Radicali Italiani
Satyagraha di Natale. A Foggia aderisce l'associazione "Mariateresa Di Lascia"
L’Associazione radicale Mariateresa Di Lascia, della provincia di Foggia, dal 13 dicembre si unisce alla lotta nonviolenta del leader radicale Marco Pannella, "affinché nel nostro Paese si affermi la legalità nell’amministrazione della Giustizia, da anni straziata insieme alla vita di milioni di persone a causa dell’irragionevole durata dei processi penali e civili, e si rimuovano le cause strutturali che fanno delle nostre carceri luoghi di trattamenti inumani e degradanti".
L'associazione parteciperà con un digiuno a staffetta di militanti e simpatizzanti, a partire dal presidente Antonio Trisciuoglio, dal segretario Norberto Guerriero e dal tesoriere Maria Rosaria Lo Muzio. Ancora una volta siamo costretti dall’ignavia di questo governo e di questo Parlamento a ricorrere ad una forma estrema e non violenta di protesta, per porre l’attenzione sulla strage di giustizia e di diritto che ogni giorno viene perpetrata nelle carceri italiane e nelle aule giudiziarie.
La riforma vera della giustizia, l’amnistia e l’indulto, il riconoscimento del reato di tortura sono solo alcuni dei passi necessari per far sì che l’Italia torni ad essere una vera democrazia e non una democrazia “reale”. Con Marco Pannella, con la segretaria di Radicali Italiani, Rita Bernardini, l’associazione Mariateresa Di Lascia trascorrerà anche questo Natale accanto a quei cittadini detenuti, la cui pena detentiva non può essere trasformata in una vera e propria tortura.
Inoltre, accanto agli obiettivi nazionali del Satryagaha, ne poniamo uno specifico territoriale, chiediamo al sindaco e al consiglio comunale di Foggia la nomina di un Garante comunale per i detenuti, figura indispensabile affinché il carcere di Foggia, venga riconosciuto come parte integrante del territorio comunale e i cittadini detenuti come cittadini, al pari degli altri, della comunità foggiana.
I radicali foggiani invitano tutti i cittadini della provincia di Foggia che condividono questi obiettivi ad unirsi ai componenti dell’Associazione in questa staffetta di lotta nonviolenta, dando la propria adesione a questo documento e comunicandolo via mail all’indirizzo: associazionedilascia@gmail.com o telefonicamente al numero 3452887496.
Antonio Trisciuoglio
Norberto Guerriero
Mariarosaria Lo Muzio
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Giustizia. Manifestazione in piazza Beccaria per chiedere amnistia e indulto
I radicali dell'Associazione "Andrea Tamburi" hanno manifestato il 20 dicembre in piazza Beccaria, a Firenze, per chiedere i provvedimenti di amnistia e indulto: durante l'iniziativa sono state allestite le immagini di alcuni persone morte in custodia dello Stato (Cucchi, Lonzi, Magherini, Aldrovandi, Perna) e uno specchio con la scritta: "Il prossimo potresti essere tu".
Massimo Lensi e Maurizio Buzzegoli dell'Associazione "Andrea Tamburi" hanno dichiarato: "Abbiamo cercato di sensibilizzare i cittadini sul vero e proprio massacro che si sta compiendo fuori e dentro le carceri italiane: dalla morte di Stefano Cucchi sono morti negli istituti penitenziari 893 detenuti. Questo testimonia il fallimento del sistema penitenziario italiano".
I due esponenti radicali ricordano la mobilitazione nazionale in corso: "Ad oggi più di 500 cittadini hanno aderito al Satyagraha organizzato dal Partito radicale per l'amnistia e l'indulto, così come invocati dal Presidente Napolitano: sono gli unici provvedimenti in grado di ristabilire lo Stato di diritto e la giustizia nel nostro paese".
Infine Lensi e Buzzegoli hanno sottolineato il problema della sanità penitenziaria: "Chiediamo che nella prossima legge finanziaria regionale sia data una adeguata copertura su questo punto, creando almeno nelle carceri più popolose un vero presidio sanitario permanente".
Per informazioni contattare Maurizio Buzzegoli al 3382318159
* foto: Massimo Lensi
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Bolognetti: il coraggio di sognare di Chiara Castellani
115%;font-family:"Verdana","sans-serif"">Fonte Cosmopolismedia, 21 dicembre 2014
115%;font-family:"Verdana","sans-serif"">
115%;font-family:"Verdana","sans-serif"">Bolognetti: ha ragione Chiara Castellani, il coraggio di sognare è il motore della vita.
115%;font-family:"Verdana","sans-serif"">Di Maurizio Bolognetti
Come si fa a non amare chi dice “Il coraggio di sognare è il motore della mia vita”?
justify">Chiara Castellani - piccola, minuta, alle spalle una storia che è quasi un romanzo, una vita spesa al servizio degli ultimi, dei diseredati, dei dimenticati, di chi soffre, di chi ha bisogno di aiuto - ha acceso i cuori e le menti di coloro che hanno avuto la fortuna di ascoltarla all’Istituto Paciotti di Taranto. Le sue parole scavano solchi profondi, come un aratro che lavora la terra preparandola alla semina, e attraverso i suoi occhi vedi angoli di mondo dimenticati. justify">Gli occhi di Chiara brillano mentre cita l’art. 25 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo e afferma che “il benessere non è solo assenza di malattia”. justify">Guardo la luce nei suoi occhi mentre infervorandosi parla di diritto alla vita, di un genocidio dimenticato, del diritto alla salute negato e dei cambiamenti macroclimatici. justify">Chiara Castellani, missionaria laica, ostetrica, ginecologo e specializzata nella cura di malattie epidemiche mortali, ha trascorso buona parte della sua vita in zone di guerra, in aree martoriate da epidemie terribili e, da oltre 20 anni, presta la sua opera in Congo, dove – dice – “in tutte le sale operatorie si comincia col pregare”. justify">Racconta la sua Africa Chiara ed è un racconto intenso che ha per filo conduttore i diritti negati. justify">A migliaia di chilometri di distanza dall’ex Congo Belga, nell’aula magna dell’Istituto tecnico Paciotti, risuona la voce di una donna che dice: “Avevo il dovere di battermi. Malattie e guerre dimenticate in quell’angolo di mondo viaggiano a braccetto” justify">Ci va giù duro la Castellani quando parla della guerra a “bassa intensità” che sta straziando il Congo. “Una guerra bugiarda”, legata allo sfruttamento dei preziosi giacimenti di coltan e diamanti di cui l’ex Zaire è ricco. Una guerra finanziata e alimentata dalle multinazionali che “barattano armi leggere” in cambio del coltan, che serve anche per le cosiddette “bombe intelligenti”. justify">Ascolto e penso che a volte l’intelligenza delle bombe sia di gran lunga superiore a quella di certi governanti, che nulla governano e alimentano con la loro miopia il biocidio/ecocidio planetario in corso. Ascolto e penso al “capitalismo reale”, interfaccia della “democrazia reale” e a ciò che viene venduto per “ragion di Stato”, ma in realtà è solo uno strumento di oppressione attraverso il quale si nega il diritto umano alla conoscenza e si nega Stato di diritto. justify">“Quando sei testimone di ingiustizie devi avere la forza di denunciare”, dice Chiara Castellani. E lei la forza l’ha avuta e ce l’ha e prende corpo in ogni parola pronunciata e anche nei suoi silenzi. justify">La Castellani è un fiume in piena, una valanga d’amore e alla fine del suo intervento, di cinquanta minuti letteralmente volati via, monta la sensazione di conoscerla da sempre, forse perché i concetti che esprime sono antichi come le montagne. justify">Sì, avevo proprio voglia di tratteggiare la storia di Chiara. Voglia di raccontare di una persona che ha sete di verità, di giustizia, di diritto e che in questo tempo scardinato cita la “Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo e parla di carcere, dicendo che la pena non è vendetta di Stato e che nessuno può essere sottoposto a trattamenti inumani e degradanti. justify">Il racconto di questa piccola grande donna, il suo “I have a dream”, ascoltato all’indomani di una manifestazione che ha visto marciare per le strade di Taranto migliaia di persone, mi spinge a tracciare paragoni forse azzardati. justify">Taranto non è il Congo, ma anche a Taranto, anche in Basilicata, è in corso una “guerra bugiarda”, una guerra invisibile e non dichiarata contro il diritto alla salute. justify">Nella città “dei due mari”, per dirla con Marco Pannella, la strage di diritto e legalità si è fatta strage di popoli e di vite. justify">Ma per fortuna anche a Taranto, anche in Basilicata, c’è chi prova ad essere e ad alimentare speranza, come i miei amici di Peacelink, di Legamjonici o i medici dell’Isde che ancora onorano il giuramento d’Ippocrate. justify">Un'altra Taranto è possibile, un’altra Basilicata è possibile, un altro futuro è possibile per il nostro piccolo pianeta. Sta a noi provare a costruirlo, iniziando a proporre un cambio di paradigma. justify">Sì, avevo voglia di raccontare la storia di Chiara Castellani, della sua grande forza d’animo e del suo gran cuore. Avevo voglia di parlare di una donna che si batte per un qualcosa a me assai caro: la vita del diritto e il diritto alla vita.© 2014 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati
Mafia capitale, Magi a L’Arena-Domenica In: documenti alla mano emergenza casa non esiste, ma è solo fonte di lucro
“Nella Capitale l’emergenza abitativa non esiste. Ma, esattamente come l’emergenza nomadi, è stata creata e viene alimentata ad arte, anno dopo anno e consiliatura dopo consiliatura, esclusivamente a scopo di lucro”, lo ha dichiarato Riccardo Magi, Presidente di Radicali Italiani e consigliere comunale a Roma, ospite oggi a L’Arena condotta da Massimo Giletti, in diretta su Raiuno. “Se infatti si facesse rispettare la legge, facendo uscire dalle case popolari chi non ne ha diritto perché ha un reddito troppo alto o ha altre case di proprietà, possiamo dire, documenti alla mano, che si azzererebbe immediatamente la graduatoria del 2010 ancora pendente”, ha spiegato Magi.
“Le violazioni di legge che sono dietro questa e le altre vicende emerse dall’inchiesta sulla Mafia capitale dimostrano che è saltato completamente il sistema di controlli interno all’Amministrazione comunale, rafforzato peraltro nel 2012 con modifiche legislative nazionali. Nessuno infatti - ha affermato Magi nel corso del programma - sottolinea che oltre al livello di controllo e di indirizzo politico esistono organismi come il Segretario generale e la Ragioneria, oltre a tutti gli alti dirigenti chiamati a vigilare sulla regolarità di appalti e affidamenti dei servizi pubblici. E’ fondamentale capire se non hanno funzionato e perché. Eppure sarebbe bastato guardare i bilanci e i bandi per accorgersi delle enormi anomalie che noi Radicali abbiamo reso note e denunciato in ogni sede, dalla Procura, alla Corte dei Conti, all’Autorità anticorruzione e perfino alla Commissione europea, ben prima che scoppiasse lo scandalo.
La trasparenza è il miglior antidoto alla corruzione e alle clientele. Perché, allora, tutti i dati relativi alle gare pubbliche e agli affidamenti e ai contratti - ad esempio proprio quelli per l’emergenza abitativa - non sono pubblicati online, come prevede la legge? Abbiamo dovuto renderli noti noi Radicali, proprio come accaduto nel 2012, quando i consiglieri Radicali alla Regione Lazio decisero di pubblicare i bilanci dei gruppi consiliari permettendo così che venisse alla luce la razzia di soldi pubblici a opera di Fiorito&Co”, ricorda Riccardo Magi.
E’ necessario ripristinare il sistema di controllo e dare anche ai cittadini la possibilità di controllare i politici eletti, accantonando il meccanismo di selezione della classe dirigente che, attraverso il sistema feudale delle preferenze, falsa il gioco democratico. L’unica vera garanzia è rappresentata dal sistema uninominale che prevede regole chiare e semplici: un confronto tra programmi e biografie e un solo eletto che per cinque anni è sottoposto al controllo di 90 mila cittadini”, ha concluso il Presidente di Radicali Italiani.
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Diritti umani dei detenuti, Del Gaudio chiama i radicali: sono con voi
Dichiarazione del sindaco Pio Del Gaudio al termine di un colloquio telefonico con i promotori delle associazioni radicali Legalità e Trasparenza e Certi Diritti.
“Ho annunciato ai rappresentanti delle associazioni radicali del territorio la mia adesione a quella che considero una battaglia di civiltà per i diritti umani dei detenuti. Nei prossimi giorni li incontrerò per conoscere i dettagli delle loro iniziative”.
Eutanasia/Medscape Report 2014: 42% dei medici italiani favorevoli, 34% contrari. Cappato: dai medici può partire il superamento del proibizionismo sull'eutanasia
Comunicato stampa dell'Assocaizione Luca Coscioni per la campagna "EutanaSIAlegale.it" È stato presentato il 16 dicembre il "Medscape Ethics Report 2014", un'indagine svolta su oltre 21mila medici di diverse nazionalità: 17mila statunitensi e 4mila europei provenienti da 35 Paesi, in particolare inglesi, tedeschi, italiani, francesi e spagnoli. Lo studio è disponibile in versione italiana non-ufficiale curata da Matteo Mainardi, coordinatore della Campagna EutanaSIA legale (LINK). Nella prima parte, dedicata a "Vita, morte e dolore" emerge come il 54% dei medici statunitensi e il 41% di quelli europei siano favorevoli a una legislazione sul suicidio assistito. Percentuali in netta crescita sia negli USA (+8%) che in Europa (+10%). In particolare, in Italia i medici favorevoli (42%) superano quelli contrari (34%). Per il 24% dei medici "dipende" dalle condizioni del paziente.
"L'Italia si posiziona dopo Regno Unito e Germania (47% dei medici favorevoli) ma - nota Mainardi" prima di Francia (40% di medici favorevoli e dove comunque si stanno facendo passi avanti sul tema) e Spagna (36%); nel totale del campione, solo il 18% dei cardiologi e il 14% degli oncologi somministrerebbero terapie di sostegno vitale ai propri pazienti se queste siano ormai futili; altro dato da rilevare è quell'86% di medici che dichiara che non sono i pazienti a influire sulla decisione di interrompere i propri supporti vitali". "I dati del Medscape Ethics Report 2014 -nota Marco Cappato, promotore della Campagna EutanaSIA legale e Tesoriere dell'Associazione Luca Coscioni, fanno emergere una crescente consapevolezza da parte della classe medica mondiale e e italiana sul dovere di assistere il paziente anche nelle decisioni di fine vita. Proprio partendo dai medici italiani e dall'esigenza di tutelare la professionalità medica nell'assistenza alle scelte eutanasiche può e deve partire un lavoro per arrivare a buone regole, che depenalizzino l'eutanasia e il testamento biologico, come la nostra legge popolare che da 15 mesi attende di essere discussa dalla Camera dei Deputati. Basterebbe che una piccola parte dei medici italiani facesse sentire la propria voce pubblicamente, e l'obiettivo sarebbe a portata di mano.
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Fondazioni bancarie. Bruciati 9 miliardi in quattro anni. Federico (Radicali) e Rabino (Sc) presentano proposta di legge alla Camera
È stata presentata giovedì 18 dicembre nella sala stampa della Camera dei deputati, la proposta di legge elaborata da Radicali Italiani e depositata dal deputato di Scelta Civica, Mariano Rabino, che prevede quattro anni di tempo per l’uscita delle fondazioni bancarie, molte delle quali in mano alla politica, dal capitale azionario delle banche. Con il tesoriere di Radicali Italiani Valerio Federico e Mariano Rabino, a presentare la pdl c’erano l'economista Tito Boeri e il presidente dell'Adam Smith Society Alessandro De Nicola.
Per Valerio Federico "la separazione delle banche dalle fondazioni è l’unico modo per salvare sia le prime che le seconde. Le banche italiane controllate dalle fondazioni, guidate dai politici, hanno portato gli scandali Mps, Carige, Tercas, Cariferrara e altri ancora, e un sistema bancario nazionale che è quello che tra l'agosto 2013 e l'agosto 2014 ha diminuito il finanziamento alle imprese di 35 miliardi, meglio di noi non solo Francia e Germania ma perfino Irlanda e Portogallo".
"In questi ultimi anni - aggiunge il dirigente radicale - pur di mantenere il controllo delle banche, le fondazioni bancarie hanno drasticamente diminuito le erogazioni a favore del territorio, il 48,4 per cento in meno dal 2007 al 2013, bruciando 9 miliardi e mezzo tra il 2010 e il 2013. Le fondazioni costano inoltre 3 o 4 volte di più in rapporto alle erogazioni che danno, rispetto alle fondazioni private italiane o estere. Il sistema enti locali-fondazioni-banche ha fallito su tutta la linea. Il governo vuole intervenire?".
Federico conclude: "La legge italiana è stata violata continuamente dalle fondazioni bancarie, prevedendo questa la diversificazione degli investimenti non attuata, con molte fondazioni che hanno investito oltre il 50 per cento del proprio patrimonio in una singola Banca, la conservazione del Patrimonio non attuata, con 9 miliardi e mezzo persi tra il 2010 e il 2013, e la perdita del controllo delle banche, non attuata, con le fondazioni che, congiuntamente e non, controllano ancora le principali banche del Paese. È tempo che si spezzi il cordone che permette alla politica di controllare le banche attraverso le fondazioni. A questo punta la nostra campagna: '#Sbanchiamoli, fuori i partiti dalle banche'".
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II° Congresso di "Parte in Causa - Associazione Radicale Antispecista", domenica 21 dicembre a Roma
Domenica 21 dicembre, a Roma presso l’Hotel Monteverde in via di Monte Verde 86, a partire dale 14:30 si terrà il II° Congresso di “Parte in Causa – Associazione Radicale Antispecista”.
Il congresso è pubblico ed aperto a tutti. Hanno preannunciato il loro intervento il Tesoriere di Radicali Italiani Valerio Federico, Alessandro Massari, Claudia Sterzi, Giovanni Ronda e Mattia Da Re.
Sarà possibile per tutti, iscritti e non iscritti, intervenire via skype.
La diretta dei lavori sarà trasmessa in streaming da Liberi.tv.
Durante i lavori sarà anche possible firmare la delibera di Iniziativa Popolare per un circo senza animali a Roma.
Per partecipare al congresso scrivere una mail a info@parteincausa.org.
Maggiori informazioni sono reperibili sul sito di Parte in Causa www.parteincausa.org e sulla pagina Facebook dell’associazione.
Maggiori informazioni sulla delibera comunale di iniziativa popolare sono reperibili sul sito www.libericonunafirma.org
Embrioni, Gallo/De Luca: bene decisione Corte Ue. Ora si armonizzino le legislazioni nazionali
Dichiarazione di Filomena Gallo, Segretario dell’Associazione Luca Coscioni, e di Michele De Luca, co-presidente dell'Associazione Luca Coscioni e Direttore del Centro di Medicina Rigenerativa "Stefano Ferrari" all'Università di Modena e Reggio Emilia
La Corte di Giustizia UE dichiara brevettabile la ricerca eseguita su un ovocita femminile con la seguente affermazione " il solo fatto che un ovulo umano partenogeneticamente attivato inizia una processo di sviluppo non è sufficiente per essere considerato un embrione umano". Nella sua sentenza odierna, la Corte constata che, per poter essere classificato come un 'embrione umano', l'ovulo umano deve necessariamente avere la capacità intrinseca di svilupparsi in un essere umano. Si tratta della causa C-364/13, che ha visto la High Court of Justice del Regno Unito chiedere alla Corte Europea se gli ovuli umani non fecondati, stimolati a dividersi e svilupparsi attraverso la partenogenesi, e che, a differenza degli ovuli fecondati che contengono solo cellule pluripotenti e non sono in grado di svilupparsi in esseri umani, siano compresi nell’espressione «embrioni umani», di cui alla direttiva 98/44/CE sulla protezione giuridica delle invenzioni biotecnologiche. Oggi leggiamo il comunicato della Corte ma sarà sicuramente necessario leggere l'intero testo con le motivazioni L’elemento isolato nel procedimento è l’ ovocita attivato tramite partogenesi, su cui sono da escludersi le restrizioni alla brevettabilità derivanti dalla sentenza Brüstle dove la Corte si è trovata a dover sciogliere quale sia esattamente l’ambito di applicazione della direttiva 98/44/CE che all’art. 5 definisce non brevettabile “il corpo umano, nei vari stadi della sua costituzione e del suo sviluppo”. Tale sentenza non vietava la ricerca sugli embrioni, ma determinava una restrizione alla brevettabilità, determinando di fatto il mancato investimento necessario per consentire che la ricerca potesse essere effettuata. L’esigenza di armonizzare le discipline nazionali sulla brevettabilità delle invenzioni biotecnologiche è venuta alla luce dopo un lungo e travagliato percorso. Oggi sicuramente questa decisione è importante anche rispetto alla precedente sentenza emessa nel caso Brüstle che non vieta la ricerca sugli embrioni ma solo l'utilizzo per fini economici del brevetto. Questa decisione sicuramente favorisce gli investimenti nella ricerca anche se effettuata su parti del corpo umano, come un ovocita, che rende brevettabili gli obiettivi conseguiti in questo campo. Naturalmente saranno i ricercatori a valutare l'effettivo beneficio per lo spettro di potenzialità connesse, ma la sentenza di fatto mira a chiarire il fine della ricerca e a togliere i dubbi che troppo spesso sono stati sollevati a seguito della precedente sentenza Brüstle.© 2014 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati
Città Metropolitana: Lista Civica, perché non abbiamo partecipato al voto finale sullo Statuto
Dichiarazione di Roberto Biscardini e Marco Cappato a nome della Lista Civica Costituente per la Partecipazione - la Città dei Comuni Dopo la maratona sugli emendamenti, non abbiamo partecipato alla votazione finale sullo Statuto per manifestare il nostro dissenso sia rispetto a una legge che comprime ulteriormente le possibilità di scelta democratica sia rispetto a un metodo di discussione finale che ha soffocato -con la votazione ad oltranza durata 17 ore- la possibilità di ragionare al di fuori dalle logiche di schieramento. Il Centrosinistra, responsabile dei ritmi militari di discussione, ha prodotto il risultato di ridurre il peso dei Comuni e aumentare il rischio di conduzione tecnocratica della nuova istituzione, nonché per soglie altissime per la raccolta firme sulle iniziative popolari. Diamo atto di alcuni miglioramenti apportati. In particolare, con l'approvazione dei nostri emendamenti, lo Statuto della città metropolitana introduce la possibilità di sottoscrivere via internet le iniziative popolari, uscite rafforzate rispetto alla proposta del centro studi PIM, che non prevedeva referendum propositivi né abrogativi (per i quali però il centrosinistra ha bocciato l'abolizione del quorum).
Sono state approvate anche le proposte di abolizione degli organi delle zone omogenee e quelle per la massima trasparenza per le società partecipate.
Ma lo Statuto, nonostante la proclamazione di volontà a favore dell'elezione diretta, non può superare il vizio di origine di una legge che rende l'elezione diretta del tutto improbabile, a meno di una volontà politica che finora non si è manifestata né a Roma né a Milano.
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Disabilità, Ass. Coscioni: Lorenzin e Renzi rispetteranno il patto di aggiornamento dei Lea/Nomenclatore previsto per il 31/12?
Dichiarazione congiunta di Filomena Gallo, Marco Gentili, Maria Teresa Agati, rispettivamente Segretario, co-presidente e membro di Direzione dell’Associazione Luca Coscioni
Finalmente il 31 dicembre verranno aggiornati i Lea (Livelli essenziali di assistenza) e il Nomenclatore tariffario? E’ la domanda che poniamo al Ministro della Salute Beatrice Lorenzin e al premier Renzi a seguito delle loro dichiarazioni di intenti sul tema. Infatti, come ricorda oggi una interrogazione presentata dagli onorevoli Argentin, Capone, D'Incecco, Patriarca, Grassi e Sbrollini proprio alla responsabile della Salute “in data 2 luglio 2014 in merito alla interrogazione n. 3-00914 sull'attuazione del Patto per la salute 2014-2016, il Ministro Lorenzin affermava che l'aggiornamento «dei livelli essenziali di assistenza, attesissimo da tutti gli operatori, ma anche dalle associazioni delle famiglie, dei malati, soprattutto di malattie rare, ormai da più di dieci anni, ... avverrà entro il 31 dicembre 2014. La stessa cosa per quanto riguarda il regolatore del nomenclatore tariffario per le protesi audiovisive che, ricordiamolo, non era aggiornato dagli anni Novanta, questo ovviamente in attuazione dei principi di equità, innovazione e appropriatezza e nel rispetto degli equilibri programmatici della finanza pubblica”; lo stesso presidente del Consiglio dei ministri, Matteo Renzi, lo scorso 17 settembre al programma televisivo «Le Iene», rispondendo ad un nostro appello dichiarava che «il nomenclatore sarà aggiornato entro dicembre». E’ il momento dei fatti e un ulteriore ritardo sarebbe vergognoso per tutti quei malati e disabili che con le loro famiglie attendono da 15 anni un aggiornamento. Infatti, come si legge sempre nell’interrogazione ”il mancato aggiornamento periodico del nomenclatore, non essendo in linea con il costante progresso tecnologico, impedisce alle migliaia di disabili italiani l'accesso a nuovi strumenti di supporto che sicuramente potrebbero migliorare la loro qualità della vita, così come il ricorso indiscriminato all'acquisto a mezzo gare d'appalto, oltre ad impedire l'individuazione dell'ausilio adatto a soddisfare le specifiche necessità della persona, realizzerebbe una situazione di difformità assistenziale tra gli assistiti appartenenti ai bacini territoriali delle diverse stazioni appaltanti”; e ancora il documento redatto a conclusione della Conferenza del 16 ottobre 2014, “Disabilità e Diritti Aggiornare subito il Nomenclatore", convocata con la Commissione Straordinaria del Senato Diritti Umani, evidenzia “che il ricorso all'acquisto a mezzo gare d'appalto, che prevedono un unico modello vincitore per tutti gli assistiti appartenenti al bacino d'utenti della stazione appaltante, è «pressoché impraticabile con appropriatezza per quelle tipologie di dispositivi che devono essere scelti, anche attraverso la prova di differenti modelli, per rispondere a precise e diverse necessità dell'assistito, nell'ambito di un programma specifico del singolo Progetto riabilitativo individuale» e costituisce quindi grave lesione dei diritti della persona con disabilità, che verrebbe così privata della possibilità di individuare, nella gamma di dispositivi oggi disponibili nella stessa tipologia, quello più adatto a soddisfare le sue specifiche necessità”.© 2014 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati
Trans/Trento: ordinanza del Tribunale per chiedere alla Consulta la costituzionalità dei requisiti per la riattribuzione del genere anagrafico
Comunicato Stampa dell’Associazione Radicale Certi Diritti.
Rendiamo nota l'ordinanza n. 228, con la quale il tribunale di Trento ha deciso di non interpretare la legge 14 aprile 1982, n. 164 nel senso di consentire la riattribuzione del genere anagrafico senza imporre interventi di sterilizzazione chirurgica, come pure hanno fatto altri giudici, ma di sollevare davanti alla Consulta la questione di legittimità costituzionale dell’art. art. 1, primo comma, della medesima legge, in virtu' del quale, come noto "la rettificazione si fa in forza di sentenza del tribunale passata in giudicato che attribuisca ad una persona sesso diverso da quello enunciato nell'atto di nascita a seguito di intervenute modificazioni dei suoi caratteri sessuali". Nell’ordinanza n. 228 si legge che «subordinare il diritto di scegliere la propria identità sessuale alla modificazione dei propri caratteri sessuali primari da effettuarsi tramite un doloroso e pericoloso intervento chirurgico, finisce col pregiudicare irreparabilmente l'esercizio del diritto stesso, vanificandolo integralmente». Subordinare l’identità sessuale di una persona a interventi di sterilizzazione chirurgica confligge insanabilmente sia con l’art. 8 CEDU e con l'art. 2 Cost., i quali entrambi, consentono incondizionatamente ad ogni soggetto di vedersi riconosciuta la propria identità sessuale. Inoltre, condizionare il riconoscimento del diritto della personalità in esame, ad un incommensurabile prezzo per la salute della persona confligge anche con gli articoli 3 e 32 Cost. L'avvocato Schuster, che difende la persona trans nella causa trentina, ha ribadito: «la legge poteva già essere interpretata, come avvenuto da parte di altri giudici, nel senso che non è necessaria la sterilizzazione, né tanto meno interventi chirurgici. E' comunque positiva la posizione fortemente ancorata ai diritti fondamentali fatta propria dai giudici di Trento, che la Corte costituzionale non potrà che condividere, facendo una volta per tutte chiarezza a livello nazionale sulla dignità che deve essere riconosciuta alle persone trans». Yuri Guaiana, segretario dell’Associazione Radicale Certi Diritti, dichiara: « Dal 1997 ad oggi si registrano solo tre corti che abbiano riconosciuto ad una persona che non intende sottoporsi ad un’operazione chirurgica e senza che sia accertata la sua sterilità il diritto ad ottenere il cambio del genere anagrafico. Si tratta nell’ordine del Tribunale di Roma (dal 1997), di Rovereto e di Siena (dal 2013). La restante prassi va ancora nell’altro senso. La Consulta ha ora la possibilità di chiarire definitivamente che imporre la sterilizzazione chirurgica alle persone trans viola gravemente il loro diritto fondamentale all’identità di genere».© 2014 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati
Presentazione del libro "Morire di petrolio" di Sergio Ravelli
Venerdì 19 dicembre alle 20:35 andrà in onda su Telecolor la presentazione del libro Morire di petrolio di Sergio Ravelli.
Partecipano:
- Danilo Toninelli, deputato del M5S;
- Maurizio Turco, tesoriere del Partito Radicale;
- Gino Ruggeri, parte civile nel processo Tamoil in sostituzione del Comune di Cremona;
- Gianni Porto, geologo;
- Alessio Romanelli e Gian Pietro Gennari, avvocati di parte civile nel processo Tamoil;
- Sergio Ravelli, autore del libro.
- Modera Chiara Delogu, giornalista di Telecolor.
L'evento sarà visibile anche in diretta streaming sul sito www.telecolor.net
Giustizia, Radicali: Ospedale psichiatrico giudiziario di Montelupo chiude il 31 marzo. È un passo avanti ma non basta
Dichiarazioni di Massimo Lensi, già consigliere provinciale e membro del comitato nazionale di Radicali Italiani, e di Maurizio Buzzegoli, segretario dell'associazione "Andrea Tamburi" e membro della direzione di Radicali Italiani:
Il 31 marzo 2015 l’Opg di Montelupo chiuderà i battenti. L’ultimo giorno utile per evitare alla Regione Toscana un disdicevole commissariamento in piena campagna elettorale. È un passo avanti, ma non basta. Il superamento dell’Opg di Montelupo era nell’aria e poco interessa, se non nell’ambito di uno sviluppo territoriale armonico, la nuova destinazione urbanistica della villa Medicea di Montelupo.
Quello che a noi radicali interessa è sapere come intende la Regione, insieme all’Asl 11, procedere, nel pieno rispetto della legge, per il futuro degli attuali internati senza ripetere gli errori e le tragedie del passato. Si parla di trasferire in strutture residenziali di semi sorveglianza parte dei toscani attualmente internati, altri, invece, affidarli a percorsi di reinserimento con assistenza domiciliare.
Ma il punto da sciogliere è per quei casi, considerati più gravi, che rischiano di finire in strutture di sorveglianza perimetrale, i cosiddetti Rems, a tutti gli effetti dei mini-Opg. Si parla, infatti, di trasferire gli internati gravi nel vecchio carcere femminile di Empoli, a Massa Marittima o a Solliccianino, oppure di creare una nuova struttura perimetrale a San Miniato. Il 31 marzo è davvero dietro l’angolo e su questo aspetto chiediamo chiarezza e coraggio, mettendo al bando le pericolose incertezze, anche amministrative, sin qui palesate dalla Regione Toscana.
Banche. Federico e Rabino: Spezzare legami con la politica. Conferenza stampa con Tito Boeri e Alessandro De Nicola
"Fuori la politica dalle banche", questo il senso della proposta di legge del deputato di Scelta Civica, Mariano Rabino, elaborata con i Radicali Italiani, che verrà presentata giovedì 18 dicembre dalle 10.30, nella sala stampa di Montecitorio.
"Bisogna tornare allo spirito originario della legge Ciampi - spiega Rabino -, attuando una completa e puntuale dismissione della partecipazione delle fondazioni nelle società bancarie. Tutto ciò, va portato avanti in tempi certi, evitando così che in futuro si ripetano scandali inaccettabili come quello che ha travolto Mps".
Per Valerio Federico, tesoriere dei Radicali Italiani "la scelta di proseguire nel controllare le banche ha ridotto drasticamente la capacità delle fondazioni di aiutare i loro territori di riferimento. Salviamo le banche dalle fondazioni e dai partiti e salviamo le fondazioni dalle banche. Questo è l’obiettivo della nostra campagna '#Sbanchiamoli'".
Oltre a Rabino e Federico, saranno presenti l’economista Tito Boeri e il presidente della Adam Smith Society Alessandro De Nicola. Durante la conferenza stampa saranno presentati i dati sull’attività delle Fondazioni bancarie italiane.
17 dicembre giornata mondiale contro la violenza sui/sulle sex workers
Comunicato Stampa dell’Associazione Radicale Certi Diritti e del Comitato per i Diritti Civili delle Prostitute Onlus L’Associazione Radicale Certi Diritti e il Comitato per i Diritti Civili delle Prostitute Onlus si uniscono alle celebrazioni del 17 dicembre, Giornata internazionale per porre fine alla violenza contro i lavoratori e le lavoratrici del sesso. «Intendiamo sottoporre all'attenzione della società la necessità di depenalizzare la prostituzione e di riconoscere i diritti del lavoro dei lavoratori e delle lavoratrici del sesso come un modo per combattere lo stigma e la violenza», afferma Yuri Guaiana, segretario dell’Associazione Radicale Certi Diritti. Pia Covre, presidente del Comitato per i Diritti Civili delle Prostitute Onlus, dichiara: «Partecipiamo alla celebrazione di questa giornata ribadendo che chi esercita questo lavoro chiede di uscire da una vita di sotterfugi, discriminazioni, arresti, vergogna, ricatti, isolamento, rischio e violenza». In questa giornata, le due associazioni fanno richieste precise che vanno dall’immediata revisione della Legge Merlin, all’eliminazione delle politiche repressive come le “ordinanze dei Sindaci”, da migliori condizioni di lavoro a uguali diritti anche per le lavoratrici e i lavoratori del sesso. Presentare infine il documento - Considerazioni per l'empowerment dei lavoratori e delle lavoratrici del sesso - elaborato nell’ambito del progetto europeo INDOORS (empowerment e strumenti per l’acquisizione di abilità per le lavoratrici e i lavoratori del sesso nazionali ed immigrate/i che lavorano in-visibili), un partenariato di nove organizzazioni in nove paesi europei.
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Città Metropolitana: Lista Civica, il centrosinistra militarizza la deliberazione sullo statuto
Dichiarazione di Roberto Biscardini e Marco Cappato a nome della Lista Civica Costituente per la partecipazione - La città dei Comuni
È iniziata oggi a passo di carica, con l'obiettivo di chiudere già domani, la votazione sugli emendamenti allo Statuto della Città metropolitana da parte del Consiglio metropolitano. Gli esponenti eletti nella lista maggioritaria di Centrosinistra "C+" hanno infatti deciso di votare gli emendamenti a ritmi militari senza quasi mai intervenire e non hanno acconsentito alla nostra proposta di convocare il consiglio anche per giovedì e venerdì. L'obiettivo del Centrosinistra è quello di chiudere domani con una seduta a oltranza. In questo modo, è svilita la funzione "costituente" del Consiglio metropolitano che è chiamato a liquidare in poche ore una discussione e un confronti che, per essere veri e utili, dovrebbero tenersi senza la tagliola del voto a oltranza.Dall'esito delle prime votazioni siamo in particolare preoccupati per il ruolo dei Comuni, che la maggioranza rischia di svilire.
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Giustizia: adesione al Satyagraha di Natale da 231 detenuti del carcere di Sollicciano
Al "Satyagraha di Natale" organizzato da Marco Pannella e dal Partito Radicale per chiedere il ripristino della giustizia e dello Stato di diritto in Italia, si sono uniti 231 detenuti del carcere di Sollicciano di Firenze. Negli scorsi giorni anche don Vincenzo Russo, cappellano dello stesso carcere, aveva aderito all'iniziativa radicale con un giorno di sciopero della fame.
"Ringraziamo tutta la popolazione detenuta fiorentina per il sostegno a questa lotta - hanno dichiarato Massimo Lensi e Maurizio Buzzegoli dell’associazione radicale fiorentina "Andrea Tamburi" -, ci auguriamo che nelle prossime ore le adesioni a questo Satyagraha si moltiplichino".
Nei prossimi giorni i radicali fiorentini saranno impegnati con nuove iniziative.
Per informazioni contattare Maurizio Buzzegoli 3382318159
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Citta' Metropolitana: 97 emendamenti Biscardini-Cappato a favore dell'iniziativa popolare e dei comuni
Dichiarazione di Roberto Biscardini e Marco Cappato a nome della Lista civica Costituente per la Partecipazione - la città dei Comuni
Abbiamo appena depositato 97 emendamenti alla bozza di Statuto della Città metropolitana. Li abbiamo inviati ai 2.000 consiglieri comunali dei quali abbiamo gli indirizzi e li abbiamo pubblicati pubblicato sul sito "PartecipaMI" -dove abbiamo ricevuto le proposte dei cittadini, molte delle quali sono state trasformate in emendamenti- a questo link: http://www.partecipami.it/infodiscs/getfile/7447. Gli emendamenti in particolare puntano a rafforzare gli strumenti di iniziativa popolare, chiedendone la sottoscrizione anche attraverso internet, l'abolizione del quorum per i referendum e la possibilità di consultazione pubblica sulle opere infrastrutturali, e rafforzare il ruolo dei Comuni, abolendo nuovi organi intermedi come i Presidenti delle zone omogenee e attribuendo ai Sindaci potere di iniziativa su nuove materie. Altri emendamenti cadono sugli obiettivi di fondo (si introduce il perseguimento della felicità e del benessere della popolazione , lo sviluppo strategico del territorio metropolitano, la salute, l’ambiente, la difesa del suolo e dell’assetto idrogeologico) e sull'elezione diretta, alla quale si può arrivare sia attraverso il decentramento del Comuni di Milano sia il suo smembramento in più Comuni.© 2014 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati
Bolognetti: La Provincia di Potenza ha deliberato a sostegno dell’appello “Amnistia per la Repubblica. Gli obiettivi del nostro satyagraha di Natale con Marco Pannella”
La Provincia di Potenza ha deliberato a sostegno dell’appello “Amnistia per la Repubblica. Gli obiettivi del nostro satyagraha di Natale con Marco Pannella”, promosso dal Partito Radicale.
Nel ringraziare il Presidente Nicola Valluzzi, mi limito a ribadire che stiamo lottando con Marco Pannella per ridare forza, valore e contenuto alla parola DIRITTO. Lottiamo perché l’amministrazione della giustizia sia degna del paese che ha dato i natali a Cesare Beccaria e a Mario Pagano. Lottiamo per riguadagnare una civiltà giuridica perduta. Lottiamo per ottenere carceri dove viva l’art. 27 del dettato costituzionale. Lottiamo, in estrema sintesi, come facciamo da sempre, per la vita del diritto e il diritto alla vita.
Maurizio Bolognetti, Segretario di Radicali Lucani
Il Decreto emanato dalla Provincia di Potenza
Premesso
che il Partito Radicale Nonviolento Transanazionale e Transpartito ha promosso un appello intitolato “Amnistia per la Repubblica. Gli obiettivi del nostro satyagraha di Natale con Marco Pannella”
Ricordato
che la Provincia di Potenza, con la Delibera n.49 del 18 luglio 2012, ebbe ad esprimersi a sostegno dell’appello rivolto dal Prof. Andrea Pugiotto e da oltre 100 costituzionalisti e penalisti al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
Esprime
il proprio sostegno all’iniziativa nonviolenta condotta dall’on. Marco Pannella, Presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito
Sottoscrive
I contenuti dell’appello “Amnistia per la Repubblica. Gli obiettivi del nostro satyagraha di Natale con Marco Pannella”
L'APPELLO
Amnistia per la Repubblica. Gli obiettivi del nostro Satyagraha di Natale con Marco Pannella
Noi sottoscritti abitanti il territorio italiano ci uniamo alla lotta nonviolenta del leader radicale Marco Pannella affinché nel nostro Paese si affermi la legalità nell’amministrazione della Giustizia (da anni straziata insieme alla vita di milioni di persone a causa dell’irragionevole durata dei processi penali e civili) e si rimuovano le cause strutturali che fanno delle nostre carceri luoghi di trattamenti inumani e degradanti.
Noi siamo convinti che l’amnistia e l’indulto siano gli unici provvedimenti strutturalmente in grado, da subito, di riportare nella legalità costituzionale e sovranazionale il nostro Paese. Non siamo soli: cerchiamo di far vivere con il nostro Satyagraha le parole contenute nel messaggio solenne del Presidente Napolitano al Parlamento, quelle pronunciate da Papa Francesco il 23 ottobre scorso in occasione dell’incontro con i delegati dell’Associazione Internazionale di Diritto Penale, e quelle – chiarissime – pronunciate dal Gruppo di Esperti Onu sulla Detenzione Arbitraria a seguito di una visita ispettiva effettuata in Italia nel luglio scorso.
Per questo, nel esprimere sostegno all’appello promosso dal Partito Radicale Nonviolento Transanazionale e Transpartito e al Satyagraha dell’on. Marco Pannella - e nell’ambito della battaglia centrale volta ad ottenere un provvedimento di amnistia e di indulto – ne condividiamo gli obiettivi e le ragioni:
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Sanità in carcere: garantire le cure ai detenuti;
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Introduzione nel nostro ordinamento del reato di tortura;
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Abolizione dell’ergastolo a sostegno della campagna di Nessuno Tocchi Caino;
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No alle deportazioni in corso dei detenuti dell’alta sicurezza;
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Diritto alla conoscenza: 1) conoscibilità e costante aggiornamento dei dati riguardanti le carceri 2) conoscibilità dei dati riguardanti i procedimenti penali pendenti;
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Rendere effettivi i risarcimenti ai detenuti che hanno subito trattamenti inumani e degradanti;
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Abolire la detenzione arbitraria e illegale del 41-bis;
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Nomina immediata del Garante Nazionale dei Detenuti;
10.0pt;font-family:Symbol;mso-fareast-font-family:Symbol;mso-bidi-font-family:
Symbol">· Per gli Stati Generali delle Carceri, preannunciati dal Ministro della Giustizia, prevedere la presenza anche dei detenuti.
Approfondimenti
Decreto approvato dalla Provincia di Potenza
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