Politica
La legge 194 sull'aborto, l'obiezione di coscienza prevista dall'articolo 9, i referendum della primavera 81, la legge 40, i radicali
Faccio 14 aprile 1978 Camera
Pannella, G.Casini 21 aprile 1981
Bonino, Cappato... 25 gen 2006
Neureka: Ue, le indicazioni della Commissione, i primi passi del Governo Renzi
In studio Valeria Manieri (Radio Radicale). In collegamento Tonia Mastrobuoni, giornalista de La Stampa inviata a Berlino.
Ospite della prima puntata del 2014: Paolo Guerrieri, economista, Senatore del Partito Democratico.
Temi: Ue, le politiche della BCE, il taciuto rischio di deflazione, le indicazioni della Commissione, sorvegliati speciali e non, i primi passi del Governo Renzi.
www.radioradicale.it
Dibattito sul Quaderno 2013 "Il Filangieri" (Jovene editore) dal titolo: "Le trasformazioni del ruolo dei Presidenti delle Camere"
Partecipano: Vincenzo Lippolis, Fulco Lanchester, Marco Pannella e Paolo Caretti. Conduce: Giuseppe Di Leo
Udienza del processo Parmalat/Citibank
Esame della dottoressa Cecilia Ferrari, consulente per la difesa Citibank
Notiziario del mattino
Sintesi dell'intervista a Filomena Gallo, sintesi dell'intervista a Marco Pannella; sintesi dell'intervista a Loredana De Petris e a Mariapia Garavaglia al microfono di Claudio Landi, sintesi dell'intervista a Cesare Damiano; collegamento con David Carretta da Bruxelles
Commissione parlamentare Antimafia
Audizione del Presidente della Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Roma, Guglielmo Muntoni
Cittadini in divisa
Trasmissione a cura di Luca Marco Comellini. Argomento della trasmissione: Intervista a Giulio Terzi di Sant'Agata, in studio Stefano Pitrelli
Incontro tra una delegazione di Radicali italiani con il vice ministro alla giustizia Enrico Costa: collegamento con Enrico Costa
(collegamento realizzato nello spazio del notiziario del pomeriggio)
Cittadini in divisa
Trasmissione a cura di Luca Marco Comellini. Argomento della trasmissione: intervista a Mario Mauro, in studio Stefano Pitrelli
Nella Valle dellAgip: Le acque di c/da La Rossa
Pasquale ha unazienda agricola di oltre 200 ettari in c/da La Rossa in agro di Montemurro. Alcuni capi di bestiame del suo allevamento ovi-caprino sono morti dopo aver bevuto acqua pesantemente contaminata dalla presenza di Idrocarburi, Bario, Boro e Alluminio
Collegamento in diretta con David Carretta da Bruxelles sul Consiglio dei ministri degli affari economici e finanziari
(collegamento avvenuto nello spazio del notiziario del mattino)
Caso Ilva: Intervista al giornalista Vittorio Ricapito
La Procura della Repubblica di Taranto ha chiesto allufficio Gup il rinvio a giudizio di 50 persone e 3 società nellambito dellinchiesta sullinquinamento prodotto dalle acciaierie Ilva. Tra coloro che rischiano il processo anche il governatore Nichi Vendola accusato di concussione aggravata. Per 11 imputati la Procura ha formulato laccusa di associazione a delinquere finalizzata al disastro ambientale e allinquinamento di sostanze alimentari e acque.
Gli effetti collaterali delle attività di estrazione idrocarburi
Pasquale L. allevatore e agricoltore ha una azienda di 200 ettari in c/da La Rossa. Da qualche tempo si ritrova a dover fare i conti con la presenza di acque contaminate che hanno provocato la morte di alcuni capi ovi-caprini. Montemurro(PZ) - Gli effetti collaterali delle attività di estrazione idrocarburi
Redattore Maurizio Bolognetti
Montemurro(11 marzo) Pasquale L. allevatore e agricoltore ha una azienda di 200 ettari in c/da La Rossa. Da qualche tempo si ritrova a dover fare i conti con la presenza di acque contaminate che hanno provocato la morte di alcuni capi ovi-caprini.
8 Marzo, Viale: Meno ipocrisia su 194 nei cortei dell’otto marzo, comodo il capro espiatorio dell’obiezione
10/03/14
“Quanta ipocrisia sulla 194 nei cortei dell’8 marzo! Troppo comodo inventarsi un nemico da esorcizzare per chiudere gli occhi alla realtà”
A lanciare il monito in occasione dell’otto marzo è il radicale Silvio Viale, ginecologo e responsabile del servizio di IVG dell’Ospedale Sant’Anna di Torino che, con i suoi 7330 nati e 3490 IVG è il più grande centro ostetrico italiano, dove il 34% delle IVG sono con la RU486 e dove si effettua il 40% delle IVG del Piemonte. In Italia una IVG trenta, il 3,2%, si effettua al Sant’Anna di Torino.
Silvio Viale prima di elencare le ipocrisie sulla 194, ricorda la vicenda della RU486: “emblematica, perché si dovette la tenacia di un pugno di ginecologi perché venisse registrata venti anni dopo che l’Italia, cavallo tra gli anni ’80 e ’90, aveva partecipato agli studi che introdussero la RU466 in Europa”.
Silvio Viale ha dichiarato:
“È ridicolo e ipocrita prendere gli obiettori come capro espiatorio e non chiedersi perché questo avvenga. È curioso che, proprio chi non vuole rivedere i punti critici della legge 194/78, ne proponga poi la modifica per abolire l’obiezione di coscienza come panacea. L’obiezione di coscienza c’è in tutto il mondo e l’Italia sarebbe il primo paese a violare quello che è riconosciuto come un diritto umano.
Quelli che seguono sono alcuni punti che non si vogliono vedere e quello che si può fare senza modificare la legge. Purtroppo l’ipocrisia della politica e la ricerca di un nemico nella obiezione hanno impedito di individuare i veri punti da correggere e, viceversa, permesso che le IVG venissero relegate ai margini della sanità, lasciando sempre più soli i medici non obiettori. Grande merito va proprio a questi “Servitori dello Stato” che resistono, nonostante tutto, fornendo una soluzione a quelle donne che, sempre più occasionalmente, hanno bisogno di una IVG. Mi auguro che molti giornalisti, “giornaliste” soprattutto, leggano e si interroghino su questa tabella. Donne dei cortei dell’otto marzo, meno ipocrisia sulla 194!”
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CRITICITÀ border-left:none;padding:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt">
SOLUZIONE border-top:none;
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1. none;border-bottom:solid windowtext 1.0pt;border-right:solid windowtext 1.0pt;padding:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt">
- in Italia i medici autorizzati a fare aborti sono solo 4.910 (ministero 2011) perché solo i ginecologi ospedalieri possono farlo, mentre in Francia per esempio lo possono fare addirittura i medici di base. none;border-bottom:solid windowtext 1.0pt;border-right:solid windowtext 1.0pt;padding:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt">
- coinvolgere i medici dei consultori e allargare le categorie di medici autorizzate. - favorire e non boicottare l’aborto medico, meno rischioso, meno costoso e con minori risorse impegnate che è una pratica ambulatoriale. border-top:none;
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2. none;border-bottom:solid windowtext 1.0pt;border-right:solid windowtext 1.0pt;padding:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt">
- i ginecologi non obiettori sono 1546 (ministero 2011), che comporta una media di 69 IVG a testa per anno, distribuiti su oltre 400 ospedali; negli anni questo dato è oscillato da 52 (2003) a 83 (2007) a testa. - bisogna però osservare che i 4910 ginecologi hanno una media di 109 nati a testa con un minimo di 90 nel 2003. - per entrambi i gruppi bisogna tenere presente la riduzione degli aborti e l’andamento dei nati, ma sarebbe scorretto usare il dato in modo minimalista come ha fatto la ministra nella relazione annuale 2013, o esasperarlo contro gli obiettori. - comunque la percentuale di medici obiettori in Italia non è così differente da quella degli altri paesi. none;border-bottom:solid windowtext 1.0pt;border-right:solid windowtext 1.0pt;padding:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt">
- ridurre il numero di ospedali autorizzati, limitandoli ai più grandi, e concentrare li i medici non obiettori nella misura del 50% (mobilità). - al Sant’Anna di Torino 23 ginecologi (su 31 non obiettori e 52 obiettori) fanno 3490 IVG, 152 IVG a testa, 12 al mese. - sulla base del modello S. Anna basterebbero meno di 1000 medici, dei quali 700 effettivamente impegnati nelle IVG. border-top:none;
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3. none;border-bottom:solid windowtext 1.0pt;border-right:solid windowtext 1.0pt;padding:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt">
- ln Italia l’IVG è l’unica prestazione sanitaria che si può fare solo nel pubblico creando una strozzatura obbligata. - non è cosi, ad esempio, per la legge 40 per la quale abbondano i centri privati e non vi sono obiettori di coscienza. - non è cosi nel Regno Unito o in Olanda, nonostante leggi sull’aborto più restrittive. none;border-bottom:solid windowtext 1.0pt;border-right:solid windowtext 1.0pt;padding:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt">
- non risolvibile senza modifiche di legge, se non ottimizzando e riducendo i centri che fanno le IVG, come per ogni prestazione sanitaria. - coinvolgere i consultori per gli aborti medici. border-top:none;
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4 none;border-bottom:solid windowtext 1.0pt;border-right:solid windowtext 1.0pt;padding:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt">
- nelle scuole di specialità non è prevista la frequenza nei reparti di IVG, una parte rilevante delle attività cliniche anche per i non obiettori. none;border-bottom:solid windowtext 1.0pt;border-right:solid windowtext 1.0pt;padding:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt">
- un periodo di frequenza specifico per gli specializzandi che al momento non è previsto nemmeno al Sant’Anna, dove la tematica aborto (IVG e spontanei ) riguarda più di una donna ricoverata su quattro. border-top:none;
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5. none;border-bottom:solid windowtext 1.0pt;border-right:solid windowtext 1.0pt;padding:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt">
- la bufala della riduzione delle IVG grazie alla legge 194/78. - la riduzione delle IVG è avvenuta in tutti i paesi occidentali per ragioni sociali e culturali, compresa l’Irlanda dove l’aborto è vietato. - per analogia si dovrebbe affermare che anche la riduzione delle nascite dopo la 194 sia merito della legge, ma in realtà la riduzione da 3,01 figli x donna del 1946 a 1,43 figli per donna attuale era già a meta strada nel 1978. none;border-bottom:solid windowtext 1.0pt;border-right:solid windowtext 1.0pt;padding:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt">
- la 194/78 ha legalizzato l’aborto, abrogando il reato e permettendo di farlo negli ospedali. - tuttora in alcune regioni del Sud un aborto su quattro è clandestino. border-top:none;
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6. none;border-bottom:solid windowtext 1.0pt;border-right:solid windowtext 1.0pt;padding:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt">
- la bufala della miglior legge al mondo, frutto della dolosa non conoscenza delle altre leggi. - Olanda e Regno Unito, per esempio, hanno leggi più restrittive, ma applicazioni più liberali. none;border-bottom:solid windowtext 1.0pt;border-right:solid windowtext 1.0pt;padding:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt">
- prendere coscienza che la 194 ha difetti strutturali e applicazioni illiberali per cui l’obiezione di coscienza finisce incidere più che altrove. border-top:none;
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7. none;border-bottom:solid windowtext 1.0pt;border-right:solid windowtext 1.0pt;padding:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt">
- le IVG come un dovere del ginecologo in un sistema che le relega ai margini della sanità senza quegli incentivi e quelle facilitazioni che si riservano per i lavori difficili, disagevoli e rischiosi che pochi vogliono fare. none;border-bottom:solid windowtext 1.0pt;border-right:solid windowtext 1.0pt;padding:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt">
- smetterla di considerare le IVG come una appendice fastidiosa e i medici che li fanno come una sorta di volontari. - incentivi economici e di carriera non devono essere considerati un tabù, soprattutto se il principio supremo è quello del diritto della scelta della donna con la tutela della sua salute. Si allega un grafico sui nati, le IVG e la popolazione dal 1946 al 2013.
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Categorie: Politica
Intervista a Claudio Ricci sulla chiusura del Cafè de Paris di Roma
Claudio Ricci - fuonzionario della Filcams CGIL di Roma - parla della chiusura del locale simbolo della "dolce vita" di Roma il " Cafè de Paris" che nel 2009 era stato sequestrato alla ndrangheta. Il tribunale di Reggio Calabria, dopo un periodo di gestione del locale, nel 2013 aveva deciso di cedere la gestione dell'azienda. Nel frattempo il proprietario ha ottenuto lo sfratto esecutivo per il mancato pagamento dell'affitto, mentre i 16 lavoratori "storici" sono stati licenziati a dicembre
Presentazione del libro: "Geografie dellItalia molteplice. Univocità, economie e trasformazioni territoriali nel Mondo che cambia" a cura di Alessandro Ricci e Franco Salvatori
Introduce e coordina i lavori Lidia Viganoni; intervengono Loredana De Petris, Stefania Giannini, Gianni Letta e Francesco Rutelli