Politica
Sulle carceri schiaffo a Napolitano L’Italia Così resta fuorilegge
Articolo di Rita Bernardini pubblicato il 6 merzo 2014 sul Tempo
Con il dibattito e soprattutto con le conclusioni riguardanti il messaggio che il Presidente della Repubblica ha indirizzato al Parlamento ben cinque mesi fa, la Camera dei deputati ha segnato due giorni fa un’altra pagina buia che si aggiunge al gigantesco libro della sempre più degradata democrazia italiana. Il Parlamento tutto ha ritenuto di sbeffeggiare il documento di Napolitano - il primo del suo mandato presidenziale e l’undicesimo da quando è nata la Repubblica - con il Senato che lo ha totalmente ignorato e con la Camera che, dopo aver rimandato più volte il dibattito, si è pronunciata due giorni fa non su di esso, ma sulla scialba e pretestuosa relazione preparata dalla commissione Giustizia sulla quale si è riversato il voto favorevole della maggioranza di un’aula stanca e disattenta.
D’altra parte Napolitano doveva aspettarselo fin dal momento in cui aveva conferito l’incarico di formare il nuovo governo proprio a quel Matteo Renzi che già si era pronunciato contro amnistia e indulto e che aveva liquidato i referendum radicali dell’estate scorsa come sempre hanno fatto i comunisti ossessionati dalle decisioni popolari: «è compito del Parlamento fare le riforme». Al contrario, dobbiamo dare atto a Forza Italia e al suo capogruppo Renato Brunetta di avere invece presentato una risoluzione - purtroppo respinta dall’aula - dal contenuto profondamente radicale e perfettamente corrispondente agli auspici del messaggio del Presidente della Repubblica. La risoluzione non solo definisce i provvedimenti sin qui adottati «effimeri e intempestivi e con orizzonti limitati» ma richiede un impegno del governo pro amnistia e indulto quale risposta d’eccezione ed umanitaria al dramma della condizione carcerarla e «premessa indispensabile per l’avvio e l’approvazione di riforme strutturali relative al sistema delle pene, alla loro esecuzione e più in generale all’amministrazione della giustizia».
Lo stesso plauso dobbiamo e vogliamo rivolgerlo nei confronti dei compagni di Sel che con i loro interventi hanno smascherato i tanti ipocriti e falsi sostegni al messaggio presidenziale. Noi radicali, comunque, non ci fermeremo con il nostro Satyagraha: abbiamo denunciato, lottato, e contato i decenni dell’antidemocrazia italiana che diviene sempre più feroce e antipopolare. Lo abbiamo fatto con Marco Pannella in prima fila e continueremo a farlo con lui. Ora stiamo contando i giorni (molti di noi sono in sciopero della fame) che ci separano dal prossimo 28 maggio, termine ultimo fissato dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo allo Stato italiano per porre fine alla tortura praticata nei confronti dei detenuti ristretti nelle nostre carceri e all’illegalità della nostra irragionevole giustizia.
© 2014 Il Tempo. Tutti i diritti riservati
La vertebnza dell' Electrolux. Intervista a Stefano Zoli
Conferenza stampa al termine della Conferenza Internazionale sulla Libia.
Presentazione del libro: 'Il sangue di Abele, vivi per testimoniare' di Pllumi Zef e a cura di Keda Kaceli.
Dibattito su: "Chi tutela i diritti?" Il sistema delle garanzie" con Livio Pipino
Total Italia fa gli auguri al nuovo capo gabinetto del MIBAC ma sbaglia persona
Fonte Polisblog, 6 marzo 2014
di Andrea Spinelli Barrile
Brutta gaffe per Total Italia, che si complimenta con il nuovo capo di gabinetto del ministro Franceschini ma invia il telegramma ad un geometra dell'Ufficio Difesa del Suolo della Regione Basilicata: le vie del petrolio sono infinite
Il 28 febbraio scorso Giampaolo D’Andrea è stato nominato capo di gabinetto del MIBAC dal Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini: lucano, classe 1949, ex Dc folgorato sulla via delle Botteghe Oscure con la nomina a sottosegretario ai beni e attività culturali nel primo governo D’Alema, ha contribuito alla fondazione del Partito Democratico con Veltroni ed è stato sottosegretario ai rapporti con il Parlamento nel primo governo Monti (sei parlamentari Pdl minacciarono di non sostenere più quel governo nel caso fosse confermata questa scelta, il giorno dopo D’Andrea giurò).
Con la sua nomina, evidentemente politica (non che ci sia nulla di male, ma val la pena evidenziarlo), a capo di gabinetto di Franceschini il suo telefono ha cominciato a squillare: telefonate, messaggi, email, tutti solerti e sinceri nel complimentarsi con il nuovo capo gabinetto del MIBAC, dai colleghi ai sostenitori, dai parenti agli amici più o meno vicini.
Con un telegramma firmato dall’Amministratore Delegato in persona, Natahlie Limet, anche la multinazionale petrolifera francese Total E&P Italia, che in Basilicata trivella il territorio da anni, si è affrettata a complimentarsi con D’Andrea per la nomina.
La multinazionale però commette un errore grossolano, cadendo in un evidente caso di omonimia ed inviando il telegramma di auguri a Vincenzo D’Andrea, un geometra dell’Ufficio Difesa del Suolo della Regione Basilicata nella sede operativa di Potenza.
Abbiamo contattato al telefono Vincenzo D’Andrea alla Regione Basilicata:
“E’ un semplice caso di omonimia: in qualche modo gli farò avere (a Giuseppe D’Andrea, ndr) il telegramma perchè siamo lontani parenti. […] Io stesso lasciai ai dirigenti della Total l’indirizzo, quando vennero qui in Regione per dei chiarimenti su alcuni carteggi ed alcune pratiche che gestisce il nostro ufficio.”
Caso risolto? Forse, se non fosse che Total E&P Italia ha, in Basilicata, ha la sua El Dorado: in lucania infatti la multinazionale del petrolio francese fa i suoi affari più importanti; circa il 65% del territorio dell’intera Regione Basilicata è interessato da permessi di ricerca e concessioni petrolifere, avendo nel sottosuolo il più grande giacimento petrolifero dell’Europa continentale.
Il territorio lucano, la cui bellezza è stato possibile ammirarla nelle immagini del film “Basilicata Coast to Coast” (guarda un po’, finanziato da Total) è anche ad altissimo rischio ambientale, in buona parte proprio a causa delle estrazioni petrolifere. Il libro “Le Mani Nel Petrolio” scritto da Maurizio Bolognetti e recensito da Ecoblog delinea uno spaccato oscuro in una delle regioni più belle d’Italia. Una regione in cui le multinazionali come la Total la fanno da padrone, di fatto impossessandosi del territorio (oltre la metà è ipotecato dall’oro nero), avvelenandolo (come a Corleto Perticara o nel caso delle acque del Pertusillo).
Il fatto che la stessa Total si affretti a complimentarsi con una nomina politica di un capo di gabinetto di un ministero, il MIBAC, che ha sempre voce in capitolo quando arrivano le richieste di ispezione petrolifera o le autorizzazioni alle estrazioni, fa storcere il naso a chi le vicende ambientali lucane le conosce bene, mentre fa quasi sorridere il caso di omonimia: chissà che faccia avrà fatto il funzionario D’Andrea una volta ricevuto il telegramma.
Lasciamo invece al lettore il come interpretare la casualità che ai dirigenti Total sia venuto in mente il geom. D’Andrea dell’Ufficio Difesa del Suolo invece del dott. D’Andrea dell’Università degli Studi della Calabria.
© 2014 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati
Bolognetti: Che "buontemponi" questi della Total
Di Maurizio Bolognetti, Direzione Radicali Italiani e Segretario Radicali Lucani
line-height:115%;font-family:"Verdana","sans-serif"">Quelli di Total Italia dovevano avere una gran fretta di esternare la loro grande soddisfazione per la nomina di Giampaolo D’Andrea a Capo di Gabinetto del Ministro Franceschini.
line-height:115%;font-family:"Verdana","sans-serif"">Ma la gatta frettolosa, come è noto, a volte partorisce i gattini ciechi e fa commettere imperdonabili gaffe. E così, è successo che l’Ad di Total Italia, Nathalie Limet, anziché congratularsi con il Prof. Giampaolo D’Andrea, abbia inviato il telegramma al geom. Vincenzo D’Andrea, funzionario regionale in forze al Dipartimento Infrastrutture, Opere pubbliche e Mobilità(Ufficio Difesa del Suolo) della Regione Basilicata.
line-height:115%;font-family:"Verdana","sans-serif"">Benedetti figlioli, lo so che siete intenti a bucherellare il nostro territorio e a sponsorizzare sagre, feste, film e calendari, ma prima di inviare telegrammi, forse fareste bene a documentarvi. Tutto sommato dovreste saperlo che le pubbliche relazioni sono un settore di fondamentale importanza per una grande multinazionale. Al Tgiuro il mio grazie per avermi segnalato una notizia degna del da poco trascorso carnevale. Che buontemponi questi della Total.
line-height:115%;font-family:"Verdana","sans-serif"">
© 2014 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati