Politica

Bolognetti a Rosa(Fratelli d'Italia) su Ergastolo e Giustizia

Radicali Italiani - Dom, 07/14/2013 - 19:47
14/07/13

Fonte Radio Laser, 13 luglio 2013

Di Maurizio Bolognetti, Segretario di Radicali Lucani Caro Gianni, in relazione a quel tuo riferimento agli imprenditori che si tolgono la vita, verrebbe da rispondere citando Marco Pannella che da tempo afferma che “la strage di legalità ha sempre per corollario, nella storia, la strage di popoli”. Vedi Gianni, in uno Stato come il nostro, soffocato dal quasi settantennio partitocratico, degno erede del ventennio fascista, “la strage di leggi, di diritto, di principi costituzionali, di norme e di regole che avrebbero dovuto governare la convivenza civile della democrazia italiana” si è tradotta in strage di popoli e di vite, in assenza di stato di diritto e in “democrazia reale”, così come un tempo si parlava di “socialismo reale”. Il furto di legalità, stato di diritto, di democrazia, ha viaggiato con e di pari passo con i “furti” di regime. La storia è lunga e noi abbiamo provato ad offrire una nostra analisi di quanto avvenuto nel quasi settantennio in un documento intitolato “La peste italiana”. Ciò detto, vorrai consentirmi di rispondere alle tue riflessioni sull’abolizione dell’ergastolo. Noi altri affermiamo che “abolire il carcere a vita significa superare il concetto di pena come vendetta sociale”. Inoltre, caro Gianni, quello che deve essere chiaro, è che dettato costituzionale alla mano(il vilipeso art.27), l’ergastolo è incostituzionale e la pena dovrebbe tendere alla “rieducazione” del reo. Insomma, il ”fine pena mai” è in palese contrasto con la Costituzione “più bella del mondo”, tanto declamata quanto così poco rispettata. Sono certo, caro Gianni, che questo tuo intervento sia dettato non dal desiderio di vendetta, ma dalla sete di giustizia. Ti invito a riflettere su quel passo della Bibbia che recita: “Il Signore impose a Caino un segno, perché non lo colpisse chiunque l’avesse incontrato”. Paradossalmente dico che si potrebbe anche comminare una condanna a cento anni, ma che non si può negare a nessuno la possibilità di reinserirsi nella società; non si può negare la speranza, perché significherebbe negare la possibilità che un uomo, anche quello che si è macchiato dei peggiori delitti possa cambiare. Con gioia ho letto della decisione di papa Francesco di abolire l’ergastolo; è lo stesso Papa che si è recato a Lampedusa. Gioverà inoltre segnalare - come ci ha ricordato l’avvocato radicale Giuseppe Rossodivita - che “La Grande Camera della Corte europea dei diritti dell'uomo ha deciso, con un’importante sentenza depositata il 9 luglio u.s., (n. 3896, caso Vinter e altri c. Regno Unito), che il fine pena mai, che l’ergastolo, è di per se stessa, una pena inumana e degradante che viola i diritti umani fondamentali riconosciuti e garantiti dalla CEDU”. Il Papa ha abolito l’ergastolo e anche noi vogliamo onorare la Costituzione, abolendolo dal nostro ordinamento. Quanto alle carceri, caro Gianni, sai che sono il nostro pane quotidiano e che da tempo andiamo ripetendo che esse sono assurte a luogo di tortura senza torturatori, perché ad essere torturata è un’intera comunità: la comunità penitenziaria composta da detenuti, agenti, direttori, personale. E sarebbe certo utile ricordare una volta di più la lettera che Enrico Sbriglia ebbe a scrivere un po’ di tempo fa: “non ci pongono in condizione di svolgere il nostro lavoro con dignità, nell’effettivo rispetto delle leggi solennemente enunciate e quotidianamente violentate, ne tantomeno favoriscono la trasparenza dell’azione amministrativa e del vivere penitenziario”. Caro Gianni, va però sottolineato che il carcere rappresenta il putrido percolato di una amministrazione della giustizia alla bancarotta, che da 30 anni ci procura condanne da parte della Corte di Giustizia Europea per la violazione della Convenzione Europea dei diritti dell’uomo. Occorre ripetere che su questo e altri fronti siamo uno “Stato canaglia”, che non riesce a rispettare la sua propria legalità, uno Stato che nega giustizia a vittime e imputati, che regala gratuiti anni di carcerazione preventiva. Non a caso noi altri proponiamo da tempo una Amnistia per – e sottolineo per – la Repubblica. No Gianni, questa volta plaudo alle dichiarazioni di Roberto Speranza e consentimelo invito entrambi a venire a firmare i referendum radicali.   Approfondimenti   Abrogazione ergastolo, Bolognetti(Ri), su dichiarazioni Rosa(Fratelli D'Italia) (Basilicatanet, 13 luglio)   Nuova del sud, 14 luglio - Margiotta(PD) firma 8 referendum su 12   Il Quotidiano, 14 luglio - Firme a Potenza     

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Le nuove rivelazioni di Edward Snoden e le difficoltà della Amministrazione Obama. Intervista a M. Molinari

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Maurizio Molinari è corrispondente de 'la Stampa' da New York
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Conversazione settimanale con Marco Pannella

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in studio Massimo Bordin
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Referendum: Intervista al Sen. Salvatore Margiotta

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Il Sen. Salvatore Margiotta(PD), sottoscrittore dell’appello "Il nostro impegno per i referendum radicali per la Giustizia giusta, la Libertà, la Democrazia", ha sottoscritto 8 dei 12 quesiti referendari al tavolo radicale allestito sabato 13 luglio in Piazza Mario Pagano. Salvatore Margiotta è vice presidente della Commissione di Vigilanza Rai.
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Shalabayeva: Perduca, Governo pensi ad andare a riprendere madre e figlia e ad abolire reato di clandestinità

Radicali Italiani - Dom, 07/14/2013 - 11:05
14/07/13

Dichiarazione di Marco Perduca, co-vicepresidente del Senato del Partito Radicale già segretario della Commissione diritti umani del Senato della Repubblica nella XVI legislatura:

  Il Governo Letta che ha avuto il coraggio di annullare il decreto d'espulsione perché tenuto all'oscuro del provvedimento, adesso deve assumersi la responsabilità di recuperare la signora Shalabayeva e sua figlia. Infatti, se è giusto che chi non ha informato i ministeri comptenti deve pagare, è altrettanto necessario e urgente che i rappresentanti politici che hanno riconosciuto le gravi mancanze adesso si assumano la responsabilità di trasformare quel "potrà" in "dovrà" con cui si conclude il comunicato stampa di Palazzo Chigi. Si organizzi il rientro delle due Kazake in Italia con tante scuse, non hanno violato alcuna legge italiana. infine, se non esistesse più il reato di clandestinità, è ragionevole ipotizzare che le autorità si sarebbero comportante in modo diverso, con minore certezza di incontrare un domani una qualche forma di copertura politica.

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Collegamento con Marco Pannella

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Marco Pannella intervenendo questa amattina a Radio Radicale ha pralto del viaggio a Lampedusa di Papa Francesco. «Ma che splendida settimana, ho detto nei giorni scorsi, che comincia con lo splendore magnifico della Lampedusa di Francesco. Ho dichiarato, prima di Lampedusa mi pare ma comunque non prima dell'annuncio, che questa scelta ,questo gesto meritava un ringraziamento da inviare a Papa Francesco. Voglio però sommessamente aggiungere che c'è anche un referendum, oltre quello sull'ergastolo, che sicuramente è stato già fatto proprio da Papa Francesco, ed è appunto quello che si occupa di immigrazione, di immigrati, dell'abolizione della Bossi-Fini».
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Il Maratoneta - Trasmissione dell'Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica

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Intervista al Professor Amedeo Santosuosso sull'effettività della tutela dei diritti umani assicurata dalle giurisidizioni internazionali; intervento di Marco Cappato al convegno "L'eutanasia è un diritto civile" ; reportage a cura di Daniela Sala intitolato "Viaggio negli hospice, dove ci si prende cura del fine vita"
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Cantiere di confronto politico della “Nuova Destra”

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Apre i lavori Francesco Storace
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"Fiducia all'Italia. Al lavoro per crescere".

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Prima Convention Nazionale di Scelta civica. Conclusioni del presidente di Scelta Civica, Mario Monti.
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“Le mani nel petrolio. Basilicata coast ti coast ovvero da Zanardelli a Papaleo passando per Sanremo e Tempa Rossa”. La recensione di “Taranto Oggi”

Radicali Italiani - Sab, 07/13/2013 - 10:52
13/07/13

 

“Le mani nel petrolio. Basilicata coast ti coast ovvero da Zanardelli a Papaleo passando per Sanremo e Tempa Rossa(Ed. Reality Book)”. La recensione di “Taranto Oggi” Taranto Oggi, 12 luglio 2013 Approfondimenti Basilicata24 - Rubrica "Verità scomode" http://basilicata.basilicata24.it/cronaca/mani-petrolio-9265.php Pisticci.com - Le mani nel petrolio". Il nuovo libro di Maurizio Bolognetti http://www.pisticci.com/cultura/5590-qle-mani-nel-petrolioq-il-nuovo-libro-di-maurizio-bolognetti Basilicatanet - Libri, Bolognetti (Radicali) presenta "Le mani nel petrolio" http://www.regione.basilicata.it/giunta/site/Giunta/detail.jsp?otype=1012&id=2963146 La Siritide - “Le Mani nel Petrolio” di Maurizio Bolognetti http://www.lasiritide.it/article.php?articolo=2264 Radio Laser - Per le edizioni Reality Book “Le Mani nel Petrolio” di Maurizio Bolognetti http://radiolasertv.blogspot.it/2013/07/per-le-edizioni-reality-book-le-mani.html#links Reality Book

 

Dalla Prefazione di Rita Bernardini E la tua (nostra strada) è il rispetto della legalità, che in Italia, a partire dalla martoriata Costituzione repubblicana, fa acqua da tutte parti. Già, l’acqua. Risorsa lucana vitale, inquinata e dissipata in un territorio “di struggente bellezza” sempre più trivellato dalle multinazionali del petrolio, come non smetti di denunciare, ritrovandoti denunciato.   Dalla introduzione del Prof. Franco Ortolani   Secoli fa sulle coste africane sbarcavano i negrieri, mercanti di uomini sostenuti dalle grandi compagnie occidentali e dai latifondisti americani, i quali senza la protezione di leggi, ma con la violenza e la complicità dei capitribù locali (acquistata in cambio di perline e pezzi di vetro colorati) saccheggiavano i villaggi, deportando gli indigeni da trasformare in schiavi-forzalavoro a costo zero.   Dalla Presentazione dell’Avvocato Vincenzo Montagna   Esprimo dunque il mio apprezzamento per l’attività di Maurizio che ci dimostra come la nostra regione è generosamente trattata dai vari Governi della Repubblica: svuotano, è vero, il sottosuolo; ma colmano i vuoti con altro materiale.   Dalla Postfazione di Elisabetta Zamparutti   “I fatti descritti in questo libro ci aiutano a comprendere da un lato l’urgenza di una conversione radicale dell’economia in senso ecologico, dall’altro la necessità, al fine del raggiungimento di questo obiettivo, di una grande operazione di verità”.

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