Politica
Spazio Transnazionale
Interventi di Piercamillo Davigo e Rosy Bindi prima della Rappresentazione teatrale "Giovanni e Paolo. Aldilà di Falcone e Borsellino", di Alessandra Camassa
Rappresentazione teatrale "Giovanni e Paolo. Aldilà di Falcone e Borsellino", di Alessandra Camassa.
Cambiamo la giustizia per cambiare l'Italia
"Mattarellum 2.0" - Le proposte di modifica della Legge elettorale (Italicum)
Servizio sulle proposte di modifica alla legge elettorale
Ma dove vanno i Radicali... - Incontro pubblico con Giovanni Negri
Incontro sul tema: "Ma dove vanno i Radicali...".
Cannabis, Magi: Ap già smentita da Dna e Corte Costituzionale. Ostacolare dibattitto è favore a narcomafie
Dichiarazione di Riccardo Magi, segretario di Radicali Italiani
"Gli oltre 1300 emendamenti depositati da Area popolare sul disegno di legge di legalizzazione della cannabis rappresentano solo la prima mossa della controffensiva proibizionista per impedire che il Parlamento affronti una delle più gravi questioni sociali aperte nel nostro paese, con un dibattito serio e argomenti ben più fondati di quelli usati da Ap.Maurizio Lupi afferma di non condividere la ratio del provvedimento "nemmeno in vista del contrasto alla criminalità organizzata", eppure la maggiore istituzione in quest'ambito, cioè la Direzione nazionale antimafia, ha comunicato alla Camera il suo "parere favorevole" sul ddl per la legalizzazione. Ostacolare il dibattito significherebbe quindi rendere un favore alle narcomafie. E ancora, Lupi dichiara di voler affermare "principi cardine" come quello che "non esistono droghe leggere", ma anche qui la sua opinione contrasta con quella di un organo ben più titolato ad esprimersi: la Corte costituzionale, che nel febbraio 2014 ha dichiarato l'incostituzionalità della legge Fini-Giovanardi, così abrogando anche l'equiparazione tra droghe leggere e pesanti che quella legge aveva stabilito. Ecco, queste sono le prime avvisaglie di un dibattito che sarà aspro e che non risparmierà strumentalizzazioni. Ma non possiamo permetterci che ogni volta che si parla di temi così delicati l'Aula scriva pagine nere come quella, per esempio, del "ddl salva Eluana" sul fine vita. Le questioni che riguardano le vite e i corpi dei cittadini meritano il più grande rispetto e la più grande attenzione. Il paese è pronto, e anche per portare la voce dei cittadini in quell'Aula in queste settimane stiamo raccogliendo le firme per una proposta di legge di iniziativa popolare per la legalizzazione della cannabis e la decriminalizzazione dell'uso di tutte le droghe (www.legalizziamo.it).
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Donald Trump, che presidente sarebbe?
Dibattito: 'Donald Trump, che presidente sarebbe?'
Le riunioni del Comitato Nazionale di Radicali Italiani
Il Comitato Nazionale di Radicali Italiani, riunito a Roma dall’15 al 17 luglio 2016,
avverte con commozione il vuoto lasciato da Marco Pannella nella prima riunione convocata dopo la sua scomparsa mentre, proprio in questi giorni, le importanti conclusioni a cui è giunta l'inchiesta guidata da Sir John Chilcot sul coinvolgimento britannico nella guerra in Iraq, confermano la sua analisi e rappresentano, in termini di diritto alla conoscenza e di principio di responsabilità politica, un importante risultato che non dovrebbe essere dilapidato.
Il Comitato, dopo i recenti attentati terroristici e gli sviluppi della situazione in Turchia, ribadisce la necessità di non cedere alle deroghe allo stato di diritto e, al contrario, di riaffermare la centralità della democrazia quale arma di attrazione di massa. Occorre perciò rilanciare il processo di integrazione europea con l’obiettivo del raggiungimento di una comunità federale europea anche alla luce dell’esito della consultazione referendaria nel Regno Unito. Al riguardo, il Comitato fa proprie le analisi e le proposte di Emma Bonino e di Pier Virgilio Dastoli, presidente del Movimento Europeo, intervenuti nel corso dei lavori e invita gli organi dirigenti a diffonderne il contenuto.
Il Comitato, di fronte al discredito da più parti alimentato nei confronti dell’Ue, riconosce il ruolo positivo delle istituzioni e giurisdizioni comunitarie nell’applicazione del diritto in numerosi ambiti. A tale proposito, saluta la sentenza della Corte di giustizia del 14 luglio 2016 che ha stabilito come le continue proroghe sulle concessioni demaniali introdotte dallo Stato italiano siano illegali. Il Comitato, quindi, auspica che il Governo e il Parlamento intervengano affinché la legislazione nazionale si adegui al dictum della Corte. Segnala, inoltre, come al 30 aprile 2016 l’Italia abbia versato oltre 245 milioni di euro alla Commissione europea per sanzioni conseguenti a sentenze della Corte. Il Comitato, quindi, dà mandato agli organi dirigenti di depositare un esposto alla Corte dei conti per denunciare il danno erariale complessivo e, al contempo, tenendo conto dell’ultimo aggiornamento sull’applicazione del diritto dell’Unione da parte dell’Italia, di richiedere un incontro urgente con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Sandro Gozi.
Il Comitato, ricorda che i campi d'azione scelti da Radicali italiani per affrontare la sfida epocale dell'immigrazione sono tre. Sul piano internazionale, analizzare le proposte UE di intervento a lungo termine sui flussi migratori, a partire dall'accordo Ue-Turchia, nella consapevolezza che le proposte di Migration compact dovrebbero legare la crescita economica e i progetti di cooperazione innanzitutto allo sviluppo democratico e allo stato di diritto, costituendo solo in tal modo un reale sostegno ai paesi di origine dei flussi. A livello nazionale, cambiare il racconto dell'immigrazione affinché argomenti razionali prevalgano su quelli elettorali e sulla paura. Modificare inoltre la legge Bossi Fini per governare gli ingressi degli stranieri nel Paese, regolarizzare quanti vi sono già presenti per consentire così che portino il loro contributo, necessario e ormai indispensabile, alla nostra società. A livello locale riformare l’intero sistema d’accoglienza sul modello diffuso e finalizzato all'autonomia e all'inclusione sociale.
Il Comitato rivendica come il Movimento sia stato l'unico soggetto politico ad essersi impegnato da subito per garantire la libertà di voto agli italiani in occasione del prossimo referendum costituzionale, mentre le altre forze politiche hanno assunto decisioni legate alle rispettive convenienze e contingenze del momento.
Ringrazia i parlamentari che hanno firmato le richieste di referendum per parti separate e parziali e sostiene le iniziative del Comitato per la libertà di voto volte a denunciare l’impossibilità di raccogliere le firme tra i cittadini a causa delle restrizioni irragionevoli contenute nella legge 352 del 1970.
In Italia oramai solo chi ha ingenti disponibilità finanziarie, un “esercito” di consiglieri comunali diffusi a livello nazionale o un analogo apparato sindacale o parastatale è in grado di raccogliere utilmente le 500 mila firme autenticate previste dalla legge. Non è un caso che gli unici che sinora sono riusciti nell’impresa – o almeno cosi dichiarano - siano stati il Partito Democratico e la CGIL.
Per questi motivi il Comitato, impegna gli organi dirigenti a insistere nel confronto con Governo e Parlamento al fine della tempestiva approvazione di un Referendum Act che sostituisca le attuali irragionevoli e discriminatorie procedure, sul modello di Stati a democrazia diretta avanzata come la Svizzera e la California. In vista del referendum costituzionale, il Comitato ritiene l'approvazione del Referendum Act condizione minima per non rendere insostenibili gli effetti della riscrittura della Costituzione voluta dal Governo Renzi e ora sottoposta al voto popolare. Sottolinea come l'Italicum rappresenti un ulteriore elemento di involuzione e di chiusura del sistema, basato sulla centralità del partito piuttosto che delle persone. Sostiene la riforma del sistema elettorale in senso maggioritario uninominale.
Il Comitato, facendo proprio il documento approvato dal Senato del Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito il 14 luglio, auspica che il prossimo Congresso del Partito si possa tenere nelle migliori condizioni di preparazione politica e con un adeguato dibattito precongressuale, con il pieno coinvolgimento degli iscritti, dei soggetti costituenti e dei cittadini interessati e nel pieno rispetto del diritto di chiunque a partecipare ai lavori ed esercitare le prerogative di iscritto.
Prendendo atto della chiusura finora opposta ad ogni rilievo e proposta avanzata dal Senato del Partito - al quale il Comitato chiede di proseguire la sua azione di ripristino della legalità statutaria - relativamente alla convocazione del Congresso dell'1-2-3 settembre nel carcere di Rebibbia, ringrazia Paolo Vigevano per il tentativo di dialogo svolto tra i soggetti dell’area radicale.
Il Comitato ringrazia i 147 iscritti - circa 1/6 degli iscritti all’8 luglio - che hanno richiesto la convocazione del Congresso. Impegna gli organi dirigenti a promuovere la massima partecipazione, a portare in quella sede il patrimonio di obiettivi e lotte del Movimento Radicali Italiani e a proporre che quel consesso, se confermato in quelle date e in quella sede, venga trasformato nella prima sessione del Congresso del Partito e che vengano comunicate già nell’immediato le modalità di accreditamento per l’accesso alla sede congressuale.
Il Comitato ringrazia, infine, tutti i compagni che hanno contribuito, con una mobilitazione straordinaria militante e di elaborazione politica, alle campagne elettorali di Milano e Roma. Il loro impegno ha permesso, nonostante il tradizionale ostracismo da parte dei principali organi di informazione e le ridotte risorse finanziarie, un risultato che va considerato un importante punto di partenza per rilanciare le proposte di Radicali Italiani sul governo delle città: da una reale autonomia tributaria, alla previsione di nuovi strumenti di iniziativa popolare e di conoscenza dell’attività delle amministrazioni pubbliche, a una riforma dell’erogazione dei servizi pubblici in senso concorrenziale. Sul punto anche questo governo ha rinviato al 2018 le poche misure incisive, previste inizialmente per quest’anno, di riduzione del numero delle società partecipate dagli enti locali.
Saluta la scelta del Sindaco di Milano Giuseppe Sala di affidare responsabilità istituzionali a Lorenzo Lipparini, iniziativa che segue la scelta di apparentamento della lista “radicali, federalisti, laici ecologisti”, che è risultata determinante per l’elezione del neosindaco di Milano.
Il Comitato impegna gli organi dirigenti a promuovere una mobilitazione straordinaria che coinvolga tutti i promotori dell’iniziativa Legalizziamo! per garantire entro tre mesi l'obiettivo del raggiungimento di almeno 50mila firme necessarie al deposito della proposta di legge popolare per la legalizzazione della cannabis e per la decriminalizzazione dell'uso di tutte le droghe. A questo fine il Comitato rivolge un appello ai consiglieri comunali di tutti i comuni italiani perché si rendano disponibili a offrire il servizio di autentica delle firme dei cittadini. L’obiettivo dell’iniziativa è urgente e irrinunciabile tanto più in questa fase delicatissima: il 25 luglio prossimo la Camera dei deputati discuterà per la prima volta la Pdl per la legalizzazione. Sul testo anche la Direzione nazionale antimafia ha espresso un chiarissimo "parere favorevole". Nonostante questi passi in avanti, i danni del proibizionismo continuano a manifestarsi nella loro violenza. E’ emblematica la vicenda di Fabrizio Pellegrini, malato di fibromialgia che da oltre un mese si trova recluso nel carcere di Chieti per aver coltivato cannabis. Per chiedere misure alternative al carcere Andrea Trisciuoglio, insieme ai compagni radicali dell'associazione Mariateresa Di Lascia, ha promosso un satyagraha. Il comitato sostiene questa iniziativa e si impegna a mettere in campo ogni azione utile affinché sia riconosciuta l'incompatibilità del regime detentivo con le condizioni di salute di Pellegrini.
Approvata: 19 favorevoli, 7 contrari, 2 astenuti
Mozione particolare a prima firma Raffaele Minieri
Il dialogo è elemento caratterizzante ed imprescindibile della storia radicale nel corso della quale mai si è ritenuto inutile o infruttuoso il dialogo con chiunque.
La capacità di sintesi non vuol dire esclusione della diversità ed imposizione dell'unità.
Rilevato che fino al comitato di febbraio 2016 marco pannella è sempre stato presente ed è sempre intervenuto ai lavori di Radicali Italiani;
Che proprio in quel momento , con voce rotta, disse: " vi amo tutti" lanciando un appello emozionante all'amore che dal dialogo tra compagni;
Il comitato impegna presidente, segretario e tesoriere ad intraprendere ogni iniziativa non violenta, anche lo sciopero della fame, per chiedere ai compagni convocatori del congresso del PRNTT Un confronto costante, continuo ed ininterrotto, anche attraverso la radio e quotidiane riunioni di mezzogiorno, volto a creare le condizioni politiche ed organizzative idonee a garantire un vero congresso.
Respinta: voti favorevoli 8, contrari 15, astenuti 6
Mozione particolare a prima firma Marco Marazzi
Il Comitato Nazionale di Radicali Italiani, riunito a Roma nei giorni 15/17 luglio 2016, vista l'indiscussa appartenenza ideale e politica alla famiglia europea liberal-democratica, rappresentata al Parlamento Europeo dall'ALDE Party-Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l'Europa,
AUSPICA
che gli organi dirigenti, in vista del Congresso di Radicali Italiani, possano compiere tutti i passi necessari per presentare l'adesione formale di Radicali Italiani, già membro osservatore (per ora unico movimento politico in Italia), all'ALDE Party per divenirne membro effettivo già nel 2017.
Approvata: voti favorevoli 13, contrari 6, astenuti 10
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