Radicali Italiani
Una mail a sostegno dell'iniziativa di Bolognetti
Iniziativa promossa da Comitato alla Salute di Lavello e Associazione Futura di Venosa
"Verdana","sans-serif"">24 febbraio 2015 alle ore 8.53
"Verdana","sans-serif"">Il 13° giorno di sciopero della fame ad oltranza di Maurizio Bolognetti e l'assordante silenzio delle Istituzioni regionali.Il loro silenzio, l'assenza di Giustizia che in questo momento vige nella terra di Basilicata, dimostra un’assenza di responsabilità nei confronti della salute di un essere umano che ha fame di Verità e Diritto, di Legalità, e nei confronti della salute di questa terra lasciata morire di mancanze. La Verità, la Legalità, la Conoscenza, la Democrazia, la Giustizia non sono "favori", non sono "piaceri" da chiedere a testa bassa, bensì DIRITTI che vanno rispettati e tutelati. Condividi ed invia questa mail alle Istituzioni regionali apportando data, luogo e firma.
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"Verdana","sans-serif"">Al Governatore della Regione Basilicata Marcello PITTELLA "presidenza.giunta@regione.basilicata.it"
"Verdana","sans-serif""> All’Assessore all’Ambiente e al Territorio Aldo BERLINGUER "aldo.berlinguer@regione.basilicata.it"
"Verdana","sans-serif""> Al Direttore di Arpa Basilicata Aldo SCHIASSI "aldo.schiassi@arpab.it"
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"Verdana","sans-serif"">Gentili Istituzioni,
line-height:115%;font-family:"Verdana","sans-serif"">da cittadino lucano sento il peso del Vostro silenzio; Voi, le stesse Istituzioni che dovrebbero garantire il rispetto di ogni diritto; le stesse che dovrebbero essere garanti della propria legalità. Da tredici giorni, c’è un uomo che si batte per il Diritto alla Conoscenza e la Legalità; un uomo che ha intrapreso uno sciopero della fame ad oltranza per chiedere di rispettare la legge e che venga garantito il diritto a poter conoscere informazioni ambientali, quali quelle sui rifiuti speciali e pericolosi prodotti dalle compagnie petrolifere operanti su questa terra. Dopo tredici giorni il Vostro silenzio pesa come un macigno sulla persona di Maurizio Bolognetti e su tutti i liberi cittadini lucani, che vedono lesi diritti inalienabili. La Verità, la Legalità, la Conoscenza, la Democrazia, la Giustizia non sono "favori", non sono "piaceri" da chiedere a testa bassa, bensì DIRITTI che vanno rispettati e tutelati. Il silenzio di Voi Istituzioni, l'assenza di Giustizia che in questo momento vige nella terra di Basilicata, dimostra un’assenza di responsabilità nei confronti della salute di un essere umano e nei confronti della salute di questa terra lasciata morire di mancanze.
line-height:115%;font-family:"Verdana","sans-serif"">Da cittadino lucano chiedo che:
line-height:115%;font-family:"Verdana","sans-serif"">- rispondiate immediatamente alla lotta nonviolenta intrapresa da Maurizio Bolognetti e sostenuta dagli stessi lucani;
line-height:115%;font-family:"Verdana","sans-serif"">- rispondiate immediatamente con il corretto funzionamento del Catasto rifiuti (art.189, Codice dell'Ambiente) chiesto ad Arpa Basilicata incapace, dopo 88 giorni di attesa, di corrispondere alla richiesta di accesso agli atti avanzata il 28 novembre 2014;
line-height:115%;font-family:"Verdana","sans-serif"">- rispettiate la Convenzione di Aarhus, le direttive dell’Unione Europea e le leggi che sanciscono il diritto di ogni cittadino ad accedere alle informazioni ambientali.
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"Verdana","sans-serif"">Per la vita del Diritto e il Diritto alla Vita. “La libertà bisogna prendersela, ognuno la porzione che può” (Ignazio Silone).
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"Verdana","sans-serif"">Luogo e data
"Verdana","sans-serif"">In fede,
"Verdana","sans-serif"">Nome e Cognome
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La redazione di Cosmopolismedia esprime sostegno e solidarietà a Maurizio Bolognetti
La redazione di CosmoPolismedia esprime vicinanza e solidarietà all’amico e collega Maurizio Bolognetti, in sciopero della fame ad oltranza da mercoledì 11 febbraio. Il segretario dei Radicali Lucani chiede la conoscibilità dei dati relativi allo smaltimento dei rifiuti, e denuncia il mancato rispetto del codice dell'Ambiente
La redazione di CosmoPolismedia esprime vicinanza e solidarietà all’amico e collega Maurizio Bolognetti, in sciopero della fame ad oltranza da mercoledì 11 febbraio. Una battaglia nonviolenta, quella del segretario dei Radicali Lucani, per chiedere che venga ripristinato il funzionamento del Catasto dei rifiuti in Regione Basilicata e il rispetto della Convenzione di Aarhus, di direttive e leggi della Repubblica che hanno ratificato il diritto di accesso alle informazioni ambientali. In particolare Bolognetti, da sempre in prima linea nell’evidenziare l’inquinamento ambientale e gli intrecci tra politica e grande industria in terra lucana, pone l’accento sui rifiuti delle estrazioni petrolifere e denuncia il mancato rispetto del codice dell'Ambiente, che impone la tenuta di un catasto dei rifiuti. Bolognetti denuncia anche l'inosservanza delle direttive Ue che prevedono l'accesso per i cittadini all'informazione ambientale.
L’esponente radicale si occupa da anni dell’inquinamento provocato dal progetto Tempa Rossa dell’Eni in terra lucana. Multinazionale del petrolio che, anche a Taranto, è intenzionata a costruire due nuovi impianti di stoccaggio, da 180 mila metri cubi ciascuno, per convogliarvi, appunto, quanto estratto in Lucania.
“In Basilicata – ha dichiarato Bolognetti - è stato negato il diritto alla conoscenza". Urge quindi "ripristinare la legalità e il diritto di accesso agli atti, in particolar modo ora che il cosiddetto Decreto sblocca-Italia prevede un aumento esponenziale delle attività di estrazione in Regioni come la Basilicata”.
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Referendum comunali Torino. Venerdì consiglio straordinario. Com. promotore: fino all'ultimo per difendere uno strumento di democrazia diretta. C'è tempo fino a fine febbraio
Referendum comunali Torino. Venerdì consiglio straordinario. Com. promotore: fino all'ultimo per difendere uno strumento di democrazia diretta. Il Consiglio deve esprimersi entro febbraio
Il Consiglio Comunale di Torino ha deciso di dedicare alla trattazione dei due referendum comunali sul road pricing (pedaggio d'entrata degli autoveicoli in centro per finanziare la seconda linea della metropolitana) e contro il consumo di suolo un'apposita seduta straordinari, venerdì 27 febbraio, alle ore 9:30. In tale occasione sarà discussa anche la mozione sul carcere che vede come primo firmatario il consigliere Michele Curto (Sel).
Gli esponenti del Comitato Promotore Referendum Igor Boni, Giulio Manfredi e Luigi La Vecchia hanno dichiarato:
"Accogliamo con favore la fissazione di una seduta consiliare ad hoc dedicata alla trattazione dei referendum. Abbiamo seguito oggi i lavori del Consiglio Comunale e abbiamo verificato che si correva il pericolo di vedere soffocata la discussione sui referendum da troppi altri punti all'ordine del giorno".
"Auspichiamo che venerdì tutti i consiglieri possano essere presenti e possano votare a favore dell'indizione dei referendum, abbinandola, come proposto dal consigliere radicale Silvio Viale, con il primo voto utile, per risparmiare i soldi dei cittadini e per garantire un'affluenza dignitosa".
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Nasce il Congresso Mondiale per la Libertà della e nella Cultura. Per lo Stato di Diritto Democratico, Federalista e Laico, contro l’abuso delle Ragioni di Stato
In continuità storica con “l'Associazione per la libertà della cultura”, di cui tra gli altri, fecero parte Benedetto Croce, Piero Calamandrei, Nicola Chiaromonte, Ernesto Rossi, Ignazio Silone, Altiero Spinelli, e il meglio della cultura liberale e laica degli anni Cinquanta e Sessanta (filiazione diretta dell’“International Association for Cultural Freedom” che ebbe tra i suoi animatori, tra gli altri, Hannah Arendt, Arthur Koestler, George Orwell, Beltrand Russell), si è formalmente costituito il Congresso Mondiale per la libertà della e nella cultura.
background-image:initial;background-repeat:initial"> Ispirandosi al ruolo svolto dalla prima Associazione, che seppe svolgere un ruolo essenziale contro i rigurgiti autoritari e neo-fascisti da una parte, e i tentativi egemonico-oppressivi del totalitarismo sovietico dall’altra, gli obiettivi di oggi sono: “…la promozione dello Stato di diritto, democratico, federalista e laico, fondato sui diritti umani per contrastare l'abuso delle Ragioni di Stato e di Partito e il progressivo deterioramento in democrazie reali degli Stati detti “democratici”…”. background-image:initial;background-repeat:initial"> Presidente dell’Associazione è stato eletto Valter Vecellio, affiancato da due co-presidenti (Guido Biancardi e Aldo Loris Rossi), e da un tesoriere (Antonio Cerrone). background-image:initial;background-repeat:initial"> A breve verrà prossimamente costituito un Consiglio Generale, composto da 21 membri, eletti dall’assemblea dei soci.© 2015 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati
Opg, Radicali: manifestazione davanti la regione Toscana per chiedere chiarezza e trasparenza
I radicali fiorentini dell'Associazione per l'iniziativa radicale "Andrea Tamburi" hanno manifestato davanti la sede della Regione Toscana in piazza Duomo a Firenze per chiedere chiarezza e trasparenza sulle sorti dell'Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Montelupo F.no:
"Abbiamo appreso che recentemente la Regione Toscana ha sottoposto ai Ministeri della Salute e della Giustizia la proposta di trasferire gli internati dell'OPG di Montelupo F.no in una struttura appartenente all'amministrazione penitenziaria di Massa Marittima -hanno dichiarato Massimo Lensi, già consigliere provinciale e membro del Comitato nazionale di Radicali Italiani, e Maurizio Buzzegoli, segretario dell'Associazione 'Andrea Tamburi' e membro della Direzione nazionale di Radicali Italiani- se questo progetto andasse in porto, agli internati, per l'ennesima volta, sarebbe negata la possibilità di scontare la pena in una struttura sanitaria con adeguati percorsi terapeutici".
Intanto, sabato 28 febbraio, si terrà proprio a Montelupo F.no (presso il circolo 'il Progresso') il XV Congresso dell'Associazione 'Andrea Tamburi' al quale parteciperà anche il leader storico dei Radicali, Marco Pannella.
Siti inquinati, Candido (Radicali): in Calabria non c'è l'anagrafe
"Alla faccia della trasparenza sui dati ambientali, sul sito della Regione Calabria per l'anagrafe dei siti da bonificare c'è solo un elenco dal quale non si capisce nulla". A sostenerlo, in una nota, è Giuseppe Candido, militante esperto in tematiche ambientali e componente del comitato nazionale di Radicali italiani.
"ll diritto di accesso a queste e altre informazioni ambientali risulterebbe garantito (il condizionale è un obbligo quando si parla di trasparenza in Calabria)" - si legge nella nota - "dall'art.3-sexies del Decreto legislativo n°152 del 2006 (c.d. T.U. sull'ambiente) e che, “in attuazione della legge 7 agosto 1990, n. 241, e successive modificazioni”, oltreché delle previsioni della Convenzione di Aarhus recepita dall'Italia con la L.108/2001, e dal decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 195, testualmente recita: 'Chiunque, senza essere tenuto a dimostrare la sussistenza di un interesse giuridicamente rilevante, può accedere alle informazioni relative allo stato dell'ambiente e del paesaggio nel territorio nazionale'. E anche l'art. 40 del
d. lgs.n°33 del 2013, altrettanto esplicitamente prevede che le amministrazioni 'pubblicano, sui propri siti istituzionali e in conformità a quanto previsto dal presente decreto, le informazioni ambientali'. Aggiungendo che a dette informazioni 'deve essere dato specifico rilievo' in un'apposita sezione 'Informazioni ambientali'. L'anagrafe dei siti da bonificare è regolata" - prosegue Candido - "dall'articolo 251. In base alla norma, 'le regioni, ..., predispongono' - è scritto nella legge ma in Calabria il condizionale è obbligo - 'l'anagrafe dei siti oggetto di procedimento di bonifica, la quale deve contenere: a) l'elenco dei siti sottoposti ad intervento di bonifica e ripristino ambientale nonché degli interventi realizzati nei siti medesimi; b) l'individuazione dei soggetti cui compete la bonifica; c) gli enti pubblici di cui la regione intende avvalersi, in caso di inadempienza dei soggetti obbligati, ai fini dell'esecuzione d'ufficio, fermo restando l'affidamento delle opere necessarie mediante gara pubblica ovvero il ricorso alle procedure dell'articolo 242”.
"Invece, per i 587 siti inquinati riportati nell'elenco" - continua Candido - "nel piano delle bonifiche della Regione Calabria e pubblicati sul sito del Dipartimento regionale delle politiche dell'ambiente, al posto di una'anagrafe c'è solo un elenco in cui i luoghi inquinati vengono distinti per provincia, comune, e generica località. Il livello di rischio, per il quale c'è un punteggio per ciascun sito senza che però sia indicata la scala, è distinto altrettanto genericamente con le sigle 'MR', 'BR', e 'AR' che uno può anche immaginare da solo che corrispondano a Medio, Basso e Alto rischio ma per le quali, nell'elenco riportato sul sito del dipartimento dell'ambiente, non vi è alcuna legenda esplicativa che faccia capire quali corpi idrogeologici siano inquinati, né da quale sostanza. È l'aria? L'Acqua? Oppure è il suolo ad essere inquinato? O l'inquinamento ha coinvolto più componenti ambientali? Dalla tabella non si capisce. Come non si capisce l'origine dell'inquinamento indicata, per tutti i 587 siti, con la sigla 'PB' del tutto incomprensibile nel suo significato. E, nell'ultima colonna, le uniche informazioni sui siti inquinati che vengono date sono limitate alle semplici definizioni: 'sito nel piano non in infrazione' e 'sito in infrazione inserito nel piano'. Generiche. Un elenco fatto di sigle da cui un cittadino non capisce se vive, o meno, in prossimità di un sito inquinato, né tantomeno se ci possano essere pericoli per la sua salute e per quella dei suoi cari".
"I cittadini, stando alle leggi nazionali e dalle convenzioni internazionali, avrebbero invece il diritto di conoscere, per i siti da bonificare, quali interventi siano già stati realizzati, e quali siano ancora in corso di realizzazione, per la bonifica. Come avrebbero il diritto sacrosanto di conoscere a quali soggetti spetti la bonifica. E la legge prevede che per i siti inquinati la regione pubblichi e consenta di conoscere persino l'elenco degli enti pubblici di cui la regione intende avvalersi, in caso di inadempienza dei soggetti obbligati. Penso," - conclude la nota di Candido - 'alle centinaia di siti inquinati calabresi come quello della Marlane a Praia Mare, oppure come quelli dispersi nella Valle del Fiume Oliva, oppure quelli di Crotone non rientranti nei siti di interesse nazionali e per i quali è competente la Regione. L'elenco dei siti riportati fa paura. E fa paura proprio perché di questi siti ancora da bonificare per alcuni dei quali è in corso una procedura d'infrazione della Commissione europea, non si conosce la fonte né il grado d'inquinamento".
"Sul diritto alla conoscenza, Marco Pannella e i Radicali stanno conducendo una lotta affinché venga riconosciuto anche in sede ONU come diritto umano. Un diritto umano che personalmente coniugo anche come diritto di conoscere le problematiche relative all'inquinamento dei territori in cui si vive ed essere coinvolti, come cittadini, nelle decisioni che si prendono in tema ambientale e che riguardano la vita di tutti. Penso persino al diritto di conoscere, al momento dell'acquisto di un immobile, se quest'ultimo sia inserito o meno in aree a rischio idrogeologico, il suo grado di vulnerabilità sismica, oltreché dei veleni che si hanno presenti vicino casa e che potrebbero creare danni alla salute. Un diritto umano, quello alla conoscenza che se fosse concretamente praticabile renderebbe migliore la democrazia nel nostro Paese".
Firme false regionali Piemonte, Radicali: un plauso a Gariglio (Pd). Online tutta la documentazione. Sarebbe la prima volta.
Dichiarazione congiunta di Silvio Viale, consigliere comunale del PD, e di Igor Boni, presidente dell'Associazione radicale Aadelaide Aglietta:
"Se Davide Gariglio pubblicherà davvero tutta la documentazione che è possibile pubblicare sarebbe la prima volta e sarebbe un gran segnale di trasparenza, indipendentemente da come si concluderanno le vicende penali e quelle dei ricorsi elettorali. Si tratterebbe di quel coraggio che è sempre mancato a Cota sulla vicenda della lista falsa di Giovine. L'ex governatore, passato alla storia per le 'mutande verdi', ha oggi la faccia tosta di chiedere a Chiamparino di fare quello che lui non fece, con prove ed evidenze all'epoca molto più robuste. Per quattro anni Cota si è arroccato a difesa di Michele Giovine e ha convocato due volte il popolo padano a manifestare contro i giudici, per rimanere in sella. Ora, con un voltafaccia spudorato, convoca il popolo padano a sostenere il contrario, a dimostrazione della sua pochezza politica e strategica".
"Il gesto del Pd di rendere pubblici online i documenti pubblicabili ha il sapore di una svolta epocale, visto che Cota non ha ancora messo online ciò che lo riguardava. Per il 28 marzo l'unico hashtag della manifestazione della Lega non può che essere #CotaEsempiodiVergogna. Un plauso, invece, a Gariglio per la scelta, se confermata, di pubblicare tutto online".
Referendum torinesi su road pricing e consumo di suolo: oggi ultimo giorno per indirli, il Consiglio comunale deve esprimersi!
Comitato promotore invia lettera aperta al Sindaco Fassino e a tutti i Consiglieri per chiedere il via libera alla consultazione e annuncia la presenza in aula
"Gli esponenti del comitato promotore dei referendum consultivi comunali 'TorinoSIMuove' Igor Boni e Giulio Manfredi (Presidente e Segretario dell'Associazione radicale Adelaide Aglietta) e Luigi La Vecchia (Segretario dell'Associazione Alleanza per la Città) hanno inviato la seguente lettera aperta al Sindaco di Torino Piero Fassino e a tutti i Consiglieri comunali con l'obiettivo di ottenere, nell'ultima seduta utile del Consiglio comunale del 23 febbraio, il via libera allo svolgimento dei due referendum consultivi sul Road Pricing (pedaggio d'ingresso per gli autoveicoli) finalizzato al finanziamento della seconda linea della metropolitana e contro il consumo di suolo.
I tre esponenti politici annunciano la presenza nel settore del pubblico per verificare di persona le scelte del Consiglio comunale in merito".
"La prossima seduta consiliare di lunedì 23 febbraio è l’ultima occasione utile a vostra disposizione, a norma del regolamento comunale sui referendum per l’ indizione di due referendum comunali consultivi, sul 'road pricing' e contro il consumo di suolo, presentati tramite delibera di iniziativa consiliare rispettivamente dai consiglieri Viale e Troiano e dai consiglieri Viale e Bertola, e supportati da una petizione popolare (con circa 400 firmatari) del marzo 2013, di cui siamo primi firmatari. Lo scorso dicembre siamo stati auditi sull’oggetto dei referendum dalle Commissioni consiliari competenti; potete trovare la documentazione che abbiamo prodotto in tale occasione nei due link in calce alla presente. Abbiamo verificato che il Testo Unico sugli Enti locali vieta l’abbinamento dei referendum con le elezioni comunali della prossima primavera. È possibile (fu fatto anche per i referendum nazionali nel 1987), invece, con una norma transitoria, prevedere l’abbinamento dei due referendum al primo voto utile (per esempio, è molto probabile la tenuta il prossimo anno del cosiddetto 'referendum confermativo' sulle riforme costituzionali)".
"Crediamo fermamente che occorra passare dalle parole ai fatti, dopo tanti buoni propositi relativi alla necessità di riavvicinare i cittadini al Palazzo, di dare la parola agli elettori e di ricostruire il cordone ombelicale tra la base elettorale e gli eletti".
"Confidando nel Vostro impegno per garantire il rispetto di uno strumento di democrazia diretta che finora non è stato mai utilizzato nella Città di Torino (tranne forse un caso negli anni ’80 del secolo scorso), rimaniamo a Vostra disposizione per eventuali approfondimenti; a tal fine, vi informiamo che seguiremo nel settore del pubblico la seduta consiliare di lunedì 23".
REFERENDUM SUL “ROAD PRICING” - scheda di approfondimento con dati
REFERENDUM CONTRO IL CONSUMO DI SUOLO - scheda di approfondimento con dati
Piemonte. Firme false regionali, Manfredi: Sentenza Tar ragionevole. Entro luglio valutare “prova di resistenza”. Centro-destra ricordi di avere tenuto bordone per quattro anni al falsario Giovine
Dichiarazione di Giulio Manfredi, segretario dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta:
"La sentenza di oggi con cui il Tar del Piemonte ammette il ricorso principale e rinvia il processo al 9 luglio per poter acquisire tutti gli elementi utili, a partire dall'esame reale delle firme contestate, ci pare ragionevole e condivisibile. Lo ripetiamo: rispetto all'inchiesta penale, se saranno accertate condotte illecite, chi ha sbagliato deve pagare, a qualunque schieramento appartenga; rispetto all'inchiesta amministrativa, vale la regola aurea della 'prova di resistenza', ovvero il Tar dovrà verificare se, togliendo tutte le firme che risultassero eventualmente non regolari, le liste provinciali dei candidati e il listino di Chiamparino sarebbero ancora supportati da un numero sufficiente di firme; in caso affermativo, la legislatura può proseguire, in caso negativo si torna a votare".
"Ciò detto, non comprendiamo il capogruppo forzista Gilberto Pichetto, secondo cui 'la situazione che oggi vive la giunta Chiamparino è peggiore di quella che contraddistinse la precedente legislatura'. Pichetto e tutto il centro-destra portano sempre sulle spalle la responsabilità di aver tenuto bordone per ben quattro anni al falsario Michele Giovine, di aver fatto scendere per due volte in piazza il popolo del centro-destra a difesa delle firme false di Giovine, di aver sostituito obtorto collo Giovine in Consiglio regionale con la sua fidanzata Sara Franchino, prima dei non eletti nelle lista risultata illecitamente presentata, mentre quella poltrona doveva rimanere vuota fino alle elezioni".
"Caro Pichetto, non ci si lava le mani puntando il dito sulle colpe di altri, peraltro ancora tutte da dimostrare".
http://www.associazioneaglietta.it/cosa-facciamo/elezioni-e-legalita/
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Roma, patrimonio. Riccardo Magi: Renzi vuole un Partito americano? Restituisca sedi del Pd al comune. Sindaco revochi concessioni
Il presidente di Radicali Italiani ospite su La7 a L'Aria che tira: "Basta con i regali a partiti e amici, sì al co-working civico con spazi e servizi aperti a tutti"
"A Roma la sezione storica del Partito democratico, ex Ds, dov'era iscritto il Presidente Napolitano, era una Casa del Fascio che nel 1946 diventa sede del Partito Comunista ed è di proprietà del Comune. Questa continuità tra partiti e amministrazioni pubbliche va interrotta", lo ha dichiarato Riccardo Magi, presidente di Radicali Italiani e consigliere comunale a Roma, in diretta su La7 ospite del programma L'Aria che tira, condotto da Myrta Merlino.
“Questo è uno dei punti dell’appello che come Radicali abbiamo rivolto al Sindaco e a tutte le forze politiche e sociali. Un appello che giriamo anche al commissario Orfini e a Renzi perché se, come dice, vuole davvero un partito "americano", non può ammettere che le amministrazioni pubbliche diano in concessione i propri spazi al suo partito, né a un sindacato o ad altre associazioni, in via esclusiva. Chiediamo al contempo al sindaco Marino di revocare tutte le concessioni a partiti e sindacati e vagliare tutte le altre valutandone le caratteristiche e i motivi di sussistenza. Basta con i regali a partiti e amici, noi chiediamo che in alternativa a questo sistema, che alimenta clientele e rendite di posizione, l'Amministrazione comunale realizzi invece spazi di "co-working civico", cioè servizi aperti all’uso condiviso di tutti: associazioni politiche, ma anche comitati di cittadini, movimenti e altre realtà civiche", ha concluso Riccardo Magi.
L'istituzione del co-working civico e gli altri punti dell'appello “per liberare e far ripartire Roma”, lanciato da Radicali Roma e Riccardo Magi al sindaco Marino, alle forze politiche e produttive cittadine, alle associazioni di categoria e ai romani, sono disponibili sul sito www.radicaliroma.com.
Acqua all’arsenico. Iervolino: Bene Zingaretti, ma ora si scongiuri un ulteriore intervento della Commissione europea
Dichiarazione di Massimiliano Iervolino membro della Direzione Nazionale di Radicali Italiani:
"L’annuncio di oggi del presidente Zingaretti è positivo, tant’è che dal 31 dicembre molti comuni del viterbese sono fuori dall'emergenza arsenico. L’80-85 per cento di questi, infatti, ha avuto l'ok per l'uso dell'acqua".
"A questa buona notizia, però, devono seguirne altre, giacché la procedura di infrazione 2014_2125 inerente alla cattiva applicazione della direttiva 98/83/CE (qualità dell'acqua destinata al consumo umano), è ancora aperta".
"Come Radicali siamo stati tra coloro i quali, attraverso una dettagliata documentazione, hanno chiesto a Bruxelles di aprire questo contenzioso contro l’Italia al fine di costringere la Regione Lazio a intervenire".
"Dunque il presidente Zingaretti, in tempi brevi, cerchi di risolvere il problema nella sua interezza allo scopo di evitare l'invio da parte della Commissione europea del "parere motivato", atto che, con ogni probabilità, prefigurerebbe per il nostro Paese un nuovo deferimento dinnanzi alla Corte di Giustizia europea".
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20 Febbraio 2006-20 febbraio 2015: un ricordo di Luca Coscioni
Il 7 dicembre 2004 Luca Coscioni si rivolgeve agli studenti dell'Istituto Tecnico Commerciale di Agrigento con queste parole: “Non mi sento libero. Non sono libero. Non posso camminare con le mie gambe, non posso parlare con la mia voce, non posso mangiare con la mia bocca, non posso veleggiare con il mio catamarano giallo verso l’Isola del Giglio. Ho perduto il bene più prezioso: la libertà personale. Sì per dirla con le parole di un famoso compositore italiano, Mogol e con la musica di Lucio Battisti: è una vela la mia mente, prua verso l’altra gente, vento magica corrente. Ecco, è proprio il vento a mancarmi. Del resto, la mia mente era già vela verso l’altra gente. La malattia mi ha sottratto il vento e la corrente magica, che scorre tra Punta Lividonia e Giglio Porto. La percezione della mia realtà, la realtà nella quale oggettivamente vivo, le aspettative che ho, di poter modificare il suo andamento, lasciano poco spazio alla libertà. Né mi consola il fatto, di sapere che la maggior parte delle persone, non è libera pur potendolo essere. Per non farla troppo lunga, combatto per la libertà, da malato, da politico, come solo chi ne è stato privato è capace di farlo, per la libertà di scienza, per la libertà di ricerca, per la libertà di coscienza, per quel valore di libertà che non può essere teorizzato, ma semplicemente e dignitosamente vissuto. Ma non posso aspettare. Non posso aspettare le scuse di uno dei prossimi Papi”.
A 9 anni dalla sua morte, l'urgenza di Luca Coscioni deve tornare ad essere una nostra urgenza. Il suo pensiero e la sua coraggiosa lotta politica condotta da militante-dirigente radicale devono suonare come un monito per tutti noi. Devono spronarci ad essere, ancora di più e ancora meglio, radicali. A non mollare.
Grattacielo regione, Radicali: Prossimo incontro tra Chiamparino e Fuksas non annulla questione trasparenza. Subito online tutti i provvedimenti riguardanti sede unica. Senza omissis.
Giulio Manfredi (segretario Associazione radicale Adelaide Aglietta) e Silvio Viale (consigliere comunale radicale/PD):
Il probabile prossimo incontro fra Sergio Chiamparino e Massimiliano Fuksas è una buona notizia; meglio sempre parlarsi direttamente che tramite avvocati. Ciò detto, resta l’esigenza prioritaria di consentire ai cittadini, che finanziano con tasse e ticket la costruzione della sede unica regionale, di visionare finalmente, con anni di ritardo, tutti i provvedimenti regionali relativi all’opera. Pertanto, come peraltro richiesto anche da Davide Gariglio (capogruppo e segretario regionale del PD), richiediamo che sul sito regionale ad hoc dedicato al grattacielo siano pubblicati integralmente, senza omissis, tali provvedimenti.
Facciamo un esempio concreto: la delibera regionale 2 agosto 2013, n. 83-6285, di cui era stato pubblicato in un primo tempo solo il titolo. Come radicali promuovemmo un “accesso civico”, richiedendo che venisse pubblicata integralmente. Il Dr. Luciano Conterno (allora capo di Gabinetto di Cota, ora di Chiamparino) ci rispose che la delibera “non era un provvedimento amministrativo soggetto all’obbligo di pubblicazione” (nota del 7/03/02104, prot. 3067/SB0100). Presentammo un’ulteriore richiesta all’Assessore Molinari e la delibera fu pubblicata quasi integralmente, l’8 maggio 2014,omettendo le condizioni e i limiti della trattativa legale fra l’Avvocatura Regionale e gli avvocati di Fuksas. Ora, alla luce delle inchieste sia della Procura della Repubblica che della Corte dei Conti, è indispensabile pubblicare tutto il provvedimento, senza più omissis.
Il vice-presidente Reschigna ha comunicato l’altro ieri al Consiglio Regionale che un funzionario dell’Ufficio Comunicazione lavorerà a tempo pieno all’aggiornamento del sito. Al momento, mentre scriviamo, l’unico cosa aggiornata è il video introduttivo.
Eutanasia/ Cappato a Madia: "zona grigia" produce clandestinità e soprusi
Dichiarazione di Marco Cappato, promotore campagna Eutanasia Legale e tesoriere Associazione Luca Coscioni
Il Ministro Marianna Madia, intervenuta nella puntata di ieri de "Le Invasioni Barbariche" sul tema dell'eutanasia, sembra non considerare il fatto che oggi chi aiuta una persona a morire rischia 15 anni di carcere. Una legge sul fine vita per depenalizzare l'eutanasia serve proprio per rimettere la scelta alla libertà e responsabilità individuale. La "zona grigia" invocata dal Ministro Madia è oggi una zona di clandestinità e soprusi, alla quale è urgente porre termine con regole chiare per tutelare sia i familiari dei pazienti che i medici. Il Parlamento si assuma la responsabilità di discutere la nostra proposta di legge di iniziativa popolare in attesa alla Camera dei Deputati dal 13 settembre 2013.© 2015 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati
“La bottiglia a Pittella” – Bolognetti: Presidente, si faccia un bicchiere
"Verdana","sans-serif"">Un reportage di Mimmo Nardozza
line-height:115%;font-family:"Verdana","sans-serif"">A margine di una sua conferenza stampa presso l'AssoStampa di Basilicata, Maurizio Bolognetti, Segretario di Radicali lucani, ha provato a regalare una bottiglia di vino al governatore Marcello Pittella, recandosi presso la sede della Regione Basilicata.
line-height:115%;font-family:"Verdana","sans-serif"">Qui per vedere il reportage ”La bottiglia a Pittella”
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Via D'Acqua / Radicali: pubblicato su milanoradicale.it il Piano B in corso di realizzazione
Cappato e Lipparini: confermata l'inutilità dell'opera. Dopo Expo si
mandino le acque in Darsena attraverso Olona o ci si fermi
Milano, 18 febbraio 2015
Dichiarazione di Marco Cappato e Lorenzo Lipparini:
I documenti segreti di Expo relativi alla variante della Via d'Acqua sono finalmente arrivati e sono ora pubblicati su milanoradicale.it.
Per averli è servito che il Tar condannasse Expo a inviarli a Marco Cappato, che ne aveva fatto richiesta. Si può così constatare l'ovvio: un piano B, per anni negato e descritto come impossibile è in corso di realizzazione e prevede l'interramento ed intubamento di tutto il canale Sud da Expo fino al Deviatore Olona (continuando però curiosamente a chiamarsi Via d'acqua"). Unica eccezione a Bosco in Città, dove il canale correrà in superficie, a discapito del verde.
Si conferma anche l'inutilità pressochè totale della costosa opera, che presenta un rapporto costi/benefici intollerabile, che fin dal suo progetto non è mai stata navigabile e che oggi si conferma per quello che è sempre stata: un canale di scolo. Questa la sua giusta denominazione. Resta da decidere cosa farne dopo Expo. I progettisti insistono per portarla fino al Naviglio Grande, cui verrebbe conferito qualche bicchiere d'acqua. Noi restiamo dell'idea che ogni risorsa in più investita in questa truffa sia sottratta al recupero dei navigli veri, che è l'autentico investimento chiesto dai cittadini. Se davvero si vuole contribuire a portare acqua alla Darsena, rinato porto di Milano, si studi come incrementare le portate alla presa del Ticino al Panperduto e a riequilibrare i prelievi lungo il suo percorso.
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Teramo. "Amnistia Giustizia Libertà" da lista elettorale di scopo ad associazione politica
"Guidati dal teramano Marco Pannella, il 21 e 22 febbraio, fonderemo qui a Teramo 'Amnistia Giustizia Libertà – Abruzzi', associazione politica di recidivi estremisti della legalità", dichiara Vincenzo di Nanna. "Torniamo dunque a ri-proporre e perseguire l’urgente necessità (leggasi 'obbligatorietà') di una riforma strutturale della Giustizia, già proposta con la presentazione delle liste elettorali di scopo 'Amnistia Giustizia Libertà' che, a partire dall’adozione di un provvedimento di amnistia e indulto, conduca al ripristino della legalità nel nostro ordinamento".
"Ripartiamo dunque dall’Abruzzo, il cui Consiglio regionale", prosegue Di Nanna, "con la risoluzione approvata il 16 settembre 2014, nel confermare l’indirizzo assunto il 29 aprile 2014 dalla precedente consiliatura, ha espresso 'il proprio sostegno al Satyagraha di Marco Pannella e dei cittadini abruzzesi che con lui lottano con la nonviolenza dello sciopero della fame per l’affermazione dei diritti degli ultimi, ed auspica, assieme al Presidente della Repubblica, che il Parlamento approvi con la necessaria urgenza gli obbligatori provvedimenti di legge per ripristinare la legalità nelle carceri e così dare attuazione ai principi costituzionali, contenuti nella Parte I Titolo I ed ai citati principii e prescrizioni europee'. Il Consiglio aveva inoltre invitato “il Governo, nella persona del presidente del Consiglio Matteo Renzi e del ministro della Giustizia Andrea Orlando, il Parlamento nelle persone del presidente del Senato Pietro Grasso e della presidente della Camera Laura Boldrini ad adottare provvedimenti di amnistia e indulto, il cui ambito di applicazione sarà definito dal Parlamento stesso in considerazione della gravità dei reati' - con l’obiettivo di estendere l’iniziativa a tutte le altre regioni".
L’iniziativa si inserisce nel quadro di un programma di lavori che terrà impegnati i radicali abruzzesi, con Marco Pannella, Maurizio Turco e Rita Bernardini, per i giorni 20, 21 e 22 febbraio 2015.
Il programma della “tre giorni” dei radicali
- Conferimento della laurea honoris causa in Comunicazione a Marco Pannella, da parte dell’Università degli Studi di Teramo. L’evento si tiene il 20 febbraio 2015 dalle ore 10.30, nell’aula magna del campus universitario di Coste S. Agostino, in via Balzarini, a Teramo;
- “Congresso Mondiale per la libertà della e nella cultura”, venerdì 20 dalle ore 16.00 e sabato 21 dalle ore 10.00, presso l’Hotel “Abruzzi” di Teramo, viale Mazzini n. 18;
- Fondazione dell’associazione "Amnistia Giustizia Libertà – Abruzzi", sabato 21 dalle ore 16.00 e domenica 22 dalle ore 10.00, presso l’Hotel “Abruzzi” di Teramo, Viale Mazzini n. 18.
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Aperta alla cittadinanza la cerimonia di consegna della Laurea honoris causa in Comunicazione a Marco Pannella
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Appello per Elisabetta Zamparutti al Comitato per la prevenzione della tortura del Consiglio d’Europa
Sosteniamo la candidatura di Elisabetta Zamparutti a membro italiano per il Comitato per la prevenzione della tortura (CPT) del Consiglio d’Europa perché ne conosco l’impegno e l’esperienza ventennale, con Nessuno tocchi Caino ed il Partito Radicale, contro la tortura e le pene o i trattamenti inumani o degradanti, a partire dalla pena di morte.
Una dedizione che le ha permesso, durate la XVI legislatura, dal 2008 al 2013, di essere tra i parlamentari più attivi nel far funzionare gli strumenti istituzionali in materia di diritti umani, a cominciare dalle visite ispettive nei luoghi di reclusione del nostro Paese.
Saper coniugare, come ha fatto in questi anni, conoscenza e rispetto delle regole con la dimensione creativa e propositiva di nuovo diritto, di nuovi diritti umani, è la miglior garanzia per il corretto funzionamento di un’istituzione sovranazionale come il Consiglio d’Europa, faro per il rispetto degli obblighi internazionali relativamente all’affermazione dei diritti fondamentali.
Don Ciotti, fondatore Gruppo Abele e dell’Associazione Libera
Umberto Veronesi, IEO Istituto Europeo di Oncologia
Furio Colombo, già Presidente del Comitato per la Difesa dei Diritti Umani della Camera dei Deputati
Tullio Padovani, Ordinario di Diritto Penale, Scuola Superiore S. Anna di Pisa
Giulio Maria Terzi, ex Ministro degli Esteri
Andrea Pugiotto, ordinario di Diritto Costituzionale, Università di Ferrara
Davide Galliani, Ricercatore in Istituzioni di diritto pubblico, Università degli Studi di Milano
Mario Lana, Presidente Unione Forense Diritti Umani, Chargé des missions auprès du Bureau FIDH
Carmen Bertolazzi, Presidente Associazione Ora d'Aria, Nadia Bizzotto, referente carcere della Comunità Papa Giovanni XXIII, Ornella Favero, Ristretti Orizzonti, Bruno Mellano, Garante detenuti Regione Piemonte, Pronto Intervento Disagio, Elisabetta Rampelli, Segretario generale dell'Unione Italiana Forense, Carla Rocchi, Presidente ENPA, Sergio Segio, curatore del Rapporto sui diritti globali e direttore di Associazione Società Informazione
Fulvio Abbate, scrittore, Achille Bonito Oliva, critico d’arte, Liliana Cavani, regista, Francesca d’Aloja, artista, Maria Grazia Chiarcossi, studiosa, Stefania Craxi, Roberta Mazzoni, sceneggiatrice, regista e scrittrice, Susanna Tamaro, scrittrice, Oliviero Toscani, fotografo.
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Cremona, sentenza Tamoil. Ravelli: ci auguriamo sia l’inizio di una storia nuova per difesa ambiente e salute pubblica
Dichiarazione di Sergio Ravelli, presidente dell'Associazione radicale Piero Welby:
Sabato scorso nel corso della conferenza stampa sul caso Tamoil, alla quale hanno partecipato gli avvocati di parte civile Alessio Romanelli e Claudio Tampelli, Maurizio Turco e il cittadino elettore Gino Ruggeri, segretario dell'associazione radicale Piero Welby - parte civile nel processo attraverso l'azione popolare in sostituzione del Comune di Cremona, avevamo definito la sentenza emessa dal giudice Guido Salvini come una sentenza storica e “pilota”.
Le motivazioni depositate oggi dal giudice confermano in pieno le denunce sempre circostanziate dei Radicali di Cremona e rappresentano un riconoscimento per la nostra lotta trentennale contro l'inquinamento ambientale, economico, sociale e politico.
Chi non ha voluto ascoltare la voce solitaria e silenziata dei radicali ora avrà modo di ricredersi. Speriamo solo che da oggi possa iniziare una nuova storia e che le istituzioni pubbliche, i soggetti politici, imprenditoriali e sindacali sappiamo finalmente operare per il bene della collettività, per la difesa dell'ambiente e della salute pubblica.
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