Radicali Italiani
ilFattoQuotidiano.it su Scacciamoli, la campagna di Radicali Italiani per riformare la caccia
Caccia, 16 morti e 64 feriti in una stagione. La proposta dei Radicali: “Chiudere aree protette e fondi privati”
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Di Carlo, Radicali: con 18 mesi di ritardo D'Alfonso ha comunicato la data entro la quale depositerà la proposta di legge sulla Grande Pescara, sospendo il digiuno
Dichiarazione di Alessio Di Carlo, membro della direzione nazionale di Radicali Italiani e segretario dell'associazione Radicali Abruzzo:
"A 19 giorni dall'inizio della mia azione nonviolenta di dialogo verso le istituzioni regionali affinché diano attuazione a quanto emerso dal risultato del referendum del maggio 2014, sospendo lo sciopero della fame.
Tuttavia, continuerò a vigilare sull'operato della Regione Abruzzo, in particolare fino al 30 gennaio - data entro la quale il governatore D'Alfonso si è impegnato a presentare la propria proposta - per verificare che quanto emergerà non preveda escamotage per protrarre strumentalmente i tempi dell'iter di istituzione della nuova Pescara. In caso contrario, non esiterò a riprendere l'azione nonviolenta".
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Omicidio Litvinenko. Radicali: Putin “probabile” mandante ma sicuro collaborazionista. Il ricercato Andrei Lugovoj deve essere consegnato dalla Russia alla magistratura britannica
Igor Boni (coordinatore associazione radicale Adelaide Aglietta e membro di giunta di Radicali Italiani) e Giulio Manfredi (Radicali Italiani):
"Noi radicali siamo garantisti con tutti, persino con Putin. Un’inchiesta giudiziaria, fatta in Italia o in Inghilterra o dovunque, deve terminare con l’incriminazione o meno degli indagati, senza sfumature intermedie, senza 'probabili' mandanti.
Ciò detto, gli inquirenti inglesi mettono in evidenza quello che noi radicali, in perfetta solitudine, abbiamo denunciato da anni: la magistratura inglese, il 22 maggio 2007, aveva spiccato un mandato di cattura internazionale nei confronti del cittadino russo Andrej Lugovoj, accusandolo di essere stato l’autore materiale dell’avvelenamento. L’estradizione di Lugovoj venne rifiutata dalle autorità di Mosca in quanto l’estradizione di un cittadino russo sarebbe negata dalla costituzione russa. Nel frattempo Lugovoj è stato eletto deputato nel partito di Putin ed è stato nominato membro del Comitato per la Sicurezza della Duma. Non basta: il 9 marzo 2015 (a soli quattro giorni dall’omicidio a Mosca del dissidente russo Boris Nemtsov), Andrei Lugovoj è stato insignito da Putin della 'Medaglia dell’Ordine dell’Onore', assieme al dittatore ceceno Ramzan Kadyrov.
Ricordiamo che Aleksandr Litvinenko era cittadino inglese a tutti gli effetti. L’Unione europea in quanto tale dovrebbe sostenere le autorità inglesi nel richiedere alla Russia di consegnare subito i cittadini russi Andrei Lugovoi e Dmitry Kovtun alla magistratura inglese, affinché siano sottoposti a un giusto processo.
Forse per gli stessi Lugovoj e Kovtun è meglio essere imputati sotto protezione in Inghilterra che rimanere testimoni scomodi a piede libero a Mosca".
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Roma 2024, Magi: perché fermarsi a sondaggio, se tutti i romani potrebbero esprimere consenso con referendum?
Dichiarazione di Riccardo Magi, segretario di Radicali Italiani:
"Dal favore che sta registrando la nostra campagna per un referendum sulla candidatura olimpica, con 7mila firme raccolte in pochi giorni, potremmo anche pensare che le percentuali del sondaggio reso noto dal Coni e dal Comitato Roma2024 siano invertite. Ma, si sa, in campagna elettorale si fanno tantissimi sondaggi con esiti spesso molto diversi, poi alla fine si va a votare e il solo risultato che conta è il verdetto delle urne. Anche alla luce del loro sondaggio, Montezemolo e Malagò smettano di avere paura di un referendum e aiutino i romani a votare sulla candidatura olimpica proprio come è successo in tante altre città europee e del mondo. Perchè fermarsi a un sondaggio se tutti i romani potrebbero esprimere consenso con un referendum? A meno che non si voglia barattare la democrazia con un'indagine di mercato."
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Radicali Italiani: a Napoli sabato e domenica per rigenerare e legalizzare le città. Diritto, democrazia diretta, concorrenza, libertà civili e federalismo
Dichiarazione di Riccardo Magi, Valerio Federico e Marco Cappato, segretario, tesoriere e presidente di Radicali Italiani:
“A Napoli sabato e domenica (Hotel Terminus), con Emma Bonino e Marco Pannella, con l'obiettivo di presentare e definire proposte per una 'rigenerazione' urbana, democratica, ecologica ed economica delle città nel nostro Paese. Noi crediamo che quella del comune e della città sia la dimensione dalla quale partire per proporre forme di autonomia e per l'affermazione delle libertà civili, dell'economia di mercato e della sostenibilità ecologica. La qualità dell’ambiente e dei servizi pubblici, la concorrenza tra chi fornisce i servizi, l’attivazione di referendum vincolanti, il federalismo municipale e fiscale costituiscono, assieme al recupero dello Stato di diritto, sfide per essere alternativa 'di governo' e non 'di potere'".
Hanno annunciato la loro partecipazione, tra gli altri: Luigi de Magistris, Riccardo Nencini, Angelo Bonelli, Leonardo Impegno, Gea Schirò Planeta, Mara Mucci e numerosi accademici. Sono previste le relazioni della Corte dei Conti e dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.
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Sondrio: la maggioranza dei consiglieri a favore del testamento biologico. Consegnate le firme dell'appello per l'istituzione del Registro
Questa mattina, presso il Municipio di Sondrio, Giovanni Sansi e Gianfranco Camero, per conto di Radicali Sondrio, hanno consegnato al Presidente del Consiglio comunale, Carlo Zanesi, le 643 firme in calce all'Appello per l'istituzione del Registro dei testamenti biologici, che fa riferimento alla Proposta di deliberazione di iniziativa popolare in base alla quale il Comune di Milano ha regolamentato la materia nel 2013.
Congiuntamente è stata data notizia del deposito ai capigruppo consigliari.
Si tratta di 361 sottoscrittori sondriesi e di 282 valtellinesi, fra i quali si evidenzia l'adesione di 17 consiglieri di maggioranza e 3 della minoranza (su un totale di 32) - tale da rappresentare la maggioranza del Consiglio comunale stesso - e che di seguito elenchiamo: Patrizia Lorenzini, Gemma Simonini, Giuseppe De Felice, Gian Mario Palotti, Donatella Di Zinno, Francesco Bettinelli (Sondrio Democratica per Molteni); Roberta Songini, Marco Alberti, Michele Bernardi, Salvatore Ambrosi, Floriana Valenti (Partito Democratico); Pantaleone Catonini, Carlo Zanesi, Marco Racchetti (Sondrio Città Ideale); Giovanni Camanni, Luca Balducci (Sondrio 2020); Alessandro Sozzani (Sinistra per Sondrio); Filippo Rebai (Il Popolo della Liberta'); Andrea Massera (Sondrio Liberale); Matteo Barberi (Movimento 5 Stelle).
Nel frattempo, da quando è stato redatto l'appello, si è aggiunta una Provincia (Cagliari) e sono cresciuti a 152 i Comuni che hanno deliberato l’istituzione di un registro del testamento biologico, risultando quindi operativo per quasi 15 milioni di italiani a livello locale (quasi il 24 per cento della popolazione italiana).
I Radicali si augurano che possa iniziare da subito un proficuo dibattito nella sede istituzionale, con l'obiettivo di aggiungere anche Sondrio ai Comuni che regolamentano il deposito delle Dichiarazioni Anticipate di Trattamento (Dat), viste le ormai numerose e significative adesioni – fra cui anche quella del Sen. Jonny Crosio (Lega Nord) - che testimoniano la volontà diffusa di responsabilizzare l’Amministrazione Pubblica nella ricezione e validazione gratuita dei biotestamenti al livello più vicino al cittadino, mandando così anche un messaggio molto chiaro al Parlamento in grave ritardo nell'affrontare la questione con una legge nazionale.
Per maggiori informazioni:
gianfrancocamero@gmail.com - tel. 0342610141
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Contributo al seminario di Napoli di Claudio Radaelli: "Per un governo locale che renda conto a…"
Ecco il contributo di Claudio Radaelli, professore di scienze politiche all’università di Exeter (Gb), al seminario "Per gli Stati generali delle città e del federalismo" di Napoli.
Clicca qui per scaricare il documento in pdf
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Caccia. Zambrano e Federico: Insicurezza, inquinamento, violazioni del diritto europeo. Continuano i danni della caccia in Italia, subito in discussione la riforma ”Scacciamoli”
Dichiarazione di Manuela Zambrano e Valerio Federico, rispettivamente membro del Comitato nazionale e tesoriere di Radicali Italiani:
"L’attività venatoria, praticata ormai da pochi, continua a creare problemi a molti: inquinamento dei terreni a causa delle munizioni di piombo, gravi problemi di sicurezza per le persone, magari solo di passaggio nelle aree di tiro, bracconaggio, ma c’è di più.
Il Collegato Ambientale alla Legge di Stabilità, approvato definitivamente alla Camera dei Deputati il 22 dicembre scorso, dispone una deregolamentazione delle strutture per l’appostamento fisso dei cacciatori che potranno essere realizzate in spregio alle disposizioni edilizie, urbanistiche e paesaggistiche, senza acquisire le relative autorizzazioni dai Comuni. Si tratta di un via libera totale a delle impalcature per l’appostamento, senza tener in alcun modo conto del contesto paesaggistico.
Va ricordata, inoltre, la procedura di infrazione che la Commissione Europea ha aperto, ad ottobre 2015, a carico dell’Italia per ritardi nella attuazione della direttiva Habitat del 1992 e che nasce dalla mancata designazione delle Zone Speciali di Conservazione, necessarie per preservare gli habitat naturali.
Radicali Italiani ha presentato alla Camera, con il primo firmatario l’On. Walter Rizzetto e con la deputata del Pd Gessica Rostellato, una proposta di legge di riforma organica dell’attività venatoria che è tesa a conseguire un duplice obiettivo.
Il primo è riallineare la normativa nazionale nell’orizzonte del diritto comunitario, il secondo è quello di introdurre standard qualitativi di eccellenza in termini di protezione dell’ambiente e della fauna, di difesa del paesaggio e del patrimonio artistico diffuso, dei diritti del mondo agricolo e del settore turistico, della sicurezza dei cittadini.
È urgente che il Parlamento ponga all’ordine del giorno la discussione sulla PdL depositata.
Per maggiori infomrazioni: www.scacciamoli.it
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Legge elettorale, Federico e Degasperi: Il Consiglio regionale del Trentino Alto Adige si appresta a violare il Diritto. Si blocchi la riforma delle legge elettorale, siamo pronti a ricorrere in Italia e in Europa
Dichiarazione di Valerio Federico, tesoriere di Radicali Italiani, e di Claudio Degasperi:
"L'eventuale modifica della legge elettorale regionale a pochi mesi dalle consultazioni violerebbe il Diritto europeo e quello italiano. Nel 'Codice di buona condotta in materia elettorale' elaborato nel 2002 dalla Commissione di Venezia, organo consultivo del Consiglio d'Europa, si afferma che 'gli elementi fondamentali del diritto elettorale, e in particolare del sistema elettorale propriamente detto, non devono essere modificati nell'anno che precede le elezioni'. La Corte Europea dei Diritti Umani (Cedu) nel 2012 con la sentenza Ekoglasnost c. Bulgarie ha condannato la Bulgaria per aver introdotto, poco prima del voto del 2005, nuove norme. Le prescrizioni dell’art. 5 della legge n. 400 del 1988, come modificata dalla n.12 del 2006, prevedono 'l’obbligo dell’Italia di conformarsi alle decisioni della Cedu (...)'. L'art.117 della Costituzione, primo comma, condiziona l'esercizio della potestà legislativa delle Regioni al rispetto degli obblighi internazionali, tra i quali rientrano quelli derivanti dalla Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo.
Invitiamo dunque il Consiglio regionale a rinunciare a porre in essere un atto illegittimo.
Siamo pronti a presentare ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo, nonché alla Corte Costituzionale e ai tribunali ordinari italiani.
La nuova legge elettorale, inoltre, non risolverebbe il problema della governabilità ma avrebbe l'effetto di far fuori, oltreché le piccole forze politiche, le minoranze linguistiche come i Ladini che si vedrebbero esclusi dal consiglio elettorale in una regione a statuto speciale come il Trentino Alto Adige che prevede all'art. 61 che gli 'enti pubblici locali debbono prevedere “norme atte ad assicurare la rappresentanza proporzionale dei gruppi linguistici (...)'. Infine la Corte Costituzionale nel 1988 con la sentenza 356 ha dichiarato incostituzionale una legge elettorale analoga a quella fra pochi giorni in discussione per manifesta la 'lesione dei diritti delle minoranze linguistiche, segnatamente di quella ladina, determinata dall'introduzione di una soglia elettorale per accedere alla operazione della ripartizione dei seggi.'"
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Roma, Magi: Giachetti ponga condizioni chiare ai partiti che lo sosterranno
Dichiarazione di Riccardo Magi, segretario di Radicali Italiani:
"Roberto Giachetti è un compagno. Proprio per questo un appoggio incondizionato non sarebbe per lui di alcun aiuto, possono darglielo solo coloro che sono disinteressati alla sorte di Roma. Noi invece abbiamo come priorità proprio il rilancio della Capitale, come abbiamo dimostrato in questi tre anni con la nostra attività politica in Campidoglio, che Giachetti conosce", lo dichiara in una nota Riccardo Magi, segretario di Radicali Italiani e già consigliere comunale a Roma.
"Ha ragione Giachetti a dire che bisogna cambiare Roma, ma il primo punto da chiarire è: come si cambia e con chi. Una coalizione infatti si disegna intorno agli obiettivi comuni minimi, che diano ai cittadini una garanzia di cambiamento, dai servizi, ai trasporti, alle partecipate. Se, al contrario, si deciderà ancora una volta di partire dagli assembramenti partitici del momento, in rischio è il Vietnam per chiunque si candidi a governare la città. Crediamo che su questo Giachetti debba dettare condizioni chiare, guardando alla realtà di Roma e all’elevato numero di astenuti e indecisi, delusi dai partiti e da una politica retorica e non pragmatica. Glielo diremo anche quando lo incontreremo di nuovo nelle prossime ore", conclude Magi.
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Diritti civili: occorre abbattere il muro dei conservatori su ru486, testamento biologico, eutanasia e riconoscimento delle unioni omosessuali. Domani a Torino conferenza stampa dell'Associazione radicale Adelaide Aglietta
Domani, venerdì 15 gennaio, alle ore 11:30, presso la nuova sede dell'Associazione radicale Adelaide Aglietta in via San Dalmazzo 9/bis/b si terrà una conferenza stampa dove saranno illustrate le iniziative in corso sui diritti civili.
Sarà presentata la petizione popolare urgente consegnata alla Regione Piemonte per facilitare l'accesso alla pillola abortiva RU486, le iniziative in atto per chiedere una legge sul testamento biologico in Piemonte e sulla legalizzazione dell'eutanasia in Italia e le prossime azioni volte a ottenere dal Parlamento italiano il voto sul riconoscimento delle unioni di coppie omosessuali e sulle adozioni.
Interverranno:
Laura Botti, Silvja Manzi e Igor Boni
(Coordinatori dell'Associazione radicale Adelaide Aglietta)
Silvio Viale
(Consigliere comunale di Torino, radicale eletto nelle liste del Pd di cui è vice-capogruppo)
Per info: Igor Boni (348/5335309)
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La mappa OpenData di Radicali Italiani delle eco-infrazioni europee dal Friuli Venezia Giulia alla Sicilia
Radicali italiani ha voluto creare e pubblicare questa mappa OpenData (leggi in fondo la leggenda) delle eco-infrazioni europee perché, nonostante siano moltissimi i territori italiani sui quali ancora pendono delle sentenze di condanna da parte della Corte di Giustizia dell’Unione europea, c’è poca trasparenza sul quadro complessivo delle infrazioni. Per capire la gravità del problema, basta osservare sulla cartina l'elevato numero dei comuni che non rispettano la normativa europea sulle acque reflue, acque contaminate dannose per l'ambiente (colore rosso) e sulle discariche abusive (colore verde).
Al 30 settembre 2015, per sentenze della Corte di Giustizia europea, l'Italia aveva già pagato multe per circa 153 milioni, piazzandosi prima tra tutti i paesi Ue. A questa cifra vanno poi aggiunti 30 milioni di euro per gli aiuti di stato a favore delle imprese di Chioggia e Venezia; circa 22 milioni di euro che il prossimo 16 gennaio pagheremo come prima multa semestrale sulla questione ecoballe in Campania; e le ulteriori decine di milioni di euro dovuti come seconda multa semestrale per le discariche abusive sparse sul nostro territorio.
Sul fronte dei contenziosi con l’Europa, il 2016 potrebbe essere un anno orribile per il nostro Paese. Il governo ha effettuato una simulazione sulle tre procedure di infrazione pendenti sulle acque reflue, stimando in 480 milioni di euro le possibili multe da pagare da quest’anno fino al completamento delle opere, a causa degli enormi problemi sui sistemi fognari e depurativi di ben 2.500 comuni.
La nostra mappa è ancora più significativa alla luce del comma 813 approvato nella legge di stabilità, che autorizza il ministero dell'Economia e delle Finanze ad attivare il procedimento di rivalsa a carico delle amministrazioni responsabili delle violazioni che hanno determinato le sentenze di condanna, anche con compensazione con i trasferimenti da effettuare da parte dello Stato in favore delle amministrazioni stesse.
Insomma, gli enti locali, con la loro azione politica e amministrativa, possono (e devono) fare molto per evitare che gli ignari cittadini siano costretti a pagare queste multe con l'aumento dei tributi locali.
- L'articolo sulla nostra iniziativa sul sito del Sole24Ore
- Radicali a governo: Italia ancora fuorilegge. Lettera a Matteo Renzi e Sandro Gozi, sottosegretario Affari europei
COME LEGGERE LA MAPPA
La presente mappa mostra le città italiane coinvolte nelle sentenze della Corte di Giustizia dell’Unione europea ancora pendenti. Sia quelle ai senti dell’art. 260 del Tfue (doppia sentenza con condanne pecuniarie), sia quelle ai sensi dell’art. 258 del Tfue (unica sentenza senza sanzioni pecuniarie, ma con rischio di ulteriore condanna).
ROSSO: Comuni coinvolti in Sentenza Corte di Giustizia Europea 19 luglio 2012 causa C-565/10 in merito procedura di infrazione 2004_2034 (Cattiva applicazione della Direttiva 1991/271/CE relativa al trattamento delle acque reflue urbane). Sentenza Corte di Giustizia Europea 10 aprile 2014 causa C-85/13 in merito procedura di infrazione 2009_2034 (Cattiva applicazione della Direttiva 1991/271/CE relativa al trattamento delle acque reflue urbane).
VERDE: Comuni coinvolti in Sentenza Corte di Giustizia Europea 2 dicembre 2014 causa C-196/13 in merito procedura di infrazione 2003_2077 (Discariche abusive Non corretta applicazione delle direttive 75/442/CE sui "rifiuti", 91/689/CEE sui "rifiuti pericolosi" e 1999/31/CE sulle "discariche"). Sanzioni complessive al 2/06/2015: 79.800.000 euro.
BLU: Comuni (località siti ecoballe) coinvolti in Sentenza Corte di Giustizia Europea 16 luglio 2015 causa C-653/13 in merito procedura di infrazione 2007_2195 (Emergenza rifiuti in Campania) Sanzioni: forfettaria 20 milioni di euro; giornaliera 120.000 euro.
GIALLO: Comuni coinvolti Sentenza Corte di Giustizia Europea 17 settembre2015 causa C-367/14 in merito procedura di infrazione 2012_2202 (Mancato recupero degli aiuti concessi a favore delle imprese nel territorio di Venezia e Chioggia.) Sanzioni: forfettaria 30 milioni di euro; semestrale 12 milioni di euro
MARRONE: Comuni coinvolti Sentenza Corte di Giustizia Europea 15 ottobre 2014 causa C-323/13 in merito procedura di infrazione 2011_4021 (Conformità della discarica di Malagrotta (Regione Lazio) con la direttiva discariche (dir. 1999/31/CE)).
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Magi e Federico: ecco l'interrogazione urgente che abbiamo appena depositato con l'On.Mucci al ministro Alfano per segnalare che da 20 mesi Regione Abruzzo ignora il voto referendario sulla Grande Pescara
Il segretario di Radicali Abruzzo Alessio Di Carlo è al dodicesimo giorno di digiuno per garantire un diritto ai cittadini abruzzesi.
Interrogazione urgente
Al ministro dell’Interno Alfano
Per sapere,
premesso che:
Nel maggio del 2014 gli elettori dei Comuni di Pescara, Montesilvano e Spoltore chiamati ad esprimere il proprio voto da un referendum consultivo mirante a conoscere la volontà popolare in ordine alla proposta di fusione dei comuni detti risposero positivamente al quesito decidendo per la nascita del Comune della Nuova Pescara. La volontà espressa dal corpo elettorale, i votanti furono pari al 70 per cento degli aventi diritto, coincise con quella dei proponenti il referendum raggiungendo una altissima percentuale di risposte affermative, uniformemente distribuite tra i 66 mila elettori dei comuni interessati, pari al 64 per cento dei voti validamente espressi;
si ricorda incidentalmente che la regolamentazione del referendum consultivo in Abruzzo é prevista all’articolo 78 dello Statuto regionale mentre la normativa di attuazione é prevista nella L.R. 19 dicembre 2007, n. 44 contenente la “Disciplina del referendum abrogativo, consultivo e dell’iniziativa legislativa” la quale, all’ articolo Art. 30, rubricato “Esito del referendum e adempimenti conseguenti”, prescrive al secondo comma che: "entro sessanta giorni dalla proclamazione dei risultati del referendum consultivo, il Presidente della Regione propone al Consiglio regionale un disegno di legge sull'oggetto del quesito sottoposto a referendum";
nonostante la grande partecipazione al voto della cittadinanza consultata e l’alta percentuale di risposte affermative espresse, il Presidente ha violato la legge e il rispetto dello Stato di diritto costituzionale;
affermiamo ciò poiché Il presidente della Regione non ha voluto dare alcun seguito all’attività istituzionalmente vincolata a Lui delegata dalla legge. Essa impone al presidente pro tempore di dare seguito all’espressione della volontà popolare istituzionalmente espressa, emanando la legge in questione che non può essere considerata un atto discrezionale dipendente dalla volontà politica, bensì in attività istituzionale dovuta e obbligatoria;
la conseguenza di tale grave omissione istituzionale ha privato di un diritto, da venti mesi, i cittadini formalmente consultati che si sono espressi a favore della emanazione della legge istitutiva della Grande Pescara;
un ulteriore aspetto di interesse generale della questione qui posta riguarda il contenimento dei costi degli Enti locali, più volte evidenziata dalla giurisprudenza della corte costituzionale. In questo senso tutte le iniziative autonome dirette ad assicurare il coordinamento della finanza pubblica e il contenimento delle spese per l'esercizio delle funzioni fondamentali dei comuni dovrebbe essere posto ad esempio e non contrastato come nel caso in questione.
si precisa che nel mese di novembre 2014 il consigliere regionale Mercante, nel tentativo di ripristinare la legalità statutaria e dovuta all’inattività contra legem del Presidente e riportare l’Ente regione nell’alveo della legalità ordinaria e statutaria, ha presentato una sua proposta di legge per dare attuazione alla volontà popolare direttamente espressa;
tale proposta, però, nonostante la lettera della legge attuativa dell’istituto referendario sia chiara, non è stata neanche posta all’ordine del giorno dell’Assemblea elettiva;
a seguito dei fatti accaduti il segretario di Radicali Abruzzo, Alessio di Carlo, è giunto al suo dodicesimo giorno di sciopero della fame e di dialogo con le istituzioni regionali, al fianco del Diritto dei cittadini, per aiutare le istituzioni a rispettare il proprio stesso diritto;
Se i fatti narrati in premessa corrispondano al vero, se il Ministro interrogato ne sia a conoscenza e, nell’eventualità negativa, quali iniziative intenda porre in essere perché i cittadini che hanno rispettato le leggi possano vedere i propri organi eletti comportarsi allo stesso modo facendo sì che il Consiglio possa esaminare la proposta di legge attuativa del risultato referendario.
Olimpiadi: Pierluigi Battista, Emma Bonino, Oscar Giannino aderiscono a campagna Radicali Italiani per il referendum. Tante le personalità schierate con il segretario Riccardo Magi
Aumentano di ora in ora le adesioni alla campagna di Radicali Italiani per chiedere anche a Roma un referendum sulla candidatura ai Giochi olimpici del 2024. Tante anche le personalità schierate a favore dell'iniziativa lanciata dal segretario di Radicali Italiani Riccardo Magi e rivolta al presidente del Consiglio Renzi e al commissario Tronca.
Tra i primi ad aderire alla campagna per il referendum su Roma 2024: Emma Bonino, i giornalisti e scrittori Pierluigi Battista, Oliviero Beha, Oscar Giannino, Paolo Mondani, Vittorio Emiliani, Vittorio Roidi, Fernando Ferrigno, Alberto La Volpe, Chiara Valentini; gli urbanisti Paolo Berdini e Vezio De Lucia; Alberto Benzoni, presidente Roma Nuovo Secolo, Giorgio Bertini, coordinatore di “Mobilitamoci”, Tommaso Capezzone di “Corviale domani”, Annamaria Coen dell'International Sociological Association, la sociologa Maria Immacolata Macioti, Francesco Lizzani, docente di storia, l'ambasciatore Bernardino Osio, gli archeologi Carlo Pavolini e Fausto Zevi, il regista Carlo Alberto Pinelli, gli storici Isa e Mario Sanfilippo, Carlo Troilo (Osservatorio Civico per Roma).
"Rispondere, come ha fatto Montezemolo, che un referendum sulla candidatura olimpica non è necessario significa considerare i romani cittadini di serie B rispetto a quelli che in tante città europee, e non solo, hanno avuto la possibilità di decidere su un'impresa che avrebbero pagato di tasca propria", dichiara il segretario di Radicali Italiani, Riccardo Magi. "Referendum si sono tenuti in città come Davos, Cracovia, Oslo, Monaco, Amburgo - di cui alcune note per il rigore amministrativo - mentre a Boston è bastato il dibattito aperto in vista del referendum per far fare un passo indietro sulla candidatura. Il primo effetto di un referendum - spiega Magi - sarebbe infatti una maggiore informazione e un dibattito vero su costi e benefici. Se quindi Montezemolo, Malagò e Renzi sono davvero convinti del progetto di candidatura olimpica - che nonostante le promesse, nessuno ha ancora visto - non abbiano paura di dare la parola ai cittadini. Li aiutino invece a riconquistare spazi democratici e li convincano che questa scommessa, che le esperienze del passato dimostrano essere molto rischiosa, possa rappresentare un'opportunità.”
La campagna lanciata da Radicali Italiani per un referendum sulla candidatura di Roma 2024 ha trovato ampia eco sulla stampa internazionale. A battere la notizia, testate come l'Associated Press, Usa Today, Le Parisien, Arab Times, Miami Herald, Bangkok Post.
Anche il Comitato No Boston Olympics oggi si è schierato a sostegno dell'iniziativa con un comunicato stampa del co-Presidente Chris Dempsey: "Per molti mesi abbiamo preso parte ad un'animata discussione civica sui costi e benefici dell'ospitare le Olimpiadi estive del 2024. E' diventato chiaro che più informazioni i cittadini di Boston ricevevano della candidatura olimpica, meno la supportavano. Alla fine l'offerta di ospitare i Giochi è stata abbandonata quando il pubblico è giunto alla conclusione che le costose richieste e condizioni presentate dal Comitato Olimpico pesavano di gran lunga più dei benefici promessi. I cittadini di Roma meritano la possibilità di partecipare allo stesso tipo di dibattito. E un referendum, come suggerito da Radicali Italiani, è il modo migliore per garantire che questo accada".
Info su http://referendumroma2024.it/
"Roma2024: una scommessa molto rischiosa", dossier a cura di Radicali Italiani
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Magi e Federico: da 20 mesi Regione Abruzzo ignora un voto referendario popolare, il Presidente D'Alfonso si adoperi al più presto per rispondere ai cittadini. Domani presenteremo un’interrogazione parlamentare con l’On.Mucci
Alessio Di Carlo, segretario di Radicali Abruzzo in digiuno da 11 giorni.
Dichiarazione di Riccardo Magi e Valerio Federico, rispettivamente segretario e tesoriere di Radicali Italiani:
"Nel maggio del 2014 il 64 per cento di 66mila elettori dei Comuni di Pescara, Montesilvano e Spoltore in un referendum consultivo dissero sì alla nascita per fusione del Comune della Nuova Pescara. La disciplina dei referendum regionali prevede che 'entro sessanta giorni dalla proclamazione dei risultati del referendum consultivo, il Presidente della Regione propone al Consiglio regionale un disegno di legge sull'oggetto del quesito sottoposto a referendum'. Il Presidente non ha dato seguito all’obbligo di legge e da 20 mesi non si da alcuna risposta ai cittadini. Nel ottobre 2014 il consigliere Mercante ha presentato una sua proposta di legge che ancora non è stata discussa. Il segretario di Radicali Abruzzo Alessio Di Carlo è al suo undicesimo giorno di sciopero della fame al fianco del diritto dei cittadini. Chiediamo che si dia immediata calendarizzazione e si fissi una data certa entro la quale la Commissione preposta esamini la proposta di legge e che il Presidente D’Alfonso si impegni pubblicamente perché vi sia una sollecita discussione consiliare. Domani la Deputata Mara Mucci depositerà in merito un’interrogazione urgente al ministro dell’Interno Alfano per informarlo della violazione dello statuto regionale e della legge attuativa del referendum".
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Bolognetti: Presidente Pittella, la faccia questa "invasione di campo". Firmi la "Dichiarazione di Roma".
"Verdana","sans-serif"">Di Maurizio Bolognetti, Segretario di Radicali Lucani e Consigliere dell'Associazione Coscioni
Perché il Presidente della Giunta regionale di Basilicata, Marcello Pittella, dopo aver deciso di sottoscrivere e sostenere la campagna del Partito Radicale "per la transizione verso la Stato di Diritto e il Diritto alla Conoscenza contro la Ragion di Stato", ha innestato la retromarcia dopo meno di 24 ore?
Un ripensamento che, il 30 ottobre 2015, il portavoce Nino Grasso ha motivato con la necessità di "approfondire" i contenuti dell'iniziativa per "evitare spiacevoli equivoci o indebite invasioni di campo rispetto ad altri organi dello stato".
Una motivazione, non me ne voglia il Presidente Pittella, a dir poco sconcertante, se consideriamo che poche ore prima mi era stata comunicata - prima dalla segreteria e poi con un messaggio inviato sul mio cellulare dallo stesso Presidente - la volontà di aderire all'iniziativa.
Presidente Pittella, dopo aver atteso per oltre due mesi il suo momento di riflessione, devo confessarle che davvero non comprendo i suoi timori e le sue preoccupazioni. Quali "equivoci" potrebbe ingenerare una sua firma in calce a un documento a sostegno di un progetto che si nutre di una drammatica consapevolezza? Occorre agire per porre un argine alla "crescente erosione che la democrazia e lo stesso Stato di Diritto stanno subendo nei paesi cosiddetti democratici".
Presidente, davvero non capisco, mi spieghi.
Mi sono rivolto a lei con fiducia, sperando che potesse cogliere la forza, l'urgenza e l'importanza dell'iniziativa promossa dal PR.
Con la campagna "per la transizione verso la Stato di Diritto e il Diritto alla Conoscenza contro la Ragion di Stato", il Partito Radicale ha inteso innalzare le bandiere del diritto, dei diritti, della democrazia, del diritto alla conoscenza da opporre alle Ragion di Stato e a certa Realpolitik. Nel farlo abbiamo onorato quanto di unico e straordinario contiene il Preambolo allo Statuto del PRNTT, che potremmo definire la nostra ragione sociale: "Il Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito proclama il diritto e la legge, diritto e legge anche politici del Partito Radicale, proclama nel loro rispetto la fonte insuperabile di legittimità delle istituzioni...".
E allora Presidente, perché la firma da apporre in calce a questo nostro appello ha suscitato così tanta prudenza?
Il campo che lei teme di invadere è quello della democrazia, dello Stato di diritto e del diritto universale alla conoscenza ed è un campo che noi intendiamo presidiare.
Ci pensi, ma ci pensi davvero e valuti se non sia il caso di sostenere con forza questa iniziativa.
© 2016 Da Nuova del Sud del 13 gennaio 2016. Tutti i diritti riservati
Riforme, Magi: ddl Boschi uccide referendum abrogativo. Serve subito un Referendum Act
Dichiarazione di Riccardo Magi, segretario di Radicali Italiani:
"La Riforma Boschi ha un effetto devastante sul diritto degli italiani a promuovere referendum. La modifica dell’articolo 75 della Costituzione, anziché rimuovere gli ostacoli che da settant’anni ne permettono il sabotaggio, li aggrava. Pretendere 800 mila firme per ridurre il quorum, infatti, significa consentire i referendum solo ai grandi partiti che hanno un esercito di consiglieri comunali per autenticare le firme. Cittadini e movimenti politici di minoranza sarebbero tagliati fuori, o costretti ad andare a sbattere contro un quorum abnorme.
Occorre subito un Referendum Act, da approvare con legge ordinaria, che intanto superi le procedure restrittive e irragionevoli previste dalla legge del 1970. Solo consentendo le firme online e ampliando la platea degli autenticatori, ad esempio, sarà possibile per tutti provare a raggiungere l’obiettivo delle 800 mila firme. Come Radicali italiani siamo impegnati su questo obiettivo, a partire dai testi legislativi che inviammo a tutti i parlamentari al termine della campagna referendaria del 2013 e dal giudizio contro lo Stato italiano promosso da Staderini e De Lucia dinanzi al Comitato diritti umani dell’Onu.
Il 23 e 24 gennaio, ci ritroveremo a Napoli agli “Stati generali delle città e del federalismo” anche per organizzare una campagna che porti all’approvazione del Referendum Act".
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Igor Boni, coordinatore dell'Associazione Radicale Aglietta, nominato nella giunta di Radicali Italiani
Il segretario e il tesoriere di Radicali Italiani, Riccardo Magi e Valerio Federico, hanno inserito Igor Boni all'interno della giunta di Radicali Italiani.
Dichiarazione dei Igor Boni:
"Ringrazio Riccardo Magi e Valerio Federico per questa opportunità di collaborazione che tenterò di sfruttare appieno dando forza al nuovo corso di Radicali Italiani con la consapevolezza che, come movimento radicale nel suo complesso, dovremmo concentrare le poche forze che abbiamo per comuni obiettivi, riducendo la sterile conflittualità interna che da troppi anni occupa parte importante del nostro tempo e delle nostre forze.
Lo diciamo e l'abbiamo detto spesso, ma mai come ora è evidente a chi conosce la storia e l'attualità dei radicali che il nostro approccio laico alla politica, alla giustizia, ai temi legati all'ambiente, alla vita e alle scelte di ciascuno, è un pilastro fondamentale del vivere civile. Nessuno come noi ha saputo tenere alte le bandiere dei diritti civili e umani e di un federalismo europeo di cui occorre far tesoro, contro chi vorrebbe alzare muri e dare nuovo impulso agli stati nazionali. A Torino, in Piemonte, in Italia e in Europa c'è bisogno dei radicali".
www.facebook.com/associazioneradicaleaglietta
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Olimpiadi, Magi a Pancalli: se referendum non preoccupa, sostenga nostra richiesta
Dichiarazione di Riccardo Magi, segretario di Radicali Italiani:
“È un’ottima notizia che il comitato promotore della candidatura di Roma alle Olimpiadi 2024 non sia preoccupato dalla richiesta di referendum che abbiamo avanzato e che, in sole 48 ore, sta riscuotendo grande sostegno e consenso tra i cittadini non solo romani. Non si capisce allora perché il comitato stesso non faccia propria la proposta di promuovere un referendum per i cittadini, cioè una reale consultazione, invece di simulare un ascolto attraverso “incontri sul territorio” che non è chiaro quali e quanti cittadini coinvolgano e con quali procedure.
Sono certamente importanti l’impegno e le buone intenzioni espresse da Luca Pancalli, che è uomo di sport e anche di esperienza politica, e dunque conosce i protagonisti degli eventi sportivi più belli ma anche i protagonisti dei peggiori disastri organizzativi e finanziari legati ai grandi eventi sportivi internazionali.
Pancalli ci dica in coscienza perché, considerati i precedenti, i cittadini dovrebbero essere rassicurati dal solo impegno dei membri del Comitato e perchè non sarebbe meglio per la città di Roma e per il paese inaugurare una stagione di autentica partecipazione e di democrazia con un vero referendum su questa scelta che le esperienze del passato ci dicono essere così rischiosa?
Il primo effetto di un referendum sarebbe una maggiore informazione per tutti i cittadini e un dibattito vero su costi e benefici. Forse quello che preoccupa il Comitato promotore è che dove si è tenuto un dibattito serio e trasparente con una consultazione istituzionale dei cittadini - vedi Davos, Cracovia, Oslo, Monaco e Amburgo e Boston - il risultato è stato il ritiro della candidatura”.
Il dossier "Roma2024: una scommessa molto rischiosa", a cura di Radicali Italiani, è disponibile sul sito della campagna: www.referendumroma2024.it
La pagina fb della campagna: https://www.facebook.com/Referendum-Olimpiadi-Roma-2024-940568152688255
Pena di morte: Regione Toscana aderisce a Nessuno tocchi Caino e presenta il rapporto "La Pena di Morte nel Mondo"
Partecipano:
On. Alessandro Giani, Presidente del Consiglio Regionale della Toscana
Padre Fausto Sbaffoni, vicario della Parrocchia di San Marco e direttore della biblioteca Spirituale A. Levasti.
On. Elisabetta Zamparutti, curatrice del Rapporto di Nessuno tocchi Caino “La Pena di Morte nel Mondo” e rappresentante italiana al Comitato europeo per la prevenzione della tortura e i trattamenti disumani e degradanti
Modera Francesco Tei , giornalista Rai Toscana
In occasione della presentazione del Rapporto 2015 di Nessuno tocchi Caino, edito da Reality Book, verrà dato conto dei principali aggiornamenti sulla pratica della pena di morte, di diritti umani e di Stato di diritto alla luce dell’emergenza terrorismo.
Durante l’evento saranno illustrati anche gli obiettivi della campagna di Nessuno tocchi Caino dopo il Congresso che si è tenuto nel carcere di Opera dedicato prevalentemente al tema dell’ergastolo oltre che della prossima votazione nel dicembre 2016 della nuova Risoluzione sulla Moratoria Universale delle esecuzioni da parte dell’Assemblea Generale dell’Onu.
Per informazioni: 06 68803848 – 335 8000577
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