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Radicali Italiani - Primi Piani e comunicati
Aggiornato: 3 anni 8 mesi fa

A proposito di « bombe d'acqua », dissesto idrogeologico, tragedie. E se finalmente ascoltassimo il prof. Aldo Loris Rossi ?

Gio, 08/06/2015 - 13:12
06/08/15

Dichiarazione di Valter Vecellio, direzione di Radicali italiani, presidente dell'Associazione per la libertà della e nella cultura

  Le "bombe d'acqua", come si usa chiamarle ora, arriveranno anche all'improvviso; e all’improvviso colpiscono, uccidono, devastano. Pure se non previste, queste "bomba d'acqua", tuttavia sono prevedibili: il rischio idrogeologico è diventato realtà in Veneto oggi come nelle Puglie ieri ;, e prima ancora nelle Marche, ma anche in Sardegna, Calabria, Liguria e in tutta Italia, dove ormai anche un semplice acquazzone si trasforma in tragedia. Perché sono tante e tali le umane speculazioni e le devastazioni sul territorio che questo povero paese non ce la fa davvero più, è un avvilente colabrodo che frana da tutte le parti. Il discorso va al di là dei casi specifici. Le tragedie come quella in Cadore sono ormai qualcosa di "ordinario". Non potrebbe essere diversamente, se è vero che oltre l'80 per cento dei comuni italiani è ad alto rischio idrogeologico. Un dissesto esteso nel nostro Paese: dal 1960 circa 5.000 morti, prevenzione insufficiente, oltre 240 miliardi di danni. Tragedie "figlie", oltre che di cataclismi naturali, di negligenze, incuria e inascolrati allarmi. Secondo un recente rapporto dell'ormai ex Corpo forestale dello Stato, sono oltre 6.600 i comuni in aree ad elevato rischio idrogeologico, corrispondenti al 10 per cento della superficie della penisola. Il che significa che circa sei milioni di italiani vivono in una situazione di potenziale pericolo. Tra le cause che condizionano e amplificano il "rischio meteo-idrogeologico ed idraulico" c'è anche "l'azione dell'uomo", con abbandono e degrado, cementificazione, consumo di suolo, abusivismo, disboscamento e incendi. Ma "la causa principale è sicuramente la mancanza di una seria manutenzione ordinaria che è sempre più affidata ad interventi 'urgenti', spesso emergenziali, e non ad una organica politica di prevenzione". Secondo un rapporto Ance-Cresme, una scuola su dieci è a potenziale rischio: 6.400 edifici scolastici, sui 64.800 totali presenti in Italia, sorgerebbe infatti in un'area a rischio frana o alluvione. Lo stesso discorso vale per gli ospedali: 550 strutture si trovano in una zona a rischio. Ma non siamo sicuri neanche nei luoghi di lavoro: sono 46.000 le industrie che si trovano in territori a rischio idrogeologico e se contiamo anche gli uffici, i negozi e le altre attività saliamo a 460.000. Il costo complessivo dei danni provocati in Italia da terremoti, frane e alluvioni dal 1994 a oggi? Una cifra iperbolica: almeno 250 miliardi di euro. Negli ultimi venti anni per ogni miliardo stanziato in prevenzione ne sono stati spesi oltre 2,5 per riparare i danni. Aldo Loris Rossi, uno dei più apprezzati urbanisti a livello internazionale (non a caso ascoltato dai soli e “soliti” radicali, e ora, finalmente, dal presidente della Regione Campania, lo «sceriffo» Vincenzo De Luca), da tempo avanza una proposta insieme rivoluzionaria e utopica: dice che bisogna rottamare quella che definisce la spazzatura edilizia post-bellica, senza qualità, priva di interesse storico e/o efficienza antisismica e anti disastro ambientale. E rimettere cosi' a «norma» l'intero paese. Un qualcosa di ciclopico visto che riguarderebbe almeno 40mila vani costruiti tra il 1945 e il 1975. Una follia? Cosi' appare a prima vista. Pero', per un attimo almeno, ascoltiamolo questo «folle». Sapete che c'è'? C'e' che conti e cifre alla mano ci dimostra che lo Stato risparmierebbe addirittura, a ricostruire tutto secondo criteri improntati a sicurezza come quelli per esempio usati in Giappone, piuttosto che cercare di rimediare dopo ogni disastro e calamità. Prendiamo gli ultimi «importanti» disastri, quelli che hanno colpito la Sicilia, il Friuli, la Campania, l’Umbria, l’Abruzzo, la Liguria, l’Emilia, la Calabria, e facciamo l’economia del mille “micro-disastri quotidiani. I costi per la ricostruzione di un chilometro quadrato di area colpita oscillano tra 60 e 200 milioni di euro; il costo medio della ricostruzione di un singolo comune varia tra i 270 e i 1400 milioni di euro; il costo medio per abitante residente nell’area colpita oscilla tra 270mila e i 783mila euro. I costi dei disastri ambientali tra il 1968 e il 2003 oscillano sui 146 miliardi di euro. E questo senza considerare i costi in termini di vite umane e il patrimonio culturale che viene distrutto. Ecco, ascoltiamolo un momento, il professor Aldo Loris Rossi. Parla tutte le domeniche pomeriggio sul tardi, una rubrica che si chiama «Overshoot», è condotta da Enrico Salvadori, su «Radio Radicale».

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Mer, 08/05/2015 - 18:30
05/08/14

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Carceri. Appello alla Regione Toscana affinché affronti l'emergenza caldo all'interno del carcere fiorentino di Sollicciano e nelle altre strutture penitenziarie toscane

Mer, 08/05/2015 - 17:18
05/08/15

Si è svolta nel pomeriggio di oggi una conferenza stampa dell'Associazione radicale fiorentina "Andrea Tamburi" alla quale hanno partecipato Massimo Lensi e Maurizio Buzzegoli, rispettivamente presidente e segretario dell'Associazione "Andrea Tamburi", e don Vincenzo Russo, cappellano del carcere di Sollicciano.

Nel corso della conferenza stampa don Russo ha sottolineato le gravi carenze strutturali del carcere fiorentino individuando nei percorsi professionali e di rieducazione una delle debolezze principali dell'organizzazione penitenziaria. Il cappellano ha, inoltre, puntato il dito sulla difficoltà per i detenuti  di affrontare l'emergenza caldo di questi giorni in maniera dignitosa umana. Ha infine portato l'attenzione sul problema dell'affettività in carcere.

I radicali Lensi e Buzzegoli, sulla base di quanto descritto da don Russo, hanno rivolto un appello forte alla Regione Toscana e in particolare all'assessore alla Sanità, Stefania Saccardi, perché sia istituito in tempi brevi e urgenti un presidio sanitario dentro il carcere di Sollicciano e nelle altre principali carceri toscane (come per esempio San Gimignano) per monitorare la salute fisica e psicologica dei detenuti in custodia dello Stato.

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Camera: Su autodichia colga occasione per ripensare a un privilegio ormai unico al mondo

Mer, 08/05/2015 - 17:13
05/08/15

Dichiarazione di Irene Testa coautrice con A. Gerardi del libro “Parlamento Zona Franca, lo Scudo dell’Autodichia” e della Direzione Nazionale di Radicali Italiani:

"Tra poco meno di un’ora la Camera è chiamata a votare sul caso del dipendente del Senato Piero Lorenzoni, demansionato e ricorrente in Cassazione, che con la sua battaglia è riuscito a portare in Corte Costituzionale, partendo dalla sua storia personale, la questione di uno dei più arcaici privilegi, di stampo monarchico, che vige ormai unicamente al mondo presso gli organi costituzionali nel nostro Paese: l’autodichia".

"Mi auguro che i pochi deputati rimasti in prossimità delle ferie estive, riflettano sul vulnus allo stato di diritto rappresentato dall’istituto dell’autodichia e non si lascino sfuggire l’occasione di liberare le istituzioni da un retaggio che vuole il Parlamento al di sopra della legge vigente nel resto del Paese".

http://autodichia.blogspot.it

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Carceri, Bernardini: a Modena per anni detenuti senza diritti. La beffa delle nomine del CSM

Mer, 08/05/2015 - 12:28
05/08/15

Dichiarazione di Rita Bernardini, Segretaria Nazionale di Radicali Italiani

  Al Consiglio Superiore della Magistratura si comportano come “delinquenti abituali”. L’anno scorso avevo denunciato il fatto che al Tribunale di Sorveglianza di Modena avessero nominato in un posto vacante da tempo un tale che se ne era andato subito dopo in ferie e, dopo le ferie, in pensione. Quest’anno il CSM si è prodotto in un altro “capolavoro”: ha nominato un magistrato donna che si è messa subito in maternità e prenderà servizio a metà del 2016. Tutto questo accade mentre, come ha denunciato pubblicamente il Presidente Maisto, il Tribunale principale, quello di Bologna, scoppia per l’enorme carenza di personale non solo nei ranghi della magistratura, ma anche in quello degli organici di cancelleria.   Parlo di comportamenti delinquenziali (reiterati) perché il tutto ha come conseguenza l’inosservanza per anni dei diritti dei detenuti che non ottengono risposte alle loro legittime istanze. Attendo denuncia da parte dei vertici del CSM perché vorrei dimostrare in una sede propria – un’aula di Tribunale – che questi comportamenti “buffoneschi” hanno come esito la violazione di diritti umani fondamentali.   Tutto ciò contribuisce a rendere le nostre carceri “criminogene”, come ha avuto modo di dichiarare il nostro Ministro della Giustizia Andrea Orlando.

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Carceri. A Modena per anni detenuti senza diritti. La beffa delle nomine del Csm

Mer, 08/05/2015 - 12:16
05/08/15

Dichiarazione di Rita Bernardini, Segretaria Nazionale di Radicali Italiani:

"Al Consiglio Superiore della Magistratura si comportano come “delinquenti abituali”. L’anno scorso avevo denunciato il fatto che al Tribunale di Sorveglianza di Modena avessero nominato in un posto vacante da tempo un tale che se ne era andato subito dopo in ferie e, dopo le ferie, in pensione. Quest’anno il CSM si è prodotto in un altro “capolavoro”: ha nominato un magistrato donna che si è messa subito in maternità e prenderà servizio a metà del 2016. Tutto questo accade mentre, come ha denunciato pubblicamente il presidente Maisto, il Tribunale principale, quello di Bologna, scoppia per l’enorme carenza di personale non solo nei ranghi della magistratura, ma anche in quello degli organici di cancelleria".

"Parlo di comportamenti delinquenziali (reiterati) perché il tutto ha come conseguenza l’inosservanza per anni dei diritti dei detenuti che non ottengono risposte alle loro legittime istanze. Attendo denuncia da parte dei vertici del CSM perché vorrei dimostrare in una sede propria – un’aula di Tribunale – che questi comportamenti “buffoneschi” hanno come esito la violazione di diritti umani fondamentali".

"Tutto ciò contribuisce a rendere le nostre carceri “criminogene”, come ha avuto modo di dichiarare il nostro ministro della Giustizia Andrea Orlando".

 

 

 

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Non c'e' Pace senza Giustizia saluta la straordinaria figura di Giovanni Conso

Mar, 08/04/2015 - 10:32
04/08/15

Non c'è Pace Senza Giustizia apprende la notizia della scomparsa di Giovanni Conso con grande dolore. E' stato un uomo capace di mettere la propria scienza e conoscenza del diritto al servizio delle istituzioni e ha avuto un ruolo chiave nel far avanzare il diritto internazionale, in particolare grazie al suo impegno per l'istituzione della Corte Penale Internazionale. Ricordiamo con ammirazione e rispetto il suo appassionato contributo alla redazione dello Statuto di Roma durante la Conferenza Diplomatica del 1998. Con Giovanni Conso non scompare solo un grande giurista, scompare un uomo con una visione chiara della funzione del diritto come baluardo della legalità e dello Stato di diritto nel mondo.

 

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Raccolta fondi per tenere il Congresso del Partito Radicale (PRNTT)

Mar, 07/28/2015 - 17:43
28/07/15 Raccolta fondi straordinariaper il 40° Congresso del Partito Radicale Nonviolento Transnazionale Transpartito


Radicali Italiani, a seguito della mozione generale approvata dal Comitato nazionale il 16 gennaio 2015, riconoscendo la centralità del Partito Radicale Nonviolento Transnazionale Transpartito (PRNTT), intraprende una raccolta fondi - dal 1 agosto 2015 al 31 gennaio 2016 - diretta a offrire al PRNTT la possibilità di tenere il proprio Congresso.

Coloro che intendano contribuire all'iniziativa possono effettuare una donazione secondo le modalità sotto indicate.

Qualora il Congresso del PRNTT non dovesse essere convocato entro il termine ultimo del 30 settembre 2016, sarà possibile chiedere a Radicali Italiani la restituzione dell’importo versato.

Questa è la lista dei contributi ricevuti:

 

COME CONTRIBUIRE

 

Indicare nella causale "Congresso PRNTT";

 

Tramite Paypal: Scegli l'importo: 

Con bollettino postale: Sul conto corrente postale n° 27930015 intestato a Radicali Italiani.

Con bonifico postale: Indirizzato all'Iban: IT51Z0760103200000027930015 intestato a Radicali Italiani.

Con bonifico bancario: Indirizzato all'Iban: IT79D0832703221000000002380, codice swift ROMAITRR, intestato a Radicali Italiani.

 

HANNO GIÀ CONTRIBUITO

 

Cognome e nomeImporto (€)1

2

3

   TOTALE 
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Presentazione del rapporto 2015 di Nessuno Tocchi Caino

Mar, 07/28/2015 - 16:44
28/07/15

 PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO 2015 DI NESSUNO TOCCHI CAINO

“La pena di morte nel mondo”     VENERDI’ 31 LUGLIO 2015 – ORE 11 Via di Torre Argentina 76 Roma   Partecipano:   FLAMINIA GIOVANNELLI, Sottosegretario del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace ANDREA ORLANDO, Ministro della Giustizia SANDRO GOZI, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio MARCO PANNELLA, Presidente di Nessuno tocchi Caino SERGIO D’ELIA, Segretario di Nessuno tocchi Caino ELISABETTA ZAMPARUTTI, Tesoriera di Nessuno tocchi Caino MARCO PERDUCA, Rappresentante all’ONU del Partito Radicale   21.3pt">Il Rapporto 2015 di Nessuno tocchi Caino, edito da Reality Book, da’ conto dei fatti più importanti relativi alla pratica della pena di morte nel 2014 e nei primi sei mesi del 2015. 21.3pt">Sul terribile podio dei primi Paesi che nel 2014 hanno compiuto più esecuzioni nel mondo figurano tre Paesi autoritari: Cina, Iran e Arabia Saudita. Mentre i primi Paesi-boia del 2015 (al 30 giugno) sono Cina, Iran e Pakistan. 21.3pt">Durante l’evento saranno illustrati anche gli obiettivi della campagna di Nessuno tocchi Caino in vista del Congresso che si terrà nel carcere di Opera in autunno dedicato prevalentemente al tema dell’ergastolo oltre che della prossima votazione nel dicembre 2016 della nuova Risoluzione sulla Moratoria Universale delle esecuzioni da parte dell’Assemblea Generale dell’ONU. 21.3pt">Il Premio “L’Abolizionista dell’Anno 2015”, promosso da Nessuno tocchi Caino quale riconoscimento alla personalità che più di ogni altra si è impegnata sul fronte dell’abolizione, è conferito quest’anno a Papa Francesco. 21.3pt">Papa Bergoglio, il cui Pontificato è stato inaugurato dall’abolizione dell’ergastolo e dall’introduzione del reato di tortura nell’ordinamento dello Stato del Vaticano, si è pronunciato in modo forte e chiaro non solo contro la pena di morte, ma anche contro la morte per pena e la pena fino alla morte.     I CONTENUTI DEL RAPPORTO SONO SOTTO EMBARGO FINO ALLE ORE 11 DEL 31 LUGLIO 2015    

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RADICALI - Alterio, Cappato, Lipparini, Magi, Marinoni e Massari hanno depositato ieri in Cassazione la PdL di iniziativa popolare per l'elezione diretta nelle città metropolitane

Mar, 07/28/2015 - 14:51
28/07/15 Omni Milano, lunedì 27 luglio 2015, 15:24:05   CITTÀ METROPOLITANA,DEPOSITATA IN CASSAZIONE PROPOSTE LEGGE ELEZIONE DIRETTA   (OMNIMILANO) Milano, 27 LUG - È stata depositata stamattina a Roma, presso la Corte di Cassazione, una proposta di legge di iniziativa popolare in materia di "Elezione diretta del sindaco e del consiglio della città metropolitana". A guidare per il momento l' iniziativa sono esponenti  Radicali, Socialisti, di Italia Unica, liste civiche e associazioni provenienti dalle città metropolitane di tutta Italia. Erano presenti oggi a Roma Giuseppe Alterio  (Comitato Nazionale Radicali italiani, Napoli), Felice Besostri  (avvocato, Milano), Giuseppe Bicchielli  (Italia Unica Roma), Roberto Biscardini  (consigliere metropolitano, Milano), Mauro Broi  (Milano), Marco Cappato  (consigliere metropolitano Milano), Daniele Fichera  (consigliere regionale PSI, Roma), Antonio Gadelata  (Comiti Civici Bari), Gerardo Labellarte  (PSI), Lorenzo Lipparini  (Comitato Nazionale Radicali italiani, Milano), Riccardo Magi  (Presidente Radicali italiani, consigliere Roma Capitale), Claudio Marinoni  (Associazione Enzo Tortora Milano), Alessandro Massari  (Radicali italiani, Roma), Maurizio Villani  (PSI), Valter Catoni (Italia Unica, Roma), Lelio Alfonso  (coordinatore nazionale Italia Unica). I promotori hanno dichiarato:  "la legge Delrio ha reso le città Metropolitane enti di secondo livello, di fatto nominati dai Partiti. Ci rivolgiamo in particolare agli amministratori e ai cittadini di quei comuni che, con l' attuale normativa, sono stati defraudati del diritto di voto, già sancito dalla Carta europea delle autonomie locali. Auspichiamo che, grazie all' iniziativa popolare, si possa superare l' attuale assurdo sistema e ripristinare quanto prima l' elezione diretta e a suffragio universale".

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Sentenza paritarie. Turco e Pontesilli: rispetta gli accordi presi e poi violati ... dallo Stato Italiano

Dom, 07/26/2015 - 12:21
26/07/15

Maurizio Turco, Tesoriere del Partito Radicale e Carlo Pontesilli, Segretario nazionale di anticlericale.net hanno dichiarato:

 

"Il fatto che per anni si sia goduto di privilegi e ad un certo punto, a nostro avviso molto tardi, siano revocati è tutto fuorché revoca di una qualsiasi libertà.

 

Dal 2006 ci stiamo battendo contro le diverse leggi messe in campo per violare il principio della leale concorrenza nei confronti di imprenditori non confessionali. Leggi puntualmente modificate per perpetrare il privilegio ed oggi attendiamo il responso della Corte europea di Giustizia.

 

Peraltro nel decreto legge di recepimento del nuovo concordato del 1984 - sottoscritta dal Presidente del Consiglio Craxi e, tra gli altri, dal Ministro dell'Interno Oscar Luigi Scalfaro - si da conto che per la Commissione paritetica Italia-CEI :

"Quando ... l'ente (ecclesiastico) svolga attività come quelle di assistenza e beneficenza, istruzione, educazione e cultura e, in ogni caso, attività commerciali o comunque a scopo di lucro, queste attività agli effetti civili  NON sono considerate come attività di religione o di culto. Naturalmente gli enti ecclesiastici possono liberamente svolgere attività diverse da quelle di religione o di culto."

 

Diciamo che la Cassazione non ha fatto altro che ristabilire la lettera di quegli accordi, che furono traditi dallo Stato.

 

PS Dopo questa sentenza tutti i Comuni italiani devono procedere al recupero di tutte le somme non ancora prescritte."

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Finanziamento pubblico ai partiti. Turco: alla ricerca dell'ennesimo sotterfugio contro il referendum promosso dal Partito Radicale

Dom, 07/26/2015 - 12:18
26/07/15

Dichiarazione di Maurizio Turco, tesoriere del Partito radicale:

 

Finanziamento pubblico ai partiti. Ci risiamo o meglio non è mai cambiato nulla dal referendum del 1993 con il quale i cittadini lo cancellarono, referendum promosso nel 1993 dal partito radicale (citare la fonte).

Le hanno provate tutte. 
Con il quattro per mille e gli stessi iscritti ai partiti non hanno gradito.
Con il finto rimborso per spese elettorali e per anni la Corte dei Conti ha refertato i bilanci dei partiti non prima di aver premesso che la legge non gli consentiva di fare controlli ma solo di prendere atto delle dichiarazioni e che era fuorviante parlare di rimborsi visto che i partiti ci guadagnavano e non poco (tranne i radicali, si può dire?).
Con la riduzione dei contributi pubblici (legge 96 del 2012).
E per finire, il 28 dicembre 2013 - come auspicio di un buon principio - con il decreto-legge 149 con l'abolizione del finanziamento pubblico: dopo essersi sgolati per venti anni che era stato cancellato con quelle che loro chiamavano riforme ma che era sopravvissuto e i contributi cresciuti a dismisura attraverso dei sotterfugi.

Andrebbe riascoltato il dibattito parlamentare sulla legge del 2012 e sulla caparbietà con la quale si sono battuti, come fiere davanti alla preda, per non lasciare alla Corte dei conti il controllo su quel denaro.

Hanno preferito farsi una Commissione ad hoc, con magistrati di varia provenienza, che non ha potuto procedere al controllo per la carenza di risorse e personale che gli avrebbe dovuto assegnare ... il Parlamento. 

Altro che trecartari, questi sono professionisti che adesso sono alla ricerca di un ennesimo sotterfugio con il quale abusare della credulità popolare, o meglio della mancanza di informazione.

 

 

 

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Senato. Caccia, Devetag e Federico (Radicali): Divieto per i richiami vivi con gli uccelli migratori è passo avanti, ora vietare i richiami vivi da allevamento e riformare intera normativa

Ven, 07/24/2015 - 11:25
24/07/15

Dichiarazione di Maria Giovanna Devetag e Valerio Federico, rispettivamente segretaria di “Parte in Causa” e tesoriere di Radicali Italiani:

Ieri, giovedì 23 luglio, il Senato ha finalmente approvato l’articolo 21 della “legge europea”, ponendo così fine alla pratica crudele dei “richiami vivi”, la cattura di piccoli uccelli migratori per farne dei richiami da caccia. Nello specifico, l’articolo in questione recepisce la Direttiva comunitaria 2009/147/Ue che vieta l'utilizzo di metodi non selettivi, come le reti e il vischio, rendendo la cattura dei piccoli uccelli di fatto impraticabile.

Ricordiamo che non più tardi del novembre scorso la Commissione Europea era tornata a bacchettare l’Italia proprio sull’uso dei richiami vivi, pratica che, nonostante il divieto imposto a livello europeo, risulta ancora largamente esercitata in diverse regioni del Nord e del Centro Italia. Ogni anno centinaia di piccoli uccelli migratori vengono catturati per essere rinchiusi in gabbie minuscole e tenuti al buio in cantine fredde ed anguste. All’apertura della stagione venatoria, i piccoli volatili vengono riportati alla luce in modo che il loro canto attiri i propri simili abbattuti facilmente, a quel punto, dalle doppiette dei cacciatori.

Una pratica aberrante alla quale il voto di oggi sembra avere finalmente messo la parola “fine”. Purtroppo resta ancora in vigore la possibilità di utilizzare richiami vivi provenienti da allevamenti, per cui la nostra iniziativa non si ferma qui.

Radicali Italiani, insieme alle associazioni “Parte in Causa” e Radicali Ecologisti, ha elaborato e depositato, grazie alla deputata Gessica Rostellato del Partito Democratico, una proposta di legge che mira a riformare radicalmente l’attuale normativa sull’attività venatoria, prevedendo, tra gli altri punti, l’estensione del divieto di caccia a molte aree attualmente non tutelate, la definitiva messa al bando di ogni munizionamento a base di piombo, il raddoppio delle distanze di sicurezza da abitazioni e veicoli, e il divieto di allevamento, commercio e utilizzo di richiami vivi. 

I parlamentari italiani hanno quindi ora l’opportunità di sostenere una riforma, denominata “Scacciamoli” che, se approvata, porterebbe l’Italia in una posizione di assoluta avanguardia in Europa per quanto riguarda la tutela degli animali, dell’ambiente e della sicurezza.

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Carceri, Bernardini: l’emergenza dell’illegalità dei trattamenti inumani e degradanti purtroppo non e’ ancora finita.

Gio, 07/23/2015 - 14:02
23/07/15

 

Dichiarazione di Rita Bernardini, Segretaria di Radicali Italiani.   Mi dispiace davvero dover contraddire il Ministro della Giustizia Andrea Orlando (che per molti versi apprezzo fortemente) che oggi ha affermato che l’emergenza sovraffollamento  in Italia è finita. Lo sfido a visitare con me alcuni reparti di Sollicciano o di Regina Coeli, solo per citare istituti che ho visitato recentemente. Purtroppo, l’elenco è ancora lungo e riguarda decine di istituti penitenziari italiani. Ma, soprattutto, occorrerebbe superare immediatamente lo stato di illegalità che è pressoché comune a tutte le carceri per il mancato rispetto dell’Ordinamento penitenziario, del suo regolamento di attuazione e delle leggi fondamentali italiane, europee e transnazionali: in questa estate arroventata, in molte carceri manca persino l’acqua (vedi Santa Maria Capua Vetere) per lavarsi e bere! A Sollicciano due giorni fa un detenuto è morto per un colpo di calore!!   Quando poi mi tocca leggere le dichiarazioni di una ex PM secondo la quale noi, come Paese, saremmo addirittura un modello, mi chiedo se abbia mai messo piede –visitandole adeguatamente - nelle celle di reclusione. Quando la presidente della Commissione giustizia della Camera, Donatella Ferranti, arriva ad affermare che la condanna della Corte EDU è stato un “input” per varare i provvedimenti, mi corre l’obbligo di ricordarle che quelle denunce che hanno dato luogo alla sentenza Torreggiani le abbiamo presentate in parte noi radicali (tre dei sette casi li avevamo presentati proprio noi) in anni in cui lei e le maggioranze di governo sonnecchiavano o giravano la testa dall’altra parte.   E’ fuorilegge o no il fatto che i Tribunali di Sorveglianza siano così sotto organico, soprattutto di personale di cancelleria, da essere costretti ad affrontare solo le emergenze anziché la maggior parte delle istanze presentate dai detenuti secondo quanto previsto dall’ordinamento penitenziario? Ricordo che nella settima sezione di Regina Coeli (dove la scorsa settimana si sono suicidati due detenuti), a pasquetta quando l’ho visitata assieme a Marco Pannella, gli agenti che ci accompagnavano abbassavano gli occhi per la vergogna di ciò che dovevamo vedere ed ascoltare passando in rassegna le celle. La situazione diviene troppo spesso umiliante anche per i servitori dello Stato, costretti a tollerare situazioni inumane e degradanti.   Per uno Stato democratico è fatto obbligo di rimuovere immediatamente le situazioni in violazione dei diritti umani fondamentali: è questo il motivo di fondo per il quale continuiamo a volere e a lottare per un provvedimento di amnistia e di indulto. 

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Carceri. Buzzegoli: Morte detenuto per caldo si potrebbe configurare l'ipotesi di negligenza da parte dei responsabili della struttura

Mar, 07/21/2015 - 18:08
21/07/15

A seguito della notizia della morte di un detenuto di 45 anni nel carcere fiorentino di Sollicciano, sono intervenuti Maurizio Buzzegoli e Massimo Lensi, rispettivamente segretario e presidente dell'Associazione per l'iniziativa radicale 'Andrea Tamburi': "Dall'inizio dell'anno sono state nove le vittime del carcere di Sollicciano e anche questa volta sulle circostanze del decesso si potrebbe configurare l'ipotesi di negligenza da parte dei responsabili della struttura penitenziaria e la totale assenza di un presidio sanitario efficiente". I due esponenti radicali fanno riferimento alla possibilità che il malore sia stato causato dal caldo mentre il detenuto stava svolgendo attività fisica all'aperto: "È curioso come a Sollicciano le regole elementari (comuni a tutti) di difesa dal caldo non vengano osservate: possibile che in estate le attività sportive non possano essere spostate in orari più consoni?". Buzzegoli e Lensi rilanciano la proposta radicale di amnistia e indulto e attaccano le istituzioni: "Nelle ultime 72 ore sono quattro le vittime delle carceri italiane: probabilmente il Governo, il Parlamento e le Istituzioni locali hanno criticità più importanti che interrompere la mattanza di cittadini in custodia dello Stato, poco o niente si è fatto per superare la condizione tecnica di criminalità dello Stato italiano". I due esponenti radicali, infine, lanciano un appello alla Regione Toscana: "Si provveda con urgenza e tempestività a creare un presidio sanitario capace di monitorare lo stato di salute dei detenuti toscani a fronte delle difficoltà meteorologiche delle ultime e delle prossime settimane".

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Comitato nazionale di Radicali Italiani 17-19 luglio 2015. Le mozioni approvate

Lun, 07/20/2015 - 15:34
20/07/15 Mozione generaleapprovata dal comitato nazionale di radicali italiani il 19 luglio 2015

Con 29 voti a favore, 1 contrario e 2 astensioni.

 

 

Il Comitato Nazionale di Radicali Italiani, riunito a Roma il 17, 18 e 19 luglio 2015,

sostiene la convocazione da parte del Partito Radicale, assieme a Nessuno Tocchi Caino e Non C’è Pace Senza Giustizia, della Seconda Conferenza Internazionale “Universalità dei Diritti Umani, per la transizione verso lo Stato di Diritto e l'affermazione del Diritto alla Conoscenza” che si terrà il prossimo 27 luglio a Roma presso il Senato della Repubblica;

ringrazia, in particolare, Matteo Angioli e Laura Harth per il prezioso lavoro svolto per l’organizzazione politica di questo importante appuntamento;

considera un significativo successo politico il patrocinio della Conferenza da parte del Ministero degli Affari Esteri italiano  e propone con Marco Pannella che sia lo Stato italiano, attraverso l’intero Governo, a promuovere un’azione istituzionale volta a creare le condizioni politiche per la codificazione in sede ONU del Diritto Umano alla Conoscenza e per una transizione verso la piena attuazione dello Stato di Diritto e dei Diritti Umani che veda, tra gli altri, l’Unione Europea e la Lega Araba attori attivi di questo processo.

Il Partito Radicale arriva a questa fondamentale tappa per la tenacia della sua resistenza ad un regime che con violenza sempre più efficace ha impedito e impedisce al popolo italiano di conoscere i suoi obiettivi e le sue lotte, così come lo priva della consapevolezza dell’effettiva situazione sociale, civile, democratica ed economica del nostro Paese.

Il Comitato ritiene sempre più imprescindibile il ricorso ad una vera e propria, complessiva, REQUISITORIA contro lo Stato italiano da presentare alle giurisdizioni nazionali e sovranazionali riprendendo le analisi e le proposte scaturite dal convegno organizzato da Radicali Italiani, dal Partito Radicale Nonviolento e dai parlamentari radicali il 22 e 23 novembre 2010 dal titolo “Stato di diritto e democrazia in Italia”.

RISORSE

Solo per rimanere ai fatti più recenti in cui il costo dell’illegalità del nostro Paese si è manifestato in sedi istituzionali, il Comitato Nazionale di Radicali Italiani, come ha rilevato Massimiliano Iervolino, segnala che:

  • il 16 luglio 2015 la Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha nuovamente condannato l’Italia per l’immonda gestione dei rifiuti in Campania, imponendoci il pagamento di una somma forfetaria di 20 milioni di euro e di una multa giornaliera di 120.000 euro fino a quando non verrà risolto il problema;
  • nell’udienza del 25 giugno 2015, il Procuratore Generale della Corte dei Conti, Martino Colella, durante la presentazione del giudizio sul rendiconto generale dello Stato, ha testualmente affermato: “nei sei anni, dal 2007 al 2013, sono state adottate nei confronti dell’Italia, che risultava tra i Paesi maggiormente sanzionati, decisioni di rettifica finanziaria per un ammontare di complessivi 916.260.344,90 euro”, cioè quasi un miliardo di euro;
  • dal rapporto annuale sull’esecuzione delle sentenze della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo – redatta dal Comitato dei Ministri – risulta che con riferimento all’attività del 2014 sul fronte degli equi indennizzi decisi dalla Corte, l’Italia ha adempiuto nei termini solo in 11 casi (erano 32 nel 2013), con 21 casi in attesa di pagamento da oltre 5 anni. Il nostro Paese ha corrisposto 29.940.989 euro contro i 71.284.302 del 2013;
  • il rapporto annuale sul monitoraggio relativo all’applicazione del diritto UE, adottato dalla Commissione Europea il 9 luglio 2015, riporta come l’Italia abbia il primato negativo, insieme alla Grecia, per le procedure di infrazione aperte nel 2014, soprattutto nel campo dell’ambiente, dei trasporti e dell’immigrazione;
RISORSE

il Comitato Nazionale di Radicali Italiani dà mandato agli organi dirigenti, in sinergia con il Partito Radicale e gli altri soggetti costituenti, di:

  1. convocare entro il prossimo Comitato uno o più appuntamenti affinché si acceleri la redazione complessiva in corso da molti anni, in particolare grazie all’impegno di Marco Beltrandi, della “requisitoria” contro lo Stato italiano da presentare presso le giurisdizioni sovranazionali
  2. denunciare presso la Corte dei Conti il DANNO ERARIALE conseguente alle decisioni ovvero alle condanne inflitte dalle corti sovranazionali al nostro Paese per arrivare anche a stimare realisticamente - come già è avvenuto sul fronte della giustizia e delle carceri grazie al lavoro professionale e militante di Deborah Cianfanelli - l'ammontare del danno in termini economici causato da uno Stato, il nostro, delinquente abituale nella violazione delle norme attinenti il rispetto dei diritti umani fondamentali.

Il Comitato ribadisce la centralità dell’obiettivo dell’amnistia e dell’indulto quali strumenti obbligati per il rientro nella legalità soprattutto per quel che riguarda il diritto alla “ragionevole durata dei processi” sancito dall’art. 111 della nostra Costituzione, dall’art. 6 della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo, e strutturalmente violato tanto da comportare da almeno un trentennio l’ininterrotta condanna del nostro Stato in sede europea;

esprime apprezzamento per le recenti dichiarazioni del Ministro della Giustizia Andrea Orlando che definendo le nostre carceri “criminogene” ha riconosciuto la necessità di urgenti riforme dell’esecuzione penale che facciano della detenzione in carcere una misura residuale rispetto al ricorso a pene e misure alternative molto più efficaci ai fini della recidiva e quindi della tanto invocata “sicurezza” dei cittadini;

considera un significativo riconoscimento l’aver nominato la Segretaria del Movimento quale coordinatrice del tavolo riguardante l’affettività in carcere e la territorialità della pena, nell’ambito degli Stati Generali dell’Esecuzione penale; rileva però la grave contraddizione insita nel fatto che a questa grande mobilitazione, che dovrebbe portare alla fine dell’anno a proposte riformatrici, si sovrapponga già ora in Commissione giustizia della Camera un disegno di legge governativo in materia penale e penitenziaria al quale il Governo stesso ha presentato una raffica di emendamenti per aumentare le pene edittali minime e massime per reati quali furti, rapine e scippi senza minimamente porsi il problema del ricorso alle tanto sbandierate quanto poco previste e applicate pene alternative al carcere; 

appoggia e sostiene la denuncia della Segretaria del Movimento sulla drammatica situazione degli organici della magistratura di sorveglianza di Bologna che comporta e comporterà gravissime violazioni dei diritti dei detenuti; chiede a) che il Ministro della Giustizia risponda immediatamente all’interrogazione depositata in materia dal Vicepresidente della Camera Roberto Giachetti; b) che si adoperi tempestivamente per risolvere l’emergenza riguardante pressoché tutte le sedi dei Tribunali e degli Uffici di sorveglianza soprattutto nell’imminenza della concessione dei permessi estivi ai detenuti; invita le associazioni, i dirigenti e i militanti radicali a verificare sul territorio la situazione degli organici  dei Tribunali di Sorveglianza e la capacità di risposta ai compiti istituzionalmente loro affidati;  

Ringrazia il Prof. Mario Baldassarri per l’importante contributo di elaborazione e proposte contenute nell’intervento pronunciato nel corso della prima giornata dei lavori del Comitato,; soluzioni assolutamente convergenti con l’analisi storica radicale sull’immediata necessità degli Stati Uniti d'Europa, sull’abnorme crescita del debito pubblico determinata da decenni di regime partitocratico, sugli immensi costi delle mancate riforme, sull’urgenza ormai imprescindibile di incidere sulle ruberie, in primo luogo  quelle relative alle forniture di beni e servizi alla pubblica amministrazione, agli appalti delle grandi opere, “per non parlare delle 8 mila municipalizzate, coi loro consigli d'amministrazione, i consulenti, il personale in esubero; attorno alle municipalizzate – ha ricordato Baldassarri - ruotano 1 milione di italiani: è questo il vero voto di scambio”.

saluta l’iniziativa di ACRI e del suo presidente Guzzetti di creare un’interlocuzione diretta con il Movimento Radicale in seguito alle iniziative legate alla campagna politica denominata #Sbanchiamoli e considera il protocollo d’intesa stipulato tra il Ministero dell’Economia e della Finanza e l’ACRI, del 22 aprile scorso, come un primo concreto successo. Il documento prevede l’impegno delle Fondazioni bancarie su 3 proposte di Radicali Italiani utili ad un’efficace azione di welfare di prossimità delle Fondazioni: la diversificazione degli investimenti interrompendo la sistematica violazione delle norme, il ricorso al Bando come modalità privilegiata per selezionare le erogazioni e il ricorso alle fusioni tra Fondazioni per ridurre i costi ed ottenere maggiori introiti dall’attività di investimento. Il Comitato invita a proseguire l'interlocuzione con ACRI al fine di proporre alle Fondazioni misure migliorative rispetto a quelle presenti nel protocollo stesso.

Il Comitato ringrazia Benedetto Della Vedova per l’iniziativa dell’Intergruppo parlamentare che ha già registrato la firma di oltre 250 fra deputati e senatori sulla proposta di legge per la legalizzazione della cannabis; decide di sostenere, con il proseguimento delle iniziative di disobbedienza civile nonché con la raccolta di sottoscrizioni al testo di legge, l’azione riformatrice capace di portare finalmente al successo la quarantennale lotta antiproibizionista di Marco Pannella e dei Radicali. Invita gli organi dirigenti a valutare la fattibilità di presentare una denuncia per omissione d’atti d’ufficio nei confronti delle procure che non sono intervenute per arrestare e processare i vertici del Movimento e del Partito Radicale responsabili del reato di coltivazione di marijuana.

RISORSE

Il Comitato di Radicali italiani

invita gli organi dirigenti a valutare l’opportunità di un’eventuale adesione ai referendum per la conversione ecologica degli investimenti (su trivellazioni e Sblocca Italia) presentati dal coordinamento nazionale “No Triv” e dall'associazione “Possibile” se in sinergia con le iniziative radicali in particolare quelle portate avanti da anni da Maurizio Bolognetti in Basilicata e più recentemente da altri esponenti e militanti in Abruzzo e Puglia.

Il Comitato di Radicali italiani

ringrazia chi ha partecipato all’Asta Radicale non solo per aver garantito una quota di autofinanziamento a Radicali Italiani e al Partito Radicale ma per aver anche dato vita ad un’occasione di ricordo e viva conoscenza nell'ambito della celebrazione dei 60 anni del Partito

invita il Parlamento italiano a calendarizzare la discussione sulla riforma del sistema elettorale per l'elezione diretta del Sindaco e del Consiglio delle Città metropolitane, in tal modo ponendo fine alla violazione della Carta europea delle autonomie locali, emanata nel 1987 dal Consiglio d'Europa, che prevede per gli enti locali assemblee elette a suffragio universale.

Il Comitato sostiene le iniziative popolari intraprese sia dall’Associazione Enzo Tortora di Milano con 4 referendum cittadini in tema di alloggi sociali, navigli, mobilità e verde pubblico, sia di RadicaliRoma con le delibere di iniziativa popolare per il superamento dei campi rom e la riforma dell’accoglienza ai rifugiati. Il Comitato denuncia nelle politiche discriminatorie e di segregazione attuate per decenni dalle amministrazioni locali e statali nei confronti dei cittadini Roma la causa delle reiterate violazioni dei diritti umani e l’occasione di attività illecite che hanno impedito di attuare interventi di inclusione concordati con i singoli individui che vivono il disagio abitativo e lavorativo.

Il Comitato Ringrazia i consiglieri comunali di Roma e Milano, Riccardo Magi e Marco Cappato, per la coraggiosa opera di denuncia del malaffare partitocratico sempre sfociata grazie al loro impegno in proposte alternative di governo della città.

In particolare, per quel che riguarda direttamente l’iniziativa del Presidente Riccardo Magi nel ruolo di consigliere comunale di Roma, apprezza  e sostiene l’isolata opera di denuncia e di contrasto al malaffare politico. Il lavoro di analisi e proposta Radicale  – in continuità con il metodo e la prassi del Movimento e nutrito dalla redazione del documento "Proposte radicali per Enti locali e Regioni" pubblicato nel 2012 - ha consentito di portare a conoscenza dei cittadini, prima che divenissero cronaca giudiziaria con l’inchiesta della Procura di Roma, le pratiche clientelari di spartizione politica delle risorse pubbliche, la situazione fallimentare delle aziende partecipate. Saluta come successo dell’intero Movimento le prime delibere dell’Autorità Nazionale Anticorruzione sul progetto della Metro C di Roma e sul Centro di Accoglienza per soli rom ‘Best House Rom’, nonché la sentenza di condanna del Comune di Roma per “il carattere discriminatorio” del campo Rom la Barbuta, per la quale va dato merito al lavoro di documentazione dell'Associazione 21 luglio.

Il Comitato invita gli organi dirigenti e le associazioni radicali ad estendere e valorizzare la denuncia presentata da Marco Pannella per il delitto di discriminazione razziale perpetrato dall’Amministrazione capitolina attraverso la politica di apartheid e di segregazione dei campi rom.

Rita Bernardini – Valerio Federico

 

Mozione particolare a prima firma di Nicolino Tosoni

accolta con 17 voti a favore, 2 contrari e 7 astenuti

 

Mozione particolare a prima firma di Alex Rossi

accolta con 23 voti a favore, 1 contrari e 2 astenuti

 

Mozione particolare a prima firma di Josè De Falco

accolta con 19 voti a favore, 7 contrari e 4 astenuti

 

Mozione particolare a prima firma di Giuseppe Alterio

accolta con 18 voti a favore, 1 contrari e 4 astenuti

 

Mozione particolare di Ariberto Grifoni

accolta con 13 voti a favore, nessun contrario e 10 astenuti

 

 

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Tasse: Cappato "prima tagli su imprese e lavoro, altrimenti Renzi farà vincere il populismo"

Dom, 07/19/2015 - 11:17
19/07/15

Dichiarazione di Marco Cappato, Presidente del Gruppo Radicale - federalista europeo al Comune di Milano, ai margini del Comitato nazionale di Radicali italiani.

 

"Tagliare le tasse sulle imprese fa riprendere l'economia e riduce l'evasione. Tagliare le tasse sulla casa, molto meno. Ma rende più voti. Renzi sceglie la strada economicamente meno efficace, ma elettoralmente più redditizia, come sono stati gli 80 euro. Il rischio però, quando si sceglie di giocare sul terreno dei populisti, o lo si diventa peggio di loro o si prepara la loro vittoria.
Tagliare le tasse è fondamentale, e va fatto prioritariamente con le tasse sulle imprese e sul lavoro.

 

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Ucraina/#freesavchenko. Radicali: Regione Piemonte manda segnale forte e chiaro alla Russia di Putin

Ven, 07/17/2015 - 17:10
17/07/15

È stato approvato il 14 luglio, dal Consiglio regionale del Piemonte, l’ordine del giorno a prima firma Enrica Baricco e Mauro Laus che sollecita il governo italiano e le massime autorità europee a garantire la risoluzione del caso della parlamentare ucraina Nadyia Savchenko, detenuta illegalmente nelle carceri russe da oltre un anno.

Dichiarazione di Silvja Manzi (Coordinatrice Associazione radicale Adelaide Aglietta e membro del Comitato diritti umani della Regione Piemonte):

"Finalmente le Istituzioni italiane, e la Regione Piemonte in particolare, mandano un segnale forte e chiaro alla Russia di Putin in merito alla vergognosa vicenda della Parlamentare ucraina e pilota Nadiya Savchenko, illegalmente detenuta nelle carceri russe. Nadya ha lottato e sta lottando con le armi della nonviolenza per far valere i propri diritti contro i soprusi subiti. La comunità internazionale deve farsi parte attiva in tutti i modi possibili nel chiedere la sua immediata liberazione. Per questo la richiesta chiara e netta posta al Ministro degli esteri del nostro Governo affinché si faccia carico di porre la questione a livello europeo e internazionale è una buona notizia. Occorrerebbe ben altra consapevolezza da parte di cittadini e Istituzioni in merito ai rischi che sono insiti nelle mire espansionistiche della Russia e alle continue violazioni degli accordi di Minsk ma oggi finalmente il Piemonte ha fatto la sua parte. Un ringraziamento particolare al presidente del Consiglio regionale Mauro Laus e alla consigliera Enrica Baricco che hanno fatto proprio l’ordine del giorno promosso in sede del Comitato diritti umani del Piemonte”.

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Processo Tamoil. Ravelli e Turco: Bene costituzione parte civile giunta di Cremona nel processo Tamoil

Ven, 07/17/2015 - 17:05
17/07/15 Dichiarazione di Sergio Ravelli, presidente dell'Associazione radicale di Cremona, e Maurizio Turco, già deputato radicale eletto a Cremona: Salutiamo la soluzione di continuità con il passato che la Giunta comunale di Cremona ha operato decidendo di costituirsi parte civile nel processo Tamoil. Ci auguriamo che tutte le forze politiche e no condividano e sostengano questa decisione. Riteniamo inoltre che aver dato mandato all'avvocato che ha assistito Gino Ruggeri in primo grado sia la più adeguata strategia processuale. Un ringraziamento particolare a Gino Ruggeri che, costituendosi parte civile in primo grado, ha consentito oggi al Comune di Cremona di essere degna istituzione rappresentativa dei suoi cittadini.    

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Sit-in Lega fronte Tar Piemonte: Il Cota protettore di Giovine e il Salvini protettore di “Firmigoni” non sono credibili come difensori della legalità

Ven, 07/17/2015 - 17:01
17/07/15

Dichiarazione di Igor Boni e Giulio Manfredi (Associazione radicale Adelaide Aglietta):

Roberto Cota per ben quattro anni ha difeso - anche con avvocati della Regione pagati dai contribuenti, anche facendo scendere i suoi seguaci in piazza, come questa sera  - il signor Michele Giovine, la cui lista “Pensionati per Cota” era composta da 17 candidati le cui autentiche di accettazione di candidatura erano tutte false. I voti di Giovine furono determinanti per la vittoria di Cota, che nemmeno dopo la condanna in via definitiva dei Giovine (padre e figlio), ebbe la dignità di dimettersi da presidente della Regione Piemonte; non solo, lui e la sua maggioranza misero al posto di Giovine, in Consiglio Regionale, la sua compagna e braccio destro, Sara Franchino, una dei 17 candidati della lista farlocca.

Matteo Salvini, segretario della Lega Nord dal dicembre 2013, ha avallato l’operato di Cota. Non solo: Salvini non spese una parola a favore della legalità quando i radicali milanesi Marco Cappato e Lorenzo Lipparini, nel 2010, denunciarono, fornendone ampia prova, che il listino di Formigoni (in cui vi erano anche esponenti leghisti oltre alla tristemente nota Nicole Minetti) era supportato da centinaia di firme false; da segretario della Lega Lombarda, nel 2012, Salvini avrebbe potuto far ritirare gli avvocati della Lega dalla causa “Cappato contro Formigoni” ma non lo fece. I  tribunali hanno poi attestato a babbo morto che in Lombardia si sarebbe dovuto tornare al voto, come successo in Piemonte.

Se volessero veramente fare qualcosa per la legalità, Cota e Salvini non dovrebbero andare davanti al TAR ma andare a casa.

Tutte le sentenze del “processo Giovine”.

 

 

 

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