Radicali Italiani
Torino, Grattacielo. Manfredi e Viale: Belli gli impegni su trasparenza di Chiamparino e Reschigna, ma siamo devoti solo a San Tommaso: non crediamo finché non vediamo
Dichiarazione di Giulio Manfredi, segretario Associazione radicale Adelaide Aglietta e Silvio Viale, consigliere comunale radicale eletto nel Pd:
Il primo dei nostri innumerevoli comunicati sulla mancanza assoluta di trasparenza rispetto ai lavori della prossima sede unica della Regione Piemonte risale all’8 agosto 2013. Abbiamo dovuto fare un accesso civico e poi un ulteriore diffida per costringere la giunta Cota a pubblicare integralmente una delibera sui rapporti intercorsi con lo studio Fuksas, di cui era stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale solo il titolo. Abbiamo denunciato il fatto che Roberto Cota abbia atteso fino a un mese prima delle elezioni per nominare il responsabile per la trasparenza e l’anticorruzione della Giunta Regionale. Nell’unica occasione in cui siamo stati ricevuti da Sergio Chiamparino, nel luglio 2014, gli abbiamo fatto presente la situazione di stallo in cui versava il sito web regionale dedicato al grattacielo.
Con questi presupposti, non possiamo che apprezzare il forte impegno, assunto oggi in Consiglio Regionale sia da Chiamparino sia dal vice-presidente Aldo Reschigna, per assicurare finalmente quella trasparenza e quel diritto alla conoscenza che finora sono mancati; apprezziamo pure la nomina del nuovo responsabile per la trasparenza e il rafforzamento del relativo staff.
Ma noi siamo devoti solo a San Tommaso: non crediamo finché non vediamo. A partire dall’aggiornamento del sito web, la cosa più semplice da fare, alla portata di tutti i cittadini piemontesi.
Approfondisci: http://www.sedeunica.regione.piemonte.it
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"Volontariato :-)" Rita Bernardini commenta su Facebook la nomina di Ugo Zampetti
"Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha pensato bene di nominare quale Segretario Generale del Quirinale Ugo Zampetti, il quale, dopo essere stato Segretario Generale della Camera per tre lustri con uno stipendiuccio di 400 mila euro all'anno, ora se ne va al Quirinale 'senza alcun compenso', poverino". Cosi la segretaria di Radicali Italiani Rita Bernardini, ha commentato su Facebook la nomina di Ugo Zampetti a segretario generale del Quirinale.
Prosegue la leader radicale: "Dovrà accontentarsi della sua 'magra' pensione di funzionario della Camera al massimo livello. Solo noi radicali, nella scorsa legislatura, abbiamo provato a mandarlo a casa facendo venire fuori gli 'sprechi' di Montecitorio e i contratti da capogiro che, senza alcuna gara, hanno favorito gli Scarpellini di turno (cioè gli amici degli amici della partitocrazia associata)".
"Presidè, cominciamo male" conclude la nota.
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Opg di Montelupo e Rems di Massa marittima. L'astigmatismo della regione Toscana
Dichiarazione di Massimo Lensi, già consigliere provinciale e componente del Comitato nazionale di Radicali Italiani, e di Maurizio Buzzegoli, segretario dell'Associazione "Andrea Tamburi" e membro della Direzione di Radicali Italiani:
"La seconda relazione trimestrale al Parlamento sul Programma di superamento degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, ai sensi della legge 81, da parte dei Ministeri della Giustizia e della Salute è un documento importante. Si apprende che la Regione Toscana ha preannunciato un nuovo programma al Ministero che individua in una struttura di Massa Marittima la nuova REMS (i nuovi mini-Opg, le Residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza). Si apprende, inoltre, che tale struttura è un immobile della casa circondariale di Massa Marittima e che tuttavia il percorso è condizionato dall’assenso del MEF a procedere nelle more dell’adozione di un nuovo Decreto Ministeriale, previa autorizzazione scritta del Ministero della Salute: il tutto entro il 31 marzo, pena il commissariamento ad acta".
"Insomma, siamo ancora in alto mare. E se qualche giudizio di opportunità potrebbe emergere dal fatto che si intende trasferire malati di mente autore di reato in una struttura penitenziaria, seppure esterna alla cinta muraria, invece di privilegiare un ambiente integralmente sanitario e di recupero terapeutico, appare altrettanto evidente che non si dà risposta a cosa accadrà agli edifici dell’Opg di Montelupo. Perché se da una parte la villa medicea dell’Ambrogiana (la parte amministrativa) e il corridoio Vasariano potrebbero tornare, con grossi investimenti finanziari, facilmente a vita civile, dall’altra non si capisce quale potrebbe essere la futura destinazione di uso delle Scuderie (il vero Opg), ristrutturate di recente dall’amministrazione penitenziaria. L’edificio delle Scuderie, infatti, è a tutti gli effetti un piccolo carcere modello e tale potrebbe diventare, penalizzando così la potenziale attrattiva della villa dell’Ambrogiana, distante solo poche decine di metri".
"Emerge sempre più chiaramente che la nostra legislazione tende a concentrarsi, a volte paradossalmente, sui luoghi anziché sui problemi, come quello della relazione tra pericolosità sociale e crimine, tra prevenzione e cura. Si preferisce, quindi, ipotizzare il superamento degli Opg attraverso la creazione di nuove strutture definite, non a caso: Residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza (Rems), lasciandosi superficialmente alle spalle le tragedie che gli Opg hanno consumato nella loro lunga vita".
"I radicali fiorentini cercheranno di dare delle risposte a questi e ad altri quesiti nel loro congresso annuale che quest’anno si terrà proprio a Montelupo Fiorentino il prossimo 28 febbraio, presso il circolo Arci 'Il Progresso'”.
Referendum consultivi. Martedì 16 voto consiglio comunale di Torino. Sit-in in piazza del comitato promotore
Si può abbinarli al probabile referendum confermativo delle riforme costituzionali
Nella seduta pomeridiana di martedì 17 febbraio il Consiglio comunale di Torino è chiamato a esprimersi sui due referendum comunali "superstiti" del progetto referendario "TORINOSI'MUOVE", quello sul road pricing e quello contro il consumo di suolo.
Lo stesso giorno, a partire dalle ore 16, il Comitato promotore dei referendum tiene un sit-in in Piazza Palazzo di Città per il "SI' AI REFERENDUM".
Il segretario associazione radicale Adelaide Aglietta, Giulio Manfredi, sul tema ha dichiarato:
"Abbiamo verificato che l'abbinamento dei referendum comunali con le elezioni comunani del prossimo anno è espressamente vietato dal Testo Unico sugli enti locali".
"E allora rilanciamo: quasi sicuramente si terrà il referendum confermativo sulle riforme costituzionali appena approvate dal Parlamento. Il Consiglio Comunale di domani puo' decidere l'abbinamento dei due referendum comunali a tale referendum nazionale".
"Comunque, chiediamo ai consiglieri comunali di permettere ai cittadini torinesi di esprimersi su due questioni poco conosciute ma che hanno ricadute rilevanti sulla loro vita di tutti i giorni. Si fa un gran parlare di 'distacco del Palazzo dai cittadini'; lo strumento del referendum serve a diminuire tale distacco. Lo si utilizzi; sarebbe la prima volta per la Città di Torino, non sprechiamo quest'occasione di democrazia diretta".
Visita la pagina dell’iniziativa "Torino Sì Muove"
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Analgesici, Onu. Gallo e Perduca: l'Italia non si allei con la Cina contro la ketamina, ne soffrirebbero miliardi di persone
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Torino, Referendum comunali. Comitato promotore richiede a Consiglio comunale di accorparli al primo voto utile
Lunedì pomeriggio si vota. Sit-in sotto il municipio
Aprendo la conferenza stampa del Comitato promotore dei due referendum comunali consultivi sul road pricing e contro il consumo di suolo, Giulio Manfredi, segretario Associazione radicale Adelaide Aglietta, ha ricordato come il progetto refendario originario di "Torino Sì Muove" comprendeva sei referendum; gli altri riguardavano: città metropolitana, legalizzazione prostituzione, narcosale e riduzione del danno sulle droghe illegali, ruota panoramica. Il Consiglio Comunale ha già cassato i primi tre perché, a parer suo, concernevano materie oggetto di leggi nazionali e non di competenza comunale. Rispetto alla ruota panoramica (che sarà installata comunque) la materia è di competenza della Giunta.
Sui due referendum superstiti, il Consiglio comunale di Torino si esprimerà nella seduta di lunedì 16 febbraio. In caso di voto affermativo, i referendum si devono tenere entro l'anno. Il comitato promotore chiede al Consiglio di accorpare i due referendum alle prime elezioni utili che si terranno in futuro; il primo appuntamento certo sono le elezioni comunali della primavera 2016. Con l'accorpamento ci sarebbe un risparmio consistente delle spese per il voto e sarebbe garantita l'affluenza ai seggi. Nel 1987 il Parlamento nazionale decise di fissare i referendum non tra maggio e giugno, come prevede la legge, ma a novembre; il precedente a livello nazionale puo' essere fatto valere in sede locale, dove comunque il Consiglio Comunale è sovrano.
Il comitato promotore referendum invita tutti i cittadini a partecipare al sit-in per il "Sì ai Refedendum", che si terrà lunedì 16, a partire dalle ore 16:00, in Piazza Palazzo di Città (sotto i portici in caso di pioggia).
Luigi Lavecchia (Alleanza per la Città) ha illustrato brevemente il referendum sul road pricing (vedi link in calce e scheda allegata).
Igor Boni (presidente Associazione Aglietta) ha illustrato il referendum contro il consumo di suolo (vedi link in calce).
Dario Troiano (capogruppo Moderati) ha ricordato come la proposta del road pricing faceva parte del programma elettorale di Alberto Musy, tragicamente scomparso. Tale proposta era stata recepita da Piero Fassino dopo lo svolgimento delle elezioni comunali.
Silvio Viale (consigliere comunale radicale eletto nel Pd) ha assicurato il massimo sforzo suo ma anche di Vittorio Bertola (capogruppo M5S) - che non ha potuto partecipare alla conferenza stampa - affinché i due referendum si possano tenere nelle condizioni migliori possibili. Sarebbe la prima volta che succede per uno uno strumento di democrazia diretta previsto dallo Statuto comunale.
LINK
Referendum contro il consumo di suolo
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Torino, grattacielo Regione. Manfredi e Viale: Nodi vengono al pettine, su trasparenza Chiamparino deve recuperare subito 15 anni di ritardo
Dichiarazione di Giulio Manfredi segretario Associazione radicale Adelaide Aglietta di Silvio Viale,consigliere comunale radicale eletto nella lista Pd:
"Chiediamo a Sergio Chiamparino di annunciare, martedì, in Consiglio Regionale, il varo di una 'operazione trasparenza' sul grattacielo della Regione, tentando di recuperare 15 anni di ritardo".
"Ci pare che la parola 'trasparenza' sia usata da molti come slogan elettorale, da soddisfare poi emanando una serie infinita di circolari e provvedimenti; eppure, nel nostro caso, sarebbe stato così semplice e poco costoso, in questi 15 anni, con tutte i ritrovati dell’informatica e della tecnologia, dare vita a un sito web sul grattacielo in costruzione in grado di informare giorno per giorno i cittadini sul progredire di un’opera da loro finanziata con oltre 200 milioni di euro. Diamo atto a Roberto Cota di avere creato il sito, che è però fermo al 2012 ed è oggettivamente pessimo per qualità e quantità delle informazioni contenute".
"Si è perso del tempo prezioso e ora è tutto più difficile. Ora l’obiettivo politico della trasparenza rischia di essere soffocato e confuso fra le inchieste giudiziarie, certo doverose ma che sono altra cosa rispetto alla trasparenza, e le rivendicazioni sindacali di quei dipendenti regionali che vedono negativamente il loro trasferimento nel grattacielo, del tutto legittime ma che sono altra cosa rispetto alla trasparenza".
"Ci attendiamo da Chiamparino un segnale concreto e immediato di cambiamento rispetto ad uno status quo veramente umiliante, che non fa onore alle motivazioni e ragioni che stanno alla base della costruzione del grattacielo, motivazioni che abbiamo sempre condiviso".
LINKIl sito attuale della Regione Piemonte dedicato al grattacielo del Lingotto.
La Delibera regionale sui lavori nel grattacielo di cui era stato pubblicato in un primo tempo solo il titolo e di cui i radicali chiesero ed ottennero la pubblicazione del testo completo mediante un “accesso civico”.
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Carceri: Bernardini non crede ai miracoli che secondo il Dap sarebbero intervenuti nelle carceri italiani e invita il direttore Santi Consolo a fare alcune visite insieme a lei. Intanto Pannella è al terzo giorno di sciopero della fame
Dichiarazione di Rita Bernardini, Segretaria di Radicali Italiani:
"La moltiplicazione dei pani e dei pesci non è azione che appartiene agli umani, così come la moltiplicazione dei posti nelle infami carceri italiane non è nelle mani del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria anche quando fosse animato dalle migliori delle intenzioni che, per noi radicali, consistono nel far rientrare nella legalità costituzionale il trattamento fuorilegge subito dai detenuti negli istituti penitenziari italiani".
"Sorprendono pertanto le dichiarazioni del Capo del Dap Santi Consolo che ha annunciato che nei 202 istituti penitenziari non c’è più un detenuto che vive in spazi inferiori ai 3 metri quadrati, che i posti regolamentari sono ora in totale 50.538 e che - sempre secondo il capo del Dap - questo risultato è stato ottenuto grazie alla manutenzione straordinaria, salvo poi ammettere che 4.636 posti sono inagibili".
"L’aumento dei posti regolamentari strabilia ancora di più se si tiene conto che il Dap afferma - vedere per credere, le tabelle messe a disposizione sul sito del ministero della Giustizia - che 'i posti sono calcolati sulla base del criterio di 9 mq per singolo detenuto + 5 mq per gli altri'".
"Non so se il Capo del Dap abbia fatto i conti tenendo sottocchio le planimetrie degli istituti penitenziari, quello che è certo è che a tutt’oggi in Italia ci sono almeno 70 istituti (vedi tabella) che con i dati del Dap (non con i nostri) hanno un sovraffollamento che va dal 130 al 210 per cento".
"Poiché sono usa a fare fiducia alle persone che assumono nuovi incarichi (come nel caso del Dott. Santi Consolo) quel che posso fare è proporre al nuovo Capo del Dap di consentirmi di accompagnarlo per una serie di visite in alcuni dei 70 istituti per verificare insieme quale sia il trattamento riservato ai detenuti in Italia".
Regione di detenzione Istituto Tipo istituto Capienza Regolamentare posti regolamentari non disponibili(dato al 29/07/2014) Detenuti presenti al 31/12/2014 Posti regolamentari effettivamente disponibili %
detenuti/posti disponibili Sovraffollamento TOSCANA LUCCA - CC 91 29 134 62 216,1% SICILIA MESSINA - CC 304 207 209 97 215,5% LAZIO LATINA - CC 76 0 161 76 211,8% LOMBARDIA BUSTO ARSIZIO - CC 173 21 312 152 205,3% FRIULI VENEZIA GIULIA UDINE - CC 100 18 167 82 203,7% MARCHE ANCONA - CC 174 76 191 98 194,9% SICILIA AUGUSTA - CR 372 103 496 269 184,4% LOMBARDIA MILANO "SAN VITTORE" CC 753 222 971 531 182,9% CAMPANIA POZZUOLI - CCF 97 0 173 97 178,4% CAMPANIA LAURO - CC 38 30 14 8 175,0% VENETO PADOVA "N.C." CR 436 0 762 436 174,8% PUGLIA TARANTO - CC 306 4 526 302 174,2% MOLISE LARINO - CC 118 0 204 118 172,9% LOMBARDIA LODI - CC 50 0 86 50 172,0% LOMBARDIA BRESCIA "CANTON MONBELLO" CC 189 0 325 189 172,0% LOMBARDIA BERGAMO - CC 320 21 507 299 169,6% SICILIA GELA - CC 48 2 78 46 169,6% CAMPANIA ARIENZO - CC 52 0 88 52 169,2% PUGLIA LECCE "N.C." CC 632 10 1043 622 167,7% TOSCANA GROSSETO - CC 15 0 25 15 166,7% ABRUZZO VASTO - CL 132 31 167 101 165,3% SICILIA RAGUSA - CC 139 38 167 101 165,3% EMILIA ROMAGNA RAVENNA - CC 59 10 81 49 165,3% SARDEGNA LANUSEI "SAN DANIELE" CC 34 0 56 34 164,7% CALABRIA LOCRI - CC 89 7 135 82 164,6% VENETO VENEZIA "SANTA MARIA MAGGIORE" CC 163 9 253 154 164,3% LOMBARDIA COMO - CC 223 1 364 222 164,0% ABRUZZO SULMONA - CR 304 0 492 304 161,8% TOSCANA SAN GIMIGNANO - CR 235 12 360 223 161,4% LOMBARDIA BRESCIA "VERZIANO" CR 72 0 115 72 159,7% LOMBARDIA MONZA - CC 403 51 562 352 159,7% SICILIA CASTELVETRANO - CC 52 5 75 47 159,6% LIGURIA GENOVA "PONTEDECIMO" CC 96 0 153 96 159,4% SICILIA ENNA - CC 166 62 165 104 158,7% FRIULI VENEZIA GIULIA PORDENONE - CC 41 0 65 41 158,5% SICILIA PALERMO "UCCIARDONE" CR 689 408 444 281 158,0% MARCHE PESARO - CC 150 0 237 150 158,0% SICILIA CATANIA "BICOCCA" CC 138 2 214 136 157,4% SICILIA PIAZZA ARMERINA - CC 45 1 69 44 156,8% BASILICATA MELFI - CC 126 0 196 126 155,6% LIGURIA IMPERIA - CC 62 0 96 62 154,8% TOSCANA FIRENZE "SOLLICCIANO" CC 494 15 734 479 153,2% LAZIO FROSINONE "G. PAGLIEI" CC 310 0 475 310 153,2% LOMBARDIA VIGEVANO - CC 240 1 366 239 153,1% SICILIA CATANIA "PIAZZA LANZA" CC 314 76 364 238 152,9% LAZIO ROMA "REGINA COELI" CC 642 109 813 533 152,5% CAMPANIA BENEVENTO - CC 253 0 385 253 152,2% VENETO VICENZA - CC 156 6 228 150 152,0% SICILIA SIRACUSA - CC 333 40 436 293 148,8% PUGLIA FOGGIA - CC 375 26 518 349 148,4% SICILIA AGRIGENTO - CC 276 13 389 263 147,9% ABRUZZO TERAMO - CC 251 8 359 243 147,7% CAMPANIA NAPOLI "SECONDIGLIANO" CC 898 12 1305 886 147,3% TOSCANA AREZZO - CC 101 84 25 17 147,1% SICILIA CALTANISSETTA - CC 181 0 266 181 147,0% CAMPANIA SANT'ANGELO DEI LOMBARDI - CR 126 0 183 126 145,2% SICILIA TERMINI IMERESE - CC 84 2 119 82 145,1% LOMBARDIA OPERA "I C.R." CR 911 18 1285 893 143,9% VENETO TREVISO - CC 143 0 200 143 139,9% CAMPANIA SALERNO "ANTONIO CAPUTO" CC 368 39 459 329 139,5% EMILIA ROMAGNA BOLOGNA - CC 492 5 676 487 138,8% LAZIO ROMA "REBIBBIA FEMMINILE" CCF 263 27 324 236 137,3% CAMPANIA VALLO DELLA LUCANIA - CC 40 0 54 40 135,0% PUGLIA BARI "FRANCESCO RUCCI" CC 301 23 371 278 133,5% PUGLIA BRINDISI - CC 117 0 156 117 133,3% LIGURIA SAVONA "SANT'AGOSTINO" CC 49 0 65 49 132,7% CALABRIA REGGIO DI CALABRIA "G. PANZERA" CC 176 21 205 155 132,3% LAZIO CIVITAVECCHIA "N.C." CC 344 21 425 323 131,6% LIGURIA LA SPEZIA - CC 151 0 198 151 131,1% LOMBARDIA LECCO - CC 53 1 68 52 130,8%
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Cannabis. Piattelli: opportuna la modifica alla legge regionale sulla cannabis terapeutica
In merito alla modifica della legge toscana sulla cannabis terapeutica è intervenuta Valentina Piattelli, dell'Associazione per l'iniziativa radicale "Andrea Tamburi": "Quella di ieri è stata una mossa opportuna: molti dei nodi affrontati erano stati trattati nei lunghi anni di contrattazione fra le associazioni e i funzionari ed eletti regionali".
L'esponente radicale ricorda il complicato iter legislativo per rendere accessibile l'utilizzo della cannabis terapeutica: "Eravamo giunti con il regolamento attuativo ad un accordo dignitoso, ma un po' farraginoso. Purtroppo in questo campo ci vuole una chiarezza cristallina, altrimenti ogni virgola può essere interpretata in senso proibizionista. Quindi ben vengano queste modifiche che chiariscono fra l'altro che tutti i medici generalisti e ambulatoriali (Sert, Hospice e quant'altro) possono prescrivere la cannabis, e non solo quelli ospedalieri come previsto in origine".
Anche a livello nazionale i radicali hanno messo in campo una serie di iniziative per arrivare a garantire il diritto di cura con la cannabis ai malati affetti dalle varie tipologie: non ultima la disobbedienza civile dello scorso novembre quando la segretaria di Radicali Italiani, Rita Bernardini, l'ex presidente di Radicali Italiani, Laura Arconti, e il leader storico, Marco Pannella, tentarono di cedere della cannabis ad alcuni malati.
Per informazioni contattare Valentina Piattelli (3488288773).
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San Valentino: anche Certi Diritti nelle piazze d'Italia per dire tutti #LOSTESSOSÌ
Comunicato Stampa dell'Associazione Radicale Certi Diritti
Nella giornata di San Valentino anche Certi Diritti scende in piazza per aderire alle Piazzate d'Amore, i flashmob che si terranno sabato 14 febbraio in oltre 30 città italiane grazie all'impegno di gruppi, associazioni e individui che sostengono i diritti umani e la laicità in questo Paese. "In questa data simbolica riparte un'ampia campagna che coinvolge numerosissime realtà per il diritto all'eguaglianza e a dire tutti #loStessoSì" dice Yuri Guaiana, segretario dell'Associazione Radicale Certi Diritti. "Solo una riforma del diritto di famiglia che preveda anche il matrimonio egualitario rispetterebbe pienamente l'art. 2 della nostra Costituzione e finché ciò non avverrà, noi continueremo a far valere le nostre ragioni". Sono 33 le città dove si svolgeranno i flashmob (Torino, Genova, Milano, Pavia, Verona, Vicenza, Padova, Trieste, Ravenna, Parma, Pistoia, Empoli, Firenze, Cecina (LI), Livorno, Pesaro, Assisi (PG), Pescara, Roma, Viterbo, Napoli, Potenza, Foggia, Taranto, Lecce, Reggio Calabria, Messina, Cremona, Catania, Palermo, Cagliari, 2 eventi a Bologna) ma ogni giorno la mappa dell'iniziativa si aggiorna con nuovi appuntamenti. Per seguire gli aggiornamenti è possibile consultare la pagina Fb Piazzate d'Amore, dove sono riportati luoghi e orari per ciascun flashmob (https://www.facebook.com/piazzatedamore).© 2015 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati
Metro C, Magi: ci aspettiamo a breve intervento ANAC e Procura su principale opera strategica italiana
Roma Metropolitane conferma l'avvio di un'istruttoria dell'Authority di Cantone dopo nostro esposto.
Dichiarazione di Riccardo Magi, Presidente di Radicali Italiani e consigliere comunale a Roma:
"Durante l'audizione di oggi in commissione Metro C abbiamo avuto la conferma che a seguito del nostro esposto - depositato all'inizio di agosto all'ANAC, alla Procura della Repubblica e alla Procura regionale della Corte - l'Autorità presieduta da Cantone ha avviato un'istruttoria e acquisito documentazione anche presso gli uffici di Roma Metropolitane, in particolare in merito alle numerose varianti, alle questioni relative ai vincoli di natura archeologica e all'atto attuativo del settembre 2013".
"La nostra tesi - accolta già dalla Procura regionale della Corte dei conti che ha contestato un danno erariale di 360 milioni solo per la prima tratta - è che la realizzazione della principale opera strategica in costruzione in Italia stia avvenendo al di fuori del quadro giuridico che doveva garantirne l'interesse pubblico, in termini di strategicità e di costo dell'opera. Il piano economico è stato infatti stravolto a seguito delle numerose varianti e degli ulteriori importi riconosciuti - a nostro avviso - illegittimamente al consorzio di imprese, ma anche a causa delle numerose violazioni della normativa sugli appalti: violazioni favorite dal mancato controllo degli organi preposti, da omissioni e abusi enormi".
"C'è da aspettarsi - e c'è da sperare - che un imminente intervento dell'Autorità anticorruzione e della Procura prendano in mano una situazione che è sfuggita di mano alla politica e all'amministrazione".
"C'è da sperare, poi, che questo intervento possa aiutare a tornare a ragionare di un piano di interventi strategici e realistici per la mobilità a Roma. Nei giorni scorsi abbiamo consegnato il nostro esposto anche all'assessore alla Legalità e Trasparenza, Alfonso Sabella".
Droga. Buzzegoli e Lensi: da Ludovico Arte una lezione di pedagogia per i presidi italiani e per il ministero
"Il preside fiorentino Ludovico Arte ha insegnato a tutti i presidi italiani e al ministero della Pubblica Istruzione una lezione di pedagogia: l'utilizzo dei cani antidroga all'interno delle scuole superiori sarà solo in grado di innescare quei meccanismi sanzionatori incapaci di arginare l'uso delle sostanze stupefacenti". Lo hanno dichiarato Maurizio Buzzegoli, segretario dell'Ass. radicale "Andrea Tamburi" e membro della Direzione nazionale di Radicali Italiani, e Massimo Lensi, componente del Comitato nazionale di Radicali Italiani, dopo la scelta di alcuni presidi di far entrare nelle scuole le unità cinofile antidroga.
I due esponenti radicali rimarcano sulle politiche antidroga degli ultimi decenni: "La repressione proibizionista nel suo intento ha ottenuto solo fallimenti: un proibizionismo, anacronistico e antipopolare, che viene attuato solo in funzione della 'ragion di partito' ovvero per la conquista di popolarità sui mezzi d'informazione. Eppure l'esempio positivo di Stati come il Colorado o l'Olanda dovrebbero spronare il legislatore alla scelta opposta: la lotta alla droga possiamo vincerla solo con la legalizzazione".
Infine Lensi e Buzzegoli sottolineano l'importanza di introdurre nei programmi scolastici delle ore per la prevenzione: "Il ministero, anziché perder tempo con le unità cinofile, dovrebbe pensare a programmi scolastici per la prevenzione: gli studenti, sulla droga come sul sesso o altri temi, devono essere consapevoli dei pericoli che corrono".
Per informazioni contattare Maurizio Buzzegoli (3382318159).
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Farmacie e liberalizzazioni, Farina Coscioni e D'Elia: Perché il ministro Lorenzin si oppone alle liberalizzazioni richieste dal ministro Guidi e dall'Antitrust? Qualcuno ricordi al direttore generale di AIFA quali sono i suoi compiti e le sue funzioni.
Maria Antonietta Farina Coscioni e Sergio D'Elia membri del Comitato Nazionale di Radicali Italiani, hanno scritto per "Il Garantista" che lo pubblicherà domani, un articolo nel quale stigmatizzano la indebita posizione assunta da AIFA a proposito delle politiche sulle liberalizzazioni dei farmaci da parte del ministro Guidi.
“Pensavamo che l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) fosse un organismo con il compito di garantire l'accesso al farmaco, il suo impiego sicuro; che dovesse assicurare la unitarietà nazionale del sistema farmaceutico d'intesa con le Regioni; e magari anche innovazione, efficienza e semplificazione delle procedure registrative, e determinare un accesso rapido a farmaci innovativi e per le malattie rare… Grazie al suo direttore generale Luca Pani e ai tweet cui si dedica, apprendiamo che ha anche una funzione di ammonimento; il dottor Pani, infatti raccomanda di prestare attenzione, e non finire gli Stati Uniti. In particolare raccoglie un grido di dolore (di Federfarma?) e dice che non abbiamo bisogno di “più punti vendita per le medicine, ma di luoghi che le vendano meglio”. A sostegno di questa sua affermazione posta il video di un supermarket americano con scaffali pieni di medicinali in libera vendita. Già è discutibile che il ministro della Salute Lorenzin, una volta liberale, si mobiliti per boicottare le proposte liberalizzatrici del ministro dello Sviluppo Federica Guidi. Che anche il direttore generale di AIFA scenda in campo è inaccettabile. Qualcuno dovrebbe ricordare al dottor Pani che altre sono le sue funzioni e i suoi compiti.Lo ricordo ai tanti smemorati silenti. A suo tempo noi radicali, sostenemmo le pur timide liberalizzazioni dell’allora ministro Bersani. Il ministro Guidi raccoglie le indicazioni della relazione Antitrust che sottolinea la necessità di liberalizzare ulteriormente la vendita del farmaco. Se il ministro Lorenzin non è d’accordo lo dica chiaramente e spieghi le sue ragioni. I tanti “liberali” a chiacchere di maggioranza e di opposizione sono pregati di uscire dalle loro ambiguità e dai loro silenzi. Il direttore di Aifa è pregato di risparmiarci la demagogia dei suoi tweet, decisamente fuori luogo”.
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Per un nuovo diritto umano: il diritto alla conoscenza. Sostieni l’organizzazione della seconda Conferenza internazionale a Bruxelles
Negli ultimi due decenni, in molti Paesi e città abbiamo assistito all’impiego di mezzi e strategie militariste e a un prolungato, pretestuoso e arbitrario Stato di emergenza, proclamato per la pretesa necessità di difendersi e difenderci dalle minacce provenienti da terrorismo, immigrazione, droga e altri “nemici”.
Si è insediato così uno “Stato di Emergenza” permanente, le cui radici spesso affondano in presupposti ingannevoli, se non vere e proprie menzogne. Vittime della multiforme Ragion di Stato sono i diritti umani, la responsabilità, la mancanza di supervisione nel processo decisionale e, in ultima analisi, la pace. Ormai, lo Stato di diritto rischia di esser sostituito e sepolto dallo Stato di Polizia.
I governi devono essere responsabili delle loro azioni e devono garantire un'adeguata informazione, che sia disponibile, accessibile e accurata secondo i principi dell'apertura e della trasparenza. Benché alcuni Paesi forniscano ai cittadini gli strumenti per accedere alle informazioni, ad esempio attraverso i Freedom of Information Acts (Foia), questa normativa spesso non risponde alle attese naturali e legittime dei cittadini, rivelandosi inadeguata e non disponibile in molti Paesi.
Il diritto a conoscere ciò che i membri del Governo fanno segretamente a nostro nome, potrebbe migliorare il rapporto tra candidati eletti ed elettori. Il perfezionamento – e non certo la negazione – dei meccanismi di controllo democratico può contribuire al progresso della democrazia e dello stesso diritto nazionale e internazionale, aumentando così il rispetto effettivo dei diritti umani.
Crediamo che scelte informate e consapevoli portino a decisioni più giuste.
COSA VOGLIAMO FAREAttualmente stiamo lavorando per convocare la seconda Conferenza internazionale che si terrà a Bruxelles presso il Parlamento Europeo, a Marzo 2015.
L'incontro affronterà il tema “Stato di Diritto contro Ragion di Stato” e radunerà relatori ed esperti di statura internazionale nel campo dei diritti umani e delle relazioni internazionali. I partecipanti che si confronteranno nella Seconda Conferenza Internazionale analizzeranno gli strumenti internazionali disponibili, legali e non, necessari a promuovere la centralità dello Stato di Diritto e l'universalità dei Diritti Umani e, al termine della Conferenza, sottoscriveranno e lanceranno un manifesto-appello che dia nuova linfa vitale alla democrazia asserendo con forza la centralità di uno Stato di Diritto democratico, federalista, laico, e l’universalità dei Diritti Umani.
IL NOSTRO OBIETTIVOVogliamo la codificazione del diritto umano universale alla Conoscenza, ossia il diritto di conoscere in che modo e perché i governi a vari livelli prendano determinate decisioni, non solo legate a questioni di carattere politico-militare. Crediamo che le Nazioni Unite debbano essere il nostro primo obiettivo istituzionale e che l'adozione di una risoluzione o dichiarazione politica presso di esse possa rappresentare il primo passo verso la codificazione del diritto alla conoscenza. Non vogliamo abolire il Segreto di Stato ma vogliamo correggere e migliorare i meccanismi di controllo democratico esistenti per garantire il progresso di uno Stato di Diritto democratico, nazionale e internazionale, e l'effettivo rispetto dei diritti umani.
CON IL TUO AIUTO VOGLIAMO- Convocare una conferenza internazionale di tre giorni a Bruxelles presso il Parlamento Europeo, a Marzo 2015;
- Condurre una campagna di sensibilizzazione attraverso numerose attività, quali conferenze pubbliche, seminari, inserzioni sui giornali, programmi radiofonici;
- Lanciare il manifesto-appello;
- Pubblicare gli Atti del Convegno in inglese, francese e italiano;
- Organizzare le attività successive alla conferenza di promozione e diffusione, da intraprendere presso le Nazioni Unite nelle sedi di New York e Ginevra: incontri con rappresentanti dell'Onu e di diverse Ong, eventi paralleli, conferenze stampa;
- Creare una piattaforma online dedicata al tema e alla Conferenza.
Vai su: A new human right: the Right to Know
COSA ABBIAMO FATTO FINORA
Dopo dieci anni di intense ricerche e attività di sensibilizzazione dell'opinione pubblica, una PRIMA CONFERENZA INTERNAZIONALE è stata tenuta lo scorso febbraio 2014 presso il Parlamento e la Commissione Europea a Bruxelles (guarda qui), nella quale accademici, politici, diplomatici e osservatori hanno discusso le possibili vie d'uscita dallo “Stato di eccezione” permanente ed hanno analizzato la relazione tra il potere di fatto delle “democrazie reali” e il sistema di legge positivista esistente, basato sui Trattati e le Convenzioni ONU per i Diritti Umani. Gli Atti del Convegno di febbraio 2014 sono stati pubblicati in inglese, italiano e francese, e sono stati presentati in quattro luoghi simbolo: il 18 settembre al Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite a Ginevra (guarda qui), il 22 ottobre presso la Camera dei Comuni a Londra (ascolta qui), il 4 dicembre presso la Camera dei Deputati a Roma (guarda qui), il 19 gennaio presso l'Istituto di Studi Filosofici a Napoli (guarda qui).
La Prima Conferenza ha avuto un carattere prevalentemente accademico, di ricerca culturale e scientifica, e ha permesso di gettare le basi per ulteriori attività di ricerca più chiare e risolute.
La Seconda Conferenza offrirà l'opportunità per aprire un dibattito pubblico, diplomatico e politico, volto a identificare gli strumenti di diritto necessari per tracciare il percorso da intraprendere alle Nazioni Unite per la promozione effettiva dell'universalità, indivisibilità, interdipendenza e interrelazione dei Diritti Umani e per il rafforzamento del Diritto Internazionale e dei suoi meccanismi, a partire dal Diritto alla Conoscenza.
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Marco Pannella: stasera inizio da Radio Carcere alle 21.00 uno sciopero della fame a sostegno dell’opera del Presidente emerito Napolitano e di quella sturziana, non certo da oggi, del Presidente Mattarella
Dichiarazione di Marco Pannella Stasera alle 21.00, da Radio Carcere/Radio Radicale, motiverò l’inizio di una iniziativa nonviolenta di sciopero per ora della sola fame a sostegno e per riconoscenza – in particolare - dell’opera del Presidente Emerito Giorgio Napolitano e del suo successore, il Presidente Sergio Mattarella, perché lo stato Italiano rispetti gli Obblighi enunciati dal Presidente Napolitano nel suo messaggio costituzionale, solennemente nell’esercizio formale delle funzione di Presidente della Repubblica, in quanto tale; e perché anche il Presidente Sergio Mattarella possa operare nello stesso animo sturziano, che è il suo, assicurando così alla storia italiana, quella vivente, continuità ed efficacia, e che egli ama e rappresenta, certo non solo da oggi.
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Ucraina. Boni e Manfredi: Stesse dinamiche Jugoslavia di venti anni fa, con Putin al posto di Milosevic. L’Europa nasce o muore in Ucraina
Dichiarazione di Giulio Manfredi e Igor Boni, rispettivamente segretario e presidente Associazione radicale Adelaide Aglietta:
"La prima guerra jugoslava scoppiò nel 1991 in Slovenia, la più “europea” delle repubbliche jugoslave; il serbo Milosevic, di fronte alla sollevazione generale del popolo sloveno, decise di ritirare le truppe dell’armata federale; fatti i debiti distinguo, la stessa decisione presa da Putin nei confronti dell’Ucraina, dopo la “rivoluzione” di Piazza Majdan a Kiev. Poi, vent’anni fa, si ribellarono la Krajna serba all’interno della Croazia e i serbi di Bosnia Erzegovina, guidati da Karadzic e Mladic. E Milosevic mandò le truppe federali in loro aiuto, come ha fatto Putin inviando soldati in Crimea. Poi Milosevic ritirò le truppe regolari e appoggiò i serbi di Croazia e Bosnia in maniera nascosta, con istruttori, rifornimenti e milizie irregolari (i famigerati iBerretti Rossi’ del ministero degli Interni, Arkan e le sue "Tigri"...); lo stesso appoggio fornito ora da Putin alle milizie filorusse del Donbass".
"La discussione attuale è se armare o meno gli ucraini; venti anni fa si discuteva se armare o meno i bosniaci assediati a Sarajevo".
"E purtroppo identico è il ruolo svolto dagli Stati Uniti e dall’Unione Europea; venti anni fa gli Usa rimasero a lungo alla finestra a contemplare un’Unione Europea imbelle e inerte di fronte ai massacri; poi, nel 1995, Clinton intervenne, Sarajevo fu liberata e si arrivo’ agli accordi di Dayton".
"Oggi solo Obama tiene testa a Putin, mentre Hollande e Merkel vanno in visita a Mosca e fanno, volenti o nolenti, il gioco di Putin".
"Siamo ben consapevoli che le similitudini finiscono qui; alla fine delle guerre jugoslave, Milosevic fu detronizzato dal suo stesso popolo e finì i suoi giorni nel carcere del Tribunale dell’Aja; Putin difficilmente sarà chiamato a rispondere davanti alla giustizia internazionale per i suoi crimini di guerra e contro l’umanità in Cecenia, Georgia e Ucraina (ma c’è anche la morte per polonio del cittadino inglese Aleksandr Litvinenko, gli omicidi della giornalista Anna Politkovskaja e di Antonio Russo di Radio Radicale …)".
"Proprio perché le differenze pesano, questo momento per l’Unione Europea è ancora più cruciale. Vent’anni fa i radicali ammonivano: l’Europa nasce o muore a Sarajevo. Oggi cambia solo un nome: l’Europa nasce o muore a Donetsk, in Ucraina".
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Sicurezza/Radicali: al Cie di Ponte Galeria emergenza sanitaria e condizioni disumane, Marino visiti centro e ne chieda chiusura
Dichiarazione della delegazione Radicali Roma in visita questa mattina al CIE di Ponte Galeria
Nel giorno della seduta straordinaria dell’Assemblea capitolina sul tema della sicurezza, aperta dal Prefetto Giuseppe Pecoraro, una delegazione di Radicali Roma ha visitato il Centro di Identificazione ed Espulsione di Ponte Galeria. “Chiediamo a Ignazio Marino, come Sindaco e come medico, di visitare al più presto questa struttura e di mobilitarsi per chiederne la chiusura immediata, anche nella veste di autorità sanitaria locale. Oltre ai tentativi di suicidio e agli atti di autolesionismo, che sono ormai all’ordine del giorno, a Ponte Galeria persistono infatti casi di scabbia e di altre patologie dovute alla promiscuità e alle condizioni disumane in cui sono costretti a vivere gli “ospiti” del centro: condizioni che abbiamo deciso di documentare pubblicando alcune fotografie scattate all’interno della struttura (LINK http://goo.gl/lJuyse) e che confermano quanto riportato nel recente Rapporto della Commissione straordinaria del Senato per la tutela e la promozione dei diritti umani. Al sistema di detenzione amministrativa, che già di per sé viola la nostra Costituzione infliggendo una pena detentiva a persone che non hanno commesso alcun reato se non quello di non avere il permesso di soggiorno, difficilissimo da conseguire vista l'attuale legge proibizionista sull'immigrazione, strutture come quella di Ponte Galeria sommano dunque una condizione oggettiva di profonda drammaticità nella quale vengono violate le leggi italiane e le convenzioni europee dei Diritti dell’Uomo”. La delegazione era composta da Riccardo Magi, Presidente di Radicali Italiani e consigliere comunale a Roma, Alessandro Capriccioli, segretario di Radicali Roma, Andrea Billau della direzione di Radicali Roma e giornalista di Radio Radicale. Hanno partecipato alla visita anche Gabriella Guido, portavoce di LasciateCIEntrare che i Radicali ringraziano per il lavoro che da anni svolge all'interno del centro, e la giornalista Raffaella Cosentino. “Come Radicali ricordiamo che senza stato di diritto non può esistere alcuna “sicurezza”, ma solo effimere illusioni securitarie, e ribadiamo l'esigenza di modificare la legge sull'immigrazione con un meccanismo di regolarizzazione permanente dei lavoratori migranti: perciò chiediamo ancora una volta la chiusura dei CIE, strumento intollerabile di ultima punizione di una condizione di vita a dir poco afflittiva, che configura un diritto diseguale per autoctoni e migranti. Ecco perché chiediamo al Sindaco Marino di impegnarsi in prima persona affinché il Ministero dell’Interno trovi nuove soluzioni più adeguate e soprattutto rispettose di leggi e convenzioni ratificate dal nostro Paese”, concludono i Radicali.© 2015 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati
Carceri: pieno appoggio di Radicali Italiani alla proposta di Ristretti Orizzonti di tenere gli Stati Generali delle Carceri presso il Due Palazzi di Padova
La Segretaria di Radicali italiani, Rita Bernardini, appoggia pienamente e convintamente la proposta della redazione di Ristretti Orizzonti – formalizzata con una lettera aperta al Ministro della Giustizia - di organizzare gli Stati Generali sulle pene e sul carcere presso la Casa di Reclusione Due Palazzi di Padova.
Già con il “Satyagraha di Natale con Marco Pannella” – ha dichiarato Rita Bernardini - noi radicali abbiamo indicato tra i nostri obiettivi quello di prevedere la partecipazione dei detenuti. Sarebbe infatti un nonsenso fare la fotografia dell’attuale situazione ai fini di prefigurare un futuro di riforma, ascoltando solo “esperti” ed “operatori” ma privandosi della voce di coloro che vivono ogni giorno sulla loro pelle la realtà carceraria italiana. E non c’è dubbio che la Casa di Reclusione di Padova, che ha già ospitato in passato il Congresso di Nessuno Tocchi Caino, sia il luogo ideale proprio per l’opera svolta da Ristretti Orizzonti per il reinserimento sociale e civile dei reclusi; opera che si è fatta forte sia del metodo del confronto e del dialogo con il mondo “fuori delle mura penitenziarie”, sia dell’approfondimento e del monitoraggio di ciò che avviene negli oltre 200 istituti penitenziari del nostro Paese.
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Expo: Cappato "governo elude confronto su controllo demografico e OGM"
Dichiarazione di Marco Cappato, Tesoriere dell'associazione Luca Coscioni e Presidente del Gruppo Radicale-federalista europeo a Milano
Nella preparazione dei contenuti di Expo 2015, il Governo ed Expo hanno finora escluso due temi fondamentali: crescita demografica e Ogm, perché entrambe le questioni pongono problemi politici che non si vogliono affrontare.
In particolare, "nutrire il pianeta" di 10-11 miliardi di persone sarebbe impresa peggio che ardua. Se invece fosse concretamente affermato a livello globale il diritto alla salute riproduttiva e la pianificazione famigliare, la popolazione mondiale sarebbe contenuta su numeri sostenibili. Ma l'alleanza dei fondamentalismi religiosi ha bloccato l'azione delle Nazioni unite, e anche nei "tavoli di Expo" il tema è ignorato. Così come è finora eluso un aperto e documentato confronto sulle prospettive della ricerca e delle applicazioni nel campo degli OGM.
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Due mamme. Guaiana (Certi Diritti) e Magi (Radicali Italiani): Roma capitale indiscussa dei diritti
"Roma ha finalmente trascritto l'atto di nascita di un bambino con due genitori dello stesso sesso, due mamme in questo caso. Era da tempo che auspicavamo una posizione chiara e con atti concreti in questo senso. Trascrivere le nascite di bambini di coppie omosessuali, che hanno contratto matrimonio in altri paesi, come figli di entrambi è un atto che garantisce il principio di tutela della genitorialità contenuta nella Costituzione italiana e nelle normative europee."
Così Riccardo Magi, consigliere comunale capitolino e presidente di Radicali Italiani, che per settimane ha seguito la questione aiutando Alexander Schuster, il legale della coppia, che collabora da tempo con l'Associazione Radicale Certi Diritti e con Famiglie Arcobaleno.
Solo poche settimane fa la Corte d'Appello di Torino aveva emesso un'ordinanza in cui si chiedeva agli uffici dello stato civile della città di provvedere, nell'interesse del figlio minore di due donne divorziate, alla trascrizione dell'atto di nascita.
"Registro delle unioni civili e trascrizione dell'atto di nascita: in pochi giorni Roma ha messo a segno due colpi che le valgono il titolo indiscusso di capitale dei diritti" aggiunge Yuri Guaiana, segretario dell'Associazione Radicale Certi Diritti. "L'aspetto più importante di questa iniziativa è che avviene per iniziativa dell’amministrazione comunale e non in esecuzione di un provvedimento giudiziale: a differenza del Comune di Torino che ha dato esecuzione a una sentenza che vale solo per il caso specifico, Roma Capitale ha modificato la propria prassi amministrativa garantendo d'ora in poi le trascrizioni dei certificati stranieri riportanti due genitori dello stesso sesso. È importante rilevare che, a differenza di quanto avvenuto con la trascrizione dei matrimoni fra due persone dello stesso genere nel mese di ottobre 2014, in questo caso l’atto è stato compiuto direttamente dall’amministrazione comunale e non dal sindaco Ignazio Marino. Quello del Comune di Roma è un atto politico serio e di grande coraggio che surclassa un Parlamento fermo al 1975 in materia di Diritto di Famiglia."
"Adesso - concludono Guaiana e Magi - si provveda subito a livello nazionale con una buona legge che riconosca a tutte le forme familiari gli stessi diritti e doveri e una pluralità di istituti tra i quali tutti possano scegliere liberamente per organizzare la propria vita affettiva".
Qui la copia dell’atto di nascita trascritto in forma anonima
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