Politica

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Ultimi Feed da www.radioradicale.it - Mar, 01/14/2014 - 21:00
In studio Marco Pannella e Rita Bernardini. Conduce Riccardo Arena.
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Santarsiero, Berlinguer e i Padroni della Ferriera

Radicali Italiani - Mar, 01/14/2014 - 20:38
14/01/14

 

Di Maurizio Bolognetti, Direzione Radicali Italiani Adesso che dati ufficiali, ma non ancora resi pubblici, attestano che da lustri la Ferriera di Potenza avvelena l’aria respirata dai potentini e con ogni probabilità, non fosse altro che per ragioni attinenti la fisica anche la matrice ambientale terra, occorre chiedere al sindaco di Potenza Vito Santarsiero e ai suoi predecessori, agli attuali proprietari della Ferriera e ai loro predecessori, ragione di lustri di emissioni inquinanti e veleni non monitorati. In particolare, verrebbe da chiedere all’illustre primo cittadino di Potenza come concilia le dichiarazioni rilasciate il 13 dicembre 2013 - quando ebbe ad affermare che non c’era una condizione di allarme - con quanto sta emergendo in questi giorni. Santarsiero e Berlinguer si preoccupino di tutelare la salute di chi per anni è stato sottoposto al bombardamento di emissioni cancerogene, non potendo contare sulla tutela degli organi preposti al controllo ambientale. Il Sindaco di Potenza, in questi anni, se solo avesse voluto prestare maggiore attenzione a quanto denunciato da alcuni suoi concittadini, avrebbe potuto avvalersi dei poteri conferitigli dagli articoli 50 e 54 del Decreto 267/2000. Non lo ha fatto e solo poche settimane fa ha vestito i panni del pompiere, nonostante un rapporto Arpab - che i comuni mortali non hanno ancora potuto leggere - che in data 10 dicembre 2013 definiva i dati rilevati in c/da Bucaletto addirittura peggiori di quelli riscontrati presso il quartiere Tamburi di Taranto tra il 2008 e il 2009. Chi risarcirà coloro che grazie all’assenza di controlli hanno respirato e mangiato per lustri Diossine, Pcb e Ipa? Probabilmente nessuno. L’assessore Berlinguer, prima di recarsi a far visita alla Pittini, avrebbe potuto convenientemente visitare gli avvelenati del quartiere Bucaletto. Davvero un pessimo biglietto da visita per il neo assessore all’ambiente.  

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Yes, we can(nabis)/Radicali: è la terza volta in 17 anni che Consiglio comunale Torino si esprime per legalizzazione

Radicali Italiani - Mar, 01/14/2014 - 20:07
14/01/14

Silvio Viale (consigliere comunale radicale nel gruppo PD) e Giulio Manfredi (Direzione Radicali Italiani):

Il 9 settembre 1996 il Consiglio Comunale di Torino (con sindaco Valentino Castellani) approvò un ordine del giorno (primi firmatari Carmelo Palma - radicale del gruppo consiliare di "Alleanza per Torino" - e Silvio Viale, allora capogruppo dei Verdi) a sostegno di politiche antiproibizioniste a 360 gradi (legalizzazione cannabis, sperimentazione narcosale, pill test, somministrazione controllata eroina).

Il 14 gennaio 2008 (con sindaco Sergio Chiamparino), dopo la nostra petizione pro-narcosale, il Consiglio Comunale di Torino approvò una mozione (primo firmatario Andrea Giorgis del PD, fra i firmatari anche Domenica Genisio) che, pur respingendo la proposta di narcosale, impegnava il Sindaco e la Giunta a sollecitare il governo a “definire le modifiche legislative necessarie per avviare una sperimentazione sulla somministrazione controllata di eroina in ambito sanitario analoga a quella avvenuta in altri paesi”.

Non c’è il due senza il tre: i due ordini del giorno "Viale" e "Grimaldi" approvati ieri sera in Consiglio Comunale per la legalizzazione della cannabis ma anche per l'abolizione della legge “Fini-Giovanardi” sono la logica continuazione di un percorso iniziato nel 1996 e mai sconfessato dalle varie amministrazioni comunali, tutte di centro-sinistra, che si sono avvicendate in questi anni alla guida della città.

Proprio sulla base dei provvedimenti citati, è francamente assurdo che il Presidente del Consiglio Comunale abbia respinto la nostra proposta di indire un referendum comunale consultivo, da abbinare alle prossime elezioni europee, per chiedere ai cittadini torinesi la loro opinione sulle narcosale (non chiamatele “stanze del buco”!) e sull’ “Agenzia cittadina sulle tossicodipendenze”, istituita con deliberazione del Consiglio Comunale di Torino del 18 marzo 1996 e mai entrata effettivamente in funzione.

Torino, 14 gennaio 2014

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Insieme, a sostegno dell'iniziativa di Marco Pannella

Radicali Italiani - Mar, 01/14/2014 - 18:54

Care compagne e cari compagni,

con un articolo pubblicato ieri su Il Tempo, Marco Pannella (insieme a Maurizio Turco) ha esplicitato i contenuti e gli obiettivi della avvenuta ripresa del suo sciopero totale della fame e della sete.

Non abbiamo più solo il dovere, ma l’OBBLIGO di intervenire, ci dice Marco Pannella. 

Mancano 135 giorni all’ultimatum imposto all’Italia dalla Corte EDU con la sentenza Torreggiani affinché siano rimosse le cause strutturali che generano i “trattamenti inumani e degradanti” (Tortura: art. 6 della CEDU) nelle nostre carceri, e il  Parlamento ancora non ha discusso il messaggio solenne che l’8 ottobre 2013 il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha inviato alle Camere. Garante supremo del rispetto della legalità da parte dello Stato, il Presidente Napolitano ha voluto utilizzare lo strumento principe che la Costituzione (art. 87) gli affida per rivolgersi al Parlamento. In quella occasione, Napolitano ricordava a deputati e senatori che l'Italia viene “a porsi in una condizione che ho già definito umiliante sul piano internazionale per le tantissime violazioni di quel divieto di trattamenti inumani e degradanti nei confronti dei detenuti che la Convenzione europea colloca accanto allo stesso diritto alla vita. E tale violazione dei diritti umani va ad aggiungersi, nella sua estrema gravità, a quelle, anche esse numerose, concernenti la durata non ragionevole dei processi.”

Aderisci allo sciopero della fame

Non solo carceri, dunque, ma anche giustizia negata dall’irragionevole durata dei processi.

Confido - scriveva Napolitano oltre tre mesi fa agli ‘onorevoli parlamentari’ - che vorrete intendere le ragioni per cui mi sono rivolto a voi attraverso un formale messaggio al Parlamento e la natura delle questioni che l'Italia ha l'obbligo di affrontare per imperativi pronunciamenti europei. Si tratta di questioni e ragioni che attengono a quei livelli di civiltà e dignità che il nostro paese non può lasciar compromettere da ingiustificabili distorsioni e omissioni della politica carceraria e della politica per la giustizia.

A questa situazione, Marco Pannella, aggiunge come ragioni e obiettivi della sua azione nonviolenta altri due punti imprescindibili

  1. il pericoloso annuncio - proveniente da “autorevoli” esponenti di fazioni del centro-sinistra e del centro-sinistra con il generoso apporto del leader pentastellato Beppe Grillo – secondo il quale, fatta la Riforma elettorale, si debba andare immediatamente al voto, in palese violazione di accordi internazionali sottoscritti dall’Italia, secondo i quali è necessario che passi almeno un anno tra il varo della riforma e la sua prima applicazione, per dare il tempo minimo necessario all’elettore di comprendere il meccanismo previsto dalle nuove regole del gioco democratico; 
  2. l’incardinarsi di un dibattito pubblico fin qui impedito sul tema del diritto e del rispetto della legalità nazionale e internazionale.

Io credo, care compagne e cari compagni, che come componenti del gruppo dirigente di Radicali italiani sia vitale che anche noi si dia il nostro apporto all’iniziativa nonviolenta in corso. Alcuni di noi lo hanno fatto con slancio preannunciando il proprio sciopero della fame appena ascoltato l’annuncio di Marco a Radio Radicale. Altri possono farlo mi auguro da subito, rispondendo a questa email.

Inoltre, credo che dobbiamo cogliere come occasione di mobilitazione sulla “giustizia e per l’amnistia” anche l’inaugurazione dell’anno giudiziario che il 25 gennaio si terrà in tutte le 26 Corti d’Appello in Italia (dopo l’apertura nazionale prevista a Roma presso la Corte di Cassazione il giorno prima a Roma). Sarebbe importante che ci si organizzasse dappertutto per essere presenti sia fuori con i nostri striscioni, sia dentro con i nostri interventi.

Quanto agli interventi, al momento io so che interverrò il 25 a Firenze assieme alle compagne e ai compagni dell’Associazione Radicale “Andrea Tamburi”. Maurizio Bolognetti prenderà la parola all’inaugurazione presso la Corte d’Appello di Potenza. Giuseppe Rossodivita e Marco Pannella a Roma; Maurizio Turco a Milano dove saranno anche presenti Marco Cappato e Valerio Federico. Si tratta di completare questo primissimo quadro sia con la disponibilità a “prendere la parola” (che va comunicata al Presidente della Corte d’appello di ogni città), sia con l’organizzazione delle manifestazioni all’esterno.

Grazie per l’attenzione e per le risposte che spero arriveranno e… per molti di voi, ci vediamo al Comitato Nazionale di Radicali italiani previsto per il prossimo fine settimana.

 

Rita Bernardini

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Intervista a

Ultimi Feed da www.radioradicale.it - Mar, 01/14/2014 - 18:07
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Regione Piemonte/Radicali: fra atti indifferibili ed urgenti c’è decadenza di Giovine, a due mesi da sentenza Cassazione. Appello a Presidente Cattaneo

Radicali Italiani - Mar, 01/14/2014 - 18:06
14/01/14

Giulio Manfredi, membro della Direzione di Radicali Italiani, e Igor Boni, Presidente dell'Associazione radicale Adelaide Aglietta:

C’è una cosa che il Consiglio Regionale può e deve fare subito, anzi avrebbe già dovuto fare da due mesi: dichiarare la decadenza del consigliere regionale Michele Giovine, a seguito della sentenza di Cassazione del 14 novembre 2013 che ha confermato la condanna a 2 anni e 8 mesi per aver falsificato le accettazioni di candidatura di 17 candidati della Lista “Pensionati con Cota” (fra cui quella di Sara Franchino, attuale consigliere regionale della Lista “Pensionati con Cota”).

L’avvio del procedimento di decadenza spetta alla Giunta delle Elezioni del Consiglio Regionale, ai sensi dell’art. 36, comma 2, dello Statuto della Regione Piemonte. Rocchino Muliere (PD) si è dimesso (improvvidamente) da Presidente della Giunta il 29 novembre scorso, ma restano in carica ben due vice-presidenti, Andrea Buquicchio (Italia dei Valori) e Pietro Francesco Toselli (Nuovo Centrodestra), a cui tocca di attivare la procedura di decadenza.

Abbiamo sempre riconosciuto al Presidente del Consiglio regionale, Valerio Cattaneo, correttezza e rigore nello svolgimento delle sue funzioni. Ci appelliamo a lui affinché il Consiglio Regionale porti a compimento un provvedimento richiesto prima dal principio di legalità e poi dal principio di decenza, considerato che Giovine - sospeso dalla carica di consigliere tredici mesi fa, nel dicembre 2012 - ha percepito e forse percepisce tuttora metà dell’indennità di carica.

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"Riformare la giustizia e il lavoro per uscire dalla crisi di sistema"

Ultimi Feed da www.radioradicale.it - Mar, 01/14/2014 - 17:16
Con Luigi Amicone (Direttore TEMPI), Claudio Burlando (Presidente Regione Liguria), Raffaella della Bianca (Presidente Gruppo Misto), Tonino Gozzi (Presidente FederAcciai), Carlo Pelanda (Economista), Luigi Leone (Direttore Primocanale)
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Intervista ad Alberto Zappa sulla vertenza Sisme

Ultimi Feed da www.radioradicale.it - Mar, 01/14/2014 - 16:54
Alberto Zappa - segretario della Fim Cisl dei Laghi- parla della vertenza della Sisme, della rottura da parte dell'azienda dell'accordo che era stato raggiunto tra le parti il 29 novembre del 2013 e degli ulteriori 200 licenziamenti che l'azienda ha in programma.
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Staminali, Gallo e Cappatoi: il premio internazionale a De Luca, Bianco e Cattaneo è un premio a tutta la sana e responsabile scienza

Radicali Italiani - Mar, 01/14/2014 - 16:40
14/01/14

 Dichiarazione di Filomena Gallo e Marco Cappato, rispettivamente Segretario e Tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni

  La notizia del riconoscimento per ‘pubblico servizio’ da parte della società scientifica ISSCR al Professor Michele De Luca, co-presidente dell’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica, al professor Paolo Bianco e alla professoressa Elena Cattaneo  per "il loro recente impegno nel dibattito pubblico e politico in Italia - recita la motivazione - in cui hanno sostenuto la necessità' di rigorosi standard scientifici e medici e di un controllo stringente da parte degli enti regolatori nell' introduzione in clinica di nuovi trattamenti a base di cellule  staminali” non ci sorprende. I tre da tempo non solo assumono il ruolo di scienziati e ricercatori delle materie su cui lavorano all’interno dei loro laboratori ma ricoprono pubblicamente anche il ruolo civile di difesa  dei principi basilari della libertà di ricerca scientifica e della medicina, a garanzia della sicurezza dei pazienti e della reale efficacia delle terapie avanzate, come hanno sottolineato in una nota congiunta i 3 atenei in cui lavorano i premiati. Soprattutto in questo periodo dove la scienza galileiana è messa sotto attacco proprio in Italia, De Luca, Bianco e Cattaneo non hanno mai smesso di difendere il metodo scientifico e la sana scienza, rischiando anche di essere impopolari e subendo anche ingiurie e minacce di morte.

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Pena di morte: conclusa conferenza di Nessuno tocchi Caino in Sierra Leone su abolizione e moratoria

Radicali Italiani - Mar, 01/14/2014 - 16:39
14/01/14

 

  Si è conclusa oggi a Freetown, in Sierra Leone, la Conferenza regionale sull’abolizione e la moratoria della pena di morte, promossa dal Governo della Sierra Leone e da Nessuno tocchi Caino con il sostegno finanziario del Ministero degli Esteri della Norvegia. Dopo due giorni di lavoro, la Conferenza di Freetown ha approvato una Dichiarazione Finale nella quale delegati e partecipanti hanno chiesto a tutti gli Stati africani, tra l’altro: di definire un Protocollo Aggiuntivo alla Carta Africana sui Diritti Umani e dei Popoli relativo alla soppressione della pena di morte in Africa; di ratificare il Secondo Protocollo Opzionale al Patto Internazionale sui Diritti Civili e Politici relativo all’abolizione della pena capitale, allineando ad esso la legislazione nazionale; di ispirarsi a principi di giustizia riparativa che tengano conto dell'esperienza delle vittime e, pertanto, perseguano fini pacifici di riconciliazione nazionale; di co-sponsorizzare e votare a favore della Risoluzione per una moratoria universale delle esecuzioni all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite del 2014 e convocare un'altra conferenza continentale, possibilmente in Benin, per preparare il voto all’ONU sulla nuova Risoluzione. L'adozione del documento finale della conferenza è avvenuta dopo lo svolgimento di due sessioni mattutine. La prima, presieduta dal Prof. Alieu Kanu, ha trattato del processo di revisione costituzionale in corso in Sierra Leone su cui è intervenuto A. S. Sheku, Segretario della Commissione di revisione, che ha interagito con membri di governo ed esperti di Niger, Ghana, Guinea, oltre che con parlamentari e rappresentanti di ONG locali. La seconda sessione, presieduta dal Professore americano Speedy Rice, ha discusso sulle tappe e le prospettive di adozione di un Protocollo Addizionale alla Carta Africana relativo all'abolizione della pena di morte, su cui sono intervenuti il Prof. Philip Iya, esperto del Comitato sulla pena di morte della Commissione Africana sui Diritti Umani e dei Popoli e Guillaume Colin, della ONG FIACAT.

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Presentazione del volume "La libertà religiosa in Italia. Un percorso incompiuto", di Alessandro Ferrari

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Alla presentazione del libro, edito da Carocci, partecipano con l'autore, i prof. Giuseppe dalla Torre, Libera Università Maria Ss. Assunta, e Roberto Zaccaria, Università degli Studi di Firenze.
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