Politica
Marihuana/Urugay: Notizie dell'altro mondo ispirino riforme a casa nostra
Dichiarazione di Marco Perduca, co-vicepresidente del Senato del Partito Radicale:
"L'Uruguay passa alla storia per essere il primo paese che legalizza la produzione e l'uso personale di derivati della cannabis. Ieri sera il Senato di Montevideo ha confermato il testo della legge uscita dalla camera dopo mesi di dibattito che ha coinvolto l'opinione pubblica ed esperti nazionali e internazionali. E' la vittoria del buon senso sull'ideologia. Certamente la legge non e' la migliore possibile ma se la ragionevolezza continuera' a essere la guida per le decisioni delle istituzioni uruguayane, come lo son state a oggi le parole e le azioni del presidente Mujica, almeno in questo campo, e' da immaginare che nell'applicare la nuova normativa si troveranno soluzioni pratiche ad alcuni problemi strutturali che la legge pur pone. C'e' da sperare che l'approccio prammatico di Montevideo non venga stigmatizzato e attaccato dai suoi vicini, Argentina e Brasile in primis, e che l'Uruguay si prepari a sostenere il fuoco incrociato di certe agenzie delle Nazioni unite che sicuramente non manchera' quando la Commissione droghe dell'Onu si riunira' a Vienna a marzo prossimo. C'e' infine da sperare che tutto questo coraggio riformatore che viene dall'altro mondo - ricordiamoci che il Papa argentino ha abolito l'ergastolo e codificato la tortura non appena insediatosi in Vaticano - inizi a stimolare anche i legislatori italiani che non si fanno mai mancare parole di encomio pel contributo degli italiani all'estero. Ecco in Uruguay un buon 40% dei parlamentari e' di origine italiana, invece di far di tutto perche' mandino un loro connazionale a Palazzo Madama o a Montecitorio sarebbe meglio imitarli nelle loro decisioni di progresso.© 2013 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati
La svolta generazionale dell'economia italiana
"Reti e servizi digitali. Chi fischia il secondo tempo dell'economia italiana ed europea".
Notiziario del mattino
Commissione parlamentare di vigilanza sull'anagrafe tributaria
rassegna di Geopolitica. La militarizzazione dell'Artico: il ruolo di Canada, Russia e Cina
Intervista a Michele Capano sul caso di un Rom romeno ingiustamento accusato di traffico di rifiuti in Basilicata
Forconi/Radicali: a Torino il “modello Val Susa” con libertà di azione per violenti di ogni sorta. Subito una grande manifestazione con Renzi per mandare a casa Cota ma anche per la legalità
Gli esponenti radicali torinesi Igor Boni, Giulio Manfredi e Silvio Viale:
È ormai evidente che il “modello Val Susa” si allarga ai "forconi". Si parte da rivendicazioni discutibili, ma del tutto legittime, con l'intenzione di esprimerle in modo pacifico, ma poi l'egemonia passa al fronte comune dei violenti, che nel caso specifico va dai fascistoidi agli ultras da stadio, dagli antagonisti ad evidenti infiltrazioni criminali. L'incapacità di esprimere una regia autorevole che sappia gestire la protesta diventa un via libera per gli assalti di violenti di ogni sorta. Di fronte a tutto questo, innanzitutto, non si deve temere una risposta delle forze dell’ordine adeguata alla minaccia, ferma e decisa.
Ci deve, però, essere anche una risposta adeguata della politica. Avevamo già ammonito le forze di opposizione alla giunta Cota di non abbandonare la piazza a Grillo; a maggior ragione, non bisogna lasciarla ai nuovi “Boia chi molla”.
Per questo riteniamo che il PD debba organizzare subito, assieme a tutte le altre forze di opposizione, una grande manifestazione nazionale a Torino, con Matteo Renzi, per mandare a casa Cota, per andare alle elezioni insieme a quelle europee, ma anche "Per la legalità, contro lo sfascismo dei nuovi barbari”.
Torino, 10 dicembre 2013
© 2013 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati
Ucraina: agenti provocatori dei gruppi di estrema destra, un pericolo per la protesta di EuroMaidan. Intervista a Anton Shekhovtsov
Dibattito ricerca scientifica Senato, Farina Coscioni: opportuno, utile, necessario
Ma soprettutto vanno assicurati adeguati spazi di conoscenza e informazione dal e nell'ente radiotelevisivo pubblico
Dichiarazione di Maria Antonietta Farina Coscioni, Presidente onorario Ass.Luca Coscioni:
Che in Senato si affronti, senza preconcetti e pregiudizi, la urgente questione della ricerca scientifica, è senz'altro utile, opportuno e necessario. La questione vera, tuttavia, è far uscire dalle aule parlamentari e dai ristretti circoli degli scienziati e dei ricercatori questo dibattito e questo confronto. Il paese deve essere messo a conoscenza del fatto che l'Italia, unico paese europeo ed occidentale, pone gravissimi ostacoli alla libertà di ricerca e sperimentazione, e che temi essenziali che riguardano inevitabilmente ognuno di noi vengono costantemente e pervicacemente elusi dall'informazione pubblica radio-televisiva.
Il mio dunque è un appello perché tutta la comunità scientifica si costituisca in lobby democratica e prema perché questi dibattiti e questi confronti siano assicurati. Non e' più tempo di lamentazioni, occorre reagire ed esercitare una pressione democratica perché sia finalmente riconosciuto e tutelato il nostro diritto a conoscere e a essere informati. Esiste una comunità scientifica costantemente mortificata, privata di mezzi e di risorse, spinta ad emigrare. Tutto ciò costituisce un evidente impoverimento per il paese. Solo se i cittadini saranno informati si potrà invertire questa rotta che penalizza e impoverisce tutti e ciascuno di noi.
© 2013 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati