Politica
Presentazione del libro Le Mani della Mafia di Maria Antonietta Calabrò
Manifestazione per festeggiare il ventennale della nascita di Forza Italia.
Furore. Storie e letture della crisi economica
La crisi in Ucraina: intervista Paolo Calzini
Radicali: Vicenda quote latte rispecchia mal governo e scarso senso della legalità di Cota e Sacchetto
Dichiarazione di Igor Boni, Presidente dell'Associazione Radicale Adelaide Aglietta, e Giulio Manfredi segretario dell'Associazione radicale Adelaide Aglietta e membro della Direzione di Radicali italiani:
"Mentre il Presidente Cota ha pagato fior di avvocati con soldi pubblici per difendersi da chi come noi vuol fare rispettare la legge in materia elettorale (ricordiamo sempre che si torna al voto per le malefatte della Lista "Pensionati per Cota" di Michele Giovine, difeso e protetto fino all'ultimo e oltre dalla maggioranza di centrodestra), il duo Cota/Sacchetto ha pensato bene nel 2011 di ritirare la costituzione di parte civile della Regione Piemonte nella vergognosa vicenda delle 'quote latte'.
Una scelta politicamente sbagliata perché occorreva essere al fianco di chi rispetta la legge, contro chi l'ha violata palesemente per riceverne un beneficio personale ai danni della comunità intera.
Una scelta economicamente scellerata perché se la Regione si fosse costituita parte civile - dopo la sentenza della Cassazione di ieri che ha confermato le condanne a Giovanni Robusti (ex parlamentare leghista) e altri - il Piemonte avrebbe potuto ricevere milioni di euro di risarcimento. La Lega ha utilizzato per anni strumentalmente la questione 'quote latte' contro l'Unione Europea, per sostenere chi truffava l'Unione Europea stessa in barba ad ogni principio di legalità.
A pensarci bene, nulla di diverso dalla gestione della vicenda Giovine, dove si voleva far trionfare chi si fa un baffo delle norme, a danno di tutti i cittadini. Non per nulla nel 2011 il solito Giovine fu determinante nel salvare l'Assessore Sacchetto dalla mozione di censura (promossa dalle opposizioni) sulla vicenda delle quote latte nella seduta del 5 aprile 2011".
© 2014 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati
Nella Valle dell’Agip: Le acque di c/da La Rossa
Di Maurizio Bolognetti
Montemurro (11 marzo) - Pasquale ha un'azienda agricola di oltre 200 ettari in c/da La Rossa in agro di Montemurro. Alcuni capi di bestiame del suo allevamento ovi-caprino sono morti dopo aver bevuto acqua pesantemente contaminata dalla presenza di Idrocarburi, Bario, Boro e Alluminio.
Per vedere la video-inchiesta su Radio Radicale QUI
Approfondimenti
© 2014 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati
"Condizioni detentive e tutela dei diritti"
Carceri: la giustizia britannica si rifiuta di far scontare la pena in Italia ad un uomo somalo a causa dei trattamenti inumani e degradanti. Bernardini: altra umiliazione che non sembra scalfire l'incocludenza di Governo e Parlamento
Dichiarazione di Rita Bernardini, segretaria di Radicali italiani
L’ex senatore Marco Perduca, Vice Presidente del Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito, mi ha trasmesso la notizia secondo la quale “the Royal Court of London” ha ieri deciso di non trasferire in Italia un cittadino somalo per scontare una pena detentiva perché ritiene che non sia possibile estradare persone verso paesi che violano l’art. 3 della Convenzione. Dopo il Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa, che il 6 marzo scorso ha espresso “seria preoccupazione” per il modo in cui l'Italia sta affrontando il sovraffollamento carcerario in vista della scadenza del 27 maggio imposta dalla Corte EDU con la sentenza “pilota” dell’8 gennaio 2013 (Torreggiani), ora anche gli stati membri dell’Unione Europea cominciano a denunciare la tortura delle carceri italiane. Lo scorso mese di novembre Marco Perduca era stato audito come esperto dai magistrati della Corte londinese proprio nell’ambito del procedimento chiamato a decidere sull’estradizione in Italia di Mr Hayle Abdi Badre. Un’altra umiliazione in ambito europeo che però sembra non scalfire la colpevole inconcludenza del Governo e del Parlamento sull’illegalità della nostra giustizia e delle nostre carceri. Personalmente, e ormai da 14 giorni, proseguo - con Irene Testa, Alessandra e Francesca Terragni e Diego Sabatinelli - lo sciopero della fame nell’ambito di un Satyagraha collettivo che vede coinvolte 979 persone che hanno deciso di scandire i giorni che ci separano dal 27 maggio con quotidiane iniziative nonviolente. Nostra intenzione è quella di sostenere le ragioni, le proposte e le speranze del Messaggio che il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha rivolto al Parlamento l’8 ottobre del 2013.
© 2014 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati