Politica
Droga: Consulta boccia Fini-Giovanardi.Intervista a Stefano Anastasia
Commissione Finanze del Senato
Commissioni riunite Esteri e Difesa di Camera e Senato
Bocciatura Fini-Giovanardi: E ora, legalizzazione!
Dichiarazione di Rita Bernardini, Segretaria di Radicali italiani:
Fini-Giovanardi, con la loro legge, hanno imposto otto anni di sofferenze a decine di migliaia di persone che hanno affollato le patrie galere. Lo hanno fatto subdolamente con un decreto-legge su tutt’altra materia e superando ogni limite di decenza in sede di conversione del medesimo. Il centro-sinistra in tutti questi anni è stato a guardare; non posso dimenticare, infatti, quando nella passata legislatura qualsiasi proposta radicale in materia, anche la più moderata come l’equiparazione della coltivazione di marijuana alla detenzione per uso personale, veniva respinta in accordo con la parte più proibizionista del centro-destra. Così come non posso dimenticare il mancato sostegno al referendum che tentammo di indire la scorsa estate.
Da pluripregiudicata (come Pannella e altri radicali) per le mie disobbedienze civili sulla legalizzazione della cannabis, chiedo agli esponenti moderati e ragionevoli presenti in tutti gli schieramenti politici, di attivarsi subito per la legalizzazione/regolamentazione della marijuana e, in primo luogo -e immediatamente- per consentire ai malati che ne possono trarre beneficio di poter accedere effettivamente ai farmaci cannabinoidi.
Per quanto mi riguarda proseguirò a disobbedire fino a che i malati e i consumatori saranno costretti dalla legge a rifornirsi al mercato criminale al quale il nostro Stato ha appaltato la gestione di un fenomeno sociale che coinvolge milioni di persone. Non essendo stata arrestata a Foggia il 30 gennaio scorso quando mi sono autodenunciata per aver ceduto ai malati del Cannabis Social Club di Racale 120 grammi di marijuana coltivata sul mio terrazzo, mi ritengo autorizzata alla coltivazione fino a che non sarò trattata come i tanti che sono arrestati per coltivazione o fino a che la legge non sarà cambiata in senso antiproibizionista.
Infine, ai tanti media che scrivono che, dopo la sentenza della Consulta, torna in vigore la legge Jervolino-Vassalli come modificata dal referendum del ’93, ricordo che quella consultazione popolare vincente si tenne per volontà e determinazione RADICALE, mentre tanti (troppi) ci spiegavano che il popolo italiano non avrebbe capito. Capì, dimostrando ancora una volta di essere molto più avanti dei suoi governanti e rappresentanti in Parlamento.
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Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere
Commissione Industria, commercio, turismo del Senato
Piemonte/Radicali: Cota a casa. Giustizia è fatta seppur con 4 anni di ritardo. Ora election-day con le europee di maggio
Dichiarazione di Silvio Viale, Consigliere comunale radicale a Torino e presidente del Comitato nazionale di Radicali Italiani, Igor Boni, presidente dell'Associazione radicale Adelaide Aglietta, e Giulio Manfredi, Membro di Direzione Radicali Italiani, appena appresa la notizia della sentenza del Consiglio di Stato che riporterà il Piemonte alle urne:
"Giustizia è fatta anche se con quattro anni di ritardo. Quattro lunghi anni nei quali, al fianco di Mercedes Bresso, abbiamo lottato per vedere riconosciute le nostre ragioni. Lo abbiamo invocato in ogni sede e in ogni modo e non l'abbiamo fatto contro Cota ma per la legalità elettorale, violata da una truffa intollerabile.
Resta il rammarico di non aver visto la decadenza di Michele Giovine, protetto vergognosamente fino all'ultimo dalla maggioranza di centrodestra. Ora si vada al voto con le elezioni europee per risparmiare decine di milioni di euro e per ripartire.
Il Piemonte si merita un cambio di passo e faremo di tutto per contribuire a realizzarlo".
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