Politica
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Referendum, Cassazione respinge quesiti "Cambiamo noi". Staderini: ora ricorso a Comitato diritti umani Onu, ma questioni sociali rimangono urgenti
L'Ufficio Centrale per il Referendum presso la Corte di Cassazione ha respinto le richieste di referendum depositate il 30 settembre relativamente ai quesiti su immigrazione, droghe, divorzio breve, abolizione del finanziamento pubblico ai partiti e otto per mille.
La Cassazione, preso atto che le firme dichiarate dai promotori sono circa 200 mila e quindi inferiori al numero minimo prescritto, non si è pero espressa rispetto alla memoria con la quale il 30 settembre i radicali Mario Staderini, Michele De Lucia, Simone Sapienza e Marco Perduca hanno denunciato gli ostacoli alla raccolta firme determinati dalle violazioni dei diritti civili e politici dei cittadini riconosciuti dalla Costituzione e dalle convenzioni internazionali.
"A partire dalla memoria che la Cassazione ha ritenuto di non poter esaminare, nelle prossime settimane denunceremo lo Stato italiano davanti al Comitato diritti umani dell'Onu per le gravi violazioni al Patto internazionale sui diritti civili e politici di cui le istituzioni della Repubblica si sono rese protagoniste durante tutta la campagna referendaria", dichiara Mario Staderini, già segretario di Radicali italiani e primo firmatario dei sei quesiti respinti.
“L’onere di autenticare le sottoscrizioni in assenza di un servizio pubblico di autenticazione, l’inadeguatezza di molti Comuni nell'adempiere ai loro obblighi, l’incapacità del Ministero dell'interno di assicurare il rispetto delle leggi, la mancanza di garanzie sul diritto all’informazione,” prosegue Staderini ” fanno sì che in Italia solo in condizioni eccezionali sia possibile ad un gruppo di cittadini o un movimento politico estraneo ai grandi partiti e organizzazioni sindacali raggiungere la soglia delle 500 mila firme autenticate e certificate. Di fronte all’inerzia del Parlamento, passa dall’organismo indipendente dell’Onu la battaglia per restituire a tutti gli italiani la pienezza del diritto a promuovere referendum.”
“Quanto alle questioni sociali rappresentate dai sei referendum che nessuna componente della partitocrazia ha voluto perché troppo scomodi al potere,” – conclude Staderini ” spero nessuno si illuda di poterle rimuovere solo perché si è impedito agli italiani di deciderle con il voto”.© 2013 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati
Rosa Nel Pugno: oggi, 14 novembre, conferenza stampa su esito accesso agli atti al Tribunale di Matera delle liste presentate alle elezioni regionali
“Anche quelle del 17 e 18 novembre in Basilicata non sono elezioni democratiche”
Oggi, giovedì 14 settembre, alle ore 11.30, presso l’Hotel San Domenico, in via Roma 15 a Matera, la candidata Governatrice per la Rosa nel Pugno On. Elisabetta Zamparutti, i candidati consiglieri On. Maria Antonietta Farina Coscioni e On. Sergio D’Elia, insieme all’On. Maurizio Turco e Antonio Cerrone, hanno tenuto una conferenza stampa nel corso della quale hanno presentato l’esito del controllo sulle firme delle liste provinciali concorrenti alle elezioni regionali della Basilicata depositate il 19 ottobre al Tribunale di Matera.
Dall’accesso agli atti effettuato sulle liste depositate al tribunale di Matera emergono usi e costumi a dir poco licenziosi, patenti irregolarità formali e anche fatti di possibile rilevanza penale.
Nella nota– “COSI’ FAN TUTTI… QUASI TUTTI” – sono esposti i fatti più rilevanti emersi dall’accesso agli atti.
Tale nota è stata illustrata in un video che si può vedere/scaricare sul sito www.rosanelpugno.org
Per informazioni, Sergio D’Elia, tel. 335 6153305
© 2013 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati
Così fan tutti… quasi tutti
Gli esponenti della Rosa nel Pugno, Antonio Cerrone, On. Sergio D’Elia, On. Maria Antonietta Farina Coscioni e On. Maurizio Turco, hanno effettuato un controllo sulle firme delle liste provinciali concorrenti alle elezioni regionali della Basilicata depositate il 19 ottobre al Tribunale di Matera.
L’accesso agli atti, richiesto dalla Rosa nel Pugno all’indomani del deposito delle liste provinciali di Matera, è stato autorizzato alcuni giorni fa e si è svolto martedì 12 novembre, dalle 9.30 alle 17. Dal controllo accurato effettuato dagli esponenti Radicali sulle liste collegate alle varie coalizioni sia di centro-destra sia di centro-sinistra, si conferma quanto già emerso in un analogo accesso agli atti compiuto al Tribunale di Potenza all’indomani del deposito delle liste provinciali e del listino regionale e che è stato clamorosamente documentato in un video nel quale l’esponente di SEL Raffaele Cotugno confessava che la candidatura a Presidente della Regione di Maria Murante per la coalizione Basilicata 2.0 era stata decisa tra le 4 e le 5 di mattina, a poche ore dal termine ultimo del deposito delle liste. “Così fan tutti”, aveva candidamente ammesso Raffaele Cotugno nel video girato con un Iphone da Sergio D’Elia e Matteo Angioli al Tribunale di Matera il 19 ottobre scorso. Il “così fan tutti” – o quasi tutti… noi Radicali, in questa come in molte altre vicende di ordinaria illegalità italiana, siamo orgogliosi di essere identificati con il “quasi” – ha trovato conferme nel controllo effettuato sulle liste depositate al tribunale di Matera dal quale emergono usi e costumi a dir poco licenziosi, patenti irregolarità formali e anche fatti di possibile rilevanza penale. GLI STAKANOVISTI DELL’AUTENTICAZIONE FIRME… LA GIUSTIZIA STABILIRA’ SE CON IL DONO DELL’UBIQUITA’ Antonio Mangiamele, consigliere provinciale PDL e onnipresente autenticatore di centinaia di firme per due liste del centro-destra: il 18 ottobre, vigilia del deposito della lista, raccoglie e autentica firme per il MIR a Salandra, Matera, Grassano, Tursi e Ferrandina; il 19 ottobre, termine ultimo, alle ore 12, per il deposito delle firme, raccoglie e autentica firme a Policoro, Matera e Montalbano Jonico; nello stesso giorno, raccoglie e autentica a Matera 71 firme di cittadini residenti a Tursi anche per la lista “Laboratorio Basilicata”, un “triciclo” composto da tre ruote: Scelta Civica, Grande Sud e Fratelli d’Italia. Filomena Bucello, consigliere provinciale del Partito Democratico: il 18 ottobre raccoglie e autentica per il PD 139 firme a Pisticci e 126 a Irsina; sempre il 18, il suo collega di partito Salvatore Adduce raccoglie e autentica 365 firme a Matera, città di cui è Sindaco. Aldo Chietera, Presidente del Consiglio provinciale di Matera, PD, ha stabilito il record assoluto quanto a numero di firme raccolte: in un solo giorno, il 18 ottobre, raccoglie e autentica a Matera 804 firme per la Lista Pittella Presidente. Michele Paterino, consigliere provinciale dell’Italia dei Valori, recordman di raccolta firme in luoghi diversi, il 18 ottobre raccoglie e autentica per il suo partito 712 firme a Tricarico (59), Matera (237) e Bernalda (416). Francesco Garzone, altro consigliere provinciale dell’Italia dei Valori, per “Realtà Italia” (centro-sinistra) raccoglie e autentica a Matera 555 firme di cittadini residenti a Pisticci, Policoro e Irsina. Antonio Santochirico, consigliere provinciale di “Sinistra per la Basilicata”, il 18 ottobre raccoglie e autentica per SEL centinaia di firme a Grottole, Ferrandina, San Mauro Forte e Montalbano. Giuseppina Favoino, consigliere provinciale dell’Unione di Centro: ha raccolto e autenticato tutte le 579 firme a sostegno della lista UDC. Sono state raccolte a Matera, tra il 18 e il 19 ottobre, anche firme di cittadini residenti a Pomarico (30), a Policoro (159), a Salandra (24), a Valsinni (46) e a Nova Siri (59). VIZI DI FORMA… PARTITOCRATICA Salvo poche eccezioni, tra cui quella della Rosa nel Pugno, tutte le liste hanno raccolto firme su moduli nei quali l’elenco dei candidati è scritto a mano, fatto non escluso dalla legge ma tecnicamente funzionale alla pratica partitocratica del mercato delle vacche delle candidature che può arrivare fino all’ultimo momento “utile”. Laboratorio Basilicata, “triciclo” con Scelta Civica, Grande Sud e Fratelli d’Italia: tutte le 530 firme risultano raccolte, autenticate e certificate il 19 ottobre, termine ultimo di presentazione delle liste. I responsabili nazionali dei tre partiti delegano i rispettivi rappresentanti regionali a depositare le liste di ciascun partito, i quali però non delegano nessuno a presentare il “triciclo”. Unione di Centro: tutte le accettazioni di candidatura sono avvenute in data successiva a quella dell’autenticazione delle firme dei candidati, i quali non sono stati identificati, come previsto per legge, né “per conoscenza personale” né tramite documento d’identità. Delle 579 firme a sostegno della lista UDC, sono state raccolte a Matera, tra il 18 e il 19 ottobre, firme di cittadini residenti a Pomarico (30), a Policoro (159), a Salandra (24), a Valsinni (46) e a Nova Siri (59), di cui sono stati allegati certificati collettivi e individuali di iscrizione nelle liste elettorali rilasciati in data anteriore a quella dell’autentica. Tutte le 579 firme sono state raccolte e autenticate a Matera dalla consigliera provinciale Giuseppina Favoino. Tali firme risultano apposte su fogli A4 spillati tra di loro in tre distinti fascicoli con in testa l’elenco dei candidati scritto a mano. ICTU OCULI Laboratorio Basilicata, “triciclo” con Scelta Civica, Grande Sud e Fratelli d’Italia: delle 530 firme depositate, 51 firme di cittadini residenti a Grassano e 95 firme di residenti a Tursi sono state acquisite e inviate a un perito calligrafico. Italia dei Valori: delle 712 firme depositate dalla lista IDV sono state acquisite e inviate a un perito calligrafico ben 416 firme di cittadini residenti a Bernalda. Su quanto sopra succintamente descritto è in corso di elaborazione un esposto alla Procura della Repubblica di Matera affinché proceda per gli aspetti di rilevanza penale. N. B. Questa nota è stata illustrata in un video che si può vedere/scaricare sul sito www.rosanelpugno.org© 2013 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati