Politica
Movimento degli Africani e Radicali italiani: referendum Bossi-Fini, perché il PD continua a non fare nulla? E cosa farà sugli altri quesiti?
Movimento degli Africani e Radicali italiani: referendum Bossi-Fini, perché il PD continua a non fare nulla? E cosa farà sugli altri quesiti? Oggi a partire dalle 19 saremo in via Uffici del Vicario, dove si terrà la direzione del PD, per avere una risposta e raccogliere le firme e l’impegno referendario dei partecipanti alla riunione
Comunicato stampa di Radicali italiani Giovedì 8 agosto, a partire dalle 19, una delegazione referendaria composta da esponenti del Movimento degli Africani e da dirigenti e militanti di Radicali italiani, si recherà, munita di moduli, penne e autenticatore, in via Uffici del Vicario, dove sarà riunita la direzione nazionale del Partito Democratico, convocata da Guglielmo Epifani. In fila indiana chiederemo per quale motivo prosegua la totale inerzia del PD su tutto il pacchetto dei 12 referendum radicali, persino rispetto ai quesiti che hanno ad oggetto una legge, come la Bossi-Fini, razzista sul piano dei diritti civili e dannosa per lo sviluppo dell’economia del nostro Paese. Ricordiamo che i quesiti relativi all’immigrazione, ai quali ha aderito il Forum immigrazione del Partito Democratico con l'impegno preso in occasione del Comitato nazionale di Radicali italiani del luglio scorso dal coordinatore Marco Pacciotti, sono due: uno ha l’obiettivo di cancellare l’odioso e inutile reato di clandestinità, l’altro quello di abrogare le norme discriminatorie della legge Bossi-Fini e del pacchetto sicurezza Maroni che ostacolano il lavoro e il soggiorno regolare dei migranti. “È il cuore di quella legislazione dell’emergenza che il Pd ha sempre contestato" sostiene Gaoussou Ouattarà, portavoce del Movimento degli Africani in Italia. "Raccogliere un milione di firme entro settembre su questi referendum è l’unico modo per eliminarla e garantire quel dibattito pubblico di cui la Lega per prima ha paura. Per la prima volta si discuterebbe, infatti, di un fenomeno così importante per la società e l'economia italiana, non rincorrendo l'ennesima emergenza, ma in un grande dibattito popolare e democratico". I dirigenti di Radicali italiani saranno presenti assieme al Movimento degli Africani per raccogliere firme ed impegni concreti dei partecipanti alla Direzione, ed attendere una risposta anche sugli altri referendum: dal divorzio breve alla riforma delle politiche sulle droghe, dall'eliminazione del meccanismo truffaldino dell'otto per mille alla riforma della giustizia.© 2013 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati
L'amministrazione della giustizia in Italia e a Napoli, la magistratura, il Csm, il caso Tortora, la responsabiltà civile, i referendum radicali dell'86
Movimento degli Africani e Radicali italiani: referendum Bossi-Fini, perché il PD continua a non fare nulla? E cosa farà sugli altri quesiti?
Movimento degli Africani e Radicali italiani: referendum Bossi-Fini, perché il PD continua a non fare nulla? E cosa farà sugli altri quesiti? Oggi a partire dalle 19 saremo in via Uffici del Vicario, dove si terrà la direzione del PD, per avere una risposta e raccogliere le firme e l’impegno referendario dei partecipanti alla riunione
Comunicato stampa di Radicali italiani Giovedì 8 agosto, a partire dalle 19, una delegazione referendaria composta da esponenti del Movimento degli Africani e da dirigenti e militanti di Radicali italiani, si recherà, munita di moduli, penne e autenticatore, in via Uffici del Vicario, dove sarà riunita la direzione nazionale del Partito Democratico, convocata da Guglielmo Epifani. In fila indiana chiederemo per quale motivo prosegua la totale inerzia del PD su tutto il pacchetto dei 12 referendum radicali, persino rispetto ai quesiti che hanno ad oggetto una legge, come la Bossi-Fini, razzista sul piano dei diritti civili e dannosa per lo sviluppo dell’economia del nostro Paese. Ricordiamo che i quesiti relativi all’immigrazione, ai quali ha aderito il Forum immigrazione del Partito Democratico con l'impegno preso in occasione del Comitato nazionale di Radicali italiani del luglio scorso dal coordinatore Marco Pacciotti, sono due: uno ha l’obiettivo di cancellare l’odioso e inutile reato di clandestinità, l’altro quello di abrogare le norme discriminatorie della legge Bossi-Fini e del pacchetto sicurezza Maroni che ostacolano il lavoro e il soggiorno regolare dei migranti. “È il cuore di quella legislazione dell’emergenza che il Pd ha sempre contestato" sostiene Gaoussou Ouattarà, portavoce del Movimento degli Africani in Italia. "Raccogliere un milione di firme entro settembre su questi referendum è l’unico modo per eliminarla e garantire quel dibattito pubblico di cui la Lega per prima ha paura. Per la prima volta si discuterebbe, infatti, di un fenomeno così importante per la società e l'economia italiana, non rincorrendo l'ennesima emergenza, ma in un grande dibattito popolare e democratico". I dirigenti di Radicali italiani saranno presenti assieme al Movimento degli Africani per raccogliere firme ed impegni concreti dei partecipanti alla Direzione, ed attendere una risposta anche sugli altri referendum: dal divorzio breve alla riforma delle politiche sulle droghe, dall'eliminazione del meccanismo truffaldino dell'otto per mille alla riforma della giustizia.© 2013 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati