Politica

Lavorare Info: speciale Fondi Strutturali Europei

Ultimi Feed da www.radioradicale.it - Sab, 10/05/2013 - 10:03
In studio Valeria Manieri (Radio Radicale). Ospiti dell'approfondimento: Antonella Marsala, Dirigente di Italia Lavoro e Giuseppe Provenzano, Ricercatore Svimez e autore del libro "Ma il cielo è sempre più su" con Luca Bianchi su mezzogiorno, occupazione e ritardi. Temi: fondi strutturali europei, come è stata spesa la tranche 2007-2013 e come si procederà per la tranche 2014- 2020. www.radioradicale.it / www.lavorareinfo.it
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Notiziario del mattino

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staderini, perduca, filibeck, olivero, buemi, casson, morosini, d'amato, gozi, zanon, paolini
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Gli Stati Uniti e il rischoio di 'Default' . Intervista a M. Molinari

Ultimi Feed da www.radioradicale.it - Ven, 10/04/2013 - 20:16
Maurizio Molinari è corrispondente de 'la Stampa' da New York
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La pillola de Il rovescio del diritto

Ultimi Feed da www.radioradicale.it - Ven, 10/04/2013 - 19:48
A cura dell' Avv. Giandomenico Caiazza
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Ucraina verso un accordo di libero scambio con l'Ue, contrastato dalla Russia

Ultimi Feed da www.radioradicale.it - Ven, 10/04/2013 - 18:01
Al vertice del Partenariato Orientale, previsto per il prossimo novembre a Vilnius, l'Ucraina sottoscriverà un accordo di associazione che prevede anche una zona di libero scambio globale e approfondito (Deep and comprehensive Free Trade Agreement) con l'Unione europea. La Russia propone invece all'Ucraina di entrare a fare parte dell'Unione doganale, che comprende già Bielorussia e Kazakhstan. Il tema è stato oggetto di un confronto, al meeting di Valdai, a settembre, tra l'ex presidente della Commissione Romano Prodi e il presidente russo Valdimir Putin. Il servizio comprende: gli interventi di Romano Prodi e Vladimir Putin, il discorso al Parlamento europeo del Commissario Ue all'Allargamento e alla politica di vicinato Stephen Fule e un'intervista a Rosa Balfour, senior analyst presso lo European Policy Centre.
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Presentazione del libro: "Dignità e carcere" di Marco Ruotolo, (Editoriale Scientifica, 2011)

Ultimi Feed da www.radioradicale.it - Ven, 10/04/2013 - 17:35
nell'ambito della Rassegna "Libri Galeotti. Carcere, pena (e dintorni) nelle pagine di recenti volumi". Ne discutono con l’Autore: Francesco Maisto (Presidente Tribunale di sorveglianza di Bologna), Andrea Pugiotto (Ordinario di Diritto costituzionale, Università di Ferrara). Coordina: Paolo Veronesi (Associato di Diritto costituzionale, Università di Ferrara). Saluto introduttivo: Marcello Marighelli (Garante dei diritti dei detenuti, Comune di Ferrara")
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Lampedusa, Staderini: da progressisti solo parole, hanno perso il treno dei nostri referendum. Ora confronto in parlamento su modifiche Bossi-Fini

Radicali Italiani - Ven, 10/04/2013 - 16:53
04/10/13

Dichiarazione di Mario Staderini, segretario di Radicali Italiani:

Con i due referendum abrogativi di parti della Bossi Fini e del pacchetto Maroni abbiamo offerto un’alternativa alla prosecuzione dello scontro ideologico che non porta a nulla e che si nutre delle tragedie che avvengono in mare come dell’esasperazione xenofoba di fatti di cronaca nera.

Portandoli al voto nella primavera 2014, infatti, la politica sarebbe stata obbligata a confrontarsi  sulle ricette per governare il fenomeno immigrazione anziché dividersi nelle reciproche propagande.

Un'occasione purtroppo perduta anche per gli ostacoli posti dall'antidemocrazia italiana e dalle scelte del mondo progressista. Il Partito democratico ha praticato un ostracismo silenzioso ma inespugnabile mentre il sostegno formale di SEL, Rifondazione e Socialisti non si è tradotto nelle firme promesse. Alla fine, tra le quasi 200 mila firme depositate in Cassazione c'e' persino quella di Silvio Berlusconi ma non quelle di Guglielmo Epifani, Matteo Renzi e Laura Boldrini.

Chi oggi ripete di voler modificare la Bossi-Fini, magari dopo aver snobbato o sabotato i referendum, ha ora il dovere di portare il confronto in Parlamento perché, a differenza di quanto pensa Alfano, quelle norme criminogene c'entrano molto con le condizioni disumane in cui vivono e muoiono i migranti.

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Bolognetti su Diffida Pannella-Rossodivita

Radicali Italiani - Ven, 10/04/2013 - 15:30
04/10/13

  • Per la vita del diritto e il diritto alla vita.

Di Maurizio Bolognetti, Segretario di Radicali Lucani Come è noto, o forse sarebbe meglio dire come è ignoto, Marco Pannella e Giuseppe Rossodivita a nome del Partito Radicale hanno indirizzato un atto di significazione e diffida ai Presidenti dei Tribunali Italiani, ai Procuratori Capo di tutte le Procure Italiane, ai Presidenti degli Uffici GIP di tutti i Tribunali Italiani, ai Direttori delle Carceri italiane, e a tutti gli Uffici di Sorveglianza della Repubblica. Un atto di diffida che - come hanno spiegato i due esponenti radicali - “prende le mosse dal contenuto della nota sentenza pilota, sul caso Torreggiani ed altri, della Corte Europea dei diritti dell'Uomo”.   Una sentenza quella “Torreggiani” che una volta di più ha messo a nudo la condizione di patente illegalità nella quale versa il nostro paese sul fronte di carceri assurte a luogo di tortura, ma senza torturatori. Carceri che rappresentano il putrido percolato di una amministrazione della giustizia in bancarotta permanente. Carceri in cui si perde l’eco di quell’art. 3 della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo che recita: “Nessuno può essere sottoposto a tortura né a pene o trattamenti inumani o degradanti”. E che le nostre carceri siano un insulto al paese che fu culla del diritto è certezza. Una certezza percepita da quei direttori del Sidipe e da quell’ Enrico Sbriglia che mesi fa scriveva: “Come Dirigenti Penitenziari, a capo degli istituti carcerari e degli uffici dell’esecuzione penale esterna, desideriamo che siano perfettamente chiariti gli ambiti delle nostre responsabilità di gestione, rispetto a quelle di quanti, facendosi schermo di noi, non ci pongono in condizione di svolgere il nostro lavoro con dignità, nell’effettivo rispetto delle leggi solennemente enunciate e quotidianamente violentate, ne tantomeno favoriscono la trasparenza dell’azione amministrativa e del vivere penitenziario”.   Una certezza testimoniata da quelle morti per suicidio di centinaia di detenuti e decine di Agenti di Polizia Penitenziaria che continuano ad essere ignote e ignorate, così come continua ad essere negato un dibattito sulla proposta avanzata da Marco Pannella e dai Radicali di una “Amnistia per la Repubblica”.   “Interrompere la flagranza di reato”, ripete instancabile Marco Pannella, che continua a dar corpo alla sua e nostra sete di legalità. Continua, il Leader radicale, ad indicare la rotta, la strada maestra per ripristinare Diritto, Giustizia, Libertà e Democrazia.   Il dott. Gaetano Bonomi, già sostituto procuratore generale presso la Corte d’Appello di Potenza, che ironicamente si definisce sul suo spazio facebook “ragioniere giudiziario”, ha voluto definire Marco Pannella “coscienza nazionale in movimento”.   Speriamo davvero che questa “coscienza” monti e travolga gli argini. Non possiamo più attendere, perché ogni giorno trascorso è un giorno in più di inaccettabile violenza perpetrata da uno Stato che – ahinoi - è Stato canaglia incapace di rispettare la sua propria legalità.   Il dott. Bonomi, iscritto al Partito che “proclama il diritto e la legge”, ha voluto condividere con noi le sue riflessioni. Nell’esprimergli gratitudine, gioverà segnalare ai procuratori di Potenza e Matera e ai magistrati di sorveglianza operanti in Lucania che sono tra i destinatari dell’atto di diffida. Si spera, anzi mi permetto di auspicarlo, che vorranno tenerlo nella dovuta considerazione.  

 

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Bonomi su diffida Pannella-Rossodivita

Radicali Italiani - Ven, 10/04/2013 - 15:22
04/10/13

 

  • TEMPLARI DELLA RAGIONE
Di Gaetano Bonomi, Procuratore generale onorario Aggiunto presso la Suprema Corte di Cassazione Nei giorni scorsi si è verificata in Sicilia un’altra tragedia del mare, con centinaia di morti tra emigranti in fuga. Anche stavolta, come spesso accade negli ultimi anni, c’è stato un susseguirsi di comunicati e testimonianze di solidarietà da parte del pubblico potere e dei cittadini. Papa Francesco ha gridato:”Vergogna,Vergogna”. Anche noi, con tanti altri, piangiamo questa ennesima strage degli innocenti, ma con l’animo sofferente e disperato ci chiediamo come mai la stessa mobilitazione non si registri nel Paese di fronte alle molteplici tragedie che quotidianamente ormai colpiscono le carceri ed i detenuti italiani, diversi dei quali costituiti  proprio da questi stessi migranti, che per necessità o altro sono stati costretti a delinquere. Come mai un morto che galleggia sul mare ci fa soffrire e ci deprime, mentre lo stesso morto nelle galere italiane spesso costituisce solo oggetto di scarni comunicati stampa? E’ solo questione di scenario o, come si dice oggi, di location? Ritengo che alla base di questa diversità vi sia sostanzialmente un diffuso deficit di informazione, laddove la stessa, canalizzata e filoguidata da alcuni Guru onniscienti e spesso presuntuosi e solo saccenti, suole periodicamente individuare e rivalutare determinate problematiche per accantonarne altre. In tale contesto si spiega come alcune morti nelle patrie galere siano state a mala pena ricordate dai vari tg:ci riferiamo per esempio all’omicidio del povero Cucchi, alle decine di arrestati torturati da odierne SS prima di essere condotti in galera, all’assoluta mancanza di effettivi controlli sulla legittimità delle condotte tenute dagli organi di polizia nella gestione del rapporto con arrestati e detenuti. In tale contesto si capisce come mai e perché recenti appelli e diffide lanciati da Marco Panella all’indirizzo del Ministro della giustizia, del Presidente della Repubblica, alla Corte europea dei diritti dell’uomo, ai vertici della magistratura preposti al settore della Giustizia Penale ai fini di una indispensabile umanizzazione del trattamento carcerario nel nostro Paese, non possano non sollevare un inevitabile momento di condivisione e di stimolo verso un non  più rinviabile processo di riforma del sistema penale e carcerario. Le riforme che si invocano non richiedono spese o investimenti particolari. Non pongono problemi di bilancio dello Stato. Si tratta essenzialmente di ripristinare a costo zero una legalità che  negli ambienti di cui ci occupiamo avrebbe dovuto essere collocata su uno scranno sicuramente più alto di quello che la stessa occupa in questi momenti di storia buia e di trattamenti quasi medioevali ad oggi riservati ai fruitori passivi della Giustizia. Si tratta, in buona sintesi, di riconoscere che l’odierno sistema sanzionatorio penale non ha  più ormai da decenni le caratteristiche di umanità, legittimità, terzietà e credibilità che dovrebbero essere invocate dal popolo tutto e non solo da quella coscienza nazionale in movimento che è rappresentata da Marco Pannella. Il tutto va quindi azzerato nei suoi aspetti antistorici e disumani e l’ordinamento nella sua globalità è chiamato a testimoniare la sua vitalità attraverso una non più rinviabile ristrutturazione, che in generale consenta di ritenere effettivo il diritto di punire non in capo ad un Rex ottuso, a degli Sceriffi insensibili alle umane vicende, a dei portatori di morte e di sofferenze, ma ad uomini illuminati dalla Dea Legalità ed alimentati dal sentimento di rispetto per la natura umana. Qualcosa comincia a muoversi:si registrano significative prese di posizione e di autocoscienza del Capo dello Stato, del Ministro della giustizia, di qualche magistrato di sorveglianza, ma il cammino appare ancora lungo e non deve essere solo stimolato dalle frequenti condanne applicate dalla Cedu all’Italia per il trattamento riservato ai detenuti. Noi vogliamo che la Sentenza Torreggiani - da cui sembrerebbe consacrata un’immagine del Paese sicuramente negativa e non più attuale - rappresenti un’efficace stimolo che spinga verso una totale rigenerazione della Giustizia Italiana, che dovrà essere miserevole con i deboli, rispettosa con i sofferenti, decisa verso i criminali, implacabile contro i crimini in danno della persona. Noi tutti, radicali nel nome ma sostanzialmente uomini e donne temprati precipuamente dalla priorità del rispetto per la natura umana e la libertà dell’essere e del suo pensiero, siamo e saremo sempre vigili e presenti nella lotta quotidiana per assicurare la vittoria della Ragione su ogni iniquità e mancanza di riguardo per gli interessi dei deboli e degli indifesi: Templari della Ragione.  

 

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