Radicali Italiani

Abbonamento a feed Radicali Italiani
Radicali Italiani - Primi Piani e comunicati
Aggiornato: 3 anni 8 mesi fa

Rimborsopoli: Passato il processo, Gariglio presenti pdl su legalità e trasparenza che abbiamo predisposto con lui otto mesi fa

Gio, 01/15/2015 - 18:04
15/01/15

Dichiarazione di Giulio Manfredi e Igor Boni (segretario e presidente Associazione radicale Adelaide Aglietta):

“A Davide Gariglio, segretario regionale Pd e capogruppo in Consiglio regionale che ha superato oggi brillantemente lo scoglio del procedimento penale a suo carico, chiediamo di mantenere l'impegno preso durante la campagna elettorale e di presentare nei prossimi giorni in Aula la proposta di legge inerente l'istituzione del “garante della legalità e della buona amministrazione”, le nomine di competenza regionale nelle partecipate e le nomine dei direttori generali delle aziende sanitarie regionali".

"Noi radicali, e in particolare l'avvocato Antonio Maria Polito, abbiamo lavorato con Gariglio alla stesura della proposta di legge; crediamo che essa possa essere supportata in Consiglio Regionale da uno schieramento trasversale, come è già avvenuto in passato rispetto alla nostra proposta, poi divenuta legge regionale n. 17/2012, sull'anagrafe pubblica degli eletti e dei nominati. La “pdl Gariglio” ne rappresenta una prima auspicabile integrazione”.

Il testo della proposta di legge

© 2015 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati

Categorie: Politica

Crimini in Nigeria: "Je suis nigerian", flash-mob a Torino per chiedere intervento comunità internazionale

Gio, 01/15/2015 - 17:53
15/01/15

Le associazioni "Idee per Torino" e "Adelaide Aglietta" lanciano un flash mob a Torino per sabato 17 gennaio alle ore 12 in Piazza Castello, di fronte a Palazzo Madama, per chiedere alla comunità internazionale di intervenire in Nigeria per fermare il massacro di civili.

I partecipanti si stenderanno per terra con cartelli al collo #JeSuisNigérian a rappresentare le migliaia di morti innocenti di questi ultimi giorni.

Il presidio è aperto a tutti i cittadini e a tutte le associazioni e partiti.

Nicoletta Gazzeri (presidente di IdeexTorino) e Igor Boni (presidente associazione radicale "Adelaide Aglietta") hanno dichiarato:

"Le violente persecuzioni compiute in Nigeria dall'organizzazione fondamentalista  Boko Haram sono veri e propri crimini contro l'umanità, che devono essere fermati e perseguiti penalmente. La risposta della oceanica manifestazione di Parigi ha dimostrato che è possibile reagire a crimini efferati che mettono a rischio la nostra vita e le nostre libertà. Quello che accade tutti i giorni in Nigeria, con esecuzioni sommarie di massa, civili trucidati e bambini fatti esplodere come bombe umane per compiere stragi e massacri, deve produrre una reazione altrettanto forte anche qui, in Europa, in Italia, a Torino. Per questo chiediamo a tutti di manifestare con noi stesi per terra, per dare voce al grido di aiuto che giunge dall'Africa, per dare corpo ad una rivolta civile contro la violenza".

Per informazioni contattare Igor Boni: 348.5335309.

© 2015 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati

Categorie: Politica

Roma/Farmacap e assicurazioni, Magi e Capriccioli: aziende partecipate sono riserva di caccia di clientele e preferenze. Ovvio che molti Consiglieri comunali provino a bloccare dismissioni. Continueremo anche quest'anno la nostra attività di denuncia.

Gio, 01/15/2015 - 12:05
15/01/15

Dichiarazione di Riccardo Magi (consigliere comunale radicale e Presidente di Radicali Italiani) e Alessandro Capriccioli (Segretario di Radicali Roma)

 

Sbaglia chi riduce quanto accaduto in questi anni a Roma a un problema di “mele marce”: a essere malato è infatti un intero sistema incentrato su meccanismi e protagonisti tuttora in piedi: è ancora pienamente attivo - ad esempio - il sistema clientelare trasversale e radicato che continua a difendere con i suoi referenti in consiglio comunale le aziende fallimentari, le assunzioni indiscriminate, gli affidamenti a terzi di servizi senza verifica sui costi e senza indicatori di efficacia e di efficienza delle prestazioni erogate. Come Radicali Roma chiediamo dall’inizio della consiliatura un intervento urgente sul fronte della miriade di società partecipate improduttive e costose. Si tratta di uno dei punti ormai ineludibili per cogliere l’occasione di segnare il vero cambiamento nel governo della nostra città, punti che di qui a pochissimo segnaleremo attraverso una lettera aperta e formale al Sindaco e a tutte le forze politiche, chiedendo loro un impegno chiaro e un orizzonte temporale certo su ciascuno di essi.   Ebbene, pare che sul fronte delle partecipate inutili il Sindaco e la Giunta abbiano finalmente manifestato l’intenzione concreta di andare nell’unica direzione possibile: quella della razionalizzazione e, ove necessario, della dismissione degli enti che servono solo a coltivare interessi privati e pesano sulle tasche dei romani senza rivestire alcuna utilità collettiva.   Ora ci auguriamo che questo intendimento non venga deviato, per non dire completamente azzerato, dalle resistenze dei consueti gruppi di potere clientelare, ideologicamente attenti ai “beni comuni”, ma nei fatti incoercibili al cambiamento perché sistematicamente protesi a difesa del proprio bacino di consenso, senza alcun riguardo per l’interesse dei cittadini e delle loro reali esigenze. Di questo i “signori” delle preferenze e delle clientele sindacali e di altro genere, possono stare certi: continueremo anche quest'anno a far emergere attraverso denunce e dossier pubblici, i legami tra aziende, assunzioni, affidamenti diretti e le realtà politiche trasversali di riferimento.  

© 2015 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati

Categorie: Politica

Adozione Gay. Certi Diritti: l'Italia adotterà il modello bocciato dalla Corte Austriaca?

Gio, 01/15/2015 - 11:58
15/01/15

  

Comunicato stampa dell'Associazione Radicale Certi Diritti   "La Corte Costituzionale Austriaca si è espressa: è incostituzionale il divieto di adozione per le coppie gay. Nel Paese, fino ad oggi, il modello più avanzato di riconoscimento genitoriale a disposizione delle coppie omosessuali era la cosiddetta stepchild adoption. L'Austria diventa così l'undicesimo Stato membro dell'UE a rendere perfettamente legale l'adozione da parte di coppie dello stesso sesso. Oltre al Paese che ha dato i natali a Franz Schubert si contano anche Spagna, Francia, Gran Bretagna, Islanda, Olanda, Beglio, Lussemburgo, Danimarca, Norvegia e Svezia".   Così Yuri Guaiana, segretario dell'Associazione Radicale Certi Diritti.   "L'Italia è davvero sicura di volersi limitare proprio alla stepchild adoption mentre, dopo Spagna e Francia,in un altro grande Paese cattolico vengono sanate le ingiustizie e le difficoltà che  tale riconoscimento parziale ha comportato? Non potremmo metterci per una volta dalla parte dei Paesi più avanzati d'Europa?"

© 2015 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati

Categorie: Politica

Napolitano. Radicali: Grazie, Presidente. Colpisce il prolungato applauso di un parlamento che ha ostracizzato il suo messaggio

Mer, 01/14/2015 - 18:24
14/01/15

Dichiarazione di Rita Bernardini, segretaria di Radicali italiani:

"Oltre due minuti di applausi tributati dai deputati nell’aula di Montecitorio alla notizia ufficiale delle dimissioni del Presidente Giorgio Napolitano. Lo hanno fatto con sincerità, ne sono convinta. L’uomo lo merita per la sua intelligenza politica, per la sua moralità, per la sua rettitudine: tutte qualità che è difficile non riconoscergli, a meno di essere sfacciatamente faziosi".

"Ciò che colpisce però è che quell’applauso di oggi provenga dallo stesso Parlamento che ha completamente sottovalutato (direi ostracizzato) l’unico messaggio costituzionale che il Presidente Napolitano nei suoi 9 anni di mandato ha indirizzato alle Camere. Un messaggio al Parlamento incentrato sul carcere, sulla giustizia e sulla legalità della pena in cui Napolitano si rivolgeva a deputati e senatori affinché affrontassero -senza perdere nemmeno un giorno- quelle  questioni che l'Italia ha l'obbligo di risolvere per imperativi pronunciamenti europei. Questioni  e ragioni – scriveva Napolitano - che attengono a quei livelli di civiltà e dignità che il nostro paese non può lasciar compromettere da ingiustificabili distorsioni e omissioni della politica carceraria e della politica per la giustizia. Ebbene oggi, dopo 15 mesi dal quel messaggio, noi abbiamo ancora in Italia oltre 70 istituti penitenziari che hanno un sovraffollamento fra il 130% e il 210%  e un’applicazione della pena che ben poco ha a che vedere con quanto prescritto dalla nostra Costituzione e dalla Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo".

"Gli applausi di oggi somigliano molto, dispiace dirlo, a quelli resi dal Parlamento 13 anni fa in occasione della visita di Papa Giovanni Paolo II a Montecitorio. Il pontefice chiese esplicitamente “un segno di clemenza” verso i detenuti che vivevano in condizioni di “penoso sovraffollamento”, ma agli applausi di deputati e senatori non seguirono i fatti, tanto che Papa Woytila morì nel dolore di questa mancata risposta".

"Come radicali vogliamo dire a Napolitano 'Grazie, Presidente': il tuo messaggio per la sua intensità e bellezza rimarrà nella storia non solo italiana e produrrà sicuramente i suoi effetti nei confronti di chi ha a cuore la resurrezione democratica, sociale, civile, umana del nostro Paese".

© 2014 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati

Categorie: Politica

Napolitano: Gallo e Cappato, grati anche per risposte a Welby e Troilo su finevita

Mer, 01/14/2015 - 17:30
14/01/15

Dichiarazione di Filomena Gallo e Marco Cappato, a nome dell'Associazione Luca Coscioni

    Oltre a ricordare, come tutti i Radicali, il fondamentale messaggio alle Camere del Presidente Napolitano per interrompere -anche attraverso provvedimenti di amnistia ed indulto- le condizioni di illegalità dello Stato italiano in materia di giustizia e carcere, rivolgiamo il nostro saluto a Giorgio Napolitano rinnovando a lui la gratitudine per l'attenzione prestata al tema della libertà di ricerca scientifica e dell'autodeterminazione individuale, in particolare in materia di fine vita. Su questo, siamo riconoscenti per le risposte cariche di comprensione e umanità ottenute sia da Piero Welby che da Carlo Troilo quando di rivolsero al Presidente, il quale definì come "solo atteggiamento ingiustificabile" da parte del Parlamento italiano quel "silenzio" che, purtroppo, ha contraddistinto i Parlamentari e i loro partiti anche nei confronti della proposta di legge per l'eutanasia legale da noi presentata nel settembre 2013. Ciao Presidente, continuiamo a batterci perché il Parlamento di "faccia vivo" e avremo bisogno ancora del tuo aiuto!  

© 2015 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati

Categorie: Politica

Unioni Civili, Magi: unioni civili e riconoscimento genitori dello stesso sesso

Mar, 01/13/2015 - 19:09
13/01/15

Dichiarazione di Riccardo Magi, Presidente di Radicali Italiani e consigliere comunale a Roma

Oggi è iniziata finalmente in Aula Giulio Cesare la discussione sulla delibera sulle Unioni civili.
E' importante ricordare quanto lunga è travagliata sia la storia delle Unioni civili al Comune di Roma: nel 2007 la delibera di iniziativa popolare promossa da Radicali Roma con una campagna a cui aderì tutto l'associazionismo Lgbtqi romano venne bocciata dalla maggioranza che sosteneva il sindaco Veltroni; nel 2012 su una nuova delibera di iniziativa popolare - quasi identica nel testo a quella ora in discussione - raccogliemmo oltre 8.000 firme di romani ma, in violazione dello Statuto, non è stata mai discussa nella precedente consiliatura nè in questa; lavorando a partire dal testo popolare del 2012 si è giunti alla delibera attuale sosttoscritta da tutta la maggioranza e dal M5s.

L'attesa è stata lunga se consideriamo che la delibera è stata depositata nell'ottobre 2013 e un anno, nel gennaio 2014, fa aveva già avuto i pareri favorevoli delle commissioni competenti.
In merito agli interventi dell'opposizione che contestano la legittimità e l'efficacia della delibera è necessario ribadire che la nostra proposta non esula dalle competenze dei comuni e non è anticostituzionale, come alcuni hanno affermato e affermeranno nei prossimi giorni. Al contrario va nella direzione di non discriminare le famiglie di fatto basate su legami affettivi eterosessuali od omosessuali rispetto ad ogni attività, iniziativa o servizio erogato da Roma Capitale, e, ovviamente, non lede minimamente i diritti di chi è componente di una famiglia basata sul matrimonio.
 
Ora, mentre speriamo che l'Assemblea arrivi al voto in tempi rapidi, è importante che l'Amministrazione capitolina assuma una posizione chiara e con atti concreti anche in merito al riconoscimento di genitori dello stesso sesso.
La sentenza della Corte d’Appello di Torino, che ha ordinato all'ufficiale di stato civile del Comune di trascrivere la nascita del bambino di una coppia di donne come figlio di entrambe, è un passo importante nella direzione del pieno riconoscimento delle unioni familiari e affettive.

Sarebbe quindi importante che il Comune di Roma, che con la nuova Amministrazione ha voluto distinguersi per l'impegno sul fronte dei diritti civili, aprisse a quelle coppie di genitori omosessuali che vogliano vedere riconosciuta la propria genitorialità e beneficiare insieme ai loro figli degli effetti giuridici.

Perché aspettare l'intervento di un tribunale per adottare un'iniziativa che non ha ostacoli di natura giuridica, ma, anzi, garantirebbe senza discriminazioni la tutela della genitorialità contenuta nella Costituzione italiana e prevista dalle normative europee?
Trascrivere le nascite di bambini di coppie omosessuali come figli di entrambi i genitori sarebbe, per la Capitale d'Italia, il modo migliore di ribadire con forza ancora maggiore i principi affermati solo quale mese fa con le trascrizioni delle nozze gay contratte all'estero, poi annullate dal Prefetto."  

© 2015 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati

Categorie: Politica

Citta' Metropolitana: Lista Civica, prima di distribuire deleghe, Pisapia presenti un progetto di governo

Mar, 01/13/2015 - 16:51
13/01/15

Dichiarazione di Roberto Biscardini e Marco Cappato, Consiglieri metropoliani della Lista civica Costituente per la partecipazione - la Città dei Comuni

  Milano, 13 gennaio 2015   La città metropolitana di Milano non è solo un'istituzione costituita in assenza di condizioni minime di democrazia -come abbiamo denunciato nel ricorso promosso dalla nostra Lista- ma è anche priva di un qualsiasi progetto politico, a fronte di un situazione fallimentare in termini di bilancio e caotica per quanto riguarda le effettive funzioni. Siamo a conoscenza del fatto che il Sindaco della Città metropolitana, Giuliano Pisapia, in una breve riunione dei Capigruppo ha offerto "deleghe" ai gruppi interessati, senza limitarsi al Gruppo maggioritario "C+".
A Pisapia proponiamo di seguire una strada opposta: prima presenti un progetto, le proprie idee su come impedire il fallimeno politico ed economico della nuova istituzione: convochi un Consiglio metropolitano per discuterne pubblicamente! Altrimenti, il discorso delle deleghe rimane una questione confinata alle esigenze politicanti di alleanze tra partiti, cioè una logica alla quale siamo totalmente disinteressati.  

© 2015 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati

Categorie: Politica

Satyagraha di Natale con Marco Pannella

Lun, 01/12/2015 - 18:38
12/01/15

Mercoledì  7 gennaio, una delegazione di Radicali di Parma, a sostegno del Satyagraha di Natale con Marco Pannella, composta da Marco Maria Freddi, Silvio Tiseno, Agostino Agnero, Giovanni Ronda, Marina Rossi e Mara Rossi, si è recata in visita ispettiva al carcere di Parma:

"Visitare un carcere non è un esperienza semplice, è una cosa che ti segna davvero.

Ma è una esperienza importante per chi fa politica, poichè poche cose come la visita di un carcere ti ricordano che se ti dimentichi degli ultimi, dei più emarginati, non hai capito nulla di cosa deve essere la politica.

Raccontare il carcere nel nostro paese non è facile perché calato in quella cività che definiamo democrazia.

Il sovraffollamento, i suicidi, il richiamo istituzionale del Presidente della Repubblica Napolitano non sono sufficenti per trovare soluzioni politiche in grado di restituire dignità alle migliaia di detenuti le cui condizioni di vita coincidono con quel «trattamento disumano e degradante» ricordato dalle sentenze europee.

Parma è un carcere problematico, per i diversi regimi detentivi a cui sono soggetti i detenuti.

Accompagnati nella visita dal Direttore, Mario Antonio Galati, abbiamo visitato un settore del 41bis, un settore dei detenuti comuni e le infermerie.

Il sovraffollamento è stato contenuto dalle recenti norme approvate dal Governo, a ieri, 7 Gennaio 2015, i detenuti erano 530 su una capienza regolamentare di 430 detenuti.

Da notare che solo 115 detenuti, sono nella media sicurezza, il rimanete dei detenuti appartengono a stati detentivi di alta sicurezza o regime di 41bis.

Ciò di cui abbiamo discusso, durante il breve briefing, oltre al problema sovrappopolazione, abbiamo discusso dell’accesso ai servizi sanitari e ai tirocini lavorativi al fine di poter effettuare lavori esterni di utilità pubblica o presso l’industria privata.

Abbiamo riscontrato che nonostante la complessità dei regimi detentivi, Parma ha un numero elevato di detenuti in semi-libertà o impiegati a lavori di pubblica utilità.

L’importanza della formazione è legata a doppio filo alla necessità del reinserimento nel mondo del lavoro, in carcere prima e fuori successivamente, e nonostante l’amministrazione comunale abbia in essere un protocollo per attivare tirocini formativi ed inserimenti lavorativi protetti, le necessità di rinserimento all’esterno sarebbero più ampio.

Il ruolo delle cooperative è fondamentale sia dentro che fuori dal carcere e se l’industria privata difficilmente assume, le cooperative sociali offrono possibilità di inserimento nel mondo del lavoro.

Il carcere di Parma è dotato di un centro diagnostico terapeutico e quando questo non è sufficiente a coprire le esigenze, i detenuti hanno un canale di accesso dedicato, all’ospedale di Parma, che riduce i tempi di attesa in caso di urgenza.

In attesa della reale messa in opera dello 'svuota-carceri' con il ricorso alle pene alternative, il carcere di Parma attuerà il regolamento carcerario con il modello della sorveglianza dinamica che prevede una sorta di carcere a 'regime aperto' che, per i detenuti a media e bassa pericolosità, potenzia gli spazi dedicati a lavoro, sport, attività ricreative e culturali, accesso al lavoro esterno e come dichiarato dal Direttore, 'la vigilanza dinamica punta sull'aspetto riabilitativo della pena, la vigilanza dinamica funziona e da questo nuovo modello di 'regime aperto', non si torna indietro.  La sorveglianza dinamica, rappresenta il sistema più efficace per assicurare l'ordine all'interno degli istituti, senza ostacolare le attività trattamentali e fonda i suoi presupposti su di un sistema che fa della conoscenza del detenuto il fulcro su cui deve poggiare qualsiasi tipo di intervento trattamentale o securitario adeguato'.

Tanto da fare, diritti da garantire, da tutelare, in nome di ciò che crediamo essere il livello di cività di società a cui ambiamo.

A Parma, il servizio penitenziario non è sufficiente ma adeguato, anche grazie alle qualità umane di chi dirige e lavora nel carcere".

Categorie: Politica

Bonino: ho un tumore al polmone

Lun, 01/12/2015 - 15:01
12/01/15

 Dichiarazione di Emma Bonino a Radio Radicale

“Recentemente mi sono sottoposta a dei controlli medici di routine che però hanno evidenziato la presenza di un tumore al polmone sinistro. Si tratta di una forma localizzata e ancora asintomatica, ma ciononostante richiederà un trattamento lungo e complesso di chemioterapia che è già stato iniziato e che durerà almeno 6 mesi. Non sono intenzionata ad interrompere le mie attività perché da una passione politica non ci si può dimettere, però è chiaro che le mie attività dovranno essere organizzate in base alle esigenze mediche cui è necessario dare in questo momento una priorità assoluta, cosa non facile anche per me. Ho tre commenti da fare. Il primo è rivolto agli operatori dei media: vi pregherei di rispettare questa situazione senza mettersi a fare indagini o robe varie, ringrazio gli operatori che anche nei momenti più difficili mi sono stati accanto nel limite delle loro possibilità, in particolare ringrazio Antonella Rampino, Giovanna Casadio, Stefano Folli, Stella Pende , pochissimi altri ,oltre che la stampa straniera. A tutti coloro che in Italia e altrove affrontano questa o altre prove voglio solamente dire che dobbiamo tutti sforzarci di essere persone e di voler vivere liberi fino alla fine, insomma io non sono il mio tumore e voi neppure siete la vostra malattia, dobbiamo solamente pensare che siamo persone che affrontano una sfida che è capitata. Infine agli ascoltatori, come ho detto dovrò ridurre le mie attività ma spero che il vostro affetto e incoraggiamento si trasformino in iscrizioni ai radicali e al Partito Radicale, che possono essere simpatici o meno, non li avete mai apprezzati moltissimo, ma forse è arrivato il momento di dirvi che le battaglie che portiamo avanti, che portano avanti, magari oggi sembrano marginali ma invece sono fondamentali per la vita di tutti e per la democrazia, in particolare in questo momento così difficile per il mondo. Vi ringrazio tutti quanti e spero che magari per una volta mi ascoltiate sul serio, grazie ancora, buon giorno e buon anno a tutti”.  

© 2015 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati

Categorie: Politica

Convocazione Comitato di Radicali Italiani - 16/18 gennaio 2015

Ven, 01/09/2015 - 20:03
09/01/15

Venerdì 16, sabato 17 e domenica 18 gennaio 2015 si terrà la prima riunione del Comitato nazionale di Radicali italiani dopo il 13° Congresso del Movimento. I lavori si svolgeranno presso la sede del Partito Radicale in via di Torre Argentina 76, a Roma.

Preghiamo di confermare la presenza inviando un’email a info@radicali.it, ricordando che, in base all’articolo 4 dello Statuto, “Ogni anno i membri del Comitato nazionale devono rinnovare la propria iscrizione a Radicali italiani entro il 15 gennaio, a pena di decadenza”.


Proposta di ordine dei lavori

venerdì 16 gennaio 2015

16:00 Apertura dei lavori

Approvazione dell'ordine dei lavori

Relazione della Segretaria, Rita Bernardini

Relazione del Tesoriere, Valerio Federico

Elezione del Presidente del Comitato

Avvio del dibattito generale

21:30  Chiusura dei lavori

 

sabato 17 gennaio 2015

9:00 - 13:30 Dibattito generale

13:30 - 15:00 Interruzione per il pranzo

15.00 - 20:00 Dibattito generale

[a seguire, riunione della Direzione]

 

domenica 18 gennaio 2015

9:00 Dibattito generale

[12:00 Termine per la presentazione dei documenti]

[13:00 Termine per la presentazione degli emendamenti]

Prosecuzione del dibattito generale, eventuali repliche della Segretaria e del Tesoriere

14.30 dibattito e votazione sui documenti depositati

 

Statuto di Radicali italiani

Regolamento del Comitato nazionale di Radicali italiani

Mozione generale approvata dal 13° Congresso di Radicali italiani

© 2015 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati

Categorie: Politica

Unioni Civili, Magi: unioni civili e riconoscimento genitori dello stesso sesso. Roma sia capitale della laicità contro ogni fondamentalismo

Gio, 01/08/2015 - 19:27
08/01/15

Dichiarazione di Riccardo Magi, Presidente di Radicali Italiani e consigliere comunale a Roma

Finalmente la delibera sulle Unioni civili a firma Battaglia, Magi, Raggi, Celli, Tempesta, Caprari. L'attesa è stata lunga se consideriamo che la delibera è stata depositata nell'ottobre 2013 e esattamente un anno fa aveva già avuto i pareri favorevoli delle commissioni competenti.
Ora, mentre speriamo che l'Assemblea arrivi al voto in tempi rapidi, è importante che l'Amministrazione capitolina assuma una posizione chiara e con atti concreti anche in merito al riconoscimento di genitori dello stesso sesso.
La sentenza della Corte d’Appello di Torino, che ieri ha riconosciuto l'esistenza di due genitori dello stesso sesso e ordinato all'ufficiale di stato civile del Comune di trascrivere la nascita del bambino di una coppia di donne come figlio di entrambe, è un passo importante nella direzione del pieno riconoscimento delle unioni familiari e affettive.

Alla luce di questa sentenza e alla vigilia della tanto attesa discussione in Assemblea Capitolina della delibera per l'istituzione del registro comunale delle Unioni civili, sarebbe importante che il Comune di Roma, che con la nuova Amministrazione ha voluto distinguersi per l'impegno sul fronte dei diritti civili, aprisse a quelle coppie di genitori omosessuali che, come le due mamme di Torino, vogliano vedere riconosciuta la propria genitorialità e beneficiare insieme ai loro figli degli effetti giuridici.

Perché, infatti, aspettare l'intervento di un tribunale per adottare un'iniziativa che non ha ostacoli di natura giuridica, ma, anzi, garantirebbe senza discriminazioni la tutela della genitorialità contenuta nella Costituzione italiana e prevista dalle normative europee?

Trascrivere le nascite di bambini di coppie omosessuali come figli di entrambi i genitori sarebbe, per la Capitale d'Italia, il modo migliore di ribadire con forza ancora maggiore i principi affermati solo quale mese fa con le trascrizioni delle nozze gay contratte all'estero, poi annullate dal Prefetto.".  

© 2015 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati

Categorie: Politica

Siamo tutti Charlie: i radicali fiorentini alle ore 18 in piazza davanti al Consolato francese

Gio, 01/08/2015 - 17:45
08/01/15

I radicali fiorentini delll’associazione Andrea Tamburi aderiscono al presidio davanti al consolato francese di Firenze e saranno presenti alle ore 18 in piazza Ognissanti per condannare i tragici eventi di Parigi e per manifestare solidarietà e vicinanza alle vittime della barbarie terroristica.

Categorie: Politica

Carcere. I radicali Lucchiari, Martini, Sacco e Boldo visitano il penitenziario di Montorio (Verona)

Mer, 01/07/2015 - 20:14
07/01/15

Lunedì 5 gennaio una delegazione del Partito Radicale, composta da Maria Grazia Lucchiari, Sergio Martini, Antonella Sacco e Tiziana Boldo ha effettuato una visita ispettiva al carcere di Montorio (Verona).

La visita, durata più di 6 ore, è iniziata dal carcere femminile - che ospita oggi 57 detenute, di cui solo 10 impiegate in lavori manuali -, per poi passare in infermeria dove si rilevano le situazioni di maggiore disagio: anche 3 detenuti per cella fra cui un cardiopatico,un detenuto affetto da hiv, ritenuto non compatibile con gli altri dal medico del Sert, un altro con sospetto di tbc e un caso di scabbia contratta nelle docce.

Una detenuta presenta patologia accertata di schizofrenia e anoressia, un detenuto è da quattro giorni in sciopero della fame per le mancate cure di una patologia renale. Il settore maschile conta 568 detenuti di cui più di 400 extracomunitari e solo una settantina impiegati lavorativamente. Tutti i detenuti lamentano la scarsità di educatori e psicologi nonché l’assenza della figura del mediatore culturale.

Per quanto riguarda le strutture, nel settore maschile si arriva ad un sovraffollamento con quattro detenuti per cella, manca l'acqua calda per l’igiene personale e la notte il riscaldamento viene abbassato per cui l'ambiente risulta gelido. Per alcuni è impossibile telefonare a casa ai famigliari. Tutti sono concordi nel sottolineare la disponibilità e la competenza del personale carcerario che con sensibilità assolve i compiti di un lavoro spesso molto duro e poco appagante.

© 2015 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati

Categorie: Politica

Carceri, Radicali: le parole di Betori siano utili ai politici

Mer, 01/07/2015 - 19:19
07/01/15

Dopo l'omelia di ieri, i radicali fiorentini Maurizio Buzzegoli, segretario dell'Associazione Andrea Tamburi, e Massimo Lensi, componente del Comitato nazionale di Radicali Italiani, hanno voluto ringraziare l'Arcivescovo di Firenze, Giuseppe Betori, per le parole sulla disumanità delle carceri: "La chiesa fiorentina è una delle poche realtà cittadine che segue con attenzione i problemi che affliggono il pianeta penitenziario. Il lavoro incessante dei cappellani delle carceri ne è la dimostrazione più concreta".

I due esponenti radicali hanno anche ricordato il ruolo di Papa Francesco: "Nello Stato Città del Vaticano in pochi mesi sono riusciti a dare all'Italia una grande lezione di civismo e umanità abolendo l'ergastolo e introducendo il reato di tortura. Lo stesso Papa Francesco, alcuni mesi fa, definì l'ergastolo come 'pena di morte nascosta'".

Infine, Buzzegoli e Lensi, invocano una maggior attenzione dalla politica e rilanciano la proposta di amnistia: "Le parole di Betori sul carcere siano utili a quei politici che cercano di nascondere il problema. Le uniche vere soluzioni in grado di ripristinare lo Stato di Diritto e i Diritti Umani nel nostro Paese sono i provvedimenti di amnistia e indulto".

Categorie: Politica

Gravidanza Lorenzin, Farina Coscioni: felicitazioni per gravidanza gemelli ma inadempiente su scadenza emanazione decreto livelli essenziali di assistenza (Lea) e nomenclatore

Mer, 01/07/2015 - 18:07
07/01/15

Dichiarazione di Maria Antonietta Farina Coscioni membro del Comitato Nazionale di Radicali Italiani 

  Mi unisco a quanti alla notizia della gravidanza del Ministro della Salute Beatrice Lorenzin le hanno espresso felicitazioni. Se è pronta a diventare mamma e dichiara che "non ci sperava più", tuttavia non è ancora pronta ad adempiere agli impegni e agli obblighi previsti per ultimo dal Patto della salute 2014-2016 che stabilisce che: "si provveda al tanto atteso aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza entro il 31 dicembre 2014". E fa perdere la speranza a chi come i malati, i disabili e le loro famiglie attendono da anni questo atto dovuto.         

© 2015 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati

Categorie: Politica

Conferma Del 41-Bis A Provenzano: Bernardini, decisione sconcertante da stato canaglia

Mer, 01/07/2015 - 16:51
07/01/15

Dichiarazione di Rita Bernardini, Segretaria Nazionale di Radicali italiani

  Appaiono sconcertanti le motivazioni con le quali il Tribunale di Sorveglianza di Roma ha confermato il 41-bis a Bernardo Provenzano. La proroga del “carcere duro” ad un ultraottantenne incapace di intendere e di volere, alimentato artificialmente e allettato, offende l’intelligenza ed è la dimostrazione del basso livello di democraticità del nostro Stato che usa metodi peggiori di quelli delle cosche per contrastare la criminalità organizzata di stampo mafioso.   In un “attimo di lucidità” Bernardo Provenzano potrebbe ancora “impartire direttive criminali”, così i giudici motivano il loro provvedimento, palesemente dimostrando l’inefficienza di uno Stato che, senza la gabbia di vetro del 41-bis, non è in grado di stoppare il passaggio di un pizzino che peraltro Provenzano non è nemmeno in grado di scrivere.   Ciò che rattrista di più è che, nonostante tutti questi magistrati “lottatori”, la  criminalità mafiosa prospera e si diffonde in ogni angolo nel Paese a scapito dello Stato democratico sempre più anoressico, ormai agonizzante.  

© 2015 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati

Categorie: Politica

Conferma 41-bis a Provenzano. Bernardini: decisione sconcertante da Stato canaglia

Mer, 01/07/2015 - 16:47
07/01/15

Dichiarazione di Rita Bernardini, Segretaria nazionale di Radicali italiani:

"Appaiono sconcertanti le motivazioni con le quali il Tribunale di Sorveglianza di Roma ha confermato il 41-bis a Bernardo Provenzano. La proroga del 'carcere duro' ad un ultraottantenne incapace di intendere e di volere, alimentato artificialmente e allettato, offende l’intelligenza ed è la dimostrazione del basso livello di democraticità del nostro Stato che usa metodi peggiori di quelli delle cosche per contrastare la criminalità organizzata di stampo mafioso".

"In un 'attimo di lucidità' Bernardo Provenzano potrebbe ancora 'impartire direttive criminali', così i giudici motivano il loro provvedimento, palesemente dimostrando l’inefficienza di uno Stato che, senza la gabbia di vetro del 41-bis, non è in grado di stoppare il passaggio di un pizzino che peraltro Provenzano non è nemmeno in grado di scrivere".

"Ciò che rattrista di più è che, nonostante tutti questi magistrati 'lottatori', la  criminalità mafiosa prospera e si diffonde in ogni angolo nel Paese a scapito dello Stato democratico sempre più anoressico, ormai agonizzante".

© 2015 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati

Categorie: Politica

Boilini e Di Carlo (Radicali Abruzzo): Caso Colasante, presunzione di colpa?

Mer, 01/07/2015 - 16:41
07/01/15

Dichiarazione di Dario Boilini, segretario dell’associazione Radicali Abruzzo e membro del Comitato nazionale di Radicali Italiani e di Alessio Di Carlo, membro di Giunta di Radicali Italiani:

"Il tentativo di suicidio da parte di Donato Colasante, il giovane detenuto a Chieti a cui è stato negato il diritto di far visita alla salma dell’amata nonna Lucia, colpisce per non solo per l’irragionevolezza della decisione dei giudici ma, soprattutto, per l’accanimento che si è dimostrato verso un ragazzo, appena ventunenne, detenuto in attesa di giudizio e, quindi, tecnicamente tuttora innocente".

"Purtroppo, però, anche nelle aule di giustizia della nostra regione il principio di presunzione di innocenza viene sistematicamente calpestato: e questo nell’indifferenza della classe politica che da oltre tre anni deve nominare  il garante regionale dei detenuti il quale potrebbe efficacemente monitorare lo stato generale della detenzione carceraria abruzzese per evitare che accadano tragedie come quella, fortunatamente appena sfiorata, avvenuta ieri a Chieti".

© 2015 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati

Categorie: Politica

Ambiente ed economia: estrazione di petrolio e gas, questione aperta

Mer, 01/07/2015 - 16:29
07/01/15

Ha senso tirare fuori il petrolio e il gas del nostro sottosuolo? Questo tema è tornato molto d’attualità dopo che prima la strategia energetica nazionale del marzo 2013, poi il decreto Sbloccaitalia in questo autunno hanno rilanciato lo sfruttamento di queste risorse.

Nei regimi concessori come da noi il petrolio appartiene allo Stato. Le sue riserve sono quindi una posta attiva nell’immaginario stato patrimoniale pubblico che però non viene redatto come tale. Quando queste riserve vengono consumate, la posta attiva si riduce e produce redditi privati, parte dei quali tornano allo Stato sotto forma di royalty e di tasse. In più sono da tenere conto le esternalità negative, cioè i danni ambientali o la rinucia ad altri usi del territorio.

Uno studio di Nomisma Energia del 2012 mostra che le royalty nei paesi Ocse dove sono applicate sono generalmente più alte che in Italia. Questo significa che il nostro Stato si riprende relativamente poco della rendita petrolifera. D'altra parte, perché la riduzione delle riserve di idrocarburi sia più sostenibile dal punto di vista economico occorre destinare le royalty a investimenti che aumentino il valore di altre parti di questo patrimonio, cosa che nel nostro ordinamento è stata recentemente prevista, ma con norme assai fumose e la cui attuazione è ancora tutta da verificare.

C’è un altro elemento a mio avviso che dovrebbe essere considerato dal decisore pubblico riguardo all’estrazione di idrocarburi: il loro prezzo. Se ricordo bene il governo ha motivato il rinvio della vendita di un’ulteriore tranche di Eni ed Enel anche sulla base del prezzo oggi troppo basso delle azioni e, implicitamente, con l’aspettativa che crescano in futuro. Se applichiamo lo stesso ragionamento al petrolio, visto il crollo recente e la ragionevole aspettativa che esso comporterà una riduzione delle riserve e quindi una successiva scarsità tale da rialzarne il prezzo, la cosa giusta da fare è rimandare l’estrazione.

Tra le zone d’Italia interessate da intensificazione della ricerca e della coltivazione di idrocarburi c’è la Sicilia, dove la Regione ha siglato recentemente due protocolli d’intesa collegati tra loro: uno insieme al Ministero dello Sviluppo Economico con Eni sulla conversione con salvaguardia occupazionale della raffineria di Gela ad attività diverse dalla raffinazione petrolifera, un altro con Assomineraria (rappresentanza confindustriale di operatori dell’upstream petrolifero) sull’estrazione di idrocarburi in particolare nel canale di Sicilia.

L’accordo con Eni in sostanza dice che l’azienda, dopo aver perso troppi soldi con la raffinazione, un business falcidiato dal calo della domanda dei combustibili e l’eccesso di capacità produttiva, investirà a Gela in produzioni non più legate al petrolio bensì soprattutto a biocombustibili, loro logistica e logistica del gas naturale liquido, mentre quasi 400 esuberi della raffineria verranno ricollocati nel settore mineriario oil e gas, ma solo un quarto in Sicilia dove Eni prevede investimenti per aumentare a regime la media annua di produzione di gas naturale di 700 milioni di metri cubi e di petrolio di 1,2 milioni di barili per dieci anni, che significherebbe più che raddoppiare la produzione annua di gas siciliano e aumentare di poco più del 20% quella petrolifera rispetto al 2013. Il protocollo non cita peraltro i danni ambientali dalle attività della raffineria accertati dallo studio epidemiologico Sentieri.

E in cambio cosa promette la Regione? S’impegna a svolgere in modo efficiente gli iter autorizzativi e a non aumentare le royalty, fermi i poteri di legislazione statale e regionale. Impegni in realtà un po’ deboli se presi alla lettera, visto che appunto non posso comprimere l’autonomia in materia del consiglio Regionale e del governo, e forse dubbi in termini competitivi se si deve intendere che la Regione o il governo garantiranno accesso eslcusivo alle attività minerarie ai firmatari.

Limitatamente all’accordo su Gela, invece, il do ut des con Eni è esplicito: Eni fa l’auspicabile conversione della raffineria (ma con meno occupati in essa) in cambio intensifica l’upstream nel canale di Sicila.

Contro gli accordi si sono espressi tra gli altri Legambiente e il Fatto Quotidiano, che con Maria Rita d’Orsogna ha mostrato l’inconsistenza di alcune dichiarazioni di Crocetta sulle sue attese stra-ottimistiche di introiti da royalty.

C’è legittima preoccupazione anche per l’incompatibilità tra valorizzazione del patrimonio ambientale anche ai fini di sviluppo del turismo e attività petrolifera. Io credo che l’incompatibilità per le attività a terra, in un territorio pregiato e fragile come quello italiano, sia quasi sempre innegabile, mentre la coltivazione di idrocarburi off-shore, per esempio in Adriatico, non ha impedito lo sviluppo turistico della riviera romagnola, dalla quale è quasi sempre possibile vedere piattaforme al largo.

Certo c’è anche in mare la questione sicurezza, che si lega alla capacità dello Stato di controllare il rispetto delle regole e di investire nella capacità per fare questi controlli.

© 2015 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati

Categorie: Politica

Pagine