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Radicali Italiani - Primi Piani e comunicati
Aggiornato: 3 anni 8 mesi fa

Eterologa/Viale: Bravi Chiamparino e Saitta, meglio della Lorenzin

Gio, 09/04/2014 - 15:14
04/09/14

Soddisfazione per la svolta sull'eterologa impressa dalle Regioni è stata prontamente espressa dal ginecologo torinese Silvio Viale, esponente radicale e consigliere comunale del PD.

Silvio Viale, che aveva sollecitato la Regione Piemonte a non perdere tempo, ha dichiarato:

"Aldilà dei singoli aspetti il via libera che viene dagli assessori regionali è positivo. Non si tratta di accelerare, ma di non rallentare l'applicazione della sentenza della Corte Costituzionale con fantasiosi paletti, che ha tentato il ministro Lorenzin.

Vedo che Sergio Chiamparino ha colto il punto e che l'assessore Saitta, nonostante la sua astensione ai tempi del referendum, ha affrontato in modo pragmatico e istituzionale la nuova situazione.

I tecnici delle regioni si sono dimostrati più competenti e pratici dell'ideologismo del ministero, come sulla compatibilità dei donatori o l'inutile registro nazionale. Bravi Chiamparino e Saitta, molto meglio della Lorenzin."

Silvio Viale 3393257406

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Avvocato generale Ue chiede nuova condanna Italia per discariche

Gio, 09/04/2014 - 15:06
04/09/14

Da una segnalazione di Massimiliano Iervolino, membro della Direzione nazionale di Radicali Italiani, una nota d'agenzia letta su RadioRadicale:

Proposta nuova sentenza con multe giornaliere da 158.000 euro

Bruxelles, 4 set 2014 - L'Avvocato generale della Corte europea di Giustizia ha chiesto, stamattina a Lussemburgo, di condannare nuovamente l'Italia per l'utilizzo di una serie di discariche che violano la legislazione comunitaria sui rifiuti.

L'Avvocato generale ha proposto di accompagnare l'eventuale nuova condanna (dopo quella già' pronunciata nel 2007) con una sanzione forfettaria di 60 milioni di euro, più una penalitàgiornaliera da 158.200 euro, fino alla piena esecuzione della prima sentenza (che doveva essere attuata entro il 30 settembre 2009). Le multe giornaliere possono essere ridotte se l'Italia dimostra di stare mettendo in pratica le misure richieste.

 

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Bolognetti: Il Cova, le dichiarazioni dell'Eni e i Rotoli del Mar Morto

Gio, 09/04/2014 - 14:30
04/09/14

  "Verdana","sans-serif"">Bolognetti: Il Cova, le dichiarazioni dell'Eni e i Rotoli del Mar Morto

"Verdana","sans-serif"">Fonte: Nuova del Sud e Quotidiano della Basilicata, 4 settembre

"Verdana","sans-serif"">Di Maurizio Bolognetti, Segretario di Radicali Lucani e Direzione Radicali Italiani

Dopo l'ennesima fiammata verificatasi presso il Centro Oli di Viggiano(PZ), ovviamente si è ripetuto l'usuale e stanco copione e l'Eni ha tirato fuori dai cassetti il solito comunicato stampa, in cui racconta che nulla è successo e che come sempre, come al solito, è tuttapposto.

Peccato che a smentire Gheller e soci intervengano gli operai, i testimoni oculari e in particolare il sindaco di Grumento Nova, che ha testualmente dichiarato: "non si poteva respirare per la puzza di zolfo".

Forse è giunto il momento che l'ufficio stampa del Cane a sei zampe dia una rinfrescata a dichiarazioni che risalgono alle guerre puniche. Di fatto, se facessimo una cronistoria delle note Eni subito dopo ogni "evento/anomalia", ci accorgeremmo che cambia solo la data: il testo è sempre lo stesso dalla notte dei tempi. Addirittura c'è chi dice che sia uno dei rotoli del Mar Morto.

"Verdana","sans-serif"">Approfondimenti

"Verdana","sans-serif"">Basilicatanet, 3 settembre

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Affissioni Abusive: Cappato, l'amministrazione di Milano riduce di 4 milioni di euro le multe alla partitocrazia

Gio, 09/04/2014 - 13:16
04/09/14

Dichiarazione di Marco Cappato, Presidente del Gruppo Radicale federalista europeo

  "Con un comunicato stampa trionfante -ma prudentemente inviato alle 20 di ieri sera- la Giunta Pisapia annuncia (finalmente, dopo 3 anni) l'avvenuta riemissione per oltre 2 milioni di euro delle ordinanze di ingiunzione di pagamento per le affissioni abusive delle elezioni comunali di tre anni fa. Le ingiunzioni erano state tempestivamente annullate due giorni prima della scadenza, per il Sindaco della scelta obbligata tra pagare 510.000 euro di multa o dimettersi (non potendo, per legge, fare ricorso).   L'informazione omessa dalla Giunta è che il totale dei verbali di tre anni fa ammontava a oltre 6 milioni euro, e che le prime ordinanze di ingiunzione di pagamento emesse a inizio 2014 (e poi tempestivamente annullate ad aprile) corrispondevano, come ammontare, a quello dei verbali di tre anni fa. La "riemissione" da parte del Comune di Milano dunque ha comportato ora una decurtazione delle somme da pagare per un valore di almeno 4 milioni di euro.    Da notare che il Comandante dei Vigili, nel firmare l'annullamento delle prime ordinanze, scrisse che si trattava di meri vizi di forma. Evidentemente, si è poi invece deciso di dare disposizione ai funzionari di esaminare non solo la forma, ma anche il merito, e di ricalcolare quindi le somme dovute.    Rimane da comunicare ai cittadini milanesi il dettaglio della riduzione divisa per partiti e candidati, per sapere chi saranno i principali beneficiari del ricalcolo. Ad esempio, è doveroso comunicare di quanto beneficerà lo stesso Sindaco Giuliano Pisapia, a capo di una amministrazione che ha impiegato più di tre anni per condurre, nella più totale opacità, un'operazione che il Consiglio comunale di Milano aveva chiesto fosse immediata e pubblicamente rendicontata in ogni passaggio."

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Fecondazione, Filomena Gallo: al via i centri pubblici di PMA in Toscana. Il ministro ora aggiorni le linee guida

Mer, 09/03/2014 - 18:10
03/09/14

Dichiarazione dell'avvocato Filomena Gallo, Segretario dell'Associazione Luca Coscioni, soggetto costituente il Partito radicale

  Domani un primo centro pubblico di fecondazione medicalmente assistita in Toscana darà il via all'applicazione di tecniche eterologhe. Ne siamo felici insieme a tutte le coppie che potranno, a carico del Servizio Sanitario pubblico, provare ad avere una gravidanza.   Occorre evidenziare che in regione Toscana prontamente hanno dato risposte ai propri cittadini prevedendo il rispetto della sentenza della Corte Costituzionale che ha cancellato il divieto di eterologa dalla legge numero  40. L'intento del Governatore Rossi con l'assessore Marroni è sicuramente un segno importante perché garantisce equità nell'accesso alle cure per i cittadini affetti da sterilità, quei cittadini che per 10 anni hanno dovuto espatriare in altri Paesi alla ricerca di una cura per avere una gravidanza. Spero sinceramente che le altre Regioni seguano immediatamente tale esempio.   Attualmente il Ministro della Salute non ha effettuato l'aggiornamento delle Linee Guida sulla legge 40, questo era l'unico adempimento a Lei richiesto sia in virtù di legge che in base alla sentenza 162/2014 della Corte Costituzionale. Il ministro attualmente ha fatto dichiarazioni con buoni propositi prevedendo l'aggiornamento dei Livelli essenziali di assistenza entro il 31 dicembre, atto da cui sono escluse l'infertilità e la sterilità, patologie ancora non riconosciute che vedono, solo grazie ai fondi stabiliti dalla Legge 40, l'applicazione delle tecniche di PMA nelle strutture pubbliche. Ma i buoni propositi diventino atti concreti, e il Ministro adempia ai propri obblighi che non riguardano certo una nuova legge sull'eterologa come da Lei proposto al Governo e ai capigruppo, poiché come scrivono i giudici della Corte Costituzionale la tecnica con donazione di gameti è immediatamente applicabile con un quadro normativo completo attualmente in vigore.  Occorre in ultimo ricordare al Ministro della Salute che in virtù delle normative vigenti l'eterologa è legale in Italia e pertanto se il servizio non sarà fornito chi si recherà all'estero potrebbe chiederne in rimborso in Italia aumentando di certo la spesa necessaria, in base alla nuova normativa riguardante l'assistenza sanitaria transfrontaliera.   

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Diritti, Gallo e Cappato (Ass. Coscioni): lettera aperta e urgente a Matteo Renzi, Silvio Berlusconi, Angelino Alfano, Beppe Grillo, Nicki Vendola, Mario Monti

Mer, 09/03/2014 - 17:15
03/09/14

Il 19-20-21 settembre è convocato a Roma l'XI Congresso dell'Associazione Luca Coscioni. Filomena Gallo e Marco Cappato, rispettivamente Segretario e Tesoriere dell'Associazione Luca Coscioni, hanno inviato una lettera aperta e urgente a  Matteo Renzi, Silvio Berlusconi, Angelino Alfano, Beppe Grillo, Nicki Vendola, Mario Monti.

  "Illustrissimi,
il Presidente della Repubblica, incontrando il Comitato nazionale di bioetica, si è così espresso, relativamente ai temi delle libertà civili:

"Il silenzio osservato negli ultimi tempi dal Parlamento non può costituire un atteggiamento soddisfacente rispetto a problemi la cui complessità e acutezza continua ad essere largamente avvertita"  Da allora, il "silenzio" descritto dal Presidente Napolitano è rimasto tale. Dalla ricerca sugli embrioni alla fecondazione assistita, passando per l'eutanasia e il biotestamento, le droghe e la libertà della scienza, l'aborto e il diritto di famiglia, si deve riconoscere che i nuovi diritti civili mancano dall'ordine del giorno del Governo e del Parlamento. Riteniamo vitale per le istituzioni e la loro stessa credibilità che si apra almeno un confronto di fronte al Paese su obiettivi largamente maggioritari nella società e destinati ad acquisire ancora maggiore importanza negli anni a venire. Per provare a rompere il silenzio, Vi chiediamo di intervenire -al di là delle rispettive posizioni su ciascuno di questi ed altri temi- all'XI Congresso dell'Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca, che si terrà a Roma, dal 19 al 21 settembre prossimi, presso l'hotel Radisson, e che sarà proprio dedicato all'urgenza di una nuova stagione per le libertà civili.. in attesa di una vostra cortese risposta, Vi salutiamo cordialmente.

FIlomena Gallo e Marco Cappato"

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Marco Pannella e Rita Bernardini in Calabria, Giovedì 4 settembre

Mer, 09/03/2014 - 15:17
03/09/14

Su invito di Antonino Castorina (Responsabile Nazionale “LEGALITA’” dei Giovani del PD) e del radicale Giuseppe Candido, giovedì prossimo, Marco Pannella e Rita Bernardini saranno per una giornata intera in Calabria.

Questo il programma di giovedì 4 settembre:

  • ore 11.30 visita al nuovo Carcere di Arghillà (RC); oltre a Rita Bernardini e a Marco Pannella, ci saranno l’on. Bruno Censore (deputato PD), Antonino Castorina, Giuseppe Candido, Gianpaolo Catanzariti e Gianmarco Ciccarelli;
  • ore 13.30/14.00 - conferenza stampa davanti al Carcere di Arghillà (RC)[CONTRADA RUGOLA n. SNC 89121 REGGIO CALABRIA]
  • ore 17.00 - Serra San Bruno (VV) in Piazza Azaria Tedeschi: presentazione del libro “Viaggio nelle carceri” di Davide La Cara e Antonino Castorina
  • ore 21.00 - Cariati (CS): Dibattito a Festa Provinciale dell’Unità

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Eutanasia, Cappato: da Kung lezione laica e tollerante

Mer, 09/03/2014 - 13:12
03/09/14

 

Dichiarazione di Marco Cappato, Tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni, promotore della campagna EutanaSiaLegale (http://www.eutanasialegale.it/articolo/12-13-settembre-quello-che-puoi-fare)   Le dichiarazioni del teologo cattolico Hans Küng a favore del diritto all’autodeterminazione nelle scelte di fine vita fanno emergere il divario tra le coscienze di tanti fedeli e la dottrina ufficiale, che continua a condizionare le nostre leggi. I sondaggi confermano (ad esempio quello del Gazzettino  sul Nordest (http://www.demos.it/a00778.php)per cui tra i non praticanti, il consenso intorno all'eutanasia si attesta all'84%, e anche tra coloro che frequentano saltuariamente la messa si mantiene largo (77%). Più contenuta la quota di favore che è osservabile tra i praticanti assidui (53%), ma anche in questo caso si supera la soglia della maggioranza assoluta) che persino i cattolici praticanti preferiscono che ciascuno sia lasciato libero di scegliere. Le parole del teologo, quando dice che "Dal diritto alla vita non deriva affatto il dovere alla vita e l'autodeterminazione fa parte della dignità umana" ricordano quelle di Piergiorgio Welby nella sua lettera al presidente Napolitano: “La morte non può essere “dignitosa”; dignitosa, ovvero decorosa, dovrebbe essere la vita”. Due personalità apparentemente lontane come impostazione culturale e politica sono in realtà unite da un'idea della vita umana che non può essere privata della libertà, e dunque della responsabilità.  Quella di Kung è una lezione di laicità e tolleranza per tutti quei clericali e proibizionisti che impediscono anche nel Parlamento italiano quel dibattito che chiediamo da un anno: infatti, il 13 settembre 2013 l’Associazione Luca Coscioni ha consegnato oltre 67.000 firme certificate e autenticate alla Camera dei Deputati per una proposta di legge di iniziativa popolare per il testamento biologico e la liceità dell’eutanasia che non è ancora stata nemmeno presa in considerazione per un dibattito. Per rompere l'indifferenza, l’11 e 12 settembre saremo davanti a Montecitorio e Palazzo Chigi insieme alla nostra co-presidente Mina Welby, per abbracciare con il nostro girotondo  Governo e Parlamento.  

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L’On. Mario Lettieri commenta l’intervento di Maurizio Bolognetti su “Sblocca Italia”

Mer, 09/03/2014 - 00:01
02/09/14

  "Verdana","sans-serif"">"Ho letto con piacere e condivido cio' che Maurizio Bolognetti ha scritto sulla Gazzetta del Mezzogiorno di oggi. Mi auguro che la stampa, non solo quella lucana, scriva del nostro petrolio e approfondisca il nostro no all'ampliamento delle attuali estrazioni. Gli interessi nazionali devono contemperare quelli lucani che non sono i soldi,anche se necessari, ma la necessità di garantire uno sviluppo diverso in grado di dare vita e lavoro ai giovani di oggi e di domani senza distruggere"

On. Mario Lettieri(già sottosegretario del Governo Prodi)

Da Gazzetta del Mezzogiono, 31 agosto 2014

Bolognetti: allo “Sblocca Italia” toccherà contrapporre il “Blocca Renzi”

Di Maurizio Bolognetti, Segretario Radicali Lucani e Direzione Nazionale Radicali Italiani

Matteo Renzi, da buon Presidente del Consiglio-Podestà di un paese sempre più soffocato dall’antidemocrazia e dall’antistato di diritto, continua ad agitare il suo manganello ed utilizza il cosiddetto Decreto “Sblocca Italia” come grimaldello per spalancare le porte alla definitiva petrolizzazione della Basilicata infelix.

La politica lucana tutta - tranne le eccezioni che confermano la regola – abbozza e quasi fa l’inchino, ovviamente non negandosi quel minimo di gioco delle parti utile a gettare fumo negli occhi a cittadini intontiti da decenni di bufale e promesse a vuoto.

Tra specchietti per le allodole e perline distribuite a piene mani a noi altri terroni lucani, il Premier di questa nostra Repubblica delle Banane ha confermato una strategia che ho più volte paragonato al programma “Oil for Food”: più petrolio in cambio delle risorse necessarie alla sopravvivenza di una terra che è da tempo tra i fanalini di coda del paese in base a tutti gli indicatori socio-economici.

Peggio ancora, sua eccellenza Matteo Renzi utilizza la questione “Patto di stabilità” come arma di ricatto. Delle due l’una: o la risoluzione petrolifera votata dal Consiglio regionale lucano, volta a rompere i vincoli del “Patto di stabilità” e consentire quindi l’utilizzo delle royalties, è incostituzionale – e quindi il Governo è tenuto ad opporsi – o non lo è, e allora non si comprende davvero il perché del baratto in corso.

Di certo tutta la vicenda ci consegna l’istantanea di un paese dove le regole e le leggi sono carta straccia o vengono piegate all’interesse del più forte.

Lo Zelig di Firenze ha svenduto e sta svendendo l’Italia tutta alle petrolobby, raccontando panzane e promettendo decine di migliaia di posti di lavoro, che mai verranno creati dal settore petrolifero. Inevitabilmente, ascoltando i discorsi che Renzi rivolge al paese dal balcone della mediatica piazza Venezia, viene in mente l’inchiesta condotta negli anni ’70 dal Pretore Mario Almerighi.

Sta andando tutto come da copione, come avevo previsto qualche anno fa all’alba dell’approvazione del cosiddetto decreto sulle liberalizzazioni e all’indomani dell’approvazione del Memorandum.

Il Premier sappia, però, che non assisteremo inermi al saccheggio della nostra terra e che continueremo ad opporci ad un progetto infame che rischia di regalarci morte e veleni.

Quanto al risparmio sulla bolletta energetica, siamo alla millanteria allo stato puro. Non risulta, infatti, che le compagnie che estraggono il greggio dalle viscere del sottosuolo italico pratichino una qualche forma di sconto sul greggio venduto e, soprattutto il formidabile, iperbolico e iperbarico Renzi commette l’errore di non calcolare i costi ambientali.

Un Governo saggio custodirebbe il greggio presente nel sottosuolo lucano e italiano come riserva strategica. Invece, Renzi e soci lo stanno usando per assecondare gli appetiti di Assomineraria e della Confindustria dei “Padroni del vapore” di ernestorossiana memoria.

Da un lato lo sbloccatutto renziano, che fa un sol boccone del diritto a non essere avvelenati, dall’altra il reiterato tentativo, che ancora una volta registriamo, da parte del Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata di negare il diritto alla conoscenza di atti pubblici.

Allo “Sblocca Italia” contrapporremo il “Blocca Renzi”   

 

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Droghe/Radicali: Su politiche dipendenze Renzi fa il passo del gambero. Negli ultimi 15 anni è il solo governo a non aver ancora presentato relazione in Parlamento

Mar, 09/02/2014 - 14:38
02/09/14

Rita Bernardini, Segretaria di Radicali Italiani, e Giulio Manfredi, membro di Direzione di Radicali Italiani:

Per chi come noi radicali si batte per il diritto alla conoscenza da parte dei cittadini di ciò che fanno i loro rappresentanti nelle istituzioni, la creazione di un sito istituzionale che illustri le cose che il governo fa, giorno per giorno, è cosa buona e giusta. Ma i dati riportati devono essere corretti e completi. Non ci devono essere omissioni e rimozioni. Sulle politiche sulle dipendenze, la rimozione è totale.

Dal 1999 si sono succeduti in Italia dieci governi; il governo Renzi è il primo fra questi a non aver presentato in Parlamento la Relazione annuale sulle politiche in materia di dipendenze (doveva farlo, a norma di legge, entro il 30 giugno scorso). Renzi (che si è tenuto le deleghe sulle dipendenze) dovrebbe convocare la Sesta Conferenza Nazionale sulla Droga (a norma di legge, dovrebbe esserci una conferenza ogni tre anni, l’ultima fu nel 2009). Renzi dovrebbe nominare finalmente il successore del mai rimpianto Giovanni Serpelloni alla guida del Dipartimento Politiche Antidroga.

Passo dopo passo? OK, purché non sia il passo del gambero.

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Dichiarazione di Ariberto Grifoni, in sciopero della fame dal 30 luglio a sostegno della risoluzione presentata dal consigliere regionale abruzzese Luciano Monticelli

Mar, 09/02/2014 - 13:29
02/09/14

Dichiarazione di Ariberto Grifoni, in sciopero della fame dal 30 luglio.

Lo scorso anno conobbi Luciano Monticelli, quando firmò i 12 referendum, ad agosto, da sindaco in carica a Pineto. Mi colpì la nobile motivazione che accompagnò le sue 12 firme - che insieme ad altre 500 mila per ogni quesito abrogativo, qualche mese dopo sarebbero state “cassate” dall’Ufficio istituito presso la Corte di Cassazione, per numero insufficiente, dopo averne escluse parecchie decine di migliaia.

Luciano Monticelli firmò allora tutti i 12 quesiti, anche quelli su cui magari nutriva dubbi sull’efficacia politica della soluzione radicale, abrogativa, perché - disse a Radio Radicale - lui avrebbe voluto vedere e ascoltare il popolo sovrano dirimere, con un si o con un no, le questioni che ancor oggi il ceto politico partitocratrico non è capace di risolvere.

Ho incontrato nuovamente Luciano, con mia moglie e un caro e vecchio compagno del liceo, il 16 agosto, 18° giorno del mio e nostro sciopero della fame a sostegno della sua bella lettera di adesione qui allegata, al Satyagraha radicale per la giustizia giusta, per combattere le condizioni inumane delle carceri, per l’amnistia. L’impressione ricevuta dal nuovo consigliere regionale abruzzese, con la responsabilità di presiedere la prestigiosa IV Commissione consiliare, è stata la conferma a un anno di distanza, delle qualità umane e di capacità politica del buon amministratore, sensibile alle ingiustizie che colpiscono la propria gente.

Oggi apprendo dal sito della Regione Abruzzo (di seguito) della risoluzione urgente sulle carceri e sul Satyagraha dei Radicali proposta dal consigliere Luciano Monticelli che il presidente del consiglio, Giuseppe Di Pangrazio e la conferenza dei capigruppo sono chiamati a iscrivere all’ordine del giorno dell’aula del prossimo consiglio.

(ACRA-02/09/2014-09:56) Monticelli (PD) su risoluzione Satyagraha - Sostegno al Satyagraha di Marco Pannella, impegnato per l'affermazione dei diritti civili, nonché stimolare il Parlamento italiano ad approvare gli obbligatori provvedimenti di legge per ripristinare la legalità nelle carceri. È il tema della risoluzione urgente presentata dal Consigliere regionale del PD, Luciano Monticelli, che ha dato seguito alla deliberazione del Consiglio regionale del 29 aprile scorso, in occasione del quale l'assemblea abruzzese ha approvato una risoluzione intitolata "Sostegno al Satyagraha di Marco Pannella per l'amnistia". «Nella stessa risoluzione – aggiunge il Consigliere regionale Luciano Monticelli – invitiamo il Presidente del Consiglio Matteo Renzi e il Ministro della Giustizia Andrea Orlando, nonché i Presidenti di Camera e Senato, ad adottare provvedimenti di amnistia e indulto, il cui ambito di applicazione sarà definito dal Parlamento stesso in considerazione della gravità dei reati. È la nostra battaglia per i diritti civili». (gil.pet.)

Attenderò quest’iscrizione all’odg. della risoluzione proposta in digiuno - oggi è il 35° giorno, per trasferire idealmente al presidente, ai suoi vice e segretari e ai capigruppo la modesta forza che mi abbandona, come indica il mio dimagrimento, per rafforzare da nonviolento la decisione che loro sono chiamati ad assumere.

Ariberto Grifoni, coordinamento Amnistia Giustizia Libertà - Abruzzo - referente

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Carceri, Radicali: Il suicidio nel carcere di Pisa é la testimonianza di un sistema che continua a non funzionare, servono amnistia e indulto

Lun, 09/01/2014 - 18:35
01/09/14

Questa mattina si é suicidato nella sua cella del carcere di Pisa un detenuto cecoslovacco: é il 28º caso di suicidio nelle carceri italiane, il 3º nelle carceri toscane dall'inizio del 2014.

Sul caso sono intervenuti la Segretaria di Radicali Italiani, Rita Bernardini, e Maurizio Buzzegoli, segretario dell' Associazione "Andrea Tamburi" di Firenze:

«I proclami del Governo Renzi che ritengono di aver risolto il problema carcerario vengono sconfessati quotidianamente dalle tragedie che avvengono negli istituti penitenziari italiani: la morte per pena é una triste realtà che testimonia l'illegalità e l'inadeguatezza del nostro sistema penitenziario». Lo scorso 30 giugno Rita Bernardini, insieme a Marco Pannella e a centinaia di cittadini, ha intrapreso uno sciopero della fame, durato 43 giorni, con l'obiettivo, tra gli altri, di scongiurare le morti violente in carcere.

«A più riprese, siamo stati obbligati da parte delle giurisdizioni internazionali a ristabilire la legalità e lo Stato di Diritto all'interno delle patrie galere -proseguono Bernardini e Buzzegoli- ma ad oggi si continuano ad ignorare le uniche due soluzioni in grado di risolvere immediatamente il problema, così come auspicato anche dal Presidente Napolitano: i provvedimenti di amnistia e indulto».

Infine, i due esponenti radicali lanciano un appello al Presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi: «Le carceri toscane sopravvivono nella continua emergenza: auspichiamo che, quanto prima, si riesca a convocare sul tema una seduta straordinaria del Consiglio regionale».

Per informazioni: Maurizio Buzzegoli - 3382318159

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Milano. Città metropolitana: Cappato e Biscardini "Pisapia rinvii il voto"

Dom, 08/31/2014 - 17:47
31/08/14

Dichiarazione di Marco Cappato e Roberto Biscardini, Consiglieri comunali a Milano

Tra 7 giorni ci sarà il deposito delle liste per il Consiglio della città metropolitana, ma i Consigli comunali sono ancora chiusi e gli oltre 2.000 Consiglieri comunali non sono stati messi nelle condizioni di comunicare tra loro. Non sono state, infatti, nemmeno fornite le email da parte né del Comune di Milano né  della Provincia

La legge sulle città metropolitane ha prorogato il termine per le elezioni al 12 ottobre. Chiediamo al Sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, di rinviare le elezioni, al momento convocate per il 28 settembre, in modo da consentire un rientro, almeno parziale, nella legalità democratica per l'effettivo esercizio di elettorale attivo e passivo da parte dei Consiglieri comunali. Lo chiederemo anche in apertura di Consiglio comunale di Milano, essendo il primo punto all'ordine del giorno della prima riunione di Consiglio, su richiesta di oltre un quinto dei Consiglieri.

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Il premier come Berlusconi: una riforma solo annunciata

Dom, 08/31/2014 - 12:08
31/08/14

Con i referendum radicali avremmo già avuto una vera riforma

 

di Rita Bernardini *

(pagine 1/15  Cronache del Garantista)

Il modo di fare del premier Renzi assomiglia davvero molto al comportamento di Silvio Berlusconi quando per tanti anni ha assunto la veste di Presidente del Consiglio. Proprio sulla giustizia, nella passata legislatura (ne avevo fatto una gustosa raccolta), non si contavano le volte in cui Berlusconi annunciava "riforme epocali" imminenti. All`inizio del 2009 aveva avuto anche il conforto dell`approvazione bi-partisan di una

risoluzione parlamentare presentata dalla delegazione radicale che, in 15 punti precisi, chiedeva al governo di presentare «una riforma strutturale e organica del sistema della giustizia». Con il governo Renzi, che venerdì ha presentato la sua cosiddetta riforma dopo la riunione del Consiglio dei ministri, mi sembra che siamo sulla stessa lunghezza d`onda.

 

Non c`è niente di strutturale né per la giustizia penale né per quella civile, sul cui fronte autorevoli civilisti sostengono che alcune misure proposte possono anche essere buone, ma che sono destinate a produrre i loro effetti nel futuro a patto che ci siano incentivi per i cittadini i quali, dopo avere atteso l`inarrivabile giustizia dello Stato, decideranno di affidarsi alla giustizia privata di arbitri solo nel caso in cui non rischino di perdere tutto ciò che hanno investito nel corso degli anni. Di riforma organica neanche l`ombra: niente unificazione degli oltre 30 riti e, in prospettiva, della giurisdizione.

 

Renzi, nella conferenza stampa, servendosi delle solite slide, ha ripetuto più volte l`elenco dei provvedimenti che in realtà, sulla giustizia, prendono la forma di 5 disegni di legge, molti dei quali "delega",

che avranno tutti a che fare con i lunghi tempi dell`iter parlamentare. C`è un solo decreto, strumento che il premier non ha pensato di utilizzare per la responsabilità civile dei magistrati anche se sull`argomento lo Stato italiano è fuorilegge per le condanne che ci ha comminato l`Europa. Ricordo che la prima condanna

(la cosiddetta sentenza "traghetti del Mediterraneo") risale al 2006: il diritto comunitario censurò la legge Vassalli – quella del tradimento del referendum Tortora - perché limitava i casi responsabilità solo al dolo e alla colpa grave, senza prevedere la «violazione manifesta del diritto vigente». Sono passati 8 anni, sono

seguite altre condanne, ma i governi che si sono susseguiti non hanno fatto altro che rimandare: altro che "cambiare verso", per dirla alla Renzi.

 

A proposito di rinvii, ieri il ministro Andrea Orlando ha spiegato che occorreva rimandare la riforma del Csm perché era necessario aspettare le nuove nomine che il Parlamento disattende da così tanto tempo perché ancora non si sono messi d`accordo sulla "spartizione" correntizia. Eppure tutti sappiamo che, sempre a proposito del civile, in Italia ci sono uffici che lavorano decentemente smaltendo l`arretrato perché a capo di quegli uffici è "capitato" qualcuno capace mentre di norma le nomine del Csm non sono fatte per capacità e merito ma esclusivamente per appartenenza a questa o quella corrente. Cosa si aspetta a riformare il sistema d`elezione del Csm per far fuori le correnti? Che i tacchini collaborino a farsi tirare

il collo?

 

Questa è la situazione e noi radicali, se Renzi non avesse avuto l`arroganza che dimostrò l`estate scorsa rifiutandosi di firmare i referendum, avremmo già risolto per voto popolare molti dei nodi che oggi

strozzano il paese e, da almeno un paio di mesi, avremmo avuto 12 leggi belle e fatte, altro che slide, twitt, post e gelati crema/limone...

Nel momento in cui le condizioni del Paese sono sempre più drammatiche e parlamento e governo non sembrano comprendere che il tempo è già scaduto perché la nostra giustizia è agonizzante e incapace di garantire i cittadini e le imprese sul fronte del rispetto delle leggi, compito dei radicali è quello di insistere

con la proposta di "amnistia per la Repubblica", con il nostro Satyagraha, con l`attivazione delle giurisdizioni europee attraverso i nostri ricorsi, le nostre memorie, le nostre denunce, alla ricerca di una sede dove ci sia ascolto per affermare i diritti violati dei cittadini perché stiamo parlando - e vorremmo che anche Renzi

lo comprendesse - della carne viva delle persone.

* Segretaria di Radicali Italiani

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Magi: città metropolitana, tanto attesa nasce male, in sordina, in modo antidemocratico e senza dibattito alcuno.

Sab, 08/30/2014 - 16:03
30/08/14

"Non c'è informazione, non c'è regolamento, e l'accesso alla competizione elettorale è limitato anche a causa dei tempi stretti. Necessario che le forze democratiche si mobilitino per limitare, nel poco tempo che rimane, i danni di una riforma nata male" 

Dichiarazione di Riccardo Magi, consigliere Capitolino Radicale eletto nella Lista civica Marino

La nascita delle città metropolitane e quindi anche della Città metropolitana di Roma Capitale, è stata indicata per molti anni come un fatto indispensabile e per certi versi risolutivo: la svolta necessaria a individuare e riconoscere finalmente la dimensione territoriale e istituzionale più opportuna per il governo integrato delle grandi questioni strategiche e per lo sviluppo delle aree metropolitane. Eppure questo processo così atteso si sta svolgendo con modalità e in un contesto a dir poco preoccupanti.
A Roma i membri del primo Consiglio metropolitano saranno eletti il 5 ottobre prossimo e le liste di candidati devono essere depositate entro il 15 settembre.
In base allo stesso scellerato approccio adottato per la riforma del Senato - che vede involversi in senso antidemocratico e lesivo della rappresentanza popolare tutti gli ordinamenti concernenti il decentramento o i livelli istituzionali locali - le legge Del Rio non prevede elezioni popolari per il Consiglio metropolitano, che pure avrà un ruolo costituente dovendo scrivere lo Statuto dell'istituzione e definire aspetti fondamentali del suo funzionamento.
A Roma saranno quindi i sindaci e i consiglieri dei 121 comuni della provincia a "votarsi" ed eleggersi, il 5 ottobre prossimo, nel primo Consiglio metropolitano.
A ciò si aggiunga che le norme che fissano i termini del procedimento elettorale sono cambiate ancora l'11 agosto scorso; la convocazione dei comizi è avvenuta il 19 agosto. Non risulta essere stato emanato un Regolamento del procedimento elettorale ma solo circolari frammentarie; inoltre l'ufficio elettorale istituito presso la (ex) Provincia di Roma non è nelle condizioni di fornire i recapiti Pec dei consiglieri-elettori, nè risulta istituito un canale di comunicazione ufficiale del ristretto corpo elettorale per consentire a chi volesse presentare una lista di chiedere ai consiglieri di tutta la provincia le sottoscrizioni necessarie. Eppure mancano due settimane alla scadenza del termine per le candidature , fissato per il 15 settembre.

Tutto ciò sembra funzionale a garantire una elezione in sordina, un'elezione con scarsa o nulla legittimità democratica, dominata dall'accordo tra cordate di potere e di partito e persino inaccessibile a chi è estraneo a tali cordate per l'impossibilità di presentare una lista che raccolga le sottoscrizioni del 5% del corpo elettorale.
Infine, cosa non meno grave e anzi coerente con quanto appena descritto, manca del tutto un qualsiasi dibattito pubblico sulla Città metropolitana, che metta a confronto ipotesi, visioni, programmi, dibattito che dovrebbe nutrire questa fase costituente e il lavoro del Consiglio che si va ad eleggere. Non vi è chiarezza di intenti neanche sulla necessità di riconquistare nello statuto l'elezione del sindaco e del consiglio metropolitano con suffragio universale.  Per questo è necessario che le forze democratiche si mobilitino per limitare, nel poco tempo che rimane, i danni di una riforma nata male.

 

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SLA: Gallo e Cappato , al prossimo consiglio dei ministri secchiate per tutti su ricerca e lea

Lun, 08/25/2014 - 14:05
25/08/14

Dichiarazione di Filomena Gallo e Marco Cappato, rispettivamente Segretario e Tesoriere dell'Associazione Luca Coscioni

Roma, 25 agosto 2014 Con la secchiata di acqua gelida, il cittadino Matteo Renzi ha mostrato pubblicamente interesse alla lotta contro la sclerosi laterla amiotrofica. Bene. Ora, il Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi ha la grande responsabilità di proseguire o interrompere politiche del "suo" Governo che vanno esattamente contro l'interesse dei malati di SLA. Per prima cosa, Renzi e i suoi Ministri della Salute e dell'Economia devono scegliere se continuare a difendere, in particolare nei procedimenti giudiziari interni e internazionali una legge -la legge 40- che proibisce la ricerca sugli embrioni, oppure se eliminare tale divieto. Non deve sfuggire né a Renzi né agli altri Ministri che l'Associazione USA dalla quale è partita la catena delle secchiate devolve cospicui fondi proprio a quella ricerca sugli embrioni da noi vietata. In secondo luogo, il Presidente del Consiglio, insieme al Ministro della Salute e a quello dell'Economia, devono decidere se proseguire o interrompere l'attesa - che dura da ormai 14 anni!!- del rinnovo del  "Nomenclatore dei dispositivi medici" per i quali è previsto il rimborso. L'attuale nomenclatore non comprende gli unici dispositivi (comunicatori a comando oculare e simili) disponibili da un decennio sul mercato che sono in grado di tornare a far interagire i malati di SLA con la famiglia e il mondo esterno. Non solo il nomenclatore non è stato aggiornato neanche da questo Governo, ma le proposte finora su tavolo rischierebbero di peggiorare la situazione. In occasione del prossimo Consiglio dei Ministri, il Presidente del Consiglio potrebbe sfidare se stesso e i Ministri Lorenzin e Padoan -con o senza secchiate- ad assumere queste due iniziative fondamentali per le speranza e la qualità della vita dei malati di SLA.     

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Stamina. Viale, bene il sequestro dell'intruglio di Vannoni

Dom, 08/24/2014 - 14:28
24/08/14

"Times New Roman";mso-ansi-language:IT">Silvio Viale, medico, presidente del Comitato Nazionale di Radicali Italiani e membro della Direzione Nazionale dell'Associazione Luca Coscioni, plaude senza esitazioni alla sequestro compiuto dai NAS agli "Spedali Civili" di Brescia. "Times New Roman";mso-ansi-language:IT">

Silvio Viale, che è anche consigliere comunale del PD a Torino, ha dichiarato:
"Bene. Finalmente un atto concreto di sequestro, che permetterà anche nuove analisi sull'intruglio di Vannoni. Il punto non è quello di assecondare le "speranze" dei malati e dei parenti, vere o false che possano dimostrarsi in futuro, ma evitare che continui una vera e propria truffa verso il SSN. Abbiamo l'obbligo di curare e tutelare i malati, non di coltivare speranze senza alcun fondamento scientifico. Il mondo è pieno di persone che, in buona o malafede, ha proposto e continua a dispensare soluzioni facili per i tumori e quant'altro malattie. Dall'aceto di Riva al siero di Bonifacio, dal metodo Di Bella fino a Stamina, passando per tutti gli intrugli e le benedizioni di indumenti di cui si hanno conoscenza e memoria, potrei anche accettare l'idea di una fregatura nell'ambito di un contratto privato tra il proponente e la persona, ma non la truffa e la menzogna validati dallo Stato e dal SSN. Ecco perché saluto con entusiasmo il sequestro dei NAS, perché si faccia chiarezza fino in fondo."

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Valerio Federico*: “I Radicali con Renzi e Comunione e Liberazione senza se e senza ma!”

Sab, 08/23/2014 - 14:50
23/08/14

“Nessun dubbio, i Radicali sono con Matteo Renzi nel comune obiettivo di scardinare il capitalismo inquinato di relazione italiano. In un’intervista al periodico di Comunione e Liberazione Tempi, il Presidente del Consiglio finalmente individua nei soliti noti del capitalismo nostrano i protagonisti delle sventure economiche del Paese. Ha ragione il premier: sono i soliti noti, i responsabili, non l’Europa”.

“Certo, è difficile dimenticare che questo capitalismo di relazione si regge anche sugli affari comuni dei due blocchi di potere PD/cooperative rosse e CL-Compagnia delle Opere, su una rete di società controllate dalla Pubblica Amministrazione dominate da PD, centro destra e da Comunione e Liberazione in Lombardia, sulle Fondazioni Bancarie, guidate dai grandi Partiti, che in Italia comandano nelle Banche. Ma il Renzi, che per un paio di decine di anni ha avuto ruoli di primo piano nelle istituzioni locali e quindi nella gestione e nelle nomine di società partecipate e di fondazioni bancarie senza mai sfiorarne i meccanismi di potere, è lo stesso di oggi? E il direttore di Tempi, Amicone, pronto a difendere quel micidiale sistema affaristico che il suo movimento di riferimento ha messo in piedi in Lombardia, e non solo, a braccetto con i figliastri del Premier, è entusiasta del rottamatore? Si apre a breve il meeting di Rimini. Radicali Italiani chiede al direttore Amicone una raccomandazione per poter discutere di Capitalismo di Relazione”

 

*Tesoriere di Radicali Italiani

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Aborto/Radicali - Viale, Lorenzin inadempiente, quando la relazione annuale sulla 194/78 e i risultati del monitoraggio sull'obiezione di coscienza?

Ven, 08/22/2014 - 17:23
20/08/14

Dichiarazione di Silvio Viale, presidente del Comitato Nazionale di Radicali Italiani e Consigliere Comunale del PD a Torino:

"Forse perché troppo impegnata a cercare di stroncare l'eterologa, il ministro Lorenzin non ha ancora consegnato al Parlamento la relazione sulla legge 194/78, che avrebbe dovuto presentare entro febbraio. È, quindi, inadempiente. Il particolare potrebbe sembrare di scarso rilievo, visto che la relazione è perennemente presentata in ritardo, ma visti gli impegni sbandierati nel 2013 di un monitoraggio per verificare meglio le criticità e vigilare sulla piena applicazione della legge su tutto il territorio nazionale, sono ovviamente curioso di vedere i risultati. Mi auguro, infatti, che il ministro vada oltre la semplice constatazione che in trenta anni l'obiezione di coscienza sia aumentata del 17.3%, a fronte di un dimezzamento delle IVG nello stesso periodo, e faccia proposte concrete sulle criticità rilevate. Invito il ministro a dirci a che punto sia e quando pensi di consegnare la relazione al Parlamento."

 

 

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Droghe/Radicali: Governo non ha presentato in Parlamento relazione annuale. Non e’ l’unica inadempienza di Renzi. Aspettiamo risposta da giugno.

Mer, 08/20/2014 - 16:19
20/08/14

Dichiarazione di Rita Bernardini (Segretaria di Radicali Italiani) e Giulio Manfredi (Direzione RI):

  Matteo Renzi, che non ha assegnato finora a nessuno le deleghe sulle politiche sulle dipendenze, avrebbe dovuto presentare in Parlamento la Relazione Annuale su tali politiche entro il 30 giugno scorso, ai sensi dell’art. 131 del DPR 309/90 (Testo Unico leggi sugli stupefacenti). Non lo ha fatto.  Si vocifera dell’imminente sostituzione a capo del Dipartimento Politiche Antidroga del non rimpianto Dr. Giovanni Serpelloni con la Dr.ssa Patrizia De Rose, ma nulla è stato ancora deciso o, almeno, comunicato ufficialmente ai cittadini. In occasione della Giornata Mondiale sulla Droga del 26 giugno scorso, avevamo inviato una lettera aperta al Premier Renzi e ai Ministri Orlando e Lorenzin segnalando loro: il mancato recepimento nel sito normattiva.it dell’abrogazione della sedicente legge “Fini-Giovanardi”; la necessità ed urgenza di organizzare entro fine anno la sesta conferenza nazionale sulla Droga (sempre il DPR 309/90, all’art. 1, prevede la conferenza ogni tre anni, l’ultima è stata nel 2009); la situazione di stallo esistente al Dipartimento Politiche Antidroga. Evidentemente nemmeno la buona educazione trova posto a Palazzo Chigi, visto che dopo due mesi non abbiamo ricevuto alcuna risposta.  Tutto ciò premesso, è del tutto evidente che la materia delle dipendenze è l’ultima preoccupazione di questo Governo. Non vorremmo che si passasse dall’attivismo meramente propagandistico e tecnocratico del duo Giovanardi/Serpelloni alla bonaccia renziana, all’andare avanti giorno per giorno senza alcun serio dibattito sul fallimento delle politiche proibizioniste e sul loro auspicabile superamento.  

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