Radicali Italiani
Bolognetti: Chi li ha visti e chi preferisce comunque non vederli. Lo strano caso dei consiglieri...
Di Maurizio Bolognetti, Segretario Radicali Lucani e Direzione Radicali Italiani
Ho scritto a "Chi l'ha visto" per chiedere notizie di Giannino Romaniello, ex segretario regionale della CGIL e membro del parlamentino lucano da oltre un lustro.
La Sciarelli mi ha risposto che non si occupano di casi attinenti la sfera del paranormale.
I consiglieri Perrino e Leggieri, partiti a cercare il povero Giannino, risultano anch'essi dispersi nei meandri di Via Anzio.
Nonostante le attive ricerche avviate dalla Protezione civile con l'uso di cani da tartufo e speleologi, dei tapini nessuna notizia.
Il Presidente del Consiglio regionale Piero Lacorazza, in un moto di disperazione ha tentato il suicidio barricandosi nella stanza del Presidente Pittella e leggendo una collezione dei sui aforismi stampati su pelle umana, proveniente dal fondo schiena di alcuni abitati della Valle dell'Agip.
Il neocostituito Dipartimento regionale "politici non pervenuti" ha offerto una lauta ricompensa a chiunque riuscirà a fornire informazioni utili al ritrovamento dei tre preziosi reperti archeologici, pardon, dei tre consiglieri.
Analoga ricompensa è stata offerta anche a chi sarà capace di garantirne il non ritrovamento.
Para siempre Viva la Revolución!
Approfondimento
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Il Partito Radicale saluta Gianluigi Melega, compagno e amico a cui questo Paese e non solo il giornalismo, deve tantissimo. Sempre al nostro fianco nei momenti che contano e in cui ci si conta
Ha trovato il modo di fare tante cose, Gialuigi Melega, e molte le ha fatte al nostro fianco, come radicale, da radicale. Lo ricordiamo non solo come parlamentare per due legislature, a fianco di Marco Pannella, Emma Bonino, Leonardo Sciascia in memorabili battaglie per la conquista di nuovi spazi di libertà e di liberazione.
Melega è stato anche un grande giornalista formatosi in quella grande palestra che è stato il “Giorno”; un impegno professionale che Gigi ha sempre saputo coniugare con impegno civile. E’ Melega che mette in prima pagina su “Paese Sera”, nel maggio 1974, la vignetta di un ancora sconosciuto Giorgio Forattini che mostra un Amintore Fanfani in forma di tappo che salta da una bottiglia di champagne che ha l’etichetta «No». E’ Gigi che il 7 gennaio del 1977, da direttore dell’“Europeo” pubblica un’esplosiva inchiesta su “I Beni del Vaticano. Quanto vale lo Stato più piccolo del mondo”, ficcando il naso nel patrimonio e nella finanza vaticane. Per quell’inchiesta Gigi viene licenziato senza tanti complimenti dalla proprietà, la Rizzoli. A difenderlo praticamente nessuno, solo i radicali. A Gigi dobbiamo memorabili inchieste caratterizzate da maniacale rispetto della deontologia, non comune capacità di scrittura, curiosità infinita. Da anni Gigi aveva lasciato l’impegno militante e attivo, ma negli ultimi mesi aveva deciso di iscriversi nuovamente al Partito Radicale, dando fiducia alle sue battaglie, ai suoi obiettivi, alle sue proposte. Sempre nei momenti essenziali, quelli che contano e in cui ci si conta, i radicali hanno trovato Gigi al loro fianco, e hanno potuto contare su di lui e sul suo sostegno generoso, pronto e disinteressato.
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Eterologa/Lombardia, Gallo e Cappato: Pronti a dare supporto giuridico a coppie contro norma aberrante
Filomena Gallo e Marco Cappato, rispettivamente segretario e tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica soggetto costituente del Partito radicale, hanno dichiarato:
«In Lombardia la fecondazione medicalmente assistita di tipo eterologa (con donazione di gameti) nelle strutture pubbliche sarà a carico dei pazienti sterili con un costo che va dai 600 ai 3000 euro. Mentre nelle altre regioni si sta legiferando per garantire l’accesso alle tecniche a tutte le coppie sterili con il pagamento di un ticket minimo.
Maroni, dopo Formigoni, conferma quella linea politica che utilizza e deforma le leggi per ostacolare l'esercizio di diritti fondamentali. Questa volta lo fa creando una vera e propria discriminazione in base alla gravità dell'infertilità/sterilità, infierendo così persone già colpite da una limitazione. Limitazione che potrebbe essere tecnicamente rimediabile, ma che diventa una condanna immutabile “per legge”.
Il collegio giuridico dell'associazione Luca Coscioni è a disposizione di tutte le coppie sterili che devono accedere alle tecniche eterologhe e che vogliono presentare un ricorso per opporsi alla ingiustificabile e incostituzionale norma lombarda. Il nostro supporto è gratuito, esattamente come abbiamo già fatto in questi 10 anni contro i divieti della legge 40.
Intanto, già in queste ore, stiamo diffidando le strutture pubbliche che in Lombardia non eseguono la diagnosi preimpianto nel rispetto della norma stessa. Le coppie potranno scriverci all’indirizzo info@associazionelucacosiconi.it».
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Città Metropolitana, Magi: oltre al totonomi?
Dichiarazione di Riccardo Magi, consigliere capitolino Radicale eletto nella Lista civica Marino:
"Il rischio che una riforma tanto attesa si trasformi in controriforma è sempre più realtà. Oltre alla mancanza di una consultazione elettorale popolare e alla modalità che rendono difficilissimo poter presentare una lista per il consiglio Metropolitano "costituente", c'è il vuoto di dibattito e di politica
Ci si avvicina al deposito delle liste per la prima elezione del Consiglio metropolitano di Roma Capitale nell'assenza totale di dibattito pubblico e, anche per questo, nella totale mancanza di informazione. Il fatto che non vi sia una consultazione a suffragio universale non giustifica questo vuoto di dibattito e di politica, anzi lo rende più grave. Si intende recuperare il suffragio popolare percorrendo la via indicata da una legge frettolosa e burocratica, come è la legge Delrio in particolare rispetto alla Capitale? E se sì come? In quale modo il processo di costruzione dell'ente Città Metropolitana di Roma si armonizza con quello di costruzione di Roma Capitale, anch'esso tutt'altro che compiuto? Quale si vuole che sia il ruolo dei municipi di Roma o dei "comuni metropolitani"? C'è la volontà di prevedere strumenti di iniziativa popolare forti e di tutelarne l'efficacia?
Questi sono solo alcuni degli Interrogativi enormi che questa stramba procedura fa sorgere. Meritano risposte serie e nutrite di un dibattito reale. Il rischio altrimenti è che la funzione di "capitale" e quella "metropolitana" anzichè armonizzarsi si intralcino e si sminuiscano a vicenda all'interno di operazioni di cordata e di partito che non hanno alcun respiro riformatore. Altrimenti anzichè semplificare e efficientare le istituzioni creando nuovi ambiti di governo condiviso delle questioni strategiche si appesantirà la qualità della vita e le tasche dei cittadini di Roma e di tutti gli altri 121 comuni."
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Eterologa: Gallo e Cappato, Se violato principio uguaglianza nell’accesso a cure, torneremo nei Tribunali
Dichiarazione Filomena Gallo e Marco Cappato, rispettivamente segretario e tesoriere
dell’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica soggetto costituente del Partiti radicale. Garantire la possibilità di accedere alle tecniche di fecondazione medicalmente assistita con donazione di gameti nelle strutture pubbliche come nelle strutture private significa rispettare il principio di uguaglianza nell’acceso alle cure. La regione Toscana ha aperto la strada, le altre regioni dovrebbero seguire questo esempio. In Lombardia con l'impegno di Maroni e Mantovani, è stato approvato un atto che invece discrimina le coppie lombarde in ragione della gravità della patologia: per cui, se sono infertili possono accedere alla fecondazione omologa nelle strutture pubbliche con un ticket molto basso, ma se sono sterili pagheranno l’intera tecnica fino a 3000 euro. Siamo pronti a ritornare in Tribunale contro la delibera regionale. I conservatori di ogni parte, benedetti da Comunione e Liberazione, devono arrendersi al fatto che l‘eterologa è un diritto in Italia e che le coppie devono poter accedere alla tecnica senza alcun tipo di discriminazione. Basta divieti che violano le libertà civili. Intanto in Parlamento abbiamo lavorato con esperti e giuristi a due testi normativi che sono stati depositati dal Senatore Luigi Manconi e altri al Senato, e dall’On. Michela Marzano e altri alla Camera, per una riforma della legge 40 volta all’eliminazione degli ultimi divieti e per la donazione dei gameti e embrioni alla ricerca e a fini riproduttivi.© 2014 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati
Eutanasia: Cappato, il Parlamento rispetti se stesso e la Costituzione
Dichiarazione di Marco Cappato, Promotore del Gruppo radicale - federalista europeo, tesoriere dell'Associazione Luca Coscioni Abbiamo concluso le nostre 20 ore di Presidio davanti a Montecitorio (al quale è oggi intervenuto anche il Sottesegretario agli Esteri Benedetto Della Vedova) con un applauso di incoraggiamento ai Parlamentari, perché trovino quel coraggio che finora è mancato non solo per rispettare le libertà, ma anche per rispettare se stessi e l'istituzione dove siedono. La Presidente Boldrini, i Capigruppo alla Camera e i Presidenti di Commissione Vargiu e Ferranti non sono riusciti, in un anno, a garantire la trattazione della proposta di legge sull'eutanasia, nemmeno con un'audizione o un'indagine conoscitiva. Anche la preannunciata riforma dei regolamenti, che avrebbe dovuto garantire tempi certi per la trattazione delle leggi popolari, è impantanata da mesi. Il comportamento dei partiti alla Camera danneggia i cittadini e la credibilità del Parlamento.
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Milano, Federico: “Mi dimetto da presidente della Commissione Decentramento e Città metropolitana di Zona 6. La Giunta Pisapia ha dormito sul decentramento col pretesto di attendere la costituzione della Città metropolitana"
La Città metropolitana: il peggior avvio che si potesse immaginare
Dichiarazione di Valerio Federico, consigliere di Zona 6 a Milano e tesoriere di Radicali Italiani:
“Il decentramento di poteri effettivi verso le Zone si sarebbe potuto e dovuto realizzare nei primi 3 anni di Giunta Pisapia. Nulla è stato fatto fino al tentativo recente di nascondere l’evidente incapacità riformatrice della maggioranza, in questo ambito, con la scusa che l’occasione sarebbe stata la costituzione della città metropolitana”. “Peggio di così l’avvio della costituzione della Città metropolitana non poteva avvenire! Elezioni di secondo livello prive di qualunque forma di dibattito pubblico, che escludono i cittadini dal processo decisionale e dalla conoscenza delle proposte in campo”. “Un passaggio istituzionale che ha messo nelle condizioni solo la partitocrazia strutturata di presentare agevolmente liste, senza che né Pisapia né Podestà a Milano muovessero un dito perché si creassero le condizioni minime di informazione e di legalità tali da permettere, a consiglieri al di fuori dei blocchi di potere aggregatisi attorno a PD e Forza Italia, di giocare la partita, se non con difficoltà estreme. A Torino, addirittura, lo spazio si è creato solo per un listone unico “castrista” con destre, centri e sinistre partitocratiche tutte insieme”.
“In campagna elettorale a Milano, il centrosinistra si impegnò ad attuare finalmente un decentramento di funzioni esclusive effettive, dopo il nulla prodotto dai predecessori pidiellini e leghisti. Sostanzialmente nulla è stato fatto e le nove Zone di Milano sono state irrilevanti in qualunque o mancata decisione. Nel 2013 una Zona a Milano è costata mediamente 525 mila Euro e ha deliberato iniziative per un importo di 105 mila euro*: un anno per deliberare finanziamenti corrispondenti allo stipendio di un dirigente medio. I consiglieri sono tuttora privi di poteri, mezzi e strumenti, per dar seguito al loro mandato, dopo quasi 3 anni e mezzo dall’impegno preso dal centrosinistra in campagna elettorale e in piena violazione del Regolamento del Decentramento, violazione che viene perpetrata da 17 anni”.
“La presenza di commissioni “Decentramento e Città metropolitana” nelle Zone, in questo quadro, senza alcun potere, nemmeno consultivo, risulta essere una vera e propria beffa per i Consigli di Zona e soprattutto per i cittadini”.
“Di conseguenza, mi dimetto dopo aver assunto l’incarico 15 mesi fa, ringrazio la maggioranza di centrosinistra del Consiglio di Zona 6 che ha voluto darmi fiducia”.
Gruppo Radicale - Federalista europeo
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Eutanasia: Mina Welby marcia da 18 ore. Alle 11 conferenza stampa a Montecitorio
Ore 11 conferenza stampa a Montecitorio.
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Carceri: Presidio fuori Sollicciano per chiedere amnistia e indulto
Si è svolto nella mattinata del 10 settembre fuori dal carcere di Sollicciano un presidio nonviolento per chiedere al Parlamento i provvedimenti di amnistia e indulto.
Sull'evento di stamani sono intervenuti Massimo Lensi, componente della Direzione di Radicali Italiani, e Maurizio Buzzegoli, segretario dell'associazione "Andrea Tamburi":
«Contrariamente ai vari proclami che arrivano dal Governo, il problema del sovraffollamento carcerario non è risolto: solo l'amnistia e l'indulto, così come richiesto quasi un anno fa dal Presidente Napolitano, sarebbero capace di risolvere immediatamente il problema e di ristabilire lo stato di Diritto e la legalità nel nostro Paese».
Infine i due esponenti radicali lanciano un appello al Presidente della Regione, Enrico Rossi: «Per risolvere questa situazione del collasso della Giustizia, c'è la necessità di un dialogo e di sinergie tra Istituzioni. Chiediamo al Presidente Rossi di convocare quanto prima una seduta straordinaria del Consiglio regionale sul tema della giustizia e del carcere».
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Ariberto Grifoni interrompe lo sciopero della fame
Dichiarazione stampa di Ariberto Grifoni, Coordinamento Amnistia Giustizia Libertà - Abruzzo, referente:
Si è ormai sparsa la notizia dell’importante decisione della Conferenza dei Capigruppo e del Presidente del Consiglio Regionale abruzzese di inserire come punto all’Ordine del giorno (v. allegato), in discussione per l’Aula il prossimo martedì 16 settembre, la risoluzione urgente presentata il 29 agosto dai Consiglieri Luciano Monticelli, anche Presidente della IV Commissione e da Perpaolo Pietrucci, intitolata alla legalità e alle carceri, qui pure allegata.
Un caro, affettuoso amico, nonché iscritto al Partito Radicale mi ha chiesto con premurosa e-mail di attendersi, a questo punto, la fine dello sciopero della fame che ho iniziato il 30 luglio.
È così, infatti, da ieri, appresa la notizia dall’atto di convocazione, sia dal presidente Luciano Monticelli, sia dal consigliere Leandro Bracco ho, con molta felicità, corrisposto a quest’avvio formale della discussione nella massima assise politica del territorio abruzzese, con l’interruzione del digiuno, riprendendo l’alimentazione.
È questo il momento di ringraziare i miei familiari per la pazienza con cui mi hanno sopportato e sostenuto nella difficile prova, i compagni di lotta che a decine nella regione hanno aderito al satyagraha, così come per le centinaia che animano la lotta nonviolenta in tutta Italia, a partire da Marco Pannella, presidente del Senato del Partito Radicale e a Rita Bernardini, segretaria di Radicali Italiani.
Un ringraziamento particolare va al mio medico curante, il dr. Alfredo Ferri che per tutti i 41 giorni di sciopero della fame mi ha tenuto sotto osservazione, valutando con me le reazioni del mio corpo ed esaminandone scrupolosamente gli effetti, anche alla luce del saggio scientifico Digiuno, Autofagia e Longevità. Qui allego il suo ultimo bollettino medico di sabato scorso.
Una speranza si accende: che il Consiglio Regionale abruzzese, ancora una volta, possa esprimersi in libertà e approvare, all’unanimità come la precedente volta, la risoluzione a sostegno del satyagraha radicale, della riforma della giustizia, dell’amnistia e dell’indulto, per il diritto dei carcerati, degli ultimi in questa società, tanto quanto i diritti di poliziotti penitenziari, personale amministrativo e tecnico, direttori, insomma di tutta la comunità carceraria, affinchè possa conquistare, anche con l’aiuto del Consiglio Regionale abruzzese la dignità richiamata solennemente dal 3° comma dell’art. 27 della nostra Costituzione, dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo e dalla Commissione ONU che ha visitato nei mesi scorsi le strutture penitenziarie italiane.
Sono sicuro che il messaggio solenne del Presidente della Repubblica, l’unico formalmente rivolto al Parlamento non resterà lettera morta, anche per il contributo del Consiglio Regionale abruzzese, e di questo ne sarò felice.
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AttachmentSize Ordine del giorno del Consiglio Regionale d'Abruzzo713.95 KB Risoluzione "legalità e carceri" Monticelli-Pietrucci 685.16 KB Bollettino medico di Ariberto Grifoni al XXXIX giorno di sciopero fame728.92 KBGoverno, Turco e Comellini (Pdm): 25 miliardi buttati per salvare poltrone e prebende tra Difesa e Interni.
“Per non toccare privilegi e poltrone dei “soliti noti” i governi che si sono succeduti dal 2009 ad oggi hanno sprecato risorse per circa 25 miliardi di euro solo nell'ambito della Difesa e della Sicurezza.” Lo dichiarano Maurizio Turco, già deputato Radicale della XV e XVI Legislatura, e Luca Marco Comellini, Segretario del Partito per la tutela dei diritti di militari e Forze di polizia (Pdm).
“Dal 2009 fino ad oggi le nostre proposte per la revisione e razionalizzazione della spesa nei settori della difesa e della sicurezza, finalizzate a conseguire risparmi strutturali per circa 5 miliardi di euro all'anno, sono sempre state le stesse: soppressione dell'ausiliaria, delle indennità "privilegio" e dell'omogeneizzazione stipendiale, cancellazione dei costi delle Rappresentanze militari (Cocer) e dell'Ordinariato Militare, l'unificazione (reale) delle forze di polizia, la smilitarizzazione della Guardia di Finanza e il riutilizzo delle caserme in dismissione per le esigenze dello Stato e risparmiare sugli affitti (spesso d'oro). La protesta dei rappresentanti sindacali del personale delle forze di polizia, dei vigili del fuoco e dei delegati del Cocer delle forze armate che in questi giorni sta occupando senza proposte ampi spazi dei mezzi di informazione non ci sarebbe mai stata se i governi che si sono succeduti in questi anni avessero agito con la logica del buon padre di famiglia. I soldi - 25 miliardi di euro in totale - che dal 2009 fino ad oggi sono stati spesi per mantenere in piedi 5 forze di polizia e garantire poltrone, privilegi e prebende ai generali, ammiragli, preti militari e cocer, ormai sono stati spesi ma il voler proseguire sulla strada dello spreco anche nel 2015, nonostante l'evidenza della crisi economica e sociale che sconquassa il Paese, sarebbe da stupidi. Anche se non richiesto questo è il contributo che abbiamo dato e continuiamo a dare perché in questo modo siamo certi di dare voce alle tante richieste di attuazione del principio di "specificità" sancito dall'articolo 19 della legge 4 novembre 2010, n. 183, e per realizzare quella indispensabile semplificazione normativa in materia di trattamento economico del personale delle Forze armate, delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, in applicazione dei principi dettati dalla Costituzione, nonché per garantire l'effettiva equiordinazione delle figure professionali omogenee del Comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico."© 2014 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati
Intervento di Rita Bernardini su Il Tempo: Caste e referendum negati. La giustizia non si riforma
Caro direttore,
a proposito di riforma della giustizia.Ricordi? «No, non firmo i referendum perché leriforme le farà il Parlamento»: così Matteo Renzi a Marco Pannella nel mese di agosto 2013, un anno fa. Oppure. «Cari elettori, andate pure al mare disertando le urne perché queste riforme le farà il Parlamento quando io sarò divenuto Presidente del Consiglio»: così Silvio Berlusconi al momento del voto referendario nel 2000. Nel primo caso (quello di Matteo Renzi che non firma, mentre Silvio Berlusconi di firme ne metteva pubblicamente e platealmente dodici al tavolo radicale di Largo Argentina per poi doversi accorgere che il Popolo delle Libertà occupava il tempo più ad organizzare la scissione che ad allestire i banchetti) noi radicali non raggiungemmo, secondo una discutibile decisione della Corte di Cassazione, le 500.000 firme necessarie a convocare i referendum. Nel secondo caso (quello di Berlusconi che invita alla diserzione delle urne), non si arrivò al quorum pur registrando il massiccio voto favorevole dei dieci milioni di elettori che si recarono ai seggi, malgrado l’ostracismo dei media. In ambedue le vicende citate, molti dei referendum riguardavano proprio la Giustizia: separazione delle carriere dei magistrati, responsabilità civile (riproposto perché nonostante la vittoria del 1987 fu proprio il Parlamento a vanificarne l’esito), incarichi extra-giudiziari, carriere dei magistrati e magistrati fuori ruolo, sistema d’elezione del Consiglio Superiore della Magistratura, custodia cautelare, ergastolo. Oggi, invece, quale è lo “spettacolo” che si propone ai nostri occhi? Un guazzabuglio di disegni di legge che, c’è da scommettere, difficilmente vedranno la luce a causa dei sempre efficacissimi veti incrociati. Il tutto condito con tanto di scontri su problemi epocali come le ferie dei magistrati i quali - parola di ANM! – giustificano la prolungatissima villeggiatura annuale affermando di utilizzarla (poverini) per motivare sentenze, studiarsi le carte, aggiornarsi. Se fossimo in un Paese democratico, la riforma strutturale della Giustizia avrebbe già imboccato la strada maestra della decisione popolare con alcuni punti veri di riforma che sarebbero stati già acquisiti grazie al voto dei cittadini. Ma da decenni e sempre di più viviamo in una «non democrazia» che nega il diritto alla conoscenza al suo popolo in nome di una sotterranea Ragion di Stato partitocratica, correntocratica, spartitoria e dilapidatrice di risorse e di diritti umani fondamentali universalmente acquisiti. Ragion di Stato che, opponendosi allo Stato di Diritto, ha fatto precipitare l’Italia agli ultimi posti delle classifiche mondiali riguardo all’amministrazione della Giustizia, alla libertà d’impresa, all’inarrestabile formazione del debito pubblico. Da Radicale sono convinta che è proprio per l’affermazione del “nuovo” diritto umano alla conoscenza - oggi negato (non solo in Italia) - che occorra urgentemente impegnarsi ricercando e trovando nuove risorse che diano respiro e forza al Partito Radicale Nonviolento transnazionale e transpartito già artefice di grandi conquiste umane e civili in sede Organizzazione delle Nazioni Unite come la moratoria delle esecuzioni capitali, l’istituzione della Corte Penale internazionale e la messa al bando delle mutilazioni genitali femminili. Rita Bernardini© 2014 da Il Tempo. Tutti i diritti riservati
Eutanasia: oggi, dalle 18.00, Laura Arconti con Mina Welby per il girotondo attorno ai palazzi di Governo e Parlamento
La Presidente di Radicali Italiani, Laura Arconti, affiancherà Mina Welby (dalle 18 alle 20) nel lungo walk-around attorno ai palazzi del Governo e del Parlamento deciso dalla co-presidente dell'Associazione Luca Coscioni.
Mina Welby, chiederà "la calendarizzazione della proposta di legge di iniziativa popolare per la liceità dell'eutanasia e il testamento biologico, depositata alla Camera il 13 settembre di un anno fa e mai dibattuta”.© 2014 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati
Farina Coscioni (Radicali): chiedo al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali di rendere accessibili e conoscibili tutti i progetti finanziati dal ministero per l’integrazione e il superamento delle discriminazioni.
Maria Antonietta Farina Coscioni, dirigente radicale e presidente onorario della Associazione Luca Coscioni, ha rilasciato la seguente dichiarazione:
“Mi rivolgo espressamente al ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti, che ha anche le deleghe per quel che riguarda le politiche giovanili, il servizio civile nazionale, l’integrazione e le politiche per la famiglia. Con fondi del ministero, e dunque denaro pubblico, tra le altre cose si finanziano periodicamente progetti appunto tesi a favorire e incrementare politiche a favore di giovani e delle loro famiglie, a superare discriminazioni e rimuovere disparità, per un’integrazione che consenta a tutti pari opportunità a prescindere dalle loro condizioni fisiche. Conosciamo l’entità dei fondi erogati, abbiamo la possibilità di conoscere come questi vengono ripartiti, a quali enti e organizzazioni vengono attribuiti di volta in volta. Manca tuttavia un elemento fondamentale, ed è la possibilità di conoscere i progetti che vengono accettati e beneficiano del sostegno statale. È un elemento di trasparenza che andrebbe garantito e assicurato, pubblicandoli nel sito del ministero, o prevedendo che siano pubblicati nei siti on line delle varie organizzazioni. Un elementare elemento di chiarezza. Il ministro Poletti è d’accordo? E si attiverà in questo senso? E’ quanto voglio sperare, e mi auguro accada”.© 2014 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati
Michele Migliori, Radicali di Gorizia, dopo la visita all’accampamento profughi sull’Isonzo: un piccolo angolo d’inferno
Nel pomeriggio di Mercoledì 10 Settembre i Radicali di Gorizia, rappresentati dal Segretario cittadino Michele Migliori, si sono recati per un sopralluogo presso l’accampamento profughi in riva all’Isonzo, all’altezza del ponte IX Agosto, alle porte della città.
“La prima cosa che si nota giunti sul posto è la totale mancanza di ogni forma di rispetto della dignità umana” – afferma il segretario dei Radicali – “stiamo parlando di 130 persone costrette a vivere stipati lavandosi e bevendo l’acqua dell’Isonzo, senza una fonte di sostentamento certa. Mangiano solo ciò che le loro poche finanze gli permettono e ciò che gli viene donato da qualche privato cittadino. La nostra domanda alle istituzioni competenti è la seguente: cosa accadrà quando arriverà l’inverno e saranno terminate le loro risorse economiche?
Sottolineiamo come i profughi in questione siano tutti riconosciuti dalla Polizia di Frontiera di Gorizia come richiedenti asilo politico, e molti già riconosciuti come rifugiati per motivi politici o di guerra. Nessuno di loro è clandestino, come alcuni partiti continuano a sostenere”.
“Infine” – conclude Migliori – “chiediamo alle istituzioni locali di intervenire quanto prima per evitare il dilagare delle problematiche igieniche, per il ripristino tempestivo della dignità umana, in nome dello Stato di Diritto che sempre più spesso sembra mancare nel nostro paese”."
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Grattacielo Regione/Manfredi, Radicali: Chiamparino apra anche il “Cantiere Trasparenza”
Sito web dedicato fermo al 2012
Alla notizia della sentenza del TAR del Piemonte che ha condannato la Regione per scarsa trasparenza amministrativa nella lite giudiziaria con l’architetto Massimiliano Fuksas, Giulio Manfredi - membro di Direzione Radicali Italiani e segretario Associazione radicale Adelaide Aglietta - ha dichiarato:
“La costruzione della sede unica della Regione Piemonte coinvolge l’intera comunità regionale; la questione della trasparenza delle procedure non può, quindi, essere confinata ai rapporti contrattuali fra gli uffici regionali e lo studio Fuksas. Rispetto a tale querelle, ricordo solamente che tutti i cittadini piemontesi hanno potuto e possono avere qualche informazione precisa unicamente grazie all’iniziativa radicale, che ha incalzato la precedente Giunta Cota, costringendola a pubblicare online la Deliberazione della Giunta Regionale 2 agosto 2013, n. 83-6285, di cui aveva pubblicato in un primo momento solamente il titolo, senza il testo.
Nell’incontro che una delegazione radicale ha avuto con Sergio Chiamparino, il 23 luglio scorso, avevo richiesto esplicitamente al Presidente di cambiare verso rispetto all’era Cota, partendo, per esempio, dal sito web istituzionale dedicato alla costruzione del grattacielo, inchiodato al novembre 2012.
Presidente Chiamparino, occorre finalmente aprire anche il “cantiere trasparenza”.
Il sito web istituzionale dedicato
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Eutanasia, Radicali: le ultime ore prima del viaggio in Svizzera
DOMANI ALLE 10.30 PRESENTAZIONE DELL'INTERVISTA A UNA DONNA IN ATTESA DELL'EUTANASIA
Comunicato stampa di Radio radicale e Associazione Luca Coscioni
Domani, giovedì 11 settembre, alle ore 10.30, Radio radicale pubblicherà la videointervista realizzata da Michele Lembo a Damiana, una donna che ha ottenuto l'eutanasia in Svizzera. Nell'intervista, rilasciata subito prima del viaggio della donna verso una clinica Svizzera, Damiana parla delle difficoltà incontrate, dei costi sostenuti e dell'aiuto ottenuto dall'Associazione Luca Coscioni e da Exit Italia.
Alle 10.30, sarà in studio, presso la sede della radio,a Roma, in via Principe Amedeo 2, V piano, per rispondere alle domande dei giornalisti e, successivamente, per un filodiretto con gli ascoltatori il promotore della campagna "eutanasia legale", Marco CAPPATO. Con lui il direttore di Radio Radicale Alessio Falconio.In questa occasione sarà anche presentata l'iniziativa di walk-around capeggiato da Mina Welby attorno a Montecitorio e Palazzo Chigi prevista a partire dalle ore 16 sempre di domani, giovedì. --
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Eutanasia, Ass. Coscioni: domani Mina Welby inizia girotondo di 20 ore intorno a Governo e Parlamento
Comunicato stampa dell'Associazione Luca Coscioni
Domani, giovedì 11 settembre, alle ore 16 da piazza Montecitorio Mina Welby, co-presidente dell'Associazione Luca Coscioni, darà inizio al walk around intorno a Governo e Parlamento per chiedere la calendarizzazione della proposta di legge di iniziativa popolare per la liceità dell'eutanasia e il testamento biologico, depositata alla Camera il 13 settembre di un anno fa e mai dibattuta. Con Mina Welby ci saranno Filomena Gallo, Segretario del'Associazione Luca Coscioni, Marco Cappato, promotore della campagna EutanasiaLegale, Matteo Mainardi, coordinatore della campagna, Carlo Troilo, consigliere generale dell'Associazione Luca Coscioni, Chiara Rapaccini, compagna del regista Mario Monicelli, Francesco Lizzani, figlio del regista Carlo Lizzani e i cittadini che hanno aderito. Il girotondo terminerà il giorno dopo, venerdì 12 settembre, alle ore 11.© 2014 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati
Bolognetti: Caro Assessore Berlinguer, benarrivato nel mondo reale e mi raccomando resti con noi comuni mortali e “allarmisti” incalliti.
"Verdana","sans-serif"">Fonte Basilicatanet, 10 settembre 2014
"Verdana","sans-serif"">Di Maurizio Bolognetti, Segretario Radicali Lucani e Direzione nazionale di Radicali Italiani
Finalmente la Regione Basilicata, attraverso l’assessore all’ambiente Berlinguer, sembra aver preso atto che presso il Centro Oli dell’Eni c’è qualcosa che non va. Nell’esprimere il mio plauso all’assessore, auspico che questa volta si vada davvero fino in fondo e senza fare sconti. Sarebbe una grande delusione il dover constatare che alle fiamme, al fuoco e al fumo dell’Eni faccia da pendant il fumo senza arrosto delle Istituzioni e di organi di controllo già troppo a lungo latitanti nella Valle dell’Agip. Caro Assessore, benarrivato nel mondo reale e mi raccomando resti con noi comuni mortali e “allarmisti” incalliti, che da molto tempo diciamo: “Houston, abbiamo un problema al Centro Oli”. Centro Oli che, gioverà ricordarlo, in base alle Direttive Seveso è uno stabilimento a rischio incidente rilevante. Prima o poi, si spera più prima che poi, occorrerà interrogarsi sul Piano di Emergenza Esterno e sulla totale assenza di uno straccio di esercitazione tesa a coinvolgere la cittadinanza.
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Città Metropolitana: la Lista Civica presenta i candidati: con noi i cittadini tornano a contare. Lavoriamo con i consiglieri di tutti i partiti
Comunicato stampa della “Lista Civica Costituente per la partecipazione” per elezioni del 28 settembre per il Consiglio della Città metropolitana
Si è tenuta stamane la conferenza stampa di presentazione dei candidati della “Lista Civica Costituente per la partecipazione” che concorre alle elezioni per il Consiglio della Città metropolitana di Milano.
L’obiettivo della lista è quello di utilizzare i poteri costituenti del Consiglio metropolitano per inserire nello Statuto del nuovo Ente: l’elezione diretta da subito del Sindaco e del Consiglio; i referendum e le iniziative popolari; il bilancio partecipato, con open data e open government; l’anagrafe pubblica degli eletti e nominati. La lista, che punta alla costruzione di una vera e propria “Città dei Comuni” che coinvolga il territorio nel pieno rispetto delle autonomie locali e della volontà popolare, è interessata a lavorare concretamente assieme a tutti i Consiglieri comunali, di qualsiasi parte politica siano, fuori dalla logica degli schieramenti.
I candidati sono:ACERNESE MARIA GRAZIA Pozzuolo Martesana, BISCARDINI ROBERTO Milano, BONA MICHELE Cassinetta di Lugagnano, BORGHETTI LORELLA Rho, BROCCOLI YURI Settala, BROI IVANA Vimodrone, CAPPATO MARCO Milano, CORTIANA FIORELLO Buccinasco, DICAPUA GIACOMO Corsico, FERRARI GIANDOMENICO Gorgonzola, FORENZA FRANCESCO SanDonato Milanese, GAMBINI SARA Arluno, MAGGIONI LUCA Carugate, MAIOCCHI LAURA Pero, NIGRELLI RINO NATALECalvignasco, OLDANI PIERLUCASindacodi Casorezzo, PACCHIONI ROBERTO Paullo, RIGITANO RITA Pregnana Milanese, SANCINI GIULIO ALFREDOSindacodi Gessate, SAVINO ANDREA Cassano d'Adda, SOTTILE FRANCESCO Cusago, VIOLI ANTONELLASindacodi Lacchiarella, ZONCA ENRICO Cinisello Balsamo.
Oltre ai 3 sindaci candidati, hanno sottoscritto la lista anche dieci Sindaci eletti con liste civiche.
NOTA DI SINTESI della Conferenza stampaEdoardo CROCI, del Comitato organizzatore: inizia la campagna elettorale. Ci rivolgiamo a tutti i Consiglieri, di qualsiasi parte politica, e faremo una campagna rivolta anche ai cittadini, che hanno il diritto ad essere informati. 20 nostri candidati su 24 sono di liste civiche, per un’iniziativa nata dal basso a partire da comitati locali.
Laura MAIOCCHI, Consigliera comunale a Pero: sono stata eletta in una vera lista civica; staccata da qualsiasi logica di partito per rispondere ai bisogni del cittadino. Fondamentale la rappresentatività: se avessero escluso le liste civiche gran parte dei cittadini sarebbe stata esclusa non solo direttamente, non potendo votare, ma anche indirettamente. Crediamo nella partecipazione democratica. Le coalizioni pensavano di “vincere facile”, ma non sarà così.
Pierpaolo PECCHIARI, del Comitato organizzatore: affrontiamo tre emergenze: un’emergenza democratica, rispetto alla quale chiediamo strumenti di democrazia diretta e iniziativa popolare; un’emergenza di gestione del territorio; un’emergenza di centralismo milanese, al quale contrapponiamo il decentramento, la “Città dei Comuni.
Roberto BISCARDINI, Consiglieri comunale a Milano: La Città metropolitana rischia di esprimere la peggiore tecnocrazia, l’unica riforma che si è fatta è stata l’abolizione per i cittadini del diritto di decidere, l’annullamento del controllo democratico. Noi proponiamo elezione diretta del Sindaco e del Consiglio e l’autocoordinamento dei Sindaci per la gestione del territorio: deve avere peso la Conferenza dei Sindaci. Yuri BROCCOLI, Consigliere comunale di Settala: la città dei Comuni deve essere la città di tutti.
Marco CAPPATO Consigliere comunale a Milano: grazie a questa lista già ora queste elezioni fanno un po’ meno schifo di quanto sarebbe stato, perché abbiamo costretto tutti a fare i conti anche con la logica delle idee e non solo con quella dei numeri.
Fiorello CORTIANA, Consigliere comunale a Buccinasco: diamo l’opportunità ai Consiglieri comunali di qualsiasi partito di partecipare a questo processo costituente. Altrimenti si affermano decisioni, come quelle sulle “vie d’acqua”, che passano sulla testa dei cittadini. Le regole antidemocratiche hanno già determinato l’esclusione del Movimento 5 stelle. A loro diciamo: non mettete i vostri voti in frigorifero, contribuireste al tanto peggio tanto meglio. Puntiamo su open democracy e open government e iniziativa popolare. I cittadini sono per l’elezione diretta.
Luca MAGGIONI, Consigliere comunale di Carugate: persone delle più diverse appartenenze politiche si sono trovate d’accordo su un programma che chiede democrazia, coinvolgimento diretto dei cittadini e attenzione ai comuni della provincia e ai loro problemi; porto il saluto del questore della Camera Stefano DAMBRUOSO del Comitato organizzatore.
Rino NIGRELLI, Consigliere comunale di Calvignasco: sono vicesindaco di un paesino di periferia. Siamo cittadini che si sono trovati sulla base delle idee, non degli schieramenti. Puntiamo molto sullo strumento dei referendum per dare la parola ai cittadini.
Pierluca OLDANI, Sindaco di Casorezzo: è in atto un cambiamento epocale,e starà a noi far sì che sia un cambiamento positivo. bisogna scrivere lo Statuto della città metropolitana, bisogna tener conto dei reali bisogni del territorio e dei cittadini, anche di chi sta ai confini della provincia. Ho aderito a questo progetto perché, al di là delle ideologie propone un metodo di lavoro: quello di decidere tutti insieme quali sono le migliori soluzioni. Una città Metropolitana policentrica.
Alberto PACCHIONI, Consigliere comunale di Paullo: mi è piaciuto molto il motto “La Città dei Comuni”; la grande capacità di attrarre cultura finanza e moda deve far partecipare i Comuni della città metropolitana. Solo aggregando si può far vivere questo sogno. Mi spenderò in tutti gli ambiti. Sono orgoglioso di fare parte di questo progetto.
Giulio SANCINI, Sindaco di Gessate: da quando sono stato eletto vivo un dramma: i cittadini mi hanno dato l’incarico di rappresentare le loro esigenze, ma, ad esempio per le opere connesse alla TEM, si è persa la capacità di calare queste opere nel contesto locale. Non diciamo che le opere non vanno fatte, ma che vanno adattate alle esigenze del territorio: chiediamo partecipazione, le stesse cose che chiede questo fantastico gruppo che si è creato. Non accettiamo che le decisioni siano calate dall’alto.
Enrico ZONCA, Consigliere comunale di Cinisello Balsamo: il mio comune è il terzo della Provincia, e rischia di non essere rappresentato perché i partiti hanno scelto i loro funzionari. Il nostro progetto si basa non sui posti ma sulle idee. Il Consiglio dovrà stabilire le regole, ma se il Sindaco di Milano è automaticamente il Sindaco della Città metropolitana, allora noi vogliamo partecipare alle elezioni per la città di Milano! Con queste elezioni si sapevano già i nomi degli eletti la sera prima del voto. Grazie alla nostra lista non sarà più così. Milano è il miglior laboratorio per la migliore politica italiana.
Milena BERTANI, del Comitato organizzatore: ho visto fallire, dal ’92 in poi, i progetti di rinascita dei partiti. Con questa lista vogliamo scrivere regole che tengano conto degli interessi dei cittadini. E’ una grande speranza.
Il Comitato organizzativo, oltre ai candidati, è composto, tra gli altri, anche da: Milena Bertani, Edoardo Croci, Enrico Fedrighini, Laura Maiocchi, Pierpaolo Pecchiari, Stefano Dambruoso, Alessandro Seracini, Luciano Valaguzza.
Per informazioni: 02-88450480, 02-88464455
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