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Alessio Falconio è il nuovo direttore di Radio Radicale
Da oggi, lunedì 3 febbraio, Alessio Falconio assume la direzione di Radio Radicale, subentrando a Paolo Martini che ha rassegnato le proprie dimissioni. A Paolo Martini l'azienda esprime i più veri e sentiti ringraziamenti per il lavoro svolto nel corso di questi anni.
Alessio Falconio, nato a Roma nel 1971, lavora a Radio Radicale dal 1995, dal 1998 al 2002 è stato corrispondente dal Senato, e dal 2002 ha seguito i lavori della Camera dei deputati. È stato vicepresidente della Stampa Parlamentare, associazione della quale è attualmente tesoriere.© 2014 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati
Intervista a Alessandra Sciurba sulla Carta di Lampedusa, documento elaborato in un incontro internazionale che si è tenuto a Lampedusa dal 31 gennaio al 2 febbraio
Giustizia/Carceri: discutere il messaggio di Napolitano di venerdì a Parlamento chiuso? Gli indignati nei confronti del M5S, si comportano in modo analogo nel mancare di rispetto al Presidente. Manifestazione radicale a Montecitorio venerdì 7 febbraio
Dichiarazione di Rita Bernardini, Segretaria di Radicali italiani, e Angiolo Bandinelli, Membro della Direzione di Radicali italiani:
Abbiamo appena inviato una lettera ai parlamentari per invitarli ad essere presenti (i deputati) al dibattito sul messaggio del Presidente della Repubblica che, ahinoi, è stato calendarizzato nella mattinata di Venerdì prossimo quando è risaputo che i deputati lasciano Roma per essere presenti sui territori di provenienza. Nella lettera chiediamo anche a deputati e senatori di portare un saluto alla nostra manifestazione che si terrà in concomitanza con il dibattito in piazza Montecitorio dalle 9.30 alle 14.00 per dare il meritato risalto al messaggio presidenziale, relativo alle ineluttabilità ed indifferibilità anche e soprattutto di provvedimenti legislativi straordinari per fare rientrare la situazione carceraria e della giustizia italiana nella legalità.
Dopo aver stigmatizzato la scelta di calendarizzare il dibattito di venerdì (o addirittura di sabato in caso di slittamento) abbiamo anche sottolineato come gli indignati di queste ore per la richiesta da parte del Movimento 5 stelle di impeachment nei confronti del Presidente della Repubblica, non abbiano però avuto remore a incardinare il dibattito sul messaggio presidenziale in un momento volutamente scelto come inadeguato e, a nostro avviso, sostanzialmente irrispettoso.
Nella lettera ai parlamentari abbiamo voluto anche sottolineare l’enorme differenza fra la scelta radicale del metodo nonviolento e quella “pentastellata”. Noi radicali - e in particolare Marco Pannella con i suoi prolungati scioperi della fame e della sete – abbiamo sempre cercato (e ricercato), pur nella polemica dura nei confronti del Presidente, di prospettare soluzioni affinché la sua funzione primaria di “garante” della Costituzione si affermasse nel modo più istituzionalmente consono. Ma il presupposto della nonviolenza - la nostra nonviolenza - è la dialogicità, che può ottenere come risultato quello che un’opposizione violenta non può conseguire perché cristallizza le posizioni rendendole impermeabili al dialogo, al dibattito, alla ricerca di una soluzione feconda, come quella che il Presidente Napolitano ha trovato con lo splendido, puntuale e ricchissimo messaggio che ha indirizzato al Parlamento.
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