Politica
Rassegna di Geopolitica. Il fallimento afghano e il successo iraniano nella lotta alla droga
Overshoot
Speciale Giustizia
Intervista a Sergio Romano su Ariel Sharon
Intervista a Massimo Introvigne su multa per mancarta circoncisione in Israele
Dibattito dal titolo "Lotta all'omofobia, salvaguardia della libertà di parola. Si possono conciliare?".
Intervista a Sherif el Sebaie su protesta degli immigrati clandestini in Israele
Presentazione del volume "Il tradimento. Gramsci, Togliatti e la verità negata (Marsilio)"
Intervista a Micael Sfaradi su protesta degli immigrati in Israele
Intervista a Roberto Mastrosimone sullo stabilimento Fiat di Termini Imesere
Intervista a Manuela Dviri su Ariel Sharon
"La Giustizia Umiliata: quale democrazia senza diritti?"
Elezioni regionali Piemonte: sentenza Tar avvalora appieno tesi Radicali. Dopo Cassazione e Tar è legittima presenza in Consiglio di Sara Franchino della lista "Pensionati con Cota"?
“Con le motivazioni della storica sentenza del 10 gennaio scorso il TAR del Piemonte pone una pietra tombale sulla vergognosa vicenda di illegalità delle elezioni regionali del 2010. Se qualche cittadino o giornalista si prendesse la briga di andare a leggere i tanti comunicati e le tante iniziative radicali di questi lunghi anni scoprirebbe che le tesi che abbiamo sostenuto con ogni mezzo sono riportate con precisione nelle motivazioni della sentenza.
Si ribadisce che la lista Pensionati per Cota 'ha influito in modo determinante sul risultato elettorale' e che ‘non può non trarsi la dovuta conseguenza che da tale illegittima ammissione viene invalidato e travolto tutto il procedimento elettorale, complessivamente inteso che quindi va rinnovato’. E rispetto a chi dal centrodestra diceva che irregolarità vi erano anche nel fronte opposto si afferma che ‘l'assommarsi di liste illegittime, anche se collocate su fronti contrapposti, giammai attenua, ma al più aggrava l'effetto della corretta espressione del voto’. Noi non possiamo felicitarci di una sentenza così tardiva ma nel merito avevamo sostenuto queste tesi, affermando, più prosaicamente, che quando al tavolo da gioco si scopre che i bari sono più di uno a maggior ragione si interrompe il gioco e si ricomincia la partita.
Ora chiediamo al Presidente Cattaneo e a tutti i membri del Consiglio Regionale non solo di operare per la decadenza definitiva di Michele Giovine ma di porsi anche il problema politico e giuridico della presenza sui banchi del Consiglio di Sara Franchino (da sempre stretta collaboratrice di Giovine), rappresentante di quella "Lista Pensionati con Cota", che la sentenza della Cassazione di dicembre e quella del TAR di gennaio hanno appurato essere stata presentata in modo illegittimo. E la Corte dei Conti non ha nulla da eccepire alle centinaia di migliaia di euro di soldi pubblici (solo di finanziamento pubblico dei partiti, 50.000 euro ogni anno) che dal 2010 si sono riversati, a qualunque titolo (indennità, spese del gruppo) nelle casse del gruppo consiliare "Pensonati con Cota"? Questo, naturalmente, a prescindere dall'inchiesta della Procura della Repubblica sui rimborsi del consigliere Giovine (+ 42 suoi colleghi). Torino, 16 gennaio 2014
http://www.associazioneaglietta.it/cosa-facciamo/elezioni-e-legalita/
http://www.lospiffero.info/sentenza_Bresso.pdf
© 2014 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati
Convegno sul volume "Paradoxa e-democracy?a cura di Franco Chiarenza
Basilicata - Vito De Filippo, Segretario regionale del Pd, si ri-iscrive al Partito Radicale
Fonte Basilicatanet, 16 gennaio 2014
Di Maurizio Bolognetti, Direzione Radicali Italiani
Il Segretario regionale del Pd lucano, Vito De Filippo, ha scelto di sostenere anche nel 2014 il Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito, che - gioverà ricordarlo - non è un soggetto politico elettorale. A Vito De Filippo, da anni sostenitore del PR, va il mio ringraziamento. Sono certo che avremo modo in quest’anno difficile di condividere lotte e iniziative. Intanto è di certo utile e opportuno ricordare lo straordinario preambolo allo Statuto del PRNTT: “Il Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito proclama il diritto e la legge, diritto e legge anche politici del Partito Radicale, proclama nel loro rispetto la fonte insuperabile di legittimità delle istituzioni, proclama il dovere alla disobbedienza, alla non-collaborazione, alla obiezione di coscienza, alle supreme forme di lotta nonviolenta per la difesa, con la vita, della vita, del diritto, della legge.
Richiama se stesso, ed ogni persona che voglia sperare nella vita e nella pace, nella giustizia e nella libertà, allo stretto rispetto, all'attiva difesa di due leggi fondamentali quali: La Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo (auspicando che l'intitolazione venga mutata in "Diritti della Persona") e la Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo nonché delle Costituzioni degli Stati che rispettino i principi contenuti nelle due carte; al rifiuto dell'obbedienza e del riconoscimento di legittimità, invece, per chiunque le violi, chiunque non le applichi, chiunque le riduca a verbose dichiarazioni meramente ordinatorie, cioè a non-leggi. Dichiara di conferire all'imperativo del "non uccidere" valore di legge storicamente assoluta, senza eccezioni, nemmeno quella della legittima difesa”.
© 2014 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati