Politica
Intervista al Sen. Salvo Fleres sull'iniziativa nonviolenta radicale in sostegno del Presidente della Repubblica e della legalità
Intervista a Giuseppe Farina, segretario generale della Fim Cisl
Commissione Lavoro del Senato
Intervista ad Alessandra Terragni sulle adesioni allo sciopero della fame volto a sostenere il ripristino dello stato di diritto in Italia
Intervista a Maurizio Bolognetti sull'iniziativa radicale nonviolenta in sostegno del Capo dello Stato
Marò, Turco e Comellini: La Russa vuole candidarli per senso di colpa
© 2014 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati
La questione mediorientale, Israele, i palestinesi, Sharon, la pace, la nonviolenza, l'Unione Europea, la comunità internazionale, i radicali
Vasco Rossi si iscrive al Partito Radicale. Pannella, notizia che rischia di essere scontata, grazie Vasco
"Dal paesino di montagna in cui si trovava, in questi giorni Vasco Rossi si è iscritto ancora una volta al Partito Radicale, e si sono re-iscritti anche la moglie Laura e il figlio Luca. Davvero grazie Vasco, è il momento giusto". Lo ha annunciato Marco Pannella, poco fa in diretta a Radio Radicale Si tratta - ha detto Pannella - di "una notizia che rischia di essere scontata, visto che si ripete da un quarto di secolo". "Spesso, a livello personale si è in crisi come accade quando la lotta diventa particolarmente dura e significativa, e deve essere anche cristallina, come il diamante, tanto che si dice adamantino".
Pannella ha anche ricordato quali sono le condizioni di drammatica urgenza per la galassia radicale: "Da più di 4 mesi i soli 19 dipendenti che la nostra impresa radicale ha non ricevono i loro salari. Il partito è davvero a rischio di chiusura. Alcuni lustri fa, davanti a una notizia di questo genere, raggiungemmo 40 mila iscrizioni, ricevendo da Londra, da New York, oltre che da tutta Italia, molte iscrizioni. Può succedere ancora?" "Noi in queste ore diamo corpo alla fame, alla sete, alla moralità della costruzione ideale e politica, con la stessa moralità con cui - facendo uno splendido regalo al mondo - i nostri compagni il Dalai Lama, leader spirituale tibetano, e Rebya Kadeer, leader degli uiguri hanno dichiarato che loro non lottano per l'indipendenza nazionale, non intendono minimamente conquistare la loro indipendenza statuale, ma lottano perché la prima tappa di un ordine nuovo nell'immensa Asia possa contare su questo. La loro decisione nonviolenta ha innovato nella storia contemporanea, dando corpo al contenuto e al senso del Manifesto di Ventotene del 1941", ha concluso Pannella.© 2014 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati
Roma/Rifiuti. Magi e Iervolino: con voto di oggi su Anagrafe rifiuti il Consiglio può iniziare la svolta rispetto al "sistema Cerroni"
Dichiarazione di Riccardo Magi, consigliere capitolino Radicale eletto nella Lista Civica Marino, e Massimiliano Iervolino, membro della Direzione di Radicali Italiani Oggi pomeriggio - nell'ambito del consiglio straordinario sui rifiuti - l'aula Giulio Cesare esaminerà e voterà la proposta di delibera che istituisce un' "Anagrafe pubblica dei rifiuti" relativa alla raccolta, al recupero, agli impianti per trattamento, allo smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Si tratta di un provvedimento rivoluzionario nella sua semplicità perchè prevede la pubblicazione online sul sito di Roma Capitale di tutti i dati quantitativi e qualitativi relativi alle varie fasi del ciclo dei rifiuti, fornendo non solo al Consiglio ma a tutti i cittadini uno strumento di controllo e di trasparenza che finora è mancato nella Capitale e nella Regione Lazio. Ancora più rivoluzionaria appare la proposta se si considera che una delle prassi proprie del "sistema Cerroni", per come sta emergendo dalle inchieste, era proprio quella della falsificazione dei dati. La proposta ha già ottenuto il parere favorevole della commissione Ambiente di Roma Capitale all'unanimità con il sostegno del suo presidente Athos De Luca, nonchè dell'assessore Estella Marino. Approvando questa delibera l'Assemblea Capitolina può segnare l'inizio di una svolta e riacquistare quel ruolo centrale di indirizzo e di controllo rispetto al servizio e all'azienda che lo gestisce.
© 2014 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati
Amnistia, Bolognetti: Ancora con Marco Pannella per la vita del diritto e il diritto alla vita.
Di Maurizio Bolognetti, Direzione Radicali Italiani(in sciopero della fame dalla mezzanotte del 12 dicembre a sostegno dell’iniziativa nonviolenta di Marco Pannella) A chi nel commentare la decisione di Marco Pannella di riprendere lo sciopero della sete dice “ancora”, rispondo che quell’ancora farebbe bene a rivolgerlo a chi non ha ancora preso atto che occorre spezzare la catena rappresentata da oltre un trentennio di ininterrotta violazione dei diritti umani nel nostro Paese. Quel “ancora” lo si rivolga a chi, come i Presidenti di Camera e Senato, non ha ancora provveduto a calendarizzare, come dovuto, un dibattito sul messaggio che il Presidente Giorgio Napolitano ha indirizzato alla Camere “sulla questione carceraria”. Ancora, certo. Ancora, perché non possiamo e non vogliamo rassegnarci a una strage di legalità che si fa inevitabilmente strage di popoli. Ancora, perché le questioni che poniamo attengono la vita del diritto e il diritto alla vita; perché siamo dolorosamente consapevoli che la bancarotta della giustizia che denunciamo da tempo ha un pesantissimo riflesso sulla vita sociale ed economica del nostro Paese. Ancora, perché siamo consapevoli che stiamo lottando per ripristinare lo Stato di diritto e che il tema posto riguarda la vita di un’intera comunità, di tutti e di ciascuno, e la civiltà giuridica di un Paese. Ancora con Marco Pannella e a sostegno del presidente Napolitano, che ha vestito i panni di garante del dettato costituzionale, del diritto e dei diritti. Ancora, perché vogliamo che il nostro Stato rispetti la sua propria legalità e che le Istituzioni onorino le loro funzioni. Ancora, per interrompere lo scempio rappresentato dalla ultra trentennale violazione della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo e segnatamente degli art. 3 e 6 della stessa. Ancora, perché chiediamo il rispetto dell’art. 111 della “costituzione più bella del mondo” che recita: “Ogni processo si svolge nel contraddittorio tra le parti, in condizioni di parità, davanti a giudice terzo e imparziale. La legge ne assicura la ragionevole durata”. Ecco, quella non ragionevole durata dei processi che dal 1959 ci ha procurato centinaia di condanne da parte della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo. Ancora dialogo nonviolento perché vogliamo interrompere quella lunga teoria di suicidi e morti, che da tempo va consumandosi nelle nostre patrie galere assurte a luoghi di tortura senza torturatori, dove si è persa ogni traccia dell’art. 27 della Costituzione. Ancora in lotta perché la bancarotta della giustizia e il putrido percolato che da essa discende di carceri indegne di un paese civile rappresenta un pericolo e una inaccettabile ipoteca per ogni uomo e donna di questo paese. Ancora, perché la bancarotta in atto coinvolge milioni di famiglie e nega giustizia a vittime e imputati. Ancora, perché non vogliamo la giustizia di classe made in Italy. Di buone ragioni per raccogliere l’appello di Marco Pannella ancora in sciopero della sete ce ne sono tante e noi, ammaestrati da storie antiche, proviamo a non mollare e a dar corpo alla fame e sete di giustizia, legalità, verità, democrazia. Una volta di più innalziamo le nostre bandiere: Diritto, Giustizia, Amnistia, Libertà. Una volta di più affermiamo che quel costituzionale provvedimento di Amnistia che chiediamo è innanzitutto di “Amnistia per la Repubblica”, per uno Stato, il nostro, fattosi “Stato canaglia”. Intanto, come fatto negli ultimi dieci anni, ho chiesto al Presidente della Corte d’appello di Potenza di poter prendere la parola nel corso dell’inaugurazione dell’Anno Giudiziario.
Approfondimenti Basilicatanet, 14 gennaio 2014
© 2014 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati