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Comitato di Radicali italiani 17-19 gennaio
Iniziano oggi, venerdì 17 gennaio, alle ore 16 a Roma presso la sede del Partito Radicale in via di Torre argentina, 76, i lavori del Comitato Nazionale di Radicali italiani, il primo dopo il Congresso di Chianciano del novembre scorso.
I lavori proseguiranno fino alla giornata di domenica 19 gennaio.
Il Comitato sarà aperto dalle relazioni della Segretaria Rita Bernardini e del Tesoriere Valerio Federico.
Nella prima fase, fino all’elezione del suo Presidente, il Comitato sarà presieduto da Laura Arconti, eletta nel Congresso di Chianciano Presidente del Movimento.
Del Comitato Nazionale fanno parte i 60 membri eletti in Congresso e ai lavori partecipano ma senza diritto di voto, La Segretaria, il Tesoriere, la Presidente, i membri di Direzione e di Giunta.
Al Comitato sono stati invitati con diritto di parola i Segretari, i Tesorieri e gli esponenti di tutti i soggetti costituenti il Partito Radicale Nonviolento Transnazionale Transpartito tra i quali Marco Pannella, Emma Bonino e gli ex parlamentari radicali Maurizio Turco, Elisabetta Zamparutti, Marco Beltrandi, Maria Antonietta Farina Coscioni, Marco Perduca, Sergio D’Elia.
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L. Elettorale, Bernardini: non mi sembra che le proposte in campo consentano di sapere chi vince e chi governa 'un minuto dopo il voto'
"La legge elettorale che i radicali propongono da una vita, e che hanno tentato anche con referendum vinti, è la legge elettorale anglosassone, maggioritaria ed uninominale, insieme al presidenzialismo. Il proposito di sapere la composizione del parlamento, di conoscere chi governa e chi controlla, tutto questo un minuto dopo il voto, non mi sembra destinato a realizzarsi a giudicare dal dibattito che vediamo in queste settimane". Lo ha detto la segretaria di Radicali Italiani Rita Bernardini, intervistata da Radio Radicale. Bernardini ha ricordato i referendum promossi dai radicali sulla materia, su cui "i cittadini non hanno potuto esprimersi anche per le ingerenze che ci sono state da parte della Corte Costituzionale, che dichiarò inammissibili al voto alcuni referendum e ammissibili altri referendum, limitando fortemente quella seconda scheda che la nostra Costituzione affida al popolo italiano. Oggi ho dei dubbi sulla Corte Costituzionale, sul fatto che intervenga in questo modo su una legge elettorale che aveva eletto tre Parlamenti, e sul fatto che questo intervento produce - quasi da legislatore - una legge di risulta", ha detto la Bernardini. Quanto a Renzi, "da lui fino ad oggi abbiamo solo ricevuto qualche sgarbo. Renzi ci disse che i temi da noi proposti con referendum devono essere affrontati dal Parlamento. Gli segnalo che il Parlamento dall'inizio della legislatura ha approvato solo cinque leggi di iniziativa parlamentare, quasi tutte di ratifica di accordi internazionali".
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