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Intervento del sindaco di Firenze, Matteo Renzi
"La passione non è finita: riscoprire Enrico Berlinguer"
"Perchè l'Italia vale"
Manifestazione-dibattito con Marco Pannella.
Bolognetti a Guido Viceconte (PDL): Caro Guido, cari amici del Pdl, assieme con chi ci sta, con chi ne ha compreso l’importanza possiamo davvero, ma davvero, garantire una reale alternativa allo status quo
Di Maurizio Bolognetti, Segretario Radicali Lucani e Direzione Radicali Italiani
Nel salutare con soddisfazione l’impegno referendario preannunciato dall’on. Guido Viceconte, esprimo l’auspicio che oltre a sostenere i sei quesiti sulla “Giustizia Giusta” la macchina organizzativa del Pdl si muova anche per consentire ai cittadini lucani e agli stessi elettori del Pdl di sottoscrivere l’intero pacchetto referendario, che come è noto è composto da 12 quesiti. Oggi – e la cosa non sfuggirà a Guido Viceconte – non si tratta di votare, ma semplicemente di creare i presupposti per un grande dibattito che coinvolga nella primavera del 2014 l’intero Paese.
Oggi occorre garantire che i cittadini italiani possano usare la scheda referendaria. Oggi occorre onorare il troppo spesso vilipeso art.75 della Costituzione.
Già nelle settimane scorse i tavoli radicali sono potuti uscire anche grazie alla disponibilità di alcuni consiglieri comunali del Pdl, quali Nicola Becce, Francesco Riviello, Maria Rosaria Malvinni e al contributo di Vito Di lascio e Loredana Scaiano. A quei tavoli i cittadini hanno potuto sottoscrivere non solo i quesiti sostenuti ufficialmente dal Popolo delle Libertà, ma anche l’intero pacchetto referendario, di cui fanno parte quesiti quali l’abrogazione del Reato di Clandestinità, l’Abolizione del Finanziamento Pubblico ai Partiti e il Divorzio Breve.
Per dirla con Marco Pannella, abbiamo l’opportunità di assumere una “grande iniziativa politica in alternativa al miserevole e nauseabondo conflitto, in cui la ‘politica’ sta impantanando Stato e società”.
All’amico Guido Viceconte rivolgo, tra l’altro, l’invito a considerare l’importante segnale arrivato da Papa Francesco, che non a caso si è recato a Lampedusa e che solo poche settimane fa ha deciso per l’abolizione dell’ergastolo.
L’alternativa al 9 settembre, ai miasmi di questa democrazia in decomposizione, vive e prende corpo proprio nell’iniziativa politica e di lotta contenuta nella proposta referendaria radicale.
Iniziativa politica che si nutre in queste ore del Satygraha condotto da Marco Pannella, che continua a ripetere che occorre interrompere la flagranza di reato in atto contro i Diritti Umani e la Costituzione e ad invocare un provvedimento di Amnistia per questa nostra Repubblica criminale, che viola da oltre trent’anni la sua propria legalità sul fronte dell’amministrazione della giustizia e del suo putrido percolato carcerario.
Caro Guido, cari amici del Pdl, assieme con chi ci sta, con chi ne ha compreso l’importanza possiamo davvero, ma davvero, garantire una reale alternativa allo status quo.
Approfondimenti
Referendum Radicali; Pdl annuncia incontro per lunedì 2 settembre (Basilicatanet, 30 agosto)
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Referendum Droghe: Repubblica.it ospita un simpatico cartone per animare le ultime settimane di raccolta firme
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Kate Moss, Harry Potter, Fini e Pannella illustrano i vantaggi della depenalizzazione delle droghe in un cartone animato.
A sostegno delle ultime settimane di raccolta firme, il comitato promotore referendum lancia e promuove sui social network un cartone animato a sostegno della raccolta firme per il referendum radicale contro il carcere per i fatti di lieve entità connessi al consumo delle sostanze stupefacenti.
Il video "La legalizzazione illustrata agli adulti" (di Flavio Avy Candeli e Giovanni di Modica) ospitato in home da Repubblica.it propone in 3 minuti, con la voce di un cane della Guardia di Finanza, una serie di vantaggi economici e considerazioni medico sociali a sostegno della legalizzazione.
Tra i personaggi ritratti, Kate Moss, Harry Potter, Freddy Krueger, Gianfranco Fini, Carlo Giovanardi e, naturalmente, Marco Pannella.
Il referendum vuole eliminare quelle norme della legge Fini-Giovanardi che riempiono le carceri di consumatori di sostanze proibite.
Se vincesse il referendum radicale la detenzione verrebbe eliminata per tutte le violazioni che riguardano fatti di lieve entità - ad es. coltivazione domestica, possesso e trasporto di modiche quantità, condotte border line tra consumo e piccolo spaccio - mentre rimarrebbero le sanzioni amministrative da 3mila a 26 mila euro.
Dichiarazione di Mario Staderini, segretario di Radicali italiani: "Per invertire la rotta e non morire tutti di proibizionismo c’è ancora a disposizione degli italiani uno strumento efficace: il referendum che elimina il carcere per i fatti di lieve entità, superando repressioni irragionevoli e liberando risorse investigative e giudiziarie. I fallimenti della legge Fini-Giovanardi sono sotto gli occhi di tutti e sulla pelle di molti, fermiamoli con una firma!"