Politica

"Carcere duro: le ragioni inconfessabili"

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nell'ambito del Corso di aggiornamento sull’esecuzione penale in programma il 14, 15 e 28 febbraio e 1, 14 e 15 marzo 2014 dal tema: "Il carcere, che pena". Intervengono: Carmelo Cantone (Provveditore regionale dell’A.P. Toscana), Giuliano Dominici (Responsabile Osservatorio Cassazione U.C.P.I.), Roberto Calogero Piscitello (Direttore generale dei detenuti e del trattamento). Modera Michele Passione (Componente dell'Osservatorio Carcere dell'Unione Camere Penali Italiane)
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Assemblea di fondazione di Green Italia

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il nuovo movimento politico ecologista. Saranno presenti come ospiti, tra gli altri, don Luigi Ciotti, il sindaco di Roma Ignazio Marino, Andrea Carandini, il critico Philippe Daverio, il sindaco di Lampedusa Giusy Nicolini.
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Conferenza nazionale: "Le mafie restituiscono il maltolto”

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Il riutilizzo sociale dei beni confiscati per la legalità, lo sviluppo sostenibile e la coesione territoriale. Saranno presenti Luigi Ciotti, Presidente nazionale di Libera, Giuliano Poletti, Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali; Maurizio Martina, Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali; Andrea Orlando, Ministro della Giustizia; Virginio Rognoni; Rosy Bindi, Presidente Commissione parlamentare antimafia; Franco Roberti, Procuratore Nazionale antimafia; Roberto Garofoli, Capo di Gabinetto Ministro dell’Economia e delle Finanze, Ignazio Marino, sindaco di Roma; Nicola Zingaretti, Presidente Regione Lazio; Roberto Montà, Presidente Avviso Pubblico; Enrico Fontana, coordinatore nazionale Libera; Nando Dalla Chiesa, presidente onorario Libera; Franco La Torre; Valentina Fiore, direttrice Consorzio Libera Terra Mediterraneo.
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"La passione per la libertà. Colloqui tra organizzazioni liberali"

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Introduce Vincenzo Olita. Intervengono, tra gli altri: Valerio Federico e Alessandro Massari. L’idea è quella di un Seminario che prescinda dalle contingenze politiche e dal clima di propaganda elettorale oramai imminente, se non a volte permanente, per concentrarsi su di un dibattito concreto e chiaro nell’approccio liberale, senza soluzioni precostituite, spesse volte determinate da logiche di schieramento.
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"Sulle orme di Don Gallo. Droghe, ripartiamo da Genova".

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Nel solco di Don Andrea Gallo per una nuova politica sulle droghe. Intervengono:Intervengono: Luigi Saraceni (Avvocato), Giovanni Maria Flick (Avvocato, già Ministro della Giustizia), Lisa Sanchez (Responsabile del programma per l’America Latina della fondazione Transform (UK), Daniele Farina, Federico Gelli, Luigi Manconi, Ivan Scalfarotto. Conclusioni: Domenico Chionetti, Fabio Scaltritti (Comunità di San Benedetto al Porto), Claudio Burlando (Presidente Regione Liguria)
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Notiziario del mattino

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notiz spagnoli: coll con r.bernardini; sint rampi, lanzillotta, romano; Cinema&Cinema di G.Cercone
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La pillola de il rovescio del diritto

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A cura dell' Avv. Giandomenico Caiazza
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Il Maratoneta

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Presentazione del libro "SAlute e bugie" di Salvo Di Grazia. In collegamento l'autore e in studio Simona Maggiorelli. Stralcio dell'audizione del Comitato Etico degli Spedali Civili di Brescia in Commissione Igiene e Sanità. Collegamento con Marco Cappato su approvazione odg in materia di disabilità al comune di Milano. A cura di Valentina Angela Stella
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Gay cristiani in Russia

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Promossa dall'associazione radicale "Certi Diritti" si è tenuta nella sede del Partito Radicale la proiezione del documentario "Invano mi odiano, Racconto sui cristiani LGBT" di Yulia Matsiy. A seguire sono intervenuti al dibattito Riccardo Noury, Simona Loiacoino, Matteo Mainardi, Andrea Maccarrone, Yulia Matsiy e Caterina Bianchi.
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Intervista a Francesco Boccia deputato del Pd e Presidente della Commissione Bilancio della Camera

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Su: adesione del Pd al Pse; misure economiche del Governo Renzi; rapporti Boccia/Renzi e sull'abrogazione della web tax
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Intervista a Francesco Boccia, deputato del Pd e Presidente della Commissione Bilancio della Camera

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Su: adesione del Pd al Pse; sulla politica economica del Governo Renzi; sui rapporti tra Boccia e Renzi e sull'abrogazione della web tax.
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Furore. Storie e letture della crisi economica

Ultimi Feed da www.radioradicale.it - Ven, 02/28/2014 - 18:21
Nella prima intervista ci occupiamo della Micron, la miultinazionale americana della micropelettrica che ha aperto la proceduta di mobilità per 420 lavoratori, nonostante l'azienda non stia attraversando un periodo di crisi. Ne parliamo con Nicola Alberta coordinatore nazionale della microelettronica della Fim Cisl. Nella seconda intervista torniamo ad occuparci dell'agroaliimentare campano. prendendo spunto dalla decisione, poi rientrata, di una società che acquista prodotti per varie catene di distrbuzione alimentare che aveva deciso di escludere dalle zone di fornitura le provincie di Napoli e Caserta. Con Daniela Nugnes, assessore all'agricoltura della regione Campania, facciamo il punto della situazione dopo lo scoppio dello scandalo della terra dei fuochi.
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Abbiamo contato gli anni, ora contiamo i giorni

Radicali Italiani - Ven, 02/28/2014 - 18:08
28/02/14

La Segretaria di Radicali italiani Rita Bernardini ed Irene Testa, Segretaria dell'Associazione Il Detenuto Ignoto, hanno oggi lanciato l'appello "Amnistia-Satyagraha - abbiamo contato gli anni, ora contiamo i giorni", che segnerà il tempo che ci separa dal prossimo 28 maggio, termine ultimo fissato dalla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo allo Stato italiano per porre fine alla tortura praticata nei confronti dei detenuti ristretti nelle nostre carceri. L'Associazione Ristretti Orizzonti, il Senatore Luigi Manconi e la Presidente della Conferenza Nazionale Volontariato Giustizia Elisabetta Laganà, sono fra i primissimi sostenitori dell'iniziativa.

Qui puoi firmare l'appello sottostante e aderire al Satyagraha.

Appello 
Carceri: «è un problema da non trascurare nemmeno un giorno in più»[Giorgio Napolitano, 17 dicembre 2013]
Abbiamo contato gli anni, ora contiamo i giorni.
Gli obiettivi e gli interlocutori del nostro Satyagraha.
Alla mezzanotte di giovedì 27 febbraio mancheranno 90 giorni a quel 28 maggio fissato per l’Italia dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo come termine ultimo per porre fine alla tortura praticata nei confronti dei detenuti ristretti nelle nostre carceri.
Sia chiaro, non ci sarà appello perché il tempo è già scaduto da anni per le reiterate condanne non adempiute da parte del nostro Paese. Non rispettare il termine implicherebbe logicamente, necessariamente, il ricorso alle estreme possibilità e capacità di autodifesa dell’Unione Europea, quali la sospensione o addirittura l’espulsione dall’Unione stessa.
E’ semplicemente inaccettabile – e perciò da radicali non possiamo accettarlo – che le questioni poste dal Presidente della Repubblica con il suo messaggio alle camere dell’8 ottobre scorso siano state finora inascoltate, oscenamente schernite. Sono fuori strada un Parlamento e un Governo che pensino di cavarsela con qualche “salva carcere” il cui esito sarà quello di qualche migliaio di detenuti in meno.
Il Presidente Napolitano lo ha detto: non c’è da perdere nemmeno un giorno. E, invece, sono stati persi anni, mesi, giorni, vite umane straziate a migliaia, mentre lì – praticamente nella porta a fianco – si ascoltavano le urla provocate da un dolore insopportabile nei corpi e nelle anime. Una sofferenza inflitta per mano dello Stato che fa strame di leggi il cui rispetto è obbligato, leggi riguardanti i Diritti Umani fondamentali, scritte nella Costituzione italiana, nella Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo, nella Dichiarazione universale dei Diritti Umani.
L’obiettivo del Satyagraha è lineare e semplice: chiediamo che le nostre istituzioni mettano in atto tutti quei provvedimenti legislativi volti ad eseguire quanto richiesto dalla Corte di Strasburgo con la sentenza Torreggiani e cioè a rimuovere le cause strutturali e sistemiche del sovraffollamento carcerario che generano i trattamenti disumani e degradanti nelle nostre carceri (violazione dell’art. 3 della Convenzione – TORTURA).
Gli interlocutori del nostro Satyagraha sono il Governo nella persona del Presidente del Consiglio Matteo Renzi, il Ministro della Giustizia Andrea Orlando, il Parlamento nelle persone del Presidente del Senato Pietro Grasso e della Presidente della Camera Laura Boldrini.
Il nostro dialogo nonviolento non vuole costringere alcuno dei nostri interlocutori istituzionali a fare ciò di cui non è convinto. Il Satyagraha vuol dire fermezza nella verità ed esclude qualsiasi forma di violenza o di ricatto.
Marco Pannella con i suoi lunghi scioperi della fame e della sete ha sempre detto che per il nonviolento la sconfitta più grande è se qualcuno muore e ha sempre sconsigliato lo sciopero della sete in carcere perché i detenuti non hanno la possibilità di sottoporsi a quei controlli medici che sono necessari e possibili solo a chi è fuori e in contatto con strutture sanitarie competenti. Le decine di migliaia di detenuti e di loro familiari che in questi anni si sono associati al Satyagraha radicale questo lo hanno capito. Non c’è alcun ricatto nella nostra azione, vogliamo solo dialogare con le istituzioni chiedendo ai nostri interlocutori di rispettare la loro stessa legalità, in primo luogo, la Costituzione sulla quale hanno giurato.
Nel suo messaggio al Parlamento dell’8 ottobre 2013 – il primo e unico dei suoi due mandati – il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha voluto richiamare la sentenza della Corte Costituzionale (n. 210 del 2013) con la quale essa ha stabilito che, in caso di pronunce della Corte europea dei diritti dell'uomo che accertano la violazione da parte di uno Stato delle norme della Convenzione, "è fatto obbligo per i poteri dello Stato, ciascuno nel rigoroso rispetto delle proprie attribuzioni, di adoperarsi affinché gli effetti normativi lesivi della Convenzione cessino".
Ed è lo stesso Presidente della Repubblica che, dopo aver elencato tutta una serie di provvedimenti in tema di decarcerizzazione e depenalizzazione, ad ammonire nel suo messaggio che “tutti i citati interventi - certamente condivisibili e di cui ritengo auspicabile la rapida definizione - appaiono parziali, in quanto inciderebbero verosimilmente pro futuro e non consentirebbero di raggiungere nei tempi dovuti il traguardo tassativamente prescritto dalla Corte europea. Ritengo perciò necessario intervenire nell'immediato con il ricorso a "rimedi straordinari".” E’ dunque il Presidente Napolitano a indicare Amnistia e Indulto non solo per interrompere – senza perdere un solo giorno – i trattamenti inumani e degradanti nelle nostre carceri, ma anche per accelerare i tempi della Giustizia perché anche sulla giustizia “ritardata” (che è giustizia negata) abbiamo un fardello ultratrentennale di condanne europee per violazione dell’art. 6 della Convenzione Europea dei Diritti Umani riguardante l’”irragionevole durata dei processi”.
Noi vivremo i giorni che ci separano dal 28 maggio, in Satyagraha, dialogando con le istituzioni e controllando giorno dopo giorno quali azioni concrete verranno messe in atto per porre fine alla flagranza criminale in cui da anni vive il nostro Stato. Stato di illegalità che, oltre al suo portato di violenza e di morte, umilia e discredita le nostre istituzioni in Europa e nel mondo.


 

 

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Presentazione del libro di Emanuele Felice "Perchè il sud è rimasto indietro"

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Introduce Umberto Raniei. Ne discutono con l'autore Amedeo Lepore, Paolo Macry, Giovanni Melillo. Conclude Carlo Trigilia. Modera Antonio Polito.
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