Radicali Italiani
Referendum, Magi: Brunetta preferisce spallata a democrazia
Dichiarazione di Riccardo Magi, segretario di Radicali Italiani e promotore del Comitato per la Libertà di Voto sul referendum costituzionale.
Preso dal furore della spallata al governo Renzi in difficoltà, l'onorevole Brunetta di solito ben informato è stato mal consigliato. Il referendum per parti separate non solo è legittimo - come hanno sostenuto da numerosi ex giudici della Consulta e autorevoli costituzionalisti, tra cui il Presidente del Comitato del No, il professore Alessandro Pace - ma per noi è doveroso. Gli esempi portati da Brunetta sono perfetti ma confermano l'esatto opposto: e cioè che quando è l'intera Costituzione a essere oggetto di referendum si vota in blocco, quando la revisione riguarda parti della Costituzione, il voto è per parti separate, come prevede d'altronde il Codice di buona condotta sui referendum approvato dal Consiglio d'Europa. Se tuttavia Brunetta è così sicuro dei proprio argomenti, non abbia paura di dare la propria firma, come stanno facendo tanti suoi colleghi in queste ore, per verificare la praticabilità della nostra proposta di spacchettamento e stare così tutti più tranquilli sulla correttezza della procedura di revisione costituzionale. Ricordiamo infatti che gli italiani hanno votato per ben tre volte col Porcellum, prima che fosse dichiarato incostituzionale. Ci aspettiamo che in un momento così delicato della vita istituzionale, la libertà di voto dei cittadini e la democrazia abbiano la priorità su interessi di bottega. Per questo stiamo organizzando per la prossima settimana una mobilitazione straordinaria di parlamentari di tutti gli schieramenti per raggiungere il numero di firme necessario a ottenere il vaglio della Cassazione.© 2016 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati
Referendum, Magi : Grazie a Della Vedova per firma spacchettamento. Altri parlamentari seguano presto suo esempio
Dichiarazione di Riccardo Magi, segretario di Radicali Italiani, promotore del Comitato per la Libertà di Voto sul Referendum Costituzionale
"Voglio ringraziare Benedetto Della Vedova, che ha appena annunciato la sua firma a sostegno della nostra proposta di referendum per parti separate del referendum costituzionale", lo rende noto Riccardo Magi, segretario di Radicali Italiani e promotore del Comitato per la Libertà di Voto sul Referendum Costituzionale, a margine del Consiglio generale dell'Associazione Luca Coscioni dove nel suo intervento il sottosegretario agli Esteri ha annunciato che darà la firma "tecnica" per consentire che la proposta di spacchettamento lanciata dai Radicali e sostenuta da diversi costituzionalisti, ottenga il vaglio della Cassazione. "Resta poco tempo. L'auspicio quindi è che tanti altri parlamentari seguano l'esempio di Della Vedova e accolgano il nostro appello trasversale a dare la propria firma "tecnica", per fermare la deriva plebiscitaria e garantire ai cittadini libertà di voto sulla riforma costituzionale. Trasformare il voto referendario in uno scontro campale sul destino del premier e del governo sarebbe solo l'ennesimo colpo alla credibilità, già ai minimi termini, delle istituzioni. Il referendum per parti separate sui singoli aspetti della riforma è invece il solo modo per aprire davvero un confronto democratico nel merito di questa revisione ampia e profonda della Carta, come auspicato da tutti e dello stesso presidente del Consiglio Renzi. Inoltre si otterrebbe così un passaggio giurisdizionale a garanzia della correttezza costituzionale di tutta la procedura di riforma. Ma bisogna fare in fretta", conclude Riccardo Magi.© 2016 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati
Per il Congresso del Partito Radicale - comunicazione di Riccardo Magi e Valerio Federico
Radicali Italiani, il movimento che rappresentiamo, ha sempre rivendicato il connotato politico-statutario storico dei Radicali che da più di quarant'anni hanno prefigurato e praticato la via democratica interna alle organizzazioni come unica strada percorribile perché prevalgano le ragioni, i fini e gli obiettivi di riforma democratica per tutta la società.
Per questo il Comitato Nazionale di Radicali Italiani nel luglio del 2014, in una mozione particolare, affermò l’urgenza del ripristino della legalità statutaria del Partito Radicale Nonviolento Transnazionale Transpartito, chiedendo di prevedere un percorso finalizzato a restituire pienezza agli obiettivi e alle iniziative dell’Organizzazione. L'ultimo congresso infatti, che da Statuto dovrebbe tenersi almeno in via ordinaria ogni 2 anni, si tenne nel dicembre del 2011.
"Senza assunzione di responsabilità anche individuale, davanti a un voto democratico - affermava la mozione del Comitato - senza il rispetto di mozioni, senza il giudizio periodico degli iscritti, non può esserci neppure merito ed efficienza. Non prevale la tensione positiva e la convenienza reciproca ad una vita comunitaria. Anche la possibilità di un'azione efficace legata alle urgenze viene meno".
Nell'aprile di quest’anno il Comitato ha ribadito l’indifferibile necessità di convocazione del Congresso del Partito di cui Radicali Italiani è soggetto costituente. Più volte anche in altre occasioni pubbliche ci siamo espressi in tal senso.
In queste ore, assieme ad altri soggetti costituenti, stiamo dunque procedendo alla convocazione del Senato vista la prolungata inadempienza degli obblighi statutari da parte, tra altri organi, del Segretario.
Il Senato dovrà dunque, dopo aver eletto il nuovo Presidente, subentrare nell'esercizio delle funzioni del Segretario limitatamente agli atti necessari a ripristinare la legalità statutaria, tra questi la convocazione del Congresso, appuntamento che dovrà prevedere una fase adeguata di preparazione politica.
Ti terremo informato,
Riccardo e Valerio
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Cannabis, Magi e Manfredi: DNA a favore di tutte le proposte di legge per legalizzazione cannabis e derivati: non è una notizia da prima pagina?
Dichiarazione di Riccardo Magi, segretario di Radicali Italiani, e di Giulio Manfredi, Associazione Radicale Adelaide Aglietta
È passato praticamente inosservato un parere ufficiale della direzione nazionale antimafia sulla proposta di legge dell'intergruppo parlamentare "cannabis legale", sul quale la Camera avvierà la discussione il prossimo 25 luglio. L'incipit del parere è categorico, oseremmo dire radicale: "questo ufficio esprime parere positivo per tutte (sic) le proposte di legge che mirano a legalizzare la coltivazione, la lavorazione e la vendita della cannabis e dei suoi derivati". Le motivazioni della presa di posizione della Dna sono le stesse che i radicali (in primis Marco Pannella) hanno spiegato per decenni: liberazione di risorse pubbliche da destinare altrove anzi possibilità di tassare cannabis e derivati; sottrazione di ingenti profitti alle narcomafie. La Dna si era già espressa - e in modo inequivocabile - nelle ultime due relazioni annuali. Documenti in cui invitava il legislatore a valutare provvedimenti di "depenalizzazione" al fine di liberare risorse (uomini e mezzi) per il contrasto di fenomeni più pericolosi di quello del contrasto di un "consumo diffuso e capillare, paragonabile a quello di alcol e tabacco". Ecco ora i termini sono addirittura più chiari e abbiamo il termine-chiave: "legalizzazione". Non ci sono più scuse, se anche l'organo maggiormente interessato nel contrasto della criminalità organizzata si esprime così nettamente. A costo di pagare i diritti d'autore alla DNA, utilizzeremo il suo parere come volantino ai tavoli dove stiamo raccogliendo e le firme sulla proposta di legge di iniziativa popolare della campagna Legalizziamo! (www.legalizziamo.it) che integra e rinforza quella parlamentare.http://www.radicali.it/system/files/Parere%20DNA.pdf© 2016 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati
AttachmentSize Parere DNA.pdf110.19 KBCannabis, Magi e Manfredi: Direzione nazionale antimafia a favore di tutte le proposte di legge per legalizzazione cannabis e derivati. Non è una notizia da prima pagina?!
Dichiarazione di Riccardo Magi e Giulio Manfredi, Radicali Italiani:
Il bombardamento continuo di notizie che arriva dalla rete rende tutti ciechi. È passato praticamente senza lasciare traccia un parere ufficiale (prot. 20217/2016) della direzione nazionale antimafia (vedi testo integrale in calce) sulla proposta di legge dell'intergruppo parlamentare "cannabis legale" che approderà alla camera il prossimo 25 luglio. L'incipit del parere è categorico, oseremmo dire radicale: "questo ufficio esprime parere positivo per tutte (sic) le proposte di legge che mirano a legalizzare la coltivazione, la lavorazione e la vendita della cannabis e dei suoi derivati". Le motivazioni di tale presa di posizione sono le stesse che i radicali (in primis Marco Pannella) hanno spiegato per decenni: liberazione di risorse pubbliche da destinare altrove anzi possibilità di tassare cannabis e derivati; sottrazione di ingenti profitti alle narcomafie. A costo di pagare i diritti d'autore alla DNA, utilizzeremo il suo parere come volantino ai tavoli dove stiamo raccogliendo le firme su una proposta di legge di iniziativa popolare che integra e rinforza quella parlamentare. http://www.fanpage.it/legalizzare-la-cannabis-la-direzione-nazionale-antimafia-da-parere-positivo/
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Federico e Massari, Radicali Italiani:"MPS esempio del sistema bancario italiano fondato sul micidiale intreccio tra finanza e partiti, tra banche e fondazioni"
Dichiarazione di Valerio Federico e Alessandro Massari, Tesoriere e membro di Direzione di Radicali Italiani
Da anni Radicali Italiani promuove la campagna dal titolo " Sbanchiamoli: fuori i partiti dalle banche!" per promuovere l'uscita delle fondazioni bancarie, controllate dagli enti locali che ne nominano i vertici, dal capitale azionario delle banche. I partiti e le fondazioni ci hanno narrato le virtù di questo sistema. Ci hanno detto che le fondazioni sapevano scegliere il miglior management possibile per governare le banche. Ci hanno detto che lo Stato non aveva necessità di impiegare fondi pubblici proprio grazie alle ricapitalizzazioni garantite dalle fondazioni, che in questo modo garantivano solidità al sistema evitando pericoli ai risparmiatori. Non è andata così. Nel 2015 abbiamo assistito al notissimo fallimento di 4 banche controllate da 7 fondazioni a danno dei risparmiatori. Oggi la BCE chiede a MPS - primo caso di reciproca distruzione tra una banca e una fondazione bancaria che la controllava - di fare pulizia nei bilanci dai crediiti incagliati, quelli non esigibili, dieci miliardi irrecuperabili sui 27 complessivi, certificando di nuovo il fallimento della politica creditizia di banche controllate da fondazioni. Le concessione di credito facile, fatta al di fuori di ogni logica imprenditoriale, agli amici degli amici, si sta rivelando un peso insopportabile per il sistema bancario. Il circuito politica - fondazioni - banche - credito, concesso senza garanzie, hanno posto le condizioni per i rischi dei risparmiatori, ora noti a tutti. Nel frattempo la riforma delle banche popolari, dove le fondazioni non erano azioniste, è stata fatta dando proprio alle fondazioni la funzione di azionisti di garanzia dell'italianità. Oggi, infine, non ci si può nascondere dietro la concessione che l'Ue ci ha fatto per fornire una garanzia pubblica sull’emissione di titoli bancari scontabile dalla BCE per 150 miliardi di euro. Questa manovra impedirà a investitori e risparmiatori di perdere tutto il patrimonio, in caso di default, ma non risolve il nodo dei crediti incagliati, vero cappio al collo del sistema bancario con i costi scaricati sula fiscalità generale attraverso la quale si pagheranno i debiti di pochi. E' necessario interrompere i legami tra nominati dai partiti e finanza, tra fondazioni bancarie e banche, in modo che la distribuzione del credito sia slegata da interessi politici© 2016 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati
Referendum, Magi: Da Amato parole chiare su procedure, lotteremo fino all'ultimo per vaglio costituzionale dello spacchettamento
"Giuliano Amato ha illustrato tutti gli aspetti e le implicazioni procedurali se riusciremo a portare la nostra proposta di spacchettamento del referendum costituzionale al vaglio della Cassazione. Ricordiamo che le procedure non sono aspetti formali, formalistici e vuoti. Sono invece questioni di diritto, di stato di diritto e quindi di democrazia", così il segretario di Radicali Italiani Riccardo Magi, promotore del Comitato per la libertà di voto sul referendum costituzionale commenta, interpellato da Radio Radicale, le dichiarazioni rilasciate alla stessa emittente dal giudice costituzionale.
In merito alla richiesta di Radicali Italiani di presentare all’elettore più di un quesito referendario sulla Riforma Renzi-Boschi, Amato aveva spiegato che davanti a un eventuale diniego della Cassazione i promotori potrebbero sollevare la questione davanti alla Corte Costituzionale, aggiungendo che in quel caso i tempi si allungherebbero.
"Nel momento in cui noi riuscissimo a portare, attraverso la raccolta delle firme dei parlamentari, all’Ufficio centrale di Cassazione anche l’opzione del referendum costituzionale per parti separate o referendum parziali - continua Magi - si potrebbe arrivare a un passaggio giurisdizionale inedito per la riforma costituzionale. Il nostro obiettivo è proprio avere un vaglio di costituzionalità sulla procedura che si sta seguendo. La pronuncia della Cassazione e l'eventuale ricorso alla Consulta ci consentirebbe non solo di avere un giudizio di legittimità costituzionale sul referendum per parti separate ma anche su quello con il quesito unico perché la nostra convinzione è che il cosiddetto "quesitone" violi principi fondamentali della carta costituzionale e in particolare la libertà di voto del cittadino.
La Corte potrebbe così entrare nel merito della possibilità di spacchettare la legge di revisione costituzionale per far esprimere i cittadini sui singoli aspetti, come auspicato da numerosi costituzionalisti e anche giudici emeriti della corte, che ravvisano grosse criticità nell'ipotesi del quesito unico. Raccoglieremo le firme fino all'ultimo momento utile. Ribadiamo quindi il nostro appello a tutti i parlamentari a dare la loro "firma tecnica" per arrivare a questo vaglio di costituzionalità prima di dividerci tra lo schieramento del Si e del No. Ciò consentirebbe di entrare davvero nel merito dei vari punti di questa riforma come hanno auspicato tutti, anche quelli che, come il PD e il M5S, in queste ore invece preferiscono ragionare secondo le logiche dello scontro, invece che nell'interesse del paese.
Qui è in gioco molto di più del destino di un premier o di un governo. Dovrebbe essere un momento storico per il nostro paese e la nostra democrazia, chi pensa che uno scontro campale e definitivo sulla figura del premier aiuti a rilegittimare le istituzioni e la politica si illude.
La nostra è un’iniziativa politica che ha come obiettivo riportare la riforma all’interno del perimetro dello stato di diritto costituzionale. Per questo dovrebbe avere un apporto e una condivisione trasversale", conclude il segretario di Radicali Italiani Riccardo Magi
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Referendum, Magi: Da Pd e M5S no a spacchettamento? Logica scontro prevale su democrazia e diritti cittadini
Dichiarazione di Riccardo Magi, segretario di Radicali Italiani e promotore del Comitato per la Libertà di Voto sul Referendum Costituzionale
Chiudere la porta allo spacchettamento del referendum costituzionale significa chiuderla in faccia ai cittadini e alla democrazia. PD e M5S si stanno assumendo la responsabilità di mettere lo scontro politico davanti alla libertà di voto dei cittadini su riforme fondamentali per la vita delle istituzioni e del Paese. Come Radicali, con i nostri quesiti separati, ci siamo impegnati da subito a rendere questo Referendum un momento di vero confronto democratico sul merito della riforma invece che un plebiscito pro o contro Renzi. Chi oggi sceglie la deriva plebiscitaria, non ha imparato nulla dagli errori della Brexit e si illude che uno scontro campale sulla figura del premier possa ridare legittimazione alle istituzioni e alla politica. Ringraziamo i parlamentari che in queste ore, senza rispondere a ordini di scuderia, stanno firmando per garantire la libertà di voto dei cittadini. Continueremo a raccogliere le firme fino all'ultimo giorno utile. Oggi in Italia promuovere un referendum è un privilegio per pochi. Le procedure borboniche della raccolta firme sono accessibili solo a chi ha eserciti di consiglieri comunali che possano certificarle o può spendere centinaia di migliaia di autenticatori. Tutto ciò non è una questione di mera burocrazia, ma è un problema reale di democrazia è stato di diritto. Ribadiamo quindi la richiesta di una firma "tecnica" a tutti i parlamentari perché l'opzione delle parti separate arrivi davanti alla corte di cassazione e, se questa lo riterrà opportuno, davanti alla corte costituzionale. Entrambi gli schieramenti dovrebbero volere questa verifica di legittimità costituzionale della procedura, prima di dividersi e scontrarsi a spese delle istituzioni e della democrazia. E ribadiamo anche la nostra richiesta a Renzi e al governo di un Referendum Act che superi le procedure assurde e ingiuste che impediscono la raccolta delle firme, per rendere il referendum uno strumento di democrazia nelle mani di cittadini, non l'arma di una guerra tra apparati Su questo 2 settimane fa abbiamo inviato insieme agli altri Comitati una lettera al governo e chiesto un incontro urgente al ministro Boschi. Aspettiamo di sapere da governo se su questo fronte intenda dimostrarsi diverso da quelli precedenti.© 2016 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati
Cannabis, Magi: Bene calendarizzazione, noi avanti con legge popolare per legalizzazione con i cittadini
Dichiarazione di Riccardo Magi, segretario di Radicali Italiani
"E' un'ottima notizia l'approdo in Aula alla Camera a luglio dell'esame della legge per la legalizzazione della cannabis depositata dall'intergruppo parlamentare coordinato da Benedetto della Vedova. Come Radicali continuiamo la raccolta firme sulla legge di iniziativa popolare della campagna Legalizziamo! per combattere questa battaglia insieme ai cittadini e su un fronte ancora più avanzato. Legalizzare è il solo modo per sconfiggere le narcomafie e superare i fallimenti del proibizionismo sul piano economico, sanitario e giudiziario. Quella di risolvere i problemi punendo e proibendo comportamenti di massa è un'illusione da stato etico, come dimostra la liberalizzazione illegale di tutte le droghe nelle strade delle nostre città. La via da seguire è quella di una regolamentazione legale e di una corretta informazione sulle sostanze. La stragrande maggioranza degli italiani è favorevole, è il momento per le istituzioni di assumersi le proprie responsabilità e di colmare questo ritardo rispetto al paese e a quanto sta accadendo in Europa e nel mondo". legalizziamo.it© 2016 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati
Comunali/Milano, Cappato: Per decidere sul seggio radicali il Tar si riunisce il 22 settembre, a giochi fatti per Presidenza Consiglio e voto su Sala
Dichiarazione di Marco Cappato, Presidente di Radicali italiani e già candidato Sindaco per la Lista Radicali, federalisti, laici, ecologisti
Il Presidente del Tribunale Amministrativo Regionale della Lombardia ha fissato per il 22 settembre 2016 l'udienza della II Sezione che tratterà il ricorso della Lista Radicali federalisti laici ecologisti contro la mancata attribuzione alla lista radicale di un seggio nel Consiglio comunale di Milano. Avendo il legislatore incomprensibilmente riservato la rapidissima procedura camerale ai ricorsi sulla riammissione delle liste (utilizzata ad esempio per la riammissione in pochi giorni della lista Fratelli d'Italia, o per la candidatura Fassina a Roma) ma non all'attribuzione dei seggi, la decisione del TAR arriverà quando ormai il Consiglio comunale di Milano avrà avviato i propri lavori, eletto gli incarichi apicali come la presidenza del Consiglio e delle Commissioni, espresso il proprio voto sulla nuova amministrazione Sala e sul programma. Per responsabilità del Ministro degli interni Angelino Alfano (che ha emanato istruzioni per le Commissioni elettorali che vanno contro sia la lettera e lo spirito della legge che la consolidata giurisprudenza in materia) e di un legislatore indifferente all'urgenza del contenzioso elettorale - possiamo dire che la Lista Radicali federalisti laici ecologisti subisce già ora, indipendentemente dall'esito del ricorso, un grave e irreparabile danno, che toglie ulteriore credibilità al processo elettorale.© 2016 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati
Referendum, Magi: Da data, informazione, a quesiti separati, Renzi apra confronto democratico
Domani conferenza stampa su "spacchettamento", giovedì incontro con comitati promotori dei referendum
Dichiarazione di Riccardo Magi, segretario di Radicali Italiani e promotore del Comitato per la Libertà di Voto sul Referendum costituzionale "E' positivo che si alzino altre voci, dopo la nostra, per chiedere correttezza sul referendum costituzionale, sia per quanto riguarda l'informazione che la scelta del voto, nella quale coinvolgere i comitati referendari. Sono le questioni di democrazia che abbiamo sollevato proponendo a Renzi le soluzioni per fare di questo referendum un momento di vero confronto democratico nel merito della riforma, imparando anche dai disastrosi errori commessi Oltremanica nella campagna sulla Brexit. Di questi temi e della proposta di "spacchettamento" del referendum parleremo domani mattina in una conferenza stampa alla Camera con alcuni dei parlamentari che stanno raccogliendo le firme sui quesiti separati, per garantire ai cittadini libertà di voto sui singoli temi della riforma invece del semplice Sì o No a Renzi, e anche giovedì nell'incontro che, come Comitato per la Libertà di Voto, terremo con i Comitati del Sì e del No". Alla conferenza stampa in programma domani, 29 giugno alle ore 11.30 presso la sala stampa della Camera, interverranno, tra gli altri, il segretario di Radicali Italiani Riccardo Magi, i deputati Adriana Galgano, Pier Paolo Vargiu e Mara Mucci, e il costituzionalista Fulco Lanchester. L'incontro con il Comitato per la Libertà di Voto sul referendum costituzionale, il Comitato per il Sì e il Comitato per il NO si svolgerà giovedì 30 giugno dalle ore 10 nella Sala di Santa Maria in Aquiro del Senato, alla presenza, tra gli altri di Luigi Zanda, Ettore Rosato, Maurizio Lupi, Danilo Toninelli, Stefano Ceccanti, Alessandro Pace, oltre a Riccardo Magi e Fulco Lanchester. Qui i dettagli: http://www.radicali.it/comunicati/20160627/30-giugno-incontro-con-comitati-promotori-dei-referendum-si-no-libert-voto© 2016 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati
Referendum, Magi a Renzi: Data di comodo è boomerang. Quesiti separati per invertire rotta e garantire libertà di voto
Giovedì incontro dei tre Comitati promotori dei referendum
Dichiarazione di Riccardo Magi, segretario di Radicali Italiani e promotore del Comitato per la Libertà di Voto sul Referendum costituzionale
"Renzi faccia attenzione. Individuare la data del referendum costituzionale in base alla propria convenienza, come già fatto col referendum sulle trivellazioni, sarebbe per il governo un nuovo boomerang invece di una via di uscita dall'impasse. Per mesi abbiamo provato a mettere in guardia dai rischi per la democrazia della personalizzazione del voto referendario, che anche la Brexit adesso sta mettendo in luce.
Invece di commettere ulteriori passi falsi che lo metterebbero ancora più all'angolo, Renzi può invertire la rotta trasformando il referendum costituzionale e la campagna preparatoria in un grande momento di confronto democratico sul merito di riforme fondamentali per il paese. Apra al voto per parti separate - come proponiamo insieme a decine di costituzionalisti tra i più affermati - per garantire il diritto dei cittadini a esprimersi sui singoli aspetti della riforma e accogliere, così, anche l'invito di Napolitano a superare la scorciatoia della scelta tra un sì e un no che si presta a stravolgimenti demagogici. Si dimostri neutrale, a differenza dei suoi predecessori, coinvolga quindi i comitati promotori nella scelta della data del voto e offra ai cittadini un'informazione corretta sulla riforma invece che propaganda. Approvi prima del voto un Referendum Act che superi le norme inutili e ingiuste che ostacolano la raccolta firme e consenta anche la raccolta online.
In questo modo Renzi uscirebbe dall'angolo facendo del referendum non più una questione tra se stesso e il Paese, ma un vero momento di democrazia in un momento così delicato per le istituzioni, in Italia e non solo.
Di questi temi discuteremo, come Comitato per la Libertà di Voto, anche giovedì nell'incontro con i Comitati promotori dei referendum per il SI e per il NO".
Qui i dettagli dell'incontro: http://www.radicali.it/comunicati/20160627/30-giugno-incontro-con-comitati-promotori-dei-referendum-si-no-libert-voto
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Il 30 giugno incontro con i Comitati promotori dei referendum per il SI, per il NO e per la Libertà di voto
“L’INCROCIO PERICOLOSO: REFERENDUM COSTITUZIONALE E LEGGE ELETTORALE”
Incontro con i Comitati promotori dei referendum per il SI, per il NO e per la Libertà di voto Intervengono: sen. Luigi Zanda, on. Ettore Rosato, sen. Antonio D'Alì, on. Maurizio Lupi, on. Danilo Toninelli, prof. Stefano Ceccanti, dott. Domenico Gallo, prof. Fulco Lanchester, dott. Riccardo Magi, prof. Alessandro Pace, dott. Mario Staderini, prof. Massimo Villone 30 giugno 2016, ore 10.00 Senato della Repubblica, Sala dell'Istituto di Santa Maria in Aquiro Piazza Capranica, 72 - Roma Incontro organizzato dal Master in Istituzioni parlamentari "Mario Galizia" per consulenti di Assemblea, Sapienza Università di Roma in collaborazione con la Fondazione “Paolo Galizia – Storia e libertà” Per informazioni e accrediti: Segreteria del Master in Istituzioni Parlamentari Dott. Hugo Daniel Rosero masterparlamenti@uniroma1.it tel. 06/49910599 cel. 3349853541 I giornalisti devono accreditarsi presso l'Ufficio stampa del Senato fax: 06.6706.2947 mail: accrediti.stampa@senato.it L'accesso alla Sala è consentito fino al raggiungimento della capienza massima. Per gli uomini sono obbligatorie giacca e cravatta.© 2016 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati
Il 30 giugno incontro con i Comitati promotori dei referendum per il SI, per il NO e per la Libertà di voto
“L’INCROCIO PERICOLOSO: REFERENDUM COSTITUZIONALE E LEGGE ELETTORALE”
Incontro con i Comitati promotori dei referendum per il SI, per il NO e per la Libertà di voto
Intervengono: sen. Luigi Zanda, on. Ettore Rosato, sen. Antonio D'Alì, on. Maurizio Lupi, on. Danilo Toninelli, prof. Stefano Ceccanti, dott. Domenico Gallo, prof. Fulco Lanchester, dott. Riccardo Magi, prof. Alessandro Pace, dott. Mario Staderini, prof. Massimo Villone 30 giugno 2016, ore 10.00 Senato della Repubblica, Sala dell'Istituto di Santa Maria in Aquiro Piazza Capranica, 72 - Roma Incontro organizzato dal Master in Istituzioni parlamentari "Mario Galizia" per consulenti di Assemblea, Sapienza Università di Roma in collaborazione con la Fondazione “Paolo Galizia – Storia e libertà” Per informazioni e accrediti: Segreteria del Master in Istituzioni Parlamentari Dott. Hugo Daniel Rosero masterparlamenti@uniroma1.it tel. 06/49910599 cel. 3349853541 I giornalisti devono accreditarsi presso l'Ufficio stampa del Senato fax: 06.6706.2947 mail: accrediti.stampa@senato.it L'accesso alla Sala è consentito fino al raggiungimento della capienza massima. Per gli uomini sono obbligatorie giacca e cravatta.© 2016 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati
Brexit, Magi: Conferma supremazia Stati nazionali. Scelta è ripartire da Federazione leggera o tornare indietro di 60 anni
Dichiarazione di Riccardo Magi, segretario di Radicali Italiani
“Può essere molto pericoloso confondere le ragioni della Brexit con le sue conseguenze, come fa chi in queste ore spiega l'esito del referendum britannico con la paura dell'"invasione straniera", del terrorismo, dell'avanzata dei populismi, dell'austerità europea. Brexit non rappresenta la rivincita dei nazionalismi nei confronti dell'euroburocrazia, semplicemente perché gli stati nazionali in Europa non sono mai stati intaccati. Hanno continuato a sgambettarsi l'un l'altro, non sapendo guardare oltre le proprie scadenze elettorali, cedendo solo quel minimo di potere utile a dare a qualcun altro la colpa dei propri fallimenti. Gli Stati si sono rifiutati di affrontare con una voce sola le grandi sfide del nostro tempo. Hanno messo nel cassetto il sogno di una patria comune: l’Europa federale, l’Europa dei diritti e dei doveri, delle libertà del cittadino. Cioè l’unica realtà in grado di competere sullo scenario globale. L'Ue oggi è a un bivio cruciale. La scelta è se lottare per restituire un senso al progetto di Altiero Spinelli, ripensando l'Unione a partire da una federazione leggera, oppure assistere inerti al suo sgretolamento, rassegnati a fare un salto indietro di 60 anni”.© 2016 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati
Brexit, Cappato: Serve l'Europa dei diritti, federale e democratica
Dichiarazione di Marco Cappato, Presidente di Radicali italiani
Inutile prendersela con i britannici. Ora serve l'Europa dei diritti, cioè capace di sanzionare gli Stati che violano le libertà individuali. E l'Europa della democrazia federale, dove le leggi le fanno i Parlamenti e non i Governi, e dove i referendum non sono solo nazionali, ma anche europei. I Paesi fondatori, tra i quali l'Italia, hanno ora una responsabilità in più per attualizzare e riproporre il progetto di Altiero Spinelli e Marco Pannella. C'è da augurarsi che Governo e Parlamento italiano non restino inerti e si assumano la responsabilità di una iniziativa di aggregazione transnazionale di istituzioni, partiti, forze sociali e cittadini impegnati per l'obiettivo dell'Europa federale e democratica.© 2016 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati
Trasparenza: con riforma Madia ricorso a difensori civici se negati dati online
Dichiarazione di Valerio Federico (tesoriere Radicali Italiani) e Giulio Manfredi (Associazione radicale Adelaide Aglietta):
In attesa di poter valutare gli effetti della riforma Madia sulla trasparenza nelle Pubbliche amministrazioni, materia nella quale interviene con decisione, ci sono aspetti della legge in vigore da oggi che offrono già alcuni spunti di riflessione. Ad esempio, è senz'altro positivo aver incaricato l’Autorità nazionale anticorruzione di definire criteri, modelli e schemi standard per l'organizzazione, la codificazione e la rappresentazione dei documenti, delle informazioni e dei dati oggetto di pubblicazione obbligatoria; occorreva, però, fissare un termine per tale compito, al fine di evitare il solito gioco dello scaricabarile. Ma c'è anche un altro elemento della riforma da sottolineare con favore: chi ha presentato “accesso civico” ad amministrazioni regioni o enti locali, nel caso di rifiuto o omissione da parte dell’amministrazione può ora “presentare ricorso al difensore civico competente per ambito territoriale ove costituito, altrimenti la competenza è attribuita al difensore civico competente per l'ambito territoriale immediatamente superiore, e il difensore civico è chiamato a pronunciarsi entro trenta giorni. In precedenza, di fronte al rifiuto dell’amministrazione, il cittadino poteva soltanto ricorrere al Tribunale Amministrativo Regionale, dovendo accollarsi spese legali che ovviamente quasi nessuno poteva permettersi. A Torino, giace ormai da sette mesi inevaso un “accesso civico” radicale relativo alla pubblicazione online degli incentivi assegnati al personale regionale impegnato nella realizzazione della Sede Unica della Regione Piemonte, in zona Lingotto. Ora sarà possibile richiedere l’intervento del difensore civico regionale, che, già interpellato mesi fa, aveva eccepito di non avere la competenza in materia di “accesso civico”. Ora ce l’ha.
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A Torre Annunziata dibattito dal titolo: “Enzo Tortora, una ferita italiana" e proiezione del docufilm di Ambrogio Crespi.
Giovedì 23 giugno - Villa Tiberiade, Via Prota 83, Torre Annunziata h.14:30
Dibattito dal titolo: “Enzo Tortora, una ferita italiana" e proiezione del docufilm di Ambrogio Crespi.Organizzato da: Associazione Italiana Giovani Avvocati Intervengono: Avv. Raffaele Della Valle, Avv. Michele Capano (della Direzione di Radicali Italiani), Ambrogio Crespi (regista, autore del documentario), Arturo Diaconale (giornalista, membro del Cda RAI e fondatore della Onlus "Tribunale Dreyfus), Maria Brucale (Avvocato del Foro di Roma e componente direttivo di "Nessuno tocchi Caino), Domenico Nicolas Balzano (Avvocato del Foro di Torre Annunziata), Claudio Botti (Avvocato del Foro di Napoli) Indirizzi di saluto: Antonio Cesarano (Presidente Camera Penale di Torre Annunziata), Gennaro Torrese (Presidente Ordine Avvocati Torre Annunziata), Luigi Pentangelo (Presidente del Tribunale di Torre Annunziata), Alessandro Pennasilico (Procuratore della Repubblica di Torre Annunziata), Pasquale Sergio (Presidente AIGA Torre Annunziata), Luca Della Ragione (Presidente LA.P.E.C. Torre Annunziata), Germaine Popolo (Presidente A.N.A.I - Associazione Nazionale Avvocati Italiani - Torre Annunziata).
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Elezioni, Cappato: Pd paga ultradecennale eliminazione dei Radicali
Dichiarazione di Marco Cappato, Presidente di Radicali italiani e tesoriere dell'Associazione Luca Coscioni
Nelle analisi del voto di questi giorni spicca l'assenza di un qualsiasi riferimento ai Radicali, nonostante il tributo quasi unanime a Marco Pannella dopo la sua morte. Il punto non è quello del risultato elettorale (a mio parere non disprezzabile) delle liste Radicali a Milano o a Roma, pur avversate da una parte significativa del gruppo dirigente della stessa "galassia" Radicale. La questione più significativa riguarda obiettivi e metodi che sono da decenni al centro dell'iniziativa radicale e la cui importanza sembra essere riconosciuta solo ora con l'avanzata del M5S: referendum e democrazia diretta, pubblicità della vita istituzionale, attenzione al rispetto delle regole. Nel prevedere una goffa rincorsa da parte di tutti su questi temi è da notare come in particolare il PD si sia contraddistinto sin dalla nascita per un costante tentativo di eliminazione fisica dei Radicali dalle istituzioni: il rifiuto del collegamento delle liste Radicali / Coscioni alle regionali 2005, il rifiuto della candidatura Pannella alle primarie PD, il rifiuto di una lista radicale autonoma collegata alla candidatura Veltroni alle politiche, il rifiuto del collegamento di un lista radicale alla candidatura Zingaretti nel Lazio e Ambrosoli in Lombardia, la cacciata di Emma Bonino dal Ministero degli esteri.
Se i Radicali ne avranno la forza, continueranno ad offrire a tutti non solo un metodo libertario e antisettario di fare politica, ma anche obiettivi di governo transnazionale delle grandi questioni ecologiche e sociali. C'è da augurarsi che qualche partito, movimento o leader politico vorrà considerare questo patrimonio di lotte come una risorsa da valorizzare e non come un bottino da saccheggiare.
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Droghe, domani conferenza stampa per il rilancio legalizzazione in occasione della giornata mondiale contro narcotraffico
Domani, venerdì 24 Giugno, alle ore 11 a Roma presso il Partito Radicale (via di Torre Argentina 76 - 3° piano) si terrà una conferenza stampa alla vigilia della giornata mondiale contro il narcotraffico indetta dalle Nazioni unite per il 26 giugno.
Parteciperanno il segretario di Radicali Italiani, Riccardo Magi, il segretario dell'Associazione Luca Coscioni per la libertà della ricerca scientifica, Filomena Gallo, Rita Bernardini, presidente d'Onore di Nessuno Tocchi Caino, Andrea Oleandri della Coalizione Italiana per le libertà civili e democratiche, Hassan Bassi di Forum Droghe, Leonardo Fiorentini di FuoriLuogo e la Società della Ragione, Andrea Trisciuoglio di La PiantiAmo, Cristina Marino del coordinamento nazionale dei growshop e rappresentanti di Antigone che fanno parte del gruppo che ad aprile scorso ha lanciato la campagna Legalizziamo! per la regolamentazione legale della cannabis con una raccolta di firme su una proposta di legge d'iniziativa popolare. Alla conferenza stampa partecipano anche Benedetto Della Vedova, Tancredi Turco e Andrea Maestri dell'intergruppo parlamentare per la Cannabis Legale, introduce, Marco Perduca, coordinatore della campagna Legalizziamo!La conferenza stampa rientra nelle attività della mobilitazione mondiale "Support don't Punish" - Aiutiamo non puniamo.
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