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Antonio Tajani si è iscritto a NtC
Antonio Tajani, vice presidente della commissione Europea e Commissario europeo per l’industria e l’imprenditoria, si è iscritto all'Associazione Radicale Nessuno tocchi Caino.
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Fecondazione, Gallo e Calandrini: nuovo dubbio di legittimità costituzionale sulla legge 40 che viola il principio di uguaglianza, il diritto alla salute
Dichiarazione di Filomena Gallo e Angelo Calandrini, rispettivamente segretario e consigliere generale dell’associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica e legali della coppia:
Il giudice Filomena Albano del Tribunale di Roma ha sollevato dubbio di legittimità costituzionale sul divieto della legge 40 del 2004 all’accesso alle tecniche di fecondazione medicalmente assistita per le coppie fertili. Per la prima volta tale divieto arriva all’esame della Corte Costituzionale.
In passato avevamo avuto già due decisioni su tali divieto:
- Tribunale di Salerno del 9 gennaio 2010: il tribunale ordinava l’esecuzione dell’indagine diagnostica preimpianto dell’embrione e il trasferimento in utero degli embrioni che non presentino mutazioni genetiche. Per la prima volta era riconosciuto alla coppia non sterile in senso tecnico la possibilità di accedere alla PMA in deroga a quanto previsto dalla legge.
- Corte Europea dei diritti dell’uomo del 28 agosto 2012 nel caso Costa Pavan che ha condannato l’Italia per violazione dell’art. 8 della Corte EDU.
Dunque questa decisione del Tribunale di Roma non solo va a confermare le summenzionate decisioni evidenziando anche il contrasto della legge 40 con la Carta Costituzionale che garantisce a tutti i cittadini garanzie e tutele quali il diritto alla salute, all’ autodeterminazione, al principio di uguaglianza che sono irrimediabilmente lesi dalla legge 40.
Se l’8 aprile la Consulta dovrà pronunciarsi sui dubbi di legittimità costituzionale sul divieto di eterologa e sul divieto della donazioni degli embrioni alla ricerca, ora dovrà fissare anche una udienza per questo ulteriore dubbio di legittimità costituzionale che, rispetto alle decisioni del tribunale di Salerno e della Cedu, avrebbe portata generale, ovvero estendibile a tutte le coppie.
Con questa decisione è come chiudere un cerchio: l’intera legge 40 è costituzionalmente dubbia: proprio il prossimo 19 febbraio la legge 40 compirà 10 anni e che in questi anni ha visto per ben 28 volte l’intervento dei tribunali.
Come associazione Luca Coscioni con gli esperti in materia in questi anni abbiamo fatto depositare progetti e disegni di legge condivisi dal mondo scientifico e giuridico, ma ad oggi il Parlamento ha deciso di non decidere. Per quanto tempo ancora il legislatore italiano ignorerà una fascia di popolazione in aumento che chiede giustizia?
Segue sintesi del fatto:
Una coppia portatrice di distrofia muscolare di Becker, all’ esito di una gravidanza spontanea che alla 12° settimana evidenziava la trasmissione della malattia genetica al feto, doveva affrontare la doloroso scelta di dover interrompere la gravidanza. Appreso che l’indagine diagnostica eseguita poteva eseguita prima del trasferimento in utero dell’embrione, la coppia si è rivolta ad una struttura pubblica autorizzata ad eseguire tecniche di fecondazione assistita, ma ha ricevuto il diniego all’ accesso perché la legge 40 prevede l’accesso per le coppie infertili. La coppia si è rivolta all’ Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica chiedendo aiuto a far rispettare il loro diritto a poter eseguire indagini cliniche diagnostiche al fine di non tramettere la patologia di cui la coppia è portatrice ai propri figli. Il tribunale di Roma, ha emesso ordinanza che conferma la liceità della diagnosi preimpianto, ma entra nello specifico sull’ accesso alle tecniche di pma vietate alle coppie fertili. Nelle motivazioni l il GI scrive che ”La decisione della Corte EDU sul caso Costa Pavan, è diritto internazionale pattizio, capace di vincolare lo Stato, ma non produttivo di effetti diretti nell ’ordinamento interno, tali da legittimare i giudici nazionali a disapplicare le norme interne per contrasto” . Il G.I. reputa non applicabile l’interpretazione costituzionalmente orientata formulata anche da altri Tribunali in passato, perché la legge 40 con il divieto di accesso per le coppie fertili portatrici di patologie genetiche:
- Viola l’art. 3 Corte Cost., principio di uguaglianza tra chi è infertile con malattie genetiche e può sottoporsi a PMA con indagine preimpianto e chi è fertile e portatore di malattie genetiche che a causa della legge 40 non può effettuare tali indagini e evitare un aborto. Anche la decisione della Corte EDU evidenza tale irragionevole divieto in un sistema che prevede il ricorso all’aborto.
- Viola l’art. 2 della Costituzione, il diritto di autodeterminazione nelle scelte procreative
- Viola l’art. 32 della Costituzione sotto il profilo della tutela della salute della donna,
- Viola l’art. 117 comma 1 Cost. e art. 8 e 14 della Carta EDU, sotto il profilo delle scelte e del principio di uguaglianza.
IN ALLEGATO ORDINANZA DEL TRIBUNALE DI ROMA, TESTO DELLA DECISIONE E ELENCO DECISIONI LEGGE 40
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AttachmentDimensione Testo decisione (pdf)1.94 MB Elenco decisioni legge 40 (pdf)411.73 KB Ordinanza trib. Roma pma gennaio 2014 - scheda (pdf)146.29 KB Cosa resta della legge 40 (doc)22 KBPresentazione del libro di Emanuele Macaluso "Comunisti e riformisti. Togliatti e la via italiana al socialismo"."
Caso De Girolamo/Radicali: Da deputato potrà dedicarsi a criteri nomina manager di aziende sanitarie, come si era impegnata a fare a “Otto e mezzo”
Valerio Federico, Tesoriere Radicali Italiani, e Giulio Manfredi, Membro della Direzione di Radicali Italiani:
Nella puntata di “Otto e mezzo” (La7, 17 gennaio 2014), Nunzia De Girolamo aveva spiegato chiaramente le modalità con cui a Benevento e in tutta la Campania (e non solo) si scelgono i direttori generali delle aziende sanitarie: il presidente della giunta e l’assessore alla sanità sottopongono al politico di riferimento della zona (leggi De Girolamo) una rosa di papabili; i due direttori generali di Benevento (azienda sanitaria e azienda ospedaliera) furono scelti anche perché avevano il grande merito di essere “beneventani doc”. Se queste sono le premesse, è ovvio che poi i vertici dell’ASL si siano recati a casa del deputato De Girolamo per avere da lei indicazioni su come gestire l’azienda. “Così fan tutti” disse la De Girolamo a Lilli Gruber, salvo poi dichiarare che lei era favorevole a modificare le cose, per arrivare a una selezione dei direttori “per concorso ed esami” (sic).
Noi prendiamo in parola l’ex ministro; ora che è tornata a fare il deputato, potrà dedicarsi con impegno e passione a portare avanti la proposta di legge radicale, presentata nella scorsa legislatura (C. 278, Farina Coscioni e altri) che prevede di esternalizzare le procedure di nomina dei direttori generali delle aziende sanitarie, affidandole a società di consulenza.
Abbiamo inviato all’on. De Girolamo copia della proposta di legge.
Link registrazione puntata di “Otto e mezzo” del 17/01/2014
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Approfondimento sui bilanci in dissesto dei comuni, tra il rischio bancarotte, malagestione e furbizie. Intervista a Riccardo Realfonzo
Conferenza stampa di Lorenzo Dellai, presidente dei deputati popolari Per l'Italia
Convegno "Lotta alla contraffazione e rilancio della crescita" promosso dalla rappresentanza italiana della Commissione europea
Giustizia/Carceri: mercoledì 29 gennaio manifestazione radicale in piazza Montecitorio in concomitanza con la discussione del messaggio di Napolitano su giustizia e carceri.
Mercoledì 29 gennaio 2014, si terrà una manifestazione organizzata dal Partito Radicale Nonviolento Transnazionale Transpartito e da Radicali italiani, davanti piazza Montecitorio, dalle ore 11.30 alle ore 15.00, in concomitanza con il dibattito alla Camera dei Deputati sul Messaggio alle Camere del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano dell’8 ottobre scorso, relativo alle ineluttabilità ed indifferibilità anche e soprattutto di provvedimenti legislativi straordinari per fare rientrare la situazione carceraria italiana nella legalità, oggi violata nei confronti di ogni detenuto, in base anche ad una sentenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo che ha imposto all’Italia di risolvere la questione del sovraffollamento carcerario entro il prossimo 28 maggio. Corte Europea che nel cinquantennio 1959-2009 ha condannato il nostro Paese per l’eccessiva durata dei procedimenti civili e penali per ben 1.095 volte, a fronte delle 278 condanne della Francia, le 54 della Germania e le 11 della Spagna.
Si manifesta dunque contro la “tortura di Stato” ma anche per quei provvedimenti di amnistia e di indulto ritenuti le sole strutturali premesse per riportare alla legalità la vita nelle carceri ma anche per riformare la giustizia da una mole mostruosa di procedimenti penali e cause civili pendenti, confermata, ahinoi, dalle cerimonie di inaugurazione dell’Anno Giudiziario appena tenutesi presso la Corte di Cassazione e le 26 Corti d’Appello italiane. Saranno presenti e interverranno i dirigenti responsabili delle Associazioni della galassia radicale, gli operatori del settore e parlamentari italiani di diversi schieramenti politici.© 2014 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati