Marco Pannella

Su Enzo Tortora e Silvio Berlusconi

Silvio Berlusconi ha conservato un po' di "pudore", questa la notizia. Anni addietro, si autodefinì "unto dal Signore" per sottolineare come la sua azione politica fosse "ispirata" direttamente dall'alto. Con Enzo Tortora non ce l'ha fatta, ha avuto, appunto, un certo "pudore" nel non fare un paragone "esplicito", limitandosi quindi a farlo "implicito" (mica si può pretendere che rinneghi totalmente la sua natura da impostore), tra se stesso e colui che fu Presidente del Partito radicale e che fece della battaglia per la giustizia giusta la sua ragione di vita dopo l'arresto del 1983: Enzo Claudio Marcello Tortora.

VIDEO | Sulla "legislatura tranquilla" di Pierluigi Bersani e sulla sconfitta storica e politica della tradizione comunista.

Per le elezioni politiche del 2013, Pierluigi Bersani ha ripetutamente chiuso la porta in faccia ad ogni possbilità di alleanza dei radicali col PD, sia a livello nazionale che a livello regionale. Il segretario del PD (n.d.r. Partito Democratico, ebbene sì, sappiatelo!), seguendo questa linea di totale chiusura ed esclusione, ha fatto finalmente cadere tutti quei veli che, nel 2008, Wuolter Veltruskoni aveva sollevato mascherando come ospitalità ciò che in realtà era ricatto, puro ricatto!

VIDEO | Finanziamento pubblico dei partiti, questo "sconosciuto".

E' bene premettere che il finanziamento pubblico ai partiti è solo una delle due gambe sulle quali si regge un intero regime, quello partitocratico; l'altra, di cui poco si parla, è la lottizzazione delle cariche, pubbliche e private, a favore dei protetti delle varie caste, politiche e non, senza alcun pudore rispetto all'affossamento della meritocrazia.

Foraggiare senza alcun controllo e con miliardi e miliardi di euro i partiti politici significa determinare la superfetazione delle loro burocrazie e dei loro apparati che non “fanno politica”, ma “vivono della politica”, implica il rafforzamento delle dinamiche partitocratiche, fa perdere alla politica la sua nobiltà, deprimendo la sovranità, le idee e lo spirito di chi vorrebbe “respirare politica”, quella vera, e non invece annaspare e soffocare per il fetore di una feccia putrescente, autoreferenziale e criminale.

Nichi chi? Nikita Sergeevič Chruščёv!

Sapete qual è il punto? L'Italia è un Paese senza vero welfare e senza vera classe imprenditoriale (se si escludono i poveri piccoli e medi imprenditori non sfiancati dal fisco e dalla faraginosità della burocrazia imperante). Abbiamo il peggio del pubblico e del privato. Tutto ciò è stato determinato dall'accumulo di un debito pubblico da bancarotta fraudolenta e dall'assistenzialismo fornito a falsi imprenditori che hanno sempre socializzato le perdite e privatizzato i profitti (FIAT docet!). Nonostante ciò, dobbiamo sentire gente come Vendola parlare di liberismo "selvaggio", quando è stato proprio il suo fu partito (il PCI), quando lui già faceva politica, a votare con DC e PSI, negli anni '80 e non solo, l'83% delle leggi di bilancio che hanno determinato questo disastro!

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