Radicali Italiani
Staderini a Bagnasco: l’unico divorzio breve è quello del referendum
Il vero calvario sono i tempi lunghi Dichiarazione di Mario Staderini, segretario di Radicali italiani Quattro anni per un divorzio consensuale e dieci anni per un divorzio giudiziale: sono questi i tempi che Bagnasco ritiene essere troppo brevi? Evidentemente il Presidente della Cei è indifferente al carico sociale e giudiziario connesso alla durata, maglia nera in Europa, dei procedimenti di separazione e divorzio , che significa costi per lo Stato, onorari a carico delle famiglie e incertezza per i minori. Anzi, lui stesso si dice pronto a imporre “qualunque sacrificio” pur di tenere salda e stabile la coppia. Il vero calvario, in realtà, è il divorzio alla vaticana. Noi Radicali, invece, vogliamo restituire ai cittadini e alle famiglie italiane la libertà di scegliere della loro vita e il diritto a tempi giusti dei processi. Grazie al referendum per il divorzio breve, che elimina l’obbligo di tre anni di separazione prima di poter chiedere il divorzio, ci vorranno tre/quattro anni in meno rispetto ad oggi, i cittadini non dovranno più pagare gli avvocati per le cause di separazione e lo Stato risparmierà 100 milioni di euro l’anno sulle spese di giustizia. In più, avremmo i benefici di una sorta di amnistia civile, visto che le cause di separazione rappresentano una parte notevole del contenzioso civile.
© 2013 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati
Finanziamento Pubblico, De Lucia:i grillini 'insorgono' contro la casta che si tiene il malloppo, ma non raccolgono le firme sul referendum radicale che glielo toglierebbe davvero
TUTTA FUFFA, PER NON DIRE TUTTA TRUFFA?
Dichiarazione di Michele De Lucia, tesoriere di Radicali italiani Che la Camera avrebbe deciso di rinviare in Commissione Affari Costituzionali il ddl sul taglio del finanziamento pubblico ai partiti, come è poi oggi accaduto, non è una notizia. Che i partiti faranno di tutto per tenersi quel finanziamento nascondendolo, cambiandogli il nome, mettendogli una barba finta o rinviando continuamente ogni decisione, non è parimenti una notizia. Che sia una notizia l’indignazione grillina per il suddetto rinvio, e non il fatto che, a fronte di cotanto sdegno, il Movimento Cinquestelle non abbia raccolto una sola firma (grassetto, corsivo, sottolineato: una) sul referendum radicale - parte del pacchetto di dodici quesiti - per abolire davvero quello stesso finanziamento, è semplicemente pazzesco. Mentre elettori e militanti grillini continuamente si manifestano ai tavoli radicali per firmare, e diversi consiglieri comunali di quello stesso movimento – li ringraziamo moltissimo, perché lo hanno fatto anche in assenza di un ordine di servizio del capo, prendendosi i loro rischi di scomunica - si sono resi disponibili per autenticare le firme, a livello ufficiale dal M5S tutto tace. E il silenzio in questo caso equivale a censura. Eppure a Grillo basterebbe poco, quasi nulla per mobilitare tutti a sostegno dei referendum e far fare anche al suo Movimento il salto dalla fase “agitazione e propaganda” alla fase “facciamo le cose veramente”. Lo sta facendo la Lega Nord che pure ha partorito i Patelli e i Belsito, perché il M5S no? Il tempo ci sarebbe, poco, ma ci sarebbe. Ci auguriamo che l’occasione venga colta e che non sia tutta fuffa… pardon, truffa. P.s. sui referendum ad oggi anche il Partito Democratico continua a risultare non pervenuto. Evidentemente nella “Italia giusta” dei manifesti elettorali del PD di qualche mese fa, le riforme liberali e libertarie dei nostri referendum non sono previste, si capisce come mai non sia andata granché. Ci auguriamo che l’astro nascente Matteo Renzi non sia (politicamente) morente, prenda nota e… firmi.© 2013 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati
Aborto/Pillola/Camera – Viale: Flop di Repubblica sulla 194, abolire la ricetta per la contraccezione di emergenza
"E' incredibile, ma significativo, come il quotidiano "la Repubblica" (pag. 13 edizione odierna), a partire dal diniego della contraccezione di emergenza a una parlamentare, abbia inanellato una serie record di informazioni sbagliate su 194, aborto e contraccezione. Capisco la lodevole intenzione di denunciare un episodio di ingiustificata non prescrizione, ma è sconsolante constatare così tanta ignoranza anche tra i giornalisti, oltre che tra i medici della Camera. Mi auguro che la parlamentare faccia un esposto alla Procura della Repubblica, oltre a quelli agli Ordini dei Medici e dei Farmacisti contro quei medici, di cui mi vergogno e per i quali chiedo scusa."
Questo il commento di Silvio Viale, il ginecologo torinese, presidente di Radicali Italiani, al modo con cui è stata data e commentata la notizia della non prescrizione della contraccezione di emergenza da parte dei medici della Camera.
Silvio Viale, che è stato ammonito dall'Ordine dei Medici di Torino per avere prescritto la contraccezione di emergenza davanti alle scuole, ha aggiunto:
"La 194 non centra nulla perché la contraccezione di emergenza non è assolutamente abortiva e parlare di "capsula abortiva", che fa Repubblica, aumenta solo la confusione sulla 194 e sulla contraccezione. La cosiddetta "pillola del giorno dopo" agisce nell'intervallo tra il rapporto sessuale e l'ovulazione, per cui l'efficacia è maggiore se la si assume subito e si riduce del 50% ogni 24 ore di ritardo. Per questo la definizione "del giorno dopo" è fuorviante. L'episodio denota l'ignoranza dei colleghi medici, il loro completo disprezzo per la paziente, nonché l'arroganza con cui non hanno nemmeno dato indicazioni. Denota, purtroppo, anche l'ignoranza dei giornalisti aldilà delle più lodevoli intenzioni. Mescolare la 194 con la prescrizione della contraccezione di emergenza non aiuta a cogliere i problemi e a proporre le soluzioni. Non credo, infatti, che i colleghi coinvolti abbiano mai fatto comunicazione di obiezione per la 194. Lasciando da parte la 194, in attesa della relazione annuale (in ritardo come al solito) voglio ricordare che la soluzione per la contraccezione di emergenza è quella di abolire la ricetta, come è già avvenuto negli USA e nella maggior parte dei paesi europei. Oggi in Italia è richiesta una ricetta obbligatoria "non ripetibile" che non ha alcuna giustificazione scientifica e che espone le donne a mortificanti umiliazioni. Spero che qualcuno prenda l'iniziativa anche in Parlamento per abolire la ricetta."
Torino, 11 settembre 2013
(Silvio Viale 339.3257406)
© 2013 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati
IL COLLEGIO MEDICO SU CONDIZIONI CLINICHE DI M. PANNELLA(OGGI 72.200 KG), PRESCRIVE : RICOVERO IMMEDIATO
Bollettino medico dell11-09 relative alle condizioni cliniche di Marco Pannella L’on. Marco Pannella è stato sottoposto questa mattina a nuovi accertamenti clinici ad opera del collegio medico costituito dai dottori Gerardo Ansalone (cardiologo), Rita Restuccia (neurologo), Claudio Santini (internista), Giovanni Stirati (neurologo) e Gianni Testa (rianimatore). Il peso corporeo è risultato di 72.200 kg, con un calo di 600 gr nelle ultime 18 ore. Come già riportato nel bollettino di ieri un mese fa il peso era di 90 kg, 10 giorni fa di 85 kg e sei giorni fa di 77 kg. La pressione arteriosa è risultata di 110/70 mmHg in clinostatismo e di 75/50 mmHg in ortostatismo, la frequenza cardiaca è di 70 battiti minuto e gli atti respiratori 28 al minuto. Si è rilevato un grave stato di denutrizione, con marcata ipotrofia delle masse muscolari, in particolare degli arti, instabilità frequente durante la deambulazione, senza deficit neurologici motori. Si è rilevato anche uno stato di moderata disidratazione, con mucose visibili asciutte e cute sollevabile in pliche. Gli esami ematochimici odierni documentano un lieve incremento della creatinina (1.3 mg/dl) e dell’ematocrito (46.2%) con normalità degli altri parametri ematochimici, inclusa l’emogasanalisi. Nelle urine si sono evidenziate proteine in moderata quantità e tracce di corpi che tonici. L’elettrocardiogramma non ha mostrato segni di sofferenza miocardiaca in atto. L’ecocardiogramma ha documentato un ridotto riempimento ventricolare ed un parziale collassamento cavale come da ipovolemia di media entità. Il collegio medico ha manifestato al paziente forti preoccupazioni sia riguardo la stato di malnutrizione già presente in grado elevato, sia riguardo la stato di disidratazione, attualmente di grado moderato. Il protratto stato di iponutrizione ha già determinato una notevolissima perdita di massa muscolare, che verosimilmente non potrà essere recuperata e che potrebbe determinare limitazioni funzionali al momento del recupero del peso ideale. La disidratazione è causa della marcata ipotensione ortostatica e già comporta un elevato rischio di eventi ischemici a livello cerebrale. Inoltre, con il protrarsi dell’astensione dal bere, appare inevitabile che si deteriorino rapidamente i parametri di funzionalità renale e compaiano i segni dell’iperviscosità ematica, che aumenterebbero ulteriormente ed in maniera esponenziale i rischi di accidenti vascolari a livello cerebrale, ma anche renale e cardiaco. Alla luce delle condizioni cliniche riscontrate, il collegio medico, concordemente, PRESCRIVE AL PAZIENTE IL RICOVERO IMMEDIATO finalizzato all’effettuazione di una terapia reidratante e alla sorveglianza clinica del paziente. Il collegio medico ritiene inoltre necessario riprendere subito una corretta assunzione di cibi solidi e di liquidi. L’onorevole Pannella ha rifiutato al momento il ricovero e si è dichiarato intenzionato a proseguire il digiuno totale. Il collegio medico Gerardo Ansalone, Rita Restuccia, Claudio Santini, Giovanni Stiratin e Gianni Testa
© 2013 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati
Pdl Basilicata su quesiti referendari del partito Radicale
Fonte Basilicatanet, 10 settembre 2013
BAS - “Il coordinatore regionale per il PdL della campagna referendaria Nicola Locoro, con il coordinatore provinciale del partito Mariano Pici hanno incontrato il gruppo consiliare provinciale del PdL”. A renderlo noto l’ufficio stampa del Coordinamento provinciale di Potenza del Pdl. “In particolare – emerge - erano presenti all’incontro, il capogruppo dell’intergruppo di opposizione Aurelio Pace, il capogruppo del PdL Michele Destino, nonché i consiglieri provinciali Severino Notarfrancesco ed Antonino Capuano, tutti concordi nel rafforzare l’impegno, in quest’ultima settimana su tutto il territorio della provincia di Potenza per la raccolta firme sui 12 referendum proposti dal partito Radicale”. “E’ la svolta del PdL – si legge - per questa battaglia per la difesa dei diritti e delle libertà, nella consapevolezza del valore assoluto dei principi di giustizia e di democrazia che hanno sempre caratterizzato le battaglie e l’attività quotidiana, istituzionale e politica del nostro Partito. “ Approfondimenti Referendum: Pdl e Radicali in piazza a Lauria. Interviste a Mariano Pici, Mariano Labanca e Antonio Mastrioanni© 2013 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati
Oliviero Toscani al tavolo radicale di raccolta firme sui 12 referendum
Lunedì 9 settembre alle ore 16.00, Oliviero Toscani si è recato presso il tavolo tenuto dai Radicali italiani di Livorno, nei pressi dei Bagni Pancaldi, presente anche Marco Taradash, consigliere regionale del PDL e già Parlamentare Radicale, per sottoscrivere i 12 referendum.
Toscani ha anche rilasciato alcune dichiarazioni per la stampa in cui ha affermato che: per fortuna ci sono i radicali in questo Paese, che ancora fanno queste cose come la raccolta su questi temi referendari su temi importantissimi che toccano la vita delle persone. Toscani ha detto inoltre che il referendum è un bell’esempio di democrazia diretta, da continuare a coltivare e da non far morire, tanta gente secondo Toscani non viene a firmare perché non crede a questo istituto, ma in realtà questo è l’unico modo che hanno le persone per poter influenzare le scelte di chi governa. Per Toscanivivere passivamente tutto quello che viene deciso dagli altri non è giusto, giusto invece è che i cittadini si facciano un’opinione sulle questioni che riguardano la loro vita, e facciano sentire la loro voce, e pertanto li ha invitati tutti a firmare i 12 referendum radicali, anche quelli sui quali hanno già deciso che voteranno NO, questo per dare un’opportunità di dibattito serio a tutto il Paese.
Daniele Carcea, Radicali Italiani
348/2839738
© 2013 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati
Referendum: Staderini, appello a disobbedire all’ordine antireferendario di Pd e progressisti. A rischio i sei referendum su libertà e diritti civili
Dichiarazione di Mario Staderini, segretario di Radicali italiani
A meno di venti giorni dal termine per il deposito in Cassazione, è forte il rischio di non raggiungere le firme necessarie per i referendum su immigrazione, droghe, divorzio breve, otto per mille e finanziamento partiti.
Nel ceto dirigente “democratico”, infatti, è prevalsa nel peggiore dei modi la stessa linea antireferendaria che fu propria del PCI e della DC.
Almeno Paolo Ferrero ha avuto la franchezza di comunicarci il ritiro dell’impegno di Rifondazione comunista su questi sei referendum a seguito del “contagio” berlusconiano.
Nel Partito democratico, invece, correnti e leader sono uniti in un ostracismo silenzioso ai 12 referendum, persino a quelli sull’immigrazione che il Forum Immigrazione Pd di Livia Turco aveva appoggiato senza però raccogliere neanche una firma. Identico spartito per i vertici della Cgil, che da subito hanno ostacolato un impegno dei loro quadri.
Al resto ci sta pensando l’informazione radiotelevisiva e la stampa progressista, cancellando ogni notizia e approfondimento sulla forza riformatrice e alternativa dei referendum.
Peraltro, in assenza di una mobilitazione straordinaria, difficilmente PSI e SEL raggiungeranno l’obiettivo di 100 mila firme ciascuno che si erano posti.
In questi termini il raggiungimento delle 500 mila firme su questi sei referendum è in serio dubbio, pur considerando l’apporto di quella parte responsabile del PDL che sta consentendo agli italiani di firmare anche i sei referendum su libertà e diritti civili oltre all’annunciato impegno della Lega sul quesito per abolire il finanziamento pubblico.
“Disobbedire all’ordine antireferendario” che viene dalle leadership democratiche e progressiste è l’appello che rivolgo ai cittadini, affinché firmino nei Comuni e ci aiutino nei banchetti; ai consiglieri comunali e provinciali, perché ci chiedano i moduli per la raccolta; ai media, perché recuperino l’informazione e la legalità sinora andata perduta.
Volendo, di tempo ce n’è ancora.
© 2013 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati
Medico curante: Pannella oggi 72,8 kg per digiuno assoluto per cibi solidi e per liquidi
In data odierna l’on. Marco Pannella è stato sottoposto a nuovi accertamenti clinici.
Da varie settimane si sta alimentando con molta discontinuità e da circa 10 giorni alterna un giorno di digiuno assoluto per cibi solidi e per liquidi ed un giorno in cui assume soltanto tre cappuccini, senza zuccheri. Il peso corporeo odierno è risultato di 72.800 kg, un mese fa era di circa 91 kg, dieci giorni fa di 85 kg, e cinque giorni fa, giovedì 5 settembre di 77 kg. E’ evidente uno stato di marcata denutrizione con ipotrofia di tutte le massa muscolari. Le mucose visibili sono asciutte e la cute è sollevabile in pliche, come per disidratazione di grado moderato. La diuresi è marcatamente contratta. I parametri vitali sono normali. Gli esami ematochimici eseguiti in data odierna documentano lieve incremento della creatinina (1.3 mg/dl) e sono per il resto nei limiti della norma. E’ stato nuovamente rappresentato al paziente il rischio elevato di molteplici possibili complicanze, sia acute sia croniche. Preoccupano in particolare, allo stato attuale, la marcata e generalizzata perdita di massa muscolare che in gran parte non potrà comunque essere recuperata e l’iniziale alterazione della funzionalità renale. Insistendo il paziente nella decisione di proseguire ulteriormente il digiuno totale è stato deciso di effettuare domattina ulteriori e più approfonditi accertamenti clinici ed una valutazione ad opera dell’intero collegio medico. Prof. Claudio Santini© 2013 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati
Regole, Turco: se il parlamentare magistrato Casson crede davvero a quello che dice qualcosa non va, per il parlamentare e per il magistrato
Dichiarazione di Maurizio Turco, Tesoriere del Partito Radicale: "Se quella del parlamentare Felice Casson è una battuta per svelenire il clima ci sta. Ma se crede davvero che il ricorso a Strasburgo sia "chiaramente non ricevibile perchè ci vuole un provvedimento definitivo che in questo caso non c'è. Il fatto che ne stiamo discutendo vuol dire che non c'è provvedimento definitivo." qualcosa non va. Non va per il parlamentare ma sopratutto per il magistrato."
© 2013 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati
Berlusconi, Turco: il caso è quello dell'Italia. La sua responsabilità è quella di non aver fatto le necessarie riforme per porre rimedio al disastro causato da coloro che furono graziati con l'amnistia del '90 e che poi cambiarono la Costituzione
Dichiarazione di Maurizio Turco, Tesoriere del Partito radicale:
"Cosa dovrebbe succedere oggi in Giunta? Quello che è sempre successo: ascoltare l'illustrazione del relatore; stabilire una data in cui cominciare la discussione; a fine discussione stabilire quando votare la relazione. Se la relazione viene bocciata il Presidente può relazionare lui all'aula e quindi voto d'aula.
O potrebbe anche non arrivare al voto d'aula, come da fresca prassi: nella scorsa legislatura un collega del PDL aveva chiesto l'insindacabilità su alcune sue affermazioni per le quali era stato querelato da un segretario provinciale del PD. Il 4 maggio 2011, da relatore, mi ero espresso per la sindacabilità ; il 20 luglio 2011 la proposta viene accolta e fino alla scadenza della legislatura, il 14 marzo 2013, il PD si è ben guardato da sollecitare che il caso venisse sottoposto all'attenzione dell'aula.
Mi sembrava scandaloso allora e mi sembrerebbe scandaloso oggi se si dovesse ripetere, ma va ricordato che è accaduto anche questo.
Così come credo che l'Onorevole Violante sia stato equivocato. Infatti la Corte europea dei diritti dell'Uomo interviene quando sono state esperite tutte le vie di ricorso interne dinanzi alle autorità giudiziarie nazionali fino al più alto grado di giudizio, senza alcuna relazione con l'esecuzione della pena. Quindi il ricorso - a meno di novazioni all'italiana - dovrebbe essere ammissibile.
Ed è ben strano che oggi, dopo aver taciuto per decenni, si parli della Corte europea dei diritti dell'uomo in relazione al caso Berlusconi e si taccia del vero caso, quello dell'Italia, imputata ben conosciuta per le innumerevoli e continue sentenze di condanna per violazione dei diritti umani fondamentali; Italia già segnalata dal Comitato dei Ministri del Consiglio d'europa perché sin dalla metà degli anni 80 a causa le lentezze giudiziarie civili, penali e amministrative costituiscono "un reale pericolo per il rispetto dello Stato do diritto in Italia"... dopo trent'anni è inevitabile che di Stato di diritto non ne sia rimasta nemmeno al parvenza. Berlusconi, ha la colpa di non essere riuscito a fare le riforme necessarie per porre rimedio ai danni causati da coloro che, per semplicità, potremmo definire "i graziati del '90", quella dell'ultima amnistia, prima che i graziati chiudessero il recinto."
© 2013 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati
Basilicata: Il Consigliere comunale Nicola Becce si iscrive al Partito Radicale
Di Maurizio Bolognetti, Segretario di Radicali Lucani Nicola Becce, esponente del Pdl in Basilicata e consigliere comunale a Potenza, si è iscritto al Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito. Nel dirgli grazie, dico “benvenuto Nicola” nel Partito che si batte “Per la vita del Diritto e il diritto alla vita", il Partito dei Montagnard e di tutti i popoli oppressi, il Partito di chi non ha paura di dire con Martin Luther King “I have a dream”. Benvenuto nel Partito nel cui Statuto è scritto: “Il Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito proclama il diritto e la legge, diritto e legge anche politici del Partito Radicale, proclama nel loro rispetto la fonte insuperabile di legittimità delle istituzioni, proclama il dovere alla disobbedienza, alla non-collaborazione, alla obiezione di coscienza, alle supreme forme di lotta nonviolenta per la difesa, con la vita, della vita, del diritto, della legge. Richiama se stesso, ed ogni persona che voglia sperare nella vita e nella pace, nella giustizia e nella libertà, allo stretto rispetto, all'attiva difesa di due leggi fondamentali quali: La Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo (auspicando che l'intitolazione venga mutata in "Diritti della Persona") e la Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo nonché delle Costituzioni degli Stati che rispettino i principi contenuti nelle due carte; al rifiuto dell'obbedienza e del riconoscimento di legittimità, invece, per chiunque le violi, chiunque non le applichi, chiunque le riduca a verbose dichiarazioni meramente ordinatorie, cioè a non-leggi. Dichiara di conferire all'imperativo del "non uccidere" valore di legge storicamente assoluta, senza eccezioni, nemmeno quella della legittima difesa”. Sono certo che a lungo avremo da condividere lotte e iniziative politiche.
Approfondimenti
© 2013 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati
Referendum: Cappato, bene Santanchè, ma il Pdl finora ha solo moduli giustizia, urgente correggere il tiro
Dichiarazione di Marco Cappato Prendo atto con soddisfazione delle dichiarazioni dell’On. Santanchè, impegnata al tavolo per la raccolta firme su tutti i 12 Referendum Radicali lasciando poi ai cittadini di decidere secondo la propria coscienza. Il problema è, e rimane, che il Pdl in Lombardia si è finora da noi procurato i moduli solo sui referendum giustizia. Quindi, salvo eccezioni, è fino ad oggi impossibile per loro raccogliere le firme su tutti e 12 i referendum. Vogliamo dunque intendere le dichiarazione dell’On Santanchè non soltanto come una sua, apprezzatissima, determinazione personale, ma come una decisione che investe da subito tutto il partito in Lombardia, se così è dovremo immediatamente operare assieme per correggere il tiro e distribuire in tutta la regione anche i moduli sui referendum che non fanno parte del pacchetto giustizia.
© 2013 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati
Siria/su iniziativa radicale consiglio comunale Torino chiede attivazione giustizia internazionale per crimini in Siria. Era già successo per crimini ex-jugoslavia. Viale e Manfredi: non c'è pace senza giustizia
Ieri sera il Consiglio Comunale di Torino ha approvato un ordine del giorno che ha recepito, tra l'altro, gli emendamenti proposti da Silvio Viale (consigliere comunale PD, Presidente di Radicali Italiani) che chiedono: di sostenere con il Governo italiano e in tutte le sedi nazionali e internazionali la necessità che il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite deferisca alla Corte Penale Internazionale chiunque si sia reso responsabili di crimini di guerra o contro l’umanità in Siria; di aderire all’iniziativa di digiuno lanciata da Papa Francesco per domani, sabato 7 settembre; di convocare in audizione i rappresentanti dell’opposizione siriana residenti a Torino per confrontarsi su possibili azioni da intraprendere per sollecitare la comunità internazionale ad un’azione diplomatica più forte, finalizzata a facilitare la transizione verso una democrazia e uno stato di diritto.
Silvio Viale e Giulio Manfredi (Comitato nazionale Radicali Italiani):
Nell'agosto 1995 il Consiglio Comunale di Torino approvò un ordine del giorno di fonte radicale che richiedeva l'attivazione del Tribunale Penale Internazionale sull'ex Jugoslavia contro i serbi Ratko Mladic e Radovan Karadzic per i crimini da loro commessi in Bosnia, in particolare a Sarajevo. Nel settembre 1998 Torino fu la prima città italiana a chiedere l'incriminazione di Slobodan Milosevic per i crimini che stava perpetrando in Kosovo, con una comunità internazionale ancora alla finestra. La storia si ripete perchè non vogliamo imparare nulla dalla storia. Non c'è pace senza giustizia; i radicali lo ripetono ancora oggi sia ai pacifisti ad ogni costo, che, ieri in Bosnia oggi in Siria, non si pongono minimamente il problema di indebolire i dittatori oppressori dei propri popoli sia a chi investe tutte le energie nell'intervento militare senza porsi il problema dell'attivazione della giustizia internazionale.
Conosciamo i rapporti di forza. Siamo consapevoli che Vladimir Putin difficilmente sarà giudicato per i crimini da lui commessi in Cecenia, altrettanto gravi di quelli commessi da Milosevic nell'ex Jugoslavia e da Assad in Siria. Questo non toglie nulla alla necessità ed urgenza di una mobilitazione dell'opinione pubblica internazionale perchè la Corte Penale Internazionale possa, finalmente, essere messa in grado di operare a 360 gradi; per Mladic, Karadzic e Milosevic l'incriminazione rappresentò l'inizio della fine del loro potere. Deve accadere questo anche per Assad.
Torino, 6 settembre 2013
N.B. Oltre un anno fa l'Associazione radicale Adelaide Aglietta ha lanciato un appello per l'incriminazione di Assad alla Corte Penale Internazionale. L'appello puo' essere firmato online:
http://www.associazioneaglietta.it/
© 2013 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati
Bolognetti: Con Papa Francesco e Marco Pannella “Per la Vita del Diritto e il Diritto alla Vita”
Di Maurizio Bolognetti, Segretario di Radicali Lucani Noi che abbiamo fame e sete di giustizia, noi che abbiamo fame e sete di legalità, vogliamo una volta di più dar corpo alla nonviolenza, al dialogo nonviolento. Lo facciamo ricordando un passaggio delle Beatitudini che recita: “Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati”. Il nostro è, per dirla con Marco Pannella, “un atto d’amore verso le Istituzioni”, affinché ascoltino la voce di chi non ha voce, le morti silenziate, la strage di legalità che inevitabilmente si traduce in strage di popoli. Satyagraha per chiedere al nostro Stato di rispettare la sua propria legalità, la legge, il Diritto, i Diritti Umani. Quei diritti umani negati e la cui negazione è scolpita in trent’anni di condanne comminateci dalla Corte di Giustizia Europea per la violazione della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo e delle Libertà Fondamentali. Siamo, sul piano tecnico-giuridico, uno Stato criminale, uno Stato canaglia. Uno Stato i cui tribunali sono luoghi dove sbiadisce, si smaterializza, scompare l’obbligo alla ragionevole durata dei processi. Siamo uno Stato canaglia, che ha trasformato le proprie carceri in luoghi di tortura per l’intera comunità penitenziaria; luoghi in cui la detenzione si traduce in trattamenti inumani e degradanti. Sono milioni le famiglie italiane che soffrono per il malfunzionamento della macchina giudiziaria, migliaia le vite spezzate da meccanismi infernali, dai tempi biblici della giustizia. Un disastro che tra l’altro si riverbera sulla nostra economia, se solo pensiamo all’enorme arretrato che grava sulla nostra giustizia civile. Chiediamo, e lo facciamo con forza, che questo sfascio venga interrotto e siamo convinti che l’unica via percorribile viva e prenda corpo in un costituzionale provvedimento di amnistia, che per le ragioni che ho sinteticamente illustrato è di “Amnistia per la Repubblica”. Le Beatitudini certo, ma anche quel passo del Vangelo di Matteo nel quale è scritto: “Guide cieche, che filtrate il moscerino e ingoiate il cammello”. Il cammello dello Stato di diritto, il cammello della legalità costituzionale. Diamo corpo al nostro Satyagraha e con Marco Pannella sosteniamo il digiuno proposto da Papa Francesco per la Siria. In sciopero della fame quindi contro la violenza e la violenza di Stato. In sciopero della fame, aggiungo, per chiedere che il nostro Stato interrompa la flagranza di reato in atto contro i Diritti Umani e la Costituzione. C’è da sperare che davvero sia colmato il gap tra la potenza, la forza, l’amore che prende corpo attraverso le parole pronunciate da chi ha a cuore il Diritto alla Vita e la Vita del Diritto e il silenzio di chi troppo spesso si comporta da fariseo e sepolcro imbiancato, non onorando ruolo, doveri e funzioni. Noi ci siamo e sabato continueremo a dar corpo anche alla nostra iniziativa referendaria per Nuovi Diritti Umani e la Giustizia Giusta. Personalmente sarò nel primo pomeriggio a Scanzano con Mario Altieri e Laura Scardillo e dalle 18.00 con Cosimo Latronico e gli amici del Pdl a Matera. Ci siamo e continuiamo a ripetere: DIRITTO, GIUSTZIA, AMNISTIA, LIBERTA’, DEMOCRAZIA.
© 2013 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati
Erri De Luca/Tav. Viale: Bussoleno non è Belfast. Pretestuosa la retorica del territorio
Sulle polemiche nate dalle dichiarazioni di Erri De Luca e sull’annuncio di querela da parte di LTF è intervenuto Silvio Viale, dirigente radicale e consigliere comunale a Torino, che ha detto:
“Capisco Erri De Luca. Anch’io sono stato affascinato dai volontari dell’IRA e dai combattenti baschi, ma bisogna onestamente ammettere che Bussoleno non è Belfast. Con tutta la buona volontà il confronto tra Derry e Chiomonte è assolutamente improponibile, anche se qualcuno adotterebbe volentieri lo slogan “italians troops out of Valsusa”, o scriverebbe “you are entering in free Bussoleno”, come Derry all’entrata del quartiere cattolico. Capisco le posizioni critiche verso la TAV, ma le posizioni sull’uso della forza di Erri De Luca mi sembrano più il richiamo solidaristico verso vecchi compagni d’armi oggi attivi nei comitati, piuttosto che un dato di conoscenza della realtà. L’unica cosa vera è il clima di intimidazione che i militanti No Tav sono riusciti a creare in valle, con la convinzione di essere maggioritari. Se Erri De Luca avesse il tempo di girare la valle, senza limitarsi a rimpatriate con gli amici di un tempo, riuscirebbe a capire che, anche qualora fosse inutile, il treno non sarebbe lo “stupro” del territorio. Nel linguaggio No Tav vi è una pretestuosa retorica proprio sul territorio, che non ha impedito le devastazioni già ampiamente avvenute in passato e che chiude entrambi gli occhi sul raddoppio del tunnel autostradale del Frejus. Il pericolo, come dimostra la rivendicazione dell’attentato alla Geomont di Bussoleno – non condannata, ma attribuita al nemico, da una parte del movimento – è che, a forza di evocare la difesa del territorio dalle ”truppe di occupazioni”, ogni potenziale guerrigliero si senta legittimato a scatenarsi in una sorta di Jihad contro la TAV e gli “infedeli” sostenitori. Non condivido, quindi, la querela di LTF contro Erri De Luca, ma mi auguro che trovi il tempo per approfondire il tema ed emanciparsi da rimpatriate fuori stagione.”
Torino, 5 settembre 2013.
(Silvio Viale 339.3257406)
© 2013 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati
Referendum, Cappato: Santanché si contrappone a Berlusconi amputando il pacchetto referendario
Dichiarazione di Marco Cappato, Presidente dei Radicali - federalisti europei al Comune di Milano
La scelta del Pdl lombardo, rivendicata oggi da Daniela Santanché in conferenza stampa, di raccogliere firme solo sul pacchetto referendario per la "giustizia giusta", rappresenta una istintiva e viscerale contrapposizione con la scelta liberale di Silvio Berlusconi di firmare TUTTI i 12 referendum radicali. Mi auguro che il Pdl lombardo voglia presto riconsiderare questa posizione, che pregiudica e colpisce Berlusconi in un momento in cui si è assunto una responsabilità politica straordinaria, e che va ben oltre gli schieramenti delle tifoserie partitocratiche mobilitate pro o contro la sua decadenza da parlamentare. Chiedo a Santanché e Mantovani di ascoltare, se non i Radicali, almeno Berlusconi e, persino, i cittadini che si presentano ai loro banchetti del Pdl chiedendo di sottoscrivere tutti e 12 i referendum. In caso contrario, l'amputazione del pacchetto referendario diventa un pretesto per colpire le speranze di riforma di questo Paese e la linea coraggiosamente scelta dallo stesso Berlusconi.© 2013 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati
Con Marco Pannella, a sostegno del digiuno proposto da Papa Francesco per la Siria
0cm;line-height:19.1pt"> color:#333333">Partecipa
© 2013 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati
Bolognetti (RI): digiuno per legalità e per appello Papa
04/09/2013 10:25
BAS - Il segretario di Radicali Lucani, Maurizio Bolognetti, fa sapere che “dalle ore 23.55 del due settembre” ha ripreso lo sciopero della fame “a sostegno degli obiettivi dell’iniziativa nonviolenta di Marco Pannella e della giornata di digiuno e preghiera indetta da quel Papa Francesco, che ne sono certo firmerebbe almeno tre dei quesiti referendari del nostro pacchetto. In sciopero della fame con Marco e con Papa Francesco, che per dirla con Pannella aiuta anche noi Radicali”. “Digiuno nonviolento – spiega Bolognetti - per chiedere che il nostro Stato interrompa la flagranza di reato contro i Diritti Umani e la Costituzione; per chiedere che il nostro Stato rispetti la sua propria legalità; per chiedere Diritto, Giustizia, Amnistia, Libertà, Democrazia. Digiuno nonviolento ‘per il diritto alla vita e la vita del diritto’, e per onorare questo Papa e la sua capacità di ascolto e dialogo e il suo monito contro la violenza dei Cesari. Digiuno per affermare lo Stato di Diritto e per ribadire la necessità di un provvedimento di Amnistia per questa nostra Repubblica criminale. Sciopero della fame contro la violenza in Siria – conclude - e contro la violenza del nostro Stato”.© 2013 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati
Referendum Radicali: Cappato e Barazzetta: moduli disponibili negli uffici comunali e tavoli Radicali
Referendum Radicali: Cappato e Barazzetta: moduli disponibili negli uffici comunali e tavoli Radicali
Radicali Milano Referendum: moduli disponibili e tavoli per la città Comunicato Stampa 04/09/2013 Milano Tra lunedì 2 e martedì 3 settembre 2013, l'enorme afflusso di cittadini che si è recato presso tutti i 9 Consigli di Zona di Milano e presso il Salone Anagrafico di via Larga 12, stanza 19, ha fatto terminare in brevissimo tempo i moduli per la sottoscrizione dei Referendum Radicali, causando malcontento generale e, segnalato, l'intervento della Polizia Locale per sedare l'ira dei cittadini in coda presso gli Uffici Comunali di via Larga. Grazie alla collaborazione del personale della Segreteria Generale del Comune di Milano, che ha il compito di vidimare i moduli per le sottoscrizioni, già nel pomeriggio di martedì 3 settembre sono stati riforniti gli Uffici Comunali di Via Larga e i CdZ 1,2,4,6,8, mentre nella giornata odierna anche le Zone 3,5, 7 e 9 hanno provveduto al ritiro di nuovi moduli, segnando così il rientro alla normalità e la possibilità per i cittadini di sottoscrivere i 12 Referendum Radicali. Come indicato nel sito del Comune di Milano nella sezione "Come fare per -> Votare -> Raccolta sottoscrizioni", è possibile apporre la propria firma presso i Settori Zona: ZONA 1 - VIA MARCONI 2 ZONA 2 - VIALE ZARA 100 ZONA 3 - VIA SANSOVINO 9 ZONA 4 - VIA OGLIO 18 ZONA 5 - VIALE TIBALDI 41 ZONA 6 - VIALE LEGIONI ROMANE 54 ZONA 7 – PIAZZA STOVANI 3 ZONA 8 - VIA QUARENGHI 21 ZONA 9 - VIA GUERZONI 38 Nella sede di via Larga (ingresso da via Pecorari, 3 - piano terra - St. 19): dal lunedì al venerdì l'orario è continuativo dalle ore 8.30 alle ore 15.30. Così il Segretario dell'Associazione Enzo Tortora - Radicali Milano, Claudio Barazzetta, che sta coordinando la raccolta firme per Milano: "L'afflusso di cittadini che vogliono sottoscrivere i Referendum Radicali in questi giorni, dopo che i mezzi di informazione hanno rilanciato la notizia dell'apposizione della firma dell'ex Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, su tutti i 12 quesiti referendari, ha dell'incredibile. Domenica scorsa, in Piazza San Babila, dove Radicali Milano ha tenuto un tavolo dalle ore 15 alle ore 21, abbiamo avuto i cittadini che si sono pazientemente messi in coda per tutte le 6 ore di durata del tavolo, raccogliendo più di 600 firme per quesito referendario, per un totale di oltre 7200 firme in un solo pomeriggio. All'anagrafe di via Larga ho constatato personalmente una coda di almeno 20 persone l'ora in attesa per apporre la propria firma. Per facilitare la sottoscrizione dei Referendum, Radicali Milano ha approntato, per il prossimo weekend i seguenti tavoli: Venerdì 6 settembre, dalle 20.00 alle 24.00 Colonne di San Lorenzo C.so di Porta Ticinese angolo via Pio IV Sabato 7 settembre, dalle 15.00 alle 21.00 Piazza San Babila Domenica 8 settembre, dalle 15.00 alle 21.00 Piazza San Babila Domenica al tavolo di San Babila autenticherà il consigliere Radicale Marco Cappato. Si ricorda che la raccolta firme andrà avanti fino quasi alla fine di settembre, dopodiché le firme autenticate e certificate andranno spedite a Roma per il conteggio finale.© 2013 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati
Referendum droghe. Boom del video a sostegno della raccolta firme
Lo spot dei Radicali che illustra la legalizzazione delle droghe è tra i più visti della settimana su Youtube.
Incredibile successo per il video lanciato da Radicali italiani a sostegno della raccolta firme per il referendum contro il carcere per i fatti di lieve entità connessi al consumo delle sostanze stupefacenti. Il video "La legalizzazione illustrata agli adulti" che propone in 3 minuti, con la voce di un cane della Guardia di Finanza, una serie di vantaggi economici e considerazioni medico sociali a sostegno della legalizzazione, è stato visto da oltre 225.000 persone in 4 giorni su Youtube, oltre 70.000 su Repubblica.it, senza contare Corriere.it, laStampa.it, ilFattoQuotidiano.it etc. Tra i personaggi ritratti, Kate Moss, Harry Potter, Gianfranco Fini, Carlo Giovanardi e, naturalmente, Marco Pannella. Il video può esser scaricato a questo sito http://www.youtube.com/watch?v=0TUKKpGCDSU Il referendum del pacchetto dei 12 quesiti radicali per cui è in corso la raccolta delle firme in questi giorni vuole eliminare quelle norme della legge Fini-Giovanardi che riempiono le carceri di consumatori di sostanze proibite. Se vincesse il referendum radicale la detenzione verrebbe eliminata per tutte le violazioni che riguardano fatti di lieve entità - ad es. coltivazione domestica, possesso e trasporto di modiche quantità, condotte border line tra consumo e piccolo spaccio - mentre rimarrebbero le sanzioni amministrative da 3mila a 26 mila euro. Credits: Copy e direzione creativa: Flavio Avy Candeli Art e regia: Giovanni di Modica Animazione: Fluxx Studio Sound Design: JingleBell Communication
© 2013 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati