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Rimborsopoli Piemonte. Il Presidente Cattaneo risponde ai radicali: "grazie, ma i dati sono detenuti dai capigruppo"
Il 23 aprile scorso Giulio Manfredi (Comitato nazionale Radicali Italiani) e Igor Boni (presidente Associazione radicale Adelaide Aglietta) avevano scritto al Presidente del Consiglio Regionale del Piemonte, ai Presidenti dei gruppi consiliari e (solo per email) a tutti i consiglieri regionali per chiedere loro di pubblicare online “tutti i rimborsi, spesa per spesa, effettuati dai membri dei Gruppi consiliari presenti a Palazzo Lascaris dal 2008 ad oggi”, nel banner “Trasparenza, valutazione e merito” sull'home page del sito del Consiglio Regionale.
Valerio Cattaneo (presidente Consiglio Regionale) ha così risposto ai radicali:
“Gentili signori, ho ricevuto la lettera […] e ho preso buona nota di quanto in essa contenuto. Mi corre l'obbligo di precisare che i dati di cui si chiede la pubblicazione non sono nella disponibilità dell'Amministrazione, in quanto detenuti dai Gruppi consiliari. Nondimeno, devo osservare che, allo stato attuale, una parte dei riscontri attinenti i rimborsi sono stati sottoposti a sequestro dall'Autorità giudiziaria, nell'ambito dell'indagine in corso sulle spese effettuate dai Gruppi stessi. Peraltro, desidero sottolineare che – ad un primo esame – non pare sussistere un obbligo normativo che imponga la pubblicazione di “tutti i rimborsi, spesa per spesa, effettuati dai membri dei Gruppi consiliari presenti a Palazzo Lascaris dal 2008 ad oggi”, anche alla luce del recente decreto recante il “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”. Assicuro comunque la massima disponibilità del Consiglio regionale a valutare tutte le iniziative che possano contribuire alla massima trasparenza degli atti e informazioni in possesso dell'Ente”.
Manfredi e Boni:
“Ringraziamo il presidente Cattaneo per avere, per l'ennesima volta, prontamente risposto alle nostre sollecitazioni. La palla ora passa ai presidenti dei gruppi consiliari: sono disponibili a far pubblicare online, in modo analitico e nel posto più adatto e facilmente consultabile, quello riservato alla trasparenza dell'istituzione, tutti ma proprio tutti i rimborsi contestati, fatto salvo naturalmente il segreto istruttorio? E i consiglieri regionali, non hanno nulla da dire, da proporre al riguardo? Sarebbe un bel modo per rispondere ai legittimi interrogativi dell'opinione pubblica, che potrebbe essere messa in grado di giudicare a ragion veduta, e non sulla base di fughe di notizie, illazioni e sospetti.”
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Conferenza stampa di Pannella in sciopero della sete: TAR condanna AGCOM sui Radicali nei programmi RAI
Oggi Marco Pannella ha tenuto una conferenza stampa presso la Camera dei Deputati sull'iniziativa nonviolenta in corso e sull'ordinanza di sapore storico del TAR Lazio.
Qual è l'obiettivo? "È aiutare il presidente della Repubblica, la politica e la partitocrazia ad uscire da questa situazione. L'Italia viola da trent'anni i diritti umani. Questo Paese deve affrontare subito il problema del sovraffollamento carcerario".
Risponde così Marco Pannella, leader radicale, intervistato dal Tg2, in merito alle motivazioni che lo hanno spinto a ricominciare - il 1° maggio scorso - lo sciopero totale della fame e della sete.
E aggiunge: "Chiedo allo Stato di rispettare la legalità".
E sulla decisione di intraprendere lo sciopero spiega: "Ci sono molte iniziative vinte nei referendum popolari: depenalizzazione del consumo di droga, l'abolizione del servizio militare obbligatorio e il finanziamento pubblico ai partiti. Noi Radicaliinvece di mostrare i muscoli cerchiamo di trasferire la nostra energia sul potere perché rispetti la legalità.
'Sono illegittimi i criteri elaborati dall'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni, in base ai quali dall'aprile 2010 a tutto il 2012 i Radicali sono stati discriminati dai telegiornali e dai programmi di approfondimento politico della Rai. E' quanto ha stabilito il Tar del Lazio' in una sentenza che l'Agcom dovra' eseguire entro 30 giorni, pena la 'nomina di un comitato ad acta'.
Esultano i Radicali, per quella che Marco Pannella definisce una decisione 'senza precedenti'. Il leader Radicale, che e' in sciopero della sete dalla mezzanotte del 1 maggio dopo un digiuno della fame in corso da tempo, afferma: 'Adesso ci sentiamo meno soli'. E guardando alle altre iniziative gia' avviate dal suo partito, promette: 'La storia non finisce qui'.
Con una sentenza del 2 maggio 2013 la terza sezione del Tar del Lazio ha accertato che l'Agcom ha eluso una precedente sentenza del novembre 2011 dello stesso giudice amministrativo, che annullava una delibera dell'autorita' garante. Con quella delibera l'Agcom archiviava un esposto con cui i Radicalicontestavano il fatto che la Rai avesse negato loro 'qualsiasi presenza nelle trasmissioni Ballaro', Porta a Porta e Annozero, marginalizzandoli anche nei telegiornali'. Ora il Tar da' ragione al ricorrente, l'associazione Lista MarcoPannella, e obbliga l'Agcom a rifondere le spese legali. Ma soprattutto stabilisce la nomina di un commissario ad acta, qualora il garante per le comunicazioni non esegua la sua decisione entro trenta giorni.
Nel condannare il comportamento dell'autorita' garante, il giudice amministrativo, sottolineano i Radicali, ha censurato i criteri adottati nell'escluderli dai programmi politici della Rai, contestando 'l'equiparazione deiRadicali a soggetti politici privi di rappresentanza parlamentare'. Ha inoltre 'ribadito l'illegittimita' di equiparare tout court la presenza in programmi di basso ascolto a quella nei programmi di prima serata, specificando che il rispetto della par condicio deve essere valutato all'interno di ciascuno di essi'.
'L'Agcom e' complice con l'atteggiamento della Rai di negazione dell'informazione e di attentato ai diritti civili e politici dei cittadini', dichiara Marco Pannella. Quella del Tar del Lazio, sottolinea il leader Radicale nel corso di una conferenza stampa a Montecitorio, e' una sentenza 'senza precedenti per le Autorita' indipendenti', perche' prevede la nomina del commissario ad acta in caso di mancata esecuzione. E' dunque una decisione che 'pone ora il problema anche a tutte le altre autorita' garanti' e che 'dimostra ulteriormente che sempre piu' spesso i giudici sono consapevoli delle loro funzioni esercitandole senza complessi di regime'. Percio', se anche 'non cambiasse nulla rispetto alla suprema cupola della religiosita' partitocratica, adesso ci sentiamo meno soli', afferma.
Pannella questa mattina ha sospeso solo per un'ora, in corrispondenza con le analisi cliniche, lo sciopero della fame e della sete avviato per chiedere 'il rispetto della legalita' da parte dello Stato' in particolare sul problema del sovraffollamento carcerario. E proseguira' lo sciopero, assicura, nonostante 'i medici dicano che non e' prudente'.
Intanto, a proposito dello spazio informativo che l'Agcom ha chiesto alla Rai di garantire ai Radicali sul tema delle carceri, 'da quattro mesi l'Agcom deve valutare se la Rai abbia dato ottemperanza o no'. Ma, sottolineano i Radicali, dal 1 settembre al 31 dicembre 2012 'il tema non e' stato approfondito da nessuna delle trasmissioni Rai che garantiscono maggior ascolto e una durata adeguata, mai c'e' stata una presenza in prima serata'. E nel complesso i programmi Rai che hanno affrontato tema giustizia e carceri hanno raggiunto 'tutte insieme appena 12 milioni di ascolti'. 'Solo una voltaPannella e' stato presente a Porta a Porta'.
Da note di agenzia lette a Radio Radicale.
Staderini: su Ius Soli Paese è pronto. Ora fronte comune su referendum per modifica Bossi-Fini e Cie
Dichiarazione di Mario Staderini, Segretario Radicali italiani Come dimostrato dal successo dalla campagna Italia Sono Anch'io, nel Paese è emerso già da tempo un sostegno trasversale per la modifica della legge sulla cittadinanza in favore di uno Ius Soli, temperato che dir si voglia. Fa bene il Ministro Kyenge a volere che i disegni di legge siano discussi e votati in Parlamento, dove son certo del sostegno dei parlamentari di ogni schieramento. E' irragionevole e dannoso continuare ad escludere quel milione di giovani italiani di seconda generazione, nati in Italia da genitori stranieri oppure arrivati da piccoli, che vivono senza sapere se e quanto potranno rimanere pur essendo perfettamente inseriti e pagando le tasse. Nonostante i danni dell'ideologia leghista, l'immigrazione rimane una opportunità non ancora colta. Per questo abbiamo depositato due referendum abrogativi, uno contro la follia dei Cie e uno contro la precarizzazione forzata dei lavoratori migranti, sui quali coinvolgere un fronte ampio di forze politiche e sociali disponibile a sfidare l'agenda parlamentare che esclude di fatto un tema così centrale dalla discussione pubblica.
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Il professor Santini e i sanitari hanno consigliato a Marco Pannella, giunto alla 93ma ora di digiuno della sete dopo un lungo digiuno della fame, il ricovero in ambiente sanitario
Comunicato medico del prof Claudio Santini sulle condizioni mediche odierne di Marco Pannella
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mso-fareast-font-family:"Times New Roman";color:#222222">ROMA, 5 MAGGIO ORE 20,00 - L’onorevole Marco Pannella, che è nuovamente tornato dalla mezzanotte del 1° maggio al digiuno di anche di acqua e di cibi liquidi, oltre a quello da tempo già in corso da cibi solidi, si è sottoposto oggi pomeriggio ad accertamenti clinici e ad esami di laboratorio.
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mso-fareast-font-family:"Times New Roman";color:#222222">Dopo 92 ore dall’inizio del digiuno il suo peso è di 75 kg e si evidenziano i segni di uno stato di marcata disidratazione; i parametri vitali sono normali.
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mso-fareast-font-family:"Times New Roman";color:#222222">Gli esami ematochimici, confrontati con quelli eseguiti nei giorni precedenti, hanno documentato un lieve e progressivo incremento dell’azotemia (76 mg/dl), della creatinina (1.42 mg/dl) e della sodiemia.
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mso-fareast-font-family:"Times New Roman";color:#222222">Dopo aver invitato l’onorevole Pannella a riprendere la normale assunzione di cibi e soprattutto di liquidi, di fronte all’intenzione manifestata di proseguire nel digiuno i sanitari hanno consigliato il ricovero in ambiente ospedaliero per sottoporre il paziente a stretto monitoraggio clinico ed ematochimico e ad ulteriori accertamenti.
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Million Marijuana March: Staderini, il proibizionismo è un crimine. Battiamolo insieme con iniziative popolari e referendum
Anche quest’anno militanti e iscritti di Radicali italiani parteciperanno alla Million Marijuana March con cui in tutto il mondo si chiede la fine del proibizionismo sulle droghe, un crimine che produce enormi costi sociali, economici e sanitari.
La legge Fini-Giovanardi significa 28 mila persone detenute per averla violata e un mercato illegale che garantisce alle mafie italiane un giro d'affari annuo valutato in almeno 30 miliardi di euro, coinvolgendo 400 mila piccoli spacciatori e 4,3 milioni di consumatori, con oltre 800 mila persone coinvolte in procedimenti amministrativi per possesso di droga.
Di tutto questo però è vietato discuterne da anni, con la complicità di partiti e istituzioni.
Come nel 1993, quando gli italiani si espressero a favore del referendum radicale, occorre la forza delle iniziative popolari per inserire nell’agenda politica un cambio di rotta.
Agli organizzatori della Marijuana March, a chi lotta nei tribunali, a chi sta raccogliendo proposte di legge di iniziativa popolare per la riforma delle leggi proibizioniste, propongo di incontrarci nei prossimi giorni per promuovere insieme il referendum che abbiamo depositato il 10 aprile in Cassazione e che elimina la reclusione per i fatti di lieve entità.
Dichiarazione di Mario Staderini, Segretario di Radicali Italiani
Roma, 4 maggio 2013
Rai/par condicio: Tar da ragione a Pannella e condanna Agcom
Dal 2010 i Radicali discriminati dalla Rai illegalmente: il Tar ordina all’Agcom di adempiere entro 30 giorni, altrimenti nominerà Commissario
Comunicato dell’associazione politica nazionale Lista Marco Pannella
I criteri elaborati dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni in base ai quali dall’aprile 2010 i Radicali sono stati discriminati dai telegiornali e dai programmi di approfondimento politico della Rai sono illegittimi.
È quanto ha stabilito il Tar Lazio-Sezione Terza ter con la sentenza n. 4539 del 2 maggio 2013, accertando che l’Agcom ha eluso una precedente sentenza del novembre 2011 con cui lo stesso giudice ammnistrativo aveva annullato la delibera di archiviazione dell’esposto radicale.
Il Tar ha anche stabilito la nomina di un Commissario ad acta qualora entro 30 giorni l’Agcom non esegua la sentenza, condannandola comunque a rifondere le spese legali.
Nel dare ragione all’associazione Lista Marco Pannella, difesa dall’avvocato Giuliano Fonderico, il Tar ha sottolineato i vizi alla base del provvedimento con cui l’Agcom ha archiviato l’esposto radicale e “legalizzato” la condotta della Rai, la quale aveva negato qualsiasi presenza dei Radicali nelle trasmissioni Ballaro’, Porta a Porta e Annozero, marginalizzandoli anche nei telegiornali.
In particolare, è stata censurata la motivazione in base alla quale l’Agcom aveva equiparato i Radicali a soggetti politici privi di rappresentanza parlamentare nonostante avessero 6 deputati e 3 senatori, senza peraltro considerare che una serie di partiti realmente privi di rappresentanza parlamentare fossero stati comunque molto presenti nei programmi Rai, come ad esempio gli esponenti di SEL.
La sentenza, infine, ribadisce l’illegittimità di equiparare tout court la presenza in programmi di basso ascolto a quella nei programmi di prima serata, specificando che il rispetto della par condicio deve essere valutato all’interno di ciascuno di essi.
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Eutanasia legale: mobilitazione per sabato 4 maggio
Sabato 4 maggio Radicali italiani insieme all'Associazione Luca Coscioni lanciano una giornata di mobilitazione straordinaria per raccogliere firme in tutta Italia sulla proposta di legge di iniziativa popolare la legalizzazione dell'eutanasia e del testamento biologico.
Ne servono almeno 50.000, da portare al più presto in Parlamento. Se una minima parte di chi è d'accordo con noi si impegnasse a firmare quel giorno, e a raccogliere almeno un'altra firma, saremmo già a metà dell'opera. E se il 4 maggio puoi dedicarci un paio d'ore del tuo tempo, per noi sarà un contributo importante, sapremo farne tesoro.
Il sito di riferimento è www.eutanasialegale.it
Perchè?In Italia, chi aiuta un malato terminale a morire - come un genitore o un figlio che vuole smettere di soffrire - rischia fino a 12 anni di carcere. Il diritto costituzionale a non essere sottoposti a trattamenti sanitari contro la nostra volontà è costantemente violato. Se vogliamo che le cose cambino, dobbiamo darci da fare. È pronta una proposta di legge di iniziativa popolare che regola l'eutanasia e il testamento biologico. Per obbligare il Parlamento a discuterla, serve una grande campagna di mobilitazione. Servono persone come te, disposte a dare una mano o a fare una piccola donazione. Anche 5 euro possono fare la differenza.
Cosa fareIl primo passo è quello di raccogliere le 50.000 firme necessarie per depositarla in Parlamento. Per riuscirci, dovremo con il tuo aiuto contattare Consiglieri comunali e provinciali in tutta Italia, i quali hanno il potere (insieme a notai e cancellieri) di autenticare le firme.
Vuoi far qualcosa per legalizzare l'eutanasia? Da oggi puoi, ovunque tu sia! Lo può fare chiunque, in qualunque parte d'Italia, anche nei paesini più piccoli e sperduti. Basta scaricare il modulo dal sito, fotocopiarlo in formato A3, portarlo in Comune a vidimare, apporre la propria firma e possibilmente portare a firmare anche altri. Oppure firmare ai nostri tavoli. Guarda dove.
Venerdì 3 maggio si è svolta la conferenza stampa di presentazione dell'iniziativa dove tra gli altri è intervenuto anche Mario Staderini. Nel corso della conferenza stampa è stato presentato il video "La scelta di Piera". In questo video si racconta la storia di Piera, malata terminale, che ha voluto parlare della sua scelta di fine vita, facendosi aiutare dall'Associazione Luca Coscioni che, con Marco Cappato, l'ha accompagnata in Svizzera dove ha potuto legalmente indicare le sue volontà.
Il video della conferenza stampa di presentazione dell'iniziativaVideo La scelta di Piera.
Dimissioni Morgando-Bragantini: Debole il pretesto per le dimissioni
Dopo le quote rosa ora ci sono le quote regionali divise per ciascuna formazione politica?
Dichiarazione di Silvio Viale (Presidente di Radicali Italiani e consigliere comunale nel PD a Torino) e Igor Boni (Presidente Associazione radicale Adelaide Aglietta):
“Davvero deboli il pretesto e le motivazioni dei Segretari regionale e provinciale del PD Morgando e Bragantini. A parte il fatto che una piemontese di razza c’è e si chiama Emma Bonino (capolista al Senato per il PD nel 2008), ci sia consentito di sussurrare che rivendicare quote regionali di governo o sottogoverno per ciascuna forza politica sia un po’ ridicolo e favorisca l'antipolitica. Non è che il giudizio sul governo Letta possa cambiare sulla base della presenza di sottosegretari piemontesi. Se ci sono competenze ben vengano tanti sottosegretari piemontesi, ma allora si dicano i nomi di coloro che sarebbero potuti essere nominati e non lo sono stati, indicando chi avrebbe dovuto essere escluso.
Vale per il PD, ma anche per il PDL e anche per Scelta Civica, visto che le stesse dinamiche hanno portato allo stesso risultato. In fondo, questo elevar di scudi, sembra essere un modo ‘elegante’ di uscire di scena in un momento di grave difficoltà interna. Speriamo che il dibattito nel PD piemontese non si risolva con uno sventolio di bandiere sabaude e uno squillar di trombe."
(Silvio Viale 339.3257406, Igor Boni 348.5335309)
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Livingstone67: PLAYLIST Vasco Rossi e il Partito radicale, una storia che dura da quasi 25 anni http://t.co/6jHz6SH3wn via @sharethis
Giustizia: l’Amnistia “contra personam” de “Il Fatto” e Liana Milella
Rita Bernardini risponde a Il Fatto e Liana Milella.
Quando si pronuncia la parola Amnistia diversi giornalisti e testate la associano immediatamente a Berlusconi e ai suoi numerosi processi. E’ un riflesso, una “fissazione”.
Quasi quasi sarebbero pure disposti ad accettarla per i “poveri” carcerati, l’importante è che la si faccia “contra personam” cioè contro Berlusconi, escludendo solo lui.
A leggere i loro articoli o interventi nei blog, non si trova nemmeno un passaggio riguardante le ragioni per le quali (per esempio) Marco Pannella sta portando avanti la sua costante azione nonviolenta – il satyagraha – per far uscire lo Stato italiano dalla condizione letteralmente criminale per la quale dal 1980 è ininterrottamente condannato dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo per violazione di numerosi articoli della Convenzione e, in particolare, dell’art. 3 “trattamenti inumani e degradanti” nelle nostre carceri, e dell’art. 6 “irragionevole durata dei processi”, sia penali che civili.
Il Fatto lo ha scritto il 29 aprile con Marco Palombi: “amnistia e indulto, grimaldelli per salvare Berlusconi da carcere e interdizione”. Liana Milella, lo dice oggi nel suo blog: l’amnistia la vorrebbe pure, ma deve essere “pulita” e “trasparente”, fatta nella “logica e nello spirito di favorire i poveracci che stanno in galera”. Se di mezzo c’è Berlusconi, allora no, non la si deve dare a nessuno, non fa niente se nelle nostre duecento carceri, come sentenzia la Corte Europea, siano in corso trattamenti inumani e degradanti (=tortura). Figuriamoci poi cosa ce ne può fregare delle decine di milioni di italiani in attesa di un processo penale o civile. Montesquieu diceva “giustizia ritardata, giustizia negata” e la saggezza popolare sarda “Mellus terra senz'e pani, che terra senza justizia”. Ma, a seguire i nostri mass media, sembra che a ricordare queste antiche citazioni si parli di “sfizi” e “vizi” di maniaci dello Stato di Diritto alla Pannella.
33 anni di condanne CEDU comminate all’Italia per l’irragionevole durata dei processi, peraltro moltiplicatesi in questi ultimi venti anni, non bastano per provvedere immediatamente a disintasare l’ostruita arteria della giustizia, infrastruttura primaria per il vivere civile. No, l’amnistia, affermano i giornalisti alla Milella, deve essere immacolata e, se riguarda anche Berlusconi, diviene “inquinata”, “già sporca all’origine”.
Insomma, “quelli de sinistra” mettono le mani avanti: noi saremmo pure disposti, ma non a prezzo di salvare Berlusconi. Quell’uno inquinerebbe tutto, perciò se per raggiungere i 2/3 in parlamento servissero i suoi voti, non si può proprio fare, meglio proseguire così, come candidamente abbiamo fatto da un ventennio, recitando le stanche filastrocche del “ci vorrebbe ben altro”.
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Metro C Roma: Staderini-Magi, Alemanno dica se e come completerà l’intera linea. altrimenti si fermi a San Giovanni. Urgente dibattito pubblico
Dichiarazione di Mario Staderini, segretario di Radicali italiani, e Riccardo Magi, direzione Radicali italiani e candidato nella Lista civica per Marino sindaco
Roma, 2 maggio 2013 L’indagine aperta dalla Corte dei conti e le questioni poste da Italia Nostra confermano quanto noi Radicali denunciamo in solitaria dal 2006: la costruzione della Metro C va avanti senza alcuna certezza, a parte i 3,6 miliardi di euro delle nostre tasse che sono stati già spesi per non avere ad oggi neanche una stazione. Il Sindaco Alemanno e Roma Metropolitane hanno il dovere di dire se sono in grado di completare l’intera linea della metro C, e se si, come e a quali costi. Finché non lo faranno, è da irresponsabili avviare i lavori San Giovanni-Colosseo. Non ha senso spendere altri 792 milioni di euro per questa tratta senza avere neanche un progetto definitivo e senza sapere come fare le stazioni successive. Se la Metro C non può essere completata sino a piazzale Clodio, allora è inutile proseguire oltre San Giovanni. Si apra finalmente un pubblico dibattito che permetta ai romani di conoscere la verità sul futuro della Metro C e di giudicare le soluzioni agli enormi problemi che vengono tenuti nascosti. Anche perché possono da subito essere realizzati piani di mobilità sostenibile che privilegino trasporto pubblico e su rotaia, come richiesto da 44 mila romani che firmarono la scorsa estate i referendum cittadini di Roma Sì Muove e che oggi si ritrovano nei nuovi referendum di Roma Libera Tutti© 2013 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati
Stati uniti d'Europa: Approvato ordine del giorno in Comune (prima firma Viale) a sostegno dell'appello Bonino-Prodi-Amato per la federazione europea
Bonino agli esteri garanzia per l'Italia di percorrere una strada federalista europea
L'Ordine del Giorno approvato chiede al Consiglio comunale di Torino di aderire all'appello, promosso tra gli altri da Romano Prodi, Giuliano Amato ed Emma Bonino, che invita a dare vita ad una vera Europa politica e sociale, le cui istituzioni garantiscano un giusto equilibrio fra politiche monetarie e di bilancio, la stimolazione dell'attività economica, le riforme strutturali della competitività e la coesione sociale rafforzata. Si chiede inoltre che i Deputati europei della zona Euro si riuniscano immediatamente per precisare il cammino che dovrà essere intrapreso da oggi alle prossime elezioni europee.
Dichiarazione di Silvio Viale (Presidente Radicali Italiani) e Igor Boni (Presidente Associazione radicale Adelaide Aglietta)
"È ormai evidente che l'attuale grave situazione economica può essere ridimensionata esclusivamente tramite il rafforzamento dell'integrazione tra gli stati europei; su questo l'esordio del Governo Letta è certamente positivo. Non si è mai vista un'unione monetaria che non sia stata accompagnata da un'unione economica, fiscale e politica. Oggi avere come Ministro degli esteri Emma Bonino è una garanzia che manterremo su questo una impostazione concretamente europeista contro i rigurgiti nazionalisti e per una unione politica che diventi gradualmente una realtà dopo l'insufficiente unione monetaria. Mentre molti chiedono strumentalmente di uscire dall'euro il consiglio comunale con il suo voto ha chiesto più Europa e noi siamo felici di questa scelta".
Torino, 30 aprile 2013.
(Silvio Viale 339.3257406) (Igor Boni 348.5335309)
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Boldrini/Preiti - Viale: I carnefici sono sempre carnefici, pericoloso il giustificazionismo della Presidente della Camera
Dichiarazione di Silvio Viale, Presidente di Radicali Italiani:
"Ritengo controproducente e pericoloso il giustificazionismo del neo-Presidente della Camera sul caso Preiti, come se fosse normale, comprensibile, che uno si procuri una pistola, la tenga per quattro anni, la porti addosso e vada davanti ad un palazzo della politica per sparare contro ignoti carabinieri e passanti. Peccato che non abbia incrociato la Presidente della Camera! Verrebbe da esclamare. Se la Boldrini sta con Preiti, io sto con quei carabinieri, perché i carnefici sono sempre carnefici e nessuna condizione di disperazione può giustificarli.
Sará la magistratura a valutare aggravanti e attenuanti, ma stupisce che la Presidente della Camera sia affascinata a tal punto da certi luoghi comuni (nemmeno i dati sui suicidi confermano un aumento significativo) da fare ripetere in ogni occasione che "la crisi trasforma le vittime in carnefici". Comprendere e giustificare le ragioni dei carnefici, rischia di dare un avallo ai futuri emulatori e di essere un insulto sconfortante per tutti coloro che, sebben più disperati, non vanno a sparare contro i carabinieri.
La Presidente Boldrini dovrebbe sapere che spesso il giustificazionismo è l'anticamera del revisionismo, che copre crimini e stragi, dando una patene di eroe proprio ai carnefici. Chissà se al prossimo corteo sopra la scritta "la crisi uccide" metteranno la foto della Presidente della Camera accanto a quella di Preiti sullo striscione!
Torino, 2 maggio 2013.
(Silvio Viale 3393257406)
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PLAYLIST | Emma Bonino, tutta un'altra storia!
Questa playlist contiene una serie di video, da me montati e pubblicati sul profilo youtube di Radio Radicale, in occasione della campagna per Emma Bonino Presidente della Regione Lazio del 2010. Qualcuno le ribattezzo "Le pillole del programma di Emma Bonino per la Regione Lazio" e riscossero un discreto successo oltre ad essere molto apprezzate dalla stessa Emma. Nel 2010 vivevo a Roma e quella campagna elettorale l'ho vissuta, attimo per attimo, quasi 24 ore su 24, all'interno di Torre Argentina, la sede storica del Partito radicale. All'inizio del 2010, il Partito radicale accettò, finalmente, di sperimentare, proprio in occasione delle regionali, un nuovo modo di "comunicare politica", attraverso una webtv interattiva con chat e interfacciata con tutti i social network sul sito www.boninopannella.it .
Erano anni che proponevo di puntare su una webtv, in occasione di incontri pubblici e privati, e la prima sperimentazione la feci con i compagni radicali salentini sul sito della nostra Associazione, www.radicalisalento.it , nel 2006. "La Cosa" Beppe Grillo l'ha realizzata solo molti anni dopo, anche in questo settore i radicali sono perciò stati l'avanguardia nell'utilizzo dei c.d. new media. Per realizzare questi clip ho dovuto visionare, giorno per giorno, tutte le registrazioni degli eventi pubblici cui Emma Bonino partecipava, sintetizzarli nel montaggio di massimo 3 minuti e pubblicarli immediatamente sul profilo youtube. Montavo queste "pillole del programma" soprattutto la notte, perchè di giorno si era impegnati con le dirette della web tv. Le regionali del 2010? Forse una delle punte massime toccate dal regime partitocratico in quanto ad illegalità, anche documentate in alcuni di questi video, ma per me continuano a costituire una stagione indimenticabile, incisa nella mia memoria. Buona visione.
Parole chiave: Emma BoninoMarco Pannellapartito radicaleregionali 2010partitocraziaillegalitàpilloleprogrammawebtvPLAYLIST | Emma Bonino, tutta un'altra storia!
Questa playlist contiene una serie di video, da me montati e pubblicati sul profilo youtube di Radio Radicale, in occasione della campagna per Emma Bonino Presidente della Regione Lazio del 2010. Qualcuno le ribattezzo "Le pillole del programma di Emma Bonino per la Regione Lazio" e riscossero un discreto successo oltre ad essere molto apprezzate dalla stessa Emma. Nel 2010 vivevo a Roma e quella campagna elettorale l'ho vissuta, attimo per attimo, quasi 24 ore su 24, all'interno di Torre Argentina, la sede storica del Partito radicale. All'inizio del 2010, il Partito radicale accettò, finalmente, di sperimentare, proprio in occasione delle regionali, un nuovo modo di "comunicare politica", attraverso una webtv interattiva con chat e interfacciata con tutti i social network sul sito www.boninopannella.it .
Erano anni che proponevo di puntare su una webtv, in occasione di incontri pubblici e privati, e la prima sperimentazione la feci con i compagni radicali salentini sul sito della nostra Associazione, www.radicalisalento.it , nel 2006. "La Cosa" Beppe Grillo l'ha realizzata solo molti anni dopo, anche in questo settore i radicali sono perciò stati l'avanguardia nell'utilizzo dei c.d. new media. Per realizzare questi clip ho dovuto visionare, giorno per giorno, tutte le registrazioni degli eventi pubblici cui Emma Bonino partecipava, sintetizzarli nel montaggio di massimo 3 minuti e pubblicarli immediatamente sul profilo youtube. Montavo queste "pillole del programma" soprattutto la notte, perchè di giorno si era impegnati con le dirette della web tv. Le regionali del 2010? Forse una delle punte massime toccate dal regime partitocratico in quanto ad illegalità, anche documentate in alcuni di questi video, ma per me continuano a costituire una stagione indimenticabile, incisa nella mia memoria. Buona visione.
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