Radicali Italiani
Grattacielo Regione Piemonte - Online variante n. 3 all’opera. Manfredi (Radicali): I quasi 3 milioni e mezzo di euro in più li pagherà come al solito Pantalone. I punti interrogativi sono rimasti scritti nero su bianco nel provvedimento
Dichiarazione di Giulio Manfredi (Radicali Italiani):
È stata pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte del 5 novembre scorso la determinazione dirigenziale 15 settembre 2015, n. 228 (vedi link in calce), contenente la variante n. 3 al progetto della Sede Unica della Regione Piemonte, in costruzione a Torino in zona Lingotto.
Finalmente questo documento,che riepiloga tutti i passaggi della complessa vicenda della costruzione del grattacielo della Regione Piemonte, è a disposizione di tutti i cittadini. Dopo la transazione fra Regione Piemonte e studio Fuksas, era inevitabile che il costo della variante (pari a euro 3.444.823,71) lo pagasse Pantalone, cioè tutti i cittadini. Resta l’amaro in bocca e numerosi interrogativi, che addirittura sono rimasti nero su bianco nel provvedimento (a pag. 8 compaiono ben quattro punti interrogativi).
A proposito dei costi dell’opera, ieri ho inviato formale richiesta di 'accesso civico' al responsabile per la Trasparenza della Regione Piemonte, Dr. Andrea Vanner, perché siano finalmente pubblicate online integralmente (con gli elenchi nominativi) le tre determinazioni dirigenziali relative a compensi ed incentivi pagati in questi anni al personale regionale per l’opera prestata inerente il grattacielo della Regione. Si tratta per la precisione delle determinazioni n. 1001 (DB0700-ST0701) del 28/11/2012, n. 70 (SB0100 STS102) del 8/11/2013 e n. 161 (SB0100-STS102) del 25/11/2014.
Il D. lgs. 33/2013 (cd 'legge sulla trasparenza'), all’art. 18, così recita: 'Le pubbliche amministrazioni pubblicano l'elenco degli incarichi conferiti o autorizzati a ciascuno dei propri dipendenti, con l'indicazione della durata e del compenso spettante per ogni incarico'.
Ho atteso che una richiesta di 'accesso agli atti' (cosa diversa dall’ 'accesso civico': chiedo che gli atti siano dati a me, non che siano resi pubblici per tutti) presentata dalla Cisl/Funzione Pubblica per ottenere le tre determinazioni andasse a buon fine ma dopo due mesi di attesa ho deciso di attivare l’ 'accesso civico' e di segnalare il problema di trasparenza relativo sia all’autorità nazionale Anticorruzione sia al difensore civico regionale, grazie ai banner appositi presente sui siti dei due enti.
Il 10 dicembre sarà la 'Giornata della Trasparenza', con solito convegno in Regione e solite belle parole. Magari arriviamoci anche con qualche buona azione.
Link a provvedimento su variante n. 3:
http://www.regione.piemonte.it/governo/bollettino/abbonati/2015/44/siste/00000116.htm
Clima, Radicali: governo renda credibili promesse di Parigi dicendo basta ai sussidi a chi inquina
Dichiarazione di Riccardo Magi, segretario di Radicali Italiani, e del tesoriere Valerio Federico:
"Il presidente del Consiglio Renzi e il ministro dell’Ambiente Galletti hanno inaugurato la partecipazione italiana ai lavori di Parigi sul contenimento del riscaldamento globale auspicando decisioni vincolanti e vantando i successi dell’Italia in materia. In effetti l’Italia ha fatto moltissimo (anche se a caro prezzo per le bollette) in termini di sviluppo delle fonti rinnovabili elettriche: oggi per esempio siamo la terza potenza fotovoltaica mondiale dietro a Germania e Cina.
Eppure proprio questo governo, che auspica obblighi sovranazionali, ha fino a oggi violato la legge delega fiscale con cui a inizio 2014 il suo Parlamento lo impegnava a introdurre un pacchetto di segnali economici coerenti proprio con la decarbonizzazione dell’economia. E questo stesso governo si è per ora guardato bene dal mettere mano a sussidi interni costosi e contrari a ciò su cui Parigi sta lavorando, per esempio gli sconti fiscali alle fonti fossili che solo nel settore dei trasporti ammontano a circa 3,5 miliardi all’anno secondo la bozza di bilancio di previsione 2016-2018. Sussidi distorti che da un lato drogano l’economia avvantaggiando chi depaupera l’ambiente e non innova, dall’altro sono corresponsabili del fatto che le nostre città siano tra quelle in cui in Europa, secondo l’Ue e l’Oms, si muore di più di polveri sottili, e con maggiori violazioni dei limiti di legge in materia.
Se serve un nuovo accordo internazionale per rispettare le leggi ambientali italiane e il diritto alla salute, e per tramutare le promesse di 'Green act' del governo in almeno un presidio della legalità in materia d’ambiente, ben venga l’accordo.
Per ora le proposte concrete non vengono dall’esecutivo, come gli emendamenti “green” alla Stabilità proposti da Radicali Italiani e da Legambiente con l’iniziativa #menoinquinomenopago, che propone di smetterla con i regali a chi inquina e di redistribuire in modo equo le risorse liberate. Proposte riprese prima in un pacchetto di emendamenti alla Stabilità al Senato di Gianni Girotto del M5s (poi cassato in commissione Bilancio) e poi alla Camera dal socialista Oreste Pastorelli e altri deputati del gruppo misto e Pd, che ringraziamo tutti. Una convergenza verso l’approvazione degli emendamenti è un’opportunità per il Parlamento di ottenere il rispetto delle sue stesse indicazioni di un anno e mezzo fa, e per il governo di riempire di contenuti le sue promesse".
Caccia. Radicali: bene ministro Galletti sul rispetto delle direttive comunitarie. Ora si intervenga subito per impedire la caccia nelle aree protette di interesse comunitario
“Radicali Italiani - afferma Valerio Federico - condivide la scelta del ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, di non concedere deroghe sulla cattura e il commercio di uccelli protetti: una pratica vietata dalle norme comunitarie, ma lungamente praticata nel nostro paese, fino all’apertura di procedure di infrazione da parte dell’Unione europea. Il nostro movimento - prosegue il tesoriere di Radicali Italiani - è impegnato per il pieno rientro dell’Italia nella legalità. Insieme al segretario di Radicali Italiani, Riccardo Magi, abbiamo presentato un piano operativo al governo per sanare le fattispecie di illegalità che, in particolare nella materia ambientale, pongono il nostro paese al primo posto in Europa per violazioni del diritto comunitario".
Maria Giovanna Devetag, segretaria di Parte in Causa – Associazione Radicale Antispecista – ricorda come la pratica di catturare piccoli uccelli mediante l’uso di reti sia finalizzata non solo ad alimentare una radicata tradizione gastronomica presente in alcune regioni del Nord Italia ma anche all’utilizzo dei volatili come “richiami vivi” per i cacciatori. “Una pratica crudele e barbara espressamente vietata dall’Unione europea, che, come Radicali Italiani, chiediamo venga messa definitivamente al bando”.
“Il Ministero dell’Ambiente - conclude Fabrizio Cianci, segretario di EcoRadicali - Associazione Radicale Ecologista - adesso intervenga con una circolare che faccia finalmente chiarezza sulle attività venatorie nelle aree protette di interesse comunitario (Sic e Zps). In queste aree infatti la caccia non è permessa dalle direttive comunitarie ma molte regioni, Liguria in testa, procedono con deregolamentazioni, permettendo la caccia in aree protette anche ad alta densità turistica. Un doppio danno, quindi, per la popolazione faunistica, per gli ecosistemi e per le economie locali".
Aiuti di stato a imprese venete - Radicali: Già buttati 30 milioni di euro, si accertino i responsabili. Depositato esposto alla Corte dei Conti
Dichiarazione dei rappresentanti di Radicali Italiani Riccardo Magi e Valerio Federico, segretario nazionale e tesoriere, e dei militanti veneti Bruno Martellone e Roberto Zoccolan:
Abbiamo presentato ieri a Venezia un esposto alla Procura generale presso la sezione regionale della Corte dei Conti, per denunciare l’ennesimo grave ritardo del governo italiano nel rispettare gli obblighi del nostro paese. In particolare abbiamo chiesto di accertare le responsabilità per i danni derivanti all’erario a seguito della recente sentenza 17 settembre 2015 nella causa C-367/14 con la quale la Corte di Giustizia europea ha condannato l’Italia al pagamento di una somma forfetaria di 30 milioni di euro e di una penalità pari a 12 milioni di euro per semestre di ritardo, per la mancata esecuzione di una decisione della Commissione dell’Unione europea risalente al 1999.
La vicenda riguarda la questione degli “aiuti di stato” elargiti a metà degli anni ‘90 ad alcune imprese dell’area sub lagunare veneziana sotto forma di sgravi contributivi. La Commissione europea sentenziò tale surrettizia forma di finanziamento incompatibile col regime comunitario della concorrenza e condannò il governo italiano a recuperare i contributi non riscossi nei confronti delle imprese.
Benché, poi, i ricorsi contro la decisione della Commissione siano stati tutti respinti e malgrado già nel 2011 una sentenza della Corte di Giustizia europea avesse accertato l’inadempienza dell’Italia, a distanza di quasi 20 anni gli enti preposti non hanno ancora provveduto al recupero dei contributi non pagati, se non in minima parte.
Si accertino, dunque, le responsabilità per un danno di 30 milioni di euro, già sottratti ai contribuenti italiani, e si proceda al più presto a dar seguito alla condanna, per evitare di buttare altre risorse per ulteriori ritardi.
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Stabilità. Artini (AL-Possibile) e Federico (Radicali), rientrare subito nella legalità, permettere di nuovo la conversione delle lire in euro
Dichiarazione di Massimo Artini e Valerio Federico, rispettivamente deputato di Alternativa Libera, vicepresidente della Commissione Difesa e tesoriere di Radicali Italiani:
"La Corte costituzionale ha dichiarato illegittimo la legge del governo Monti che ha 'rubato' tre mesi agli italiani per convertire le lire in euro. Con il nostro emendamento ogni cittadino ancora in possesso delle vecchie lire avrà tempo tre mesi per convertirle in euro. Alla base della sentenza della Corte c’è la violazione dell’articolo 3 della Costituzione determinata dall’anticipo di tre mesi con il quale il governo di allora chiuse la possibilità di conversione. In questo modo Monti garantì al fondo per i titoli di stato un miliardo e mezzo, favorendo i possessori di Bot e Cct rispetto ai possessori di valuta che non poterono più convertire le lire, nonostante fosse un loro diritto. La Corte ha dichiarato che la norma è in contrasto anche con la Convenzione europea dei diritti dell'uomo "in quanto realizzerebbe, di fatto, una sorta di espropriazione ai danni dei possessori delle banconote in lire, della quale beneficiano in prima battuta lo Stato [...] e in ultima analisi i possessori dei titoli del debito pubblico, che vedono così rafforzata la garanzia dei loro crediti".
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Legge di Stabilità 2016: Governo intervenga immediatamente contro il consumo di suolo riformando la destinazione degli oneri di urbanizzazione
Dichiarazione di Fabrizio Cianci, Segretario di EcoRadicali - Associazione Radicale Ecologista
Il 2015 è stato dichiarato dall’Onu anno internazionale dei suoli. Sebbene con gravissimo ritardo, anche l’Italia inizia a discutere nuove norme di protezione dei suoli.
Il disegno di legge sul “contenimento del consumo di suolo e riuso del suolo edificato” (AC n. 2039) è ancora all’esame della Camera dei Deputati e dovrebbe approdare in aula a Montecitorio nel gennaio 2016.
Il testo, che appare in molti punti ambiguo e limitato sul piano operativo, rappresenta in ogni caso un passo in avanti nella legislazione urbanistica italiana.
In particolare, l’articolo 10 del disegno di legge riporta finalmente chiarezza sulla destinazione dei proventi dagli oneri di urbanizzazione, affermando che «i proventi dei titoli abilitativi edilizi [...] sono destinati esclusivamente e senza vincoli temporali alla realizzazione e alla manutenzione ordinaria e straordinaria delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria.»
Riteniamo che il governo debba inserire immediatamente questa norma di buon senso nella legge di Stabilità. L’effetto positivo sarebbe duplice: recuperare efficienza finanziaria e risorse economiche da destinare alla manutenzione ordinaria e alla riqualificazione delle aree già urbanizzate; impedire nuove urbanizzazioni, e quindi consumo di suolo, al fine di fare cassa.
L’inserimento dell’art.10 del disegno di legge sul suolo permetterebbe di restituire senso ed operatività alla Legge 10/1977 (Legge Bucalossi) di fatto azzoppata a seguito della riforma del Codice dell’Edilizia, attraverso la quale si permise un uso disinvolto di questi introiti per coprire fabbisogni di cassa delle amministrazioni, autorizzando - di fatto - le Amministrazioni comunali a usare il territorio come bancomat.
L’Ispra ha certificato come la situazione del suolo italiano sia compromessa: 7 mq al secondo vengono resi impermeabili, oltre il 20 per cento delle coste italiane è ormai cementificato, mentre 34mila ettari di aree protette rischiano cambi d’uso e nuove cementificazioni.
Il governo quindi colga l’occasione storica di porre un freno sin da ora alla distruzione del suolo italiano.
Oltre al governo, per il secondo anno consecutivo, EcoRadicali - Associazione Radicale Ecologista rivolge un appello a tutti i parlamentari affinché venga inserito un emendamento alla legge di Stabilità per la riforma urgente degli oneri di urbanizzazione, assicurandone la destinazione per le finalità di interesse pubblico per i quali furono istituiti.
Carceri: La Corte di Cassazione fa giustizia sui risarcimenti. Bernardini, Orlando intervenga: basta manfrine
Dichiarazione di Rita Bernardini, Membro Assemblea dei legislatori del Partito Radicale:
Un tempo, quando la Corte di Cassazione bocciava con cavilli indigeribili i referendum radicali, la chiamavamo “Cassazione di Giustizia”. Da un po’ di anni la musica è certamente cambiata e occorre dare atto che al “Palazzaccio” spesso si ripristina il diritto violato, in particolare, quando sono in gioco i diritti fondamentali della persona. La sentenza n. 46966 depositata dalla prima sezione penale ha dato infatti ragione ad un cittadino albanese che aveva subito cinque lunghi anni di detenzione in condizioni “inumane e degradanti” nel carcere di Foggia senza avere accesso ai risarcimenti (sconti di pena o indennizzi, peraltro ridicoli, in denaro) perché il magistrato di sorveglianza - a torto - aveva respinto la richiesta del detenuto in quanto, dopo 5 anni, era stato spostato in una cella più grande e più vivibile. Insomma, molti magistrati si sono letteralmente inventati la cosiddetta “attualità del pregiudizio” secondo la quale nel caso in cui siano rimosse le cause dei trattamenti disumani e degradanti, l’accesso ai risarcimenti per il passato avrebbe dovuto essere negato.
Noi radicali avevamo messo in guardia il ministro della Giustizia Andrea Orlando su queste interpretazioni tanto fantasiose quanto ignobili dell’articolo 35 ter dell’Ordinamento penitenziario richiamando quanto stabilito dalla sentenza pilota “Torreggiani” della Corte europea dei Diritti dell’uomo, secondo la quale i rimedi risarcitori dovevano essere effettivi, rapidi ed efficaci. Lo abbiamo fatto con un’interrogazione parlamentare depositata dall’on. Roberto Giachetti e con una “memoria” presentata il 5 maggio scorso al Comitato dei ministri del Consiglio d’Europa che è chiamato a vigilare sull’esecuzione delle sentenze di condanna.
Ora mi appello direttamente al ministro della Giustizia Adrea Orlando affinché -con un intervento chiaro di interpretazione della norma- ponga fine a queste manfrine che discreditano in nostro paese in una materia delicatissima per una democrazia come quella del rispetto dei diritti umani fondamentali.
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87 ore. Gli ultimi giorni di Francesco Mastrogiovanni - Ingresso gratuito
Gli ultimi giorni di Francesco Mastrogiovanni87 ore
un film di Costanza Quatriglio
Venerdì 4 dicembre ore 18:30Partito Radicalevia di Torre Argentina 76 - RomaPartecipano
Riccardo Magi
segretario di Radicali Italiani
Valentina Calderone
direttrice associazione A buon diritto
Michele Capano
membro di direzione di Radicali Italiani
e avvocato della famiglia Mastrogiovanni
Rita Bernardini
già segretaria di Radicali Italiani
Grazia Serra
Comitato Verità e giustizia per Franco Mastrogiovanni
Sondrio: la metà dei consiglieri a favore del Registro dei testamenti biologici
Si firma ancora su cannabis terapeutica, testamento biologico ed eutanasia
Sabato 28 novembre, dalle 9:30 alle 12:30, a Sondrio in piazza Campello, Radicali Sondrio sarà di nuovo presente per consentire ai cittadini di sottoscrivere le due proposte di legge regionali a favore della cannabis terapeutica e del testamento biologico, per cui sono già state raccolte 300 firme per ciascuna.
Sarà disponibile anche la petizione #IoStoConMax, riguardante Max Fanelli, malato di Sla di Senigallia, che si è autosospeso le terapie, rivolgendosi ai capigruppo parlamentari per denunciare la mancata discussione sulle proposte di legge di iniziativa popolare e parlamentare in materia di fine vita, fra cui quella dell'Associazione Luca Coscioni, depositata con oltre 60 mila firme più di due anni fa.
A livello locale, con l'adesione di Salvatore Ambrosi e William Limuti si è intanto raggiunta la metà dei consiglieri comunali sondriesi favorevoli all'istituzione del Registro dei testamenti biologici nel capoluogo: hanno infatti sottoscritto il relativo appello 13 consiglieri di maggioranza e 3 della minoranza (su un totale di 32), in aggiunta a circa 600 cittadini.
È il caso di ricordare che già 151 comuni, una provincia (Cagliari) e una regione (il Friuli Venezia Giulia) hanno deliberato l’istituzione di un registro del testamento biologico, risultando quindi operativo per quasi 15 milioni di italiani a livello locale, pari quasi al 24 per cento della popolazione italiana.
Riteniamo che anche a Sondrio, le ormai numerose e significative adesioni, testimonino la volontà diffusa di responsabilizzare l’amministrazione pubblica nella ricezione e validazione gratuita dei biotestamenti al livello più vicino al cittadino, mandando così anche un messaggio molto chiaro al Parlamento in grave ritardo nell'affrontare la questione con una legge nazionale.
Per informazioni e contatti
Gianfranco Camero email: gianfrancocamero@gmail.com tel. 0342610141© 2015 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati
Lombardia. Lipparini: fine settimana di mobilitazione per la Cannabis terapeutica e i testamenti biologici, già raccolte oltre tremila firme
"Proseguono le raccolte di firme per la cannabis terapeutica e per il testamento biologico, con quattro banchetti previsti per il prossimo fine settimana a Milano. L'iniziativa è stata lanciata lo scorso luglio da Radicali Italiani, che insieme all’Associazione Luca Coscioni, a Possibile e all’Associazione Enzo Tortora Radicali Milano, ha dato vita al Comitato Cannabis Terapeutica Lombardia per promuovere una legge di iniziativa popolare regionale che regolamentasse l’accesso ai farmaci a base di cannabinoidi, semplificando le procedure per i malati e facendo in modo che tali farmaci siano dispensati dal Servizio sanitario nazionale, come già avviene in altre regioni. A tale proposta si è recentemente affiancata quella per l’istituzione del Testamento biologico regionale, che sosteniamo debba essere inserito nella tessera sanitaria", così Lorenzo Lipparini, membro di Direzione di Radicali Italiani.
"Ad oggi sono state già raccolte oltre tremila firme sulla proposta di legge sulla Cannabis, per la quale con i Radicali sono impegnati anche Possibile, Associazione Luca Coscioni, Future Dem, Psi, Giovani Democratici Milano e Arci Lombardia. Domani la mobilitazione entrerà nel vivo in tutta la Lombardia con molti banchetti. Il traguardo delle cinquemila firme è a portata di mano. Confidiamo in un'ampia partecipazione popolare per raggiungere finalmente un risultato importante per tutta la comunità lombarda", conclude Lipparini.
Questi i tavoli di raccolta firme organizzati dai radicali milanesi nei prossimi giorni:
- Venerdì 27 novembre, dalle 17:00 alle 19:00, in viale Umbria 68 (fronte Makao);
- Sabato 28 novembre, dalle 21:00 alle 00:30, in Colonne di San Lorenzo (fronte Old Wild West);
- Domenica 29 novembre dalle 11:00 alle 16:00, in piazza XXIV Maggio in occasione della "Marcia sul Clima";
- Domenica 29 novembre, dalle 15:00 alle 19:00, in piazza San Babila, angolo Corso Vittorio Emanuele II.
Per maggiori informazioni sull'iniziativa si rimanda ai siti: www.cannabisterapeuticalombardia.it e www.testamentobiologicolombardia.it.
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Comunali Roma, Magi: grazie a chi guarda a noi con interesse. Pronti a confronto su riforme drastiche e coraggiose
"Ringrazio Civati e gli altri che in questi giorni hanno manifestato interesse nei miei riguardi in vista delle amministrative a Roma: da Italia Unica, ai socialisti, a Stefano Fassina che oggi mi invita a 'fare squadra'. Queste interlocuzioni politiche sono il frutto e il riconoscimento del valore della nostra attività in consiglio comunale e con l'associazione Radicali Roma. Ora bisogna verificare se le nostre analisi e proposte possono rappresentare un terreno comune con chi oggi guarda a noi con attenzione per il futuro della Capitale", lo ha dichiarato il segretario di Radicali Italiani, Riccardo Magi, nel corso della sua intervista settimanale a Radio Radicale.
"Fassina parla della necessità di abbattere il debito, ma quel debito è soprattutto frutto della gestione fallimentare delle municipalizzate su cui ha inciso in modo determinante la spinta conservatrice di Sel e di buona parte del Pd. Il welfare aziendale portato avanti in Atac, Ama e altre aziende è incompatibile con qualsiasi obiettivo di risanamento, ma quando noi radicali l'abbiamo denunciato proponendo modelli alternativi di erogazione dei servizi, anche attraverso la messa a gara, ci siamo scontrati con tabù trasversali legati a clientele e ai meccanismi di produzione del consenso".
"Rispetto alle altre capitali europee Roma sconta decenni di ritardo - ha spiegato Magi -, mentre viviamo la quarta rivoluzione industriale, quella della 'sharing economy', qui si mettono in condivisione i debiti di aziende fallite come Atac. Il divario è impietoso anche per le infrastrutture: poche e inutili, dalla Fiera di Roma che sta sprofondando, alla Nuvola di Fuksas, alla Città dello sport di Calatrava, per non parlare della Metro C, un’opera senza più un progetto né una destinazione. Tutti investimenti avviati durante gli anni del Modello Roma, una stagione con cui bisogna rompere perché causa dei principali vizi che hanno condotto sul lastrico la Capitale".
"Bisogna riformare il sistema dei servizi affinché 'bene comune' diventi la qualità del servizio e non l'azienda o la cooperativa che lo fornisce. Bisogna mettere al centro l'efficienza, dai trasporti alla gestione dei rifiuti, e la libertà di scelta dei cittadini per quanto riguarda servizi come l'assistenza ad anziani e disabili, ad esempio introducendo i voucher. Bisogna poi dotare Roma di un piano strategico di mobilità e di infrastrutture, visto che ad oggi manca perfino l'ossatura del trasporto pubblico. Sono queste le riforme drastiche, chiare e coraggiose sui cui vogliamo a fare squadra con chi ci sta anche in vista delle prossime amministrative", ha concluso Riccardo Magi.
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L.Stabilità. Magi e Federico, No alla beffa del mancato risarcimento ai cittadini vittime dell’irragionevole durata dei processi. Il Governo accolga gli emendamenti Radicali e di Alternativa Libera
Dichiarazione di Riccardo Magi e Valerio Federico, rispettivamente segretario e tesoriere di Radicali Italiani:
“La legge di stabilità introduce norme e meccanismi volti a rendere sostanzialmente impossibile l’accessibilità al risarcimento del danno a fronte del protrarsi abnorme di un processo, secondo il meccanismo previsto dalla legge 89 del 2001, detta legge Pinto”.
“E’ interesse dello stesso governo riformare il meccanismo presente nella legge di stabilità in discussione a breve alla Camera. Togliere ai cittadini la possibilità di essere risarciti contrasterebbe con i meritori tentativi del ministero della Giustizia - con il lavoro del capo del Dipartimento dell'organizzazione giudiziaria Mario Barbuto - di introdurre meccanismi volti a smaltire l’arretrato. Non si dimentichi che è stato ancora una volta l’intervento dell’Europa, con lo spettro dei risarcimenti, a spingere il governo a metter finalmente mano alla tempistica dei processi”.
“Non è accettabile infliggere, oltre al danno di un processo durato magari vent’anni, anche la beffa del mancato risarcimento per la lesione di un diritto previsto sia dalla Costituzione repubblicana che dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo. Il governo accolga, nell’interesse di tutti, gli emendamenti elaborati da Michele Capano della Direzione di Radicali Italiani e dal deputato di Alternativa Libera Tancredi Turco, che li ha depositati in commissione Giustizia della Camera”.
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Kit per iniziativa popolare per l'elezione diretta di Sindaco e Consiglio della Città Metropolitana
Proposta di legge di iniziativa popolare per l'elezione diretta del sindaco e del consiglio della città metropolitana
Nel 2014 la legge Delrio ha istituito le Città Metropolitane, ma ha tolto a 21 milioni di cittadini italiani il diritto di voto per l’elezione del sindaco e dei consiglieri metropolitani.
Così, il futuro di trasporti, servizi e appalti metropolitani sono di fatto scelti senza alcun controllo né dibattito pubblico.
Il sindaco metropolitano è oggi automaticamente quello del comune capoluogo e decide per tutti, anche se è votato solo dagli elettori del proprio comune. Fino a quando la legge non cambierà, i cittadini degli altri comuni saranno esclusi dalle decisioni.
(Presentato e depositato in Corte di Cassazione il 28/7/2015 - pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 173 del 28-7-2015)
Verbale di presentazione in Cassazione [pdf] e la relativa relazione illustrativa [pdf];
Approfondimento di Daniele Comero [pdf]
La Legge Delrio – contributo di Daniele Comero [pdf]
Contributi audio-video
27/3/2015 -Intervista a Marco Cappato- Milano, Città metropolitana: democrazia abolita [Youtube];
Documentazione varie utile per la campagna
- Adempimenti e norme per la raccolta firme
- Modulo raccolta firme formato A4 (Stampare su fogli formato A3 scegliendo nelle impostazioni della stampante “formato A3”, “modalità libretto” e “adatta alla pagina”);
- Modulo raccolta firme formato A3 (Stampare su fogli formato A3 in fronte-retro (effettuare una stampa di prova, alcune stampanti hanno opzioni aggiuntive).
- Volantino informativo
- Lettera campione per la richiesta di vidima dei moduli presso tribunali o comuni
- Lettera campione per la richiesta deposito moduli presso i comuni
- Lettera-email da inviare a Sindaci e Consiglieri per informarli dell’iniziativa
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Parigi, Radicali: appelliamoci al Papa per incarnare la forza della non violenza (Agenparl)
(AGENPARL) – Roma, 23 nov 2015 – Dopo aver digiunato 50 giorni in auto davanti al Ministero dell’istruzione per il diritto degli italiani a formarsi nella loro lingua, Giorgio Pagano lancia una petizione perché Papa Francesco torni ad usare la Lingua Internazionale detta Esperanto come già fece Giovanni Paolo II fin dal 1994, dandone questa volta indicazioni di promozione al mondo intero e anzitutto alle scuole cattoliche.
“Santo Padre, non è giusto che ci siano lacrime più lacrime di altre, né uomini o Paesi il cui dolore è maggiore perché essi sono più forti o ricchi.
Quando si parla di «spietatezza» o «sterminio» come risposta ad attentati terroristici, il mondo intero rischia di piombare nella prassi del “occhio per occhio, dente per dente”, se non peggio” esordisce l’articolata Petizione, assolutamente da leggere nella sua integralità.
Dobbiamo dare e darci – sostiene il Segretario dell’Associazione Radicale Esperanto – uno strumento concreto per rifondare il diritto internazionale su di un universalismo nuovo perché giusto. Bisogna alzare al massimo il livello dell’incontro incarnando la non violenza transnazionale fin nella lingua che si utilizza, dando uno strumento concreto e al di sopra delle parti, di tutte le parti, a coloro che, cristiani e non, lavorano per la comprensione contro l’odio, per il dialogo contro la sopraffazione, per la giustizia contro il privilegio.
“La Sua impresa di rinnovamento della Chiesa Cattolica, di rilancio della misericordia cristiana, unita alla Sua fermezza e capacità di comprendere ed ascoltare tutti, in questi giorni drammatici e in prossimità dell’apertura dell’anno giubilare – continua la Petizione -avrebbero un ulteriore rafforzamento con un messaggio nella lingua della nonviolenza. La lingua comune dell’umanità, seconda lingua di/per tutti, è un obiettivo trasversale oggi imprescindibile sia per affrontare le dimensioni economiche, sociali e religiose della povertà – liberando risorse economiche e mentali inimmaginabili – sia per fornire soluzioni innovative di questioni complesse: dalla salute all’ambiente, dalla preservazione della biodiversità linguistico-culturale del pianeta alla promozione dell’educazione internazionale equalitaria e di qualità per tutti. Conferendo alla forza del dialogo una casa comune e non violenta.
Piaccia al Pontefice che porta il nome del Santo che parlava anche agli animali, compresi quelli feroci, – conclude la Petizione – accogliere questa nostra supplica pacifera e riprendere ad impartire la benedizione ‘Urbi et Orbi’ nella Lingua Internazionale detta Esperanto”.
Leggi l'articolo originale sul sito dell'agenzia di stampa Agenparl.
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Terrorismo: Federico e Angioli (Radicali): Stato di Diritto, Stati Uniti d’Europa e intelligence europea subito
Dichiarazione di Valerio Federico e Matteo Angioli, rispettivamente tesoriere e membro di Direzione di Radicali Italiani:
Il rapporto “Global Terrorism Index” pubblicato ieri dall'Institute of Economics & Peace conferma un’evidenza incontrovertibile: il terrorismo colpisce soprattutto il mondo islamico. Tra le prime motivazioni del terrorismo nel mondo ci sono rivendicazioni nazionalistiche, xenofobe e religiose. Ogni iniziativa per contrastare il fenomeno in crescita non può non considerare risposte strutturali, globali e di lungo periodo da affiancare all’azione emergenziale, troppo spesso foriera di violazione di diritti individuali.
L’impegno essenziale è far crescere nel mondo islamico la domanda di stato di diritto.
Identifichiamo, come Radicali, nel primato di un Diritto sovranazionale l’unico passaggio possibile verso una convivenza laica e pacifica tale da garantire giustizia e libertà. È urgente perseguire strade sovranazionali utili a creare o rendere effettivo lo stato di diritto, anche nei Paesi occidentali. Solo autorità sovranazionali potranno agire efficacemente.
Proponiamo che lo Stato italiano, in sede Onu, agisca per la transizione verso lo stato di diritto codificando – per affermarlo – il diritto umano alla conoscenza. Su questo vi è in corso un’iniziativa nonviolenta che unisce nell’obiettivo Marco Pannella e altre 50 persone. Proponiamo di trasformare, finalmente, in senso federale il livello istituzionale europeo, un'Europa, dunque, in grado di giocare una partita di democrazia, diritti e libertà sullo scenario globale. Proponiamo da subito strutture comuni europee di intelligence da creare modificando i trattati.
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Parigi: governo italiano proponga al Consiglio Ue la condivisione dell'intelligence
Dichiarazione di Riccardo Magi, segretario di Radicali italiani:
Al Consiglio europeo dei ministri degli Interni sarà bene prendere atto innanzitutto delle falle nei servizi di intelligence emerse dalle prime ricostruzioni degli attentati di Parigi, e della necessità di una risposta europea su questo fronte, come sottolineato da Emma Bonino.
Come Radicali Italiani, chiediamo al ministro Alfano di proporre ai ministri degli Interni della Ue un provvedimento urgente per la condivisione delle informazioni di intelligence sulle reti del terrorismo. Per una risposta più strutturale e di lungo periodo, chiediamo ad Alfano e Renzi di farsi promotori di una riforma dei trattati che vada nella direzione di strutture comuni europee di intelligence.
L'insufficienza degli schemi nazionali è sempre più evidente. Per questo è necessario muovere passi decisi verso una comune politica estera e di difesa.
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Grattacielo, pagano solo i dirigenti. Appalto senza bando, prescrizione per Bresso e due ex assessori. Non per Bairati: deve versare 137 euro
Era stato contestato un danno erariale di 6,7 milioni di euro: torneranno nelle casse pubbliche "solo" 400 mila euro. Erano stati chiamati in causa i responsabili politici, l'ex presidente e tre assessori: pagheranno soltanto i dirigenti degli uffici, se si esclude l’ex assessore alla ricerca Andrea Bairati, che però dei quasi 400 mila euro richiesti dovrà rifondere 137 euro. Finisce così - in attesa dei ricorsi già annunciati contro la sentenza - l’azione della Corte dei Conti per le operazioni illegittime che hanno caratterizzato la progettazione e l’affidamento del bando per il grattacielo della Regione Piemonte firmato da Massimiliano Fuksas. Su quello che è successo, il collegio non ha dubbi: "la decisione di affidare la redazione della variante urbanistica al raggruppamento di professionisti Fuksas & Associazti sr. è stata assunta in palese violazione delle regole di evidenza pubblica che imponevano lo svolgimento di una gara".
Le accuse
I giudici hanno accolto l’impostazione dell’accusa, portata avanti dal procuratore Ivano Malpesi. Al centro delle contestazioni c’era l’esplosione dei costi avvenuta tra il 2006 e il 2009 quando il grattacielo progettato da Fuksas, che inizialmente doveva sorgere sulla Spina 1, venne rilocalizzato sui terreni dell’ex Fiat Avio, al Lingotto. Una scelta dettata anche dal Comune, che aveva negato la variante per realizzare la torre nel luogo inizialmente prescelto. Ma il primo contratto con Fuksas era condizionato dalla variante: il trasferimento implicava la necessità di fare una nuova gara, anche perché il progetto cambiò in modo radicale. Le dimensioni furono raddoppiate, perché la regione decise che il trasferimento di dipendenti nella nuova sede doveva essere più massiccio di quello inizialmente previsto. Ma la gara non ci fu. Nel marzo 2006, la giunta Bresso si limitò a recuperare i risultati della gara e trasferì il contratto sulla nuova area.
Prescrizione
L’ex presidente Mercedes Bresso e due ex assessori, Sergio Deorsola e Gianluca Susta, si salvano per intervenuta prescrizione.Avevano invece già saldato il conto - le cifre sono nell’ordine di quelle contestate a Bairati - Nicola De Ruggiero, Angela Migliasso, Giovanni Oliva, Giovanna Pentenero, Bruna Sibille, Giacomino Taricco e Giovanni Caracciolo.
Il conto più salato
Chi deve pagare il conto più salato (nonostante uno sconto dei giudici) per il pasticcio del bando mancato - e degli atti che ne sono conseguiti - è Maria Grazia Ferreri, ex dirigente del settore Patrimonio e Tecnico, che svolse l’istruttoria e curò le fasi dell’affidamento. I giudici ritengono non scusabile «negligenza e imperizia che connotano la sua condotta». Ed è colpa grave anche per la sua «notoria esperienza e l’elevata qualificazione di cui era indubbiamente dotata». Poi c’è Carlo Savasta, ex direttore dei lavori, dimissionario nel febbraio scorso: a lui sono chiesti indietro oltre 101 mila euro. Infine, 17 mila euro è la cifra addebitata a Chiara Candiollo, funzionaria del settore affari generali e avvocatura.
Sul fronte delle reazioni politiche, si registra solo quella dei Radicali, che con Giulio Manfredi invocano trasparenza con la pubblicazione on line di documenti e compensi (la legge lo prevede): "La sentenza - dice - getta un’ombra pesante sul grattacielo: non è possibile circoscrivere la vicenda alla responsabilità amministrativa di tre funzionari regionali".
Nominata la nuova Giunta di Radicali Italiani
Il 16 novembre 2015 il segretario di Radicali Italiani Riccardo Magi e il tesoriere Valerio Federico hanno nominato la nuova Giunta esecutiva 2015-2016, che risulta così composta:
- Ariano Matteo
- Barazzetta Claudio
- Canelles Genea
- Devetag Maria Giovanna
- Monaco Leonardo
- Pitta Marcello
La nomina avviene a norma dell'articolo 5 bis dello statuto di Radicali Italiani, che sul punto recita:
Il Segretario e il Tesoriere possono dotarsi di una Giunta esecutiva, composta da non oltre dieci membri.
I componenti della Giunta sono invitati alle riunioni della Direzione.
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Documento: Controllo dell'applicazione del diritto dell'Unione Europea. Il caso Italia
Pubblichiamo un lavoro realizzato da Radicali Italiani che si prefigge lo scopo di fornire dei dati riguardanti il rapporto tra l’Italia e l’Unione Europea ossia la mancata applicazione dei diritto comunitario in Italia. Proprio per questo vengono riportati dei dati riguardanti le denunce, le indagini, le infrazioni e le condanne che, negli anni, la Commissione europea ovvero la Corte di Giustizia ha disposto contro il nostro Paese.
Controllo dell'applicazione del diritto dell'Unione Europea. Il caso Italia
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Grattacielo Regione: Manfredi, sentenza Corte dei conti getta ombra pesante su opera. Subito online compensi a personale e ultima variante
Dichiarazione di Giulio Manfredi (Radicali Italiani):
La sentenza della sezione piemontese della Corte dei Conti (n. 198/15 del 12/11/2015) getta un’ombra pesante sul grattacielo ormai terminato che ospiterà la sede unica della Regione Piemonte. Non è possibile circoscrivere la vicenda alla responsabilità amministrativa di tre funzionari regionali (comunque destinatari di pesanti sanzioni, per poco meno di 400.00 euro complessivi). La politica deve interrogarsi sulle sue inadeguatezze, sulla scarsa trasparenza che ha contrassegnato fino ad oggi la vicenda della costruzione di quello che sarà il più alto grattacielo a destinazione uffici d’Europa, costato ai cittadini contribuenti 262 milioni di euro.
E non servono lacrime di coccodrillo ma servono da subito atti concreti; come mai – nonostante i solleciti prima dei radicali e poi anche della CISL/Funziona Pubblica - non sono ancora state pubblicate online integralmente, con i relativi elenchi, le determinazioni inerenti gli incentivi assegnati ai dipendenti regionali impegnati nell’opera determinazioni dirigenziali n. 1001 (DB0700-ST0701) del 28/11/2012, n. 70 (SB0100 STS102) del 8/11/2013 e n. 161 (SB0100-STS102) del 25/11/2014+ quella relativa al 2015) nonché la determinazione n. 228 del 15/09/2015, relativa alla variante n. 3 al progetto del grattacielo?
L’art. 18 del D. lgs. 33/2013 (“Le pubbliche amministrazioni pubblicano l'elenco degli incarichi conferiti o autorizzati a ciascuno dei propri dipendenti, con l'indicazione della durata e del compenso spettante per ogni incarico”) vale per tutta Italia tranne che per la Regione Piemonte?.Il responsabile per la legalità e trasparenza della Giunta Regionale, Dott. Andrea Vanner, non ha nulla da dire e da fare a tal proposito? Non serve organizzare interessanti giornate di approfondimento con illustri magistrati sul testo unico sulla trasparenza se poi non si mette in pratica, giorno per giorno e senza eccezioni, quello che si è appreso in quelle giornate.
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