Radicali Italiani
Staderini: su Ius Soli Paese è pronto. Ora fronte comune su referendum per modifica Bossi-Fini e Cie
Dichiarazione di Mario Staderini, Segretario Radicali italiani Come dimostrato dal successo dalla campagna Italia Sono Anch'io, nel Paese è emerso già da tempo un sostegno trasversale per la modifica della legge sulla cittadinanza in favore di uno Ius Soli, temperato che dir si voglia. Fa bene il Ministro Kyenge a volere che i disegni di legge siano discussi e votati in Parlamento, dove son certo del sostegno dei parlamentari di ogni schieramento. E' irragionevole e dannoso continuare ad escludere quel milione di giovani italiani di seconda generazione, nati in Italia da genitori stranieri oppure arrivati da piccoli, che vivono senza sapere se e quanto potranno rimanere pur essendo perfettamente inseriti e pagando le tasse. Nonostante i danni dell'ideologia leghista, l'immigrazione rimane una opportunità non ancora colta. Per questo abbiamo depositato due referendum abrogativi, uno contro la follia dei Cie e uno contro la precarizzazione forzata dei lavoratori migranti, sui quali coinvolgere un fronte ampio di forze politiche e sociali disponibile a sfidare l'agenda parlamentare che esclude di fatto un tema così centrale dalla discussione pubblica.
© 2013 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati
Il professor Santini e i sanitari hanno consigliato a Marco Pannella, giunto alla 93ma ora di digiuno della sete dopo un lungo digiuno della fame, il ricovero in ambiente sanitario
Comunicato medico del prof Claudio Santini sulle condizioni mediche odierne di Marco Pannella
mso-fareast-font-family:"Times New Roman";color:#222222">
mso-fareast-font-family:"Times New Roman";color:#222222">ROMA, 5 MAGGIO ORE 20,00 - L’onorevole Marco Pannella, che è nuovamente tornato dalla mezzanotte del 1° maggio al digiuno di anche di acqua e di cibi liquidi, oltre a quello da tempo già in corso da cibi solidi, si è sottoposto oggi pomeriggio ad accertamenti clinici e ad esami di laboratorio.
mso-fareast-font-family:"Times New Roman";color:#222222">
mso-fareast-font-family:"Times New Roman";color:#222222">Dopo 92 ore dall’inizio del digiuno il suo peso è di 75 kg e si evidenziano i segni di uno stato di marcata disidratazione; i parametri vitali sono normali.
mso-fareast-font-family:"Times New Roman";color:#222222">
mso-fareast-font-family:"Times New Roman";color:#222222">Gli esami ematochimici, confrontati con quelli eseguiti nei giorni precedenti, hanno documentato un lieve e progressivo incremento dell’azotemia (76 mg/dl), della creatinina (1.42 mg/dl) e della sodiemia.
mso-fareast-font-family:"Times New Roman";color:#222222">
mso-fareast-font-family:"Times New Roman";color:#222222">Dopo aver invitato l’onorevole Pannella a riprendere la normale assunzione di cibi e soprattutto di liquidi, di fronte all’intenzione manifestata di proseguire nel digiuno i sanitari hanno consigliato il ricovero in ambiente ospedaliero per sottoporre il paziente a stretto monitoraggio clinico ed ematochimico e ad ulteriori accertamenti.
© 2013 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati
Million Marijuana March: Staderini, il proibizionismo è un crimine. Battiamolo insieme con iniziative popolari e referendum
Anche quest’anno militanti e iscritti di Radicali italiani parteciperanno alla Million Marijuana March con cui in tutto il mondo si chiede la fine del proibizionismo sulle droghe, un crimine che produce enormi costi sociali, economici e sanitari.
La legge Fini-Giovanardi significa 28 mila persone detenute per averla violata e un mercato illegale che garantisce alle mafie italiane un giro d'affari annuo valutato in almeno 30 miliardi di euro, coinvolgendo 400 mila piccoli spacciatori e 4,3 milioni di consumatori, con oltre 800 mila persone coinvolte in procedimenti amministrativi per possesso di droga.
Di tutto questo però è vietato discuterne da anni, con la complicità di partiti e istituzioni.
Come nel 1993, quando gli italiani si espressero a favore del referendum radicale, occorre la forza delle iniziative popolari per inserire nell’agenda politica un cambio di rotta.
Agli organizzatori della Marijuana March, a chi lotta nei tribunali, a chi sta raccogliendo proposte di legge di iniziativa popolare per la riforma delle leggi proibizioniste, propongo di incontrarci nei prossimi giorni per promuovere insieme il referendum che abbiamo depositato il 10 aprile in Cassazione e che elimina la reclusione per i fatti di lieve entità.
Dichiarazione di Mario Staderini, Segretario di Radicali Italiani
Roma, 4 maggio 2013
Rai/par condicio: Tar da ragione a Pannella e condanna Agcom
Dal 2010 i Radicali discriminati dalla Rai illegalmente: il Tar ordina all’Agcom di adempiere entro 30 giorni, altrimenti nominerà Commissario
Comunicato dell’associazione politica nazionale Lista Marco Pannella
I criteri elaborati dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni in base ai quali dall’aprile 2010 i Radicali sono stati discriminati dai telegiornali e dai programmi di approfondimento politico della Rai sono illegittimi.
È quanto ha stabilito il Tar Lazio-Sezione Terza ter con la sentenza n. 4539 del 2 maggio 2013, accertando che l’Agcom ha eluso una precedente sentenza del novembre 2011 con cui lo stesso giudice ammnistrativo aveva annullato la delibera di archiviazione dell’esposto radicale.
Il Tar ha anche stabilito la nomina di un Commissario ad acta qualora entro 30 giorni l’Agcom non esegua la sentenza, condannandola comunque a rifondere le spese legali.
Nel dare ragione all’associazione Lista Marco Pannella, difesa dall’avvocato Giuliano Fonderico, il Tar ha sottolineato i vizi alla base del provvedimento con cui l’Agcom ha archiviato l’esposto radicale e “legalizzato” la condotta della Rai, la quale aveva negato qualsiasi presenza dei Radicali nelle trasmissioni Ballaro’, Porta a Porta e Annozero, marginalizzandoli anche nei telegiornali.
In particolare, è stata censurata la motivazione in base alla quale l’Agcom aveva equiparato i Radicali a soggetti politici privi di rappresentanza parlamentare nonostante avessero 6 deputati e 3 senatori, senza peraltro considerare che una serie di partiti realmente privi di rappresentanza parlamentare fossero stati comunque molto presenti nei programmi Rai, come ad esempio gli esponenti di SEL.
La sentenza, infine, ribadisce l’illegittimità di equiparare tout court la presenza in programmi di basso ascolto a quella nei programmi di prima serata, specificando che il rispetto della par condicio deve essere valutato all’interno di ciascuno di essi.
© 2013 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati
Eutanasia legale: mobilitazione per sabato 4 maggio
Sabato 4 maggio Radicali italiani insieme all'Associazione Luca Coscioni lanciano una giornata di mobilitazione straordinaria per raccogliere firme in tutta Italia sulla proposta di legge di iniziativa popolare la legalizzazione dell'eutanasia e del testamento biologico.
Ne servono almeno 50.000, da portare al più presto in Parlamento. Se una minima parte di chi è d'accordo con noi si impegnasse a firmare quel giorno, e a raccogliere almeno un'altra firma, saremmo già a metà dell'opera. E se il 4 maggio puoi dedicarci un paio d'ore del tuo tempo, per noi sarà un contributo importante, sapremo farne tesoro.
Il sito di riferimento è www.eutanasialegale.it
Perchè?In Italia, chi aiuta un malato terminale a morire - come un genitore o un figlio che vuole smettere di soffrire - rischia fino a 12 anni di carcere. Il diritto costituzionale a non essere sottoposti a trattamenti sanitari contro la nostra volontà è costantemente violato. Se vogliamo che le cose cambino, dobbiamo darci da fare. È pronta una proposta di legge di iniziativa popolare che regola l'eutanasia e il testamento biologico. Per obbligare il Parlamento a discuterla, serve una grande campagna di mobilitazione. Servono persone come te, disposte a dare una mano o a fare una piccola donazione. Anche 5 euro possono fare la differenza.
Cosa fareIl primo passo è quello di raccogliere le 50.000 firme necessarie per depositarla in Parlamento. Per riuscirci, dovremo con il tuo aiuto contattare Consiglieri comunali e provinciali in tutta Italia, i quali hanno il potere (insieme a notai e cancellieri) di autenticare le firme.
Vuoi far qualcosa per legalizzare l'eutanasia? Da oggi puoi, ovunque tu sia! Lo può fare chiunque, in qualunque parte d'Italia, anche nei paesini più piccoli e sperduti. Basta scaricare il modulo dal sito, fotocopiarlo in formato A3, portarlo in Comune a vidimare, apporre la propria firma e possibilmente portare a firmare anche altri. Oppure firmare ai nostri tavoli. Guarda dove.
Venerdì 3 maggio si è svolta la conferenza stampa di presentazione dell'iniziativa dove tra gli altri è intervenuto anche Mario Staderini. Nel corso della conferenza stampa è stato presentato il video "La scelta di Piera". In questo video si racconta la storia di Piera, malata terminale, che ha voluto parlare della sua scelta di fine vita, facendosi aiutare dall'Associazione Luca Coscioni che, con Marco Cappato, l'ha accompagnata in Svizzera dove ha potuto legalmente indicare le sue volontà.
Il video della conferenza stampa di presentazione dell'iniziativaVideo La scelta di Piera.
Dimissioni Morgando-Bragantini: Debole il pretesto per le dimissioni
Dopo le quote rosa ora ci sono le quote regionali divise per ciascuna formazione politica?
Dichiarazione di Silvio Viale (Presidente di Radicali Italiani e consigliere comunale nel PD a Torino) e Igor Boni (Presidente Associazione radicale Adelaide Aglietta):
“Davvero deboli il pretesto e le motivazioni dei Segretari regionale e provinciale del PD Morgando e Bragantini. A parte il fatto che una piemontese di razza c’è e si chiama Emma Bonino (capolista al Senato per il PD nel 2008), ci sia consentito di sussurrare che rivendicare quote regionali di governo o sottogoverno per ciascuna forza politica sia un po’ ridicolo e favorisca l'antipolitica. Non è che il giudizio sul governo Letta possa cambiare sulla base della presenza di sottosegretari piemontesi. Se ci sono competenze ben vengano tanti sottosegretari piemontesi, ma allora si dicano i nomi di coloro che sarebbero potuti essere nominati e non lo sono stati, indicando chi avrebbe dovuto essere escluso.
Vale per il PD, ma anche per il PDL e anche per Scelta Civica, visto che le stesse dinamiche hanno portato allo stesso risultato. In fondo, questo elevar di scudi, sembra essere un modo ‘elegante’ di uscire di scena in un momento di grave difficoltà interna. Speriamo che il dibattito nel PD piemontese non si risolva con uno sventolio di bandiere sabaude e uno squillar di trombe."
(Silvio Viale 339.3257406, Igor Boni 348.5335309)
© 2013 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati
Giustizia: l’Amnistia “contra personam” de “Il Fatto” e Liana Milella
Rita Bernardini risponde a Il Fatto e Liana Milella.
Quando si pronuncia la parola Amnistia diversi giornalisti e testate la associano immediatamente a Berlusconi e ai suoi numerosi processi. E’ un riflesso, una “fissazione”.
Quasi quasi sarebbero pure disposti ad accettarla per i “poveri” carcerati, l’importante è che la si faccia “contra personam” cioè contro Berlusconi, escludendo solo lui.
A leggere i loro articoli o interventi nei blog, non si trova nemmeno un passaggio riguardante le ragioni per le quali (per esempio) Marco Pannella sta portando avanti la sua costante azione nonviolenta – il satyagraha – per far uscire lo Stato italiano dalla condizione letteralmente criminale per la quale dal 1980 è ininterrottamente condannato dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo per violazione di numerosi articoli della Convenzione e, in particolare, dell’art. 3 “trattamenti inumani e degradanti” nelle nostre carceri, e dell’art. 6 “irragionevole durata dei processi”, sia penali che civili.
Il Fatto lo ha scritto il 29 aprile con Marco Palombi: “amnistia e indulto, grimaldelli per salvare Berlusconi da carcere e interdizione”. Liana Milella, lo dice oggi nel suo blog: l’amnistia la vorrebbe pure, ma deve essere “pulita” e “trasparente”, fatta nella “logica e nello spirito di favorire i poveracci che stanno in galera”. Se di mezzo c’è Berlusconi, allora no, non la si deve dare a nessuno, non fa niente se nelle nostre duecento carceri, come sentenzia la Corte Europea, siano in corso trattamenti inumani e degradanti (=tortura). Figuriamoci poi cosa ce ne può fregare delle decine di milioni di italiani in attesa di un processo penale o civile. Montesquieu diceva “giustizia ritardata, giustizia negata” e la saggezza popolare sarda “Mellus terra senz'e pani, che terra senza justizia”. Ma, a seguire i nostri mass media, sembra che a ricordare queste antiche citazioni si parli di “sfizi” e “vizi” di maniaci dello Stato di Diritto alla Pannella.
33 anni di condanne CEDU comminate all’Italia per l’irragionevole durata dei processi, peraltro moltiplicatesi in questi ultimi venti anni, non bastano per provvedere immediatamente a disintasare l’ostruita arteria della giustizia, infrastruttura primaria per il vivere civile. No, l’amnistia, affermano i giornalisti alla Milella, deve essere immacolata e, se riguarda anche Berlusconi, diviene “inquinata”, “già sporca all’origine”.
Insomma, “quelli de sinistra” mettono le mani avanti: noi saremmo pure disposti, ma non a prezzo di salvare Berlusconi. Quell’uno inquinerebbe tutto, perciò se per raggiungere i 2/3 in parlamento servissero i suoi voti, non si può proprio fare, meglio proseguire così, come candidamente abbiamo fatto da un ventennio, recitando le stanche filastrocche del “ci vorrebbe ben altro”.
© 2013 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati
Metro C Roma: Staderini-Magi, Alemanno dica se e come completerà l’intera linea. altrimenti si fermi a San Giovanni. Urgente dibattito pubblico
Dichiarazione di Mario Staderini, segretario di Radicali italiani, e Riccardo Magi, direzione Radicali italiani e candidato nella Lista civica per Marino sindaco
Roma, 2 maggio 2013 L’indagine aperta dalla Corte dei conti e le questioni poste da Italia Nostra confermano quanto noi Radicali denunciamo in solitaria dal 2006: la costruzione della Metro C va avanti senza alcuna certezza, a parte i 3,6 miliardi di euro delle nostre tasse che sono stati già spesi per non avere ad oggi neanche una stazione. Il Sindaco Alemanno e Roma Metropolitane hanno il dovere di dire se sono in grado di completare l’intera linea della metro C, e se si, come e a quali costi. Finché non lo faranno, è da irresponsabili avviare i lavori San Giovanni-Colosseo. Non ha senso spendere altri 792 milioni di euro per questa tratta senza avere neanche un progetto definitivo e senza sapere come fare le stazioni successive. Se la Metro C non può essere completata sino a piazzale Clodio, allora è inutile proseguire oltre San Giovanni. Si apra finalmente un pubblico dibattito che permetta ai romani di conoscere la verità sul futuro della Metro C e di giudicare le soluzioni agli enormi problemi che vengono tenuti nascosti. Anche perché possono da subito essere realizzati piani di mobilità sostenibile che privilegino trasporto pubblico e su rotaia, come richiesto da 44 mila romani che firmarono la scorsa estate i referendum cittadini di Roma Sì Muove e che oggi si ritrovano nei nuovi referendum di Roma Libera Tutti© 2013 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati
Stati uniti d'Europa: Approvato ordine del giorno in Comune (prima firma Viale) a sostegno dell'appello Bonino-Prodi-Amato per la federazione europea
Bonino agli esteri garanzia per l'Italia di percorrere una strada federalista europea
L'Ordine del Giorno approvato chiede al Consiglio comunale di Torino di aderire all'appello, promosso tra gli altri da Romano Prodi, Giuliano Amato ed Emma Bonino, che invita a dare vita ad una vera Europa politica e sociale, le cui istituzioni garantiscano un giusto equilibrio fra politiche monetarie e di bilancio, la stimolazione dell'attività economica, le riforme strutturali della competitività e la coesione sociale rafforzata. Si chiede inoltre che i Deputati europei della zona Euro si riuniscano immediatamente per precisare il cammino che dovrà essere intrapreso da oggi alle prossime elezioni europee.
Dichiarazione di Silvio Viale (Presidente Radicali Italiani) e Igor Boni (Presidente Associazione radicale Adelaide Aglietta)
"È ormai evidente che l'attuale grave situazione economica può essere ridimensionata esclusivamente tramite il rafforzamento dell'integrazione tra gli stati europei; su questo l'esordio del Governo Letta è certamente positivo. Non si è mai vista un'unione monetaria che non sia stata accompagnata da un'unione economica, fiscale e politica. Oggi avere come Ministro degli esteri Emma Bonino è una garanzia che manterremo su questo una impostazione concretamente europeista contro i rigurgiti nazionalisti e per una unione politica che diventi gradualmente una realtà dopo l'insufficiente unione monetaria. Mentre molti chiedono strumentalmente di uscire dall'euro il consiglio comunale con il suo voto ha chiesto più Europa e noi siamo felici di questa scelta".
Torino, 30 aprile 2013.
(Silvio Viale 339.3257406) (Igor Boni 348.5335309)
© 2013 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati
Boldrini/Preiti - Viale: I carnefici sono sempre carnefici, pericoloso il giustificazionismo della Presidente della Camera
Dichiarazione di Silvio Viale, Presidente di Radicali Italiani:
"Ritengo controproducente e pericoloso il giustificazionismo del neo-Presidente della Camera sul caso Preiti, come se fosse normale, comprensibile, che uno si procuri una pistola, la tenga per quattro anni, la porti addosso e vada davanti ad un palazzo della politica per sparare contro ignoti carabinieri e passanti. Peccato che non abbia incrociato la Presidente della Camera! Verrebbe da esclamare. Se la Boldrini sta con Preiti, io sto con quei carabinieri, perché i carnefici sono sempre carnefici e nessuna condizione di disperazione può giustificarli.
Sará la magistratura a valutare aggravanti e attenuanti, ma stupisce che la Presidente della Camera sia affascinata a tal punto da certi luoghi comuni (nemmeno i dati sui suicidi confermano un aumento significativo) da fare ripetere in ogni occasione che "la crisi trasforma le vittime in carnefici". Comprendere e giustificare le ragioni dei carnefici, rischia di dare un avallo ai futuri emulatori e di essere un insulto sconfortante per tutti coloro che, sebben più disperati, non vanno a sparare contro i carabinieri.
La Presidente Boldrini dovrebbe sapere che spesso il giustificazionismo è l'anticamera del revisionismo, che copre crimini e stragi, dando una patene di eroe proprio ai carnefici. Chissà se al prossimo corteo sopra la scritta "la crisi uccide" metteranno la foto della Presidente della Camera accanto a quella di Preiti sullo striscione!
Torino, 2 maggio 2013.
(Silvio Viale 3393257406)
© 2013 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati
PRIMO MAGGIO: PANNELLA, DA ANALFABETI PROPORRE CARCERE PER EVASORI FISCALI. E' IGNOBILE FLAGELLO, MA NON E' IL CARCERE LA RIPOSTA. POSSIBILE CHE NESSUNO LO DICA?
"E' da questa mattina che per l'unità sindacale, con parole della Cgil, della Cisl e della Uil, sembra che il grande obiettivo di lotta che ci propongono, quello della unità sindacale, passi per la proposta di perseguire penalmente l'evasione fiscale. Come una volta abbiamo creato il più sanguinoso flagello nella storia del nostro Paese, quello dell'aborto clandestino di massa di milioni di donne, ora si propone di affrontare questo flagello, questa illegalità di massa che fa parte del nostro Paese, creando un altro flagello, quello della carcerizzazione".
Lo ha detto Marco Pannella, in diretta a Radio Radicale, a commento della parola d'ordine dei sindacati confederali, espressa oggi nei comizi del Primo maggio, sancita ieri dai sindacati, nel documento Cgil-Cisl-Uil sulla ritrovata unità sindacale che prevede tra i punti una “efficace lotta all’evasione fiscale, reato di cui va sancita la natura penale”. “Siamo in flagranza criminale, anche sul fronte delle carceri, che sono in una condizione da Olocausto. Ieri mattina si è suicidato un giovane padre di famiglia della polizia penitenziaria. E' uno Stato infame, che ha l'obbligo di correggere questo flagello. E stupisce che nessuno – dalle forze politiche di destra e sinistra, dagli intellettuali, dai chierici - nessuno sobbalzi leggendo che il sindacato torna unito in nome della galera per gli evasori fiscali. E' una cosa da analfabeti. E io sono terrorizzato dalla mancata risposta a questa trovata dei compagni del sindacato". Ma l'evasione fiscale è molto diffusa in Italia. Pannella replica: "Ma siamo pazzi? Io penso alle risposte che non arrivano, cosa che mi fa venire il dubbio che io sia divenuto un megalomane pazzo. Quando ho sentito dire che la soluzione del flagello italiano – un ignobile flagello come la evasione fiscale – è la sanzione penale mi sono detto: ma possibile che nessuno reagisca? Possibile che nessuno ci ricordi che noi siamo in flagranza criminale perché da decenni la giustizia europea ci chiede di smettere di tenere in condizioni intollerabili un terzo delle famiglie italiane, tra giustizia penale e giustizia civile? Possibile che alla ritrovata unità sindacale in nome di questo nessuno dica niente?" "Il problema è che penalizzare, e magari mobilitare anche l'esercito, altro che Equitalia – come chiedono i compagni del sindacato, in un momento solenne come quello della ritrovata unità sindacale - significa - visto che parliamo di una cosa diffusa, di massa, ignobile e di massa - non facciamo altro che continuare, con la buffonata tragica della azione penale obbligatoria, ad aggravare la nostra condizione, di Stato che continua tecnicamente a delinquere", ha concluso Pannella.© 2013 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati
In occasione del 1° maggio, riproponiamo l'articolo di Michele De Lucia sul sindacato, pubblicato dal settimanale "Gli Altri" il 3 aprile scorso: “Voi salvereste il sindacato? No..."
“Voi salvereste il sindacato? No. Ha perso la sua missione, ora è una lobby partito. A pagare? I non garantiti”.
Articolo pubblicato su “Gli Altri” del 3 aprile 2013 (pag. 5 con richiamo in copertina)
Per comprendere quale sia davvero il ruolo del sindacato oggi in Italia, e per darne una valutazione che non sia viziata, come troppo spesso accade, da pregiudizi, positivi o negativi, “partiti presi” e ideologismi, il modo migliore è partire dai (e attenersi ai) fatti.
Troppo spesso nel nostro Paese non si fa quello che si dice, non si dice quello che si fa, o più semplicemente si dice una cosa e se ne fa un’altra. Altrettanto spesso, dietro la difesa di principi alti e nobili si nascondono azioni che di alto e nobile non hanno proprio nulla. In questo senso, un caso di scuola è rappresentato dalla vicenda del Protocollo sul welfare adottato dal Governo Prodi nell’estate del 2007.Ricordate?
Nemmeno tre anni prima, all’inizio del 2005, l’allora Ministro del Welfare, Roberto Maroni, aveva introdotto lo “scalone”, ovvero un deciso innalzamento dell’età pensionabile, prevedendone l’entrata in vigore a partire dal 1° gennaio 2008. Era una riforma necessaria (troppo alta la spesa annua per le pensioni, i due terzi di tutta la spesa sociale, oltre il 15 per cento del prodotto interno lordo; un’età pensionabile tra le più basse dell’Unione europea, a fronte dell’aumento costante delle aspettative di vita; troppo poche le risorse destinate agli ammortizzatori sociali), ma per evitare di pagarne il prezzo politico, a fronte della fortissima opposizione del sindacato, la maggioranza di allora, di centrodestra, la fece per finta: questo voleva dire stabilirne l’entrata in vigore in una data che sarebbe caduta nella legislatura successiva.
Torniamo al 2007. Romano Prodi può contare su una maggioranza risicatissima, e il diktat del sindacato è netto: o fai fuori la “Maroni”, o facciamo politicamente fuori te. Ma sostituire lo “scalone” con i più blandi “scalini” pretesi da sindacati e sinistra rossoverde, costa tanto: dieci miliardi di euro. Per provvedere alla copertura finanziaria del provvedimento, si ricorre a una trovata da “Manuale dell’ingiustizia sociale”.
Domanda: qual è la “gallina dalle uova d’oro dell’Inps”? Risposta: la Gestione separata. E chi è iscritto alla Gestione separata? È presto detto: un esercito di precari, parasubordinati e lavoratori autonomi non iscritti a ordini professionali, ovvero le stesse persone che non vedranno mai una pensione, se non da fame, e che comunque dovranno lavorare fino a ben oltre il settantesimo compleanno per versare contributi a sufficienza.
Ed ecco la bella pensata: cinque di quei dieci miliardi di euro vengono trovati aumentando di tre punti percentuali le aliquote contributive a carico degli iscritti alla Gestione separata. Insomma, per consentire a chi sta meglio – lavoratori con contratto a tempo indeterminato, contributi regolarmente versati, previdenza, assistenza e quant’altro – di continuare ad andare in pensione a 58, 59 anni, la fai pagare, letteralmente, a chi sta peggio. E siccome ai sapientoni in questione non manca un certo macabro senso dell’ironia, il Protocollo presenta l’operazione tra le misure “a favore dei giovani”.
Ma a volte “i fatti si vendicano, e divengono misfatti”, e alla fine del 2011 si sono vendicati con gli interessi: il sindacato ha voluto imporre, contro ogni evidenza, ragionevolezza e principio di giustizia sociale, gli “scalini” al posto dello “scalone”? Bene, ci siamo beccati lo “scalonissimo” della riforma Monti-Fornero, divenuto inevitabile proprio per il ruolo da veto player giocato negli anni dal sindacato. Per inciso: nel 2006 i Radicali avevano proposto l’innalzamento graduale dell’età pensionabile a 65 anni per tutti entro il 2018. L’Inps stimò i risparmi conseguenti, a regime, in oltre 7 miliardi di euro l’anno, che si sarebbero potuti destinare all’introduzione di un ammortizzatore sociale universale. Quella stessa riforma che al sindacato non sembra interessare molto, nemmeno a parole. E sapete perché? Perché il sistema gira tutto intorno a quel grande parcheggio senza uscita che è la Cassa integrazione, i cassaintegrati sono conteggiati come occupati anche se non lo sono più, e alla Cassa integrazione si accede solo se si rientra in particolari requisiti quanto a dimensione, settore, numero di occupati e altro.
Se lavoro per la Fiat e la Fiat va in crisi, sono coperto. Se lavoro per una piccola impresa, e quella piccola impresa va in crisi, vale il principio “arrangiati e spera”. Eppure sempre di esseri umani si tratta, sempre cittadini siamo. Insomma, “tutti gli animali sono uguali, ma alcuni animali sono più uguali degli altri”: Orwell aveva già previsto tutto.
Si potrebbe parlare, e spero che se ne possa parlare presto, di molte altre cose: della difesa tetragona dell’articolo 18 e di Termini Imerese; dell’articolo 39 della Costituzione e delle ragioni della sua mancata attuazione; della contrattazione collettiva, della contrattazione di secondo livello e di un sistema di relazioni industriali che fa scappare imprenditori e investimenti; di un sindacato che abdica alla sua “ragione sociale” (migliorare i salari, le condizioni di lavoro, l’orario, etc.), si fa partito politico e pratica lo sciopero politico; delle trattenute automatiche in busta paga, per cui la Confindustria e l’Inps fanno da esattori proprio in nome e per conto del sindacato, mettendo le mani anche nelle tasche dei pensionati: non proprio trasparente e “sano” come sistema, no?
Ma poi ti leggi i dati sul tesseramento 2011 della Cgil, e capisci: i lavoratori attivi sono 2,6 milioni. I pensionati sono quasi tre milioni. I disoccupati sono poco meno di dodicimila (per inciso, -21,3 per cento rispetto al 2010). E allora capisci, eccome se capisci…
Michele De Lucia, Tesoriere di Radicali italiani
© 2013 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati
Rai, Bernardini e Beltrandi: subito le Commissioni bicamerali di Garanzia (tra cui la Vigilanza Rai). Pannella in sciopero della sete (5° giorno), ma chi lo sa?
Dichiarazione di Rita Bernardini, e di Marco Beltrandi, parlamentari radicali della XVI legislatura:
Roma, 1 maggio 2013. “Con la fiducia conferita dalle Camere alla nuova compagine governativa guidata da Enrico Letta, anche l’ultimo pretestuoso alibi alla non costituzione delle commissioni parlamentari viene definitivamente meno. Ora occorre fare subito quello che già si doveva e poteva fare: le nomine dei componenti delle Commissioni da parte dei Presidenti delle Camere, sollecitando a tal fine i capigruppo per le indicazioni rispettive.
In particolare ci riferiamo alle Commissioni di Garanzia, le bicamerali, e segnatamente alla Vigilanza Rai che, secondo quanto ripetutamente affermato dalla Corte Costituzionale, nonché alcuni anni fa dall’insigne giurista Stefano Rodotà a Radio Radicale, ha rilievo costituzionale, in quanto deputata ad esprimere la volontà dell’intero Parlamento in materia, unico editore formale della Rai (il Governo non ha competenza, ovviamente, in merito).
Tutto ciò è reso ancora più urgente sia dallo stato economico dell’azienda concessionaria unica del servizio radiotelevisivo, che ha chiuso il bilancio con un passivo di oltre 200 milioni di euro, come era prevedibile, e che continua negare l’informazione dovuta agli italiani con la censura feroce di ogni dibattito pubblico sullo stato della giustizia e delle carceri (posto ora come priorità di Governo), ignorando leggi, regolamenti della Vigilanza, Contratto di Servizio e anche gli ordini dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, chiusa a sua volta da mesi in un incomprensibile silenzio.
Nel silenzio più assoluto dei mezzi di informazione, Marco Pannella giunge oggi al suo 5° giorno di sciopero totale della fame e della sete con l’obiettivo di interrompere subito la flagrante violazione – letteralmente criminale - della legalità costituzionale italiana ed europea su giustizia e carceri, trasgressione certificata da almeno trent’anni di condanne dello Stato italiano da parte della Corte Europea dei diritti dell’uomo. L’ennesima delibera dell’AGCOM, quella del 2 agosto 2012, è stata come sempre disattesa dal servizio pubblico radiotelevisivo: ordinava alla Rai TV di “assicurare la trattazione delle iniziative intraprese dai radicali e dal loro leader Marco Pannella sul sovraffollamento delle carceri in programmi di approfondimento che, per congrua durata e orario di programmazione, risultano maggiormente idonei a concorrere adeguatamente alla formazione di un’opinione pubblica consapevole su temi di attualità di rilevante interesse politico e sociale, entro il termine di quattro mesi a decorrere dal mese di settembre 2012”. Un altro colpo mortale inferto allo Stato di diritto.
Non va infine dimenticato il grave precedente costituito da quanto accadde nella XVI legislatura, quando veti partitocratici reciproci impedirono l’insediamento della Commissione per il primo anno di legislatura: occorre ottenere l’intervento dei massimi responsabili della Repubblica per impedire che si protragga ulteriormente questa assenza e che le violazione del diritto dei cittadini ad una corretta e completa informazione abbia a cessare finalmente, auspicando anche che la Presidenza della Commissione vada ad un esponente della opposizione parlamentare”
© 2013 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati
Noi cittadini dell'isola dell'ingiustizia
Maurizio Bolognetti, Segretario di Radicali Lucani
Qualcuno, nel commentare la decisione di Marco Pannella di riprendere lo sciopero della sete, ha scritto un misero "rivolgiti alla Bonino". No, io mi rivolgo a tutti coloro che hanno a cuore lo Stato di diritto.
Io mi rivolgo innanzitutto a chi dovrebbe svolgere la funzione di "Garante" della Costituzione. Mi rivolgo a quei pochi o tanti che riesco a raggiungere con il mio messaggio. Mi rivolgo al Governo e a suoi Ministri, ad iniziare dal Ministro della Giustizia. Mi rivolgo al Parlamento. Mi rivolgo agli uomini di buona volontà che riescono a comprendere quanto la strage di legalità inevitabilmente si traduca in strage di popoli. Mi rivolgo all'umanità per raccontare dell'inciviltà di un paese incapace di rispettare le Convenzioni internazionali a tutela dei diritti umani. Mi rivolgo anche a te che leggi questo messaggio nella bottiglia, lanciato da chi si sente un naufrago su un'isola dove si è persa ogni traccia di civiltà e dove a confortarti non c'è nemmeno il mito del "buon selvaggio". Mi rivolgo agli ignavi e a chi non gliene fotte mai niente, magari perché pensa, erroneamente, che la violazione della Convenzione Europea dei diritti umani e delle libertà fondamentali non gli riguardi. Mi rivolgo a quei farisei che tutti i giorni parlano della "Costituzione più bella del mondo" e che ogni giorno la tradiscono con il loro operato e le loro omissioni.
Mi sia consentito dirlo: Meno male che Marco c'è.
© 2013 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati
Pannella riprende lo sciopero della sete: "La situazione sulla giustizia e il diritto sta diventando terrorizzante"
Marco Pannella ha ripreso lo sciopero della sete dalla mezzanotte tra sabato 27 e domenica 28 aprile, proseguendo con quello della fame che conduce ormai dal 20 aprile scorso.
È attualmente in corso l'iniziativa di Satyagraha, a cui finora hanno aderito oltre 200 persone: 5 giorni di mobilitazione nonviolenta e collettiva, da venerdì 26 a martedì 30 aprile. Aderisci»
Obiettivo: "AMNISTIA, GIUSTIZIA E LIBERTÀ per interrompere la flagranza letteralmente criminale del nostro Stato".
Durante la conversazione domenicale con Bordin a Radio Radicale, Pannella ha voluto precisare: "non è per questo [perché Emma fosse Ministro degli esteri ndr] che io ho ripreso lo sciopero della sete, oltre che della fame, da mezzanotte scorsa, e li porterò avanti se necessario perché trovo che questa situazione sulla giustizia e sul diritto sta diventando terrorizzante”.
Aderisci all'iniziativa di Marco condividendo il suo sciopero della fame o in altro modo. Annuncia la tua adesione compilando il modulo a questo link »
© 2013 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati
Il video della Direzione di Radicali italiani
Domenica 28 aprile si è tenuta la riunione della Direzione di Radicali Italiani, presso la sede del Partito Radicale a Roma.
Vi riproponiamo la video-registrazione della riunione dopo le relazioni introduttive di Mario Staderini e Michele De Lucia è seguita una breve interruzione per assistere alla cerimonia del Giuramento dei Ministri del nuovo Governo, del quale fa parte anche Emma Bonino, quale Ministro degli esteri.
Sono quindi intervenuti Michele Capano, Silvio Viale, Rita Bernardini, Andrea Billau, Marco Perduca, Angiolo Bandinelli, Marco Beltrandi, Marco Cappato, Josè De Falco, Riccardo Magi, Matteo Angioli, Lorenzo Strik Lievers, Maria Grazia Lucchiari, Antonio Stango, Marco Pannella, Emma Bonino (di ritorno dalla cerimonia), Deborah Cianfanelli, Francesco Pilotto, Gaoussou Ouattara, Giorgio Pagano.
© 2013 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati
Emma Bonino ha giurato, è Ministro degli Esteri del Governo Letta
Il Governo ha prestato giuramento questa mattina al Palazzo del Quirinale. Il Presidente del Consiglio dei Ministri, onorevole Enrico Letta, e i Ministri hanno giurato nelle mani del Capo dello Stato, pronunciando la formula di rito.
Emma Bonino è arrivata al Quirinale per il giuramento del governo Letta. La neo ministro degli Esteri è salita al Colle in taxi ed è entrata a piedi nel palazzo, salutata dagli applausi della folla. Bonino, pantaloni neri e giacca rossa, ha risposto con un gesto di saluto con la mano e un gran sorriso, prima di entrare.
Basilicatanet su conversazione Pannella-De Filippo e nomina Bonino a Ministro degli Esteri
Fonte Basilicatanet, 27 aprile 2013
BAS - Il segretario dei Radicali Lucani, Maurizio Bolognetti, rende noto che tra Marco Pannella e il Governatore della Regione Basilicata Vito De Filippo, è intercorsa “una lunga conversazione telefonica” in cui i due politici hanno discusso della “recente crisi regionale” e della “necessità di intervenire sui meccanismi di controllo e non solo”. E in merito al Governo nazionale Bolognetti fa sapere che “Il Presidente De Filippo ha definito ‘intelligente’ e ‘felice’ la scelta del Presidente del Consiglio Enrico Letta di affidare a Emma Bonino il Ministero degli esteri”. “Il leader Radicale e il governatore lucano – ha aggiunto Bolognetti - sono entrambi iscritti al Partito Radicale Nonviolento, Transanazionale e Transpartito. Vito De Filippo in questi anni non ha mai fatto mancare il suo sostegno alle iniziative Radicali sul fronte dei diritti civili”. Infine Bolognetti riporta una nota pubblicata sui social networksubito dopo la formazione del nuovo Esecutivo nazionale, in cui Pannella ha dichiarato: “Finalmente un Governo che non ha paura della popolarità anti-populista di cui gode da oltre 15 anni Emma Bonino (costantemente censuratissima) e che il popolo italiano gli ha sempre riservato. Vorrei dire a Enrico Letta, e anche al Presidente Napolitano, che fino alla fine saremo gli ultimi giapponesi del Governo, anche e innanzitutto attraverso Emma, nella fedeltà più profonda alle ragioni della fiducia popolare sulla quale lei ha potuto contare da 15 anni ininterrottamente. Saremo gli ultimi giapponesi del Governo se sarà necessario – speriamo di no – con la riserva che ponemmo ancora allora: speriamo che l’imperatore non (ci) tradisca - conclude Pannella - perché sennò i conti degli ultimi giapponesi dovranno essere fatti nei confronti dell’imperatore”.© 2013 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati
Pannella: finalmente un Governo che non ha paura della popolarità anti-populista di Emma Bonino!
Finalmente un Governo che non ha paura della popolarità anti-populista di cui gode da oltre 15 anni Emma Bonino (costantemente censuratissima) e che il popolo italiano gli ha sempre riservato.
Vorrei dire a Enrico Letta, e anche al Presidente Napolitano, qualcosa di semplice. Noi – che si tratti del primo Governo Amato, del Governo Dini, del Governo Prodi – siamo sempre stati, nella lealtà, gli ultimi giapponesi nella difesa di queste soluzioni, ancorché profondamente intrise della storia partitocratica.
Enrico Letta sappia bene che fino alla fine saremo gli ultimi giapponesi del Governo, anche e innanzitutto attraverso Emma, nella fedeltà più profonda alle ragioni della fiducia popolare sulla quale lei ha potuto contare da 15 anni ininterrottamente.
Saremo gli ultimi giapponesi del Governo se sarà necessario – speriamo di no – con la riserva che ponemmo ancora allora: speriamo che l’imperatore non (ci) tradisca, perché sennò i conti degli ultimi giapponesi dovranno essere fatti nei confronti dell’imperatore.
Siamo ragionevoli e portiamo questo riconoscendo la inconsueta forza di generosità che con questa soluzione, con questa proposta – accettata con grande senso di responsabilità e di responsabilità civile, nazionale ed europea di Emma Bonino – si è avuta.
Penso oggi a tutti e tutte coloro che soffrono del fatto che l’Italia continua a permanere ancora formalmente in una atroce, infame condizione di flagranza agli occhi delle giurisdizioni europee, a causa del fallimento della nostra amministrazione della giustizia, soffocata da oltre 10 milioni di processi civili e penali pendenti nei nostri tribunali.
Noi corrisponderemo a questa forza di intelligenza e anche di ragionevolezza che sembra essere così prevalsa. Auguri, caro Enrico Letta! Vedremo di aiutarti a farcela non solo per “generosità”, anche per interesse, vista la via che avete imboccato.
Ad Emma: di cuore, GRAZIE, per continuare ad esserci anche in questa occasione, che sarà sicuramente quella in cui si farà dei virus della peste italiana invece, son sicuro, i virus dell’anti-Peste italiana – e lo meritano coloro che alla fine hanno preso questa decisione, il Presidente Napolitano e il Presidente Enrico Letta.
Adesso, al lavoro! Intanto per superare la flagranza impossibile contro i Diritti Umani e lo Stato di Diritto del nostro Paese, per condividere questo merito e questa scelta con tutte e tutti coloro che fanno parte di questo Governo. Grazie!
Quando poi riusciremo anche a consentire alla pubblica opinione di poter giudicare me, Emma e noi Radicali, credo che sarà un bel aiuto, non solo all’Italia ma anche più in là.
Grazie! Un abbraccione a Emma e anche a voi Presidenti, della Repubblica e del Governo.
Emma Bonino scelta come Ministro degli Esteri
Enrico Letta ha sciolto la riserva ed ha accettato di formare il nuovo governo.
Il giuramento domenica alle 11.30 nel salone delle feste al Quirinale.
Questi i ministri presentati dal nuovo Presidente del Consiglio Enrico Letta:
- Al ministero dell'Interno Angelino Alfano, che è anche vicepremier.
- All'economia Fabrizio Saccomanni, finora direttore generale di Bankitalia.
- Agli Esteri Emma Bonino.
- Alla Difesa Mario Mauro.
- Alla Giustizia Annamaria Cancellieri.
- Agli affari europei Enzo Moavero.
- Agli Affari regionali Graziano Delrio (Pd), attuale presidente dell'Anci.
- Maurizio Lupi alle Infrastrutture. Enrico Giovannini - presidente dell'Istat - al Lavoro.
- Alla Coesione territoriale Carlo Trigilia, sociologo e professore a Firenze.
- Ai Rapporti con il Parlamento Dario Franceschini.
- Alle Pari opportunità Iosefa Idem, pluricampionessa olimpica, eletta nel Partito democratico.
- Alla Semplificazione va Giampiero D'Alia.
- Sviluppo economico Zanonato.
- Politiche agricole Nunzia De Girolamo.
- Università e ricerca Mariachiara Carrozza.
- Salute Beatrice Lorenzin.
- Gaetano Quagliariello agli Affari costituzionali.
- Ministro dell'ambiente Andrea Orlando.
- Cecile Kyenge è ministro dell'Integrazione.
- Massimo Bray ai Beni culturali.
Risorse:
- Emma c'è - Io ci sono
- Biografia di Emma Bonino
- La cronologia dell'impegno di Emma Bonino
- Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito
- Emma Bonino era la candidata preferita dagli internauti per il Qurinale
Il Curriculum vitae di Emma Bonino.
Nata a Bra (Cuneo), Italia, il 9 marzo 1948.
Carriera politica nazionale.
Camera dei Deputati
1976 eletta alla Camera dei Deputati e in tutte le tornate successive sino al 1994. Ha esercitato la funzione di presidente del gruppo parlamentare radicale ed è stata membro dell’Ufficio di Presidenza.
Presidenza del Consiglio dei Ministri
2006 II Governo Prodi – Ministro per il Commercio Internazionale e le Politiche Europee.
Senato della Repubblica
2008 eletta al Senato è Vice Presidente del Senato della Repubblica.
Carriera politica internazionale.
Parlamento europeo
1979 Eletta al Parlamento Europeo; rieletta nel 1984, nel 1999 e nel 2004.
Commissione europea
1994 – su proposta del I Governo Berlusconi – Commissario Europeo responsabile della Politica dei Consumatori, della Politica della Pesca e dell’Ufficio Europeo per l’Aiuto Umanitario d’Urgenza (ECHO).
1997 le sue competenze vengono estese alla protezione della salute dei consumatori e alla sicurezza alimentare.
Altri Incarichi internazionali
2002 Rappresentante del governo italiano alla Conferenza Intergovernativa della Comunità delle Democrazie a Seul.
2005 Rappresentante del governo italiano alla Conferenza Intergovernativa della Comunità delle Democrazie a Santiago del Cile.
2005 Capo della delegazione italiana alla Terza Conferenza Ministeriale della Comunità delle Democrazie.
Membro del Board di International Crisis Group (ICG).
Membro del Board di Open Society Initiative for Europe (OSIFE).
Membro del Board di European Council on Foreign Relations (ECFR).
Membro del Comitato Direttivo, Istituto Affari Internazionali (IAI).
Campagne internazionali sui diritti civili
1978 Fondatrice e Segretaria dell’associazione “Food and Disarmament International”, che ha lanciato una campagna contro la fame nel mondo basata sul “Manifesto dei Premi Nobel” (firmato da 113 Nobel).
1987 Promotrice di una campagna internazionale a favore dei diritti civili e politici nell’Europa dell’Est.
1990-2002 Promotrice delle campagne internazionali in favore:
- dei tribunali ad hoc contro i crimini di guerra nell’ex Jugoslavia e in Ruanda;
- dell’istituzione di una Corte Penale Internazionale permanente per la moratoria sulla pena
di morte;
- per l’intensificazione della lotta contro l’AIDS.
É tra i fondatori delle ONG “Non c’è Pace Senza Giustizia“ e “Nessuno Tocchi Caino“ e con quest’ultima, dopo quasi venti anni di campagna; riesce a far adottare in sede di Assemblea Generale ONU, una moratoria universale delle esecuzioni capitali.
1997-1998 Promotrice della campagna al Parlamento Europeo “Un fiore per le donne di Kabul” contro la discriminazione in Afghanistan e per consentire alle donne afgane l’accesso agli aiuti umanitari.
2001 Promotrice della campagna internazionale per l’inclusione delle donne nel Governo dell’Afghanistan.
2000-2013 Promuove una campagna internazionale che, attraverso una coalizione di ONG “BanFGM”, riesce a fare inserire all’ordine del giorno e a far adottare il 20 dicembre 2012 dall’Assemblea Generale delle NU, una Risoluzione che mette al bando le mutilazioni genitali femminili come violazione dei diritti fondamentali di donne e bambine.
Riconoscimenti e Premi
1995 Insignita della “Gran Cruz de la Orden de Mayo” dal Presidente argentino.
1996 Nominata “Personalità Europea dell’Anno” dal settimanale cattolico “La vie”.
1997 Nominata “Comunicatore Europeo dell’Anno” dal settimanale inglese “PR Week”.
1998 Insignita del “Premio Principe de Asturias” per la cooperazione internazionale da
S.A.R. il Principe Filippo di Spagna.
2002 Insignita dell’onorificenza del “Ordine del Principe Branimir” dal Presidente della
Repubblica di Croazia “per il suo contributo all’indipendenza della Croazia”.
2003 Insignita del “Premio Presidente della Repubblica” per la promozione dei diritti umani
e civili nel mondo
2004 Insignita del “Prix Femmes d’Europe” per l’Italia.
2004 Insignita dell’ “Open Society Prize”.
2008 Insignita del “Premio Bosforo“.
2009 Insignita dell’onorificenza di Commendatore della Legione d’Onore.
2012 Insignita del “Atlantic Council Freedom Awards”.