lesivi della Convenzione cessino";   lo stesso Presidente della Repubblica è tornato a sollecitare Parlamento e Governo: "E' ora - a distanza di oltre sei mesi dal messaggio da me rivolto al Parlamento a questo proposito - di fare il punto sulle misure adottate e da adottare, anche in ossequio alla nota sentenza della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo";   il Consiglio Regionale dell’Abruzzo   esprime il proprio sostegno al Satygraha di Marco Pannella per lo Stato di diritto, il rispetto della dignità delle persone detenute, e auspica, assieme al Presidente della Repubblica, che il Parlamento si decida, prima che sia troppo tardi, a rispettare la prescrizione dell’Europa;   invita   il Governo nella persona del Presidente del Consiglio Matteo Renzi e del Ministro della Giustizia Andrea Orlando, il Parlamento nelle persone del Presidente del Senato Pietro Grasso e della Presidente della Camera Laura Boldrini a adottare entro la scadenza fissata dalla Corte Europea dei Diritti dell’uomo un provvedimento di amnistia ispirato al rispetto dei Diritti Umani fondamentali, sanciti nella Costituzione italiana, nella Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo, nella Dichiarazione universale dei Diritti Umani, il cui ambito di applicazione sarà definito dal Parlamento tenendo conto della gravità dei reati. white">(Approvata all’unanimità dal Consiglio Regionale abruzzese il 29 aprile 2014) L'appello di Pannella: "I-scri-ve-te-viiii! Ma davvero!     14.0pt;Times New Roman"">
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IT60L0102503209100000000554   L’Aquila 28 luglio 2014 text-indent:35.4pt">  Spett.le Lista Amnistia Giustizia Liberta’ Coordinamento Regionale Abruzzese   TERAMO         Egregi Signori Grifoni e Di Nanna,   da sempre la mia azione politica è stata ispirata agli irrinunciabili VALORI della giustizia, libertà, uguaglianza e pace.            La mia esperienza amministrativa quale Sindaco della città di Pineto è costellata di iniziative, manifestazioni ed incontri che avevano sempre questi valori quali minimo comune denominatore.            Pertanto  ritengo doveroso condividere con voi questo momento di confronto serrato con le Istituzioni Parlamentari e di Governo Nazionale affinché venga adottato un provvedimento di amnistia  ispirato al rispetto dei Diritti umani fondamentali.                   Tale provvedimento è stato, oltretutto, espressamente richiesto dalla Regione Abruzzo con specifica risoluzione e oggi, che mi onoro di ricoprire un ruolo rilevante in seno, all’Istituzione Regionale, sento ancora più forte il dovere di intervenire e far sentire la mia voce affinché quella risoluzione abbia seguito e non rimanga lettera morta.            Assicuro sin d’ora  il mio massimo impegno in questo senso ed esprimo il più vivo compiacimento per questa battaglia che state combattendo e che combatteremo insieme in nome e nel rispetto dei valori sanciti nella nostra  Carta Costituzionale.            Nel preannunciare una mia visita al Penitenziario di Teramo, vi auguro buon lavoro e colgo  l ‘occasione per porgere i migliori saluti.                                                                            IL Presidente                                                                            Luciano Monticelli  

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Unioni Civili: Renzi prenda esempio dalla DC e lasci il governo fuori dalla questione

Mar, 07/29/2014 - 15:42
29/07/14

 

  Le dichiarazioni di Renzi all’Avvenire secondo le quali «sarà superato il ddl Cirinnà perché anche in questo campo [unioni civili] vedremo una proposta ad hoc del Governo», poi ammorbidite sul Corriere della Sera sono l’ennesima doccia fredda sul tema dei diritti. Non ha fatto in tempo ad arrivare un testo su cui discutere nel merito e sul quale il dibattito in Commissione Giustizia del Senato è già cominciato che il Presidente del Consiglio riporta la questione alla vaghezza di un modello tedesco non meglio precisato, svilisce il lavoro del Parlamento e, sostanzialmente, allunga i tempi collegando il tema delle Unioni civili a quello delle riforma istituzionali.    Yuri Guaiana, segretario dell’Associazione Radicale Certi Diritti, dichiara: «benché non richiestomi, mi permetto di dare un consiglio a Renzi: sul tema della riforma del diritto di famiglia prenda esempio dalla Democrazia Cristiana, un partito al quale è molto legato, e lo lasci affrontare al Parlamento senza intromissioni del Governo. Nel 1970 il divorzio venne introdotto nell’ordinamento giuridico italiano con i voti favorevoli del Partito Socialista Italiano, del Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria, del Partito Comunista Italiano, del Partito Socialista Democratico Italiano, del Partito Repubblicano Italiano, del Partito Liberale Italiano. La legge 898/1970 fu il risultato della combinazione del progetto di legge del socialista Loris Fortuna con un altro pdl presentato dal deputato liberale Antonio Baslini. Il Governo - in cui la DC, contraria alla legge sul divorzio, rappresentava il partito di maggioranza, in coalizione con repubblicani, socialisti e socialdemocratici, favorevoli alla legge - non presentò alcun disegno di legge. Il risultato fu una legge non perfetta, ma dignitosa e la tenuta del Governo. Per il bene del Governo e per avere una legge chi sia la migliore possibile, Renzi impari dalla DC!».  

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Carceri: l’On. Giachetti risponde all’appello dei Radicali e interroga Orlando sui dati riguardanti le carceri italiane.

Mar, 07/29/2014 - 09:08
29/07/14

Rita Bernardini: “Ora attendiamo una rapida risposta, visto che si tratta di dati già disponibili presso il DAP”

“Grazie al Vicepresidente della Camera, Roberto Giachetti, abbiamo potuto rivolgere alcune domande al Ministro della Giustizia, Andrea Orlando.  Ora attendiamo una rapida risposta, visto che si tratta di dati già tutti disponibili presso il DAP; e grave sarebbe se non lo fossero, essendo il nostro Paese sottoposto a monitoraggio da parte del Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa chiamato a verificare l'esecuzione della sentenza Torreggiani (quella per cui la Corte Europea dei Diritti dell'Uomo ha condannato l'Italia per violazione dell'art. 3 della CEDU: tortura/trattamenti inumani e degradanti nei confronti dei detenuti)”. Così si è espressa la segretaria di Radicali Italiani, Rita Bernardini giunta oggi al 28° giorno di sciopero della fame insieme ad oltre 300 cittadini e a Marco Pannella che sostengono il Satyagraha “per il rispetto del diritto alle cure dei detenuti”. Dopo l’appello lanciato nei giorni scorsi attraverso i microfoni di Radio Carcere, dai quali la Segretaria di Radicali Italiani si era rivolta a Giachetti, puntualmente è giunta l’interrogazione parlamentare che fa riferimento a quanto sollevato dai Radicali in merito ai dati relativi alle capienze, al sovraffollamento, ma non solo. L’interrogazione presentata da Giachetti chiede chiarimenti sul modo in cui vengono calcolate le cosiddette capienze regolamentari degli istituti penitenziari le quali, secondo una sentenza della Corte Cassazione (la n.5728/2014) e della stessa Corte EDU devono essere misurate al netto degli arredi. L’atto di sindacato ispettivo del Vicepresidente della Camera si fonda sul principio -fondamentale in democrazia- del diritto dei cittadini alla conoscenza: si chiede, infatti, al Ministro della Giustizia di fornire un monitoraggio costante di ciascuno dei 205 istituti penitenziari quanto a capacità ricettiva legale, detenuti presenti, possibilità di utilizzare i servizi igienici in modo riservato, aerazione disponibile, accesso alla luce e all’aria naturali, qualità del riscaldamento e rispetto delle esigenze sanitarie di base, il tutto con rifermento esplicito alle regole penitenziarie europee adottate dal Comitato dei Ministri del Consiglio D’Europa.

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Vie d'acqua: Milanosimuove, mancano i dati ambientali sulle analisi dei materiali prodotti da Maltauro

Lun, 07/28/2014 - 16:21
28/07/14

Comunicato stampa di Milanosìuove

  Su iniziativa di Enrico Fedrighini, Portavoce di Milanosìmuove, è stata presentata in Consiglio comunale da Marco Cappato la seguente interrogazione:

In relazione ai referti analitici prodotti in data 26 giugno 2014 dalla societa' San Cristoforo S.c.a r.l. (del gruppo Maltauro), su materiali inerti accumulati dal 2013, analizzati dalla societa' Ambiente Analisi Srl e recentemente smaltiti presso la discarica Enki in comune di Cerro Maggiore.

Considerato che:
- I rifiuti inerti, oltre a presentare un eluato conforme alle concentrazioni di legge, devono essere sottoposti anche a caratterizzazione analitica, indispensabile anch'essa a verificarne la conformita'.
- Nel Rapporto di prova a pag. 3/5 riguardante "idrocarburi policiclici aromatici", risulta tutto a norma
- proprio nella colonna dove dovrebbero essere riportati i valori di legge, compare la seguente dicitura: "Allegato D parte IV s.m.i. D.Lgs. 152/06". Ma il menzionato allegato D e' il mero elenco dei codici CER, non riporta valori di concentrazione.
- in quella stessa colonna compaiono alcuni numeri di riferimento, ma non è comprensibile da quale fonte siano ricavati. Faccio un esempio, ripreso dalle osservazioni del Consigliere di Zona Enrico Fedrighini: "accanto al parametro benzo(a)pirene, la soglia indicata nella tabella prodotta da Maltauro risulterebbe pari a 100 mg/kg. Tradotto: mentre nella vigente Tabella 1 colonna B (destinazione industriale) la soglia massima consentita di Benzo(a)pirene e' di 10 mg/kg, secondo il Rapporto di prova in oggetto la concentrazione massima consentita sarebbe dieci volte superiore. Che vorrebbe dire che in un metro cubo di terra (del peso di 1200 kg), sarebbe tollerabile la presenza di 120 g di Benzo(a)pirene.
Si chiede all'assessore competente di rispondere direttamente, per la parte di propria competenza, e di riportare le risposte (dopo averle sollecitate agli organi competenti) relativamente alle seguenti domande:
- quali valori di legge sono stati applicati nella certificazione 3/5 per stabilire che il rifiuto e' a norma?
- anche il rapporto di prova a pag. 4/5 relativo alle analisi dei metalli, non riporta le concentrazioni di riferimento. Perché?
- per quale motivazione e' stato escluso dalle verifiche analitiche il parametro PCB-policlorobifenili, considerato che le analisi storicamente note realizzate dal Comune di Milano nell'area di via Quarenghi/Castellanza avevano rilevato concentrazioni significative di tale sostanza a profondita' comprese fra 0 e -1 dal piano di campagna (esattamente la quota di terra che e' stata scavata e movimentata nel cantiere-base Maltauro). Per informazioni: Enrico Fedrighini 335 7988966  

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Inchiesta su firme false regionali, Radicali: la legge è uguale per tutti. Magistratura vada avanti con l'urgenza del caso. Come per Cota, vale anche qui la “Prova di resistenza”

Lun, 07/28/2014 - 16:05
25/07/14

Giulio Manfredi, membro di Direzione di Radicali italiani e segretario dell'Associazione radicale Adelaide Aglietta, e Silvio Viale, presidente comitato nazionale Radicali Italiani e consigliere comunale a Torino:

Abbiamo letto il ricorso della signora Borgarello e le facciamo i complimenti. La Lega ha imparato benissimo la lezione di Marco Cappato e Lorenzo Lipparini, i radicali lombardi che denunciarono, nel 2010, le firme farlocche del listino regionale di Roberto Formigoni (alias “Firmigoni”).

Dalla secessione all' “accesso agli atti”, la svolta legalitaria dei leghisti è notevole ma meglio così.
La legge è uguale per tutti. La magistratura vada avanti con l'urgenza del caso e con l'esperienza accumulata in passato. Ciò detto, è del tutto legittimo porre, a tempo debito, il problema della “prova di resistenza”, cioè verificare se togliendo le firme che dovessero risultare false o comunque invalide Chiamparino avrebbe vinto comunque.

La “prova di resistenza” fu fatta nei confronti dei voti che portarono alla vittoria di Cota e lì il conto fu presto fatto: i 27.000 voti raccolti dai “Pensionati per Cota” di Michele Giovine erano stati determinanti per la vittoria di Cota, che aveva superato la Bresso di soli 9.000 voti.

Nel caso di Chiamparino ci troviamo invece di fronte a una vittoria schiacciante della sua coalizione. La “prova di resistenza” necessita di maggiori approfondimenti ma va fatta, perchè il sistema deve tutelare i risultati elettorali e le loro conseguenze politico-amministrative, se non inficiati irrimediabilmente dai falsi.

Questo naturalmente riguarda il problema se andare o non di nuovo al voto per le regionali. Discorso diverso per l'accertamento delle eventuali responsabilità penali, che deve andare fino in fondo, ricordando che, come per Giovine, esiste la presunzione di innocenza fino a condanna definitiva.

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