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Processo Mafia Capitale
Registrazione audio integrale dell'udienza di "Processo Mafia Capitale" che si è tenuta mercoledì 13 luglio 2016 a Roma. Gli argomenti trattati nel processo sono: Penale. La registrazione audio dell'udienza ha una durata di 6 ore e 4 minuti. È possibile scaricare il file dell'audio integrale nelle prime 3 settimane dalla pubblicazione di questo processo cliccando sull'apposita icona download.
Seduta 653ª (XVII legislatura)
-) Seguito della discussione del disegno di legge: Conversione in legge del decreto-legge 9 giugno 2016, n. 98, recante disposizioni urgenti per il completamento della procedura di cessione dei complessi aziendali del Gruppo ILVA (3886-A) -) Svolgimento di un'informativa urgente del Governo sul tragico incidente ferroviario avvenuto in Puglia -) Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata -) Seguito della discussione della proposta di legge: Verini ed altri: Ratifica ed esecuzione della Convenzione relativa all'assistenza giudiziaria in materia penale tra gli Stati membri dell'Unione europea, fatta a Bruxelles il 29 maggio 2000, e delega al Governo per la sua attuazione. Delega al Governo per la riforma del libro XI del codice di procedura penale. Modifiche alle disposizioni in materia di estradizione per l'estero: termine per la consegna e durata massima delle misure coercitive (Approvata dalla Camera e modificata dal Senato) (1460-B) -) Seguito della discussione del disegno di legge: Delega recante norme relative al contrasto della povertà, al riordino delle prestazioni e al sistema degli interventi e dei servizi sociali (collegato alla legge di stabilità 2016) (3594-A) -) Discussione della Relazione della Giunta per le autorizzazioni sulla domanda di autorizzazione all'utilizzo di intercettazioni di conversazioni e comunicazioni nei confronti del deputato Luigi Cesaro (Doc. IV, n. 16-A) -) Discussione della Relazione della Giunta per le autorizzazioni sulla domanda di autorizzazione all'acquisizione di tabulati telefonici nei confronti del deputato Chaouki (Doc. IV, n. 17-A) -) Deliberazione in merito alla costituzione in giudizio della Camera dei deputati in relazione ad un conflitto di attribuzione sollevato innanzi alla Corte costituzionale dal Tribunale di Roma - Seconda Sezione Lavoro, di cui all'ordinanza della Corte costituzionale n. 91 del 2016.
Lettera aperta di Capano e Federico ai convocatori del Congresso del Partito Radicale
13/07/16
da 56 mesi non si tiene il Congresso del Partito Radicale che, a norma di Statuto, avrebbe dovuto tenersi entro 24 mesi. Da più parti in questi anni è stata chiesta la convocazione ed è stato risposto ripetutamente che non vi erano né le condizioni politiche né quelle finanziarie. Il 23 aprile scorso il tesoriere del Partito Maurizio Turco comunicava che “qualora si riuscissero a reperire i denari per la tenuta di un Congresso degno di questo nome, dal giorno dopo non solo non ci sarebbero denari per l’attività politica, ma graverebbe un debito che impedirebbe, come ancora impedisce, qualsiasi attività propria”. Nemmeno 2 mesi dopo, il 12 giugno, lo stesso Maurizio Turco annunciava invece, finalmente, la volontà di intraprendere un percorso “nell’arco di un tempo ragionevole per arrivare ad un congresso " e la necessità di "un dibattito precongressuale che sarà lungo x mesi preceduto dai consigli generali" con il “completamento della composizione del Consiglio Generale” stesso e “a quel punto il consiglio generale comincerà a costruire quello che sarà l’approdo del Congresso”. Pochi giorni dopo, lo stesso tesoriere promuove una raccolta firme per convocare il Congresso con 1/3 degli iscritti in poche settimane, in un carcere, senza coinvolgere i soggetti costituenti e senza, a questo punto, la possibilità di alcun dibattito precongressuale, confronto, preparazione, passaggio statutario.
Noi affermiamo che, a parte l’evidente strumentalità e il dato schizofrenico dei suddetti passaggi e di tali modalità, la convocazione comunicata l’8 luglio scorso è illegittima.
Preliminarmente occorre affermare in che modo le firme in calce alla "convocazione" del Congresso straordinario inviata l' 8 Luglio siano insufficienti. Infatti quando lo Statuto afferma che "Il Congresso straordinario può essere convocato [...] da un terzo degli iscritti da almeno sei mesi al partito" va letto nel senso della necessità di un numero di firme pari ad un terzo degli iscritti calcolato al momento della convocazione.
Il numero dei firmatari della convocazione è ampiamente inferiore al "terzo" degli iscritti alla data dell'8 luglio, quando la convocazione è avvenuta. Il riferimento ai "sei mesi", cioè, va interpretato nel senso che questo terzo - calcolato alla convocazione - deve essere rappresentato da iscritti "da almeno sei mesi". Non si può pensare - come i convocatori sembrano aver fatto - che il "terzo" vada calcolato in rapporto al numero degli iscritti sei mesi prima della convocazione. Lo impongono:
1) la ratio della norma (o meglio del riferimento normativo ai sei mesi), che mira solo ad evitare che l'iscrizione di un gruppo cospicuo di persone al Partito possa consentire l'immediata convocazione di un congresso straordinario. Per scongiurare tale evento si inserisce l'ulteriore elemento dei "sei mesi", che garantisce un dato di "anzianità" di iscrizione in capo a coloro che assumono l'iniziativa importante di una convocazione congressuale straordinaria. Si devono quindi realizzare due condizioni successive perché il congresso sia validamente convocato. La richiesta deve provenire da almeno un terzo degli iscritti, chiaramente calcolato al momento della richiesta stessa, a cui si aggiunge l'ulteriore requisito che questo terzo sia composto di iscritti da almeno sei mesi, per il motivo opposto al precedente: perché il congresso non venga convocato in via straordinaria da un numero di iscritti troppo esiguo. Non si capisce quindi, sulla base di questa ratio ed in questo contesto, quale senso avrebbe un calcolo "retrodatato" del quorum in rapporto al numero di iscritti, che potrebbe determinare proprio l'esito che lo statuto intende evitare, ovvero la convocazione del congresso da parte di una percentuale effettiva di iscritti ben inferiore al terzo richiesto con chiarezza e come condizione primaria da parte dello Statuto per garantire una effettiva legittimazione della richiesta di convocazione di un congresso "straordinario"
2) la conclusione paradossale a cui si potrebbe arrivare in base all' interpretazione da noi contestata è che dopo sei mesi dall'avvio della campagna di iscrizione, un numero esiguo di persone (anche di poche unità: quelle già iscritte nei primi giorni) sarebbero le uniche titolate - sei mesi dopo - ad effettuare la convocazione prevista statutariamente. Se nel primo giorno della campagna si iscrivessero tre persone, esattamente sei mesi dopo - secondo lo schema proposto dai convocatori - anche un solo iscritto potrebbe convocare il Congresso, perché rappresenterebbe un terzo degli iscritti "da almeno sei mesi", ed indipendentemente dal fatto che medio tempore altre centinaia di persone si siano iscritte, venendo queste ultime di fatto espropriate di ogni ruolo rispetto al Congresso: non costituendo neanche la platea dalla quale trarre il "terzo" di cui si è parlato (l'8 luglio gli iscritti erano 912, dei quali 333 da almeno 6 mesi: si sarebbero dunque dovute raccogliere 304 firme. Se invece si fosse presa l'iniziativa della convocazione il 4 aprile, secondo l'interpretazione dei convocatori, sarebbero state sufficienti 6 firme per la convocazione, essendo 16 gli iscritti al 6 aprile, 6 mesi dopo).
Sosteniamo l'illegittimità, a termini di Statuto del Partito, della convocazione effettuata in data otto luglio del Congresso del PRNTT per i giorni 1-2-3 settembre presso il carcere di Rebibbia anche perché non è possibile celebrare il congresso del partito in un carcere. Secondo l' art. 3 dello Statuto "Chiunque può iscriversi al Partito Radicale", ed inoltre "Gli iscritti non sono tenuti ad alcuna disciplina di partito e, salvo il caso di dimissioni, non possono essere privati della loro qualità di iscritti per tutto il periodo della loro iscrizione". Secondo l' art. 2.1 "Il Congresso è costituito dagli iscritti al Partito Radicale". Da cui si ricava che la principale prerogativa del "chiunque" iscritto è la partecipazione congressuale con l'esercizio di tutti diritti che ciò comporta. Ma le limitazioni (per le quali rimandiamo a quanto è stato necessario per la partecipazione al Congresso di Nessuno tocchi Caino nel carcere di Opera) che incontrerebbero gli iscritti rispetto ad un Congresso celebrato nel carcere di Rebibbia smentiscono il "chiunque" radicale in modo clamoroso:
1) in termini di "filtri" all'ingresso: una persona senza documenti, magari perché non regolare o con permesso non ancora rinnovato dalla prefettura, non può entrare;
2) in termini di preavviso: ai Congressi radicali si entra e ci si iscrive anche il secondo giorno del congresso per votare il terzo, laddove la necessità di preavvertire per la partecipazione non consentirebbe di rispettare tale modalità "storica" di presenza;
3) in termini di orari: l'ordine dei lavori non può essere liberamente votato, giacchè opzioni come le sessioni notturne sarebbero inibite dalla necessità di rispettare il limite orario connesso alle esigenze del carcere
Segnaliamo inoltre che occorre un preavviso di almeno 4 mesi, più un periodo congruo per la convocazione dei congressi “di area” (tutti ricordiamo i “congressi italiani” del Partito) . Tanto si ricava dall' art. 2.4. dello Statuto, relativo ai I Congressi di area. Tali Congressi, a cui partecipano "tutti gli iscritti al Partito Radicale di una determinata area geografica, che può coincidere o meno con un paese" "si riuniscono in via ordinaria" [...] "entro e non oltre il periodo compreso tra il settimo ed il quarto mese precedente il Congresso transnazionale al fine di avanzare indicazioni di priorità politiche e proposte di iniziative per la mozione del Congresso". Dunque, pur prendendo il termine più breve di quattro mesi, è evidente che il Congresso deve essere convocato con almeno cinque mesi di preavviso, per dare modo - nell' arco di un mese, a volere essere veloci - ai Congressi d'area di convocarsi e di potere - nei tempi indicati dallo Statuto - emanare quei deliberati politici destinati a rappresentare materia per il dibattito congressuale.
Gli iscritti, occorre poi chiarire, non possono convocare il Congresso autonomamente e stabilire, senza alcuna intermediazione, l'ordine del giorno, la data e il luogo del Congresso. Tanto si ricava argomentando da quanto previsto per la convocazione assembleare da parte dei soci nelle associazioni riconosciute (art. 20, comma II, c.c.), con norma che dottrina e giurisprudenza unanimi estendono alle associazioni non riconosciute. Tale testo prevede che siano legali rappresentanti dell' organismo a svolgere un' effettivo ruolo di intermediazione a fronte della richiesta di convocazione dei soci (con possibilità di questi ultimi di ricorrere al Tribunale in caso di inottemperanza). La ragione dell' intermediazione rispetto ai richiedenti risponde ad alcune semplici, ma importanti ragioni:
1) la qualità di socio iscritto non può essere autocertificata e spetterà al rappresentante legale la verifica dell'iscrizione al partito dei richiedenti con un' anzianità di almeno sei mesi;
2) analogamente, spetta al rappresentante legale la verifica del corretto numero di soci occorrente alla richiesta di convocazione;
3) sempre al rappresentante legale compete la verifica dell' effettiva volontà del socio, ovvero che questa sia stata chiaramente espressa (per esempio non a voce o con altri mezzi che non attestino in modo certo tale volontà);
4) è anche compito del rappresentante legale scegliere la data e il luogo del congresso al fine di consentire la maggiore partecipazione possibile degli iscritti e darne comunicazione attraverso i mezzi del partito radicale.
Proprio per il corretto adempimento di queste funzioni, gli iscritti, ove siano nel numero qualificato previsto dalla legge, devono necessariamente rivolgersi a chi ha la responsabilità del corretto adempimento degli obblighi statutari nell' interesse preminente dell'associazione (in caso di inerzia dell'organo deputato possono rivolgersi al Presidente del Tribunale).
Nel partito radicale, il naturale destinatario dell' iniziativa degli associati sarebbe il segretario. Tuttavia nell' attuale situazione di vacanza della segreteria, le funzioni relative spettano al Senato (art. 2.9.2. dello Statuto: ...in caso di inadempienza degli organi statutari da parte di un organo del partito, il Senato, su iniziativa del suo presidente, subentra nell' esercizio dell' organo inadempiente limitatamente agli atti necessari al ripristino della legalità statutaria...").
Anche alla luce di tale ultima considerazione, appare quanto mai opportuna la già calendarizzata riunione del Senato del Partito, prevista per giovedì 14 Luglio a Roma in sede. Chiediamo al senato di prendere atto di tali rilievi in ordine alla legittimità della convocazione, ed aprire un dialogo urgente con il primo firmatario della stessa e tesoriere del Partito Radicale Maurizio Turco, affinché si scelgano tempi e modi utili a sanare i vizi descritti;
Chiediamo dunque, condividendo la volontà di chi ritiene urgente e necessaria la tenuta del Congresso del Partito, che questo si tenga in tempi e luoghi che permettano il rispetto delle prerogative di iscritti e interessati, il rispetto delle regole statutarie e quindi del “diritto e legge anche politici del Partito Radicale” come richiamato dal preambolo, il rispetto del necessario coinvolgimento degli iscritti e dei soggetti costituenti per una adeguata preparazione politica dell’evento.
Michele Capano e Valerio Federico, iscritti al PRNTT
Lettera aperta di Capano e Federico ai convocatori del Congresso del Partito Radicale - "Il Congresso va fatto ma la convocazione è illegittima, stabiliamo insieme un percorso, un luogo e una data nel rispetto degli attuali e dei futuri iscritti e dei soggetti costituenti"
Care compagne, cari compagni,
da 56 mesi non si tiene il Congresso del Partito Radicale che, a norma di Statuto, avrebbe dovuto tenersi entro 24 mesi. Da più parti in questi anni è stata chiesta la convocazione ed è stato risposto ripetutamente che non vi erano né le condizioni politiche né quelle finanziarie. Il 23 aprile scorso il tesoriere del Partito Maurizio Turco comunicava che “qualora si riuscissero a reperire i denari per la tenuta di un Congresso degno di questo nome, dal giorno dopo non solo non ci sarebbero denari per l’attività politica, ma graverebbe un debito che impedirebbe, come ancora impedisce, qualsiasi attività propria”. Nemmeno 2 mesi dopo, il 12 giugno, lo stesso Maurizio Turco annunciava invece, finalmente, la volontà di intraprendere un percorso “nell’arco di un tempo ragionevole per arrivare ad un congresso " e la necessità di "un dibattito precongressuale che sarà lungo x mesi preceduto dai consigli generali" con il “completamento della composizione del Consiglio Generale” stesso e “a quel punto il consiglio generale comincerà a costruire quello che sarà l’approdo del Congresso”. Pochi giorni dopo, lo stesso tesoriere promuove una raccolta firme per convocare il Congresso con 1/3 degli iscritti in poche settimane, in un carcere, senza coinvolgere i soggetti costituenti e senza, a questo punto, la possibilità di alcun dibattito precongressuale, confronto, preparazione, passaggio statutario.
Noi affermiamo che, a parte l’evidente strumentalità e il dato schizofrenico dei suddetti passaggi e di tali modalità, la convocazione comunicata l’8 luglio scorso è illegittima.
Preliminarmente occorre affermare in che modo le firme in calce alla "convocazione" del Congresso straordinario inviata l' 8 Luglio siano insufficienti. Infatti quando lo Statuto afferma che "Il Congresso straordinario può essere convocato [...] da un terzo degli iscritti da almeno sei mesi al partito" va letto nel senso della necessità di un numero di firme pari ad un terzo degli iscritti calcolato al momento della convocazione.
Il numero dei firmatari della convocazione è ampiamente inferiore al "terzo" degli iscritti alla data dell'8 luglio, quando la convocazione è avvenuta. Il riferimento ai "sei mesi", cioè, va interpretato nel senso che questo terzo - calcolato alla convocazione - deve essere rappresentato da iscritti "da almeno sei mesi". Non si può pensare - come i convocatori sembrano aver fatto - che il "terzo" vada calcolato in rapporto al numero degli iscritti sei mesi prima della convocazione. Lo impongono:
1) la ratio della norma (o meglio del riferimento normativo ai sei mesi), che mira solo ad evitare che l'iscrizione di un gruppo cospicuo di persone al Partito possa consentire l'immediata convocazione di un congresso straordinario. Per scongiurare tale evento si inserisce l'ulteriore elemento dei "sei mesi", che garantisce un dato di "anzianità" di iscrizione in capo a coloro che assumono l'iniziativa importante di una convocazione congressuale straordinaria. Si devono quindi realizzare due condizioni successive perché il congresso sia validamente convocato. La richiesta deve provenire da almeno un terzo degli iscritti, chiaramente calcolato al momento della richiesta stessa, a cui si aggiunge l'ulteriore requisito che questo terzo sia composto di iscritti da almeno sei mesi, per il motivo opposto al precedente: perché il congresso non venga convocato in via straordinaria da un numero di iscritti troppo esiguo. Non si capisce quindi, sulla base di questa ratio ed in questo contesto, quale senso avrebbe un calcolo "retrodatato" del quorum in rapporto al numero di iscritti, che potrebbe determinare proprio l'esito che lo statuto intende evitare, ovvero la convocazione del congresso da parte di una percentuale effettiva di iscritti ben inferiore al terzo richiesto con chiarezza e come condizione primaria da parte dello Statuto per garantire una effettiva legittimazione della richiesta di convocazione di un congresso "straordinario"
2) la conclusione paradossale a cui si potrebbe arrivare in base all' interpretazione da noi contestata è che dopo sei mesi dall'avvio della campagna di iscrizione, un numero esiguo di persone (anche di poche unità: quelle già iscritte nei primi giorni) sarebbero le uniche titolate - sei mesi dopo - ad effettuare la convocazione prevista statutariamente. Se nel primo giorno della campagna si iscrivessero tre persone, esattamente sei mesi dopo - secondo lo schema proposto dai convocatori - anche un solo iscritto potrebbe convocare il Congresso, perché rappresenterebbe un terzo degli iscritti "da almeno sei mesi", ed indipendentemente dal fatto che medio tempore altre centinaia di persone si siano iscritte, venendo queste ultime di fatto espropriate di ogni ruolo rispetto al Congresso: non costituendo neanche la platea dalla quale trarre il "terzo" di cui si è parlato (l'8 luglio gli iscritti erano 912, dei quali 333 da almeno 6 mesi: si sarebbero dunque dovute raccogliere 304 firme. Se invece si fosse presa l'iniziativa della convocazione il 4 aprile, secondo l'interpretazione dei convocatori, sarebbero state sufficienti 6 firme per la convocazione, essendo 16 gli iscritti al 6 aprile, 6 mesi dopo).
Sosteniamo l'illegittimità, a termini di Statuto del Partito, della convocazione effettuata in data otto luglio del Congresso del PRNTT per i giorni 1-2-3 settembre presso il carcere di Rebibbia anche perché non è possibile celebrare il congresso del partito in un carcere. Secondo l' art. 3 dello Statuto "Chiunque può iscriversi al Partito Radicale", ed inoltre "Gli iscritti non sono tenuti ad alcuna disciplina di partito e, salvo il caso di dimissioni, non possono essere privati della loro qualità di iscritti per tutto il periodo della loro iscrizione". Secondo l' art. 2.1 "Il Congresso è costituito dagli iscritti al Partito Radicale". Da cui si ricava che la principale prerogativa del "chiunque" iscritto è la partecipazione congressuale con l'esercizio di tutti diritti che ciò comporta. Ma le limitazioni (per le quali rimandiamo a quanto è stato necessario per la partecipazione al Congresso di Nessuno tocchi Caino nel carcere di Opera) che incontrerebbero gli iscritti rispetto ad un Congresso celebrato nel carcere di Rebibbia smentiscono il "chiunque" radicale in modo clamoroso:
1) in termini di "filtri" all'ingresso: una persona senza documenti, magari perché non regolare o con permesso non ancora rinnovato dalla prefettura, non può entrare;
2) in termini di preavviso: ai Congressi radicali si entra e ci si iscrive anche il secondo giorno del congresso per votare il terzo, laddove la necessità di preavvertire per la partecipazione non consentirebbe di rispettare tale modalità "storica" di presenza;
3) in termini di orari: l'ordine dei lavori non può essere liberamente votato, giacchè opzioni come le sessioni notturne sarebbero inibite dalla necessità di rispettare il limite orario connesso alle esigenze del carcere
Segnaliamo inoltre che occorre un preavviso di almeno 4 mesi, più un periodo congruo per la convocazione dei congressi “di area” (tutti ricordiamo i “congressi italiani” del Partito) . Tanto si ricava dall' art. 2.4. dello Statuto, relativo ai I Congressi di area. Tali Congressi, a cui partecipano "tutti gli iscritti al Partito Radicale di una determinata area geografica, che può coincidere o meno con un paese" "si riuniscono in via ordinaria" [...] "entro e non oltre il periodo compreso tra il settimo ed il quarto mese precedente il Congresso transnazionale al fine di avanzare indicazioni di priorità politiche e proposte di iniziative per la mozione del Congresso". Dunque, pur prendendo il termine più breve di quattro mesi, è evidente che il Congresso deve essere convocato con almeno cinque mesi di preavviso, per dare modo - nell' arco di un mese, a volere essere veloci - ai Congressi d'area di convocarsi e di potere - nei tempi indicati dallo Statuto - emanare quei deliberati politici destinati a rappresentare materia per il dibattito congressuale.
Gli iscritti, occorre poi chiarire, non possono convocare il Congresso autonomamente e stabilire, senza alcuna intermediazione, l'ordine del giorno, la data e il luogo del Congresso. Tanto si ricava argomentando da quanto previsto per la convocazione assembleare da parte dei soci nelle associazioni riconosciute (art. 20, comma II, c.c.), con norma che dottrina e giurisprudenza unanimi estendono alle associazioni non riconosciute. Tale testo prevede che siano legali rappresentanti dell' organismo a svolgere un' effettivo ruolo di intermediazione a fronte della richiesta di convocazione dei soci (con possibilità di questi ultimi di ricorrere al Tribunale in caso di inottemperanza). La ragione dell' intermediazione rispetto ai richiedenti risponde ad alcune semplici, ma importanti ragioni:
1) la qualità di socio iscritto non può essere autocertificata e spetterà al rappresentante legale la verifica dell'iscrizione al partito dei richiedenti con un' anzianità di almeno sei mesi;
2) analogamente, spetta al rappresentante legale la verifica del corretto numero di soci occorrente alla richiesta di convocazione;
3) sempre al rappresentante legale compete la verifica dell' effettiva volontà del socio, ovvero che questa sia stata chiaramente espressa (per esempio non a voce o con altri mezzi che non attestino in modo certo tale volontà);
4) è anche compito del rappresentante legale scegliere la data e il luogo del congresso al fine di consentire la maggiore partecipazione possibile degli iscritti e darne comunicazione attraverso i mezzi del partito radicale.
Proprio per il corretto adempimento di queste funzioni, gli iscritti, ove siano nel numero qualificato previsto dalla legge, devono necessariamente rivolgersi a chi ha la responsabilità del corretto adempimento degli obblighi statutari nell' interesse preminente dell'associazione (in caso di inerzia dell'organo deputato possono rivolgersi al Presidente del Tribunale).
Nel partito radicale, il naturale destinatario dell' iniziativa degli associati sarebbe il segretario. Tuttavia nell' attuale situazione di vacanza della segreteria, le funzioni relative spettano al Senato (art. 2.9.2. dello Statuto: ...in caso di inadempienza degli organi statutari da parte di un organo del partito, il Senato, su iniziativa del suo presidente, subentra nell' esercizio dell' organo inadempiente limitatamente agli atti necessari al ripristino della legalità statutaria...").
Anche alla luce di tale ultima considerazione, appare quanto mai opportuna la già calendarizzata riunione del Senato del Partito, prevista per giovedì 14 Luglio a Roma in sede. Chiediamo al senato di prendere atto di tali rilievi in ordine alla legittimità della convocazione, ed aprire un dialogo urgente con il primo firmatario della stessa e tesoriere del Partito Radicale Maurizio Turco, affinché si scelgano tempi e modi utili a sanare i vizi descritti;
Chiediamo dunque, condividendo la volontà di chi ritiene urgente e necessaria la tenuta del Congresso del Partito, che questo si tenga in tempi e luoghi che permettano il rispetto delle prerogative di iscritti e interessati, il rispetto delle regole statutarie e quindi del “diritto e legge anche politici del Partito Radicale” come richiamato dal preambolo, il rispetto del necessario coinvolgimento degli iscritti e dei soggetti costituenti per una adeguata preparazione politica dell’evento.
Michele Capano e Valerio Federico, iscritti al PRNTT
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Commissione Cultura della Camera
Audizione di rappresentanti di Federculture e della Fondazione Fitzcarraldo, nell’ambito dell’esame della proposta di legge recante “Agevolazioni in favore delle start-up culturali nonché modifiche al testo unico di cui al decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, in materia di raccolta di capitali tra il pubblico per la valorizzazione e la tutela dei beni culturali”. Registrazione video di "Commissione Cultura della Camera", registrato a Camera Dei Deputati mercoledì 13 luglio 2016 alle 09:15. Sono stati discussi i seguenti argomenti: Cultura. La registrazione video ha una durata di 38 minuti. Il contenuto è disponibile anche nella sola versione audio.
Crisi delle banche italiane: collegamento con David Carretta da Bruxelles
Registrazione audio di "Crisi delle banche italiane: collegamento con David Carretta da Bruxelles", registrato mercoledì 13 luglio 2016 alle 09:02. Sono intervenuti: David Carretta (corrispondente di Radio Radicale dal Parlamento Europeo). Sono stati discussi i seguenti argomenti: Banche, Commissione Ue, Ecofin, Economia, Finanza, Governo, Gran Bretagna, Italia, May, Monte Dei Paschi, Renzi, Ue. La registrazione audio ha una durata di 5 minuti.
Collegamento con David Carretta da Bruxelles
Registrazione audio di "Collegamento con David Carretta da Bruxelles", registrato mercoledì 13 luglio 2016 alle 09:02. Sono intervenuti: David Carretta (corrispondente di Radio Radicale dal Parlamento Europeo). La registrazione audio ha una durata di 5 minuti.
Notiziario del mattino
Notiziario a cura di G.Reanda : collegamento in diretta da Bruxelles con D.Carretta; sintesi Bernardini,Bolognetti,N.Benedetto,R.Palese,G.Piepoli,F.Cariello. Puntata di "Notiziario del mattino" di mercoledì 13 luglio 2016 condotta da Giovanna Reanda . La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 31 minuti.
Immigrazione illegale,arresti in Veneto - Rai News
VeneziaToday
Immigrazione illegale,arresti in Veneto
Rai News
13 luglio 2016 8.40 La polizia di frontiera di Venezia e di Verona sta eseguendo arresti e perquisizioni in varie città del Veneto.Coinvolti italiani, albanesi e britannici ritenuti responsabili a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata ...
Favorreggiamento immigrazione illegale, arresti in VenetoOggi Treviso
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Comitato permanente sull’attuazione dell’Agenda 2030 e gli obiettivi di sviluppo sostenibile, istituito presso la Commissione Esteri
Nell'ambito dell'indagine conoscitiva sull’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, svolge l'audizione del portavoce dell’Alleanza italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), Enrico Giovannini. Registrazione video di "Comitato permanente sull’attuazione dell’Agenda 2030 e gli obiettivi di sviluppo sostenibile, istituito presso la Commissione Esteri", registrato a Camera Dei Deputati mercoledì 13 luglio 2016 alle 08:30. Sono stati discussi i seguenti argomenti: Esteri. La registrazione video ha una durata di 1 ora e 6 minuti. Questo contenuto è disponibile anche nella sola versione audio.
Camera oggi darà via libera a decreto Ilva, domani sciopero Taranto - AGI - Agenzia Giornalistica Italia
AGI - Agenzia Giornalistica Italia
Camera oggi darà via libera a decreto Ilva, domani sciopero Taranto
AGI - Agenzia Giornalistica Italia
Taranto - L'aula della Camera votera' oggi il decreto legge sull'Ilva, il numero 98 del 9 giugno scorso. Dopo l'avvio della discussione generale lunedi' mattina, con gli interventi dei relatori Alessandro Bratti e Cristina Bargero, entrambi Pd, ieri la ...
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Dl Ilva: sindacati, domani presidio davanti alla Camera per chiedere confrontoCorriere della Sera
Ilva: oggi una delegazione di lavoratori manifesta davanti alla CameraNoi Notizie
Quotidiano di Puglia -Corriere Quotidiano -TRM Radiotelevisione del Mezzogiorno -StatoQuotidiano.it
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L'assalto di D'Alema - Quotidiano.net
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L'assalto di D'Alema
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SOLO a voler scorrere le agenzie di ieri, il botta&risposta Renzi-D'Alema ha riempito di "take" la giornata politica. Il tema erano le banche (Renzi ha rimproverato a D'Alema Telecom, D'Alema a Renzi Banca Etruria...), ma l'altro ieri erano le riforme ...
“Affari loro”: Renzi e D'Alema si rinfacciano Telecom e banca EtruriaIl Secolo d'Italia
Massimo D'Alema e Matteo Renzi litigano su Telecom e Banca EtruriaL'Huffington Post
D'Alema a Renzi: altro che Telecom, parlaci di insider tradingLa Prealpina
Focus -in20righe -NSG Italia (Blog) -Stadio24.com
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Sparizioni forzate, torture, prove falsificate: ecco come al Sisi tiene in scacco l'Egitto - L'Espresso
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Adnkronos -L'Unione Sarda -Globalist.it -Si24 - Il vostro sito quotidiano
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Torre Annunziata, cocaina nascosta tra fiori e abiti: sgominata organizzazione internazionale - ІL Cоrrіеrе dеllа Cіttà
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Torre Annunziata, cocaina nascosta tra fiori e abiti: sgominata organizzazione internazionale
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La cocaina arrivava in Italia occultata all'interno di camion adibiti al trasporto di fiori e abbigliamento. A tradirli sono state le telefonate per organizzare le spedizioni, conversazioni al cellulare e chiacchierate a lungo ascoltate dagli ...
Droga, donne e famiglie come corrieri. Quattro arrestiIl Resto del Carlino
Droga: importavano cocaina dall'Olanda, sgominata banda albaneseAGI - Agenzia Giornalistica Italia
Droga dalla Spagna e dall'Olanda in camion carichi di fiori e abbigliamentoMolisedoc.com
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Categorie: Notizie
Intervista a Luciano Uras sullo scontro fra treni avvenuto tra Andria e Corato, in Provincia di Bari
"Intervista a Luciano Uras sullo scontro fra treni avvenuto tra Andria e Corato, in Provincia di Bari" realizzata da Claudio Landi con Luciano Uras (senatore, Sinistra Ecologia Libertà). L'intervista è stata registrata mercoledì 13 luglio 2016 alle ore 00:00. La registrazione audio ha una durata di 3 minuti.
Fuor di pagina - la rassegna stampa di Certi Diritti
A cura di Leonardo Monaco. Puntata di "Fuor di pagina - la rassegna stampa di Certi Diritti" di martedì 12 luglio 2016 . La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 26 minuti.