VIDEO - Marco Pannella, il poeta della politica

Radicale, socialista, liberale, federalista europeo, anticlericale, antiproibizionista, antimilitarista, nonviolento e gandhiano.
Questa la risposta di Marco Pannella a chi chiedeva una definizione di “Pannella Giacinto, detto Marco”.
Nasce a Teramo il 2 maggio 1930; il padre, Leonardo, abruzzese, è un ingegnere, la madre, Andrée Estachon, è della svizzera francese.
Negli anni dell'Università è Membro della Gioventù liberale, Presidente dell'UGI (Unione Goliardica Italiana) e a ventitre anni diventa presidente dell'Unione nazionale degli studenti universitari (UNURI).
Nel 1955, a Urbino, si laurea in giurisprudenza e, alla fine dello stesso anno, è tra i fondatori del Partito Radicale dei Liberali Democratici Italiani, la formazione politica promossa dalla sinistra liberale fuoriuscita dal Partito Liberale Italiano e raccolta intorno al settimanale Il Mondo diretto da Mario Pannunzio.
Nel 1963, Marco Pannella diventa segretario e da quel momento la sua storia politica coincide con quella del Partito radicale.
In un'intervista a Playboy del 1975, Pannella spiega la sua distanza dalle ideologie, affermando di non credere nelle ideologie chiuse, da scartare e usare come un pacco che si ritira nell'ufficio postale. Secondo Pannella, l'ideologia te la devi fare tu, con quello che ti capita, anche a caso.
Piero Gobetti, i fratelli Carlo e Nello Rosselli, Gaetano Salvemini, Romolo Murri, Ernesto Rossi, Benedetto Croce, Piero Calamandrei, Altiero Spinelli, Aldo Capitini, Ignazio Silone... Pier Paolo Pasolini. Questi solo alcuni dei riferimenti politico-culturali, nel solco dei quali si inserisce la vita, il pensiero e l'azione politica di Marco Pannella. Continua sul video.... ;-)  Buona visione.
 

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