Politica
Divorziobreve.it
Intervista a Mao Valpiana su Siria e digiuno promosso dal Papa
Siria: la Francia presenterà una risoluzione al Consiglio di sicurezza Onu. Le parole di Fabius e le perplessità di Coh Bendit.
Oliviero Toscani al tavolo radicale di raccolta firme sui 12 referendum
Lunedì 9 settembre alle ore 16.00, Oliviero Toscani si è recato presso il tavolo tenuto dai Radicali italiani di Livorno, nei pressi dei Bagni Pancaldi, presente anche Marco Taradash, consigliere regionale del PDL e già Parlamentare Radicale, per sottoscrivere i 12 referendum.
Toscani ha anche rilasciato alcune dichiarazioni per la stampa in cui ha affermato che: per fortuna ci sono i radicali in questo Paese, che ancora fanno queste cose come la raccolta su questi temi referendari su temi importantissimi che toccano la vita delle persone. Toscani ha detto inoltre che il referendum è un bell’esempio di democrazia diretta, da continuare a coltivare e da non far morire, tanta gente secondo Toscani non viene a firmare perché non crede a questo istituto, ma in realtà questo è l’unico modo che hanno le persone per poter influenzare le scelte di chi governa. Per Toscanivivere passivamente tutto quello che viene deciso dagli altri non è giusto, giusto invece è che i cittadini si facciano un’opinione sulle questioni che riguardano la loro vita, e facciano sentire la loro voce, e pertanto li ha invitati tutti a firmare i 12 referendum radicali, anche quelli sui quali hanno già deciso che voteranno NO, questo per dare un’opportunità di dibattito serio a tutto il Paese.
Daniele Carcea, Radicali Italiani
348/2839738
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Intervista a Elena Petricola
Intervista a Riccardo Noury su condanna dello stato olandese per la morte di tre bosniaci nel 1995 a Sebrenica
Referendum: Staderini, appello a disobbedire all’ordine antireferendario di Pd e progressisti. A rischio i sei referendum su libertà e diritti civili
Dichiarazione di Mario Staderini, segretario di Radicali italiani
A meno di venti giorni dal termine per il deposito in Cassazione, è forte il rischio di non raggiungere le firme necessarie per i referendum su immigrazione, droghe, divorzio breve, otto per mille e finanziamento partiti.
Nel ceto dirigente “democratico”, infatti, è prevalsa nel peggiore dei modi la stessa linea antireferendaria che fu propria del PCI e della DC.
Almeno Paolo Ferrero ha avuto la franchezza di comunicarci il ritiro dell’impegno di Rifondazione comunista su questi sei referendum a seguito del “contagio” berlusconiano.
Nel Partito democratico, invece, correnti e leader sono uniti in un ostracismo silenzioso ai 12 referendum, persino a quelli sull’immigrazione che il Forum Immigrazione Pd di Livia Turco aveva appoggiato senza però raccogliere neanche una firma. Identico spartito per i vertici della Cgil, che da subito hanno ostacolato un impegno dei loro quadri.
Al resto ci sta pensando l’informazione radiotelevisiva e la stampa progressista, cancellando ogni notizia e approfondimento sulla forza riformatrice e alternativa dei referendum.
Peraltro, in assenza di una mobilitazione straordinaria, difficilmente PSI e SEL raggiungeranno l’obiettivo di 100 mila firme ciascuno che si erano posti.
In questi termini il raggiungimento delle 500 mila firme su questi sei referendum è in serio dubbio, pur considerando l’apporto di quella parte responsabile del PDL che sta consentendo agli italiani di firmare anche i sei referendum su libertà e diritti civili oltre all’annunciato impegno della Lega sul quesito per abolire il finanziamento pubblico.
“Disobbedire all’ordine antireferendario” che viene dalle leadership democratiche e progressiste è l’appello che rivolgo ai cittadini, affinché firmino nei Comuni e ci aiutino nei banchetti; ai consiglieri comunali e provinciali, perché ci chiedano i moduli per la raccolta; ai media, perché recuperino l’informazione e la legalità sinora andata perduta.
Volendo, di tempo ce n’è ancora.
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Intervista a Manuela Vena su iniziativa "Nati Nudi" a favore dei bambini siriani rifugiati nei campi profughi al confine con la Siria
"Vedo, pago, voto: il futuro del federalismo si chiama responsabilità"
Medico curante: Pannella oggi 72,8 kg per digiuno assoluto per cibi solidi e per liquidi
In data odierna l’on. Marco Pannella è stato sottoposto a nuovi accertamenti clinici.
Da varie settimane si sta alimentando con molta discontinuità e da circa 10 giorni alterna un giorno di digiuno assoluto per cibi solidi e per liquidi ed un giorno in cui assume soltanto tre cappuccini, senza zuccheri. Il peso corporeo odierno è risultato di 72.800 kg, un mese fa era di circa 91 kg, dieci giorni fa di 85 kg, e cinque giorni fa, giovedì 5 settembre di 77 kg. E’ evidente uno stato di marcata denutrizione con ipotrofia di tutte le massa muscolari. Le mucose visibili sono asciutte e la cute è sollevabile in pliche, come per disidratazione di grado moderato. La diuresi è marcatamente contratta. I parametri vitali sono normali. Gli esami ematochimici eseguiti in data odierna documentano lieve incremento della creatinina (1.3 mg/dl) e sono per il resto nei limiti della norma. E’ stato nuovamente rappresentato al paziente il rischio elevato di molteplici possibili complicanze, sia acute sia croniche. Preoccupano in particolare, allo stato attuale, la marcata e generalizzata perdita di massa muscolare che in gran parte non potrà comunque essere recuperata e l’iniziale alterazione della funzionalità renale. Insistendo il paziente nella decisione di proseguire ulteriormente il digiuno totale è stato deciso di effettuare domattina ulteriori e più approfonditi accertamenti clinici ed una valutazione ad opera dell’intero collegio medico. Prof. Claudio Santini© 2013 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati