Politica
Speciale Giustizia
su Processo trattativa stato-mafia: esame del pentito Brusca
Commissione Lavoro pubblico e privato della Camera
Audizione informale dei rappresentanti di Confindustria nell'ambito dell'esame delle proposte di legge C. 5 Iniziativa popolare, C. 519 Damiano, C. 709 Airaudo, C. 1376 Polverini, C. 1549 Tinagli, recanti "Norme in materia di rappresentanza e rappresentatività delle organizzazioni sindacali e di efficacia dei contratti collettivi di lavoro".
Commissione Trasporti, poste e telecomunicazioni della Camera
Audizione informale dei rappresentanti della provincia di Mantova, di UNII (Unione navigazione interna italiana), di AIPO (Agenzia interregionale per il fiume Po) e di Sistemi territoriali SpA, sullo sviluppo della navigazione interna con riferimento all'idrovia padano-veneta.
Approfondimento sulla comunità cinese a Prato: l'esperienza di Compost).
Interviste a Shi Yang e Cristina Pezzoli sull'esperienza del centro culturale Compost a Prato nel quale collaborano cittadini italiani e cinesi
Kazakhstan: un convegno al Senato che ha suscitato molte polemiche. Intervista ad Antonio Stango
Il convegno "L'unità nelle diversità. Religioni, etnie e civiltà del Kazakhstan contemporaneo", tenutosi nei locali del Senato ieri, è stata un'occasione per elogiare la capacità del Paese di far convivere culture diverse. Si tratta tuttavia di una tradizione che ha radici storiche, che vanno ben oltre i meriti del presidente Nazarbaev, che ha forgiato il Paese in questi ventidue anni di indipendenza. Nessun accenno da parte dell'ambasciatore kazako Yelemessov al caso di Alma Shalabayeva, di cui pure è stato un protagonista di primo piano attraverso pressioni sulle istituzioni italiane affinché venisse estradata in quanto moglie di un dissidente.
Intervista a Stefano Anastasia su promozione della Marcia di Natale per l'Amnistia
Presidente onorario di Antigone
Droghe/Radicali: mentre Uruguay legalizza marijuana, Italia riesce a organizzare conferenza nazionale per verificare fallimento proibizionismo?
11/12/13
Rita Bernardini (segretaria Radicali Italiani) e Giulio Manfredi (Direzione RI):
Nel giorno in cui salutiamo l’approvazione definitiva da parte del Parlamento dell’Uruguay della legge che non liberalizza ma legalizza, regolamenta la produzione, il commercio e l’uso della marijuana (quello che i radicali chiedono da 50 anni con proposte di legge, referendum ed iniziative militanti), ci auguriamo che il governo Letta, conseguita la fiducia del Parlamento, possa dedicarsi anche alla convocazione della sesta Conferenza nazionale sulle droghe, come peraltro gli impone la legge. L’art. 1, comma 15, del DPR 309/1990 stabilisce che ogni tre anni venga convocata “una conferenza nazionale sui problemi connessi con la diffusione delle sostanze stupefacenti e psicotrope” alla quale vengano invitati soggetti pubblici e privati che esplicano la loro attività nel campo della prevenzione e della cura della tossicodipendenza. Le conclusioni di tali conferenze sono comunicate al Parlamento anche al fine di individuare eventuali correzioni alla legislazione antidroga dettate dall'esperienza applicativa. L’ultima conferenza nazionale fu tenuta a Trieste nel marzo 2009, in piena era Fini/Giovanardi. Da allora molte cose sono cambiate, in Italia e altrove, non solo in Uruguay. Sempre più Paesi ed istituzioni contestano il proibizionismo, che ha fallito, che non riesce minimamente ad arginare il commercio di sostanze stupefacenti da parte di narcomafie in grado di inquinare le economie legali. Una conferenza nazionale senza paraocchi, senza censure, aperta veramente a tutti, potrebbe essere il punto di svolta per politiche all’altezza dei problemi, non dei dogmi di fede.© 2013 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati
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41bis: Turco, le parole di Toto' Riina non sono le minacce di Toto' Riina
11/12/13
Dichiarazione di Maurizio Turco, già deputato radicale: "Da anni denunciamo che è una inutile misura afflittiva il vetro divisorio nei colloqui tra detenuti in 41bis e famigliari; per cautelarsi dal fatto che i detenuti affidino ai propri famigliari ordini da portare all'esterno è sufficiente registrare i colloqui alla presenza degli agenti, come già accade. Ma accade anche che due detenuti in 41bis, peraltro in area riservata, ovvero un 41bis nel 41bis, che hanno diritto ad 1 ora d'aria al giorno, senza alcuno sforzo sono in grado di far pervenire messaggi all'esterno peraltro senza che il messaggero sia immediatamente trattato come sono trattati detenuti e parenti accusati di dare e ricevere ordini magari sulla base di articolate e complesse "decodificazioni" di parole, gesti, smorfie, disegni. In questo caso non c'è nulla da decodificare. Totò Riina parla ma non minaccia perché lui dovrebbe avere la certezza che quelle parole finiranno al massimo sul tavolo di un magistrato, non su tutti gli organi di stampa, pubblici e privati, cartacei, radiofonici, televisivi e negli orari di massimo ascolto. Che se minaccia concreta fosse stata la si sarebbe tenuta segretissima e si sarebbe fatto di tutto per non farla pervenire a chi avrebbe dovuto o potuto eseguirla, con tutte le varianti più o meno logiche del caso."
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Le ripercussioni dell'accordo sul nucleare iraniano nei Paesi del Golfo. Intervista ad Amer al Sabaileh
La Giordania conquista il seggio provvisorio al Consiglio di Sicurezza Onu, dopo il rifiuto dell'Arabia saudita, che intendeva con questo gesto protestare contro l'inerzia della comunità internazionale in Siria. La tensione tra gli Usa e il tradizionale alleato saudita ha trovato un'ulteriore ragione nella firma dell'accordo sul nucleare iraniano a Ginevra. Immediate le ripercussioni sul Consiglio di Cooperazione dei Paesi del Golfo: l'Arabia saudita, che teme l'isolamento, ha insistito, invano, sulla necessità che il Consiglio si tramuti in una vera e propria "unione".
Commissione Ambiente, territorio e lavori pubblici e Agricoltura della Camera
Audizione informale di rappresentanti della Conferenza delle regioni e delle province autonome, nell'ambito dell'esame in sede referente delle abbinate proposte di legge C. 902 Bordo e C. 948 Catania, in materia di valorizzazione delle aree agricole e di contenimento del consumo del suolo.
Intervista a Enrico Di Pasquale su ricerca sui matrimoni misti tra cittadini italiani e stranieri
Ricercatore della Fondazione Moressa
EXPO 2015 - Costruzione di un partenariato femminile per la sicurezza alimentare
In occasione della VI Conferenza Italia America latina e Caraibi, si svolge alla Farnesina il workshop Building a Women Partnership for Food Security organizzato da Ministero degli Esteri, Istituto Italo - Latino Americano (IILA) ed Expo Milano 2015.
I lavori del workshop, strutturato in due panel sui temi della sicurezza alimentare e della nutrizione e da rispettive sessioni di dibattito, sono aperti alle ore 15.00 da un intervento del Vice Ministro degli Affari Esteri Marta Dassù. Conclude i lavori alle ore 18.00 l'intervento del Ministro degli Affari Esteri Emma Bonino.
Ordine pubblico a Roma: foglio di via per due anni a Lucio Berté. Bernardini al Questore Della Rocca: facciamoci una camomilla insieme, io, lei e Lucio Berté
11/12/13
Dichiarazione di Rita Bernardini, Segretaria Nazionale di Radicali Italiani Ora possiamo stare tutti più tranquilli a Roma. Il Questore di Roma Fulvio Della Rocca, infatti, ha “ordinato” “il rimpatrio di Bertè Lucio con foglio di via obbligatorio a Milano con divieto di ritornare nel Comune di Roma senza la preventiva autorizzazione, per ANNI DUE e con l’ingiunzione di presentarsi a quella Autorità di P.S. entro giorni uno.” Chi è Lucio Bertè e cosa ha fatto per mettere in pericolo la sicurezza pubblica nella capitale? Dagli atti della Questura di Roma, sottoscritti del Questore Della Rocca, che hanno quale presupposto normativo che il destinatario del foglio di via sia un soggetto dedito, nella propria vita, ad attività delittuose, si evidenzia: che Lucio Bertè “annovera precedenti di polizia per violazione della normativa sulle sostanze stupefacenti, inoltre in data odierna, è stata sorpresa dal personale operante mentre in Via della Conciliazione, con l’esposizione di un cartello, manifestava contro la costruzione di un parcheggio a Milano e per via di questo veniva indagato ai sensi art. 18 T.U.L.P.S. e articolo 650 C.P.” E non finisce qui. Per meglio descrivere la pericolosità sociale del soggetto, il provvedimento del Questore di Roma, rileva ancora: “nel Comune di Roma la medesima (cioè Lucio Bertè) non ha fissa dimora e non vi svolge alcuna regolare attività lavorativa, si presume che qui si trattenga al solo scopo di commettere azioni che mettano in pericolo l’ordine e la sicurezza pubblica”. Non so se ridere o se piangere, ma è giunto il momento di far sapere al Questore di Roma Della Rocca chi è Lucio Bertè e cosa stesse facendo da giorni -e per di più in sciopero della fame- a via della Conciliazione, alla soglia della Basilica di San Pietro. Lucio Bertè è un militante storico radicale che ha ricoperto la carica di Consigliere Regionale in Lombardia (l’unico, credo, a non ricevere alcun vitalizio per questa suo incarico istituzionale); attualmente è nel Direttivo di Nessuno Tocchi Caino, l’Associazione che, con il Partito Radicale, ha ottenuto all’Onu la moratoria delle esecuzioni capitali nel mondo. Oltre ad essersi occupato da sempre di Diritti Umani, negli ultimi 5 anni ha costituito l’Associazione “Radicali per Sant’Ambrogio” per contrastare la costruzione di un parcheggio in un luogo sacro, il cimitero dei martiri paleocristiani, a ridosso della Basilica di Sant’Ambrogio. La sua lotta, condotta rigorosamente con il metodo nonviolento, ha ottenuto importanti successi istituzionali come l’approvazione di mozioni del Consiglio Comunale di Milano e del Consiglio Regionale della Lombardia contrarie alla costruzione del parcheggio che, però, in barba alle prese di posizione dei due enti locali, è stato ugualmente costruito e quasi ultimato. Cosa ci faceva – il delinquente, secondo la Questura di Roma - Lucio Bertè da giorni e notti in via della Conciliazione, con il suo cartello, la sua fame, il suo freddo? Quale disegno criminoso stava perseguendo? Pensate, Lucio Bertè, difeso dall'avvocato radicale Giuseppe Rossodivita, con la sua manifestazione iniziata il 5 dicembre in San Pietro, chiedeva molto semplicemente che Papa Francesco sapesse che a Milano, nel sito del Coemeterium ad Martyres, erano state rimosse le sepolture dei primi cristiani per fare un parcheggio interrato accanto alla Basilica di S. Ambrogio - nel silenzio della Curia milanese, mentre “a Milano e in Lombardia ci sono Istituzioni che apprezzano il richiamo alla Chiesa dei poveri, la Chiesa della nonviolenza e della parola, rappresentata da uomini semplici e straordinari nella loro semplicità, i martiri della prima era cristiana, poi proclamati santi anche per allontanarli da noi.” Un richiamo devo inoltre farlo sui “precedenti” di Lucio Bertè. Per quella disobbedienza civile sulla legalizzazione delle sostanze stupefacenti, che facemmo insieme a Milano in Piazza della scala nel lontano ottobre del 1997, due anni dopo il GIP pronunciò il “non luogo a procedere “perché il fatto non sussiste”. Evidentemente, per la Questura di Roma le assoluzioni, equivalgono a condanne da continuare a tenere nei fascicoli di cittadini incolpevoli. In conclusione, vista la situazione, mi permetto di rivolgere un invito al Questore Della Rocca: prendiamoci una camomilla insieme, qui a Roma, io, Lei, e Lucio Bertè.
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Il rischio Vesuvio, la Grande Napoli, il malgoverno del territorio campano, i disastri ambientali, la protezione civile, la partitocrazia, i radicali
Rippa 20 ott 1982 Napoli stral
Pannella 5 giu 92 Napoli
Pannella 14 ott 95 Napoli
Luongo, Pannella, Zevi, Loris Rossi 19 ott 95 Napoli conv
Ortolani, Vriale, Mastrolorenzo, Girogiano, Pappalardo, Morrone 5 dic 2012
Cerimonia insediamento Presidente della Corte dei conti Raffaele Squitieri.
alla presenza del Presidente della Repubblica e con lintervento del Presidente del Consiglio dei ministri