Politica

Presentazione del libro "L'Italia vista da fuori e da dentro", di Lucio Stanca

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con l'autore, ne discutono Piero Ostellino ed Alberto Quadrio Curzio
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Presentazione del docufilm "Enzo Tortora, una ferita italiana" di Ambrogio Crespi.

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Introdurranno la proiezione del film: Basilio Rizzo (Presidente del Consiglio comunale di Milano), Ambrogio Crespi (regista), Giuseppe Rossodivita (avvocato radicale). Presiede: Matteo Forte (Consigliere comunale)
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Commissioni riunite Affari Esteri e Difesa della Camera

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Comunicazioni del Presidente sulla missione in India (27-28 gennaio 2014)
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Commissione Finanze e Tesoro del Senato

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Indagine conoscitiva sugli organismi della fiscalità e sul rapporto tra contribuenti e fisco: audizione di: Istituto Nazionale Tributaristi (INT); Unione Nazionale Camere Avvocati Tributaristi (UNCAT)
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Commissione Lavori pubblici, comunicazioni del Senato

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Indagine conoscitiva sulle concessioni autostradali: audizione dell'AGI (Associazione Imprese Generali).
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Commissione parlamentare per la semplificazione

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Indagine conoscitiva sulla semplificazione legislativa ed amministrativa. Audizione del presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi.
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Commissione Trasporti, poste e telecomunicazioni della Camera

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Audizioni informali nell'ambito della discussione della risoluzione n. 7-00078 Tullo relativa alla riconversione del vecchio ponte ferroviario tra Ostiglia e Revere (MN) in sede stradale. Audizione del presidente della provincia di Mantova e dei sindaci dei comuni di Ostiglia e Revere (MN), dei rappresentati di RFI (Rete Ferroviaria Italiana) e di ANAS.
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In nome del popolo italiano – appunto - e non contro la legge, il Diritto, i Diritti Umani, la Costituzione.

Radicali Italiani - Mar, 02/04/2014 - 13:14
04/02/14

Da Nuova del Sud, 2 febbraio 2014

Bolognetti agli avvocati di Autonomia Forense: “Amnistia per la Repubblica”

Di Maurizio Bolognetti, Direzione Radicali Italiani

Tocca far presente ad alcuni avvocati dell’Associazione Autonomia Forense, che un provvedimento di Amnistia è e resta l’unica strada da percorrere per rimettere in carreggiata la disastrata macchina della giustizia italiana. In particolare, all’avvocato Leonardo Pinto vorrei suggerire di leggere quanto di saggio ha affermato sulla questione il Presidente della Corte d’Appello di Napoli, Antonio Bonaiuto, il quale nel gennaio del 2012 ebbe a dichiarare: “il rimedio principale sarebbe un’amnistia per eliminare gli arretrati che sono un debito pubblico, un fardello che abbiamo. Naturalmente si lascerebbero fuori i reati più gravi, ma bisogna avere il coraggio di dirle queste cose…”

Per rispondere(ritornare) agli avvocati di “Autonomia Forense” dico: sì, un provvedimento di Amnistia e Indulto porrebbe istantaneamente fine ad oltre 30 anni di violazioni della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo e del dettato costituzionale. Un provvedimento di Amnistia è oggi provvedimento riformatore, propedeutico e indispensabile alle altre necessarie riforme del pianeta giustizia.

Tra poco più di cento giorni, l’Italia dovrà sanare la ferita inferta allo Stato di diritto, così come pretende la Corte di Giustizia Europea che ci ha condannato per i trattamenti inumani e degradanti delle nostre patrie galere.

Il nostro è un Paese che ha smarrito, e da tempo, la strada maestra del rispetto dello stato di diritto. Agli avvocati di Autonomia forense gioverà ricordare che, il 2 dicembre 2010, il Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa ha fatto del nostro Paese un “osservato speciale” per i tempi eccessivi dell’amministrazione della giustizia e cioè per la patente, reiterata, prolungata violazione dell’art. 6 della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo.

Tra il 1959 e il 2011, l’Italia è stata condannata 1115 volte dalla Corte EDU per la non ragionevole durata dei processi. La piazza d’onore – si fa per dire – è toccata alla Turchia, che nello stesso periodo ha totalizzato 493 sentenze di condanna.

Occorre un provvedimento di Amnistia per uno Stato incapace di rispettare la sua propria legalità. Amnistia per la Repubblica!!!

Forse sfugge che questo stato di cose produce ogni anno un’Amnistia di fatto: la prescrizione di decine di migliaia di procedimenti.

Lo status quo produce giustizia di classe e denegata giustizia per vittime imputati.

Non si può essere legalitari a corrente alternata e non si può tacere di fronte alla strage di legalità in atto. La prima riforma necessaria è l’Amnistia, poi si dovrà discutere di depenalizzazione e decarcerizzazione, della Fini-Giovanardi e della Bossi-Fini e di leggi criminogene. Poi, si spera al più presto, occorrerà discutere di riforme quali l’abolizione della fasulla obbligatorietà dell’azione penale, di separazione delle carriere.

Occorrerà interrogarsi sul tradimento del voto referendario in materia di responsabilità civile: il referendum Tortora. Giustizia giusta, cari avvocati, e non di classe e non di parte e senza niet e diktat da parte di un organo dello Stato fattosi potere.

In nome del popolo italiano, appunto, e non contro la legge, il Diritto, i Diritti Umani, la Costituzione. Oggi, ora, subito va interrotta la flagranza di reato in atto. Il Presidente Napolitano lo ha compreso, spero vorranno comprenderlo anche gli amici di “Autonomia Forense”.

 

P.S.

Essere favorevoli a un provvedimento di amnistia significa essere a favore della certezza del diritto che oggi non c’è. Viene da sorridere, poi, di fronte al fatto che si tiri in ballo la certezza della pena, in un paese dove, dati alla mano, la maggior parte dei crimini nemmeno viene perseguita e dove lo status quo favorisce i forti vs i deboli e non  dà nessuna garanzia se non le garanzie che può fornire l’arbitrio e la legge della giungla. 

Approfondimenti

Vignetta Nuova del Sud, 4 febbraio 2014

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Intervista a Gino Ruggeri sul processo per inquinamento alla Tamoil a cremona

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Gino Ruggeri , Segretario dell'Associazione radicale Piero Welby di Cremona
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Commissione Affari esteri e comunitari della Camera

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Indagine conoscitiva sulla proiezione dell'Italia e dell'Europa nei nuovi scenari geopolitici. Priorità strategiche e di sicurezza. Audizione di Lucio Caracciolo, direttore della rivista italiana di geopolitica Limes.
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Presentazione del documento conclusivo dell’indagine conoscitiva su "Misure per fronteggiare l’emergenza occupazionale, con particolare riguardo alla disoccupazione giovanile"

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Introdurrà i lavori la Presidente della Camera, Laura Boldrini. Interverrà Cesare Damiano, Presidente della Commissione Lavoro della Camera. Concluderà il Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Enrico Giovannini. Il documento è la sintesi di audizioni e incontri promossi dalla Commissione Lavoro nell’ambito di un’indagine conoscitiva sull’emergenza occupazionale, con specifico riferimento alla disoccupazione giovanile, ma anche rispetto al crescente fenomeno della cosiddetta disoccupazione “adulta”.
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