Politica
"Ricostruire il Partito Comunista, unire la sinistra, attuare il programma della Costituzione"
Media e dintorni
Le reazioni alla senteza del processo per la morte di Trayvon Martin, la bancarotta di Detroit, l'arresto di Seldon Lady e i rapporti tra Italia e Usa. Intervista a M. Molinari
Speciale Giustizia
Tav. Viale, cercano il morto per fermare i lavori ad ogni costo. La tav non è il male assoluto
"E' abbastanza evidente che chi annuncia "passeggiate notturne" preparandosi a premeditate notti di guerriglia, cerchi il morto nella speranza di bloccare il cantiere ad ogni costo. Per loro fa poca differenza se tra i manifestanti, tra i poliziotti o i lavoratori. Del resto dalla giustificazione degli attacchi ai macchinari a colpire chi li manovra il passo e breve."
Questo il commento di Silvio Viale, presidente di Radicali Italiani e consiglere comunale a Torino, dopo l'attacco di ieri notte, gli incidenti di oggi e l'escalation violenta da parte di gruppi chiamati a raccolta da tutta Europa.
Silvio Viale ha proseguito:
"Ritenere che la TAV Torino-Lione sia il male assoluto è il cul de sac in cui si è infilato il movimento NO TAV, trasformando un angolo della Val Susa nella palestra dei violenti di mezzo mondo. Legittimare l'attacco alle cose come azioni non violente è la miccia che permette a poche centinaia di persone di attaccare il cantiere, le forze dell'ordine e i lavoratori. La questione non è più la TAV, ma l'offerta di una parte del movimento NO TAV di una sorta di licenza senza condizioni. Qualunque sia l'opinione che ognuno può avere sulla TAV e sul suo ruolo per il futuro del Piemonte e del nordovest la linea Torino-Lione non giustifica questa strategia da ultima spiaggia contro un treno. E' l'ora. Prima che sia troppo tardi, che la maggioranza del movimento se ne renda conto e lasci i violenti di ogni occasione sempre più isolati."
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Shalabayeva: Perduca, perché non sono online gli allegati della relazione di Pansa? Si teme ricostruzione 2.0?
Dichiarazione di Marco Perduca, co-vicepresidente del senato del Partito Radicale, gia' segretario della Commissione diritti umani del Senato della Repubblica nella XVI legislatura:
"Su Repubblica di oggi Carlo Bonino e Fabio Tonacci pubblicano alcuni estratti di parte degli allegati citati nella relazione del capo della Polizia Pansa che pero' non son ancora stati pubblicati sul sito del ministero. I due giornalisti le avrebbero ricevute dai senatori della Commissione diritti umani che giovedi' scorso ha audito il dottor Pansa.Visto che gli allegati son molti e interessano anche altri Ministeri, perche' il Viminale non li pubblica tutti sul sito in modo da poter aiutare anche una ricostruzione 2.0 di quelle concitate ore? Pare sempre piu' necessario, per non dire urgente... Nel Cablo citato, tra le tante altre cose, si legge: "in aggiunta al nostro precedente messaggio concernente l'arresto del ricercato Ablyazov Mukhtar vi informiamo che con lui potrebbe vivere sua moglie Alma Shalabayeva. Vi confermiamo che è una cittadina kazaka, che ha un passaporto kazako NO816235 rilasciato il 3 agosto 2012 e un secondo passaporto N5347890 rilasciato il 23 aprile 2007. La Shalabayeva potrebbe inoltre utilizzare un falso passaporto di un altro Paese, presumibilmente della Repubblica Centro Africana, con numero 06FB04081, rilasciato a nome Ayan Alma l'1 Aprile 2010. A tal riguardo, vi chiediamo dunque di identificare tutte le donne che vivono nella villa di Casal Palocco (...) e, qualora fosse provato che Alma Shalabyeva è in Italia illegalmente (con uso di documenti falsi), chiediamo alle rispettabili autorità italiane di "deportarla" in Kazakistan. Vi preghiamo di fornirci le informazioni sui soggetti in questione e di informarci anche in caso di esito negativo delle ricerche". Un documento che, come si vede, avrebbe dovuto far approfondire ulteriormente l'indagine amministrativa di Pansa e far sollevare ulteriori dubbi circa la dinamica degli eventi. Per non parlare delle responsabilita'. Per quanto mi riguarda ho pubblicato sul mio blog (http://perdukistan.blogspot.it/) alcuni dei documenti 'mancanti' alla ricostruzione dell'indagine amministrativa e dichiarati non pervenuti al Ministero da parte del dottor Pansa durante l'audizione in Commissione diritti umani in Senato. Questa vicenda presenta ancora molte soprese...
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Assemblea nazionale dell'Udc.
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Notiziario del mattino
Caso Shalabayeva... video della conferenza stampa con Marco Pannella
Marco Pannella, in sciopero della sete da ieri per la giustizia, ha tenuto stamane una nuova conferenza stampa nella quale ha voluto portare all'attenzione dei media alcuni aspetti del cosiddetto caso Shalabayeva. In questa pagina riportiamo i due video integrali delle conferenze stampa cui Marco ha partecipato nella giornata del 18 luglio ed in quella del 19.
Conferenza stampa 18 luglio 2013 Conferenza stampa 19 luglio 2013© 2013 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati
Privatizzazioni: Staderini, serve concorrenza e uscita da stato imprenditore, non mere operazioni finanziarie
Dichiarazione di Mario Staderini, segretario di Radicali italiani Che il Governo, come annunciato dal Ministro Saccomanni, si ponga il problema di una strategia complessiva per la riduzione del debito pubblico e rompa il tabù della vendita delle partecipazioni industriali dello Stato è una buona notizia. Sia chiaro, però, che mere operazioni finanziarie quali ad esempio l'utilizzo delle azioni come collaterali non darebbero alcun giovamento. Più che per fare cassa, la cessione delle partecipazioni statali e nelle municipalizzate, avrebbe senso solo se servisse a superare il conflitto di interessi che vede lo Stato fare le regole rimanendo anche imprenditore. Con il vantaggio anche di eliminare la criminogena concentrazione nelle mani del Ministero dell'economia di un abnorme potere di nomina, rompendo finalmente quell’intreccio pericoloso con enti locali, fondazioni bancarie e Cassa depositi e prestiti, attraverso cui le diverse bande si spartiscono gli appalti. Le ricche cedole di Eni e Enel, peraltro, le paghiamo con uno Stato sotto scacco dei loro interessi in termini di politica industriale e talvolta perfino di politica estera. A chi si oppone alla vendita in nome dell’interesse nazionale, ricordo che la nuova legge sulla golden share già consente al Governo di intervenire sulle scelte strategiche delle società anche senza averne il controllo proprietario. Un ruolo forte dello Stato verso gli interessi economici è più probabile proprio se lo Stato non ne fa parte attiva.
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