Politica

Presentazione del numero 109 di Quaderni Radicali "Un domani al Partito democratico"

Ultimi Feed da www.radioradicale.it - Mer, 07/24/2013 - 20:37
Intervengono: Giuseppe Rippa, direttore Quaderni Radicali; Gianfranco Spadaccia, direzione nazionale Radicali italiani; Riccardo Magi, Consigliere radicale Comune di Roma. Modera: Paolo Izzo, giornalista - segretario Radicali Roma
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Droghe: Staderini, tecnocrazia dannosa, torni la politica con il referendum. La fanfara proibizionista non cambia

Radicali Italiani - Mer, 07/24/2013 - 20:09
24/07/13

Dichiarazione di Mario Staderini, segretario di Radicali italiani

  In attesa di studiare con attenzione la relazione del Dipartimento antidroga e i metodi con cui è stata realizzata, con alcuni dati che appaiono sottostimati mentre altri sovrastimati, l’impressione complessiva è di una impostazione ideologica volta a individuare il demonio nella cannabis. Una volta le canne erano l’anticamera dell’eroina, oggi del gioco d’azzardo, con la figura del lupo cattivo ora impersonata da internet. La verità è che la fanfara proibizionista non cambia, suonando lo stesso spartito da troppo tempo. È ora che la politica torni ad occuparsi di un fenomeno sociale che viene lasciato in mano alle mafie, riprendendosi le responsabilità di governo per troppo tempo lasciate alla tecnocrazia. Di fronte all’immobilismo del Parlamento e del Governo, lo strumento più efficace è oggi firmare e sostenere il referendum che esclude il carcere per le violazioni per fatti di lieve entità .

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I travagli di Travaglio e il “Lunario di settembre”

Radicali Italiani - Mer, 07/24/2013 - 19:28
24/07/13

 

Di Maurizio Bolognetti, Segretario Radicali Lucani e Direzione Radicali Italiani   Confesso, sì confesso. Dopo aver letto le argomentazioni con le quali Travaglio tenta di negare la necessità di un provvedimento di amnistia e indulto che, gioverà ripeterlo, abbiamo definito di “Amnistia per la Repubblica”, mi è venuto in mente il dialogo tra strega e inquisitore che prende corpo nel bellissimo brano di Ivano Fossati “Lunario di Settembre”: “Ma non vale niente che io faccia che resista o che cada; tu non capisci è questo il grande lutto che oscura le mie vesti…”. In una Italia quotidianamente bombardata da una pioggia torrenziale di Tg trasformati in gazzettini di cronaca nera, il buon Robespierre Travaglio ha gioco facile a sventolare la sua ghigliottina, potendo godere del fatto che le ragioni di coloro che ripetono come un mantra “Diritto, Giustizia, Amnistia e Libertà” siano opportunamente segregate. Se non ci fosse da piangere si potrebbe anche sorridere delle travagliate sull’amnistia. Pensate, colui che qualcuno osa definire erede di Indro Montanelli arriva ad ipotizzare l’esistenza di un complotto finalizzato a far ottenere l’amnistia a Silvio Berlusconi. E del complotto, organizzato da una sorta di Spectre, ovviamente farebbero parte la Corte Europea dei diritti dell’Uomo, le Associazioni che ben conoscono le nostre patrie galere, i sindacati di Polizia penitenziaria e magari i direttori del Sidipe. Al buon Travaglio, accecato dall’odio antiberlusconiano, poco importa che l’Italia venga condannata da 30 anni per la non ragionevole durata dei processi e per carceri assurte a luogo di tortura senza torturatori. Al diavolo tutto: c’è da mettere in galera Silvio, magari a pane e acqua e da comminargli come pena aggiunta sei mesi di isolamento, con la trasmissione a ciclo continuo dei travaglieschi predicozzi. Potremmo certo discutere di decarcerizzazione, depenalizzazione, della Bossi-Fini e della Fini-Giovanardi, anche se a dire il vero faccio fatica a ricordare interventi di Travaglio su quest’ultima legge e sui danni che essa ha prodotto. Si potrebbe, certo che si potrebbe discuterne, ma ahimè il dibattito è negato. Così come è negato a Marco Pannella, a Rita Bernardini, ai Radicali il poter spiegare cosa intendono quando affermano che occorre un provvedimento di amnistia, di Amnistia per uno Stato che viene condannato da ben prima che Silvio Berlusconi entrasse in politica. Quello stesso Stato dipinto in un film denuncia intitolato “Detenuto in attesa di giudizio”. Coraggio Marco, non dirmi che non ti ricordi la faccia di Alberto Sordi? Chissà se tra i travagli di Travaglio ci sia mai stato spazio per la questione della carcerazione preventiva e del suo abuso. Siamo noi, caro Travaglio, che da 30 anni e più avvertiamo che saremmo andati a sbattere. Siamo noi quelli che raccontano dell’amnistia clandestina e a volte di classe chiamata prescrizione. Peccato che tu e quelli come te preferiate non ascoltare. Perché, caro Travaglio, se qualcuno avesse ascoltato e recepito le proposte radicali in materia di giustizia, se qualcuno non avesse tradito la volontà popolare che voleva la responsabilità civile dei magistrati o se qualcuno avesse ascoltato Giovanni Falcone, che si espresse a favore della separazione delle carriere, forse non saremmo arrivati alla necessità di invocare un provvedimento di amnistia, che è allo stato attuale irrinunciabile provvedimento riformatore, l’unico in grado di rimettere sul binario del rispetto della legalità costituzionale e internazionale questo paese. Signor Censore, signor Travaglio, mi chiedo se lei abbia mai visitato anche solo una piccola parte delle galere visitate da Rita Bernardini e dai Radicali. Mi chiedo se lei abbia mai prestato orecchio all’ascolto della voce della “comunità penitenziaria”, degli agenti, dei direttori, dei detenuti. Mi chiedo, signor Censore, se lei abbia mai letto la lettera straordinaria - nell’ordinarietà di articoli dozzinali fatti con il taglio del “dagli al mostro Silvio” - la lettera di Enrico Sbriglia e dei direttori del Sidipe. A volte l’odio acceca e impedisce di essere lucidi e di vedere ciò che si ha sotto gli occhi. Signor Censore, provi a liberarsi. Vedrà che starà meglio. Signor Censore, hai scritto che da oltre trent’anni questo Stato canaglia e criminale ha fatto incancrenire un sistema per poter al momento giusto dare l’amnistia a Berlusconi. Caro Censore, caro Travaglio, apri gli occhi e prova a sfogliare un documento radicale intitolato “La Peste Italiana”; documento rimasto clandestino grazie a te e a quelli come te. Magari, leggendolo, finisce che capisci perché la strage di legalità ha per inevitabile corollario la strage di popoli. Magari capisci che occorre che il nostro Stato torni a rispettare la sua propria legalità. C’è anche chi non vive per fare cose pro o contro Silvio Berlusconi, ma prova a stare al merito. C’è chi non crea fantasmi e mostri, pur sapendo quanto la “banalità del male” incomba dietro l’angolo, ma è impegnato a proporre riforme con quesiti referendari un tempo detti “Referendum Tortora”. 

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Parlamento Zona Franca

Ultimi Feed da www.radioradicale.it - Mer, 07/24/2013 - 19:23
Intervista a Irene Testa, dirigente radicale ed autrice, con Alessandro Gerardi, del libro "Parlamento Zona Franca - Le Camere e lo scudo dell'autodichia" (Rubbettino, 2013). Proprio nel luogo in cui nasce la legge del nostro Paese, quella stessa legge non ha diritto di entrare. E' questo il risultato dell'autodichia, una prerogativa del parlamento italiano che affida ad appena una ventina di persone (i componenti dell'ufficio di presidenza di ciascuna camera) la più totale autonomia decisionale in numerosi ambiti, sfuggendo al controllo, tra gli altri, della legge ordinaria, della Guardia di Finanza, della Corte dei Conti e degli ispettori del lavoro. A cura di Lorenzo Ascione
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Sintesi dell'audizione in Senato della Sig.ra Ministro degli Esteri Emma Bonino sul caso Shalabayeva

Radicali Italiani - Mer, 07/24/2013 - 18:41
24/07/13

  Commissioni congiunte Esteri e Diritti Umani, Senato della Repubblica, 24 luglio 2013

E' una vicenda di grande  delicatezza, sulla quale si impone la massima chiarezza: una vicenda che tocca aspetti di grandissima rilevanza per il nostro  Paese e per i suoi valori fondamentali.
Riferisco sulla vicenda Ablyazov con la serenità di chi non ha lesinato alcuno sforzo, con la sensibilità di chi per passione e attività politica ha fatto della tutela dei diritti umani la ragione di un'intera esistenza.
La Farnesina ha svolto una continua e scrupolosa attività attraverso i suoi uffici chiamati a gestire ex post le conseguenze di un caso per il quale abbiamo finora, giustamente, dibattuto sulla dinamica ex ante.
I nostri interventi sono stati dunque continui, incessanti e continueranno fino a quando necessario, nella considerazione che poiché si agisce da governo a governo si deve evitare, almeno in questa fase, che una serie di azioni e reazioni indebolisca la nostra struttura diplomatica ad Astana.
Il ministero degli Esteri non e' competente in materia di espulsioni dal territorio italiano. Ancor meno in relazione a operazioni di polizia che si svolgono sul nostro territorio in adempimento a mandati di cattura internazionale messi dall'Interpol. Poiche' tuttavia la legge non impedisce certo di consultarci, serve una maggiore condivisione delle informazioni: ho rappresentato al ''premier, che condivide in pieno, la necessità di un nuovo e più efficace raccordo delle altre amministrazioni con il ministero degli Esteri.
La 'priorità' è la 'tutela delle due cittadine kazakhe ed è quanto che ci sta più a cuore'. Stiamo svolgendo e continueremo a fare con forte determinazione interventi, a Astana, Bruxelles, Vilnius, per la piena libertà di movimento di Alma e la figlia: lo sento come obbligo morale, prima che politico.
Si e' venuta a configurare, anche agli occhi dei media, una ingiustificata responsabilità oggettiva della Farnesina, nonostante essa fosse del tutto estranea alla gestione e persino all'informazione sulle prime, determinanti fasi della vicenda dell'espulsione dall'Italia di Alma Shalabayeva e di sua figlia.
Il comportamento dell'ambasciatore kazako a Roma e' stato "intrusivo". E' solo con il rapporto Pansa, reso noto il 16 luglio dal ministro dell'Interno in parlamento, che si e' avuta notizia certa dell'inaccettabile comportamento del diplomatico. A quel punto ho immediatamente convocato l’incaricato d’affari Kazakho e gli ho espresso il 17 luglio il mio forte disappunto per l’intera vicenda e per il comportamento dell’ambasciatore, insieme all’aspettativa del governo italiano che alle due cittadin kazakhe fossero garantiti tutti i diritti e la piena libertà di movimento.
La credibilità personale e' per me un grandissimo patrimonio. Ho vissuto con grandissima amarezza in questi giorni gli attacchi da parte di molti organi di stampa. Ma oggi non e' questo in discussione, oggi la priorita' e' un'altra, sono i diritti delle due cittadine kazakhe.
Nell'intera vicenda Shalabayeva, l'orgoglio e' che, giorno dopo giorno, iniziativa dopo iniziativa, la Farnesina e' riuscita a far aprire una indagine su cui, a distanza di un mese e mezzo, si comincia ad avere verità su quello che e' successo. E non e' successo spesso nella storia italiana che indagini su casi delicati si siano fatte a un mese di distanza.
In questo momento, noi non possiamo né dobbiamo diminuire o indebolire la presenza dell'ambasciata italiana in Kazakistan, proprio per la protezione che vogliamo sia esercitata costantemente su Alma Shabalayeva e sua figlia Alua. Lo sento come un obbligo morale, ancor prima che politico e per non potrà esserci alcuna ragione per venir meno a questo impegno.

L'intervento integrale è disponibile all'indirizzo:

http://www.esteri.it/MAE/approfondimenti/audizione_Ministro_Bonino.pdf  

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Referendum: giovedì mattina al Viminale contro violazione dei diritti costituzionali

Radicali Italiani - Mer, 07/24/2013 - 18:22
24/07/13

Giovedì mattina, alle ore 11.00, una delegazione referendaria si recherà al Ministero dell’interno per chiedere una risposta alla lettera del 5 luglio con cui si denunciavano i rischi per la raccolta firme a causa del fatto che “le Istituzioni non garantiscono un adeguato servizio pubblico di autenticazione delle firme dei cittadini, impedendo o limitando in molte città la raccolta delle 500 mila firme necessarie per i referendum“.

 

Tra le richieste avanzate al Ministero dell’interno quella di informare e sensibilizzare le centinaia di migliaia di funzionari e di amministratori locali del loro essere potenziali autenticatori, nonché l’informazione ai cittadini, attraverso i siti istituzionali dei Comuni e i telegiornali della Rai, della possibilità di firmare presso le segreterie comunali.   Dichiarazione di Mario Staderini e Michele De Lucia, segretario e tesoriere di Radicali italiani   “Dopo 20 giorni senza una risposta, con molte città italiane dove ai cittadini è impedito di firmare in luoghi pubblici perché mancano autenticatori disponibili, chiederemo al Ministro dell’interno quali provvedimenti intende assumere e rimarremo in piazza del Viminale ad attendere la risposta, tenendo in mano i moduli e le penne che attendono gli autenticatori per raccogliere le firme secondo legge”. 

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Intervista a Stefano Galieni su "Carovana Ius Migrandi"

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Giornalista di Corriereimmigrazione.it
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Commissione Trasporti, poste e telecomunicazioni della Camera

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Audizione informale dell'amministratore unico di ENAV SpA, Massimo Garbini, sulla situazione e sulle prospettive di ENAV.
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Commissione Trasporti della Camera

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nell'ambito di una indagine conoscitiva sul trasporto pubblico locale, audizione di rappresentanti della Conferenza delle regioni e delle province autonome
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Le Mani nel Petrolio: alle ore 16.00 Maurizio Bolognetti ospite di Radio Laser

Radicali Italiani - Mer, 07/24/2013 - 13:38
24/07/13

 

Ritorna da oggi, 24 luglio, su Radio Laser e LASER 7, il rotocalco settimanale del Gr. Alle ore 16.00, ospiti il sindaco di Colobraro Andrea Bernardo, l'assessore al comune di Pisticci Lino Grieco, il giornalista Maurizio Bolognetti, segretario dell’Associazione Radicali Lucani.

Radio Laser va in onda anche in diretta streaming

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Plenum del Csm

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seduta antimeridiana e pomeridiana
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"Eutanasia legale: lo sprint finale sulla proposta di legge di iniziativa popolare"

Ultimi Feed da www.radioradicale.it - Mer, 07/24/2013 - 10:45
conferenza stampa durante la quale sarà presentata la mobilitazione in occasione dell'ultima settimana di raccolta firme per la proposta di legge negli uffici Comunali, l'appello dei sindaci pro-eutanasia con l'adesione del Sindaco di Trieste e la richiesta che sarà inviata al Sindaco Fassino, il resoconto degli straordinari risultati della raccolta firme a Torino. Saranno infine presentate le iniziative di sostegno a coloro che vogliono ottenere l'eutanasia all'estero, dopo che Marco Cappato ha accompagnato in Svizzera una persona malata terminale di cancro, senza che la magistratura sia ancora intervenuta. Intervengono: Marco Cappato (tesoriere Associazione Luca Coscioni, consigliere comunale radicale a Milano); Igor Boni (presidente Associazione radicale Adelaide Aglietta); Daniele Degiorgis (esponente UAAR Torino); Mariano Ferrentino (segreteria Associazione Aglietta); Alessandro Frezzato (Consiglio generale Associazione Coscioni) e Giulio Manfredi (Comitato nazionale Radicali Italiani)
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Tav/Minacce a Esposito, Viale: pericolosi perché sempre più disperati e isolati

Radicali Italiani - Mer, 07/24/2013 - 10:18
23/07/13

Solidarietà e vicinanza al Sen. Stefano Esposito è stata espressa anche da Silvio Viale, presidente di Radicali Italiani e consigliere comunale a Torino, che ha dichiarato:

"Non bisogna sottovalutare le minacce a Stefano Esposito e le azioni di guerriglia, anche se riconducibili solo ad alcuni e non a tutto il movimento, perché chi ha confidato nella violenza per bloccare l'opera è destinato ad essere sempre più deluso. Chi pensa alla Val di Susa come ai Paesi Baschi ritiene naturale eleggersi a braccio armato del movimento.

E' la logica dello scontro totale che finirá per individuare come nemici e collaborazionisti anche i No Tav più moderati. Ora qualcuno dirà anche che Esposito si sia minacciato da solo per tentare di isolarlo e giocare sull'ambiguitá di una parte della sinistra, come hanno sostenuto in comferenza stampa di essere stati attaccati, quando sono loro ad essere andati bene armati per attaccare. Sono pericolosi, perché molti sono sempre più disperati, bugiardi e isolati."

Torino, 23 luglio 2013.

Silvio Viale 339.403257406

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